.). addolorata, sf. appellativo della madonna, associata dalla devozione
351): vecchia, era il suo appellativo usuale; gli aggiunti, che qualcheduno
lat. anguicoma (ovidio), appellativo delle erinni, formato sul gr. òcpió&pi
. 8 e 9). appellativo, sm. gramm. sostantivo comune,
che segna tesser comune, è detto appellativo. beccaria, i-249: tutt'i nomi
. disus. lasciare il proprio per l'appellativo: lasciare il certo per l'incerto
si dice, il proprio per l'appellativo. lippi, 9-3: e lascia
: e lascia il proprio per l'appellativo, / cercando miglior pan, che
9-3: lascia il proprio per l'appellativo. maniera di dire, tratta dalla gramatica
gente, che qui va sotto l'appellativo d'opposizione, non può per buona sorte
... i quali non hanno ora appellativo corrispondente, essendo scomparsi affatto dall'arena
mia, e, se v'ha altro appellativo più dolce, abbiti anche quello.
la strega... cantando quel bello appellativo per intercalare. e. cecchi,
capo, guida; sovrano (appellativo con cui presso i greci erano designati
... i quali non hanno ora appellativo corrispondente, essendo scomparsi affatto dall'arena
a baciglia. bacìccia, sm. appellativo con cui nell'italia settentrionale si designa
d'onde viene il verbo imballare e l'appellativo imballatore (sulla piazza di genova:
che chiamavano i loro pastori con l'appellativo di barba 'zio '). -
frigio. -berecin zia: appellativo della dea cibele. savioli,
e da donne. 2. come appellativo ironico. bandello, 1-35 (i-437
! 2. vezzeggiativo, o appellativo affettuoso, anche con riferimento a ragazzi
i capelli biondi (ed è altresì appellativo di divinità classiche, di personaggi mitologici
fama. 5. bot. appellativo di alcune varietà di arancio, il
della repubblica) i quali non hanno ora appellativo corrispondente, essendo scomparsi affatto dall'arena
addirittura dalla campagna: sì da giustificare l'appellativo brutalmente scherzoso di « burino » con
. bruto1. bruto3, sm. appellativo che (in memoria di marco giunio
'che gonfia le gote '(appellativo di una rana nella batracomiomachia);
sia il burchiello a derivare il proprio appellativo dalla locuz. alla burchia (cfr
dalla campagna: sì da giustificare l'appellativo brutalmente scherzoso di « burino » con
cosa sia campionessa. -campionissimo: appellativo che si dà (nelle cronache sportive
, 2-685: lascia il proprio per l'appellativo... lascia il certo per
. della cappadocia. -padri cappadoci: appellativo comune di alcuni grandi teologi del sec
uno stabilimento commerciale. l'uso limita quest'appellativo agli stabilimenti individuali e a quelli formati
* casa di san giorgio '. appellativo primieramente dato alla banca di san giorgio
anche, semplicemente, castelli): appellativo di vari borghi della zona dei colli
grifo. 2. scherz. appellativo dato dai fiorentini, ai senesi,
cìntio), agg. e sm. appellativo di apollo. berni, 149
2. cinzia, sf. appellativo di artemide, di diana 78-6:
(citerèa), sf. letter. appellativo di afrodite (o venere)
. stor. durante la rivoluzione francese, appellativo con cui venivano designate indistintamente tutte
del vicinato (ed è usato come appellativo, prima del nome, fra gente
/ vi feci. 3. appellativo col quale ufficialmente si chiamano fra loro
che segna l'esser comune è detto appellativo. e chi lo dicesse dalla sua natura
che in fine chiamarlo più comune che appellativo non apporterebbe né facilità né chiarezza alcuna
precedere il nome vero della fanciulla dall'appellativo ordinario che impongono le consuetudini mondane.
costituzionali). - sacra corona: appellativo con il quale un tempo ci si
telaio e corroborare il proprio scudo con l'appellativo « di saltacavallo *: il tutto
/ d'ogni cortese. -come appellativo di cortesia in formule di saluto e
; * col peplo color di zafferano appellativo omerico dell'aurora. crocalétta (crocalina
dell'annunziata. 3. stor. appellativo con cui si chiamavano fra di loro
mio, cuore del corpo mio: appellativo affettuoso di persona amata.
seguito da un attributo, da un appellativo, da un titolo): trattare come
: trattare come tale, attribuire quell'appellativo, quel titolo, ecc. -darsi
ecc. -darsi del: attribuirsi quell'appellativo, quel titolo. aretino,
fiorisce il dattero. -figur. come appellativo amoroso (di origine biblica).
