adolescenza / ho lasciati i sogni vani. alvaro, 7-45: v'è un'operazione
, assurto a simbolo della miseria angariata. alvaro, 7-44: riandiamo a giorni e
di debolezza, quasi di abdicazione. alvaro, 7-75: ha qualche cosa di comico
per vedere, senza esser veduto. alvaro, 7-49: non so fino a che
t'abbandoni e cerchi altro soggiorno. alvaro, 9-382: sapevo che quando si
sulla strada per non macchiarsi di sangue. alvaro, 9-413: alcune signore che si
ha uno stanco languore d'abbandono. alvaro, 1-126: la sera si distese sull'
un varco il rumore della paletta. alvaro, 9-393: si stava chiudendo il
, e di schianto lo abbatta. alvaro, 9-265: una donna incinta che inseguiva
a ogni segno, un nuovo abbrivo. alvaro, 9-449: la radio arrivava sino
s'era accorto della sua presenza. alvaro, 7-187: chissà quando verranno i
, la mia abissale istintiva timidezza. alvaro, 9-506: anche nella miseria,
o sollevati dal fango alle stelle. alvaro, 7-13: non potremo mai misurare
vedere... terreni chiusi. alvaro, 2-39: era il continuo chiacchiericcio dell'
o riunite negli abituri della pieve. alvaro, 7-23: la vecchia letteratura spendeva
una cornata al ventre o nel petto. alvaro, 3-187: è ordine del comando
in compagnia di coloro, di cui alvaro pelagio favellò con sì grande abbominamento.
pungeva e lo tormentava senza pietà. alvaro, 2-166: il mare faceva un
. si accantona in ville saccheggiate. alvaro, 1-63: il battaglione ebbe l'
collari rossi e le creste bianche. alvaro, 2-140: non era difficile vederli
là si vedono biancheggiare dei fazzoletti. alvaro, 2-83: si sentiva l'imminenza
o quattro fili di grano attorcigliati insieme. alvaro, 3-147: c'erano i campi
, e via che vanno senza paura. alvaro, 2. immettere la corrente in una
rivolta in alto. mon alvaro, 9-320: la madre accese la radio
ita liano delle parole. alvaro, 9-515: il suo forte accento dialettale
quel legno le loro casse mortuarie. alvaro, 9-428: al mio paese, i
non è accidentale, ma necessario. alvaro, 1-53: ella gli confidava quello che
2. ineguaglianza del terreno. alvaro, 2-185: l'acqua si mise a
catini, l'acciottolìo delle stoviglie. alvaro, 3-335: la corsa era segnata dall'
ad un'accolta / d'ignari. alvaro, 3-35: tutte queste cose facevano,
, per debolezza). alvaro, 3-49: quello che è scritto nei
le pieghe dei calzoni quando seggono. alvaro, 2-7: il padre gli accomodò
: così le cose s'accomodarono. alvaro, 9-421: veniva da me come
accomunati da una stessa preoccupazione oscena. alvaro, 7-284: ora ci si rasenta la
ai fratelli alpini che lassù tengono duro. alvaro, 2-132: si ricordavano di lui
furore e umiltà delle loro preghiere. alvaro, 9-456: si mise a can
si sentiva né meno più respirare. alvaro, 9-333: a volte non ci accorgiamo
celato tutto il loro sentimento ostile. alvaro, 9-371: egli sapeva attraverso quali
rumina accosciato corpulento sulla paglia fresca. alvaro, 3-67: la mucca stava sullo strame
mi umilii o mi diminuisca. alvaro, 9-372: egli pensò...
non per misantropia ma per pigrizia. alvaro, 9-514: era già un incarico
guardavano con occhi pieni di sonno. alvaro, 9-348: ove bambini stavano accovacciati
erano accuccia ti uno su l'altro. alvaro, 9-440: si accucciava poi al
pagliericcio mencio della bassa camerata bruna. alvaro, 9-348: gli occhi...
mercato, poi accudiva ai fornelli. alvaro, 9-381: mostrava quella confidenza distaccata
più forze per impedirne lo schianto. alvaro, 2-205: cominciò a soffiare un vento
accresceva una certa ispida acerbità campagnuola. alvaro, 9-353'è zitella, ha quarantanni,
piacere alle donne che gli piacevano tanto. alvaro, 9-369: era nell'età in
.. mordono cogli acidi di conciatura. alvaro, 4-10: e l'odore delle
mezzo della camera, e poi via. alvaro, 2-196: la luce arrivava al
nelle cavità polverose dei castagni fulminati. alvaro, 2-161: sotto la roccia del promontorio
sul tetto, e vi stava acquattato. alvaro, 2-33: egli ora vedeva le
acquisto: non naturale, affettato. alvaro, 9-311: si muoveva tra imbarazzato e
piene di cartocci e di scatoline. alvaro, 7-217: popolazioni povere, per
di un piacere acre, cattivo. alvaro, 9-493: i napoletani non cantavano più
d'acqua, dal fermo coraggio. alvaro, 9-192: aspettavano una tale gioia anche
/ i gridi di scherno più acuti. alvaro, 2-224: conquistava lentamente i toni
, sul fluente specchio d'autunno. alvaro, 2-87: le donne si sparsero
avevano adattato ad abitazione dei pastori. alvaro, 9-253: una signora milanese ha
alle spalle con non so che minaccia. alvaro, 9-226: seduta su un sacco
e astratto come cristo sulle acque. alvaro, 7-185: [questi ragazzi]
verso le proprie case e città. alvaro, 9-486: là, sul marciapiede,
del gas verdolino si addolciva in rosa. alvaro, 9-470: la città..
