di sempre. quasimodo, 73: avara pena, tarda il tuo dono / in
300-2: quanta invidia io ti porto, avara terra, / ch'abbracci quella cui
/ né più si stanno entro l'avara vesta / imprigionate l'acerbette mamme.
i solchi / adempie e vince la speranza avara. carducci, 322: ecco,
: né cura o voglia ambiziosa o avara / mai nel tranquillo del mio petto
[au- gelletti], cui non avara dote, / ma solo amor vostri imenèi
: né cura o voglia ambiziosa o avara / mai nel tranquillo del mio petto
no, certo, anima esosa, anima avara; ma chiunque ha il culto della
mio frate questo antivedesse, / l'avara povertà di catalogna / già fuggirla, perché
coi dente, / de tal tesaro avara, essa co la sua gente.
2. figur. persona rapace, avara, dall'aspetto smunto, deforme;
inf., 15-68: gent'è avara, invidiosa e superba. idem, purg
qualunque pareva loro, mossi da qualsivoglia avara o ambiziosa cagione. idem, 733:
mani, non escono mai secondo l'avara natura de'prelati e religiosi. tasso
e religiosi. tasso, 4-58: ch'avara fame d'oro e sete insieme /
a la tua séte / son da l'avara luna almen concesse / sue rugiadose stille
anima voli? o te la sorte avara / ch'a noi t'asconde, agli
un uomo che non fu né tanto avara da trincierarsi in se stessa contro le
strappasse di soppiatto qualcosa alla vita divenuta avara, travagliata, crudele, come è
/ né più si stanno entro l'avara vesta / imprigionate l'acer- bette mamme
. idem, v-118: la natura è avara alle volte d'alcuna difesa all'uomo
e l'oro, / quasi di gemme avara e di metalli, / la terra
leopardi, 15-72: io di pietade avara / non ti fui mentre vissi, ed
e moltissimo nostro ella è sempre stata avara col pubblico. d'annunzio, ii-626:
il tempo. quasimodo, 73: avara pena, tarda il tuo dono / in
/ da dio anima fui, del tutto avara: / or, come vedi,
onde il povero ha sempre / nella sentenza avara il voto avverso. alvaro, 9-428
.. /... la sorte avara / ch'a noi t'asconde, agli
il povero ha sempre / nella sentenza avara il voto avverso. baretti, i-269:
vita. idem, 137-1: l'avara babilonia ha colmo il sacco / d'ira
bacco. petrarca, 137-4: l'avara babilonia ha colmo il sacco / d'ira
petrarca, 137-8: l'avara babilonia [= la corte papale
d'annunzio, ii-916: la vecchia europa avara e mentecatta / che lasciò solo il
: / tanto fortuna è de'suoi beni avara. -non è boccone per i denti
di zizanie empite, / ed ognor con avara impertinenza / e testamenti e borse ripulite
ciro di pers, i-380: nessuna avara brama / le lor menti molesta; /
di se stesso: la natura è avara alle volte d'alcuna difesa all'uomo;
gono / ancora linfe, ultimi suoni, avara / vita della cam pagna
annunzio, ii-916: la vecchia europa avara e mentecatta /... / dessa
mio frate questo antivedesse, / l'avara povertà di catalogna / già fuggiria, perché
, però ch'ell'è di natura avara. s. caterina da siena, i-n
nelle mani non escono mai secondo l'avara natura de'prelati e religiosi. guicciardini
il comportamento di persona assai economa o avara. nieri, 226: aveva maniera
, 600: fili poi la parca avara / i miei dì mill'anni e mille
amorosa, / e bramava indurarsi e spesso avara / in sen la si chiudea quasi
marino, 206: cortese e non avara / e non cieca si mostra e non
da questa superba massa, codarda e avara e villanesca. pulci, 8-61: io
gono / ancora linfe, ultimi suoni, avara / vita della cam pagna
/ ancora linfe, ultimi suoni, avara / vita della campagna. 3
: / ma pianger poi l'essere stata avara. -fare conto: immaginarsi,
molto avida di denaro, spilorcia, avara. ricettario fiorentino, 1-109: quelle
bisogno la cruda in oriente / e all'avara su l'indo inaridire / dell'auro
5. figur. ant. persona avara, spilorcia. forteguerri, i-189:
aspetto / e crudele in effetto, / avara, or che farete, / se
: né cura o voglia ambiziosa o avara / mai nel tranquillo del mio petto
dappoco / sia sempre la fortuna d'oro avara. alfieri, 8-366: gli occhi
solco tortuoso e profondo, la plaga avara ed amena, quasi a deludere la
15: gioco siam noi di questa avara etade / quanti provar vid'io dagli avversari
necessità o per vaghezza, fu scarsa ed avara la penna di chi compose.
