ariosto, 33-119: ecco venir l'arpie brutte e nefande, / tratte dal
/ confin le tigri tue frena e le arpie. idem, pr. sp.
, 229: [corsari] arpie del mar, che da l'estreme sponde
inf., 13-12: quivi le brutte arpie lor nidi fanno, / che cacciar
, 82: la turba sonante dell'arpie vola intorno alla preda con unghiati piei
e, mangiando, della montagna iscesero l'arpie, che sono uccelli con visi virginei
e pigliando rinfrescamento e cibo, queste arpie vennero alle loro tavole e rapirono le
. idem, viii-3-157: che l'arpie sieno loro cagione di doglia e di tormento
1-442: avete udito descrivere a'poeti le arpie, le stin- falidi, gli ippogrifi
barbari con quella sorta d'immondizia che le arpie sgorgarono per invidia sulle mense troiane.
, corrompono tutti i diletti come le arpie rendevano immangiabili tutti i cibi a fineo
7: castello d'este, invano d'arpie vaticane fedato. / abbassa i ponti
, iii-26-81: la sozza illuvie delle arpie sacerdotali contaminava ancora fra noi il convito
guido da pisa, 1-196: l'arpie figuratamente significano le rapacitadi, che tanto
le rapacitadi, che tanto viene a dire arpie in greco, quanto rapina in latino
34-1: o famelice inique e fiere arpie / ch'ali'accecata italia e d'error
/ e gli beono il sangue alcune arpie, / che a mentovargli infa- merian
, notari, copisti, e cotali altre arpie de'pover uomini. g. m
marino, 229: [corsari] arpie del mar, che da l'estreme sponde
dante, 1-105: si dipingono [le arpie] co'piedi artigliosi. salvini,
asprezza del bosco dove erano [l'arpie]. crescenzi volgar., 1-6:
che assale. ottimo, i-241: arpie sono tre; l'una ha nome alope
. ugurgieri, 82: ma l'arpie subbite con orribile avenimento vengono de'monti
. alamanni, 7-i-48: le triste arpie le dure carni e tossa / paschin
mano, / da una fitta d'arpie preso di mira, / ebbi a soffrire
dell'umano col bestiale nel corpo delle arpie, per esempio o della sozza imagine
natura (come il minotauro, le arpie, la sirena, ecc.).
pensiero ', le ha fatte equivalenti alle arpie, io non so: ben so
ottimo, i-241: diremo li nomi dell'arpie, e quello che hanno qui a
presto imbirbonì nel brulicame / dell'altre arpie fameliche e melense. carducci, i-755
inf., 13-10: quivi le brutte arpie lor nidi fanno. idem, inf
infemal schiera ultrice, / le monstruose arpie brutte e nefande. vasari, iii-134:
: castello d'este, in vano d'arpie vaticane fedato, / abbassa i ponti
avvocati] nel pigliare i doni sono arpie,... nel porre fuoco in
: castello d'este, in vano d'arpie vaticane fedato, / abbassa i ponti
più tosto / scoprir le vide [le arpie] e schiamazzare udille, / che
tasso, 4-5: qui mille immonde arpie vedresti e mille / centauri e sfingi
, i centauri, i minotauri, le arpie, i cerberi, i ciclopi,
mulse / e d'orzo sagginar lupi ed arpie. 2. per estens.
notari, copisti, e cotali altre arpie de'pover'uomini. muratori, 7-ii-361:
con quella sorta d'immondizia che le arpie sgorgarono per invidia sulle mense troiane.
