vive secondo suo genio: c'è bernardo assorto in contemplazione, c'è egidio che
e f. che sta in adorazione; assorto nella preghiera; supplichevole. intelligenza
atto di adorazione, di preghiera (assorto, o in ginocchio, con le mani
: salgo vertici aerei precipizi, / assorto al vento dei pini. 4
2. ant. incline, intento, assorto con l'anima; affezionato.
. -anche al figur.: assorto, astratto, rivolto interamente (col
che fino allora l'aveva tenuto come assorto in una visione d'oltre mondo.
nostro. d'annunzio, iv-1-705: era assorto, appunto nel ricordo di tutte quelle
pareva stanco, turbato, seccato: poi assorto dietro una catena di pensieri. analogie
, 342: un uomo cioè sempre assorto nella cura preventiva dell'aneurisma, e
mota. fracchia, 837: rimase assorto e triste, a guardare le piccole spume
ruota. arrotava, ed era così assorto a rifare il filo ad un suo coltello
giovinetto forte. 2. figur. assorto in pensieri lontani; astratto dal mondo
ben, ch'io fui dal mare assorto. della casa, 661: o l'
8. rifl. figur. restare assorto, in contemplazione. panzini, ii-94
pensiero, da un sentimento); assorto (nella contemplazione, nella meditazione)
altro, se non che sì era assorto in dilettosi pensieri di dio, che
sospesa in dio, diventò sì assorto e rapito in contemplazione, che, levandosi
... per la continua contemplazione sì assorto in dio, che, quasi
di stupore, come attonito, come assorto! verga, i-116: stava da lunga
nel portento. idem, iv-1-375: sebbene assorto nell'intensità della mia vita particolare,
panzini, iii-411: io ero così assorto nella contemplazione delle gemme delle alberelle.
, 1-36: sono rimasto sprofondato e assorto nella vecchia poltrona, ed è piano
intento al di fuori di sé, tutto assorto nell'immateriale vagare dell'idea e dell'
voleva. sbarbaro, 2-64: sempre assorto in me stesso e nel mio mondo /
stratti e mi fa eguale a quell'assorto / pescatore d'anguille dalla riva.
il reverendo dietro la siepe fiorita, assorto nel breviario. pavese, 36
rivede il ragazzo dal magro / cuore assorto a scrutare la donna ridente. -per
, ii-57: fissando il postino con occhio assorto dietro le lenti: -gran fatica,
: una notte, quando tutto era assorto nel più profondo sonno, i giovanotti combinarono
al sommo del capo, col visino assorto delle bambine che aspettano qualche cosa.
: viddi la terra aperta, e me assorto dall'apertura della terra. ariosto,
che nelle orrende schiume / tu non rimanga assorto. alfieri, 45: adirato e
distacco dalla realtà (proprio di chi è assorto in un suo mondo interiore):
un suo pensiero, una sua fantasia; assorto; rapito nella contemplazione. cavalca
. -essere in astratto: essere assorto, immerso in un pensiero.
. manzoni, 127: l'uomo assorto nelle astrazioni delle scienze; il potente
. pavese, i-32: vivere sempre assorto in sé è cosa deprimente, perché il
-al figur.: atmosfera immobile, assorto. landolfi, 8-103: nel
sere trascorsi così,... assorto in quell'altissimo silenzio del vuoto,
, dalla felice speculazione delle cose divine assorto, l'avvenimento del frate non cognobbe
sala. viani, 19-396: era assorto nel desìo d'avventurarsi nella solitudine della
stratti e mi fa eguale a quell'assorto / pescatore d'anguille dalla riva.
