ubriacarvi penso io. -figur. bambagiuoli, 1-20-285: perché virtù non si vende
pregio alla sostanza delle cose. bambagiuoli, 1-24: in vanità non è gentil
fia a ciò più di me degna. bambagiuoli, 26: l'uom che conduce
e a riprovare ogni suo fatto. bambagiuoli, 38: o detrattor, rap-
fare me chiaro del mio difetto. bambagiuoli, 17: e degna di spirarmi,
, il modo di esprimersi). bambagiuoli, 30: del bel parlar s'acquista
, dimostra quello che tu di'. bambagiuoli, 62: opra novella, poi
-'l possa nel suo stato. bambagiuoli, 39: quanto è maggior l'onor
. -essere discendente: trarre origine. bambagiuoli, 39: l'uom che di loco
sia disceso e giaccia in basso. bambagiuoli, 48: della fortuna, come si
atterrire. - anche al figur. bambagiuoli, 55: per cupidità d'esser signore
trascendere, trasmodare, esagerare. bambagiuoli, 42: il timido manca e perde
però che tu se'solo suo maiore. bambagiuoli, 19: amor, tu
fuggìemi errore e crescìemi paura. bambagiuoli, 25: l'error del
de prendere esca o'crede laccio. bambagiuoli, 28: se di dolcezza l'
oppone, come s'è già esperto. bambagiuoli, 61: misera italia, tu
idoneità; influenza, efficacia. bambagiuoli, 22: lo gran tesor, che
qual da loro il disordine sega. bambagiuoli, 54: ciascun superbo si tien
gentil se ne dimostra l'uomo. bambagiuoli, 54: o falsa invidia inimica di
il ludere. bambagiuoli, 28: se di dolcezza l'amo
come t'è picciol fallo amaro morso! bambagiuoli, 23: il fallo è
essere verisimile quello che si dice. bambagiuoli, 47: gli alti giudizi del celeste
-falso amico: che simula amicizia. bambagiuoli, 19: ogni tesoro avanza il vero
se medesimo e 'l suo paese raccomanda. bambagiuoli, 27: signor che vuol tener
una qualità fisica o morale). bambagiuoli, 22: lo gran tesor, che
11. ostinato, caparbio. bambagiuoli, 25: l'error del folle gli
stato, deprimere, avvilire. bambagiuoli, 33: i miseri mortai del ceco
ornamenti, tutti gli benediceremmo loro. bambagiuoli, 41: ciò che luce non
maria corse con fretta alla montagna. bambagiuoli, 43: anzi 'l grave accidente
la preda corre senza alcun ritegno. bambagiuoli, 59: il signore non debb'
/ alcuna si sedea tutta raccolta. bambagiuoli, 26: l'uomo che non sa
persona / che mi fu tolta. bambagiuoli, 40: tanto è ciascun gentil,
incorrono per la loro falsa giurazióne. bambagiuoli, 34: fuggire si deve l'usanza
lasciate le terre bagnate di tagliamento. bambagiuoli, 32: per la virtù della
, di eccellenza, di cariche. bambagiuoli, 54: conoscenza tien uomo onorado /
la diligenza, l'accortezza). bambagiuoli, 20: beneficenza non si de'tardare
tribulazioni del mondo si sentono gravati. bambagiuoli, 46: uomo gravato di forte accidente
mia vita futura / parole gravi. bambagiuoli, 29: vergogna e grave stato
par che 'ntendesser la sua gravitate? bambagiuoli, 55: non è maggior gravitade,
nebbia si partisse per andarle dinanzi. bambagiuoli, 30: uomo che parla con
in gentil donna sovra de l'onore. bambagiuoli, 27: se alcun fosse folle
morto al secolo, eccettoché la impietà. bambagiuoli, xxxvii-27: l'affecto, /
conciossiacosaché ella sia un fuoco spirituale. bambagiuoli, 58: non è grave fatiga
a considerare la propria viltà e iniquità. bambagiuoli, 38: quando alcun savio vede
fece nel suo regno morire. bambagiuoli, xxxvii-14: dell'uomo ingrato
capitoli sono inimici de la memoria. bambagiuoli, 54: o falsa invidia inimica
-anche: cessare di vivere. bambagiuoli, 62: a far lo ben comun
giovane disse quello ch'era intervenuto. bambagiuoli, 44: innanzi al rio avvento /
e non mendati poi dannati sono. bambagiuoli, xxxvii-45: non dee il cor
aver moneta e alle larghe spese. bambagiuoli, xxxvii-29: non fa cortese.