onore (ed è usato anche come appellativo onorifico). guittone, i-28-1
deipara, agg. e sf. appellativo di maria in quanto madre di
ant. dinominazióne), sf. appellativo (per lo più, dedotto da un
e un significato precisi; definizione, appellativo. giamboni, 4-8: paremi
talvolta disparatissimi. 5. epiteto, appellativo, nomignolo. svevo, 5-327:
ammiro. 4. come appellativo, rivolgendo il discorso, a voce
zeus e madre di afrodite. -anche: appellativo di afrodite stessa. dante
greca, madre di afrodite, o anche appellativo di afrodite stessa; cfr. fr
, soprannome, ecc.) usato come appellativo o in sostituzione del modo di dire
un dato nome, con un dato appellativo); denominare. leggenda di lazzaro
vecchio già tanto. -vostra dominazione: appellativo onorifico. fava, xxviii-13: la
vocativa, come titolo di ossequio, appellativo rispettoso: signore, maestro. cammelli
sforzansi d'ingannare, 5. appellativo onorifico, attribuito a principi, grandi
. eleusine, dal gr. 'exeuolvo appellativo di demetra, dea dei cereali, venerata
3. plur. eccles. appellativo con il quale venivano designati i membri
sai? chirurgo esimio. -come appellativo. alfieri, 6-215: alta ed
ond'egli è fabro. -come appellativo di vulcano. petrarca, 42-4:
aritmetica e geometria. -come appellativo di dio creatore. fiamma, 499
o, divino fabbro infallibile? -come appellativo di giove. delfino, 1-470:
di protezione di fedeltà. -come appellativo. tommaseo [s. v.
14. sm. stor. appellativo con cui venivano designati gli agenti di
tre belle figlie femmine. -come appellativo affettuoso. dottori, 218: vengo
aranci! -figlia mia!: appellativo denotante un rapporto di familiarità.
, semplice- mente, figliuola): appellativo con cui un superiore ecclesiastico si rivolge
vecchio di notte. 5. come appellativo affettuoso. giamboni, 33: figliuolo
in eterno, eterno sole. -come appellativo affettuoso. anonimo, ix-1027: or
fioretti di carta colorata. -come appellativo della donna amata. boiardo, canz
rigonfi. 5. letter. appellativo di firenze. del bene, 1
(una denominazione, un titolo, un appellativo). zucchelli, 307: se
* francese '(vedi francesco): appellativo dato a san francesco dal padre,
anagna. -in partic.: appellativo rivolto a cose o animali considerati creature
con le tue folli ventate. -come appellativo affettuoso: compagno, amico.
tu ti svegli ». -come appellativo ironico o sdegnoso. boccaccio, dee
3. come appellativo premesso al nome di battesimo, e
frate tommaso quest'altra faccia. -come appellativo di persona devota (che per lo
altro ordine cavalleresco. -frati gaudenti: appellativo volgare dei cavalieri della beata maria
, in partic., come, appellativo derivato dal linguaggio cristiano). cavalca
suo è nimico. -ant. come appellativo che i religiosi si danno fra loro
. gabr 4 colui che dà ', appellativo che 1 musulmani adottavano per indicare questo
voglia dire non esistere. -come appellativo familiare e bonario di persona di cui
, 1-154: 'genere ', appellativo della dipintura di meno alto intento di
si esce di mente. -come appellativo (in un compì, vocativo e
più propria materia che non abia punto del appellativo, quanto è il fare la vita
fungo esotico e va in commercio coll'appellativo di giallo indiano. -giallosanto {
era considerata un giglio. -come appellativo affettuoso. guittone, 118-7: ché
gioia, l'eccitazione. -come appellativo (con una nota di delicata tenerezza
! oramai ne sono stufo. -come appellativo (a esprimere biasimo, spregio,
; buona, benestante. -come appellativo, a esprimere infinita tenerezza e,
e acuto e onesto. -come appellativo. - anche sostant. bembo,
goffaggine campagnola. -anche come appellativo scherz. caro, 12-i-6: consegnategliene
intercessor si nieghi. -come appellativo di rispetto o tenerezza. anonimo,
. gradivo1, sm. mitol. appellativo di marte; marte stesso. -
quello di duca; comporta l'appellativo di 'sua altezza *).
3. ant. denominazione, appellativo. frezzi, i-13-121: la parte
avuto per altra parte. -come appellativo. rinaldo degli albizzi, 11-577:
marco antonio. 2. come appellativo onorifico (sul modello di sua maestà
. -imbroglione, ciurmatore (come appellativo scherz. o di biasimo).
impenetrabilità della * turris eburnea'? l'appellativo glorioso... avvolgeva il nome di
gioco delle tre carte. -come appellativo affettuoso. soldati, 2-424: gli
dasyon, * impuri ', mentre l'appellativo di 'puri', sudra, fu
là qualche modella incomparabile. -come appellativo. c. 7. frugoni,
insensato, nato allocco. -come appellativo di biasimo o come ingiuria. canti
mastin l'aquila invitta. -come appellativo di onore o di ossequio. donato
con dio 'e fu l'appellativo dato in origine al patriarca giacobbe dopo
= deriv. da kaiser, appellativo dell'imperatore tedesco. kaiserìstico,
sono ghiotte e ladroncelle. -come appellativo di riprovazione e di biasimo. fioretti
gregge e fier ladrone. -come appellativo di biasimo. ariosto, 2-3:
di gatti lecconi. -come appellativo di biasimo e di insulto. buommattei
nova beltà divina. -come titolo appellativo (sul modello di sua eccellenza,
sono adagiate al suolo. -come appellativo amoroso. pier della vigna, 128
cuore, n. 27. -come appellativo riferito a re, condottieri, eroi
serragli ambulanti, per i primi ha l'appellativo di 'zerbino, bellimbusto, pirulino
è ormai inadeguato. -come appellativo rivolto da un autore a chi sta
. delminio, ii-123: qualunque nome appellativo, levandone alcuni propri che nel numero
, beato. - anche: come appellativo onorifico. giovio, ii-13: dico
. frapposto fra un nome proprio e l'appellativo o fra un titolo di cortesia e
. -scherz. vostra loquacità: come appellativo rivolto a persona ciarliera (sul modello
rinchiude così bella luce! -come appellativo. serdini, 1-182: o risplendiente
agguagliarlo al pontefice. -come appellativo onorifico o affettuoso. tasso, n-iii-1047
stato in precedenza designato segretamente con tale appellativo. -anche in senso osceno.