sp., 21 (366): assorto in queste contemplazioni tormentose, andava alzando
a cotesta ostentazione belluina, pareva, assorto, levigato, il viso di una
. moravia, ii-383: ero tanto assorto nel mio lavoro che non feci caso ad
ché non s'accorse -tant'era assorto nella cupa sua idèa e in una cesta
, e io [castagno] sentiva, assorto, / dalle mie fibre /
de amicis, i-487: è così profondamente assorto nella sua scienza o nella sua arte
ant. chi ostenta d'essere sempre assorto nei propri pensieri; fannullone, perdigiorno
qualche caccolétta dal naso; quand'uno è assorto e perduto nei suoi pensieri, un
sp., 21 (366): assorto in queste contemplazioni tormentose, andava alzando
. veniva verso di loro: pareva assorto: un'attitudine di cattiveria stanca nella
che gigantesco di corpo, malinconico, assorto, flebile, amabile, consacrato da
ma forse, nel vederlo mesto, assorto e taciturno, non aveva mai neppur
il cuore. fogazzaro, 7-262: era assorto nel volto del papa, nel magro
(ant. cogitabundo), agg. assorto nei pensieri, pensoso, pensieroso;
. che pensa, che è assorto nella riflessione; che ha capacità di
studio, un lavoro; raccolto, assorto; incline alla meditazione, riflessivo.
fisso, immobile. -per estens.: assorto, applicato. dante, conv
. 5. ant. atteggiamento assorto, di chi è soprapensiero. vasari
prendevano. 2. che è assorto nell'esperienza della contemplazione; che ha
. -anche sm.: chi vive assorto nella contemplazione mistica o intellettuale di dio
spagnuole], rende ben presto il lettore assorto e contento in quella innocenza. manzoni
sp., 21 (366): assorto in queste con templazioni tormentose
, 15-94: tu -è vero -la guardavi assorto in un profondissimo altrove; ma facevi
delicata costura della calza, al viso assorto e volubile. -per estens.
montale, 1-46: meriggiare pallido e assorto / presso un rovente muro d'orto,
ancora il suo pubblico delirante coll'occhio assorto che fissavasi incerto su chi parlava. serao
sentimento vivo di elevazione; attratto, assorto, rapito in nostalgica contemplazione.
beltramelli, iii-279: guardava estatico, assorto nel suo stupore di anima primitiva e
non è presente a se stesso; assorto, assente, inconsapevole, indifferente,
i-19: egli è perpetuamente inebbriato e assorto nel mondo fittizio che la sua propria
sorrise, come uom che va / assorto. -figur. valeri, 1-72
mondo interiore, assente col pensiero; assorto (lo sguardo). rota
. figur. con distacco, in modo assorto, astrattamente. e. cecchi
al contrario, superbo e presuntuoso; assorto, distratto, deluso. baldinucci,
familiarità; spiritualmente assente, incurante, assorto, distaccato. compagnoni, i-io:
felicità assoluta. 4. assorto in pensieri che distolgono dalla realtà;
in ciò considerate. -letter. assorto, raccolto, concentrato, chiuso (
esprimersi); distratto, svagato, assorto, spensierato (una persona).
sentimento, e a un senso di tempo assorto e malinconico. manzini, 12-28:
nei propositi. alvaro, 5-240: rimaneva assorto nella considerazione della durezza degli uomini,
al piacere amoroso, che è interamente assorto in voluttuosa contemplazione o nel godimento dei
, / al certo in dio fu tutto assorto ed ebro. 5. che provoca
; rilassato in un dolce abbandono; assorto in un'atmosfera irreale. marchetti
passo avanti. 4. figur. assorto nella contemplazione mistica, distaccato dai desideri
: standosi questo frate alcuna volta tutto assorto in dio ed elevato, però che
annunziandoci il tedio mortale in cui era assorto. foscolo, xv-535: io intendo di
/ lanciasi abissi, e, come assorto il credi, / lieve dai precipizi e
, e col pensier già in tomba assorto, / pender su me vedea, turbata
assorbito dal mangiare; il corpo per esser assorto nel mangiare, non ne è assorbito
estasi. -stare in estasi: essere assorto, pensieroso. piovano arlotto, 62
, agg. ant. e letter. assorto nell'estasi, che si trova in
ingegno e dell'animo, o sia questo assorto ed estasito dal divino amore, ovvero
realtà; chiuso in se stesso, assorto. viani, 19-321: amedeo,
. l'osservava, senza avvedersene, assorto com'era, nel pensiero delle fatiche,
stava seduto sull'erba umida e, assorto, sviluppava le favole dell'amore.