zoppicante, ebbi orrore di queste mura. alvaro, 9-475: le madonne dell'italia
di pietre addossate al cancellino sfasciato. alvaro, 2-10: risalito il poggio, le
si adegua al pallore della parete. alvaro, 7-35: in quell'età [
oggetti / più aderenti alla carne. alvaro, 9-456: sentiva le labbra di
l'adesione dei nomi più illustri. alvaro, 7-179: avevano cercato qualche ragione al
esercizio, ecc.). alvaro, 3-80: anche la compagnia degli allievi
far prender ombra, far imbizzarrire. alvaro, 9-262: il capretto sembrava giocasse,
propaganda che sia mai stato adottato. alvaro, 7-143: la moda del ritratto in
e c'è pur quella del fanciullino. alvaro, 9-350: aveva il viso
cuori che perdesi ne l'infinito. alvaro, 9-242: gli uomini, penso,
non ha il fiuto degli affari. alvaro, 9-488: ma aveva acquistato in
. che ha raggiunto la notorietà. alvaro, 9-514: era una giovane attrice affermata
aquilini ó diritti, affilati quasi. alvaro, 3-8: aveva una vaga traccia
: chiesa, banca, casa succursale. alvaro, 14-126: segni di riconoscimento negli
di toilette e ingresso sulle scale. alvaro, 3-14: la città dove studiavo era
aveva preso in affitto una casella postale. alvaro, 9-253: una signora milanese ha
parevano più scuri e più fondi. alvaro, 9-398: si vergognava di guardarmi,
s'afflosciò sotto la terribile mazzata. alvaro, 9-166: già le foglie troppo
e l'affollamento di figure inutili. alvaro, 2-208: le strade, dopo il
denti bianchissimi in quelle polpe dorate. alvaro, 2-93: ella fu finalmente nel
indugiando nell'attesa di maggiore oscurità. alvaro, 9-70: 11 sacerdote diceva la
, arsa e bianca di polvere. alvaro, 3-211: il sole pareva frantumarsi
in rapporti, venire a contatto. alvaro, 9-391: il quesito era questo:
aggirava, quella povera anima inquieta? alvaro, 9-71: una voce si sentì
d'ogni razza e ogni fede. alvaro, 2-15: il paese rimase quello
alvaro, 9-263: il capretto saltava come un
poi l'istinto aggressivo e crudele. alvaro, 3-271: bisognava mantenere lo spirito
stesse si staccano dai rami e precipitano. alvaro, 2-106: lentamente le lunghe scarpe
stavano sempre in agguato le ragazze. alvaro, 9-452: i fratelli stavano in
già mi par di star meglio. alvaro, 2-77: la vita le pareva piena
non poteva stare più nei panni. alvaro, 2-95: la donna si agitava ora
con un fragore di mare agitato. alvaro, 9-491: il golfo di napoli,
aveva fatto altro che l'agitatore. alvaro, 14-178: una signora agitatrice,
quell'ora, grillettava nelle padelle. alvaro, 7-80: ripensai a tutto quanto di
/ smarrito per le strade esterrefatte. alvaro, 2-66: era capace di girare
/ e tosto agogna / ad altro. alvaro, 9-441: nella sera di
, i soldati si spogliavano ridendo. alvaro, 9-285: tutto attorno agonizzava,
quella di darsi pensiero del raccolto. alvaro, 3-72: aspettavano come gli agricoltori
a recarsi dove riescono più utili. alvaro, 11-80: i proprietari di andria
risolve indignandosi contro il loro mercato. alvaro, 11-71: il mercato dei ragazzi
1 u guatano'). cfr. alvaro, 11-71: « guatano, o galano
d'angue, / cari ai cambebba. alvaro, 9-288: la montagna, nel
selva degli alberi targati di famiglia. alvaro, 9-354: nell'ingresso c'era un
del san giovanni, diuretica alcalina. alvaro, 3-242: la cioccolata era troppa,
e il lavaggio preventivo con alcole. alvaro, 3-327: e la stanchezza, gli
2. sm. bevanda alcoolica. alvaro, 3-102: un emigrato che tornava dall'
, ciascuno per quattro di noi. alvaro, 11-15: basterebbe, a questa italia
d'ogni specie, è già partito. alvaro, 11-287: il padrone,
/ levigati dal gioco dei fanciulli. alvaro, 2-65: le stagioni gli tornavano
scoprì, mi strappò il fazzoletto. alvaro, 2-22: era coperto appena della
al petto e sotto le ascelle. alvaro, 3-40: portava le scarpe dei sottufficiali
bel mezzo del tumulto cittadino. alvaro, 11-240: i proprietari più ricchi,
dunque dare il segno deu'allarme? alvaro, 9-365: le finestre si illuminano l'
allevamento e d'educazione della figliolanza. alvaro, 14-94: finito il periodo di
roma. era l'8 di settembre. alvaro, 9-265: quando arrivarono le truppe
polsi, rovesciandosi indietro, supino. alvaro, 4-186: mi rivedo già grande,
ottimo allievo dell'accademia di torino. alvaro, 3-23: la compagnia degli allievi ufficiali
, come modiste, come fioraie. alvaro, 9-296: per quanto il corridoio fosse
vagamente ai suoi ideali di gioventù. alvaro, 9-370: la moda è, indosso
alcune conchiglie, una noce di cocco. alvaro, 2-73: ma ledizione
le sue cose lustre di alluminio. alvaro, 3-149: la borraccia d'alluminio a
s'allunga a semicerchio la città vecchia. alvaro, 2-11: la sera girava pei
la poverina si trovava cosparsa di lividure. alvaro, 9-375: volevo allungargli uno schiaffo
precisamente allusive, d'una lucidità terrificante. alvaro, 9-404: le parole di quel
degli indumenti agli alluvionati del polesine. alvaro, 14-82: durante le visite di
