adira. machiavelli, 48: e assomiglio quella [la fortuna] a uno
mira, o mortale. io t'assomiglio a questa, / che d'una madre
mira, o mortale. io t'assomiglio a questa, / che d'una madre
assomigliare e assimigliare, tr. (assomiglio e assimìglio). trovare, indicare
figliuol d'adomezza, / che l'assomiglio a ercol di fortezza. capellano volgar
oro. saba, 219: io t'assomiglio un satiro cui morse / il desiderio
. quasimodo, 136: a te assomiglio la mia vita d'uomo, / fresca
pensato tanto alla mia avola alla quale assomiglio. 2. plur. avi,
g. stampa, ix-110: io assomiglio il mio signor al cielo / meco
notte marina, / a cosa t'assomiglio? / al tenero gheriglio / di
; ed io forse, / io t'assomiglio un satiro cui morse / il desiderio
a tacer persisto / mi dice che assomiglio a gesù cristo. -sostant.
s. carlo da sezze, i-oo: assomiglio quel mio padre, per la sua
dalle inondazioni. machiavelli, 1-i-99: assomiglio quella [fortuna] a uno di questi
o terreni. machiavelli, 1-i-99: assomiglio quella [la fortuna] a una