fecce del senso. alfieri, 1-965: assorto ora tutto intero tra le puerili e
braccia. alvaro, 5-240: era assorto nel meraviglioso fenomeno di un'altra creatura
e io [castagno] sentiva, assorto, / dalle mie fibre risalire il succhio
atteggiamento). - anche: profondamente assorto. pannuccio del bagno, 15-15:
già fissato da lei. 12. assorto; che si estrania dalla realtà; che
morale; dilatato, sbarrato, estatico, assorto, senza espressione. burchiello,
fissazione, astratto dalla realtà oggettiva, assorto, estatico, attonito.
fondo, seduto su una poltrona, stava assorto a guardare in terra con una specie
vigile, attento. - anche: assorto, estatico, allucinato. dante,
quinci dal crescente / flutto de le memorie assorto e quindi / fulminato dal ver,
immoto nel prodigio della notte africana, assorto in un tenuissimo folgorio, profondo e
, seduto su una poltrona, stava assorto a guardare in terra. landolfi,
dentro gli occhi, rimane un momento assorto, con le pupille ficcate dentro,
2-xxi-28: uno vi si sente preso, assorto,... nella potenza d'
a'precordi, / ch'io rimasi assorto / nel mio diletto. moravia, viii-217
... / via dal tuo spazio assorto / all'aspro rullare d'acciaio /
: pareva l'andatura di un uomo assorto in altri pensieri, il cui spirito,
. banti, 11-148: io mi fingevo assorto nella lettura di un mio dante che
messe, / che spesso lo intelletto stava assorto / per la dolcezza che gustavo d'
gozzano, 616: è di profilo, assorto; sta ripulendo il le nere
e l'attonitaggine in quello che è assorto all'eco sempre più debole del proprio
giusto che alcuno mi disturbi mentre sto assorto nel lavoro, lavoro funambolico di trattare
: nell " amorosa visione'il poeta, assorto fuor de'sensi, è scortato da
.. non chiede nemmeno amicizia, assorto perpetuamente in una contemplazione di devoto;
core. bacchelli, 13-442: un assorto rapimento di gaudio gioioso. 2
lavoro). alfieri, 1-965: assorto ora tutto intero tra le puerili e
che è che sei più dell'usato assorto? / il cervel ghiribizza, io rispondea
e tratto poi dal peso / perdeasi assorto nell'orribil cava, / me mal saggio
cinelli, 1-15: si era assorto a ricostruire nella mente l'edificio.
— disus. straniato dalla realtà, assorto, distratto. pallavicino, 6-1-278:
2. attonito, smarrito, intontito, assorto (una persona, lo sguardo)
tempo e della realtà circostante, profondamente assorto; assente. - anche sostant.
: ne la propria / immensità profondamente assorto, / solo esistea l'onnipotente.
storico. 6. intento, profondamente assorto, tutto dedito o assorbito, impegnato
un immobile parossismo. -intento, assorto in un unico pensiero, in un'
. -figur. immerso, sprofondato, assorto (in un pensiero, in un'
, un dubbio, ecc.); assorto in un pensiero fisso, esclusivo.