un chiaro alone, / luna gentile. alvaro, 4-227: lo si distingueva ancora
disse: -sembra un altarino. alvaro, 2-66: aveva fatto un altarino
sassi affioranti, nella gleba rossigna. alvaro, 9-509: ella mi parve un fiore
sua sensibilità s'era come esaurita. alvaro, 2-146: la sua vita non
fulvo come la criniera del leone. alvaro, 9-475: le strade dell'altopiano
d'angue, / cari ai cambebba. alvaro, 9-409: una donnina con la
spontanei di testa e di spalle. alvaro, 2-228: conquistava lentamente i toni più
da gente altolocata nelle lettere italiane. alvaro, 9-389: tutte persone rispettabili e
sonno / verso quale altro altrove? alvaro, 2-78: egli parlava delle donne conosciute
negli alveoli son come mandorle acerbe. alvaro, 3-120: uno scricchiolìo, come
furibondo, verniciava 11 mento sguscente. alvaro, 3-245: i vestiti amalgamati alla
ombra più amara del loro cinismo. alvaro, 2-135: i suoi occhi grigi ridiventavano
contro teseo, lunghe come efebi. alvaro, 11-43: andavano al passo lungo
corteo dei cavalieri e delle amazzoni. alvaro, 9-182: è stabilito che sarà
ambasciatore promesso, la fece risolvere. alvaro, 2-77: le farfalle si rincorrevano di
e a lasciarsi prendere dall'ambiente! alvaro, 7-115: frequentava i grandi alberghi
gli ambienti che dovevano essere benedetti. alvaro, 9-101: una vetrina grande come
ciabattino ambulanti di famiglia in famiglia. alvaro, 2-11: il mereiaio ambulante che raccatta
e tagliati, braccia agili e robuste. alvaro, 9-360: aveva imparato al cinema
notturno va de l'appiattata fera. alvaro, 9-276: c'erano i contadini
vecchio servo e del fattore ammantellato. alvaro, 4-183: il bandito ammantellato di
pontefice ci vuole un abito speciale. alvaro, 2-134: ammetteva alla sua presenza
occhi, qualche cosa di eccessivo. alvaro, 9-300: era più alta, più
il tempo, per potersene ammonire. alvaro, 9-286: in questo infinito indistinto
fuscello si ammorvidisce e si rinviene. alvaro, 2-220: si accorsero che gli
cui brincelli teneva ammucchiati in grembo. alvaro, 9-523: « il monumento sorgerà
disertori, ed era rimasto sorpreso. alvaro, 11-237: i banditi vorrebbero tornare
di turchesi infilate contro il malocchio. alvaro, 3-309: e si destavano in loro
. mente la piaga vergognosa dell'analfabetismo. alvaro, = voce dotta, derivata
di gente che quasi non sapeva parlare. alvaro, 7-228: impotenti a creare e ordinare
sotto il nome comune d'internazionali. alvaro, 3-59: per un certo tempo
acerbo sui fianchi non ancora maturi. alvaro, 9-101: stava di profilo, inginocchiata
serva, deha cameriera o ancella. alvaro, 9-515: indossava un vestito a
delle sveglie in un deposito d'orologi. alvaro, 7-261: evento che non
andatura più modesta di quella di ieri. alvaro, 7-14: qualcuno ha notato in
525: foglioline striminzite ed anemiche. alvaro, 3-74: aveva veduto spuntare l'
vaso costrittore che impedirà l'emorragia. alvaro, 9-268: le pareva di avere
costo dei gelati all'acido citrico. alvaro, 2-209: alcuni uomini occuparono i tavolini
bicchiere sotto l'immagine della madonna. alvaro, 9-396: ci vedemmo in un
avevano conquistato ogni angolo le ragnatele. alvaro, 7-10: ogni an
tempesta / degli strumenti a fiato. alvaro, 11-255: una specie di
esalavano da mille strappi e rammendi. alvaro, 7-10: il legno si logora,
, l'animale voluttuario e magnifico. alvaro, 9-445: mostravano [i suoi
animavano fra i sibili del vento. alvaro, 2-11: si vede la montagna che
con tanto garbo il loro anfitrione. alvaro, 2-131: provava lo stesso sentimento che
fiorite di zinnie d'ogni colore. alvaro, 2-14: annaffiava castamente verso sera
non so proprio che cosa annaspo? alvaro, 4-222: si spensero le luci,
tremolanti, grandi tele di ragno. alvaro, 2-62: era capace di girare
cappello superbamente, annodarsi la cravatta. alvaro, 4-186: mi rivedo già grande
, come uno che porti un peso. alvaro, 2-168: aveva la testa avvolta
con l'esposto dei suoi diritti. alvaro, 9-237: due ragazze, chiuse
donne]: troppo, troppo facili! alvaro, 3-14: tutti cercavano di darsi
ad ogni suo gesto o parola. alvaro, 2-137: le domandò: « sei
/ anche la morte mi sarebbe cara. alvaro, 9-354: l'amore parla sempre
se la giornata era bella o brutta. alvaro, 9-399: gli strilloni dei giornali
non ricordava di aver mai sentiti. alvaro, 9-498: un individuo dal nome
al nevrastenico ingegnere del piano sotto. alvaro, 2-95: le vigne lontane avevano
quasi un'intesa di convegno. alvaro, 11-232: per alcuni giorni sono
di pantigane che impregnava l'aria. alvaro, 2-53: si offrirono del tabacco
che tiravano il carro troppo colmo. alvaro, 9-384: ella si raccomodò il cappello
sublime quanto un'antenna della radio. alvaro, 9-276: quegli uomini corrono su
l'anticamera, la sala di aspetto. alvaro, 2-19: le anticamere rigurgitavano di
, perché non sempre ne ho. alvaro, 9-398: è contento quando
mi sembrava un'anticipazione del paradiso. alvaro, 11-231: uomo...
