deriv. dal gr. xaivtò * mi apro con < 4- privativo. achèrdo
terra. quasimodo, 78: apro la zolla / ch'è mia e m'
adombrava. tasso, 724: geloso amante apro mill'occhi e giro / e mille
imboccatura '(da àvaaxop. óco 4 apro un'imboccatura '); cfr.
, così l'anima mia / tutta gli apro. -cavare l'anima: provocare
sorte. g. gozzi, 4-431: apro in fretta l'uscio la mattina.
pagine. de amicis, v-267: apro un giornale, butto giù un sonetto
= deriv. da aprire. apro, sm. ant. e letter.
passione. d'annunzio, iv-2-1311: apro a caso il libro segreto della mia
la sua croce? non sapendo dirle altro apro le braccia e balbetto: -l'ho
la bacio, la metto in compendio, apro gli bottoni del gippone, e me
nero: appena finisce la guerra apro un'agenzia di trasporti, e faccio
bramo; e mille volte il labbro / apro, e in silenzio doloroso il
di borsaro nero: appena finisce la guerra apro un'agenzia di trasporti, e faccio
: / corna il bue: sanne l'apro: -onghie il cavallo. marino,
dentro il pozzo. slataper, 1-105: apro la bocca e fra i denti mi
bruno, 78: con molti epiteti l'apro calidonio [ovidio] descrisse,
il libro sulle mie ginocchia e lo apro... prendo a sfogliare con ogni
272: càvanti tanto il cuore, disse apro, queste tragedie, che lasciate l'
. vallisneri, iii-322: s'io apro un cane vivo, e lego stretta l'
oto (jlócù 4 pratico un'apertura, apro, dilato '. colecistodigiunostomìa,
oxop, ó
ctoptóco * pratico un'apertura, apro, dilato '. colecistogastrostomìa,
'e oxoixóco 4 pratico un'apertura, apro, dilato '. colecistografìa
oxoplóco * pratico un'apertura, apro, dilato '. colectomìa, sf
. oxo|aócù 4 pratico un'apertura, apro, dilato '. coledocoepaticotomìa, sf
bartoli, 5-468: io mai non m'apro inanzi quel piccol libro delle grandi lamentazioni
e. cecchi, 6-357: la mattina apro i giornali di città di messico;
cristiani * si interessino dei detenuti. (apro una parentesi per spiegarti che i coatti
. cecchi, 6-357: la mattina apro i giornali di città di messico;
altra [saetta] per cui l'apro calidonio dié l'ultimo crollo. marino,
: càvanti tanto il cuore, disse apro, queste tragedie, che, lasciate l'
. grazzini, 295: io v'apro e vi dicifero / che gli pare
foglio, in gramaglia come codesto, l'apro, e leggo una poesia, che
aretino, ii-192: certo ch'io non apro le braccia con maraviglia, mentre i
otaxaic 'diastole ', da siaaxéaàco 'apro, dilato '. diastàltico, agg
, gr. siaatax-uxóc, da siocaxéxxto * apro, dilato ', attraverso il fr
mi dilacco': cioè, mi straccio et apro. daniello, 182: 'dilacco'
città, vennero a trovarlo m. apro e giulio secondo, celebratissimi avvocati.
disarmarmi il lato manco, / ed apro il varco alla mortale offesa.