di pochi non fanno legge comune. bambagiuoli, 29: uom che si ferma solo
, / ver non creder sia deo. bambagiuoli, xxxvii-25: a grave iniquità crudel
di qualche cosa; alieno. bambagiuoli, 41: sotto fregi in vestimento vano
; dargli consigli, ammaestramenti. bambagiuoli, xxxvii-21: uomo ch'è spento di
molti fia sapor di forte agrume. bambagiuoli, xxxvii- 11: amor,
/ lo deletto puteglioso lo vergogna profirire. bambagiuoli, xxxvii-43: o disonesto e misero
tutte umidità la luna è matre. bambagiuoli, xxxvii-14: o dolce frutto di
/ però d'ogne trestizia ti disgrava. bambagiuoli, 23: il fallo è maggiore
loro, e posti a questa zuffa. bambagiuoli, 55: o avarizia, inimica
lo morire le cocine mal frumiate. bambagiuoli, xxxvii-18: uom che conduce mal suo
, sarcastico, gravemente offensivo. bambagiuoli, xxxvii-n: amor, che movi il
ma de la materia la quale individua. bambagiuoli, 25: l'error del folle
appatrino a accusar la mia mattezza. bambagiuoli, 25: conosca, quei ch'è
e tutta la gentilezza del mondo? bambagiuoli, xxxvii-42: omo di misero stato /
da'mondani. -sostant. bambagiuoli, xxxvii-16: lo mondan saggio vive
dita. -rifl. bambagiuoli, 1-8: quant'uomo alcuno è di
quel che beatrice non ha riso. bambagiuoli, 49: però che d'appetito e
morto fìnqè '1 fumo dura. bambagiuoli, xxxvii-21: a morto lume che
estreme parti del sonetto non mostrano. bambagiuoli, xxxvii-13: del tardare avéne / che
badare esclusivamente al tornaconto personale. bambagiuoli, 62: a far lo ben comun
degli uomini sono vinti dalla divina necessitade. bambagiuoli, 49: non dà pianeta alcun
pietosa donna non sia nobilissimo amore. bambagiuoli, xxxvii-12: o nobil caritate,
/ con affezion ritrassi e ascoltai. bambagiuoli, 32: e 1 subbietto e 1
voleva mantenere lo onore del campo. bambagiuoli, xxxvii-32: magnanimo è colui che
operava in me la sua vertude. bambagiuoli, 18: dell'operazione della vera amistà
): avea arme orate e rilucenti. bambagiuoli, 40: in vanità non è
-ant. senza la particella pronom. bambagiuoli, xxxvii-17: l'error del folle gli
con metonimia. stirpe, famiglia. bambagiuoli, xxxvii-30: omo che d'umil loco
scampare / terra rotta di parte. bambagiuoli, 21: o dolce frutto [l'
de la sua partita da noi. bambagiuoli, 33: però che il giusto vive
, cui lussuria ed ozio pasce. bambagiuoli, xxxvii-22: del bel parlar s'acquista
travagliare / tutto mette in obria. bambagiuoli, 48: uomo passionato da fortuna /
. -tormentato, afflitto. bambagiuoli, 48: uomo passionato da fortuna /
voglia la piaga de la fortuna. bambagiuoli, 61: non si tien fede né
vergini palide e rubicunde si fecero. bambagiuoli, xxxvii-36: simula il saggio peregrin
. -fornito a perfezione. bambagiuoli, xxxvii-25: a grave iniquità crudel vendecta
vegliando alcuna volta il fa anche dormendo. bambagiuoli, xxxvii-44: l'ira che da
, che m'è sì atro. bambagiuoli, xxxvii-38: non dà pianeta alcun necessitate
cor che non mostran di fora. bambagiuoli, 32: il picciol col possente /
, generale (un precetto). bambagiuoli, xxxvii-25: a grave iniquità crudel vendecta
