: bevvi, assaggiai non so s'ambrosia o fiamma; / so ben ch'
/ e par che odore più che ambrosia e baccari. domenichi [plinio],
capo accennando, / piovea dai crini ambrosia sulla ninfa. idem, 1-359:
in dio, si pasce di quell'ambrosia soavissima. affiso, agg.
di frutta, freschi e amabili come di ambrosia. -vino amàbile (anche sm
d'un sì nobil cibo / ch'ambrosia e nettar non invidio a giove. marsilio
prima mena alla celeste mensa, abbondante di ambrosia e di nettare, cioè cibo e
ore... / pascon d'ambrosia i fior sacri e divini. castiglione
degli angeli, dove, pasciuti d'ambrosia e nèttare immortale, in ultimo moriamo
il fato ha dato di posser gustare l'ambrosia e bevere il nettare e goder il
altro il nostro vettori gli fa venire dall'ambrosia, cibo immortale degli dei, quasi
, 28: fra le tazze d'ambrosia imporporate / concittadine degli eterni e gioia
gli dei spodestati dell'olimpo ricordano l'ambrosia bevuta alla tavola di giove. carducci,
, 817: un sereno vapor d'ambrosia / da la tua coppa diffuso awolsemi
. marino, 7-102: umidetto d'ambrosia il fico anch'esso / mostra il
, / vigna gentil, che questa ambrosia infondi. monti, 6-298: questi
l'insetto] d'un fiore / l'ambrosia sugge e la rugiada. manzoni,
più sonore e più frequenti, erano: ambrosia, e impiccarli. viani, 14-448
di frutta, freschi e amabili come ambrosia. bocchelli, 1-iii-124: definiva..
... il caffè « ambrosia dei nervi delicati ». -figur
veleno pascendo, ma di quella salutevole ambrosia, il cui sapore mai non tormenta,
tirrenia, in graziosi accenti / l'ambrosia e 'l mel de l'amorosa lingua.
iii-229: bevvi, assaggiai non so s'ambrosia o fiamma; / so ben ch'
, / or ora a sparger di celeste ambrosia / venne all'italia nauseata i labbri
e i giochi, / e, come ambrosia, le lusinghe scorrongli / da le
carducci, 572: la mantuana ambrosia e 'l venosino / miei gl'impetrò
piuma, / che fe'sentir d'ambrosia l'orezza. ugurgieri, 18: li
capelli spiraro dal capo divino odore d'ambrosia. beccuti, 25: e, nuo-
grave incendio a tempo, / d'ambrosia il volto, onde uscia 'l foco,
. marino, 5-12: chi d'ambrosia gl'impingua il crin sottile, / chi
[sarpedonte] e l'irrigò d'ambrosia, / e di stola immortai lo ricoperse
tu? non sento / spirar l'ambrosia, indizio del tuo nume. idem,
: le trecce, nitide / per ambrosia recente. idem, gr., iii-287
la vaga opra fatale / rorò d'ambrosia; e fu quel velo eterno.
e la fragrante dalle membra effuse / celeste ambrosia, indizio del suo nume. d'
l'ellade avesse circonfuso de'vapori della sua ambrosia immortale. panzini, ii-210: le
panzini, ii-210: le sue chiome stillavano ambrosia come quelle di giove. 3
a i baci porge e quei d'ambrosia irrora. idem, 150: essa la
diva, / con le dita d'ambrosia, essa da gli occhi / tergea de
fragranti tra la rugiada! / oh ambrosia de l'amore nel giovinetto mondo!
fiume naviga, e amore / d'ambrosia irriga l'aure. de pisis, 39
gusto delle lacrime era come / un'ambrosia proibita. 4. cibo dei
, satolli nell'alte mangiatoie dell'erba ambrosia. carditeci, 60: l'
. carditeci, 60: l'ambrosia i tuoi cavalli erranti / pascono, l'
. = voce dotta, lat. ambrosia, dal gr. dcp. 3poa (
), della famiglia composte ambrosiacee (ambrosia maritima), con capolini maschili con
antisterico). ottimo, ii-462: ambrosia è un'erba, la quale li latini
altro sia stata questa gloriosa pianta chiamata ambrosia, se non per che prolungando ella
usa, par che sia simile all'ambrosia, cibo degli dei. domenichi [plinio
[plinio], ii-600: l'ambrosia, ch'è nome assai vago e dato
dioscoride italiano, 3-129: de l'ambrosia: chi dice botri, chi apio
. = voce dotta, lat. ambrosia (plinio, 27-11); cfr.
