accenti / misto e di boscareccie inculte avene. marino, 357: rompon
259: / che de valore avene; / avene e adoma lo core e
/ che de valore avene; / avene e adoma lo core e la vita.
/ con de la spera a l'asciellett'avene, / che sormonta, guardandola,
d'ortiche..., d'avene salvatiche, d'amaranti verdi, di ra-
: or come sai che per natura avene / che 'l dolce si conosce per l'
lentini, 1-36: madonna, si m'avene / ch'eo non posso invinire /
d'angioli il canto in su le sacre avene. monti, x-i-iio: ma dolce
ii-132: meo sire, a forza m'avene / ch'io m'appiatti od asconda
angioli il canto in su le sacre avene. berardi, i-491: la battuta
porta sul dorso un'arista robusta nelle avene aristate, che si distinguono da quelle
si distinguono da quelle mancanti, le avene mutiche); ciascun fiore è formato di
trebbiatura, come involucro aderente, nelle avene vestite, oppure cadono nelle avene nude
nelle avene vestite, oppure cadono nelle avene nude); la varietà fondamentale è vavena
timi papaveri e delle alte avene. idem, iv-2-1325: l'erba.
tutto tremolavano i fiori scempii e le avene fatue. panzini, ii-661: il collo
2-228: e tutti i fiori, le avene, gli steli, i fili d'
i pastori / zampogne inculte e semplicette avene. tasso, 7-6: ma son
accenti / misto e di boscareccie. inculte avene. grosso, iii-377: suona cristo
angioli il canto in su le sacre avene. carducci, 91: e spirò da
urna commossa / di cetere e d'avene un'armonia. idem, 1023:
bugni, / tapi con suon d'avene e di campestri / buccine e franto
mammella il latte, / il suono dalle avene. idem, ii-776: ei disponea
come nella fistola / di pan le avene dìspari digradano / per la natura dei
lentini, 1-33: madonna, sì m'avene / ch'eo non posso invinire /
se da le proprie mani / questo n'avene, or chi fia che ne scampi
accenti / misto e di boscareccie inculte avene. chiabrera, 430: dipartisti pastor,
, i-1626: aggiungosi a queste [avene] alcune altre sorti, siccome il bromo
bugni, / l'api con suon d'avene e di campestri / buccine e franto
ricolto lo infelice loglio con le sterili avene per li sconsolati solchi; et in
poria campare / quella per cui m'avene / tutto questo penare: / per bene
casa un frascato, e a suon d'avene / le pecorelle sue chiama alla fonte
dì xm in tran te aprile. avene commandamento per mano di trasmondo di sidonii
urna commossa / di cetere e d'avene un'armonia. -anche di animali
132: meo sire, a forza m'avene / ch'io m'appiatti od asconda
per troppo par lare / avene c'a diritto non è conoscente. dante
o ver de la sentenza, com s'avene, / i'prego quei, nel
5-50: a meve adivenia, / corno avene sovente / chi 'mpronta buonamenti / lo
/ con de la spera a l'asciellett'avene, / che sormonta, guardandola 'n
, di gramigne, di farinelli, d'avene salvatiche, d'amaranti verdi, di
ciò che mandasti; prendelo come s'avene. bartolomeo da s. c.
lo bene / che nde nasce ed avene a chi à leanza. laiini, rettor
1-31: se pensate, / come s'avene a donna in veritate, / mostrare
in sua signoria, / ca lealmente m'avene / d'amar voi sanza falsia.
sua voglia coverire, / quando gli avene cosa oltra suo grato, / non canteria
dai bugni, / tapi con suon d'avene e di campestri / buccine e franto
, di gramigne, di farinelli, d'avene salvatiche, d'amaranti verdi,
chiaro davanzali, xxiii-19: ma la fenice avene / che per morte entra in porto
campo di grano, che sia tutto d'avene e di logli e d'erbe sterili
, 1 l'api con suon d'avene e di campestri / buccine e franto
, 375: audite forte cosa che m'avene: / eo vivo in pene stando
dai bugni, / tapi con suon d'avene e di campestri / buccine e franto
casa un frascato, e a suon d'avene / le pecorelle sue chiama alla fonte
assiso / gonfia il rustico pan selvagge avene. menzini, i-30: non a tutti
quanti gorgozzi e violenzia dimostra, se avene che un poco galiardo diate l'acqua
dietaiuti, 294: greve cosa m'avene oltre misura, / poi che per forza
, xx-21: donna, di voi m'avene / a sembianza del foco / che
: a meve adivenia, / come avene soventi / chi 'mpronta buonamenti / lo
, / che nulla cede alle incerate avene. manzoni, pr. sp.,
accenti / misto, e di boscarecce inculte avene. 3. che è privo
dolce spene / ch'mar frutto n'avene / (ma ciò snatura, par,
portamenti, ché grande aventura sì avene a lo picciol omo per la soa arte
mio incolto giardino e queste e quelle / avene svelli: e col giudizio intero /
lentini, 5: madonna, si m'avene / ch'eo non posso invinire /
, loglio rio, dure spine e sterili avene / han guasto il frutto d'un
queste lappole, questi triboli, queste sterili avene sono i vocaboli morti.