il corpo, la carnagione). bambagiuoli, 57: o folli innamorati / da
no è pronto a sapere fare. bambagiuoli, 37: la verità non è nel
splendidamente (un sovrano). bambagiuoli, xxxvii-31: in vanità non è gentil
-stare tranquillo, vivere indisturbato. bambagiuoli, 30: uomo che consiglio chiede /
dèi gradire, se ben vi pensate! bambagiuoli, 49: non dà pianeta alcun
e d'utile e possibile e necessario. bambagiuoli, 37: a ciò che s'
massima; quanto più si può. bambagiuoli, 37: a ciò che s'ode
/ di ciò c'ha placenzia. bambagiuoli, xxxvti-12: le cose basse e di
, almeno co l'animo perseveriamo. bambagiuoli, 48: che alcuno non isforzi suo
altro mercatante o persona ke gli avesse. bambagiuoli, 50: salomone in sua scienza
avesse / e matto non paresse? bambagiuoli, 55: per prego d'eterna salute
prenda / che meve no misprenda. bambagiuoli, xxxvii- 34: anci al
. 22. prov. bambagiuoli, 20: lo presto e 'l bel
non bene sapea conversare co'laici. bambagiuoli, 42: folle è l'uomo ch'
perciocché da esso procede la vita. bambagiuoli, xxxvii-33: del van pensier procede
grazia divina e precedente merto ». bambagiuoli, xxxvii-30: questo [la virtù
evitare un danno; prevenirlo. bambagiuoli, 62: opra novella, poi c'
vostra borsa si'acconcia a spendere. bambagiuoli, 61: misera italia, tu
-rendere più grande, più efficace. bambagiuoli, xxxvii-13: lo presto e 'l bel
/ 'n deo te seccan le radice. bambagiuoli, 32: madre giustizia,
dintorno a sé più raggi manda. bambagiuoli, 51: discreto servo fa leale
né per amore né per odio. bambagiuoli, xxxvii-18: non regga alcun rector
, e non se ne toglie fame. bambagiuoli, xxxvii-46: o pigro, vien
di malvagissimo leccone e falso rapportatore? bambagiuoli, 38: udire non si
. proprietà, modo di essere. bambagiuoli, xxxvii-18: o regimento naturai de
molte molestie corporali e spirituali. bambagiuoli, 26: del virtuoso reggi
por legge alla bontà di dio. bambagiuoli, 20: non convien ch'uomo valoroso
non trova chi albergo li doni. bambagiuoli, xxxvii-42: o avarizia nimica
di firenze, chiamato gherardino diedati. bambagiuoli, 44: innanzi al rio avvento
). - anche assol. bambagiuoli, xxxvii-46: o pigro, vien,
spia o di detrattore). bambagiuoli, xxxvii-29: o detrator, riportator fal
impegno, zelo nel fare qualcosa. bambagiuoli, xxxvii-42: o avarizia nimica di dio
? 34. prov. bambagiuoli, 48: non è sì alto alcun
nell'espressione rotto in mare. bambagiuoli, xxxvii-37: uomo passionato da fortuna
non volli'fa'li falsi segramenti. bambagiuoli, xxxvii-26: al saggio non convien far
. i voglio dumque verace amor seguire. bambagiuoli, xxxvii-16: tal saggio viver sa
a saggio: vendere a peso. bambagiuoli, xxxvii-28: non creder per gran corpo
e'non teme angoscia di sospiri. bambagiuoli, xxxvii-12: lo sommo ben c'
o ^ n'uomo ebbi in despetto. bambagiuoli, xxxvii-30: non da ricchezza antica
'licenziarli'. 16. prov. bambagiuoli, xxxvii-19: ne guasta mille un non
, senza possibilità di dubbio. bambagiuoli, 36: giudicar non si può per
, da riflessione; inconsulto. bambagiuoli, xxxvii-35: somma allegrerà è fare sua
