brigante. idem, 7-137: mi avvedo che è proprio fuori della grazia di
: di lontano mi rivolto e m'avvedo che la conversazione si è attivata e
fortunato come il cane in chiesa. m'avvedo bene che la porta del tuo cervelluccio
dato negli occhi le prime parole, mi avvedo essere il grosso dell'armata. pascoli
cervelluzzo. leopardi, 1076: m'avvedo bene che la porta del tuo cervellùccio
giusti, i-440: sempre più mi avvedo che il bene stare tanto fa crescere
vero. monti, i-61: mi avvedo di avervi scritto finora delle freddure. chi
ala. pea, 7-137: mi avvedo che è proprio fuori della grazia di dio
nostro divagarsi. rajberti, 2-57: mi avvedo un po'tardi che ho divagato in
tallarico delle mie parole. me ne avvedo dal suo aspetto e lo sento dalla
pietra smossa lo scarafaggio, rasento, m'avvedo un mondo pauroso. -emettere
dire? savinio, 1-150: mi avvedo subito che le sirene, dall'odissea in
. rajberti, 2-57: ma io mi avvedo un po'tardi che ho divagato in
smossa lo scarafaggio, rasento, m'avvedo, un mondo pauroso.
. rocchi, lx-1-69: ora m'avvedo, alminda, con quanta imperizia io
io t'amo ancor più poiché mi avvedo che il tuo stato servile avrebbe forse
dall'anno 1780 all'anno 1797 m'avvedo d'esser vivo ancora, avendo il vizio
ed inutili. rajberti, 2-57: mi avvedo un po'tardi, che ho divagato
è ornai tempo di finirla poiché mi avvedo che avendo fatto l'elogio dello stile
mi fosse stato sospeso, giacché m'avvedo pure di non averlo perduto affatto.
(sì com'io ben m'avvedo) / del libètrico pregio il caro arredo
: più vado innanzi e più m'avvedo che ogni religione ci guadagna assai a
. manzoni, v-2-401: m'avvedo un po'tardi che il chiederle scusa
a la conocchia, / i m'avvedo ben'io; voi date in niente,
l'ho desiderato tanto, me n'avvedo adesso, tanto tempo che sono stato
del suo antonio. solo adesso m'avvedo che per rompere il suo lutto porta
bene l'avrei ottenuto da te! m'avvedo tosto che ho scavalcato i limiti.
fucini, 59: a un tratto m'avvedo che la corrente ci portava a sbacchiare
ferri. magalotti, 20-66: m'avvedo benissimo che vi siete accorto ch'io
. leopardi, iii-175: io m'avvedo ch'è tempo di finirla, e
madri, alle quali... mi avvedo, con un certo perdonabile compiacimento intimo
animale politico non è quello che mi avvedo di amar di più.. vivono invece
parere retrograda e sibillina; e mi avvedo che quello che dico ha l'aria
1-163: preparato il mio discorso, mi avvedo che io per primo ho bisogno di
parere retrograda e sibillina; e mi avvedo che quello che dico ha l'aria
smossa lo scarafaggio, rasento, m'avvedo, un mondo pauroso. 5
un angelo. leopardi, 1076: m'avvedo bene ti e congiunti e in occasione
è ornai tempo di finirla, poiché mi avvedo che, avendo fatto l'elogio dello
la mia statura è grande, e m'avvedo di questa grandezza dal molto panno che
. leopardi, iii-175: io m'avvedo ch'è tempo di finirla, e non
uretra, poiché dal frizzamento me n'avvedo. g. del papa, 6-1-19:
sostant. giovio, ii-89: m'avvedo che, essendo il legato prattico veterano,