l'aurora chiara / mi si dimostra avara? baruffateli, xxx-1-68: il cielo in
che non ebbe al suo morire dall'avara una stilla di refrigerio con cui inumidir
sia vanagloriosa o invidiosa o timida, o avara o desiderosa o di qualunque altra
eserciti disferra / la pertinace al par che avara mente. 3. strappare il
(1-4): a la brigata avara senza arnesi, / in tutte quelle parti
, 1-128: ti dono anche l'avara mia speranza. / a'nuovi giorni,
pagano, iii-102: ma se l'avara, e infertil terra di alpestri paesi nieghi
. trissino, xxx-4-90: o morte avara, / ci spogli ben d'una eccellenzia
, iv-n-108: poiché fu la gente fatta avara, / la legge naturai e la
/ e crudele in effetto, / avara, or che farete, / se,
dio mio. petrarca, 137-2: l'avara babilonia ha colmo il sacco / d'
a. maffci, vi-469: l'avara albione, esagitata / da civili discordie.
d'acrisio il seggio pose / l'avara figlia, ivi dal vento esposta, /
mondo li chiama orbi; / gent'è avara, invidiosa e superba: / ¦
sparta] nemica d'ogni ornamento, avara di parole, ricca di pensieri, grave
/ che non saratti mai l'offerta avara. 2. festone decorativo.
ostinata, pertinace, nelle lodevoli spese avara e prodiga nelle disoneste, nemica della
con quel carattere, e una fedeltà avara, rustica e gelosamente affettuosa, aveva accompagnato
rendo l'onor suo: non è avara come ho creduto; anzi è generosissima fra
, ix-318: tien da me lunge quell'avara mano / d'esta empia e fera
semafori scendono soffici in una pressione / avara, pazzi per mafia o nevrastenia.
idea del governo, bensì finanziera ed avara; avvegnaché si sciolsero i conventi ricchi
, 91: o tenebrosa, dolce, avara notte, / a che pur tardi
li chiama orbi; / gent'è avara, invidiosa e superba: / dai lor
divine, sia sempre dipesa dalla natura avara e deserta di quella terra.
richieste altrui. -anche: persona molto avara (cfr. formica1, n. 4
fortemente minacciavano. garzoni, 2-74: l'avara dalida, che per denari tradì l'
note; / beati voi, cui non avara dote, / ma solo amor vostri
: / ed al l'avara e torpida natura / supplisce...
marino, vii-523: fuggi la terra avara e 'l re crudele. spolverini,
italo sangue ancor fumanti, / l'avara crudeltà di catalogna. bartolini, 17-178
de'manichi, uscir della vita parca ed avara, per darsi anche: tutti in determinate
con quel carattere, e una fedeltà avara, rustica e gelosamente affettuosa, aveva
, x-1018: la catalana era la più avara e la più stretta gente del ponente
si alza al ciel, più si fa avara e stretta. paleotti, l-n-432:
cittadini lazzi sorbi e orbi e gente avara, invidiosa e superba, di laidi costumi
ben maggiore / può quel piacer ch'avara man dispensa. varano, 108: pur
tutte e cinque l'unghie / con avara convulsione / seppellire a discrezione, /
10 sterco / mano vi mesce non avara, e strame / serbato 11 verno
: quanta invidia io ti porto, avara terra, / ch'abbracci quella cui
, ci fu concessa una luce meno avara. moravia, ix-80: ci fece passare
sbarbaro, 1-25: spotorno, terra avara. vi imbianca l'olivo, il
a pochi tanta forza imbocca / natura avara dei suoi beni, e inoltre / tante
un'altra povertà oziosa, ingrata, avara, ladra e diabolica, e l'hanno
insidie a voi la gente infida, avara. tassoni, 12-12: a lo studio
di cui natura agli altri fu sì avara. fantoni, i-155: tu meco docile
amiamo: / fugge volubile l'etade avara: / dunque... godiamo.
