la potenza del fresco vento... apri la via agli orientali e agli austri
). bruno, 177: apri gli occhi, e guarda dove sei,
eccellenza illustrissima. tasso, 16-61: apri, misera, gli occhi; il pianto
prostrata, / che il puro sen le apri. tommaseo [s. v.
aggiorni / ovunque un guardo giri od apri un riso, / facciam, godendo,
pascoli, 656: l'alleggio della stiva apri, che l'acqua / scoli e
umidi d'orme di cavalle, apri / il mare, alza le nuvole dagli
. menzini, ii-221: sul platonico dogma apri le ciglia, / e vedrai che
fare aprica, / né quando n'apri il dì né quando il serri, /
. battoli, 1-402: dopo questo, apri un'altra buca vicina e contigua a
/ qua dentro in casa. tita, apri, spacciati. g. m.
; e se ci capita / landò, apri, e di'ch'io sarò qui or
, 132: o portentosa luce, apri ali al mare / quasi per darlo ai
che lieti colli e spaziosi campi / m'apri alla vista. tommaseo, i-172:
/ umidi d'orme di cavalle, apri / il mare, alza le nuvole dagli
, o stella, che serri ed apri il die. salvini, 15-1-100: annua
amore? dove alla lusinghevole speranza? apri gli occhi dello 'ntelletto e te medesimo,
vi dante, inf., 24-142: apri gli orecchi al mio annunzio, vi
. ed odi. fazio, iii-15-15: apri l'orecchie qui de lo
intelletto,... e perciò apri l'orecchie a quello che io ora ti
mortai pondo / ancor giù tornerai, apri la bocca, / e non asconder
uno. firenzuola, 758: perché ti apri tu così nelle braccia? non sai
evoe, lieo: tu gli animi / apri, e la speme accendi.
nostro cuore. metastasilo, 1-3-201: apri il tuo cuore a tito, / confidati
dante, purg., 25-67: apri alla verità che viene il petto.
dee., 7-9 (208): apri adunque l'animo alle mie parole ed
dante, par., 5-40: apri la mente a quel ch'io ti paleso
nostri pascoli discesi / fier apri, aspri orsi, e per diverse rupi
= voce dotta, lat. aper apri. aprocheilìa, sf. gramm.
di benda gli occhi, ora ce li apri e giri, / tu per mille
idem, par., 27-66: apri la bocca, / e non asconder quel
ha detto -nuvola bianca, t'apri. pascoli, 1221: la luna bacia
precipitato nel baratro del piacere, si apri nuove e strane vie di godimento.
, ed in suon pietoso, / apri, mi dice amore; / teco dal
accorata, gli occhi sbarrati verso te che apri il paradiso. slataper, 1-102:
orecchio al mio dir non fallace, / apri, apri, se puoi, gli
mio dir non fallace, / apri, apri, se puoi, gli occhi,
iv-96: ben sai che sì; or'apri quel bocchino. idem, vi-114:
? moravia, vii-41: se le apri [le finestre], il sole t'
. nomi, 10-4: perché non apri le nervose braccia, / e non
broilo, / va', gli apri il capo, e cavane il midollo.
d'ambra, 4-103: orsù deh apri, bufolo; / non mi fare star
c. croce, 207: orsù, apri quello che ti pare; in ogni
e tu gli rispondi: « apri la bocca e mo vi ti caco »
/ di cosa che più piace? apri la cassa, / è tuo ciò che
anima, / o fior del desiderio, apri i tuoi calici: / o care
o sommo sole! campanella, i-235: apri la mente al suo calor fecondo,
se 'l cambiar t'imbroglia, / apri qualche bottega. cattaneo, ii-2-12:
io credo che sia tardi; va e apri una finestra: il compagno va,
3-89: tu se'voto, e tu apri la canna, dimmi, che dirai?