. che ha odore o sapore d'ambrosia; soave, delizioso, squisito; divino
candido petto anelante / a l'aura ambrosia che dal dio vola. pascoli, 635
. pascoli, 635: disparve nell'ambrosia notte. d'annunzio, ii-479: o
/ indicibile, sotto la gran chioma / ambrosia, verso me si volse china.
, agg. che ha le qualità dell'ambrosia. salvini, 41-421:
il nostro vettori gli fa venire dall'ambrosia, cibo immortale degli dei, quasi
chiome [di cesare augusto] stillavano ambrosia come quelle di giove, con la
mèl sì dolce, ch'assimilia / l'ambrosia ch'alcun dice pascer giove. leonardo
cena apparammo, e sopravvenne / l'ambrosia notte, allor ci addormentammo.
iii-229: bevvi, assaggiai non so s'ambrosia o fiamma; / so ben ch'
candido petto anelante / a l'aura ambrosia che dal dio vola, / dal
idem, 5-11: chi d'ambrosia gl'impingua il crin sottile, / chi
/ e par che odore più che ambrosia e baccari. mattioli [dioscoride],
. marino, 5-12: chi d'ambrosia gl'impingua il crin sottile, chi
, 3-195: quei dico che non bevono ambrosia, né gustan nettare, ma vi
non si pasce come le altre di quell'ambrosia di freddure chiamate be'motti, e
per il gustare non per aver gustato l'ambrosia, gettano dentro un bercio che
sì nobil cibo, / ch'ambrosia e nettar non invidio a giove; /
'n cima son bobolce / pascon d'ambrosia e fior sacri e divini.
... e'capadoci la chiamano ambrosia, e altri artemisia. mattioli [
3-195: quei dico che non bevono ambrosia, né gustan nettare, ma vi si
in sen mi piove, / ch'ambrosia e nettar non invidio a giove.
brodo, come un giove de l'ambrosia e nettare. 3. per
il nostro vettori gli fa venire dall'ambrosia cibo immortai degli dei, quasi sieno
sì dolce, ch'assimilia / l'ambrosia ch'alcun dice pascer giove; / né
il nettare, e ne'poponi l'ambrosia. e ci rinfrescò per modo con la
luce, / gìan banchettando; né d'ambrosia copia, / né delle muse vi
in sen mi piove, / ch'ambrosia e nettar non invidio a giove. prezzolini
con l'arte morbida che mòdula una chioma ambrosia, una cesarie intonsa. panzini,
d'un sì nobil cibo, / ch'ambrosia e nettar non invidio a giove.
fagiuoli, 3-1-116: io pensavo fossero ambrosia e manna, e son cicuta.