in alto mar per dritto segno. bambagiuoli, 59: lo savio marinaro ad
conobber l'altre e seguir tutte quante. bambagiuoli, xxxvii-39: quanto '1 baron è
mone, quanto è sotto il sole. bambagiuoli, xxxvii-39: salamon in sua sentenza
sentenzia di perdere lo reame suo. bambagiuoli, 23: quant'uomo alcuno è
-evitare di danneggiare, di ledere. bambagiuoli, 52: a far io ben comune
serve. -rimeritare, ripagare. bambagiuoli, xxxvii-13: saggio è chi serve et
/ vivere onesto cum molta vertute. bambagiuoli, 48: alcuno non isforzi suo podere
testa / di quella mandra fortunata. bambagiuoli, 56: questo dimostra chiaro / com'
di serenità, di tranquillità interiore. bambagiuoli, 50: o beata salute umilitade,
è propria e distinta in singulari persone. bambagiuoli, xxxvii-12: uomeni singulari, città
, esemplare (una virtù). bambagiuoli, 15: gentilezza è una sicura virtude
di alta dignità morale o spirituale. bambagiuoli, xxxvii-30: uomo che d'umil loco
, e davano loro grande suavitade. bambagiuoli, 19: amor, tu dài dolce
carnale / elio è tencontrario ama. bambagiuoli, xxxvii-30: uomo che d'umil lotamelo
sapientissimo studiosamente lavorò sotto 'l sole. bambagiuoli, xxxvii-48: tu sai che sotto
beni materiali e spirituali. bambagiuoli, 1-5: chi è magagnato di cotale
in quantità smodata; soverchiamente. bambagiuoli, xxxvii-41: ciascun superbo si tien valoroso
nemico); individuale, privato. bambagiuoli, 52: a far lo bene comune
le mie parole com'io 'l sento. bambagiuoli, xxxvii-21: uomo ch'è spento
ant. conoscere per esperienza. bambagiuoli, xxxvii-47: misera italia, tu l'
sfolgorate spese nella detta brigata spendereccia. bambagiuoli, xxxvii- 29: non fa
che di te spettavano li parenti? bambagiuoli, 20: dell'uomo ingrato scende ogni
dio spiacenti e a'nemici sui. bambagiuoli, xxxvii-14: dell'uomo ingrato scende ogni
far vendetta a la sua ira. bambagiuoli, 63: poi renda grazia, lode
di qualcosa. come epiteto. bambagiuoli, 1-13: lo sprovaménto di buoni pensieri
siano fallaci e a termine dati? bambagiuoli, xxxvii-48: tu sai che sotto 'l
il conseguimento di un obiettivo. bambagiuoli, xxxvii-43: questo dimostra chiaro / come
mantèn en sta to. bambagiuoli, xxxvii-42: uomo di miser stato /
perché onore e fama li succeda. bambagiuoli, xxxvii-22: uom che consiglio chiede /
fantasticheria, un ricordo. bambagiuoli, xxxvii-43: egl'è contra ragion tenace
lettere ubbidienziali. sa. bambagiuoli, xxxvii-40: famiglio saggio fa dolce ubidien-
-acer. uccellóne. bambagiuoli, 37: fugge per passere nibbio uccellóne
che poi no. llo disode. bambagiuoli, xxxvii-23: più dèe l'uom udir
. 2. genere umano. bambagiuoli, xxxvii-37: però giudica mal la umanitaté
-conclusione della vita, morte. bambagiuoli, xxxvii-48: opra novella, po'ch'
cantade. -parvenza esteriore. bambagiuoli, xxxvii-31: ciò che risplende non è
ghibellini, / per guerra di vicini. bambagiuoli, xxxv1i-47: misera ytalia, tu
lo più a scopo culturale o bambagiuoli, xxxvii-37: o visitagion superna e santa
2. tenore di vita. bambagiuoli, 19: non desiderare quelle ricchezze che