spexe del comun... ch'apena y possam avanzar un denner. m.
le sorte d'essa [porcellana] che apena si potriano annoverare. rosa, 80
né de l'ariste, il sommo apena. anguillara, 14-262: talvolta un mietitor
dimora ne la foresta d'organia, che apena si ne tiene giamai, da che
il brando, e non è dritto apena. = probabile contaminazione del lat
ricco addob bamento / ch'apena il pié di calpestarli ardìa. f.
, / sottil così che si distingue apena / se sia filo o sia nervo,
marino, 7-145: fuor del candido grembo apena esposto, / le guizza in braccio
ricusarebbono. marino, 5-49: quando apena lasciato il nido avea, / d'
contadine? / quel ch'io bramar apena osai lontano / preda divien d'un
stava a zappare e era tanto povero che apena si sfamava una volta l'anno.
, / arde e consuma ciò che tocca apena: / sol se difende il sangue
. / sottil così che si distingue apena / se sia filo o sia nervo,
/ debilmente reggea le membra lasse, / apena il ferro folgorar vicino / vide,
, / e dalla morte se diffende apena. machiavelli, 226: bisognava o che
. libro di sydrac, 220: apena puote l'uomo male avere da lui
manera, / che falcon di rivera / apena credo ch'avanti mi gisse / per
. petrarca, 125-40: come fanciul ch'apena / volge la lingua e snoda,
la bella forma tonda e bionda « apena cavà dal forno ». levi, 1-31
andrea da barberino, 1-253: non ebbe apena gherardo fomite le sue parole che l'
le piastre e luminose, / che apena soffre l'occhio di vederle, / frissate
l'orno, /... / apena or nudi e senza fronde intorno /
l'orno, /... / apena or nudi e senza fronde intorno /
giocondo. tesauro, 3-576: sparecchiate apena le mense gioviali, intiepiditi apena i
sparecchiate apena le mense gioviali, intiepiditi apena i fuochi festivi, l'uno si pente
manera, / che falcon di rivera / apena credo ch'avanti mi gisse / per
guardia de l'elmo, e apena gli ruppe in parte el cimiere. marino
20-397: ruppe lo stocco e gli rimase apena / de l'else d'oro in
/ si che d'orme la polve apena imprime. ciro di pers, i-
pensar tincrebbe, / che un secolo apena / di tanti, che 'ngombravano l'arena
altrui beltà vinto lo sdegno, / apena ho gli occhi a due begli occhi
et uno dì e mezo; riposati apena 6 over 8 ore interpolatamente, non dormito
cinghiale o di lepre trovassi; trovò ivi apena cominciarvi un poco di lanùggine, non
, / apre troppo fugace un lampo apena. casti, i-2-18: la moglie mia
ricusare i cibi libati dalle labbra. vivande apena libate. moretti, i-307: talvolta
uomini di grande agio, sì ch'apena tutto i lengniame dele foreste e tutte
dal loro piede tanto sfacciatamente, ch'apena restano i vestigi dell'esser suo.
fa sua domanda, / e, tremolando apena, par che panda / la
e i nostrali di quel tempo non sanno apena parlare al nostro modo. e'deono
a che usar 1 manducare ', che apena ad alcuni latini, o pur fra'
c'è stata sì poca manifatura che apena ne dovete essere per uno scropolo
portare né mozzetta né mantelletto, e apena gli sarà concesso il rocchetto con l'
figliuolo d'uno piccolo nano, ché apena poteva il padre andare? cantari
aviso: / soferan gli ochi la veduta apena, / tant'è la claritate
a guisa di arbori, non ardisco apena scrivere benché l'abbi veduta. ramusio,
per la subseguente matina. non era apena l'alba dipartita che con solicitudine si
bruni, 425: su l'indiche balze apena è nato, / misurator di nostra
li mosse tal voglia di ridare che apena poseva tenersi che forte non ridesse.
scoglio molti hanno fatto naufragio tale che apena ignudi hanno potuto notar per fuggir la
, lionardo, ogni grazia, e apena ne se'guatato in fronte. poliziano,
c'è stata sì poca manifatura che apena ne devete essere per un screpolo obligato.
scoglio molti hanno fatto naufragio tale che apena ignudi hanno potuto notar per fuggir la
gran pena, / che la sostegno apena: / s'io mi posi o soggiorni
elemento). marino, 10-266: apena omeri quasi ha il mar bastanti /
sua domanda, / e, tremolando apena, par che panda / la bocca per
xvii-186-32: soferan gli ochi la veduta apena, / tant'è la claritate / ch'
per poco ti sdegni? e tocco apena / da picciola scintilla t'addolori?
che s'ode sì, ma si disceme apena, / come or tronca la voce
scaramuccia, 132: girupeno, avendo apena dato di piglio ad alcun ristoro,
, 487: riguarda talora il tebro apena, / ch'e'per lubrica via mosse
, 7-145: fuor del candido grembo apena esposto, / le guizza in braccio
sì per poco ti sdegni? e tocco apena / da picciola scintilla t'addolori?