agiata condizione sociale; attualmente è appellativo scherz. o iron.); da
. giovane donna, signorina (come appellativo familiare, non privo spesso di ironia
mattone '. madonna, sf. appellativo di rispetto, d'onore, di
è oggi nostra. -letter. appellativo riferito all'italia e a roma,
mia (per lo più come appellativo affettuoso). bembo, n-180:
bandiera austriaca. -maestà cattolica: appellativo tradizionale del re di spagna.
che dice la maestra '. -come appellativo. pananti, i-j20: quindi la
per la nostra razza. -come appellativo (e con una speciale connotazione di
onorate ai nepoti si additino. -come appellativo di gesù cristo. dante, purg
'l mio primo amore. -come appellativo di ammirazione e di tenerezza. gosellino
ai giacenti. -titolo di ossequio o appellativo di un re, di un principe
in modo enfatico). -anche: appellativo preposto per lo più al nome proprio
, potente (ed è per lo più appellativo genericamente onorifico, soprattutto nel mondo
forza. -magna gentilezza: come appellativo onorifico. andrea da barberino, i-41
mahatma, sm. invar. appellativo onorifico riservato in india a maestri di
conseguenza del suo gesto. -come appellativo di biasimo e di rimprovero. crudeli
). corvaccio (anche come appellativo ingiurioso per indicare persona chiacchierona, maldicente
letter. uccello del malaugurio (come appellativo spreg.). pascoli,
tratto cattò benivolenza da lui. -come appellativo di biasimo. a. f.
mercante di granaglie. -come appellativo esprime confidenza e affetto. sacchetti,
pesci più orribili. -come appellativo affettuoso. pascoli, 19: o
. 3. gerg. ant. appellativo di prostituta. aretino, 20-150:
. scherz. nominare con l'ossequioso appellativo di marchese (o marchesa).
-in partic.: titolo o appellativo dei figli maschi di un marchese,
turchi. 2. stor. appellativo, diffuso in dalmazia verso la metà
a galla. -stella del mare: appellativo della vergine maria, come guida e
uso; ed alle volte è pure appellativo di ingiuria. graf, 3-73:
massimo, méyicmx;. -come appellativo di persona rivestita di grande autorità e
la ribellione a lui. -come appellativo di divinità pagane. caro, 8-130
le loro minori. 7. appellativo riservato alle religiose alle quali spetti il
. region. zia (con valore di appellativo affettuoso). manzoni,
. delminio, ii-123: qualunque nome appellativo, levandone alcuni propri che nel
quello delle facoltà fisiche. -come appellativo di biasimo. tassoni, 9-81:
determinato: essere degno di ricevere un appellativo o una denominazione che rispecchia fedelmente le
usato come formula di cortesia o come appellativo onorifico e di rispetto); meritevole
missère, missière), sm. appellativo che esprime rispetto, onore, sottomissione
un sol nome. 4. come appellativo generico: signore (e oggi assume
. stor. nella repubblica di venezia, appellativo onorifico riservato al doge. capitolare
conferire, assegnare il nome o un appellativo a qualcuno o a qualcosa. pietro
micaddo), sm. stor. appellativo onorifico per indicare l'imperatore del giappone
2. figur. donna (come appellativo affettuoso). raiberti, 1-142:
. -per antonomasia. il migliore: appellativo col quale, per lo più con
sf. invar. ingl. signorina (appellativo che in inglese si premette al nome
uccidere la loro fede. -come appellativo rivolto alla divinità di un culto misterico
devono levare tanto di cappello. -come appellativo di dileggio più o meno marcato.
ignorante (e talvolta è usato come appellativo di dileggio).
uomo e di dominatore. -come appellativo più o meno ingiurioso. tommaseo [
che tiene atteggiamenti da adulto. -come appellativo di dileggio. burchiello, 118:
contrappone a 'duro', designando con tale appellativo quel corpo che non cede a sforzo
. buommattei, 99: parte dell'appellativo dicono essere il collettivo il quale nel
. donna, ragazza (anche come appellativo generico). gelli, iii-72:
passato di roma. -come appellativo attribuito a un sovrano: maestà.
, vedeva, testificava. -come appellativo riferito a un personaggio determinato.
