selvaggia, / e dovresti inforcar li suoi arcioni. petrarca, 24-6: i'era
l'apparecchio / ed il re balzò in arcioni. panzini, iii-96: viene lisetta
1-220: son quattrocento appiè, molti in arcioni, / con spiedi lance e lor
la sella piccola, debile e sanza arcioni. ariosto, 2-7: ferma la
] che le sue spallacce somigliano dua arcioni d'un basto d'un asino.
. per estens. sella. -anche: arcioni (stare, salire, montare,
, saltare in arcione, oppure in arcioni). cantari, 104: e
, 73: un corriero è salito in arcioni; / prende un
l'apparecchio / ed il re balzò in arcioni. d'annunzio, iv-2-465: io
sì aspramente, che il trasse delli arcioni e gittollo a terra tanto quanto l'asta
... quanto lo sbalzare d'arcioni l'avversario. -vuotare l'arcione
su legno. -tener gli arcioni, tener agli arcioni: porre attenzione
-tener gli arcioni, tener agli arcioni: porre attenzione, applicarsi.,
: or ci convien tener meglio agli arcioni, / ché 'l suo trattato à stile
più sottile. -inforcar gli arcioni: sottomettere, domare. dante,
, / e dovresti inforcar li suoi arcioni. = adattamento del fr.
, ma eziandio sopra la lanterna, arcioni, cornicioni e altro,...
; le sue sponde, o vogliam dire arcioni, sono grossi un po'più di
di braccio. carena, i-98: arcioni, due legni ricurvi, fermati trasversalmente
[s. v.]: arcioni, le sponde di una specie di culla
quei bei cavalli di cartapesta con gli arcioni pitturati in nero sulla schiena e con
, / ed il re balzò in arcioni. idem, i-434: intonando l'
bastina, sf. basto leggero privo di arcioni e di ferri. 2
423): quelle sue spallacce somigliano dua arcioni d'un basto d'un asino.
/ e che io intenerissi su gli arcioni? / eh, baionaccio, i'
7-54: chi partiva insin sotto agli arcioni, / chi insino al petto, e
campioni / fur presti a disbrigarsi dagli arcioni. castiglione, 468: ché questo
vaccari; cioè sella alla vacchereccia cogli arcioni alti, capezzóne di cuoio largo un
a la gran piazza in su gli arcioni, / dove un teatro spazioso e novo
tanto corto d'im- busto che gli arcioni gli aggiugnevano insino alla vista dell'elmo
annunzio, i-383: ella, dritta in arcioni, agile e franca, / reggea
), agg. privo dei due arcioni, o anche di uno solo (
campioni / fur presti a disbrigarsi dagli arcioni. bandello, 2-41 (ii-87):
a pena lui disvilupparo / da'fieri arcioni, e con fatica assai / da dosso
le spalle il dolman: balzò in arcioni: / verso il tibisco insanguinò gli sproni
in terra), quanto lo sbalzare d'arcioni l'avversario, cacciandogli la lancia tra
, / e dovresti inforcar li suoi arcioni, / giusto giudicio dalle stelle caggia
73: un corriero è salito in arcioni; / prende un foglio, il ripone
annunzio, i-383: ella dritta in arcioni, agile e franca, / reggea ne
, i-383: ella, dritta in arcioni, agile e franca, / reggea
artigiano che costruisce il telaio e gli arcioni di selle, basti, ecc.
un tipo particolare di sella, con arcioni assai corti e staffe più grandi di
7-53: chi partiva insin sotto gli arcioni, / chi 'nsino al petto e
ad ora ad ora / scuoter li arcioni, forte respirando. -figur.