dolore. -sprofondato, immerso, assorto. magalotti, 7-50: mettetevi la
sbigottito; trasognato, estatico; profondamente assorto. marini, i-367: tutti gli
meraviglia; che è segno di animo assorto, trasognato, sognante. banti,
alma tentavi. -intento, assorto. comisso, iv-87: il dottore
rivolto, continuamente applicato; intento, assorto (una persona, l'animo, la
ramo / ed alla terra inclina, lume assorto / al suo breve cammino, di
era un giovane inconscio, un poco assorto,... il figliolo d'amicle
voleva badare, con l'incuranza dell'uomo assorto in un'idea fissa, ipnotizzato dal
: era-un giovane inconscio, un poco assorto, annebbiato d'infanzia. 5
c. bini, 1-75: era assorto in una di quelle estasi, prodotte
dedito, tutto preso, immerso, assorto (in un'attività, nello studio,
nella trattazione del più complesso affare e assorto nello studio del più arduo problema, a
, davvero moderna. -ant. assorto, astratto. bisaccioni, lx-3-110:
.. brandendo una lunga fiocina, assorto, immobile a insidiare ai pesci sull'acqua
le viste di non intendere, come troppo assorto... nel profumo [del
.. / vergine il sole, assorto / per gl'ineffabili fulgori / della sua
dello spirito; esaltato, infervorato; assorto, straniato. pecchio, 306:
conto di nulla. e non che fosse assorto in qualche pensiero. i suoi pensieri
. d'annunzio, iv-1-375: sebbene assorto nell'intensità della mia vita particolare,
, teso, intento; attento, assorto. tedaldi, 1-1 (53)
fenomeno, evento fìsico o spirituale; assorto. latini, rettor.,
s'interna. 3. essere assorto profondamente in un pensiero, in una
concentramento. 4. figur. assorto, concentrato (in un pensiero,
un lavoro); rivolto fissamente, assorto (il pensiero, la mente).
. d'annunzio, iv-1-375: sebbene assorto nell'intensità della mia vita particolare,
, l'aspetto); imbambolato, assorto. deledda, ii-509: sollevò il
la testa per intrigo: essere completamente assorto in un'attività intellettuale difficile e complicata
primo luogo. 4. profondamente assorto (in un pensiero). g
non esistente); quando, tutto assorto nella contemplazione, lo spirito non abbia ancora
». palazzeschi, 1-357: pareva assorto in un pensiero fisso che lo faceva
figur.: immerso, sprofondato, assorto (in vizi, illusioni, occupazioni
25. attratto, affascinato, avvinto; assorto. s. bonaventura volgar.,
, lo guardarono ipnotizzati. -profondamente assorto; impegnato, concentrato, assorbito.
il plenilunio. il giardino è assorto nell'incanto lunare. c'è un silenzio
realtà; eccitato, infervorato. -anche: assorto, straniato dalla realtà.
dell'arte. in quello egli era assorto. 13. mettere in luce
de'venti, e già tra tonde assorto, / chiama la sorte mia leggiadra
? beccaria, ii-849: sono tutto assorto a ricopiare alcune opere di bacone di
la mente). -in partic.: assorto nella contemplazione mistica, rapito in estasi
nulla. 16. indifferente, assorto. bacchelli, 1-i-366: seduto colle
spia, nel lume de'tuoi occhi assorto. bocchelli, 1-ii-102: il naso aquilino
nel mondo della luna: essere abitualmente assorto in vane fantasticherie, ignorare ciò che
una freddezza lunare. -irreale, assorto, distaccato. carducci, iii-23-302:
rivede il ragazzo dal magro / cuore assorto a scrutare la donna ridente.
fante di denari » ti ritrae assorto nella contemplazione d'un disegno circolare
le mani dietro la schiena, sembrava assorto nel contemplare lo spettacolo dei fitti lampi
e morto / mio spirto, ebro ed assorto / nell'essenza infinita, / ch'
la guardava di rado. talvolta pareva assorto. buzzati, 6-100: certi giorni non
meditabóndo, agg. che sta meditando; assorto in pensieri e in riflessioni profonde (
. che rivela uno stato d'animo assorto e pensoso, concentrato nella riflessione o
attende alla meditazione; che è assorto in ri flessioni, in
raccoglimento interiore, uno stato d'animo assorto e pensoso. tommaseo [s
letter. con atteggia mento assorto, rapito o, anche, estraniato.
