a me più presso, e nudo / aprimi il ver. saba, 295:
chiocciola. govoni, 2-3: aprimi tu, trifoglio, la tua chiesa d'
dove sei? fa tuo conto, e aprimi la porta, ch'io me ne
terraglie. govoni, 2-62: aprimi la neve di natale / con la stalla
disse: -drea, vien qua; aprimi la finestra. -squisitamente.
troppo didattica. govoni, 2-62: aprimi il prato di freschi occhi albini /
gola, percoti obliquo, il petto / aprimi, il cuore vedimi!
tanto sei / avida di vendetta, aprimi il seno; / feriscimi per lui.
ubere d'amaltea voto e sperso; / aprimi dunque il tuo pulito e terso /
d'annunzio, iii-i- 658: aprimi, che ti porto / un buon frutto
: non lo vedi tu, balorda? aprimi e spacciati, che sia uccisa a
e bel laureto. bruni, 245: aprimi,... apollo, / le
oggimai in qua la mano; / aprimi li occhi. e io non gliel'apersi
chiator con placido sermone / rispose: aprimi, figlio; i'sono un messo
si tennero. magalotti, 2-38: aprimi, deh, per dio: /
fratei mio che picchia e dice: « aprimi, sorella mia, prossima mia,
picchiator con placido sermone / rispose: aprimi figlio; i'sono un messo / del
picchiator con placido sermone / rispose: aprimi, figlio: i'sono un messo /
fratei mio che picchia e dice: aprimi, sorella mia, prossima mia, colomba
9-4: sospendi il mio scorno! aprimi, leggi; / vedrai ch'ogni
tommaseo, 2-ii-347: rideccoci alla celia: aprimi bel viso adomo, / son di
cortese, a me contezza piena: / aprimi del tuo libro il bel tesoro,
a bianchi colori. tezza piena: / aprimi del tuo libro il bel tesoro, /
gadda, 9-4: « devo parlarti. aprimi. » e la voce, ch'
è? » truglio dice: « aprimi ». lo salano levatosi, che già
cascante. moravia, xi-201: « felicetto aprimi », sussurrai smanioso.
oggimai in qua la mano; / aprimi li occhi ». e io non gliel'