tu custodisca con diligenzia da queste male arpie costui, che è figliuolo del primo
si deprede. marino, 229: arpie del mar, che da l'estreme sponde
, tregende, satanassi, versiere, arpie, ermafroditi, lestrigoni e infiniti altri
/ ne si fan sopra le bramose arpie. tasso, 1-18-70: destar lo sdegno
noia / che gli avea tolta de l'arpie d'intorno. / ma poi
inefficienza. panciatichi, 336: queste arpie della posta... hanno anche
, madre di cerbero, delle arpie, della chimera, dell'idra
sia tronca / a quelle bestie [le arpie] c'han sì ingorde l'epe
nella selva stessa in cui annidano le arpie, dante le abbia, in suo
in suo pensiero, fatte equivalenti alle arpie stesse. borgese, 1-80: anche
e da colonne. marino, 229: arpie del mar, che da testreme sponde
canti fescennini a desco stanno / le arpie togate: e ciò che non mai sazio
34-1: oh famelice, inique e fiere arpie / ch'all'ac- cecata italia e
: io ho visto questa notte due arpie / stercorigiar tutto questo palazzo, / e
, 33-121: si sentono [le arpie] venir per l'aria, e quasi
: castello d'este, in vano d'arpie vaticane fedato, / abbassa i ponti
caro, 3-364: hanno [le arpie] di ventre un fedo profluvio, ond'
canti fescennini a desco stanno / le arpie togate: e ciò che non mai sazio
pascere una generazione di fetidissimi uccelli chiamati arpie. leonardo, 2-107: entrare inelle
dante, inf., 13-102: l'arpie, pascendo poi delle sue foglie,
i ciclopi, le erinni, le arpie,... se ivi al deforme
loro di mostruosi animali, come se arpie, e altri simili ricinti e fogliati ornamenti
nella selva stessa in cui annidano le arpie. -subitaneo, improvviso; che
stecchi; dove gli alberi son punti da arpie; dove è il medesimo gemichìo di
centauri, i mino- tauri, le arpie, i cerberi, i ciclopi, i
germoglia punto, fa che subito queste arpie il beccano, e graffiano questa germogliatura
pisa, 1-196: tanto viene a dire arpie in greco, quanto rapina in latino
stridendo allocchi e gufi, / e strane arpie ed aquile grifagne. mamiani, 1-229
di figure, di maschere, di arpie e animali e fogliami per molti quadri
13-i-642: scaccian pur come rei l'immonde arpie, / protei, pitoni, idre
: illusteri, mustiferi e leoni, / arpie vi sono, scimie e babbuini
, iii-26-81: la sozza illuvie delle arpie sacerdotali contaminava ancora fra noi il convito
presto imbirbonì nel brulicame / dell'altre arpie fameliche e melense. settembrini, 1-21
. boccaccio, iv-197: queste arpie... col loro putrido sterco
imbronzito, il rende non odioso a quelle arpie, che son più ghiotte della penna
. d'annunzio, iv-1-145: le arpie rendevano immangiabili tutti i cibi a fineo
tasso, 4-5: qui mille immonde arpie vedresti e mille / centauri e sfingi
e con l'ugna predatrice / [le arpie] spargeano i vasi, e rapian
, il rende non odioso a quelle arpie che son più ghiotte della penna che della
apprende, di quello che facessero le arpie delle vivande del senapo. g. ferrari
politici, uomini di tutti mestieri, arpie che insozzano ciò che toccano. d'
mi giaccio in terra / d'interne arpie per miserabil pasto? segneri, iii-1-290:
caro, 3-365: hanno [le arpie] di ventre un fedo / profluvio,
caro, 3-365: sembran [le arpie] vergini a'volti, uc- cegli
con i denti crudeli, [le arpie] lacerano le meschine puttane. davila
, 13-13: ali hanno late [le arpie], e colli e visi umani
'ale ànno late'; cioè ampie, queste arpie. daniello, 86: descrivendone
poi la forma e natura di esse arpie, dice c'hanno ale * late '
tasso, 4-5: qui mille immonde arpie vedresti e mille / centauri e sfingi
tregende, seta- nassi, versiere, arpie, ermafroditi, lestrigoni e infiniti altri.
han, mordaci cani, / voraci arpie, pardi, leoni e orsi, /
, 2-9: le lassaro pur andar queste arpie / che sempremai mi fan qualche vergogna
! lalli, 3-65: l'altre [arpie] andar da noi discosto / e
ch'in un migliaio / non troveresti arpie o logorizie / secchi com'eran queste tre
e con l'ugna predatrice / [le arpie] spargeano i vasi e rapian le
inquieto han la censura / sotto barbara toga arpie rapaci, / cui piantano sul capo
dei accecarono esso pure, mandandogli le arpie per afflizion sua. = deriv
, di quello che facessero le arpie delle vivande del senapo. pirandello, 8-127
ma l'infernal megera / e l'infelice arpie me for presente. ariosto, 5-2
parte me gli han portati via le arpie dei giornali letterari. a ogni modo
/ o senti roba! oh schiuma delle arpie, / mignèlla e quintessenza dell'
in mano, / da una fitta d'arpie preso di mira, / ebbi a
tasso, 4-5: qui mille immonde arpie vedresti e mille / centauri e sfingi
iii-30-272: dante, dei morsi delle arpie ne'tronchi de'suicidi, inf.