: « carogna d'una carogna, apri la finestra ». la moglie rispondeva
burchiello, 93: disse quel capestruzzo: apri la mano. = lat. capistrum
/ di cosa che più piace? apri la cassa, / è tuo ciò che
guarda ben bene per la camera, apri i forsieri, rivolta il tutto, e
non mai cibata / vibri colpi accanita, apri ferite. cibattóne, sm.
fa bene un po'd'azzurro: / apri, poeta: il cielo, il
milano, perché dopo la mia morte lo apri e pubblichi, senza veruna formalità.
fune allenta, e 'l seno / apri a le vele tue. de la tua
muoia / col cocomero in corpo, apri la via / a queste mani alla vendetta
qualsiasi). anonimo, ix-972: apri ben l'altra e l'una / orecchia
/ l'agil fianco femineo, / e apri con rio consiglio / nuovo a beltà
loro grido / al mio fianco, apri il ponte / fra noi e le
con la destra fai giro, e l'apri e stringi / quasi radente forfice,
una delle sue aste nel punto 60, apri lo strumento sin tanto che l'altra
che lieti colli e spaziosi campi / m'apri alla vista. nievo, 1-22:
piaga nel costato. savonarola, 51: apri, signor, or mai il tuo
non dubitare ch'io vo'guarirti, apri la bocca, e il ribaldo l'apre
battendo, logorar le cuoia / d'apri tamburi. campanella, i-206: ei leggi
proprio animo. metastasilo, 1-i-740: apri il tuo core a tito, / confidati
per mia fé, se tu non me apri, io me impi- cherò per la
, 1-1-9: passa con questo ferro, apri e trafiggi / quel delusor della tua
. degli arienti, 218: apri presto quella cassa, ché io li voglio
tansillo, ix-616: vien vaga luna, apri le luci belle, / e fa
benignamente mi rispuose allora: / « apri gli orecchi al disioso core, / a
. straparola, 8-1: gordino, apri la bocca, accioché io veda il difetto
e spargo. fontanella, iii-346: apri i fonti superni, e larga a
: scopri il caro seno, / apri 'l giardin d'amor, dimostra al sole
disgrazia. sannazaro, iv-269: apri l'orecchia: / tu presto serai
: 'aperi os tuum ', apri la bocca. la bocca significa l'
ditino / fortunato, che sei, apri questo uscio, / dopo co'calci
il volo / tronca, ed apri la via che a te mi scorge.
nel duplice emispero / scorrevole ai mortali apri sentiero. -raro. vario,
poteva spendere. caproni, 36: apri / le porte dei mercati ai gridi
le escluse: / « signore, apri! apri! ». s'ode dall'
escluse: / « signore, apri! apri! ». s'ode dall'eterno:
estimamento, / che, se tu l'apri, non v'è nulla drento.
, lieo: tu gli animi / apri, e la speme accendi. / evoe
ch'è morte dell'anima, e apri gli occhi della mente, e vedrai che
del figliuolo. tasso, 19-110: apri gli occhi, tancredi, a queste estreme
quest'altro uscio, se non m'apri brutta, ribalda, poltrona, fastochiara,
. dante, par., 5-41: apri la mente a quel ch'io ti
perciò la guida, mettiti fermo e apri gli occhi e gli orecchi: questo è
bibbia volgar., iv-513: apri questo pesce, e riponti il cuore
seguir, bella immortale, / quand'apri ardente l'ale / vèr l'infinito
: se 'l cambiar t'imbroglia, / apri qualche bottega, piglia appalti, /
con la destra fai giro, e l'apri e stringi / quasi radente fòrfice,
campi / umidi d'orme di cavalle, apri / il mare, alza le nuvole
/ umidi d'orme di cavalle, apri / il mare, alza le nuvole dagli
estimamento, / che, se tu l'apri, non v'è nulla drento.