scale, / traverso le sale, / apro le porte / delle sale morte,
uomo disconvenevoli. monti, v-4: vi apro un mio desiderio, e sarebbe d'
intomo a disgelare. boine, i-71: apro gli occhi di macerazione a questo mattino-di-sera
rinfusa in pacchi e casse che non apro da anni e anni. 7
5-117: se 'l mal che mi preme apro e divulgo, / il mal che
, 2-372: s'io non me ne apro e spaccio, che sono implicito in
pare della forza e ardore del nostro apro?... con quanta e varia
sedete, sedete; siamo qua tutti; apro la seduta: senza formalità, senz'
... dilaniato da setoso e dentato apro, quale cari- demo, overo da
, quel fiore già spunta, un apro qua giganteggia. campailla, 3-55: mira
-... son qua! apro l'idrante. pasolini, 3-281: cinque
, qual più so, cantando, apro e dischiudo! cesarotti, 1-xl-323:
chiudo al sonno il cor, l'apro al diletto. gravina, 1-6:
mi segua appresso. / ecco v'apro il sentiero: ora vedrassi / chi
a me, che vie non trite apro in parnaso, / discepolo non servo ai
furono vedute prima di questa caladì gli apro la bocca [al camaleonte] e gli
la bacio, la metto in compendio, apro gli bottoni del gippone, e me
de sanctis, 9-179: ogni volta che apro una qualsiasi storia della letteratura e che
nel bosco un cerbo e un apro; / tanto ne'salti a rimirar me
fino al cor la vista de gli ochi apro. = denom. da zoglia
nostra donna. aretino, 20-315: apro un libricciuolo de la donna tutto scritto
chiudo il mio dì seren, l'apro beato. rota, 1-1-259: lasso,
machinale, balzo alla porta, l'apro e richiudola dietro di me in un attimo
se chiudo al sonno il cor, l'apro al diletto. siri, ix-690:
dell'instrumento e con questi discorsi mi apro la via a trovar la diffinizione e
miniati elegantissimamente. aretino, 20-315: apro un libricciuolo de la donna tutto scritto
. marino, xxx-5-5: quella ch'apro a'mortali / tra le miniere de'zaffiri
e invisibili musculine. burchiello, 104: apro la bocca secondo i bocconi: /
porta. e un'ora insolita. apro;... l'uomo, umile
da una porta. alle volte, apro la porta del paradiso: è uno splendore
monti, x-2-170: i lumi / apro, nel sonno ancor natanti; cerco
, / se la debile orecchia invan non apro, / odo sonar su le nestoree
dal tema del gr. otyvufxi 'apro 'e * aspetto '. oli
/ se la debile orecchia invan non apro, / odo sonar su le nestoree labbra
de sanctis, 9-179: ogni volta che apro una qualsiasi storia della letteratura e che
fregi, fogliami. aretino, 20-315: apro un li- bricciuolo de la donna tutto
della benda che copre l'occhio leso, apro la palpebra. l'ombra ostinata è
giallo coll'azzurro. aretino, 20-315: apro un libricciuolo de la donna tutto scritto
. marino, 1-13-99: -ecco t'apro il tesor del paradiso. / guarda
da 7tetàwo [zi 'spiego, apro ', di origine indeuropea. patina
mi stendo sull'acqua supino, / apro le braccia e mi lascio cullare / come
: questa è la prima volta che le apro il mio cuore: come reprimere la
picchio, subito m'affaccio, / apro, e i musici tutti entrano in sala
io no 'l concedo / che gli apro, chiudo e ab aglio a ogni mia
a me. non vedi quali / apro nuove delizie al guardo umano? =
nell'albergo di una città straniera: apro le valigie, mi spoglio, prendo una
20 milioni circa. ojetti, i-49: apro a caso il volume delle lettere di
i vostri pensieri. -recare apro: concludere con esito favorevole. bembo
dai fatti. borsi, 72: apro... il vangelo di s.
un preventivo sommario. ojetti, i-49: apro a caso il volume delle lettere di
di stamane, alzo la tenda e apro il proscenio, discoprendo le finzioni di
. giamboni, 10-109: a neuno apro questa porta ne 'l lascio in paradiso
d'imperi alterni / a precipizio oscuro apro il camino. 7. che
cum hiante buccacia bronchi, come dentato apro spumida nel venatorio e di fetore sordente;
, ii-272: vennero a trovarlo m. apro e giulio secondo, celebratissimi avvocati,
: questa è la prima volta che le apro il mio cuore: come reprimere la
ai collaterali. ojetti, i-49: apro a caso il volume delle lettere di
pirro, 79: a questo punto apro gli occhi, riaffioro dallùncoscienza senza voglia
vuole metter pelli a pelare, et io apro roseto; e partitosi, ci potremo
io no 'l concedo / che gli apro, chiudo e abaglio a ogne mia posta
in un taccuino. casti, 304: apro un libro e ritrovo: signor sì
e ritrovo: signor sì; / n'apro un altro e ritrovo: signor no.
