abitudine; esperto per lunga consuetudine, assuefatto. dante, conv., i-vi-8
una volta / già gli ero stato / assuefatto / e me ne stacco sempre /
, di acclimatare), agg. assuefatto a nuove consuetudini e condizioni ambientali;
, di acclimare), agg. assuefatto a un clima nuovo; acclimatato.
. per lo che essendomi ancor io assuefatto, ne cominciai a gustare.
pettinata. 3. abituato, assuefatto, familiarizzato. vico, 195:
cui i filosofi sedicenti liberali ci hanno assuefatto, potremo con tranquilla convinzione di equità
poi, un ardito predone di mare assuefatto agli arrembaggi, con un salto,
la vergogna de lo scrivere, ed assuefatto me stesso a non tralasciar per rispetto
a leggerla, e tanto più se abbia assuefatto punto l'orecchio al rozzo accento delle
[lingua], a chi per essersi assuefatto con essa ha con lei qualche
borgese, 6-33: m'ero così assuefatto al silenzio, / che questo grande
'e da facere 1 fare assuefatto (part. pass, di assuefare)
natura ah'armi, e di più assuefatto a quelle ne'suoi primi anni.
. idem, ii-552: io poco assuefatto e poco abile a trattare cogli uomini.
cogli uomini. giusti, i-175: assuefatto a mostrarmi qual sono, temo un inganno
, i-13: non avevo l'occhio assuefatto ai bizzarri disegni delle scintille correnti come
un reame su tre mari bellissimo e assuefatto alle tirannie. palazzeschi, 4-91: era
pacata compiacenza che lascia trasparire l'occhio assuefatto dell'adulto. ungaretti, i-101:
volta / già gli ero stato / assuefatto / e me ne stacco sempre / straniero
. letter. avvezzo, abituato, assuefatto. savonarola, iii-213: nello
pass, di ausare1), agg. assuefatto, avvezzato. boccaccio, i-223
avvezzare), agg. abituato, assuefatto. sannazaro, 4-81: egli avvezzato
avvézzo1, agg. abituato, assuefatto; che ha contratto l'abito,
. de amicis, ii-693: era stato assuefatto da bambino a sentirsi passare sotto il
vostra, alla quale già m'avete assuefatto. cattaneo, iii 4-121
: allora, babbo... già assuefatto a ubidirla fin da quando pativa da
dromedario. 3. figur. assuefatto alla colpa, al vizio; che
], e tanto più se abbia assuefatto punto punto l'orecchio al rozzo accento
cose aromatiche, che a chi non è assuefatto offende il cerebro e infastidisce molto.
volta / già gli ero stato / assuefatto / e me ne stacco sempre /
non affettato, come che io abbia assuefatto l'orecchio alle scritture di certuni,
veramente dell'immortalità, non basta essere assuefatto a scrivere. tommaseo, ii-380:
. di persona: avvezzo, abituato, assuefatto. beicari, 3-1-66: andando,
superi, costumatissimo). abituato, assuefatto, avvezzo. guittone, i-267-124
: uomo di grande autorità, e assuefatto a profferire la sua sentenza decisivamente.
, quando i molti studi l'abbiano assuefatto a meditare. verga, ii-202: un
narici, e perciò chi non molto è assuefatto a fiutarne, cade in quest'incomodo
dimestichezza; dedito; abituato, avvezzo, assuefatto (da lungo tempo).
riprenda la perversità. 4. assuefatto alla disciplina militare. -ant.:
al regolamento, rispettoso dell'autorità, assuefatto all'obbedienza (un individuo o un
verga, i-13: non avevo l'occhio assuefatto ai bizzarri disegni delle scintille correnti come
verga, i-13: non avevo l'occhio assuefatto... alle mille gradazioni di
. ant. e letter. avvezzo, assuefatto; esperto. m. villani
e pochi castrati. -indurato, assuefatto, temprato alle fatiche. donato degli
ha ragione. 2. avvezzo, assuefatto, accostumato; esperto. alfieri,
16-ii-n: vide che l'uomo, assuefatto a quelle / bellezze, ornai più
. ant. radicato, incallito, assuefatto (in un vizio, in un'abitudine
atto; idoneo per lungo esercizio; assuefatto, addestrato, allenato, abile,
obsequenti, per non essere quel regno assuefatto * ab antiquo 'all'imperio di quel
cipriano. giusti, ii-248: assuefatto a mandar l'estro sulla falsariga,
e feticci d'un tempo non ancora assuefatto ai prodigi della tecnica. silone, 5-213
, i-13: non avevo l'occhio assuefatto ai bizzarri disegni delle scintille correnti come
, e perciò chi non molto è assuefatto a fiutarne, cade in quest'incomodo
verga, i-13: non avevo l'occhio assuefatto... alle mille gradazioni di
. letter. diventato parigino; perfettamente assuefatto all'ambiente e alla vita di parigi
fallace che il sapere di un giudice assuefatto a volere trovar rei, e che tutto
beccaria, ii-22: il popolo, assuefatto a misurare... il valore di
2. figur. avvezzo, assuefatto, diventato insensibile per lunga abitudine (
volta / già gli ero stato / assuefatto. -intr. con la particella pronom
qualche nutrimento al vizio di colui così assuefatto a questa oscenissima e inonestissima vita.