annidati sui tetti, nascosti nei portoni, apri -gettare, buttare il fucile
il fune allenta, e 'l seno / apri a le vele tue. g. bentivoglio
, 656: l'alleggio della stiva apri, che l'acqua / scoli e non
»? d'annunzio, iii-1-826: apri la porta / per quanto ci passi costei
cosa'. fagiuoli, 1-5-353: orazio, apri gli occhi, donne che portano i
. boccaccio, ii-231: figliuol mio, apri le braccia, / fagli sentire il
: scopri il caro seno, / apri 'l giardin d'amor, dimostra al sole
: scopri il caro seno, / apri 'l giardin d'amor, dimostra al sole
lo mortai pondo / ancor giù tornerai, apri la bocca, / e non asconder
a la radice. baretti, 3-218: apri l'uscio, gianmaria, ch'io
della dabbenaggine d'un garzone il quale apri prima d'aver spiato dalle
la scala, leviamo l'àncora, apri la vela, dirizza il timone, o
chi t'ode: / sol di notte apri il gozzo e spieghi tale. bracciolini
de'popoli! savonarola, 5-i-25: apri li occhi, firenze, che se non
lei, dirolli che per buono rispetto apri poco l'impennata. baretti, 6-252:
figura, / e la chiave ch'apri chella impestiata. = deriv.
, 272: se tu non me apri, io me impicherò per la gola a
le orecchie tue, e intendi; apri gli occhi tuoi, e vedi.
la destra fai giro, e l'apri e stringi. siri, x-942: incrocicchiarono
'indura e serra 'a tre 'apri, intenerisci e snoda ', quasi
serra / marte superbo e fero / apri tu, padre, e 'ntenerisci, e
al cielo. cennini, 136: poi apri e scommetti la cassa, e metti
/ 0 dolce anima mia, / apri securamente; / alegramente / ingioti sto
pur aspetto. aretino, ii-28: appena apri la bocca, che ella ti si
prima traccia / e 'l novello sentiero apri ed insolca. sestini, 67: fu
otto scudi da un par tuo, apri la borsa, voglio che tu me li
serra / marte superbo e fero / apri tu, padre, e 'ntenerisci, e
dei rinaldeschi, 1-30: rivela ed apri gli occhi miei interiori, cioè delta
, posti in ogni toppa, / apri l'uscio o la cassa che non erri
invece stato il ranzoni ad « apri gli occhi alui » ottenebrati ancora dalla
. gonzaga, ii-46: tu apri ben ben gli occhi, che non
è egualmente distante all'asse fa nell'apri tura sua la linea detta iperbole, quello
iddio all'uscio, perché tu gli apri. dante, purg., 30-133:
1. nelli, i-349: se tu apri più la bocca, che sì che te
medici, ii-112: o padre eterno, apri le labbra mia, / e la
può anco prendere il lume da qualche apri tura o lanterna artificiata ad alto; il
la destra fai giro, e l'apri e stringi / quasi radente forfice,
chiudi il tempio a giano, / apri al cielo d'esperia i dì più lieti
. verga, 4-125: ma appena apri l'uscio della cucina, si videro
vita presa. muzio, 4-6: apri, tirrenia, le rosate porte, /
furon radice. papi, ii-169: apri le luci, adamo, / e di
, 3-80: tu, anima, apri il tuo fiore / piccolo, di luce
o luna, 0 la via n'apri e mostri? chiabrera, 1-iii-273: piogge
. frescobaldi, 1-73: deh, apri il chiostro tuo dell'intelletto, / dov'
caracciolo, 11: per segno dii vero apri la palma / to questi duo anelli
recava. ghirardi, 129: vien'apri, che tu non mi faccia sdegnar
fate baie, ell'ha ragione: apri, agnola, apri; i'sono uguccione
ha ragione: apri, agnola, apri; i'sono uguccione fratello di madonna
, e il turbato petto malinconico / apri a l'estro divin, né a i
suo male, che mi mostri e apri la cagione della tua malizia. bibbia volgar
grida il conte [al cameriere]: apri lì, mangiapagnòtte. passeroni, 7-67
. ariosto, 277: ancor apri la bocca, ladron manifesto? frachetta,
santi nodi. fantoni, iii-70: apri la porta affumicata, prendi / tirsi un
dominici, 4-151: o diletta, apri la bocca, ecco: la prima
abbi un aco grosso e con quello apri li luochi che son chiari e fanne uscire
signor mio, se ti piace, / apri gli occhi de'mortali / sì ch'
al banco a la ragione, / apri gli orecchi a ciascun sermone / e
tremante di donna: -son io; apri, carlino! ma perché ella fosse tremante
non sia tutta fìnta? / s'apri la bocca, menti, e se sospiri
, / e sì gli disse: « apri a me meschinella ». mercedi,
porta, / ahi, che non t'apri a mie parol sì meste? ariosto
ruinare; e tu non ti muovi né apri questo metazuolo? »..