sua onnipotenza coloro che l'opprimeano. alvaro, 14-25: ho accennato qualche volta
alla sua attività politica. alvaro, 14-28: i soliti intellettuali antisocialisti si
alla lotta contro la tubercolosi. alvaro, 14-159: in autobus, un impiegato
delizia vi sugge / e il nutrimento. alvaro, 9-167: le api, più
, poi a cena ». alvaro, 9-515: il cameriere che venne a
concorso per segretario comunale a scamafigi. alvaro, 9-243: voi conoscete l'esatta
con una fune che univa le coppie. alvaro, 2-158: è lievemente curva in
resultassero a un incirca le medesime. alvaro, 9-256: essa doveva vedere per
vetri appannati ravvolgevano di sensazioni confuse. alvaro, 3-137: le stelle alte scintillano
si faceva ogni giorno più appannata. alvaro, 2-228: era una voce appannata
organizzativi, il complesso dei funzionari. alvaro, 14-114: dovrebbero saltare in aria molte
con molta festa si misono ad andare. alvaro, 9-358: simulava la perpetua scena
: gli apparecchi sismici chiamavano disperatamente. alvaro, 9-417: è diventata sorda.
piccolo vano del suo modestissimo appartamento. alvaro, 9-396: stava facendo sacrifici ed
grande, bagno, un ingresso. alvaro, 9-354: avevano preparato un appartamentino,
dall'angolo dove si teneva appartato. alvaro, 9-382: io vivo piuttosto appartato.
e si appassionavano a tutti indistintamente. alvaro, 11-231: ci si può appassionare
si appassissero come petali di gardenia. alvaro, 9-397: in fondo ella vendeva
, i fantasmi del tempo che fu. alvaro, 9-401: una signora che in
è superiore a platone e ad aristotele. alvaro, 9-239: « non mi riconosci
noi dobbiamo fare appello agli ufficiali. alvaro, 9-514: si pensò di fare appello
con pialletti, e con cose simili. alvaro, 4-140: mi stava di fronte
appiccare il fuoco e incenerire la città. alvaro, 2-10: e la notte,
il rospo saltella sull'umidore dell'erba. alvaro, 9-188: gli alberi verdeggiavano ancora
una casa appollaiata sopra un dirupo. alvaro, 9-285: sotto la fila delle case
... e dai delinquenti angosciati. alvaro, 9-444: quel piccolo apprezzamento del
e non erano né meno le nove. alvaro, 9-421: non ci voleva molto
nuovo tutti i lavori più necessari. alvaro, 9-125: tutti le potevano baciare
quali si apre il presente volume. alvaro, 9-419: era passata la mezzanotte
momento all'altro trastullo dei terrazzani. alvaro, 2-40: ma ecco che,
erba smeraldina, e inquartato di sole. alvaro, 9-354: nell'ingresso c'era
, di rosso, d'oro. alvaro, 2-92: il sole bucava e infocava
e nera ricamata come un arazzo. alvaro, 3-54: nei viali un cavallo
troverebbero dentro? un diploma di laurea. alvaro, 3-64: il campanile di giotto
volta si piglia per la centina. alvaro, 10-191: il palazzo ungherese del governo
, espletarla. nel suo archivio. alvaro, 9-514: ho una cultura teatrale
azeglio, 1-157: mi toccava alvaro, 9-93: coperti di panni stesi ad
distacca / un grappolo d'uva. alvaro, 10-107: le sole note nere erano
mattone è rude sul pilastro quadrato. alvaro, 2-18: l'arco del portone,
collo curvo descrive un arco patetico. alvaro, 7-134: il muscolo del labbro
e tanti abitanti dell'argentea città. alvaro, 7-46: nella quiete dopo la
pian piano / lo stridulo arcolaio. alvaro, 2-199: gli stessi oggetti che sono
un arabesco argentato sopra la terra. alvaro, 9-128: la piccola selva di abeti
/ fili attorti di canapa argentea. alvaro, 9-364: le finestre illuminate forano
/ dietro la tenda bianca di pizzo. alvaro, 2-196: avevamo risalito il poggio
tre, viscidi sotto la scarpa. alvaro, 9-333: il ruscello scorreva là sotto
il bell'argine della via ferrata. alvaro, 3-140: era una strana impressione,
ciglio e che non possono sgorgare. alvaro, 3-176: a un tratto la linea
soggettistiche novalisiane né di sigismondi spagnuoli. alvaro, 9-475: per una di queste donne
patologo, arguto profilo di fauno civilissimo. alvaro, 9-468: un viso come spesso
, e morirono nelle loro case. alvaro, 2-92: l'aria stessa era una
qui per l'aria di mare. alvaro, 9-450: la maestra di canto viene
a gridare evviva credendo di volare. alvaro, 9-360: io ho messo su
a saltare in aria sarebbe lui. alvaro, 14-114: una distensione oggi quasi inconcepibile
e alle opere di cittadina grandezza. alvaro, 14-120: aristocratica, ricca,
gomma, di spazzoloni di saggina. alvaro, 9-401: le ragazze d'oggi scrivono
chiamiamo locuste. -per simil. alvaro, 9-481: una bambina...
