ripugnanza ed insieme falsa accondiscendenza io l'ascoltavo. = deriv. da accondiscendere
per casa. d'annunzio, iv-1-484: ascoltavo il passo delle donne di casa affaccendate
4-141: quando sbucai sulla strada e ascoltavo guardando nel buio; di là dalla
de'cieli estivi. papini, 21-165: ascoltavo, tra i sofbi del vento occidentale
. / spaventato tra me e me m'ascoltavo: / è troppo azzurro questo cielo
/ spaventato tra me e me m'ascoltavo: / è troppo azzurro questo cielo
. / spaventato tra me e me m'ascoltavo: / è troppo azzurro questo cielo
frutti. alvaro, 7-236: io la ascoltavo nei suoi disegni perfidi fino a che
mentre anna continuava il suo cicaleccio, ascoltavo soltanto i soprassalti della mia umiliazione.
gozzano, 108: io l'ascoltavo docile, distratto /... /
che ha più di cent'anni, ascoltavo il suono e la voce dilungare ed affievolire
stella più importante, e io la ascoltavo reverente e rapito. 10.
frastuono cominciava mi mettevo all'inferriata e ascoltavo gli squilli passare di cella e dicevo
: c'era un silenzio profondo: se ascoltavo, udivo un uccello, nel fitto
è parso di riessere ragazzo, quando ascoltavo narrazioni e fole, in casa d'
disposte a gradinate. bocchelli, 9-209: ascoltavo il suono e la voce dilungare ed
la chitarra e giocavo di mano e ascoltavo i discorsi. 3. impugnare
impeciavo al calcio d'una quercia ed ascoltavo, e la mia anima, piccolo uccello
. d'annunzio, iv-1-615: io ascoltavo il respiro di raimondo. non mi
falsa ac condiscendenza io l'ascoltavo. 2. che rivela o
x-1-442: ogni volta che leggevo o ascoltavo il racconto d'una vita eroica,
trieste. slataper, 1-75: soprattutto ascoltavo i discorsi dei maggiori, per imparar di
diuturna supremazia. papini, x-1-13: ascoltavo con trepida avidità il vecchio giudeo,
come quella di un « litro. ascoltavo un altro declamare ». -disagio
-sostant. piovene, 42: ascoltavo stupito il morire della sua voce.
mutato. d'annunzio, iv-1-615: io ascoltavo il respiro di raimondo. non mi
gran gridare e dell'ossessionata incredulità, ascoltavo vicino il respiro della donna.
della mora mi appoggiavo al badile e ascoltavo le chiacchiere dei perdigiorno di passaggio sullo
impeciavo al calcio d'una quercia ed ascoltavo e la mia anima, piccolo uccello bianco
condanna. soffici, v-6-77: mentre l'ascoltavo, vidi vicino a lui i due
piovene, 6-209: con l'immaginazione mi ascoltavo ripetere i discorsi prematrimoniali, per esempio
tanto per dargli ad intendere che lo ascoltavo, e più di qualche monosillabo così
accecante. gozzano, i-128: io l'ascoltavo docile, distratto / da quell'odor
tempo giovenil... / spesso ascoltavo il querulo tuo canto / errar pel bosco
alla radio. sciascia, 11-115: ascoltavo radio londra e ne dicevo di tutti i
poi. moravia, 21-385: intanto ascoltavo la voce che mi parlava ininterrottamente,
di péste. onufrio, 112: ascoltavo con la mente rapita i canti dei
bartolini, 20-46: a palpebre chiuse ascoltavo / nelle mie vene ruscellare il sangue
io, sbalestrato e imprudente come sono, ascoltavo questo consiglio come se mi venisse dalla
della voce. piovene, 42: ascoltavo stupito il morire della sua voce,
). pratolini, 10-395: lo ascoltavo fumando, dei brividi mi percorrevano la
delle sirene: mi faceva fatica alzarmi, ascoltavo sbadigliando il rombo dei motori, il
di baldanza e quasi di sfida, che ascoltavo a certe ore cantare il canto deh'
: misericordiosa cassina. emanuelli ii-89: lo ascoltavo smaltendo a poco a poco la stanchezza
per l'europa / a me che l'ascoltavo sull'attenti / « jawohl, jawohl
. govoni, 257: sul comignoli ascoltavo starnazzare / la bandiera lunghissima del vento
a svaporare. malerba, 1-11: ascoltavo il rumore dell'acqua, ma l'acqua
ciechi, li guardavo poppare, ne ascoltavo gli acuti gridolini, ne tentavo la
baldanza e quasi di sfida, che ascoltavo a certe ore cantare il canto dell'amor
: la valigia delle indie... ascoltavo, fantasticando su codesta chimerica valigia.
. papini, x-i- 13: ascoltavo con trepida avidità il vecchio giudeo, che
è parso di riessere ragazzo, quando ascoltavo narrazioni e fole, in casa d'un
. e. cecchi, 7-55: ascoltavo le vecchie trovas e i nuovi fados,
, melodramma. bertolucci, 1-171: ascoltavo i sofismi pirandelliani come il mèlo di
giovane contadina slava tomizza, 5-69: ascoltavo con trepidazione il seguito della lettura tra