che sta meditando, che è assorto in pensieri, in riflessioni profonde
molto riflessiva, uno stato d'animo assorto, pensoso, concentrato in pensieri profondi
; stupefatto, meravigliato, attonito, assorto. chiaro davanzali, xxxvii-19: sire
montale, 1-46: meriggiare pallido e assorto / presso un rovente muro d'orto,
montale, 1-46: meriggiare pallido e assorto / presso un rovente muro d'orto
viste di non intendere, come troppo assorto nel prezioso colore di rosa passita e
badare, con l'incuranza dell'uomo assorto in un'idea fissa, ipnotizzato dal
. mirativo, agg. ant. assorto nella contem plazione mistica,
: lo aveva veduto per casa tutto assorto in queste misteriose faccende e aveva riso.
assiste allo strazio, con lo sguardo assorto e compassionevole con cui la scienza si
? cantoni, 814: tutto assorto nel suo monologo, ritornava giusto allora
morione chiuso, con la lancia bassa, assorto in un sogno infinito. landolfi,
materiale. sbarbaro, 2-64: sempre assorto in me stesso e nel mio mondo /
. montale, 1-46: meriggiare pallido e assorto / presso un rovente muro d'orto
: un viso quasi adolescente, fervido e assorto, avvolto di un rosa nebbioso.
di niello. nell'intensa / opera assorto gigantesca e immensa, / non sudore
porcellana / del pacifico budda ingioiellato e assorto nel nirvana. gentile, 1-231.
senato. alfieri, i-14: tutto assorto in codeste imagini, trascurava i miei
mio tardo conforto, / tu m'hai assorto in tuo carcere atroce. cremonini,
-quale amore? -le chiese giorgio, assorto. - il nostro. 10
, 2-47 (131): tutto assorto in dio ed elevato, però che
deledda, iii-115: tacque un istante, assorto, poi riprese: -io sono un
prestabilito. manzoni, 36: quando assorto in suo pensiero / lesse i giorni
nera. -atteggiamento di chi è assorto e insegue fantasticherie, non curandosi della
3-271: -hai visto? -fa vedendomi assorto alla finestra. -anche quest'anno hanno
del tempo e della realtà circostante; assorto, assente. pindemonte, ii-458:
idea; assillato da una preoccupazione, assorto in un pensiero; che prova una
assiste allo strazio, con lo sguardo assorto e compassionevole con cui la scienza si curva
, 8-795: resta 11, di nuovo assorto, opacamente, in quella sua singolare
arresto improvviso che lo tiene sospeso e assorto in una opaca attesa. gadda conti,
gozzano, i-850: è di profilo, assorto; sta ripulendo il fucile, in
montale, 1-46: meriggiare pallido e assorto / presso un rovente muro d'orto
ancora negli anni udirà queste musiche: assorto, evasivo od ottuso dalle cure e dai
. montale, 1-46: meriggiare pallido e assorto / presso un rovente muro d'orto
paradiso. ghislanzoni, 17- 105: assorto in quella visione di paradiso, io non
? d'annunzio, iv-1-375: sebbene assorto nell'intensità della mia vita particolare, io
. tommaseo, 15-74: il secento, assorto nell'ampolloso e nel goffo, parve
viste di non intendere, come troppo assorto nel prezioso colore di rosa passita e
4. figur. che vaga assorto (la mente, l'anima);
pellegrina. c. bini, 1-95: assorto in uno di quei momenti d'estasi
s. v.]: vedendo uno assorto in qualche pensiero, suol dirsi:
il fare di chi è assorto in pensieri. g. bassani
. (superi. pensierosissimo). assorto in pensieri, per lo più seri
, agg. ant. e letter. assorto nei propri pensieri; pensieroso, cogitabondo
penzolo. pensosaménte, avv. restando assorto in pensieri per lo più gravi,
vorrei pensosamente andare. -in atteggiamento assorto, con espressione pensierosa. serao
o atteggiamento proprio di chi è profondamente assorto in pensieri per lo più gravi,
. pensosissimo). che è assorto in pensieri gravi, malinconici o dolorosi
che ha un atteggiamento giudiziosamente riservato, assorto, riflessivo, posato. antonio di
! brusoni, 6-194: perché sempre assorto con la mente il vallestain in meditazioni
, iii-115: tacque un istante, assorto, poi riprese: -io sono un
lindura e semplicità. 22. assorto in un pensiero, in una sensazione,
. 4. figur. che vaga assorto (la mente, l'anima).