ordinato. d'oro commosse / spirar ambrosia l'aure innamorate. m. adriani,
brodo, come un giove de l'ambrosia e nettare. sarpi, i-317:
la vaga opra fatale / rorò d'ambrosia. 9. compiere una conversione
, una d'argento / coppe d'ambrosia e nettare ripiene. d. bartoli,
10 stomaco, far nondimeno sembiante di bere ambrosia pretta dalla tazza della gioventù, coppiera
a i baci porge e quei d'ambrosia irrora. -cose divine: le
, e a crepapelle / satollarsi d'ambrosia, e ber del vino. fagiuoli,
regai parto, e roride / d'eterna ambrosia il crine, / qual negli arcani
: al suon del bacio, ond'ella ambrosia bebbe, / l'addormentato giovane destossi
cosperse / la sua reina; e con ambrosia il divo / corpo lavando ne deterse
offerire a que'numi altro pasto che l'ambrosia. baldinucci, 9-vi-126: or qui
ogni selvaggia canna: / ver- sat'ambrosia e voi celesti numi. 4
olore; e toccogli la bocca coll'erba ambrosia, mescolata con dolce stelladia; e
divina luce / e divino spirar d'ambrosia odore. parini, 218:
/ amabil donatrice, / grata spirando ambrosia / su la strada infelice. leopardi,
/ e par che odore più che ambrosia e baccari. ariosto, 23-135:
concento / alternando la voce / latina ambrosia in tosche rime accolgo.
sonore e più frequenti, erano: ambrosia, e impiccarli. pascoli, i-233:
e la fragrante dalle membra effuse / celeste ambrosia, indizio del suo nume. mamiani
l. salviati, 19-73: se l'ambrosia / in cielo sono le ricotte in
. carducci, ii-1-294: allor l'ambrosia i tuoi cavalli erranti / pascono.
di quel giove-in-famiglia esondante i precordii d'ambrosia politecnicale. esondare, intr.
d'eterei fiori, / di dolce ambrosia e di celesti odori. paleotti, l-11-277
a'fichi, è originato etimologicamente dall'ambrosia, cibo degli dei; da ambrosia
ambrosia, cibo degli dei; da ambrosia ambrosiotto, da ambrosiotto ambrogiotto, da
165: i poeti favoleggiando dicono che l'ambrosia è cibo degli dii. ella è
2-43: anima mia / bevi l'ambrosia dai polmoni ansanti; / centuplica le
. menzini, i-96: s'ebbe all'ambrosia, e al mele / un tempo
col seno / gli allattan di soave ambrosia e chiara. cellini, 585:
la sua gran bellezza mirando, d'ambrosia pascendosi, felicissima vita gustiamo. cesarotti
mattioli [dioscoride], 460: l'ambrosia è erba d'incon- stante nome.
'n cima son bobolce / pascon d'ambrosia i fior sacri e divini: /
foco, / spumante il fren d'ambrosia e di rugiada, / di fresco
, giorno, ii-281: e, come ambrosia, le lusinghe scorrongli / da le
, « queste vivande sono nettare et ambrosia ». c. gozzi, i-108:
si pasce come le altre di quell'ambrosia di freddure chiamate 'be'motti '
dioscoride], 459: ha [l'ambrosia] al piede de i fusti le
che 'n cima son bobolce / pascon d'ambrosia i fior sacri e divini: /
/ non per gastronomia: / di certa ambrosia mia / ch'io non so se
parini, giorno, iv-757: d'ambrosia e di nettare gelato / anco a i
nettare, e ne'poponi l'ambrosia. e ci rinfrescò per modo con la
grato in sen mi piove, / ch'ambrosia e nettar non invidio a giove.
foco, / spumante il fren d'ambrosia e di rugiada,
ciascun spirto fa gioioso, / d'ambrosia empie ogni vena. -innamorare.
sonore e più frequenti, erano: ambrosia, e impiccarli. cantoni,
cirimonia della tripla graduazione de'buccheri ad ambrosia, e come commestibili, e come
, tirrenia, in graziosi accenti / l'ambrosia e 'l mel de l'amorosa lingua
;... è certo che l'ambrosia era una cosa che non poteva esser
/ or ora a sparger di celeste ambrosia / venne all'italia nauseata i labbri
i numi... versano l'ambrosia nei calici eterni per immortalare gli eroi,
capo accennando, / piovea dei crini ambrosia sulla ninfa. c. bini, 1-353
, e a crepapelle / satollarsi d'ambrosia e ber del vino. nomi, 15-27
diva, / con le dita d'ambrosia, essa da gli occhi / tergea de
di così perfetta / che par d'ambrosia e nettare impastata. alvaro, 9-177
la dolcezza d'un sorrisetto imperlato d'ambrosia. salvini, 41-231: or perché non
creatore. carducci, iii-3-166: la mantuana ambrosia e 'l venosino / miei gl'
, 6-56: gli pareva davvero di inalare ambrosia cor naso, de bevela giù ne
vi ha fatto incarare il prezzo dell'ambrosia e del nettare. 2.