'di nome proprio si è fatto appellativo, così forse anche 'monello in
, sf. ant. e letter. appellativo di rispetto, di onore, di
tale titolo si venne trasformando in semplice appellativo di cortesia, riferibile, nel generico
. 3. disus. come appellativo di sarto, di parrucchiere. parini
ma oltre che in questo senso usasi come appellativo familiare, equivale ancora ad 'ehi
ritenutezza delle giovani. -come appellativo di stima e lode. aretino,
lunghe. -popol., come appellativo. pasolini, 3-191: a moro
a lungo in italia. -come appellativo affettuoso. svevo, 6-536: ah
moscadello. 3. agg. appellativo con cui vengono designate varietà di frutti
le ragioni del ritardo. -come appellativo affettuoso. montale, 9-78: moscerino
scherz. sterminatore di mosche (come appellativo dell'imperatore romano domiziano che, secondo
(e può essere usato anche come appellativo iron. o affettuoso) o,
vorrian gli ebrei. -come appellativo ingiurioso o come insulto (anche nelle
mulcìbero, agg. letter. appellativo di vulcano. garzoni, 7-304
da'muliebri. -fortuna muliebre: appellativo della dea fortuna, titolare di un
crudele musa. -decima musa: appellativo attribuito dal d'annunzio all'energèia (
.]: 'muscéppia ': è appellativo popolare di femmina presontuosa e difettosa.
giustifica e la vanta. -come appellativo affettuoso. parabosco, 4-8: -sì
» sm. invar. signore (come appellativo di cortesia o di riguardo!.
nasuti? -maestro nasuto: come appellativo ironico, a indicare persona presuntuosa,
nepomuk (ed è, antonomasticamente, appellativo di san giovanni, patrono di boemia)
apportatore di vittoria (ed era un appellativo di alcune divinità, come zeus
mitol. nella mitologia greca, appellativo di alcune divinità, in partic. di
apportatore di vittoria (ed era un appellativo di zeus). tramater [
nicopèia, agg. femm. appellativo della madonna, in quanto propiziatrice di
nina, sf. vezzegg. region. appellativo che rivela affetto, dolcezza, tenera
o come oggetto della proposizione. -nome appellativo o comune: che si può riferire
turba. citolini, 516: il nome appellativo, il primitivo, il derivativo e
delle cose dimostrano. 3. appellativo usato per designare una persona con riferimento
. chi impone un nome o un appellativo; inventore di nomi. l
pronom. avere un nome o un appellativo determinato, prendere il nome, chiamarsi
s'attestava di discutere. -come appellativo. vai, 9: addio nonno
dovuti rispetto, ossequio (e come appellativo esprime riverenza affettuosa o confidenza o può
6-395: bisognerà a forza appiccare l'appellativo dell'individuale patria sua, non si potendo
-figur. giglio, rosa novella', come appellativo amoroso, rivolto a giovane e leggiadra
. generato da una nube (come appellativo dei centauri, in quanto nati,
oggidì. 2. denominazione, appellativo. de luca, 1-1-24: gli
ognibène, sm. letter. appellativo di dio. rebora, 2-234
. ant. clementissimo (ed è appellativo di dio). bianco da siena
non esser intesi. -come appellativo rivolto a persona di cuinon si conosce il
, onore (ed è anche usato come appellativo di riguardo). cavalca,
l'attività indicate dal proprio nome o appellativo; nominale (e può assumere una
i più diademi. -come appellativo (anche con una connotazione iron.
d'onza in amore. -come appellativo amoroso. d'annunzio, 2-80:
orrevole uomo del parentado. -come appellativo scherz. di un membro del parlamento
una nomina, un privilegio, un appellativo onorifico. dante, conv.,
. padre della lingua italiana. -come appellativo (e con una speciale connotazione di
a una congregazione religiosa (anche come appellativo reverente, affettuoso o scherz.)
un giorno di festa. -come appellativo rispettoso. bacchelli, i-ii-95: c'
altinterno di una corte (anche come appellativo ossequioso nello stile epistolare). bibbiena
di chi è il padrone. -anche come appellativo scherz. per indicare il padrone stesso
fatica presso un paesano. -come appellativo che, sottolineando la comunanza di origine
ha convertito. -francesco pagnotta: appellativo di francesco giuseppe, imperatore d'austria
palle, sm. invar. tose. appellativo confidenziale affettivo o ironico con cui ci
cagliaritano, 108: 'palle': appellativo generico e confidenziale d'uomo o ragazzo
della canna da soffio. -come appellativo confidenziale, affettivo o iron. con
': di bambino grassoccio. -come appellativo confidenziale o iron. con cui ci
. creatura eccelsa e divina (ed è appellativo di maria vergine). lauda
teneramente amata (e ha valore di appellativo affettuoso). caviceo, 1-79:
a nulla, fannullone (anche come appellativo ingiurioso). fagiuoh, 1-5-457:
. nei rapporti amorosi. -anche come appellativo affettuoso. dante da maiano, xxxv-1-481
ad martyres, da cui deriva l'appellativo popolare di 5. maria della rotonda;
sm. onnipotente (e fu l'appellativo di numerose divinità greche in età ellenistica
. 2. per estens. come appellativo di rispetto, anche scherzoso e ironico
il grande papà camillo. -come appellativo amoroso. aretino, 20-162: «
sm. papà, babbo (come appellativo affettuoso: e può anche indicare il
, sm. papà, babbo (come appellativo affettuoso). tronconi,
dovrà andare in giro con quel misero appellativo di * signor ', che letterati,
furfanti... parabolano è rimasto l'appellativo degli uomini fatui e vani.
citolini, 516: il nome appellativo,... il participiale,
addomesticato. 2. figur. come appellativo affettuoso, rivolto a un amante.