de'vizi suoi tien l'ingordigia avara; / questa d'unghie rapaci arma il
occasione alla gente inavvertita o maliziosa ed avara, di tirar addosso a se stessi la
se stessi di quel che dall'avara natura fu loro così inclementemente negato
correttore. bruni, 454: di fame avara il fervido desio / cotanto innebriò mida
foglie. pagano, iii-102: se l'avara e infertil terra di alpestri paesi nieghi
. pino, 2-59: sentite come avara e ingordamente discorre contra il proprio figliuolo
exercitato! sannazaro, iv-131: de la avara morte, del sordo cielo, de
col dente, / de tal tesaro avara, essa co la sua gente;
irrami. prati, ii-57: la semenza avara, / sin dal giglio ne'calami
spezzò la terra, e pose / natura avara alle disgiunte parti / il temuto confin
, ii-230: son come il mare, avara anima ingorda, / insatollato ventre,
viene il povero, e la botte avara e la mano ristretta non dà una stilla
, 7 (290): l'avara dimoranza intenebrisce la chiarità della nostra allegra
... si misse ad ingannare l'avara con l'oro e coll'eloquenzia,
o invidiosa o timida, o avara o desiderosa o di qualunque altra natura.
voglia, / tu de i miei pianti avara / hai mutati pensieri in quel bel
s'empie, non sazia mai, l'avara voglia, / e con più divorar
divina. petrarca, 137-2: l'avara babilonia ha colmo il sacco / d'
dentro, linfa chiara / e non affatto avara, / esso che mette fiore
i-204: nobil donna non deve essere avara / di ciò che giova altrui, non
non voglia sborsare i danari, per parere avara? fagiuoli, x-114: troppo è
cittadini lazzi sorbi e orbi e gente avara, invidiosa e superba, di laidi costumi
lesinàio, sm. ant. persona avara, spilorcia. saccenti, x-i-ioi
lesinière, sm. raro. persona avara, spilorcio. petruccelli della gattina
, perché de piccola cosa me sei avara? ariosto, 5-41: quando sia
te sì liberale, a me sì avara. guicciardini, vi-5: cominciò [cosimo
. lambruschini, 4-44: la terra, avara per chi la smunge, è ubertosa
, ora lacerate dalla discordia ambiziosa e avara di pochi, ora conquassate dalla licenza
in sua vecchiaia di natura perfida, avara, com'era stata in sua gioventù
ii-183: godiamo, che all'instabile / avara falciatrice / d'insidiar non lice /
cotal sorte di gente ambiziosa ed avara, o potete sicuramente aspettare di perdere
s. v.]: di persona avara: 'è più agro dei limoni '
dica già che sii / da donna avara il desiare, i doni. e.
, 22: voi mi chiamate feminaccia troppo avara, lisciatrice, stomachevole e tediosa,
contraddizioni insieme unite: / flavia è avara e impudica, / dunque di dar e
, lvi-26: ressurga da la tumba avara e lorda / la putrida toa salma,
, velata, soffocata, disfatta, avara: debole, poco intensa, crepuscolare.