. pascoli, ii-909: s'era assuefatto a vedere in lei, piccola sposa
ed unicamente intento al naturale, si è assuefatto a vederlo e rappresentarlo cogli occhi e
274): mi ero di sorte assuefatto gli occhi in quella oscurità che dove
interrompe; tanto il suo sonno è assuefatto a quel tram tram che lo culla.
teme diogene il tuo investire insolente, assuefatto a resistere a i tori e agli elefanti
ima volta / già gli ero stato / assuefatto. moravia, xi-521: era una
ch'altri non arebbe fatto, benché assuefatto a lunghe giornate. birago, 468
. m. bracci, 2-124: siete assuefatto a guatar le cose al lume di
mare assai più di molti, niente assuefatto a quei mareggiamenti, che lo travagliarono
canto. brusoni, 9: assuefatto nell'ammazzare e nel fare ammazzar gli
mitridatizzare), agg. immunizzato o assuefatto a determinate sostanze velenose o medicinali.
. se 10 può credere chi è assuefatto a credere e a non mai ragionare
una volta / già gli ero stato / assuefatto. -in relazione con un compì
aromatiche, che a chi non è assuefatto offende il cere- bro. lancellotti,
non è prova da esigersi da un vecchio assuefatto a riscuotere dai giovani una lusinghevole sommissione
trama qualche nutrimento al vizio di colui così assuefatto e questa oscenissima e inonestissima vita,
e l'antagonista. 4 assuefatto, abituato (a una condizione spirituale,
rivalità personali ricorrente non stupisce chi è assuefatto alla partitocrazia italiana. = voce dotta
contarmi, lii-5-425: non è ancora assuefatto all'arme,... ma educato
la sincera evidenza della realtà, e assuefatto a manicaretti pepati di rettorica e di romanticismo
era per natura d'animo franco ed assuefatto a resistere alle percosse più gravi della
qualche nutrimento al vizio di colui così assuefatto a questa oscenissima e inonestissima vita,
che di niuno che abbia l'orecchio assuefatto al petrarca si possano disprezzar tali componimenti
di pisa a chi non c'è assuefatto. p. petrocchi [s. v
l'accento] ora offenderebbe l'occhio assuefatto a vedervelo ed esser quasi ammonito del
egli [gio. gastone] così assuefatto di bere strabocchevolmente, non solo del
. nievo, 1-vi-47: mi sono assuefatto a girar tutti i giorni, in
i, 19: erasi egli così assuefatto di bere strabocchevolmente, non solo del
trascorrervi nel calor del discorso, mi sono assuefatto a dare quasi sempre del lei.
158: il pubblico... è assuefatto (e sfatto) da una schiera
: il pubblico... è assuefatto (e sfatto) da una schiera di
svelava con raccapriccio e che mi sono poscia assuefatto a meditare con rassegnazione: tutti siamo
con raccapriccio e che mi sono poscia assuefatto a meditare con rassegnazione: tutti siamo
cavalli, lii-3-136: il re è talmente assuefatto e martirizzato da questi reclami che non
il gusto di chi lo ricerca ed è assuefatto a beverlo, viene stimato indipendentemente dal
lo indugio. brusoni, 9: assuefatto nell'ammazzare e nel far ammazzar gli
/ il mio volere, a lungo assuefatto, / proruppe novo in tutto il suo
quanto dovesse patire e soffrire, l'ha assuefatto in modo che adesso non vi è
immagine). salvini, 39-iii-179: assuefatto a mirare sempre quelle ombre che gli
don giovanni... era già assuefatto a coteste sfumate della pasqua...
im mezzo e d'ogni banda / assuefatto un bue bene all'arato, / perché
proprio sangue per chi s'è tanto assuefatto al servaggio da separarsene in lacrime?
. emiliani-giudici, 1-404: ignazio era assuefatto a prendere in mano la patria «
. redi, 16-ii-n: l'uomo, assuefatto a quelle / bellezze, ornai più
di suefare), agg. ant. assuefatto. leonardo, 2-177: grugnendovi
tu che siei per modello / a torla assuefatto, / o zerbinetto, specchiati /
qualche nutrimento al vizio di colui cosi assuefatto a questa oscenissima e inonestissima vita,
la lettera] e tanto più se abbia assuefatto punto punto l'orecchio al rozzo accento
, nella quale era dalla tenera età assuefatto sempre [il duca di guisa] si
arbasino, 19-146: la spesa quotidiana dell'assuefatto non equivale appunto a comprare un elettrodomestico
[17-iii-1988]: il mondo si è assuefatto all'fintifada', ma in realtà la
improvvisamente privato della sostanza a cui è assuefatto (in partic. nelle espressioni crisi
. letter. diventato parigino; perfettamente assuefatto all'ambiente e alla vita parigina.
, xv-413: con un uomo come lui assuefatto alle interrogazioni curiose dei forestieri, non