, se intenderà che mai più gli apri l'uscio [al tuo sposo],
, ii-112: o padre eterno, apri le labbra mie, / e la mia
poco poco, / disse quel capestruzzo: apri la mano, / e quel moccicca
di rispetto? bartolini, 3-9: che apri braccia, che tu mi sia buona
confidenza. /... / apri tosto, monello, o ch'io t'
s'apran mille moni- menta / quand'apri il ceffo. giamboni, 30: quando
calderugio o montanello, / tu gli apri lo sportello, / ma temi ch'
mortai pondo / ancor giù tornerai, apri la bocca, / e non asconder
/... al celeste fine / apri le sacrosante aurate porte, / cara
opera del medico, è bisogno che apri e mostri la ferita. sanudo, li-581
prete. bersezio, 126: apri... il primo romanzo che t'
]. gioberti, 1-v-427: se apri il libro più antico delle lettere occidentali,
fuori. gi§li, lvii-102: adonai, apri l'orecchie: / non t'ammaschmo
l'autore, poi li ebbe ingiunto « apri! », e n'una gingiva
convenienza. aretino, vi-31: appena apri la bocca che ella ti si aventa
, 1-5- 353: orazio, apri gli occhi: donne che portano i calzoni
idem, par., 13-49: or apri li occhi a quel ch'io ti
disse: « va'e pianamente gli apri ». frezzi, i-16-40: risposi a
. cassola, 4-153: la ragazza apri una boccetta e cominciò a spalmarsi un
, lxxxviii-i- 498: molti ferocissimi apri ed onagri e linci dintorno alle foltissime
'; imp., 'upri', apri. corazzini, 4-185: quale mano
se ci capita / landò, apri e di'ch'io sarò qui or ora
tal millanto non do fede alcuna: / apri ben l'altra e l'una /
5. agostino volgar., 3-82: apri le orecchie tue alle grida delli tuoi
pinge alla disiderata parte da costoro. apri la via agli orientali e agli austri,
porgo; e 'l tuo benigno udire / apri alla mia umile ossecrazione. cavalca,
scroscio ultimo, il blocco / s'apri, mostrando, come in ossea noce /
. d'annunzio, iii- 2-36: apri anco l'altra / imposta, che passar
, 4-74: straniero sappi scegliere. / apri l'occhio / e non confondere,
, 12: un ovale di luce si apri. carrieri, 4-100: che noia
dante, par., 5-40: apri la mente a quel ch'io ti paleso
ella dovesse viso / a viso, / apri le porte del tuo paradiso.
, gli occhi sbarrati verso te che apri il paradiso. -aprire, mostrare
amore caritativo e parentesco s'adempia meglio apri il tuo volere. 2.