case, / la luce si fa avara - amara l'anima. -luce cruda
... i con cui mano latina avara tende / lucidi inganni ad uno stuolo
parola * l'empia sorte 'in 'avara sorte ', perciò che l'articolo
fatto che voi intendete; non è avara del danaro, come molte sono,
con disonesto. tasso, 4-58: ch'avara fame d'oro e sete insieme /
man non lenta / strappa alla madre avara / il pan che ne sostenta. d'
baldini, 15-67: la terzina è avara, macra e scolorita e va benone per
peggio della mamma di san pietro': donna avara e egoista. da una storiella che
e 'l vedrai fracido mezzo i d'avara idropisia, che la ventraia / ne manda
i-25: mostrami com'io possa a morte avara / tonni di mano. -togliere
poliziano, 1-663: non vogliate essermi avara / d'uno sguardo mansueto / o d'
malatesti, 41: tua ma'è avara, ché, s'io fossi lei,
calzar socchi notturni, / di giuno avara alle promesse infide. fagiuoli, 2-43
, quivi [la fortuna] più avara fu di sostegno. tasso, n-iii-776:
d'annunzio, ii-916: la vecchia europa avara e mentecatta. papini, x-2-374:
una nobilissima mandra, per la sua avara ambizione divenne misero mercatante di pelli di
pagherai le pene, / ambiziosa mercadante avara [inghilterra], / che dar speri
una nobilissima mandra, per la sua avara ambizione divenne misero mercatante di pelli di
obbligo di ubbidire ai re loro in un'avara e scandalosa mercatanzia di strapazzarli. malvezzi
stolta la mercé dovuta / ti nega avara e insulta al tuo lavoro, / mentr'
od usati a mentire, / gente avara ed ingorda dell'oro, / volser tutti
., i-395: ogni femmina si truova avara,... maculata di superbia
niuna terra v'ha sì meschina ed avara la quale render non possa più o meno
di cotal sorte di gente ambiziosa ed avara, o potete sicuramente aspettare di perdere
e 'l vedrai fracido mezzo / d'avara idropisia. 5. intriso;
attaccato grettamente alle proprie sostanze; persona avara, sordida, spilorcia. bibbia volgar
la tua sete / son da l'avara luna almen concesse / sue rugiadose stille.
1-ii-72: cacciatori avvezzi a misurare con avara prudenza la carica, approfittavano di quel
, mostrando ch'ella è prepotente, avara e crudele. mazzini, 3-313:
domenichi, 2-344: inacquava una signora avara disonestamente il vino ai suoi servitori.
a pochi tanta forza imbocca / natura avara dei suoi beni e inoltre / tante
ha riparar la ca'selvatica / l'avara uccision di donno amicaro, / devendo anzi
, faceva intollerabile la natura degli spagnuoli avara e fraudolente e, quando hanno facoltà
tutte e cinque l'unghie / con avara convulsione / sepelire a discrezione / ne
a dura prova i nervi della borghesia avara e bigotta. -montarsi i nervi
: / alma non trovi di pietade avara. / te ancor non lega eterno nodo
all'età: passa di lete / l'avara barca chi s'incurva al peso /
, tra l'altre note, / quanto avara esser più femina puote. castiglione,
giamboni, 10-53: la persona ch'è avara ha per nulla il saramento. bonichi
segno diacritico che, posto a margineèvvi l'avara / che d'oberato senator gli vende [
mauro, xxvi-1-264: così la mala gente avara e stolta, / non contenta di
mio frate questo antivedesse, / l'avara povertà di catalogna / già fuggiria perché
, uno di quegli istanti rari che l'avara vita concede, di vera oggettività in
in sua vecchiaia di natura perfida, avara, com'era stata in sua gioventù
chi indebitatissima, chi prodiga e chi avara, di meretricia larghezza o di turpe
li chiama orbi; / gent'è avara, invidiosa e superba. g. villani
cittadini lazzi sorbi e orbi e gente avara, invidiosa e superba, di laidi costumi
/ venezia: poi che tolto ha morte avara / dal bel tesoro, onde ricca
1-xxxii-193: ritolto unico figlio a parca avara / madre non strinse mai sì forte al
, 1-39: che maraviglia è che l'avara terra / poco adorni di frutti il
all'ostro ed alle gemme / eh'avara tomba tiemme, / di ch'era il
giganti sparte. petrarca, 137-4: l'avara babilonia ha colmo il sacco / d'
frugale, parsimoniosa o, anche, avara. dante, par., 8-82
altra gara, / come lor trista ed avara, / al gentil suo paretaio /
/ da dio anima fui, del tutto avara. esopo volgar., 4-94:
principato con essi da quella lor dominazione avara e rigida. -fatto o lasciato
lvi-26: res- surga da la tumba avara e lorda, / la putrida toa salma
puntigliosa, pedante, ma non mai avara. pirandello, 5-488: lascia questo
, 1-128: ti dono anche l'avara mia speranza. / a'nuovi giorni,
in sua vecchiaia di natura perfida, avara, com'era stata in sua gioventù
la scrittura: « la persona ch'è avara ha per nulla il saramento ».