signor no. saba, 4-71: apro un libro, non brutto in sé né
poggi e 1 prati / a solitarie genti apro romita. c. i. frugoni
alfredo panzini. moravia, 19-126: apro il frigorifero ed estraggo via via il
letteraria). moretti, i-853: apro a caso [maupassant] con l'idea
insalata russa. moravia, 19-126: apro il frigorifero ed estraggo via via il
, 2-237: virgilio [chiamò] l'apro sabèllico per qualunque altro. carducci,
soffici [in lacerba, i-115]: apro un'edizione popolare delle 'pensées'di pascal
/ sussulto / mi sferro / m'apro tra colonnati d'atmosfera / portici di libertà
aretino, 20-43: rimasa sola, apro il libricciuolo per leggere la 'magnificat':
in ordine chiuso. calvino, 8-45: apro il frigo, prendo il ghiaccio per
immaginazione). capuana, 15-61: apro il libro e m'ingolfo di botto nella
, vedi come mi sbar- ratto ed apro ». 3. rendere nullo
4-70: per divertirti [o canarino] apro una scatoletta / musicale.
; è dura la buccia: te l'apro io, te la schiccolo io.
d'orror, schiume di rabbia. apro sio, 1-3: mi nacque un
/ sicché più volentieri degli orecchi / apro le porte e chiedo d'ascoltarvi. baretti
segnalibri anche nelle 'memorie'di carlo. apro e leggo queste sibilanti parole: «
., dilaniato da setoso e dentato apro. sannazaro, iv-55: offerendogli ora la
dei segnalibri anche nelle 'memorie'di carlo. apro e leggo queste sibilanti parole: «
fra me se va cosi: / apro un libro e ritrovo: signor sì;
ritrovo: signor sì; / n'apro un altro e ritrovo: signor no.
: per divertirti [o canarino] apro una scatoletta / musicale. il dolor del
innanzi, t'hodetto., e io apro l'invetriata., e getto tal grido
piede alato. goldoni, iii-1123: apro l'uscio socchiuso, odo russar mia
g. bellini, 58: ecco apro le braccia e spalanco le dita ecco dieci
gracili gambe. tarchetti, 6-ii-463: apro le imposte e miro / la soffrente natura
, 74: se agli augelli nel bosco apro le reti, / per me privo
talor mi stendo sull'acqua supino, / apro le braccia e mi lascio cullare /
. dilacco]: 'dilacco': strazo e apro. foscolo, iv-348: mi s'
pare della forza e ardore del nostro apro? con che torrente e impeto difend'egli
di stamane, alzo la tenda e apro il proscenio, discoprendo le finzioni di
ciò ch'avresti, / ecco t'apro il tesor del paradiso. ciro di pers
malati, prima di toccargli il polso, apro le fine
mi prometta che, mentre ch'io m'apro, come tu vedi, per favellare
alzo e l'aria trincio, / apro un vaso et incomincio. manzoni, pr
che m'incende, / e, s'apro in voi questi occhi, è
: / corna il bue: sanne l'apro: -onghie il cavallo: / vivezza
: sul banco della piccola sala, apro una inedita vacchetta di lui [il
là dentro, accanto al malato, e apro cauto l'uscio. la zia isolina
del ronzino è diventato carriera sfrenata. io apro da una parte le tendine: una
nella stanza dove c'è il letto. apro la finestra, mi sporgo a guardare
pattina, lo butto nel lavandino, apro il rubinetto, sto a guardare il vapore
la repubblica », 6-ix-2002]: quando apro 'alias', l'inserto del 'manifesto'del