tu? non sento / spirar l'ambrosia, indizio del tuo nume. manzoni
: i numi... versano l'ambrosia nei calici eterni per immortalare gli eroi
/ di tristo odore, e dell'ambrosia in vece / la cicuta v'infuse ed
marino, 3-24: molli d'ambrosia e di rugiada ha sparte / le
/ a achille nèttar nel petto ed ambrosia / amabile stillò, perché la fame /
! carducci, iii-2-60: allor l'ambrosia i tuoi cavalli erranti / pascono,
1-xvii-7: a patroclo poi stillò nelle narici ambrosia e nettare rosso, acciocché il corpo
un sì nobil cibo, / eh'ambrosia e nettar non invidio a giove. lorenzo
di quel leggiadro invoglio, / che d'ambrosia e di nettare spargeste, / ove
/ fiume naviga, e amore / d'ambrosia irriga paure. d'annunzio, iv-2-793
/ ai baci porge e quei d'ambrosia irrora. savinio, 145: una profonda
le tortuose braccia, par che stille / ambrosia e mel, qual nell'etate antica
con in mano un calice / d'ambrosia pieno, che saltella e sprizzola, /
che sugger il mele, anzi l'ambrosia celeste dalla vostra bocca di rose. pagnini
ariosto, 182: bocca, ove ambrosia libo, nè satollo / mai ne ritorno
empier vorrei, per trame lieta / l'ambrosia e 'l nettar, tormentate e peste
nettare spira / e di liquida ambrosia. -letter. formato da una
è più dolce. -liquore celeste: ambrosia. cesarotti, 1-vii-145: i numi
, arse le vene / alla liquorosa ambrosia dei baci d'estate, / qui bevesi
, sono exclusi de quello nectar e ambrosia celeste, la cui dolcezza e suavità
cascan le trecce, nitide / per ambrosia recente, / mal fide all'aureo pettine
di esaù una scodella di lenti in ambrosia celestiale, con cui gli paresse ben
si pasce come le altre di quell'ambrosia di freddure chiamate be'motti e frizzi
, vii-275: l'amore ti asperga di ambrosia con un mazzetto di viole mammole quando
cascan le trecce, nitide / per ambrosia recente, / mal fide all'aureo
manierosi vezzi, per nulla giudicava l'ambrosia de'dei a parraggio de'suoi gusti.
a un tempo stesso / la dolce ambrosia, il nettare e la manna. cesari
/ trovan liet'esca i corvi, ambrosia e latte, / le sporche anguille,
carducci, iii-3-166: la man- tuana ambrosia e 'l venosino / miei gl'impetrò [
: hanno un parlare melato come l'ambrosia e 'l cuor loro è tutto fiele,
legge, vestiti di felpa, pasciuti d'ambrosia, coronati di narcisi. -soavemente
. carducci, iii-2-60: allor l'ambrosia i tuoi cavalli erranti / pascono,
. idem, iii-3-166: la mantuana ambrosia e 'l venosino / miei gl'impetrò [
, spirando ne lo sparire soavissimi odori d'ambrosia e lasciando la camera de la sua
mollizia e ne'diletti e che spiri ambrosia ed odori. guerrazzi, iv-12:
/ dentro il femmineo petto stillando l'ambrosia celeste. 5. percepibile sensorialmente (
bello / di tristo odore, e dell'ambrosia in vece / la cicuta v'infuse
/ or ora a sparger di celeste ambrosia / venne all'italia nauseata i labbri.