, gli occhi sbarrati verso te che apri il paradiso. montale, 1-45:
impulsivo. moravia, xiii-39: silvio apri lo sportello e la guardò scendere:
tremante di donna: « son io; apri, carlino! ». ma
tutte le virtudi del mondo soggiugare s apri ano. tesauro, 3-517: scoprirai nella
. idem, purg., 25-67: apri a la verità che viene il petto
che se da qui in avanti non apri gli occhi, tutti i gran quattrini che
e hotti trovato; picchio aciocché m'apri. boccaccio, dee., 7-1
bussa iddio all'uscio, perché tu gli apri. l. pascoli, i-117:
fa bene un po'd'azzurro: / apri, poeta: il cielo, il cielo
su le pietre e in diverse parti apri tasi, andò a piombino a fondo.
polluti, brutti e infetti, / apri, signor, sì che la bocca mia
se'tu in casa, poltrona? apri, o sparnazzo. galileo, 3-4-514:
mortai pondo / ancor giù tornerai, apri la bocca, / e non asconder
, 17-88: a casa tua non le apri mai le finestre? bisogna essere proprio
, / se fioraia non vi gli apri le porte. r. borghini, 3-12
: disse al portinaro il cavalliero: / apri la porta, con parlar umano.
, ch'io spero, / tu m'apri il sentiero; / fra queste /
. idem, par., 23-47: apri li occhi e riguarda qual son io
prego) che, come lo inferno apri e serri a tua posta et anco el
di un sedile della sala d'aspetto e apri l'orario. moravia, viii-168:
in cui sotto a'miei piedi s'apri quell'abisso terribile di sventure a cui
, / o fior del desiderio, apri i tuoi calici: / o care braccia
con ingiegni e frodi / prendendo e apri e cavinoli e cervi / con teli ed
ogn'ingiuria da lui presto scordata: / apri pur (disse) a questa gente
manifesta. b. tasso, ii-172: apri [o dio] le porte /
cantù, 3-88: a profitto largo apri gli occhi, dice il proverbio.
da prato, lxxxviii-i-498: molti ferocissimi apri ed onagri e linci dintorno alle foltissime selve
di sopra ne ha indicato li edifici apri a varie persone e precipue urbane e pseude
, xxi-650: priegoti,... apri la mano della tua piatade al misero
idem, par., 23-46: apri li occhi e riguarda qual son io;
serra / marte superbo e fero / apri tu, padre, e 'ntenerisci e
. cantu, 3-88: a profitto largo apri gli occhi, dice il proverbio.
? 'esti, i-89: apri cinzia; apri bella; oimè, che
'esti, i-89: apri cinzia; apri bella; oimè, che pensi? /
2-2-299: quanto poi al sonetto 'apri, fortuna ', dovete sapere che il
rabbiosi me si minaccia e dice: apri, apri, maliarda! fr. andreini
me si minaccia e dice: apri, apri, maliarda! fr. andreini,
sia / senza parte del caldo ond'apri e allumi / le menti ed immortai
rabbiosi me si minaccia e dice: « apri, apri, maliarda, o
si minaccia e dice: « apri, apri, maliarda, o ce lo
con la destra fai giro e l'apri e stringi / quasi radente forfice e l'
... che mi mostri e apri la cagione della tua malaria. dante,
al banco a la ragione, / apri gli orecchi a ciascun sermone, / e
48: o terra, perché non t'apri a inghiottire questa ribalda che con tanta