è più trista cosa di loro [arpie]... elle ànno volti virginei
/ e d'orzo sagginar lupi ed arpie. 2. locuz. serpeggiare
: illusteri, mustiferi e leoni, / arpie vi sono, scimie e babbuini.
ariosto, 33-119: ecco venir l'arpie brutte e nefande, / tratte dal
, viii-3-157: in quanto fanno [le arpie] i nidi sopra le lor dolorose
inf., 13-10: quivi le brutte arpie lor nidi fanno. marco polo volgar
sterpi, delle cui foglie si cibano ingprde arpie. palladio volgar., 4-21:
. lalli, 3-63: [le arpie] se ne venian con impeto più folle
cioè scimmie, talpe e, occasionalmente, arpie. damiani, 10-ii-86: ogni qualunque
ariosto, 33-119: ecco venir l'arpie brutte e nefande, / tratte dal
prato, lxxxviii-1-531: mettin meco l'arpie lor voci in opra. -mettere
pie / anzi quai serpi e famelice arpie / darete noia a chi vi porge
più tosto / scoprir le vide [le arpie], e schiamazzare udille, /
. caro, 3-383: le bramose arpie / e con gli urti e con
astolfo, quando andò a discacciar l'arpie che guastavano la panata al pretegiani.
13-27: l'iri veloce e l'arpie belle-chiome, / l'aello e l'
bosco, dove fan lor nido / le arpie che pa- scon quelle foglie infami.
dante, in}., 13-101: l'arpie pascendo poi de le sue foglie,
, 13-14: ali hanno late [le arpie], e colli e visi umani
m. palmieri, 2-2-40: le misere arpie, monstri rapaci, / monstran lor
sempre peggio. beccuti, i-146: arpie crudeli, infide, inique e ladre,
caro, 3-361: altro di queste [arpie] / più sozzo mostro, altra
e in pianta silvestra: / l'arpie, pascendo poi de le sue foglie,
inf., 13-14: quivi le brutte arpie lor nidi fanno, /..
di diomede, la fenice, le arpie. domenichi [plinio], 11-36:
, che aveano sopra lo capo, scieseno arpie che sono uccelli con volti verginei con
chiose sopra dante, 1-105: dipingonsi queste arpie pennute... col ventre grande
, i draghi, gli ircocervi, le arpie, le idre, i liocorni,
tasso, 4-5: qui mille immonde arpie vedresti e mille / centauri e sfingi
e orsi e pantere e corvi e arpie. soffici, v-1-93: oramai aveva messo
, i-392: presso al covo delle arpie porporate è sorto l'albero della libertà
porto; ecco quello che fu detto dalle arpie nell'isola delle strofade che noi non
nal schiera ultrice, / le monstruose arpie brutte e nefande, / che col
anime rie / di satiri e d'arpie / o con versi o con frottole,
lanciarsi. boccaccio, viii-3-34: 'arpie 'son chiamate, quasi 'ra
: scaccian pur come rei l'immonde arpie, / protei, pitoni, idre,
i suoi fratelli e il minotauro e le arpie, perché di due elementi soli è
strofade e pigliando rinfrescamento e cibo, queste arpie vennero alle loro tavole e rapirono le
dentro, noi mandiamo nella selva delle arpie, le quali arpie, scendendo dalla
nella selva delle arpie, le quali arpie, scendendo dalla cima degli arbori,
rombo / ne si fan sopra le bramose arpie; / e con gli urti e
quiritàrio italiano ed umano, liberandola dalle arpie sacerdotali! = deriv. da
cui si apprende di quello che facessero le arpie delle vivande del senapo. carducci,
m. palmieri, 2-2-40: le misere arpie, monstri rapaci, / monstran lor
. guido da pisa, 1-196: l'arpie figuratamente significano le rapacitadi, ché tanto
le rapacitadi, ché tanto viene a aire arpie in greco quanto rapina in latino.
guido da pisa, 1-196: l'arpie figuratamente significano le rapacitadi, che tanto
rapacitadi, che tanto viene a dire arpie in greco quanto rapina in latino.
rombo / ne si fan sopra le bramose arpie / e con gli urti e con
. ottimo, i-241: le dette arpie hanno qui a significare che le ricordanze triste
e pigliando rinfrescamento e cibo, queste arpie vennero alle loro tavole e rapirono le lor
quest'anime rie / di satiri e d'arpie / o con versi o con frottole
ariosto, 34-4: venne / le brutte arpie cacciando in fuga e in rotta,
misere membra. ottimo, i-236: queste arpie rodono i germogli di cotali spini,
. ariosto, 33-126: fuggon l'arpie verso la zona roggia, / tanto
/ ne si fan sopra le bramose arpie; / e con gli urti e con
col suono orribil venne / le brutte arpie cacciando in fuga e in rotta.