! / non so per che m'avene. boccaccio, dee., j-concl.
in sua segnoria / ca lealmente m'avene / d'amar voi sanza falsia.
. chiaro davanzali, xvii-350-10: d'amore avene sicome del sole: / quando si
sono le graminacee, come le diverse avene, le loglierelle. c. ridolfi,
, loglio rio, dure spine e sterili avene / han guasto il frutto d'un
fra le biade lor, logli ed avene. passeroni, iii-175: un campo di
grano e spesso poi raccoglio / sterili avene e l'infelice loglio. -separare
chiaro davanzali, xxiii-66: simile m'avene / ch'a 'l luzefer legato,
credo tali e tanti, a ccui avene, che, s'elli vollesser bene,
dolce spene / ch'amar frutto n'avene / (ma ciò snatura, par,
. chiaro davanzati, lix-68: così avene d'amare, / che richier gentilezza
se da le proprie mani / questo n'avene, or chi fia che ne scampi
. storia di stefano, 15-15: avene che '1 padre n'avea pui mantelo
, di gramigne, di farinelli, d'avene salva- tiche, d'amaranti verdi,
sua casa un frascato e a suon d'avene / le pecorelle sue chiama alla fonte
. storia di stefano, 15-15: avene che 'l padre n'avea pui mantelo
tate, / sì corno a mi s'avene, / e uom sazo per vui,
a dignitate / sì corno a mi s'avene; / d'altro nom me sovene
chiaro davanzati, xxiii-20: la fenice avene / che per morte entra in porto
chiaro davanzati, xxiii-68: simile m'avene / ch'a. l luzefer legato
. sacchetti, 90: quel che t'avene pensa che non move / se non
chiaro davanzati, xxiii-26: la fenice avene / che per morte entra in porto
nullo senza colpa è penetenti: / naturalmenti avene tuttavia / c'omo s'orgoglia a
da le proprie mani / questo n'avene, or chi fia che ne scampi?
solo aver gioiosa dilettanza, / come s'avene a sì dolze figura, / com'
tanto n'ài parlato / non s'avene a pulcella, / credo che l'ài
so errato / ed io so perché m'avene. maestro francesco, xlviii-55: così
storia di stefano, 2-4: l'avene, signori, per zerta ocorsa festa
. bonagiunta, xxxv-1-261: non m'avene / com'al leon selvaggio, /
bondie dietaiuti, 294: greve cosa m'avene oltre misura. chiaro davanzati,
funt. giacomo da lentini, 17: avene tuttavia / c'omo s'orgoglia a
i-575: amor fa gelosia, / unde avene cordoglio. abate di tivoli, 641
accosta all'orizzonte occidentale, sì come avene innanzi che la luna sia arrivata all'
se da le proprie mani / questo n'avene, or chi fia che ne scampi
giacomo da lentini, 17: avene tuttavia / c'omo s'orgoglia a chi
fra le biade lor, logli ed avene. f. f. frugoni, 2-455
, titiro, che soffia nelle rustiche avene, ha in fondo al cuore la nostalgia
faggio, titiro, che soffia nelle rustiche avene, ha in fondo al cuore la
/ cortese, parlante e tutto gli avene. a. pucci, ii-191: era
/ misto e di boscarec- cie inculte avene. idem, 14-55: un sagacissimo valletto
un frascato, e a suon d'avene / le pecorelle sue chiama alla fonte
xx-22: donna, di voi m'avene / a sembianza del foco / che 'm-
cacciato. storia di stefano, 5-2: avene una fiata che un pastore / una
merita con convene, / puniscie ove s'avene, / dove dece perdona. dante
/ cortese parlante, e tutto gli avene. albertano volgar., ii-8:
non pervio / contrae le reste delle avene. = voce dotta, lat.