, 6-ii-104: tu col divin potere / apri nel fianco al sasso / due fontane
vizio. guidiccioni, 5-162: apri ormai, misero, gli occhi, i
47: o terra, perché non t'apri a inghiottire questa ribalda, che con
, se intenderò che mai più gli apri l'usso quando non ce sia, te
. poesie musicali del trecento, lxxxiv-106: apri gli ore- chi e reco'questo verbo
alle communioni, per questa santi mezi apri tu e dilata la bocca del cuor tuo
asparagi, volendone tutto l'anno, apri le lor barbe e con un paletto di
asparagi, volendone tutto l'anno, apri le lor barbe e con un paletto di
volta: / sciogli balle e rilega; apri e riserra, / or casse, ora
, 9-125: sciogli balle e rilega; apri e riserra / or casse, ora
». dante, fnfi, 24-144: apri li orecchi al mio annunzio, e
a dio. savonarola, 13-14: apri, signor, ormai il tuo constato /
gli ascoltatori. caro, 11-618: apri qui bocca al solito, e rintuona /
, iii-51: va'su in camera e apri quel cassone ch'è a piè del
lettera). carducci, il-3-61: apri le lettere; e se ne vedi di
apritura, come ch'in essa s'apri manifestamente la risoluzione e la riuscita della
di nuovo. carducci, ii-17-307: apri, leggi; e, se necessario,
dante, par., 5-42: apri la mente a quel ch'io ti paleso
se tu sarai savio?... apri adunque l'animo alle mie parole e
. rinaldeschi, 1-30: rivela ed apri gli occhi miei interiori, cioè della
metti in cuore. lemene, ii-339: apri, o mistica rosa, / le
tanto tanto ». betteioni, iii-82: apri quel cassetto; troverai due rotoli di
quest'altro uscio! se non m'apri, brutta, ribalda, poltrona, fastochiara
1-63: tic, toc, tic. apri che mi muoio di freddo. ru
cardinali. d'annunzio, ni-1-826: apri, aligi, apri la porta / per
, ni-1-826: apri, aligi, apri la porta / per quanto ci
il male è molle come acqua, poi apri il male colla saettella e purga bene
di piume brollo, / va', gli apri il capo, e cavane il midollo
poco, / disse quel capestruzzo: « apri la mano, / e quel moccicca
bussa quella porta? -son io, apri. ru, ru, rum. -sia
asparagi, volendone tutto l'anno, apri le lor barbe e con un paletto di
bel tragitto. papi, ii-169: apri le luci, adamo, / e di
l'anima / o fior del desiderio, apri i tuoi calici. d annunzio,
idem, par., 5-41: apri la mente a quel ch'io ti paleso
: / sciogli balle e rilega: apri e riserra, / or casse, ora
, 656: l'alleggio della stiva apri, che l'acqua, / scoli e
tanto che sia ben rassodo. poi apri e scommetti la cassa. filarete, 94
porta del tuo regno bussa / gli l'apri, se di vizi ha l'alma scussa
, / piaggia, ch'a tonde loro apri il tuo seno, /...
il luogo si vesichi, e poi si apri le vesiche e non le saldare per
caro, i-9: tu sol m'apri e dispensi / parnaso: e tu mi
di scienze e d'arti? / apri libero i sensi. -aprire qualcosa
, ch'io spero, / tu m'apri il sentiero; / fra queste /
due cose: 'indura e serra'a tre'apri, intenerisci e snoda', quasi non sia
madre, sposa del signore, / apri la porta che èva ci à serata.