. 2. figur. come appellativo affettuoso, rivolto a un amante.
vivace e ciarliero. - anche come appellativo affettuoso. carducci, ii-1-9: rompemi
le mucche col campano. -come appellativo affettuoso della donna amata. capilupi
di gieremia apostolo. -come appellativo di riguardo riservato a persone autorevoli e
da gravi pericoli. - anche come appellativo onorifico. ghislanzoni, xc-459: salvator
. citolini, 516: il nome appellativo, il primitivo, il derivativo,
). letter. nella mitologia greca, appellativo di apollo in quanto risanatore dei mali
popolo romano. -amici pedanti: appellativo che g. carducci, g.
/ ed aristotele meditava. -come appellativo della dea era. garzoni, 7-288
nel xix sec., in toscana, appellativo con cui venivano polemicamente designati i sostenitori
modi e nell'aspetto. -anche come appellativo affettuoso. pratolini, 9-33: «
del piccione. 4. figur. appellativo affettuoso rivolto a persona che suscita tenerezza
bambinucce dell'asilo. -come appellativo di sovrani particolarmente bassi di statura.
grandezze di napoleone i (e l'appellativo fu coniato da victor hugo, napoléon
un ristorante, un bar (e tale appellativo, fino a poco tempo fa particolarmente
piella. pièro1, sm. appellativo generico di persona, per indicare un
agg. letter. pieveloce (ed è appellativo di achille). 5
che procede molto velocemente (ed è appellativo tipico del personaggio omerico di achille)
. -ricevere un gesto o un appellativo affettuoso, un'espressione di cortesia o
: quanta convenienza poetica si riconosce all'appellativo 'satyrus', che la scienza diede alla belva
ugonotti di ronsard fu chiamato plèiade, appellativo che si diffuse rapidamente; la prima
, signorile, cortese (anche come appellativo di cortesia). bisticci, 1-ii-49
aveva fatti notare dai popoli con quell'appellativo di dispregio. 2. pavido
vivo; la bacca stessa. -anche come appellativo affettuoso. faldella, iv-161
ficaria verna). - anche come appellativo affettuoso. faldella, iv-ibi:
irrequieto. -anche come rimprovero affettuoso o appellativo scherz. fagiuoli, ii-92: avevate
un soprannome, un nomignolo o un appellativo a qualcuno o a qualcosa.
angelico. citolini, 516: il nome appellativo, il primitivo, il derivativo,
davanti a un nome proprio, come appellativo per indicare un appartenente al clero secolare
un precettore dell'umanità. -come appellativo di gesù cristo. bibbia volgar.
fosse librata e pari. -come appellativo o titolo di onore. f
dei covanti istinti predatori. -come appellativo di minerva e di giove in quanto
in un'avemmaria. -ant. appellativo, titolo che indica un'alta carica,
doti personali, illustre (anche come appellativo e con uso scherz. o bonariamente
arecco e il buon tristano. -come appellativo onorifico. laude cortonesi, 1-i-290:
-ricevere un gesto o un appellativo affettuoso, un'espressione di cortesia;
per la zoologia. -titolo, appellativo onorifico. dizionario politico, 371:
. 2. dotare di un appellativo. trattati antichi, 134: furono
da molta cultura. -ant. appellativo antonomastico. anonimo fiorentino, ii-266:
in terra. 5. come appellativo onorifico: eccellenza. s. degli
(1954). 2. come appellativo premesso o anche posposto al nome proprio
* gàn (nel composto ganhoy, appellativo dell'imperatore d'etiopia); cfr
atomo dello stesso elemento (e tale appellativo prendono pure i composti ottenuti introducendo un
analoghi. 8. mitol. appellativo della fortuna, in quanto causa prima
principale si prese il tutto. -come appellativo colloquiale o ironico per alludere a un
in tenera età. -anche: titolo o appellativo dei figli maschi di un principe,
parte dei salmi veterotestamentari (spesso nell'appellativo re profeta). lunardo del
, sf. ant. prosopopea (come appellativo ironico di una persona che si dà
gigli, 2-49: il sustantivo altro è appellativo, altro è proprio. il proprio
può stare senza il proprio o lo appellativo che lo sostenga. castelvetro, 8-2-04
. -lasciare il proprio per l'appellativo: v. appellativo, n.
il proprio per l'appellativo: v. appellativo, n. 1. -non
, e senza tema di prostituzione, l'appellativo di 'poeta ', riconoscono i
primo martire della fede cristiana (ed è appellativo di santo stefano). laude
. 2. come titolo o appellativo di un dignitario. amari, 1-iii-334
-bollare con un proverbio; definire con un appellativo scherzoso o ironico (anche in relazione
le abbia recato oltraggio. -come appellativo. laude cortonesi, 1-ii-187: '
die gran travaglio alle menti? -come appellativo onorifico. sercambi, 2-i-20: ci
401]: oltre che con l'appellativo di 'psicodisleptico 'l'lsd è nota
fatto la tua enterocolite. -come appellativo. la capria, 1-105: «
con riferimento ai mazziniani (e fu appellativo polemico usato da vincenzo gioberti).
, 'impuri ', mentre l'appellativo di 'puri ', sudra, fu
me tua sposa accolto? -come appellativo o come epiteto ingiurioso, anche per
doppio marito. 3. come appellativo o come epiteto ingiurioso, anche per
per pagar la veste. -come appellativo rivolto a un frequentatore di prostitute.
