che 'l più cupo gorgo in sen l'asconda [la rana], / o nuoti
avene / ch'io m'appiatti od asconda. dante, inf., 13-127:
che 'l più cupo gorgo in sen l'asconda, / o nuoti all'aure o
iii-354: una perla sembrò che vetro asconda. marcello, 102: non consegneranno
quando è tempo che l'uomo s'asconda, ascondersi, come si legge di
dice il profeta: non è chi si asconda né asconder possa da el divin calore
'l mar già lo ricuo- pra e asconda. machiavelli, 485: aveva caro che
che 'l più cupo gorgo in sen l'asconda, / o nuoti all'aure
1-29-48: mille anni pare a lui che asconda il sole, / per non avere
il cui nome avien che l'uma asconda, / e da la bocca pendon di
tanta, / non ha dove s'asconda. / e più ch'augello in fronda
io?... -gomez, si asconda / l'atroce caso a ogni uomo
; / ca 'n me par che s'asconda / troppo isforzatamente / amor di core
, ii-386: par che gioia mi s'asconda / di quel giardino sovrano, /
avene / ch'io m'appiatti od asconda, / ca sì distretto mi tene /
cielo; e non è cui si asconda dal suo calore. cassiano volgar.
/ prima che 'l sol s'asconda entro a l'ibero. cesarotti, ii-225
/ tutti fbrano vani, ognun si asconda. 3. immerso, avvolto nel
ix-328: deh s'ammorzi o s'asconda / la fiammifera spada furibonda. di
aviene / ch'io m'apiatti od asconda, /... / non m'
: 'l mal non trovi loco -che l'asconda, / de'parer, come
stupido aspetto ella si manifesti o si asconda. manzoni, 1071: sarebbe,
rispose / giocosa voce, che spelonca asconda. menzini, i-71: e a me
/ l'accento e la parola al verso asconda. marino, 3-14: il gorgheggiar
vigore. carducci, iii-3-210: m'asconda ella gl'inanimi / fiori del giovin
copia vi manca, / ond'ei l'asconda in sul momento, ed esca /
che mio proprio onor vuol che s'asconda, / ove ne vai? menzini,
altri il cui nome avien che l'urna asconda. g. raimondi, 2-272:
, / ond'il vero per voi s'asconda o mischi. imbriani, 4-214:
, iii-485: pomo gentil ch'edace tarlo asconda, / raggio ch'abbagli e non
un piè, né sa dove s'asconda. lupis, 550: ma quanto durano
altrui qualor avviene / che 'l capo solo asconda. fiacchi, 138: così
sicch'io non trovo parte ove m'asconda / dal gran furor che intorno a me
finora / soltanto il ciel; si asconda al mondo intero. pananti, iii-60:
l'esca / tenace visco tra quel verde asconda. metastasio, 1-ii-147: vola il
6-30: il non aver saputo che s'asconda / sotto ruvida scorza, umano spirto
benché il basso tugurio nulla di ricco asconda, / sua mercé, n'è la
ir fuora a vista della gente, / asconda ogni difetto e mascalcia. c.
opere / altrui, più che può, asconda o minuiscale. brusoni, 4-ii-260:
: benché basso tugurio nulla di ricco asconda, / sua mercé, n'è
voce alta e mopsopia / come s'asconda d'ogni cosa il semine / ne l'
rustica negletta / sì che l'arte s'asconda e caso appaia. bacchetti, 1-iii-345
nube e nera / le sottil non v'asconda aurate corna / del bel pianeta che
/ dimmi con libertà se in te s'asconda / qualche occulto difetto. c.
e mopsopia, / come s asconda d'ogni cosa il semine / ne l'
sian tanti / pensier che 'l core asconda, / quanto i dolor che 'ntorno a
fugendo, / pur cherendo -ond'io m'asconda. f. de'folcacchieri, 357
, 36: pur cherendo -ond'io m'asconda; / onde lo core m'abonda
che 'l mal non trovi loco -che l'asconda, / dè parer, come l'
cui ricevesti onte / che non t'asconda più sotto 'l suo desco, /
seme / della piangente senapa or si asconda /... sotto ben culto /
si può piatare - non s'asconda. = denom. da piatà
2-144: bench'anzi tempo alle mie luci asconda / la giovinetta gota invida piuma,
: tal dolor non vuol che io m'asconda, / che tanto al cor mi
aviene / ch'io m'apiatti od asconda, / ca sì distretta mi tene /
dota singular, mai non s'asconda / in te l'eccelso don dato de
lui non è posto velo che gli asconda creatura alcuna, anzi gli è aperto
/ né loco che dal suo viso m'asconda: / ché come fior di fronda
vi manca, / ond'ei l'asconda in sul momento, ed esca / più
e altrui sem pre s'asconda. carducci, iii-3-225: l'avello del
, iii-3-187: se per la colpa si asconda a noi il sole di giustizia,
onor proprio / che il ver s'asconda / se turpitudine / ce ne ridonda.
nullo àve redutto / ove fuggh'e asconda. angiolieri, vii-208 (90-14):
a voi non più le rie sorgenti asconda. fagiuoli, xi-4: quella tirannia
picciol rami / con parte del troncon sotterra asconda / più intende il ver, che
canzone risponda, né li suoi vizi asconda / la inculta rima, onde io venia
del loco / fa ch'io modesta asconda / i miei taciti sensi, / né
che in un così picciol luogo si asconda e dispaia una così gran quantità
scherzavi, e nitido / parevi astro che asconda / l'altre luci co 'l raggio
dia scoppia / ch'oggi isabella asconda in el suo seno / un
/ tal dota singular, mai non s'asconda / in te l'eccelso don dato
seme / della piangente senepa or si asconda, / e 'l più vecchio è il
/ ca 'n me par che s'asconda / troppo isforzatamente. boccaccio, 1-ii-19:
corpo si torca e l'una spalla s'asconda e si rilievi e scopra l'altra
nube e nera / le sottil non v'asconda aurate corna / del bel pianeta che
né loco che dal suo viso m'asconda. fatti di cesare, 251: igneo
valli umili, / qual salubre virtù s'asconda e nutra / dei fior, de
69: par che gioia mi s'asconda / di quel giardin sovrano: /
d'invidia scoppia / ch'oggi isabella asconda in el suo seno / un che farà
scherzavi, e nitido / parevi astro che asconda / l'altre luci co 'l raggio
/ versola fore e non ò ove l'asconda. crescenzi volgar., 4-28:
monte al mar sovraste, ove s'asconda / fallace scoglio, ove a le