», gli dissi, « piuttosto apri la bocca ». avevo acceso anche per
'ndura e serra / martesuperbo e fero / apri tu, padre, e 'ntenerisci e snoda
volte ho dubitato, / e tu dubiterais'apri la mente, / se l'avvocato serva
non sia tutta finta? / s'apri la bocca, menti; e se sospiri
, / a tutti i tuoi prigioni apri le porte. -slegarsi dal proprio
/ marte superbo e fero, / apri tu, padre, e 'ntenerisci e snoda
6-iii-187: apn, o bella languente, apri i socchiusi rai. parini, mez
prima, anzi più sodo, / apri tu il fesso. -immune da malattie
composto il difficile letto invernale. alp [apri demonio e l'entramento del
lilia, il bianco vel virgineo, / apri le braccia ed in un bacio donati
1-27: colui... disse « apri la bocca tua, e io la riempierò
a. cattaneo, i-452: perché non apri tu gli occhi ad da spasimosi dolori nelle
che lieti colli e spaziosi campi / m'apri alla vista. pavese, 5-86:
e che se da qui in avanti non apri gli occhi, tutti i gran quattrini
1 mazzieri fuori del sacrato sudano per apri re un solco fra la
, 292: legano questa bestia tra l'apri - tura della bocca e i spiracoli
te ». bondi, 251: apri lo arcano e spira alcun soave / sono
sia / senza parte del caldo ond'apri e allumi / le menti ed immortal gloria
fragilemente èva fu ingannata. / tu apri di pietà i larghi freni. / tu
che s'apran mille monimenta / quand'apri il ceffo; perché non ti spolpe,
-assol. d'annunzio, iii-1-826: apri, aligi, apri la porta / per
annunzio, iii-1-826: apri, aligi, apri la porta / per quanto ci passi
, 6-ii-104: tu col divin potere / apri nel fianco al sasso / due fontane
: chiudi l'uscio colla stanga; apri gli occhi e sta'attento; e se
i merti del tuo cor sincero, / apri a l'alma i secreti di quel
pascoli, 656: l'alleggio della stiva apri, che l'acqua, / scoli e
sportivo », 4-x1i- 1961]: apri all'ala, mona, stoppa, indrio
, 1-14-390: in questo cor malvagio apri [o spada] la strada. forteguerri
hai dal principe, sciocco sei se vi apri strada al principe. -favorire,
è la sapienza e la possanza / ch'apri le strade tra 'l cielo e la
la proibizione strangolava nelle fasce ogni commercio e apri va il campo a tutte
mi camminava davanti, dunque, e si apri oddi: in un bel
morir difende, / stacchi i massi, apri i gorghi, e l'aura appesti
/ ti studi, entri, esci, apri, alzi, e sui castelli /
di fumare, succhiati una caramella, apri il sacchetto che hai comprato per mia nipoti-
(ti prego) che come lo inferno apri e serri a tua posta, e
un bue. romei, 173: apri questa lettera, datami (com'hai veduto
vero e di te [dio] m'apri la via, / e fai che a
imbarcazione). boccaccio, 1-i-325: apri la via agli orientali e agli austri,
a. cattaneo, i-452: perché non apri tu gli occhi ad allevar bene i
babiloni stimano che e'terremoti e l'apri ture le quali fa la terra, e
iv-86: tu, patre del cielo, apri le porte / del paradiso; ch'
toc, tic, toc, toc. apri, oh farfalla! che sono mascherone
odi? tic, toc, tic. apri che mi muoio di freddo. imbriani
d'acerbità varia produci, / t'apri... /... ah
dante, par., 13-51: or apri li occhi a quel ch'io ti rispondo
, il bianco vel virgineo, / apri le braccia ed in un bacio donati:
maligna pianta. finiguerri, 147: de apri l'occhio a chino / e guarda
l'ombre atre e notturne, / apri del pianto tuo le dolios'ume. lucini
né fronda. sannazaro, iv-209: apri l'orecchia: / tu presto serai vecchia
serra / marte superbo e fero / apri tu, padre, e 'ntenerisci, e
: se sei pronta vai a capo e apri le virgolette. / d'ombrose
/ or ti piacia de ascoltare, / apri i bei ochi e non dormire.
altre parole che, « pane! apri! apri! » copriva la voce del
che, « pane! apri! apri! » copriva la voce del capitano.
di dio / pungente di rugiade: « apri, amore, apri! ».
rugiade: « apri, amore, apri! ». cassieri, 147: vi
/ umidi d'orme di cavalle, apri / il mare, alza le nuvole dagli
a noi guadalachara e cile, / apri con essa. 2. strumento
ecolocazione dei pipistrelli, ma che soprattutto apri il secolo a sfide filosofiche, e cosmologiche
», 30-viii-1998], iv: apri la busta con l'opinel, e sul
della sera [25-vii-1997], 27: apri la posta elettronica, e la trovi