, io- 53: la persona ch'è avara ha per nulla il saramento. fra
venezia: poi che tolto ha morte avara / dal bel tesoro, onde ricca
che niuna terra v'ha sì meschina ed avara la quale render non possa più o
, che non si riforze / l'avara schiera del piatoso offizio. / grazia
rapporto. -persona estremanente avida e avara. aretino, vi-488: che taccagne
diciamo ima 'pidocchieria'una maniera sucida, avara, gretta. c. i. frugoni
midolla di sambuco. -figur. persona avara o che, in un gioco d'
figur. persona poverissima o anche estremamente avara e gretta; pezzente, miserabile;
manco poro / che in voi l'avara sete: io v'ho frattanto, /
zena, 1-351: marinetta era diventata avara come una pigna, e di giorno
-figur. pigna verde: persona molto avara. 2. riproduzione ornamentale di tale
è messa in testa di far l'avara e la pizzocchera con lui. bersezio,
griselda, 18: né già pareva mida avara o pittima, / ma proprio di
. / il mio stame vital l'avara cloto / tronchi: ché non fia mai
300-1: quanta invidia io ti porto, avara terra, / ch'abbracci quella cui
le gesta lor non spande / l'avara fama e spesso ancor ben parchi /
spesa. bruno, 3-551: ne l'avara possessione non consiste l'onore, in
mio frate questo antivedesse, / l'avara povertà di catalogna / già fuggeria, perché
il regno di puglia per la insaziabile avara povertade de'catalani... farà
immaginati un'altra povertà oziosa, ingrata, avara, ladra e diabolica, e l'
antonio degli alberti, 2-23: l'avara babilonia atterra e paga / sì che
canzone: 'resurga da la tomba avara e lorda '. 4.
/ venezia: poi che tolto ha morte avara / dal bel tesoro, onde ricca
/ tarda venisse a te sempre et avara. castiglione, 84: molte e diverse
di america, sia dipoi stata cotanto avara verso gl'ingegni degli americani che,
e dal sahara; / dalla tua contrada avara / benvenuto a crepar qui. /
in sua vecchiaia di natura perfida, avara, com'era stata in sua gioventù
una dicitura tanto prodiga d'insegnamenti quanto avara di parole e tanto piena del nuovo
natura, / prodiga a un tempo e avara, alternamente / strugge e ricrea la
[la natura] cieca e veggente, avara e prodiga / grande e meschina,
debbo spendere, se non voglio farla da avara, da egoista o da profittante.
. i. frugoni, i-11-75: notte avara non veli / tutta la stanza pronuba
, dove pescava a suo profitto l'avara ambizione di qualche principe semiturco: perciò
amarla, poiché, s'ella è avara, è vostra prossimana. -che
1-ii-72: cacciatori avvezzi a misurare con avara prudenza la carica, approfittavano di quel giorno
/ da dio anima fui, del tutto avara; / or, come vedi,
puntigliosa, pedante, ma non mai avara. comisso, 12-185: tutto era finito
1-5-28: così fa l'arpia smunta ed avara, 1... i quando
avarizia loro attribuita: persona tirchia, avara. pananti, i-214: quella pittima
in balìa d'una fantesca astuta ed avara che lo tiranneggiava, e sapeva mettere a
cui esercitava la critica. lo mostra l'avara ragionevolezza che regola segretamente i suoi umori
... / la natura privolle, avara madre. martello, 6-iii-552: cain
-persona avida o, anche, avara nello spendere. aretino, 1-119:
prefato suo consorte / la lasciò l'avara morte. foscolo, lx-1-412: le gole
: non solamente ogni femmina si truova avara, ma invidiosa, maldicente dell'altre,
, 390: faccia rara, / mente avara. 17. vezzegg. rarétto
/ del salvo verso e nella forma avara / il pugnace pensier si rassereni.
