. festeggiare con clamori di gioia, applaudire, inneggiare. - anche assol.
applaudènte (part. pres. di applaudire), agg. plaudente.
urbano. = deriv. da applaudire. applaudire (ant. anche
= deriv. da applaudire. applaudire (ant. anche applàudere), tr
esso [argomento], abbiam veduto applaudire a tragedie che pur sono quanto allo
59: non ho citato questo tratto per applaudire a un sentimento di vendetta.
linguaggio delle corti; non vengo qui per applaudire ai delitti, e abborro le massime
applaudito (part. pass, di applaudire), agg. (superi,
gli altri e di fischiare e d'applaudire. d'annunzio, iv-1-119: un applauso
spenzolava dalla finestra e si sbracciava a applaudire. pavese, 1-93: una voce di
le mani [le palme): per applaudire; anche per dolore, stupore,
bocchelli, 1-iii-344: si diede ad applaudire, smanacciando, e blaterando bravo bene
che, pur lacerando i guanti nell'applaudire le ballerine, avete il buon senso
e santa liberalità, che possa non applaudire calorosamente alla intrepida mano che vergò
sa il povero pubblico che osò di applaudire [la mirra]... veuillot
pubblico... non si stancava d'applaudire perché voleva alla ribalta anche la gàstina
che la maggiorità smettesse d'ammirare ed applaudire, sia grande sia piccolo, chi manomette
spenzolava dalla finestra e si sbracciava a applaudire con un entusiasmo che mi ripagava a
crocchiare! e il pùbblico, giù ad applaudire. pascoli, 1508: orlando fiede
di quest'ultimo, ebbe la degnazione di applaudire ad una di lui satira in versi
di lodare, d'esclamare, d'applaudire. 5. figur. ant.
il lettore si ributta in luogo d'applaudire, e lo spirito dell'autore è
tante distinzioni tra il gradire e l'applaudire. parini, 578: gli obblighi
que'tempi cercava roma, disvogliata di applaudire a'vasari e agli zuccari.
4-134: i giovanotti si sbracciarono ad applaudire il linguaggio forsennato d'er- nani non
spenzolava dalla finestra e si sbracciava a applaudire. -assol. guerrazzi,
buio. -figur. letter. applaudire. menzini, i-96: tragga in
passionale di italia non poteva limitarsi ad applaudire. doveva erompere in una frenetica dimostrazione
raccomandato alle comparse... di applaudire con impeto e con insistenza. pirandello
, fuori 'e plaudère * applaudire ', propriamente 'battere, schioccare,
ripugnante esterofilia snobista del pubblico pronto ad applaudire pretese originalità straniere senza ricordarsi delle autentiche
perché si sapesse chi denigrare e chi applaudire. -gridare, dire evviva;
alzare gli evviva; fare vevviva: applaudire. baretti, 2-255: gridiamo evviva
11. assol. acclamare, applaudire; mostrare col plauso il proprio favore
4-134: i giovanotti si sbracciarono ad applaudire il linguaggio forsennato d'emani. rebora,
vivo entusiasmo, con grandi ovazioni (applaudire); calorosamente. massaia, vii-37
prigionie, vuoi co 'l fischiare o coll'applaudire in teatro. d'annunzio, iv-2-714
dal più profondo di me, ad applaudire malignamente. 5. opporsi energicamente
individui detti 'laudiceni ', pagati per applaudire i pezzi teatrali e le aringhe
. -fare segno di letizia: applaudire. f. d'ambra, 81
ed eloquenza, raccogliere elogi e lasciarsi applaudire dagli studenti. stuparich, 5-42:
giorni. 3. locuz. applaudire con i limoncelli: esprimere clamorosamente dissenso
maritaggio. -picchiare le mani: applaudire. foscolo, xvii-350: dopo il
potevano sopportare ed anche, purtroppo, applaudire le più repellenti romanticherie e medievalate,
in roma. 2. applaudire. tesauro, 2-ii-108: fremono di
, 1-iii-344: il bragana si diede ad applaudire, smanacciando e blaterando bravo bene;
in piazza, la sera innanzi, applaudire ai razzi e al pallone volante.
togli. palmear 'battere le mani, applaudire '; per il n. 2,
spettacoli e di gare sportive, per applaudire, incitare, sostenere i protagonisti,
parte del pubblico non si accontenta di applaudire: applaude ed urla pazzamente con grida
al tocco, fare sguazzare i servi, applaudire pencolando. giuliani, i-489: ho
l'altra le palme delle mani per applaudire. -anche: il rumore che ne
-percuotere le mani: batterle per applaudire o, anche, per segnare un
la chiusura. -assol. applaudire calorosamente con battimani. c.
segno di gioia o di favore; applaudire. -anche: manifestare il proprio favore
, bensì nel gingillarsi di politica e applaudire ai cicalecci dell'opposizione o alla restidigitazione
mente può anch'esser talvolta prudenza; l'applaudire (non è dubbio), debolezza
più svergognato volgo che chiamasi pubblico osa applaudire. borgese, 1-16: c'è un
a milano da gallarate e da saronno per applaudire la wanda osiris '
che il pubblico s'avrà preso diletto di applaudire o di fischiare qualche lavoro teatrale
rassettandosi nelle dita gli anelli dopo tanto applaudire, ha chiesto materialmente ad alta voce
di vera sensibilità possa, non dico applaudire, ma ascoltare senza orrore tali racconti ed
riapplaudire, tr. { riapplàudo). applaudire di nuovo. - anche assol.
, con valore iter., e da applaudire (v.).
incaricata di assistere a una rappresentazione per applaudire. p. petrocchi [s
incaricate di assistere a una rappresentazione per applaudire. p. petrocchi [s.
di persone che interessatamente vanno intesi d'applaudire un'opera. -fare il risotto a
si tesero verso di lui; più che applaudire, la folla ragghiava.
, fracasso, baccano; schiamazzare, applaudire rumorosamente (un gruppo di persone,
partic.: battito delle mani per applaudire. p. della valle,
o zelo eccessivo, a lodare, applaudire, spiegare, discutere, ecc.
si sbracciano [i viennesi] ad applaudire il piccolo imperatore quando si mostra in pubblico
consecutive la vostra 'lusinghiera'si è fatta applaudire su queste scene. carducci, iii-15-248:
biasimato pur da coloro che durano in applaudire alle scimunitaggini di stenterello, maschera goffa
'odi barbare'in nome della rima, per applaudire poi ai versi troppo sciolti del primo
guancia della ragazza. -ridere o applaudire fragorosamente e, talvolta, sguaiatamente.
intr. anche con la particella pronom. applaudire vigorosamente, in maniera scomposta.
: poi il bragana si diede ad applaudire, smanacciando, e blaterando bravo bene
gatore di pubblici può far accettare e applaudire. 3. superiore; che
13-230: mi spellerei le mani se dovessi applaudire gli scultori italiani come si meritano.
7. locuz. spellarsi le mani: applaudire fragorosamente e a lungo. moretti
non dico si spelli le mani ad applaudire, ma non fischia = comp.
, si era creduto in obbligo di applaudire, ridendo, le volgari spiritosità del
i battimani], prima che ad applaudire attori e autori, a svegliare gli stessi
, 1-62: gli altri, ad applaudire alle costui trasonerie; e fra tali smargiassate
bernecche. de amicis, xv-248: fa applaudire e strepitar d'entusiasmo tutti quanti a