sua vita 'un sereno vapor d'ambrosia '. la bellezza antica, che
che ha sapore di nettare e d'ambrosia; delizioso, squisito. baruffaldi,
d'un sì nobil cibo, / ch'ambrosia e nettar non invidio a giove.
al mondo; / è lor liquori / ambrosia e nettar con suavi odori. giuliano
farlo immortale: / non è l'ambrosia tale / o 'l nettar di che in
/ a achille nettar nel petto ed ambrosia / amabile stillò, perché la fame
gl'idaii d'omero / la molle ambrosia e 'l nettare seren. 2
/ e tonda fa tranquilla / ch'ambrosia e nettar pose / a lei che 'l
nasso; / stillar nettare l'olmo e ambrosia torno. pisani, 66: di
diceva, in questo sancto sito: / ambrosia e nectar son le sue vivande.
è el suo nettare e la sua ambrosia. lorenzo de'medici, ii-56: di
a un tempo stesso / la dolce ambrosia, il nettare e la manna.
e in quel che bevi / trovar l'ambrosia e il nettare vermiglio.
che sopra il gentil prato adorno / soave ambrosia e nettare spargea. v. colonna
, che vi faranno / carmi d'ambrosia e nettare cospersi. bertola, 1-59
manierosi vezzi, per nulla giudicava l'ambrosia de'dei a parraggio de'suoi gusti
di nettareo succo / par che stilli d'ambrosia. cesarotti, 1-vili-136: qui di
, e su vi stende / stemprata ambrosia. monti, x-2-38: luogo è d'
cascan le trecce, nitide / per ambrosia recente, / mal fide all'aureo pettine
mente d'un sì nobil cibo / ch'ambrosia e nettar non invidio a giove.
tu? non sento / spirar l'ambrosia, indizio del tuo nume. tommaseo,
cirimonia della tripla graduazione de'buccheri ad ambrosia e come commestibili e come potabili e
5-101: i vivi / fonti d'ambrosia erompono dai clivi, / cui veste
/ i tuoi trepidi baci / olezzanti d'ambrosia! bacchetti, 18-i-545: una
olia soave e diffondea intorno / nativa ambrosia e non sulle piante; quello da mensa
a gustare il nettare e ne'poponi l'ambrosia. e ci rinfresco...
'n cima son bobolce / ascon d'ambrosia i fior sacri e divini. salvini,
piuma, / che fé sentir d'ambrosia l'orezza. gherardi, 2-i-156: l'
, overo il cibo di quella salutifera ambrosia, il cui savore non sazia e
duro. idem, 273: empiér d'ambrosia e di liquor celeste / la vecchia
ciel delizie e del tonante giove, / ambrosia e nèttar gustare non pèriti / per
, / che 'l nectare e l'ambrosia in regie tabule. caimo, 50:
de quel celeste pabulo che nettare e ambrosia avanza, contento mi restetti. guarini,
, i-5-81: parendomi di godere l'ambrosia e il nettare degli dei quando io posso
mista insieme occultamente sparge sanativi sughi d'ambrosia e odorifera panacea. ariosto, 19-22
ascosa, e col salubre sugo / d'ambrosia e d'odorata panacea / mischiolla.
uguaglia e si avvicina / a l'ambrosia fragrante / che in ciel sugge il
sul fare del 'nettare 'e dell'ambrosia degli dei ': come i ghiotti
manierosi vezzi, per nulla giudicava l'ambrosia de'dei a parrag- gio de ^
infami. carducci, ii1-2-60: allor l'ambrosia i tuoi cavalli erranti / pascono.
pasce / in quell'alta cima d'ambrosia, di nettare puro. fiamma, 1-223
legge, vestiti di felpa, pasciuti d'ambrosia, coronati di narcisi. zanon,
i-83: non è che pronti / scorrano ambrosia pura / i fiumi peregrini.