dei colonnati di camerus, la segretezza avara dei carrubi, la spavalderia schermistica delle
. persona magra e allampanata o anche avara (nell'espressione renga secca).
salvo la mente ch'è cieca ed avara / e volta verso dio le flesse
.. / non consentir ch'estingua morte avara / onestate e valor. orsi,
di zizanie empite / ed ognor con avara impertinenza / e testamenti e borse ripulite
, schifosa ancora, ma custodita e fomentata avara mente contro i tormenti e
di forza,... quivi più avara fu di sostegno, in soccorso e
in balìa d'una fantesca astuta ed avara che lo tiranneggiava. verga, 8-
non ti rimbrotti / d'indiscreta / et avara crudeltà. tommaseo, i-138: al
g. prati, ii-57: la semenza avara, / sin dal giglio ne'calami
oh virtù muta! / oh gentilezza avara! oh gente sciocca! / oh matta
obbligo di ubbidire ai re loro in un'avara e scandalosa mercatanzia di strapazzarli. g
poliziano, 6-356: non vogliate essermi avara / d'uno sguardo mansueto, /
: viene il povero; e la botte avara e lamano ristretta non dà una stilla.
si vendono a pezza intera e a ritaglio avara. statuto dei mercanti di calimala,
santa croce. aleardi, 1-179: l'avara / felicità, perpetua viatrice, /
1-xxxii-193: ritolto unico figlio a parca avara / madre non strinse mai sì forte al
quella sua nipote per la quale era così avara, ritornò a coscienza, e ringrazio
maggiori nemici: la furbizia intellettualistica, avara e illu siva e l'
, / non temer dunque che l'avara morte / il corso de'bei giorni
suggono / ancora linfe, ultimi suoni, avara / vita della campagna. pavese,
a la tua sete / son da l'avara luna almen concesse / sue rugiadose stille
insopportabile. petrarca, 137-1: l'avara babilonia ha colmo il sacco / d'
, 3-i-119: prodiga allor fatta d'avara, / nudo la donna mia m'
salvo la mente ch'è cieca ed avara. g. villani, iv-4-5: rendégli
avara venne di fuori per impadronirsi della isola,
la scrittura: « la persona ch'è avara ha per nulla il saraménto. »
giorni che accorda a lui la parca avara / gli passa in pene ed in
isperienza cotidiana che ella sia stata molto avara e molto scarsa. gosellino, 1-212:
dei colonnati di camerus, la segretezza avara dei carrubi, la spavalderia schermistica delle
se stessa e scimunita ed orgogliosa ed avara co'suoi per essere prodiga con gli estranei
: non indurirti in gemme, o avara terra! /... ma fluttua
suoi giorni. aleardi, 1-179: l'avara / felicità, perpetua viatrice, /
i brigantini e una certa machina mai scorse avara, / si spande ancor per te limpida
non considera per beneficio di chi io sia avara. pellico, 2-5: rativo
a dama. -scherz. persona avara (come stereotipo proverbiale). -
saziando in tal maniera la loro sordida ed avara scroccherìa ad altrui spese. algarotti,
fu afflitto dalla febbre e dall'ingratitudine avara e sordida del capocomico medebac che non
dei colonnati di camerus, la segretezza avara dei carrubi, la spavalderia schermistica delle
grandezza, dove pescava a suo profitto l'avara ambizione di qualche principe semiturco.
cuocere. per sdegni si faceva avara del suo volto. overo mentre lo
contesa del nodo... perché avara e crudelmente l'esercitavano i nobili sopra i
/ mio mecenate, in questa etade avara, / di lodar te, cui
, a la tuasete / son da l'avara luna almen concesse / sue rugiadose stille
del saldo verso, e nella forma avara, / il pugnace pensier si rassereni.
