galileo, 541: io non mi voglio arrogere di risponder così fondatamente come forse qualche
figliuolo tu peccasti, or non vi arrogere più; ma priega de'passati peccati
, e'capitoli crescere e menomare, arrogere e cassare. m. villani, 6-65
non mostrò di saperlo, per non arrogere li scorni e le beffe al danno.
aver posto, ma nulla, per non arrogere a suo danno, dir voleva.
pregavo... che lui non volessi arrogere un maggior male al gran male che
prenderlo. = deriv. da arrogere. arrotàbile, agg. che può
. orsù e poi? -non vuoi tu arrogere qual- ch'altra cosa? -un savio
che si giglia, / fe'di vermiglio arrogere il rastrello. = deriv. da
da ardere e far lume, senza arrogere olio e mutar stoppino, per otto
sopra detti, non se ne vuole arrogere troppi, ch'è molto maggiore fatica
distribuzione. mazzei, ii-213: voglio arrogere agli stributori di questa li