persi nella campagna. 15. assorto in un pensiero, in una sensazione,
, ma commosso, perturbato e come assorto in una lotta di sentimenti e di
uomo che... pareva tutto assorto a contemplare i pesciattoli rossi che venivano
pierangelo non era in quelle ore né assorto né disattento, ma, traversato da tutti
uguale dell'onda che si piegava lo tenne assorto. -formare un'ansa, una
, 336: il conte, tutto assorto nei suoi pensieri,... corrispose
: e il plenilunio. il giardino è assorto nell'incanto lunare. borgese, 1-374
testa bassa, il tondo occhio polifèmico assorto, le lunghe ciglia gialle socchiuse sulla
poi, avutolo, stava là tutto assorto nella speranza di poter mettere in processo
vagliono. 2. letter. assorto in un pensiero fisso. c.
, 21-139: il viso è pallido, assorto: il capo è chino e l'
del signor frigerio, il quale, tutto assorto nelle sue meditazioni sugli ellebori, non
montale, 1-46: meriggiare pallido e assorto / presso un rovente muro d'orto
in grado di reagire; che è assorto in un pensiero fisso, esclusivo; che
filosofici, nei quali egli era sì assorto e si profondava tanto da non udire il
. serra, iii-207: supino giaci assorto nella vampa / né di te stesso
carrube. 49. in modo assorto e concentrato. fucini, 273:
chiamato bagmaty. rovani, 1-129: assorto in tal pensieri, progredì la via.
palco: erano attente / a un uomo assorto nel provar la scure. jahier,
montale, 1-46: meriggiare pallido e assorto / presso un rovente muro d'orto,
grave di cui preoccuparsi, lui può restare assorto nel suo laovro (o pseudolavoro o
un vecchio! un vecchio!, assorto / nei bisbigli, braccato dagli spifferi
l'esterno, caratteristico di chi è assorto in meditazione o contemplazione. praga
sentimenti; introverso. -anche: raccolto, assorto. salvini, 39-ii-146: l'uomo
. -anche: atteggiamento di chi sta assorto in un pensiero immobile e silenzioso.
. 21. concentrato mentalmente, assorto, intento col pensiero. -anche:
dipingevo quanto era lungo il giorno; assorto in rapimenti incessanti, le mie giornate passavano
stato d'animo, ecc.; assorto in un pensiero, in un'idea,
marchese di koccaverdina... sembrava assorto nel contemplare lo spettacolo dei fitti lampi che
: se il nostro sguardo interiore resterà assorto nella vista di questo giardino, -spiega il
. levi, 5-138: il medico ascoltava assorto; poi, con garbo professionale,
/ prima che l'abbiano le cure assorto: / questi è quel giovine saggio
zavattini, i-240: sono sul tram assorto in chissà quali immagini. una scossa,
riflessionàrio (riflessionaro), agg. assorto, immerso in riflessioni.