. malafarte, i-293: dominata dall'avara tristezza e malignità dei verdi e dei
che svanisce? aleardi, 1-179: l'avara / felicità, perpetua viatrice, /
vi era priva di signorìo, chiusa, avara, malpensante. = forma masch.
di giardini, sopravvanzati a tratti da un'avara e polverosa chioma d'albero, eucalitti
sbarbaro, 1-25: spotomo, terra avara. vi imbianca l'olivo, il sorbo
savinio, 22-326: della sordida vita dell'avara, dei miseri pasti consumati senza tovaglia
iv-131: quanto più puoi, de la avara morte, del sordo cielo, dele crude
figlio. -caratteristico di una persona avara. g. brera [« l'
sparagnuòlo), sm. ant. persona avara. melosio, 3-i-31: questo
, i-204: nobil donna non deve essere avara / di ciò che giova altrui,
, 16-25: sul pianerottolo la luce era avara, la spirale dei gradini mandava tenui
urania] non sarà a me più avara del suo favorevole spirito di quello che
. invar. ant. persona molto avara. monosini, 290:
, 1-128: ti dono anche l'avara mia speranza. / a'nuovi giorni,
. foscolo, xvii-290: non è avara come ho creduto; anzi è generosissima
/ trasse i natali, che la mano avara / stender ai primi doni non procuri
la tua sete / son da l'avara luna almen concesse / sue rugiadose stille,
. fantoni, i-214: l'avara stirpe imbelle / dei spuri figli dell'ausonia
vi-499: si trovano certi stirici dell'avara indole che, se ben sordidi per
, 22: voi mi chiamate feminaccia troppo avara, lisciatrice, stomachevole e tediosa,
è molto magro. 3. persona avara, tirchia. tommaseo [s.
ascosa: / tu [rosa] e'avara e stregia, - dura e no piatosa
tarsio, esce in una frase assai avara. montale, 12-19: 1 poeti
malatesti, 41: tua ma'è avara, ché, s'io fossi lei,
/ ancora linfe, ultimi suoni, avara / vita della campagna. -succhiare
, x-21-229: libero da qualunque suscettività avara e colla bella indulgenza acquistata in quella
indecifrabili. moravia, i-589: l'erba avara, di un verde opaco,..
, vii-8: teme l'erede sia persona avara; / però vuol in quel dì
da vivere / in vecchiaia. -persona avara. crusca, iv impress. [
dicesi anche in modo basso di persona avara e spilorcia. = deriv. dall'
ii-219: e, perché la donna è avara, / non li satisfé ancor questo
far con la nazione tedesca, nazione avara, che non vuol ciance. -ubicato
/ c'al mio morir tessea l'avara invidia, / e sapea ch'era giunto
passeggia; / li assai con mano avara; / li insidia; li dileggia.
protesi nervi. 3. persona avara. pananti, i-216: della lesina
che tranagloriosa o invidiosa o timida o avara o desiderosa o di quamezza li polmoni
concreto: comportamento, atto da persona avara. a. casotti, 1-7-32
togate palestre altri frequenta, / contro avara natura in van si sdegna. c.
altro che dir del passato, / avara, tarda e china 'l petto e 'l
scopo. buti, 3-266: l'avara povertà di catalogna; per questo s'intende
, 22-326: della sordida vita dell'avara... si sapeva dalle indiscrezioni di
pesce, lo quale confina coll'acquario, avara a significare li pesci e tutta la
3. figur. persona estremamente avida e avara. tommaseo [s. v.
vanagloriosa o invidiosa o timida, o avara o desiderosa o di qualunque altra natura
di cui la sorte le era stata avara, non mi permisero di metter piede nel
, ii-513: madre cieca e veggente, avara e prodiga, / grande e meschina
mettendo a dura prova i nervi della borghesia avara e bigotta. -rendere fumo
volgesse di già alla fine; e pareva avara e prematura. pavese, 2-57:
aurei, che non le gemme / avara man riceve. bergamini, 79: diversamente
chi la 'mpara, / fa la mano avara. novellino, 5 (173)
sostant. tommaseo, 24-119: l'avara genia bastiese non d'altro curante se non
ecc., il ricco salone dell'avara marchesa. = comp. di indemoniato
na paperone, sm. persona ricca e avara. f. marri [«