cioè piacenza, / ca per piacere avene omo valente. anonimo, i-573: dotto
volgar., 37: grande aventura sì avene alo pi? ol omo per la
casa un frascato, e a suon d'avene / le pecorelle sue chiama alla fonte
campi fecondi, / raccorre avvezzo sterili avene fui. a. briganti, 301:
xxxv-i-261: o deo, ché non m'avene / com'al leon selvaggio, /
chiaro davanzati, xxiii-20: la fenice avene / che per morte entra in porto
umilemente, / c'a pover omo avene / ca per ventura à bene, /
ceccardi, 118: qual talamo immenso d'avene, di felci, d'ortiche,
cioè piacenza, / ca per piacere avene omo valente. bonagiwwta, xxxv-i-267:
detto un poco, / come s'avene loco, / de la diviniate, /
nei quali seminai anch'io le mie avene selvatiche, ho sempre creduto che il poeta
'l valore; / questo m'avene, stando voi presente, / che per-
, fra le biade lor, logli ed avene. / né a'buon pittori toglie
: tanto n'ài parlato / non s'avene a pul- cella, / credo che
da le proprie mani / questo n'avene, or chi fia che ne scampi?
da le latine arene / le pastorali avene / a raddolcir quest'aure. alfieri
di gramigne, di farinelli, d'avene salvatiche, d'amaranti verdi, di
tal vede, ch'amor no li s'avene. 2. attirare; guidare
or che s'indulgia? a l'infemali avene, / al rauco suon de le
queste lappole, questi triboli, queste sterili avene sono i vocaboli morti, de'quali
non pervio / contrae le reste delle avene. trinci, 1-238: vi sono
enterlasata, / sì corno li s'avene per ventura / en canto di marina e
benfatore; / largo, e dove s'avene, ritenere, / e mantenere
davanzati, liii-52: com'a lo cervio avene / vo- ria che m'avenisse,
si risente subito dell'offese mostra d'avene meritate. muratori, 10-ii- 29:
benfatore; / largo, e dove s'avene, ritenere, / e mantenere,
non pervio / contrae le reste delle avene; e 'l simile / è dei rami
lappole, questi triboli, queste sterili avene sono i vocaboli morti, de'quali
211: a meve adivenìa, / come avene soventi / chi 'mpronta buonamenti / lo
/ di grande orgoglio mai ben non avene. guittone, i-25-203: non dite.
madre], pensanno ch'eo male avene, / che non me moresse tutta tremava
se da le propie mani / questo n'avene, or chi fia che ne scampi
chiaro davanzati, xxiii-22: la fenice avene / che per morte entra in porto
, / non dicemando lo mal che n'avene. bornio da sala, xxxviii-339:
. bonagiunta, xxxv-i-261: non m'avene / com'al leon selvaggio, /
, xx-20: donna, di voi m'avene / a sembianza del foco / che
ciò che mandasti; prendelo come s'avene. bartolomeo da s. c.,
luntate, / sì corno a mi s'avene, / e nom sago per vui,
chiaro davanzati, 1-9: d'amore avene sì come del sole: / quando si
., /... / così avene d'amare. dante, par.
sua segnoria, / ca lealmente m'avene / d'amar voi sanza falsia.
dolce spene / ch'amar frutto n'avene / (ma ciò snatura, par,
iacopo d'aquino, 142: m'avene ca, s'io sogno la vio,
per la pianura / mietuta di folte avene / solari. 7. figur.
loglio rio, dure spine e sterili avene / han guasto il frutto d'un
attaccava la prima rampa del bricco d'avene, con un passo sorridente.
s'accosta all'orizzonte occidentale, sì come avene innanzi che la luna sia arrivata all'
: a meve adivenia, / come avene soventi / chi 'mporta buona- menti /
. chiaro davanzati, lix-6q: così avene d'amare, / che richier
dolce spene / ch'amar frutto n'avene / (ma ciò snatura, par,
, loglio rio, dure spine e sterili avene / han guasto il frutto d'un
aurei stormenti. / e commendò le rusticane avene. metastasio, 1-ii-927: né te
davanzati, liii-51: com'a lo ciervo avene / voria che m'avenisse, /
di tibie e di cetere e di avene. — tibia partenia: v
lo bene / che. nde nasce ed avene a chi à leanza; / und'
sono le graminacee, come le diverse avene le loglierelle ecc. e le leguminose,
mundar gram. lo qua... avene che caìte e fé-sene doi pegi.
; / largo, e dove s'avene, ritenere, / e mantenere, amico
mediterraneo da connettere al fr. ant avene e al catal. avene 'baratro, abisso'
fr. ant avene e al catal. avene 'baratro, abisso'. vinìcolo,
giocondi pastorali accenti, / non d'avene, di zuffoli e di pive, /