fermo. marradi, 399: in arcioni incrollabile, si caccia / nino bixio
, / e dovresti inforcar li suoi arcioni, / giusto giudicio dalle stelle caggia /
, / e dovresti inforcar li suoi arcioni, / giusto giudicio dalle stelle caggia /
sangue. buti, 2-137: inforcare l'arcioni è stare a cavallo: imperò che
dare i maggiori colpi del mondo negli arcioni; e così essendo lacerato ad ogni
a percuotere agnolo or qua or là negli arcioni, sì che l'asta si rassegnò
, i-383: ella, dritta in arcioni, agile e franca, / reggeane
boccaccio, iii-8-40: e'votaron gli arcioni e cadendo / si magagnaron di maniera
dare i maggior colpi del mondo negli arcioni. tasso, 14-601: fere engerlano il
s. sebastiano] ebbe principio. gli arcioni, quattro bimbe con sciolti i capelli
/ come fusser murati entr'a gli arcioni. berni, 8-21 (i-213):
stanno forti e murati in su gli arcioni / al duro incontro i bravi combattenti
sentìa dare i maggiori colpi del mondo negli arcioni; e così essendo lacerato ad ogni
/ e le donne ponean sopra gli arcioni / lor natiche viaggiando o per passaggio.
/ ferrato d'oro, e da gli arcioni a terra / d'ornatura barbarica bardato
non riusciva a trattare alla pari l'arcioni. cassola, 2-419: il biliardo era
ad ora ad ora / scuoter li arcioni. pirandello, 6-120: guardava la dirupata
32. ipp. ant. perdere gli arcioni: essere scosso dal corretto assetto di
avesse potuto, né pur fargli perder gli arcioni. -perdere il tempo: nell'
avesse viste barbute e schiniere, / arcioni, barde, pettorali e scudi,
guarniti con fornimenti d'argento e con arcioni di velluto, e belle mule coperte di
, i-383: ella, dritta in arcioni, agile e franca, / reggea ne
sospinto, ei si assopia chiuso in arcioni. p. levi, 6-69: due
, / e poi si raconciaron sugli arcioni. peri, 3-4: sfogata l'ira
di... andar a radente agli arcioni, tenendosi con le nattiche fuori della
impazienti ad ora ad ora / scuoter li arcioni, forte respirando. -tr
tassoni, 9-68: si restringile negli arcioni, e abbassa / la lancia in
, 9-68: pur si restrigne negli arcioni e abbassa / la lancia in su la
/ tra loro urtando e votando gli arcioni / e riempiendo dovunque era mistiere.
cavalcatura (nell'espressione rinf orcare gli arcioni, anche al figur., per indicare
col tocco di aver proprio rinforcato gli arcioni dell'antico dominio. 2.
ma la mia, che avea gli arcioni, si ritenne. bembo, 10-vii-115:
, / e dovresti inforcar li suoi arcioni, / giusto giudicio da le stelle caggia
... quanto lo sbalzare d'arcioni l'avversario, cacciandogli la lancia tra sedere
2-3-367: nessun non uscì fuor degli arcioni, / ma ben si rupper le
impazienti ad ora ad ora / scuoter li arcioni, forte respirando. idem, iv-1-119
. parte della sella, concava rispetto agli arcioni, su cui il cavaliere siede.
, / e dovresti inforcar li suoi arcioni, / giusto giudicio da le stelle caggia
v.). lanti, dritti sugli arcioni delle loro cavalcature,... spingonosemiscopèrto
cavalli zoccolanti e di uomini sussultanti in arcioni. 4. striscia luminosa o
i vaccari, vale a dire cogli arcioni alti un palmo davanti e di dietro
ambasciatore ne scese, s'attaccòe agli arcioni, lasciandosi spenzolare; e non giugnendo a
, / e dovresti inforcar li suoi arcioni, / giusto giudicio da le stelle caggia
cavalli zoccolanti e di uomini sussultanti in arcioni. fenoglio, 5-iii-598: si teneva
17-58: d'un corridor sui vuoti arcioni / tacito ascesi. crudeli, 2-116:
tanto aspramente, che gli conviene vuotar gli arcioni e tornare a terra molto crudamente.
: i butteri urlanti, dritti sugli arcioni delle loro cavalcature,... spingono
azeglio, 1-367: sella alla vacchereccia cogli arcioni alti. d'annunzio, v-2-605:
cavalli zoccolanti e di uomini sussultanti in arcioni. = denom. da zoccolo