-come appellativo o epiteto ingiurioso, per esprimere genericamente
l'alito puzzolente, fetido (anche come appellativo ingiurioso o soprannome). folengo
. mussolini (1883-1945); ed è appellativo scherz. di origine romanesca.
qualifiche. 2. titolo o appellativo spettante o attribuito a una persona in
venti pignatte. -sm. appellativo elogiativo. dossi, 2-ii-747: era
quiriti, sm. plur. stor. appellativo dei cittadini romani, usato in
.). radiocafóne, sm. appellativo scherzoso e ingiurioso rivolto a chi usa
radioso. radiosbafatóre, sm. appellativo attribuito a chi ascolta la radio senza
dirgli di no. -come appellativo scherz. o iron. rivolto a persone
al maestro? -in un appellativo. boccaccio, dee., io-7
di naturali cose. -come appellativo scherzoso e affettuoso, riferito in partic
dotata di straordinaria vivacità (anche come appellativo affettuoso rivolto a bambini e in raffigurazioni
pare un ranocchino '. -come appellativo affettuoso o scherz. di bambini assai
a quello inimigo ravaxe. -come appellativo della xxi legione dell'esercito romano.
agonie vaticinanti. -attribuirsi indebitamente un appellativo, un epiteto. capellano volgar
che ne fanno parte (e inizialmente tale appellativo indicava per lo più i funzionari pubblici
ratrino, sm. topolino (come appellativo affettuoso o di commiserazione rivolto a un
n. 9. -re fedelissimo: appellativo del sovrano di portogallo (cfr.
, ottenendo il diritto di fregiarsi di tale appellativo (una ditta, una compagnia)
rosmini, xii-17: conviene spiegare anche l'appellativo di 'reali 'che si dànno
si dànno ad alcune relazioni. questo appellativo altro non può voler dire che relazioni che
-stor. durante la rivoluzione francese, appellativo degli ecclesiastici che non avevano giurato
redentrice del salvatore (con riferimento all'appellativo di regina, che le è attribuito
sm. in senso generico: nome o appellativo che indica una relazione di affetto o
cantava un buggeron toscano. -come appellativo onorifico degli appartenenti al clero (anche
d'alimento in queste (ricordo l'appellativo di imerio), un po'd'olio
alla ribalda. 3. come appellativo o come epiteto ingiurioso, anche per
sul nilo? 9. come appellativo o come epiteto ingiurioso, anche per
sciare un centinaio. 6. come appellativo o come epiteto ingiurioso, anche per
ricci. -anche sostant. e come appellativo affettuoso. tommaseo, 2-i-78:
innamorata. -sostant., come appellativo. nieri, 269: ehi,
e ricciutini. -sostant. come appellativo. d'annunzio, iv-2-16: mi
traduzione del lat. refugium peccatorum, appellativo della madonna nelle litanie lauretane).
7. letter. ant. come appellativo amoroso comicamente parodico nel linguaggio rusticale.
famiglia che li somministrava. -in un appellativo. bembo, iii-382: certamente,
-affermarsi, prendere piede (un appellativo). -anche sostant. r
degnamente rappresentato in una persona (un appellativo d'onore). boccaccio, dee
fo riverenza profondissima. 11. appellativo onorifico rivolto a persone autorevoli ai grado
. capek (1890-1938), derivò dall'appellativo ròbota 'lavoro, servitù della gleba'per
e della successiva attribuzione a ottaviano dell'appellativo di augusto, con la progressiva esautorazione
-perché? -per il romantico e romanzesco appellativo. 5. che è frutto
/ l'ultimo strazio. -come appellativo affettuoso della donna amata. g
2. figur. fanciulla (come appellativo affettuoso). parini, 304:
da nizza e da alessandria. -come appellativo d'amore e di ammirazione. g
documentato nel sec. xvi) riflette l'appellativo alpino occidentale reuse, ruisa col valore
pudore. -viso rosato: come appellativo amoroso. fabula de cefalo e procris
, sm. e f. stor. appellativo di un ufficiale reale che nel regno
le faccende. -offensivo (un appellativo). fr. morelli,
del corpo e dello spirito. -come appellativo premesso al nome proprio per indicare chi
incenso, ecc.). -anche come appellativo di rispetto (per le cose della
cristo tre volte il segnò. -come appellativo di rispetto e di devozione nei confronti
: persona di grande saggezza (come appellativo encomiastico). sanuao, iv-405:
. ant. santità (anche come appellativo di rispetto). fr.
riveder l'amato volto. -come appellativo affettuoso della persona amata. pratolini
donna). - anche come generico appellativo amoroso. parabosco, 7-29: lesbia
ispirata dal demonio (con riferimento all'appellativo attribuito da cristo a pietro che gli
. satanismo. satanèllo, sm. appellativo dei giocatori della squadra calcistica del foggia
e delle vergini folli. -come appellativo del re di francia carlo v (
docenza l'altro ieri. -come appellativo genericamente spreg. baretti, 2-58:
. syoivi'i; -ìèoc, 'schenide', appellativo di afrodite. schenióne,
mia madre ammalata. - come appellativo ingiurioso. bacchelli, 18-i-259: -purtroppo
i piedi a terra. -come appellativo. nieri, 342: serra la
di comportarsi; negligente. -anche come appellativo di rimprovero. guerrazzi, 2-544
maneggiare la folgore. -come appellativo fortemente spreg. nei confronti di persone
come sei sciocca stasera. -come appellativo. simintendi, 1-31: o isciocca
fino a mezza notte! -come appellativo di ammonizione o di biasimo. f
da scoppietto, n. 2: l'appellativo ha origine dal fatto che i gesuiti
contro le cose. -come appellativo ingiurioso. d'annunzio, iv-2-382:
dice in alcuni luoghi di toscana come appellativo carezzevole di fanciulla vispa e graziosa.
sm. ant. signore (anche come appellativo). novellino, xxviii-827: la
magra ed emaciata. -anche come appellativo ingiurioso di donna brutta e bigotta.