, 955: veduta in viso la nemica apena, / a lassarsi cader giù del
da ogni parte e sì fortemente che apena che quelli de pope 'nde podea veder
perché face savere / quel ch'om soporta apena. fra giordano, 1-3: questo
mia gran pena, / che la sostegno apena: / s'io mi posi o
io tengo, poverello! un monte apena, / ché altro al mondo non
triegua. sanudo, xxi-418: il forier apena ha commissione; pur ha praticado questa
precipitarmene volevi? / mi sommergi nel porto apena giunto / e mi fai ricco e
, / con tal prestezza che si vede apena. cieco, 27: falcon
una prevenza tanto granda che non potevimo apena provizar, talché circa a mezo zomo eramo
son quelo ch'eu soleva esere, ché apena cn'eu me poss'eu cognoscere,
, zovene di anni 30 che apena sa parlar rabesco e turchesco. milizia,
: farò li detti forami picoli, che apena il raggio visuale gli possa andare e
impresa e con ragioni sottili e atte apena ad essere trovate da'più speculativi filosofi
. dottori, 3-48: agli esserciti spenti apena resta / il nome non che 'l
rezie, giulie, gli cui abitatori apena fra lor s'intendevano, fé risonar
comme una ribalda, scalca e nuda apena con uno soctanello endosso. aretino, 20-23
: il ribaldone mi volse dare et apena ch'io fuggii via. b. corsini
carne, di tante vivande, / c'apena apena ncoglieva lena: / quando ributta
, di tante vivande, / c'apena apena ncoglieva lena: / quando ributta e
che fan rompere la testa, che apena alcuni per le silique si discemono,
carne, di tante vivande, / c'apena apena ncoglieva lena. meditazione sulla vita
, di tante vivande, / c'apena apena ncoglieva lena. meditazione sulla vita di
che. lla sua causa sia vera, apena si puote riducere a credere la causa
e di superbia pieno / unicorno selvaggio, apena vede / vergine bella che le mostra
* ode sì, ma si discerne apena, / come or tronca la voce,
al figur. tesauro, 9-115: apena uscito / da un procelloso e torbido
comme una ribalda, scalca e nuda apena con uno soctanello endosso. giusto de'
ecco quello ebro vecchio sileno, che apena si può tenere in sul rivolto asinelio
e falli un poco regapare, / apena coprire e poi li lassa stare.
atterra, / vana beltà, ch'apena appar in terra / e vola, come
così rotti tra di loro ministri che apena si parlavano; nei congressi s'offendevano
, c'è stata sì poca manifatura che apena ne dovete essere per un scropolo obligato
carne, di tante vivande, / c'apena apena ricoglieva lena: / quando ributta
, di tante vivande, / c'apena apena ricoglieva lena: / quando ributta e
tesauro, 7-191: una pallade sbucciata apena dal cervel paterno. -concepito
comme una ribalda, scalga e nuda apena con uno soctanello endosso. pulci, vi-44
schernevole foglio, ma la sfortunata, apena n'ebbe lette le prime righe che
scoglio molti hanno fatto naufragio tale che apena ignudi hanno potuto notar per fuggir la morte
m'è dato in alimento, / ch'apena un'insensibil nodrimento / da la morte
non volse, / ma d'un serico apena azzurro velo / la nudità de'bianchi
tempesta. vespucci, 1-170: apena potavamo avere vista l'una nave dell'
carne, di tante vivande, / c'apena apena ncoglieva lena: / quando ributta
di tante vivande, / c'apena apena ncoglieva lena: / quando ributta e per
, 4-ii-226: arivato che io fui et apena tratto gli stivali [le tele]
xvii-186-29: soferan gli occhi la veduta apena, / tant'è la claritate /
gran pena, / che la sostegno apena: / s'io mi posi o soggiorni
grandi baroni ed alti prìncipi, ch'apena se ne potrebbe la soma dire.
perché face savere / quel ch'om soporta apena. bibbia volgar., ix-444:
cortona comme una ribalda, scalca e nuda apena con uno soctanello endosso. esopo volgar
. l. strozzi, i-8q: dirogli apena che di me mi fido, /
120: essendo il cambio contratto sottilissimo apena bene inteso dagli esperti mercanti e anco variabile
da la riva, xxxv-i-690: lo malfagior apena -ni pò livrar de morir. /
.. so assai! finito apena il giuramento, sparecchiate apena le mense gio
finito apena il giuramento, sparecchiate apena le mense gio = deriv
da sparecchiare1. viali, intiepiditi apena i fuochi festivi, l'uno si pente
: ho veduto montagne e colline spelate: apena in esse nasce un po'di ginepro
dottori, 3-48: agli esserciti spenti apena resta / il nome, non che
de tale e de dazite, ch'apena i possam avanzar un denner. statuto
: io tengo, poverello! un monte apena, / ché altro al mondo non
alcuno si commette a paltò mare, apena la nave tenne isquarciatamente le pericolate membra
là avea uno orticello che non era apena uno staioro, e in quello poco
, 955: veduta in viso la nemica apena, / a lassarsi cader giù del
. lla sua causa sia vera, apena si puote riducere a credere la causa dell'
de tale e de dazite, ch'apena i possam avanzar un denner. lapo da
di pena / ò soferto, ch'apena / mi son tenuto a vita. dante
viscere un tarlo che sempre la rode. apena nata, comincia a scemare. fagiuoli
, che portan lor segno / ch'apena intendon latin da tedesco. sanudo, liv-
ciascuno soldi ii. burchiello, 85: apena mi son posto in sul deschetto,
rotti tra di loro ministri, che apena si parlavano nei congressi s'offendevano,
divinità creatrice. simintendi, 1-6: apena ebbe così divise tutte le cose con certi
: / mostrerò il segno, e crederiti apena: / tanto di longi al naso
hai presa, / la tovaglia bianca, apena / ch'è terminata la cena!
ispasimato cum non credibile cordolio et tranguscito apena io gionsi. trani, sm
petavio, e carrione: sì che apena cominciata la pugna ella si riduce a triale
romore e 'l tumulto, ch'apena si potea udire il suono del tuono.
sua madre, zovene di anni 30 che apena sa parlar rabesco e turchésco.
è venuto, che non si puote apena trovare ne'servi, che non abbiano in
di pena / ò soferto, ch'apena / mi son tenuto a vita / per
con tal prestezza, che si vede apena. ariosto, 10-84: vedi tra duo