delizie e del tonante giove, / ambrosia e nèttar gustare non pèriti / per
^ saù una scodella di lenti in ambrosia celestiale, con cui gli paresse ben permutata
. marino, 5-12: chi d'ambrosia gl'impingua il crin sottile, / chi
che a lui si dànno, sieno ambrosia celeste o tossico pestilente? leoni,
cascan le trecce, nitide / per ambrosia recente, / mal fide all'aureo pettine
gli porse, / gonfi di dolce ambrosia e gravi e pregni / di liquid'
piuma, / che fé sentir d'ambrosia l'orezza. ugurgieri, lxxviii-ii-95: 'parea
menare, / ove gionta, di ambrosia il pocul tolse / il padre love,
6-56: gli pareva davvero di inalare ambrosia cor naso, de bevela giù ne
/ or ora a sparger di celeste ambrosia / venne all'italia nauseata i labbri
ella d'im- mortal lume e d'ambrosia / la santa immago sua tutta precinse
e invitarlo a bere con esse l'ambrosia degl'immortali. gozzano, i-1202:
membra, e su vi stende / stemprata ambrosia, che diffonde intorno, / dolce
di praga ricordano soltanto le pipe d'ambrosia 'e le 'carovane dei pensieri
ond'ebe porge / sul celeste zafiro ambrosia a giove, / fra mille sue bellezze
, / nectare gli avria parso e ambrosia amabile. = voce dotta, lat
ver penètro, / farina sol de ambrosia exercitaro! siri, x-679: co'prestinai
all'aura de'suoi capelli profumati d'ambrosia. manzoni, ii-190: spesso ne'
tuo ministro eterno / che nectare et ambrosia ti propina / goder ti lasci in
mano propini a me con questa / ambrosia, o i fiori tuoi, lieta borragine
il fiore d'una tazza colma d'ambrosia d'engaddi. idem, v-636:
giunta, datole a bere un bicchiere d'ambrosia: « prendi -disse -o psiche,
assenzio, / nectare gli avria parso e ambrosia amabile. f. pace, 1-97
e 'l marrobbio e certa specie / d'ambrosia e l'equiseto racemifero. =
uno aescamento, / che non d'ambrosia pur o tanta o quanta / meritamente
cascan le trecce, nitide / per ambrosia recente. 8. scritto da
io non invidio a giove / l'ambrosia sua soave, / mentre suggo ual
l'immortale alba le irrora / dell'ambrosia rugiada onde le grazie / ridono in
dell'odore che spira il prezioso dell'ambrosia. mattioli [dioscoride], 45:
ripiena del soave del nettare e de l'ambrosia del cui odore spirano gli angeli di
cui petto fiumi / divini escon d'ambrosia. berchet, 311: ecco ti
ariosto, 182: bocca, ove ambrosia libo, né satollo / mai ne
una d'argento, / coppe d'ambrosia e nettare ripiene. compagnia della lesina,
i dei del sommo cielo a pigliarne ambrosia di paradiso. l. adimari
, 3-195: quei dico che non bevono ambrosia, né gustan nettare, ma vi
altre la vaga opra fatale / rorò d'ambrosia, e fu compiuto il velo.
del regai parto e roride / d'eterna ambrosia il crine, / qual negli arcani
, divina luce / e divino spiràr d'ambrosia odore. tasso, 4-94: le
vti-275: l'amore ti asperga di ambrosia con un mazzetto di viole mammole quando
legge tutto rugiadoso e stillante mele ed ambrosia fratesca, secondo il quale la benedizione
i tuoi trepidi baci / olezzanti d'ambrosia! 2. re sacrifico:
i tuoi trepidi baci / olezzanti d'ambrosia! -monte sacro: collina sacra
.. sticados, spiconardo, saliunca, ambrosia, amaraco, idiosmo...