armatore, proprio dell'armatore. alvaro, 10-174: dopo la seconda guerra,
concerne l'attività armatoriale. alvaro, 10-176: le svalutazioni del denaro che
-per simil. alvaro, 9-481: sulla porta si affacciò un
dove le armente vengono a bere. alvaro, 2-83: si sentivano lontani i muggiti
vergini bellissime dalle armille d'argento. alvaro, 3-39: certi cartelloni che cominciavano ad
cupa di cannone e di campana. alvaro, 2-95: una lunga armonia scrosciante
e soffiando nei fori). alvaro, 2-168: si sentiva anche il rumore
come il frullone di un buratto. alvaro, 2-67: l'organetto suonava allegro come
si penava a distinguere ufficiali da soldati. alvaro, 2-226: non si erano accorti
alzano aromi in suoni di preghiera. alvaro, 2-92: l'aria era divenuta
di saltarle addosso come cani arrabbiati! alvaro, 2-14: 11 cane apparve sul
del monte con la loro barca. alvaro, 9-494: qualcuno arrivava vogando sollecito
perché arricchiti per usure ed estorsioni. alvaro, 9-462: diceva queste cose,
non ci si arriva, è presunzione. alvaro, 9-513: lo spettacolo doveva consistere
bandiere governative bande di negri irregolari. alvaro, 2-136: ordinò ai figli piò
anche dire i numeri dei reggimenti. alvaro, 3-29: io mi arruolai soldato
il suo particolar modo di arrossire. alvaro, 9-270: come sua madre..
all'ultimo orizzonte qualche spuma biancheggiò. alvaro, 2-68: uno arrotolava una fascia rossa
pronunciarle con le labbra arrotondate. alvaro, 9-522: la sua voce si levava
/ soldatesco, quel cielo arroventato. alvaro, 2-8: cavano dal legno d'ulivo
esausta, si coricava per terra. alvaro, 2-94: ella scorgeva tra foglia
apposta gli articoli che parlano di lui. alvaro, 9-492: aspettavano una tale gioia
argento, zampilli rosso e viola. alvaro, 3-176: alto, crepitante, scoppiò
stato morto nel polesine da una artiglieria. alvaro, 3-246: non sentivano più l'
quattro arti per muoversi e camminare. alvaro, 3-89: non voleva rimanere nell'in-
fiata a stento il mercante congestionato. alvaro, 9-388: il suo abito liso,
, come canonici in coro. alvaro, 2-170: gli versò l'acqua nel
. raro. asciuttezza, secchezza. alvaro, 9-208: si vedevano operai che sterravano
/ nel mezzo sonno / tentennare. alvaro, 2-209: all'asfalto lucido succedeva un
lu centi di rugiada. alvaro, 9-21: sulle prode erbose..
un'amante supina che l'aspettasse. alvaro, 2-9: uno gli ha ficcato un
concepire fondate speranze sul suo futuro. alvaro, 7-7: quello che non le piaceva
di astolfo, l'aspide di cleopatra. alvaro, 14-90: mancanza d'acqua dopo
conosceva per meno ligio al prevosto. alvaro, 14-195: nelle vetrine di un
la statura e l'imponenza breve. alvaro, 3-221: il berretto con l'asprì
anno han fatto tutte queste vigne. alvaro, 9-56: qualche filo d'erba
ad un tratto con tante gioie. alvaro, 3-181: come succede nei treni quando
un anitroccolo in salsa d'arancia. alvaro, 2-194: ella si mise a
frica assaporo in questo lucore di gesso. alvaro, 4-207: la gente semplice parla
d'una panca di buon legno. alvaro, 2-186: l'uomo si cacciò in
/ l'ansia di tutti i mondi. alvaro, 9-27: ella 10 assecondava fedelmente
lasciato, / come una stella. alvaro, 7-9: quando tornavamo da qualche
si tocca il fiocco della cravatta. alvaro, 9-359: la donna si assestò
perché di dentro non si potesse aprire. alvaro, 2-11: prima di partire chiuse
della presenza su di sé del portafoglio. alvaro, 9-449: emetteva una tossettina armoniosa
è così chiara: occorrono altre nevicate. alvaro, 9-398: il professore mette un
alla creatura sfinita; nient'altro. alvaro, 3-161: la vacanza piena intera,
a delinquere! -chiosò il futa. alvaro, 9-487: una tale capacità ha
sentori d'erbe e di terra accaldata. alvaro, 2-19: quando apriva le porte
pecore / nel buio della notte rusticale. alvaro, 2-28: tonda, nera in
si fa legare sul caporuota di prua. alvaro, 9-440: il mendicante assopito nel
filato, eccitata dall'assordante frastuono. alvaro, 2-92: la voce delle cicale saliva
fra i famigliari oggetti, incantano. alvaro, 2-135: la rivedeva vestita,
e ad assottigliare le sue finanze. alvaro, 3-316: costoro erano, giorno per
monache quando passeggiano digiune al sole. alvaro, 9-203: le tempie asciutte,
assumere una certa quale aria professionale. alvaro, 2-95: le vigne lontane avevano
edificata la ammirabile abbadia della pomposa. alvaro, 9-421: passavano per una coppia
della casualità disordinata delle morti solite. alvaro, 9-238: non c'è individuo
astrazione, una verità senza contatto. alvaro, 7-11: noi fantasiosi e inquieti,
sf. bot. aster. alvaro, 4-21: sulle prode erbose, le
riconoscere di lontano: il suo canto. alvaro, 3-143: nella notte, un
come quando è giacente nell'astuccio! alvaro, 9-26: nell'ombra egli vedeva
le scale con le balaustre bianche. alvaro, 9-410: egli la guidò per le
scimmia, alla sottana del prete. alvaro, 2-95: la donna si agitava ora
l'odore, attaccaticcio e freddo. alvaro, 9-298: di colpo,
taluno le stesse facendo il ritratto. alvaro, 2-29: le descriveva la vita della
d'operai che accomodano la linea. alvaro, 3-106: allo svolto vide l'attendamento
bresci attentarono alla vita di lui. alvaro, 9-295: essa aveva una forza