rimugin aménto, sm. lungo e assorto ripensamento; nmeditazione, rielaborazione di pensieri
sufficiente a scuotere i presenti dal loro assorto rimuginamento. = nome d'azione da
palazzeschi, 1-34: ero alla finestra così assorto quando ho sentito battere tre colpi sulla
principe non assaggiò nemmeno, tanto era assorto nei rimirare la bella sconosciuta. marchesa
e sopraccigli a grondaia), unicamente assorto nella manovra. alvaro, 17-171: alla
trova un abisso o vi ripiomba, assorto / già già tei credi. manzoni,
/ si dona al mar ed è dalponde assorto. 2. dormire, ristorarsi con
, v-12: seduto sulla porta, assorto in una dolcezza riposata che sentiva corrispondere
, i-850: è di profilo, assorto; sta ripulendo il fucile, in maniche
). -in partic.: rimanere assorto, meditabondo; restare sospeso, pensieroso
. -capace di scuotere qualcuno profondamente assorto (un timbro di voce).
onda che si iegava lo tenne assorto a occhi aperti. pavese, 10-160:
5- 244: il padrone era assorto in un pensiero roseo che ne rischiarava
montale, 1-46: meriggiare pallido e assorto / presso un rovente muro d'orto.
dai capelli corti e ricciuti e parve assorto nella sua rude concezione della vita.
rugumaménto, sm. ant. lungo e assorto ri- pensamento. colombini, 79
rebora, 30: via dal tuo spazio assorto / all'aspro rullare ricavarne le bozze
: mi stupivano i ragazzi che, vedendomi assorto nei miei pensieri, mi saettavano sul
è una resultante di smarrito e d'assorto: gli occhi celesti acquosi guardano,
m'è gloria in sì bel foco assorto. -apparenza esteriore (per lo
de'venti, e già tra tonde assorto / chiamo la sorte mia leggiadra e bella
ti schiudi, fiore / divino, assorto è il tempo / fuor di notte e
di gatti / i finocchi tra il vociare assorto e lo striscio dei piedi.
piedi a due palmi di distanza, assorto, teso, una mano afferrata alla maniglia
, / prima che l'abbiano le cure assorto. pananti, i-135: s'addormenta
strumenti. -raccolto in sé. assorto nei propri pensieri. pirandello,
- stare sopra di sé. essere assorto in un pensiero. vite degli imperatori
nuvole, e il viso di giuma era assorto, rabbioso e segreto.
letter. che è quasi compieta- mente assorto nei propri pensieri. piovene, 14-71
b. croce, ii-10-21: assorto nel problema delle scienze fisiche, [
. -concentrato, raccolto, assorto in un pensiero; chiuso in sé
noi santa. panzini, i-445: serenamente assorto, di e solitari boschi /
servabóndo, agg. letter. ant. assorto, perso nella contemplazione. fr
dell'arte! in quello egli era assorto.. sublimi altezze, invidiate da noi
tommaseo, 15-74: il secento, assorto nell'ampolloso enel goffo, parve insensibile alle
, malinconia o uno stato d'animo assorto e pensieroso (e talvolta, nel
: 1 ragazzi,... vedendomi assorto neimiei pensieri, mi saettavano sul viso le
fogazzaro, vi-38: maironi tacque, assorto nelle due righediscrete, significanti, del poscritto
e diventare impero slavo, oppure essere assorto dall'imperogermanico. 4. sf
con voce smarrita. 8. assorto, rapito in un ricordo, in una
. bechi, 2-101: io rimasi assorto, coll'occhio fiso ai lontani cipressi
pensieri. 2. figur. assorto in un estatico abbandono o nei propri
parole incomprensibili, in un cupo, assorto soliloquio. calvino, 5-64: lui era
ero sommersa di malinconia. -ant. assorto nella contemplazione mistica. iacopone, 85-5
villa di cora. -trasognato, assorto (un volto). g.
teste rase e sorde. -completamente assorto, distaccato dalla realtà circostante.