2-37: una di loro [delle arpie] alata e 'n sembianza di donna il
apprende, di quello che facessero le arpie delle vivande del senapo. 6
e sue sacrate carte / demogorgoni ed arpie, fate e strige, / sepolcri
/ e d'orzo sagginar lupi ed arpie. = voce dotta, lat
strofade e pigliando rinfrescamento e cibo, queste arpie vennero alle loro tavole e rapirono le
, i-287: quelle sanguisughe, quelle arpie / i castelli pren- dean per osterie
). bellincioni, cvi-276: l'arpie uccise, e poi sbarrò el leone
e teschi di cignali / ed ugnoli d'arpie mettete fuor. d'annunzio, iii-1-133
, lxj-51: ecco da'monti son l'arpie presenti / e con alto stridor battono
salvatica, delle foglie della quale l'arpie si pascono e fannoli dolore et apertura
, 2-37: una di loro [arpie] alata e 'n sembianza di donna il
pluto, flegias, minotauro, centauri, arpie, cagnefuriali, puniscono e sono peccati da
e mezzo di uccello (come le arpie). anguillara, 6-71:
prato, lxxxviii-i-531: mettin meco l'arpie lor voci in opra, / sì
regno di francia,. come tante arpie. e hanno accresciuto i salari, le
mente, simile ad una gabbia piena di arpie maligne, sfollarsi ad un tratto restando
deiraggiratori politici, uomini di tutti mestieri, arpie che insozzano ciò che toccano ed esperti
/ ne si fan sopra le bramose arpie; / e con gli urti e con
con quella sorta d'immondizia che le arpie sgorgarono per invidia sulle mense troiane.
: securamente al ciel rivolte / [le arpie] se ne fuggirò e ne lasciar
tasso, 4-5: qui mille immonde arpie vedresti e mille / centauri e sfingi
delfini, ma non si soddisfece dell'arpie, come di cose non significanti.
securamente al ciel rivolte, / [le arpie] se ne fuggirò, e ne
, 2-37: una di loro [arpie] alata e 'n sembianza di donna il
e sozza. ugurgieri, 82: l'arpie sub- bite... tollonci le
caro, 3-361: altro di queste [arpie] / più sozzo mostro, altra più
e morto gerione? / saettai pur l'arpie, spensi il dragone, / cerbero
da parte me gli han portati via le arpie dei giornali letterari. a ogni modo
nel regno di francia, come tante arpie. e hanno accresciuto i salari,
a litigare, / per ingrassar l'arpie dei magistrati, / chi di sputtaneggiar,
, 6-620: quand'elli mangiava, l'arpie li sterco- ravano li cibi.
cvi-437: io ho visto questa notte due arpie / ster- corigiar tutto questo palazzo.
, 3-309: le stinfalidi e le arpie sono altri uccelli aquatici e voraci, che
a tavola] le stomacose e puzzolenti arpie, solo atte a sporcare con le loro
, infi, 13-15: quivi le brutte arpie lor nidi fanno. /...
strascinata tutta / da furie ch'han d'arpie gli unghiuti pièdi / è dei dannati
: lamie, strigi, meduse, arpie, megere, / se gli avventano al
(con riferimento alla profezia minacciosa delle arpie nel libro iii dell''eneide').
'pascendo', cioè rompendo e schiantando l'arpie le foglie di queste piante, fanno
ditta cuccia con tre piedi intagliati, con arpie, festoni e altri ornamenti, seguita
nel regno di francia, come tante arpie. e hanno accresciuto i salari, le
, la chimera, le gorgoni, le arpie e il fantasma tricorpore, ossia gerione
, inf, 13-12: quivi le brutte arpie lor nidi fanno, / che cacciar
, inf, 13-11: quivi le brutte arpie lor nidi fanno, / che cacciar
: servi eh! che sono le arpie alla mensa e gli avoltoi alla borsa;
. chiose cagliaritane, 23: l'arpie sono ucelloni enfemali rapacissimi divoratori. a
, u-608: giove ha mandate le arpie; queste intelligenti ultrici han dovuto esser vomitate
. ugurgieri, 82: elle [arpie] ànno volti virginei d'uccelli,
da pisa, 1-239: sono [le arpie] uccelli con volti ver'nei con
: discacciassero dunque da sé queste voraci arpie. parini, 341: né piange,
se nulla vi rimanea, [le arpie] bruttavono sì che persona né egli
. ariosto, 33-126: fuggon l'arpie verso la zona roggia / tanto che sono
entra polifemo ed esce ercole, entrano arpie ed escono stragnocche. = voce
ai barbagianni, al malocchio, all'arpie e via di seguito, annotando al giusto
i suoi fratelli e il minotauro e le arpie. r bicorpòreo, agg. letter
dita, sirene, ippocentauri, gorgoni, arpie, incubi, dracontopodi, minotauri,