appena qualche lieve correzione di positura. alvaro, 3-23: il maggiore diceva queste cose
coda, e con il giubbetto attillato. alvaro, 14-195: queste aspiranti dive sono
/ e mio padre e mia madre. alvaro, 2-18: in lunghe file tutto
e i polipi di porto empedocle. alvaro, 9-192: come fuggono i pesci
suo respiro, avevano dovuto sculacciarlo. alvaro, 3-68: il veterinario cominciò a
di quei gesti che affascinano le donne. alvaro, 9-487: aveva al suo attivo
momento, per pura formalità. alvaro, 9-513: tutti dicevano allo stesso modo
quasi fiori destati in attoniti sguardi. alvaro, 2-45: aveva un viso sottile e
d'essere tanto pura ed antica. alvaro, 9-371: ella lo riconobbe e
pendevano con i fili attorcigliati. alvaro, 2-20: al soffitto era appesa una
si soffoca / il mugghiare continuo. alvaro, 9-189: lo si distingueva ancora
attraenti da fargli scordare perfino dio. alvaro, 9-402: le ragazze d'oggi
chicchi di grano le portavano *. alvaro, 7-12: voglio soltanto augurarvi che
di nascosti amori passati e presenti. alvaro, 9-310: il giovane era simpatico,
e nell'aureola è una crocetta rossa. alvaro, 7-15: quel volgere del capo
auto dove ci allunghiamo con piacere. alvaro, 9-507: guidava la sua auto col
vadano i sogni con l'àutobus. alvaro, 2-207: gli autobus irrompevano con
autocarri levano nuvoloni di polvere dorata. alvaro, 3-181: la sera un autocarro
miei passi come d'un automa. alvaro, 3-43: avrebbe eseguito come un
nel gennaio, ed emolumenti o còngrue. alvaro, 9-522: questa è tutta gente
. agg. color nocciola chiaro. alvaro, 9-293: quella ragazza era svelta,
ciapo: fan denari a staia. alvaro, 9-485: un latitante...
stoica da opporsi deliberatamente ad esse. alvaro, 9-446: era come se quella donna
nella sentenza avara il voto avverso. alvaro, 9-428: l'uomo guardava il muro
come per portarsene via l'immagine. alvaro, 2-96: prese il mosto fra le
dalle fessure, lambivano ogni orlo. alvaro, 9-330: certi atteggiamenti avidi,
fiamma avvampare, avviluppare il dannato. alvaro, 2-20: tre donne stavano sedute
sia destinata al successo. alvaro, n-80: un sintomo della condizione dell'
per gli usci aperti miserabili interni. alvaro, 3-158: fino al limite degli orti
più per gli altri che per sé. alvaro, 9-315: una galleria si annunziò
palla arbor cantai / rustici avisi. alvaro, 9-459: era l'inverno. per
nome nell'avviso mortuario del giornale. alvaro, 9-398: ii'professore mette un avviso
deperimento; invecchiamento del tessuto. alvaro, 9-350: aveva il viso adulto,
polsi, con le fruste in mano. alvaro, 3-347: io li ho veduti
si sentiva la forza per vincere. alvaro, 3-169: ha mai veduto quelli
e con le babbucce da ginnastica. alvaro, 9-365: si vede avanzare e andare
bacche, che ci tornava sempre. alvaro, 2-156: giunge di lontano l'
seconda giovinezza: stille di brillanti. alvaro, 9-279: cacciando la mano in
sopra le semignude spalle delle baccanti. alvaro, 9-493: arrivavano carichi di carne
potuta chiamare la baccante post-bellica. alvaro, 12-122: con un orribile tradimento
placare le voci e le mani. alvaro, 9-222: la pellicola cominciò a
doppio fondo, le sue bacchette magiche. alvaro, 9-440: a un tratto,
ottimo isolante elettrico). alvaro, 9-43: mentre prendo il ricevitore,
che funzioni ancora il buono stampo carducciano. alvaro, 7-215: non si fa pagare
dell'orchestra percepiva soltanto il frastuono. alvaro, 7-206: si sente la presenza
, né di altri fastidiosi lepidotteri. alvaro, 12-76: oggi c'erano le stanze
: provvedere, aver cura. alvaro, 7-11: lasciatela fare, e ammirate
badano alle capre per gioco. alvaro, 2-199: traversammo il campo
e filandoli come da una conocchia. alvaro, 9-129: all'ora del ballo
ormai rischiarando in una speme giuliva. alvaro, 9-135: era un uomo grasso con
molto, spediti, agili, bravi. alvaro, 7-256: dal filo all'ago
coi calci dei fucili sui pezzi. alvaro, 12-118: uno, laggiù,
, ravvolte per magnificenza in un velo. alvaro, 9-69: aveva appena intravisto quelle
subito spento all'angolo di una via. alvaro, 9-68: la voce già cominciava
altre rapide e balenanti come enimmi. alvaro, 2-7: si vedeva di lontano
, i suoi occhi balenavano. alvaro, 4-55: tra cielo e terra
alpe emergeva saettata di bianchi baleni. alvaro, 2-186: le prospettive false create
d'oro che spariscono in breve. alvaro, 9-170: quest'oggetto bianchissimo e rotondo
uguccion della faggiola in val di nievole. alvaro, 7-28: un muro di
col fil di ferro, alla ferrovia. alvaro, 7-203: un porticato di muratura
, che non stanno mai ferme. alvaro, 12-32: una sera qualcuno aveva sparato
stagione: il più bello ed importante. alvaro, 9-331: il ballo è un
due dita si soffia il naso. alvaro, 9-22: era un demonio, mi
che l'onda più labile spiana. alvaro, 7-292: e i monti dal
occhi abituati a quel tanto buio. alvaro, 2-16: ad alcuni edifizi il sole
paolo uccello e piero della francesca. alvaro, 7-284: ancora sotto il cielo sbiadito
rossicci colla balza color di piombo. alvaro, 4-69: una striscia di violette faceva
il cuore mi balza in rivolta. alvaro, 9-229: alle volte, quando
regolerà; di premura, trascinato. alvaro, 12-112: il colonnello...