-per estens., come generico appellativo di rispetto: signore. -con uso
come dire? semplice ». -come appellativo. gherardi, 2-iii-204: ciascheduno ne
che dice la badessa. -come appellativo. oddi, 1-67: la fede
il sale è indispensabile. -come appellativo ironico. svevo, 3-710: a
-in determinati settori di un'azienda, appellativo attribuito a chi si distingue per particolari
nell'espressione sennino d'oro e come appellativo scherz. o iron.).
letter. ant. signora (ed è appellativo di rispetto e d'onore).
e politici. -dottore serafico: appellativo di s. bonaventura da bagnorea,
rinnovò. serafina, sf. appellativo di s. caterina da siena (
affatto fuor d'uso. -come appellativo rispettoso nel discorso diretto. monte di
al serenissimo. 2. come appellativo della vergine maria. trattato spirituale,
pari un sermollino. 3. come appellativo amoroso. buonarroti il giovane, 10-912
ant. sfregiato (anche come appellativo). garzoni, 7-551:
qualunque pettegola sgualdrina. -come appellativo o come epiteto ingiurioso. de marchi
ha trattato poeticamente gli astri (come appellativo). pascoli, i-867: albinovano
il nome. -insignire di un appellativo. michelstaedter, 286: non per
che dice e pensa. -come appellativo di divinità pagane. dante, vita
signore, rivolgersi e qualcuno con tale appellativo. -per estens.: trattare qualcuno con
. fiorini 22. 8. appellativo di riguardo, di deferenza, di cortesia
tutto il mio cuore. -come appellativo della verità considerata sposa dell'anima.
e la sua signora. -come appellativo generico rivolto alla singola persona o all'
di lada tecca. 11. appellativo di grande rispetto e deferenza attribuito un
ragioni.. ». -come appellativo di omaggio alla donna amata.
tutto bontà, tut -come appellativo di amore. to discrezione, / la
ceto sociale elevato. - anche come appellativo di riguardo e di cortesia.
protettiva e molle). -anche come appellativo di riguardo e di cortesia, in
di simpaticoni la nostra. -come appellativo di confidenza: amicone, compagnone.
sm. stor. nell'impero bizantino, appellativo che indicava il collaboratore più vicino o
relazione con un nome proprio, come appellativo di riguardo). baiatri
, sf. dial. signora (come appellativo che precede il nome proprio).
, sf. dial. signoria (come appellativo di rispetto). boerio, 663
restarvene con incredibile obligazione. -come appellativo onorifico usato nel rivolgersi a un re
me pregare il sire. -come appellativo di divinità pagane o di personificazioni.
) di g. d'annunzio, appellativo della figlia del poeta. renata.
/ crepita e spuma. -come appellativo di animali, in partic. di uccelli
, sm. ant. fratello (come appellativo ironico o scherzoso).
sòbi, agg. plur. letter. appellativo dei satiri nell'antica grecia. -
sciocco, bietolone. - anche come appellativo ingiurioso. grazzini, 9-86: la
di fronte a vivy; e all'appellativo di suocero, aggiungevo suonanti imprecazionidi 'vecchio,
, sm. region. signore (come appellativo popolaresco di deferenza preposto a un nome
, sf. region. signora (come appellativo popolaresco di deferenza preposto a un nome
vostro figlio e fratello. -come appellativo d'ammiccamento, d'intesa. arpino
che savranno. -dottor sottile-, appellativo del filosofo e teologo scozzese giovanni duns
. sommo, altissimo, onnipotente (come appellativo di dio, di gesù cristo o
nella lirica d'amore ricorre spesso come appellativo di lode della donna amata).
-molto elogiativo, altisonante (un appellativo). loredano, 201: con
esser pronti a partire. -come appellativo iron. manzoni, pr. sp
, egregio (per lo più come appellativo onorifico di persone ragguardevoli o che esercitano
. titolo di riguardo, usato come appellativo dei membri di un'assemblea cittadina.
piccola pleiade dei sommi. -come appellativo enfatico. boccaccio, dee.,
-aggiunto come titolo onorifico (un appellativo). b. barezzi, 1-44
donna coniugata da poco. -anche come appellativo affettuoso. fagiuoli,
che va sposo. - anche come appellativo affettuoso. f. romani,
schiuma (ed è anche usato come appellativo di afrodite stessa). lorenzo
e li inizia sessualmente (anche come appellativo iron.). nieri,
stellini, ecc. 5. come appellativo affettuoso. buzzati, 6-308: poi
stercoranisti, sm. plur. relig. appellativo con cui spregiativamente vennero designati quegli eretici
, facevasi un circolo rispettoso. -come appellativo ingiurioso. la spagna, 14-7:
, è troppo stimabile. -come appellativo ossequioso. landolfi [golgot],
del naturalmente vivo. -come appellativo ingiurioso. casoni, 2-3-391: -o
diversamente dalla dinario': distinguevasi con questo appellativo nel secolo xvii zione delle tradizioni paesane e
o nobiltà di sangue (anche come appellativo ossequioso). boccaccio, viii-1-39:
l'altre monacelle. -come appellativo rivolto a una religiosa. garzo,
non son sora vostra. -come appellativo di era, sorella (nonché moglie)
4. sommo, altissimo (come appellativo di dio o della madonna).