. - con riferimento all'ambrosia, unguento disaltuàrio3, sm. ant
venne ascosa e col salubre sugo / d'ambrosia e nifeo ne [di isole]
cascan le trecce, nitide / per ambrosia recente, / mal fide all'aureo pettine
mista insieme occultamente sparge sanativi sughi d'ambrosia e odorifera panacea. crescenzi volgar.,
sete. batacchi, i-16: d'ambrosia le pietanze non curate, / onde l'
, iv-5-19: ciascuna soavitade è vinta dall'ambrosia, la quale iscaturisce la manna.
all'aura de'suoi capelli profumati d'ambrosia. gozzano, ii-353: spiriti eterni,
l'uopo, / come se fosse ambrosia so tracannar scilopo. g. g.
quasi scolpiscono nell'immaginazione le chiome stillanti ambrosia dal capo immortale del padre degli uomini
l'eliconia scola, / cui d'ambrosia nudrì l'idalia dea / gli spirti.
, / vigna gentil, che questa ambrosia infondi; /... / né
racemoso seme producono l'artemisia, l'ambrosia, il botri e l'ortica nostrana
, più deificante di un vapore d'ambrosia, con onde così misurate che davano
mover la piuma, / chefé sentir d'ambrosia l'orezza. -avvertire una sensazione gustativa
e magnifiche parole si ragiona, era un'ambrosia che nascondeva il veleno, un manto
g. stampa, 105: così d'ambrosia vivo e di veleno, / né
: 1 grammatici fiorentini del secolomanna, l'ambrosia, la famosa birra della 'hofbrauhaus': e
, 18-58: tale dev'essere l'ambrosia degli dei, quella di prima qualità,
3-172: sticados, spiconardo, saliuncha, ambrosia, ama- raco. viaggi di nicolò
capelli spiraro dal capo divino odore d'ambrosia. crescenzi volgar., 1-8: quando
con in mano il calice / d'ambrosia pieno, che saltella e sprizzola, /
attitudine. aretino, v-1-312: dolce ambrosia d'apollo le cui stille / spruzzon
vaghi ceffi di deità da abbeverar coll'ambrosia sono coteste! idem, 9-31-1- 166
, e su vi stende / stemprata ambrosia, che diffonde intorno / dolce preda de'
sticadós, spi- conardo, saliuncha, ambrosia, amaraco, idiosmo. erbolario volgare,
! » / stillò nelle narici ambrosia e nettare rosso, acciocché il corpo
di nettareo succo / par che stilli d'ambrosia. d'annunzio, i-56: di
riveder le tue delizie, / la tua ambrosia, il suavio, il refrigerio.
[venere] sparge sanativi sughi d'ambrosia e odorifera panacea. edo, 9.
per aver rubato il nettare e l'ambrosia o per aver offerto agli dèi le
if cioccolato, anziché il nettare e l'ambrosia, fosse l'alimento degli dei.
. carducci, iii-3-166: la mantuana ambrosia e 'l venosino / miei gl'impetrò
presto in sua sustanza / con l'ambrosia tepiduccia, / che si succia /
in cielo a bever nettare e gustar ambrosia nella mensa di giove. grillo, 662
ciel delizie e del tonante giove, / ambrosia e nèttar gustare non pèriti / per
oliva, i-1-124: un uomo impastato d'ambrosia basterà, per presedere ad un clero
pindo, ov'ei le labbra / dell'ambrosia immortai satolli, e tinga; /
albergo, onde conforto / quasi d'ambrosia e di celeste odore / par che traspiri
iii-4-9: poi che in sereno vapor d'ambrosia / da la tua coppa diffuso awolsemi
, / vigna gentil, che quest'ambrosia infondi. 7. figur.
sentire lo venticello de lo odore de l'ambrosia,... e così ulimitte
aroma, più deificante di un vapore d'ambrosia. pasolini, 12-212: l'estate
. carducci, iii-3-166: la mantuana ambrosia e 'l venosino / miei gl'impetrò
, con le caldarrosto / d'ogni ambrosia del ciel, più saporite, / mi
di nettare spira / e di liquida ambrosia. 2. coperto di abbondante
lucreziano perciò è simile nella georgica l'ambrosia e il nettare di virgilio, che egli
, 3-ix-2005]: scatena [l'erba ambrosia] lacrime, starnutierespiroaffannoso. sista già