per le fratte, il terreno selvaggio. alvaro, 2-96: il giovane fu di
i che un flutto di sangue riempia. alvaro, 9-203: ella stava seduta presso
bambineggiava buttando le gambe in aria. alvaro, 9-135: ella si metteva solitamente
.. si fermavano, incontrandomi. alvaro, 9-439: la bambina (sette
che riguardano come bambini da crescere. alvaro, 7-106: la loro principale occupazione fu
che non ha da nasconder niente. alvaro, 9-370: non c'è di
ha sede l'istituto di credito. alvaro, 7-108: bisogna a questo punto notare
staccano le moli rossonere dei transatlantici. alvaro, 9-87: la gente sulla banchina
ingombro di santini e di libri. alvaro, 7-217: i banchi della scuola
comprò un po'di tabacco da masticare. alvaro, 7-183: per esempio, sono
timpani e i piatti della ferocissima banda. alvaro, 9-62: stava per venire la
qualche poco l'altezza degli spalti. alvaro, 9-220: levando gli occhi al
triangolo, a lato del conduttore. alvaro, 1-33: le bandierine color sangue
al bando da questo genere di vita. alvaro, 7-112: quest'arte [astratta
scarpe fatte per girare il mondo. alvaro, 9-64: portava un paio di pantaloncini
da farsi, nell'ora del pericolo. alvaro, 7-30: convegni per un'umanità
agli ospiti bevande e liquori. alvaro, 9-509: presa da una improvvisa premura
è voce d'uso romano). alvaro, 10-50: il dramma vero dei «
/ forma, carne, abbandoni. alvaro, 9-321: egli era quel figlio
tessuti, di barattoli di borotalco. alvaro, 9-61: intorno a lui era il
di avere anche loro la barba. alvaro, 10-74: qualche contadino dei dintorni
alla finanza; e non perdete tempo! alvaro, 12-62: le file aperte del
riflettevano sulle nubi tenebrose all'orizzonte. alvaro, 7-213: ci si può sedere sui
. gli toccava la cresta con curiosità. alvaro, 9-21: sul barbazzale cinerino spuntavano
va, raccogliendosi il poco vento. alvaro, 9-455: tutte le sere, quando
ceste di frutta e d'aranci. alvaro, 2-94: il mosto nei barili schiumava
spillando ogni volta da quel barile. alvaro, 2-84: non si sa come
ignoto, / come in un barlume. alvaro, 9-221: gli occhi di quel
curvato l'aulico e rigido cinquecento. alvaro, 9-68: c'è il barocco duro
andava dicendo, trascinato dalla stizza. alvaro, 9-494: un giorno, il vento
questa chi sa poi se spedita. alvaro, 7-184: soltanto i baroni siciliani
è? stanotte hanno fatte le barricate. alvaro, 7-59: tralascio di ricordare le
finire la coda, o la testa. alvaro, 9-471: porta un fazzoletto colorato
entrai, spazzavano la basilica deserta. alvaro, 7-271: a vedere il papa portato
basilico la bontà perenne dei coppi. alvaro, 2-27: una stanza illuminata a malapena
. l'ignoranza perde se stessa. alvaro, 7-131: e nel fondo di
fuggire, nella luce dei fanali. alvaro, 9-509: sotto il soffitto basso di
per abituale rispetto alla casa di dio. alvaro, i-61: discorrevano, i
aperto / su questo basso cielo. alvaro, 7-277: è un cielo basso e
su questa immane convulsione d'agonia. alvaro, 7-130: le epoche basse hanno
bastarda, degenere, corrotta. alvaro, 2-51: questo paese è pieno di
basta riconoscerla come indipendente dal concetto. alvaro, 12-89: ma bastava che uno
parlare del tempo e della salute. alvaro, 9-407: succede, nel nostro paese
fino all'esaurimento delle voci). alvaro, 12-41: si trattava di dire:
sole e fra la polvere del tavoliere. alvaro, 9-463: era un somarino nero
di sfida nei 'promessi sposi'. alvaro, 9-471: io la ho bastonata,
bastonate! bastonate, mi merito! alvaro, 9-472: il bastone, ci vuole
fermato da bastoncini d'ottone splendente. alvaro, 9-27: ella lo respinse.