. ricevilo. -in relazione con un appellativo (come madonna, messere, signore
(usato solo al femm.). appellativo della madonna in quanto madre di gesù
; già noto ai romani con l'appellativo di 'campi laborini o laboriae', come
di avventura di e. salgari, appellativo attribuito a sandokan e ai suoi uomini
di avventure di e. salgari, appellativo dei pirati capeggiati da sandokan. salgari
dodici anni incirca. 3. appellativo onorifico annesso a una carica, a una
tope e di sorci. -come appellativo scherz. e affettuoso rivolto a una
e delle belle tote. -come appellativo di riguardo premesso al cognome o al
traghettante. un'imbarcazione. -come appellativo di caronte. - anche sostant. dalla
di frequenza, cosa che giustifica l'appellativo di transponditori ai particolari ripetitori, in
, agg. ant. onnipotente (come appellativo di una divinità).
dalla prassi medievale che gli diede l'appellativo di 'dia- bolus in musica'.
; baldracca, puttana. -anche come appellativo o epiteto ingiurioso per esprimere disprezzo,
, nei secoli xvi e xvii, appellativo del doge o dello stesso collegio del
come un uccellino: pochissimo. -come appellativo affettuoso rivolto a un bambino, a
una regina ». -come appellativo tradizionalmente rivolto alla madonna. laude
). gigli, 2-49: l'appellativo è di varie sorte, come di varie
e aggettivo, di proprio e universale o appellativo, di positivo, ecc.
attribuirsi in modo indebito o illegale un appellativo onorifico, un titolo nobiliare, un'
o virtù. -vagello d'elezione-, appellativo dato a san paolo, in quanto
una donna). -anche come epiteto o appellativo. patecchio, xxxv-i-572: no se
fatica con sacrifizio personale. -come appellativo di cortesia (o anche iron.)
e per qualsiasi uso. -come appellativo di dio creatore. bibbia volgar.
di età molto avanzata (anche come appellativo con connotaz. spreg. e unito ad
di età molto avanzata (anche come appellativo con connotaz. spreg.). -vecchia
di questi regni ondosi. -come appellativo onorifico degli appartenenti al clero.
sempre veneranda memoria. -come appellativo onorifico degli appartenenti al clero (in
ogni buon secolo. -verbo appellativo: quello che indica il chiamare o
quella che un tempo chiamavasi 'fiacre'con appellativo francese e più modernamente 'brougham'con nome
montamiata. 6. come appellativo affettuoso, rivolto a una persona particolarmente
sf. ant. vita mia (come appellativo affetve respiratorie / di una sapienza indiana
segni d'epifanie. -re vittorioso-, appellativo di vittorio emanuele iii (1869-1947)
. coniata da alfieri nel 1796 (come appellativo per la sua cameriera fiorentina nera colomboli
gioanne evangelista. 4. appellativo, epiteto usato per designare una persona,
sf. dial. vostra eccellenza (come appellativo con cui in sicilia ci si rivolge
simile a un gatto selvatico, con col'appellativo dato dagli inglesi agli abitanti della
zamorino, sm. ant. appellativo degli antichi sovrani di calicut.
grigetto, molto brillante: di qui l'appellativo di zebrato. 5. sm
zibetto e la gomma rabica. -come appellativo affettuoso. parabosco, 4-8: -
essa [lettera] chiamato con l'appellativo di 'zione'che gli era divenuto caro
s. v.]: 'zucchégno': appellativo di terreno dove non allignano altro che
sciocca, babbeo. - anche come appellativo ingiurioso. piovano arlotto, 96:
, propr. 'madre che dà nutrimento', appellativo della dea cerere. almanaccóso
. 'intenditore di cose di buon gusto', appellativo dello scrittore latino petronio (i sec
pappe che ho descritto. -come appellativo scherz. o affettuoso di ragazzo o di
, ubriacone (anche un tempo come appellativo scherz. riferito ai socialisti nelle campagne
, sf. invar. signorina, come appellativo premesso al nome o al cognome di
nobiltà ii nome deriva da jacques bonhomme, appellativo di scherno, dato dai nobili d'
, sm. invar. signore, come appellativo premesso al nome o al cognome di
pelide, sm. letter. appellativo attribuito ai discendenti dell'eroe greco peleo
frattempo, attorno al 1954, l'appellativo 'tachiste', inventato pare da guégnen,
tavolozza. r baciccia, sm. appellativo con cui nell'italia settentrionale si designa
inghilterra nei secoli xvii e xviii, appellativo che designava chi aveva dichiarato piena conformità
/ sf. invar. signora, come appellativo premesso al cognome di una donna di
dial. bambino piccolo (anche come appellativo affettuoso). m. mazzucco