putrido verme [gelosia], che rodendo ammorbi. segneri, iv-122: se la
tutto den- tecchi, / corrompi, ammorbi, avvampi col tuo puzzo. vallisneri
de nostri, come / l'odor l'ammorbi del femmineo sesso. guicciardini, 134
'l mugel tutto dentecchi, / corrompi, ammorbi, avvampi col tuo puzzo.
agnello infermo, / perch'altri non ammorbi, e tu 'l diparti. d.
egra mente / avvien ch'infetti, ammorbi et avelene; / se ben segue
regia possa pestilente fiato! / come rapido ammorbi ogni uom, che schermo / non
gran fetore / di tanti morti non ammorbi il mondo, / fan con prontezza
vi-72: non istupisco che tu m'ammorbi con tanti flati ventosi di scoppianti spropositi
unghi le piaghe del francioso, che ammorbi tutto il vicinato. 2.
arpia, / che le belle vivande ammorbi e guasti. pascoli, 1542:
egra mente / avvien ch'infetti, ammorbi et avelene; / se ben segue poi
venenoso fiato / che col fetor contagioso ammorbi / le tralucenti e lucide campagne.
arpìa, / che le belle vivande ammorbi e guasti. ariosto, 2-38:
possa pestilente fiato! / come rapido ammorbi ogni uom, che schermo / non
che il professionalismo della politica corrompa e ammorbi tutto. -con valore collettivo:
, / e sai d'innamorato che tu ammorbi. filicaia, 2-2-164: guardovi e
agnello infermo / per- ch'altri non ammorbi, e tu 'l diparti; / e
sciattona, purché il grasso non le ammorbi vestiti e capelli. moravia, ix-61:
59: scostati. puzzi di stalla che ammorbi. -ripulire la stalla: sparire
venenoso fiato / che col fetor contagioso ammorbi / le tralucenti e lucide campagne, /