sospese le sorti. 15. assorto o astratto nella meditazione o nel pensare;
, 16-339: ridge era in cucina tutto assorto e sovrappeso che stava tagliando i pomodori
-stritolare. pavese, 16-96: assorto su se stesso, non vide nella strada
offriva alle future / ferite il capo imperturbato assorto. banti, 11-21: 1 nostri
viva spirante, col viso malinconico ed assorto come d'una sorella immortale. -che
in una convinzione, in un proposito o assorto ne o assetto. in un pensiero
chi la compie vi è intento, assorto o coinvolto profondamente. inghilfredi, 389
a o di sé, sopra sé. assorto, pensieroso, immerso in riflessioni o
montale, 1-46: meriggiare pallido e assorto / presso un rovente muro d'orto,
dalla morte circostante. 4. assorto, distaccato. c. e.
/ dell'universo, odo, smarrito assorto, / uno stridìo. 3
101: andava e andava papà, tutto assorto nelle sue strologherie. = deriv
2. che pare sospeso o assorto in una dimensione senza tempo e senza
cattaneo, vi-1-361: il condannato vive assorto nella sua nativa stupidezza, contando i
del giorno il ricordo / di quel vivere assorto, nella luce stupita.
/ dove sei col tuo cuore? / assorto in qualche grande ombra di gloria?
parla il castagno] io sentiva, assorto, / dalle mie fibre risalire il succhio
cattaneo, vi-1-361: il condannato vive assorto nella sua nativa stupidezza, contando i
dessi, 3-254: stette un poco assorto, poi tagliò l'aria con la mano
banti, 11-148: io mi fingevo assorto nella lettura di un mio dante che
ramo laterale. -intensamente attento, assorto, acutamente fisso su un oggetto (
le voci degli uomini lo toccavano, assorto e beato in una nuovissima aurora.
aveva lo sguardo torbido e il viso assorto e che si rosicchiava l'unghia dell'indice
buzzati, 4-514: giacque sulla poltrona assorto in pensieri tortuosi. pavese, i-48
letter. ant. che è completamente assorto in pensieri per lo più gravi, tristi
cinelli, 2-355: ettore si era assorto in un così profondo trasognaménto che tommaso
assente, estraniato dalla realtà, profondamente assorto nei propri pensieri o immerso in fantasticherie
la frangia arruffata, lui lì accanto assorto a tratteggiare accuratamente su un foglio,
perché pierangelo non era in quelle ore né assorto né disattento; ma, traversato da
da un alto destino. -completamente assorto, dedito a un'attività. mazzini
attività o a un'occupazione; completamente assorto nella contemplazione. salvini, 39-iv-155:
: il 'fante di denari'ti ritrae assorto nella contemplazione d'un disegno circolare:
unito a te, e in te assorto, e di me stesso affatto dimentico?
altre persone o camminare con passo celere assorto nei suoi pensieri, ma avendo da
salvini, 33-3: in un estasi assorto alta e profonda, / ch'io
palco io poteva vederla!... assorto in quella visione di paradiso, io
e beverino: solo. / taceva assorto o immemore. e lo stuolo / dei
a sé, stando trasognato o completamente assorto in un pensiero o in una fantasticheria
posto nella platea affollata. tamente assorto in un pensiero, in una fantasticheria.
canne, brandendo una lunga fiocina, assorto, immobile a insidiare ai pesci sull'
, sembrava estraneo a quei discorsi, assorto nei suoi pensieri e nel suo dialogo con
calvino, 14-28: lui può restare assorto nel suo lavoro (o pseudolavoro o
persone di età più che media era assorto ad ascoltare un signore il quale,
strati, 10-217: mentr'era dunque assorto a rivivere la sua fanciullezza e a
r rimuginaménto, sm. lungo e assorto ripensamento; rimeditazione, rielaborazione di pensieri
poligamico. turati, cxlix-i-361: tutto assorto nei misteri del matrimonio sindiasmico e della