, battere l'entrata del ponte. alvaro, 12-122: il bombardamento si allargava come
in chiesa ginocchioni a battersi il petto. alvaro, 2-59: parlava volentieri dei santi
una larga breccia nella muraglia opposta. alvaro, 12-119: cominciò un cannone a
schiuma la piè delle gronde come bava. alvaro, 7-178: la eterna illusione
al mio cuor che trema di vertigine. alvaro, 9-56: ed ecco che il
albero di maestro bandiera rosso setata. alvaro, 7-214: istintivamente ne hanno scelto
per ritornare alla realtà della vita. alvaro, 12-105: volse gli
per la gioia pura del canto. alvaro, 9-105: l'artista è il solo
cibo, son covigliate e tripùdiano. alvaro, 9-371: egli la incontrò divenuta
, le batterie erano al trotto. alvaro, 12-91: sul ponte passò fragorosamente
. proprio dei batteri. alvaro, 7-62: un grammo di colture batteriche
la battima che non raggiunge la barca. alvaro, 9-135: ma fra due argini
soldo lo giòcano a battimurino. alvaro, 2-140: non era difficile vederli
, il battirame e lo stagnino. alvaro, 12-104: c'era il tono
accoglie il bàttito delle eliche inesorabili. alvaro, 9-10: allo sfrigolio delle pentole
gli applausi scoppiavano ad ogni battuta. alvaro, 9-135: ella si metteva solitamente
, e la sete a borraccia asciutta. alvaro, 12-112: il colonnello..
quartiere poco battuto e meno ricercato? alvaro, 12-62: attraverso le siepi, quando
bava alla bocca come un'epilettica. alvaro, 9-166: quando la fioritura era nel
dei due ciclópi del medio evo. alvaro, 9-196: parla agitato e a voce
, un bazar triste e meticoloso. alvaro, 7-142: il secolo aveva le sue
si stende in una calma beata. alvaro, 9-215: di lassù vedeva la città
naso piccolo e a becco di civetta. alvaro, 9-515: aveva la bocca
la tua ombra cammina davanti a te. alvaro, 7-107: immaginiamo...
un pellegrino entrare in chiesa. alvaro, 7-237: anch'ella era
la belante a quelle cime là. alvaro, 7-39: in un paese sperduto
attimo la continuità dell'ora festosa. alvaro, 12-76: i soldati cantavano canzoni
labbra naturali d'un pallido corallo. alvaro, 12-53: il viso lavorato dai
più come passione condivisa e ancora operante. alvaro, 9-146: in piedi, aveva
ci si dorme che è una bellezza. alvaro, 9-407: straniere contente di portare
/ a costo di lacerar le ferite. alvaro, 12-91: cominciarono ad apparire uomini
di marmo, le linee armoniose. alvaro, 9-71: illuminato dalla luce d'una
è il ben del figliolo? alvaro, 9-53: provavo il rimpianto d'un
stato attirato in una casa sconsacrata. alvaro, 7-271: a vedere il papa portato
attraverso l'istituto di san crisostomo. alvaro, 7-21: il dovere di una società
d'aver governo o del municipio. alvaro, 9-24: da lontano si mise beuto
per correre a suonar le campane. alvaro, 9-211: era quello che avevo
, scar- pettine con tacco alto. alvaro, 12-92: il comandante del battaglione
porta, e non di vino. alvaro, 12-21: si accorgeva della polvere
spettatori erano andati a gambe ritte. alvaro, 12-33: i bersagli erano ritagliati
neve alla precisione millimetrata dei kaiserjàger. alvaro, 12-107: il generale levò gli occhi
fan pensare ai racconti di edgard poe. alvaro, 7-189: i bimbi avevano la
distillate dai negri e dagli indiani. alvaro, 12-53: ella lasciava sui tavoli dei
/ di biancheria che sventola nel sole. alvaro, 7-142: è il tempo in
non offenda la feroce bianchezza della sabbia. alvaro, 9-85: gli parlava a bassa
camaleonte apparve bianco come la neve. alvaro, 12-89: il cielo era sereno,
come le gardenie sulla foglia bruna. alvaro, 9-123: ella era vestita in una
era fisso alle cose della terra. alvaro, 12-82: una fila di giovani
o nepote / di carlo quinto. alvaro, 12-121: io non mi adatterei
da una usciva uno zufolo di raganella. alvaro, 9-171: il senso del pericolo
, puri, coi bianchi netti. alvaro, 9-65: i suoi occhi, nella
casa era tanto numerosa quanto affamata. alvaro, 12-121: perché non è vero
la sincera verità, pure rocco e alvaro, qualche volta, e più di qualche
più brutto idioma del mondo. alvaro, 7-188: l'elefantina veniva
suo lavoro sui dialetti d'italia. alvaro, 7-205: quanto ai mezzi di cui
, oliere, saliere, portafiori. alvaro, 12-119: il vino versato nel bicchiere
dimessa, un po'rozza. alvaro, 7-88: in confronto al mondo precedente
dei paesi di bigie case pietrose. alvaro, 9-221: la stanza si riempì di
, la calvizie abbrunita dal sole. alvaro, 12-49: vedeva, dentro ai minuti
chiacchierano in tutte le lingue parlate. alvaro, 7-188: una gran folla si pigiava
mai stillato una prosa così commovente. alvaro, 12-56: in uno dei suoi ritorni
dei bigliettoni agitandomeli sotto il naso. alvaro, 4-20: lo stile stesso dei biglietti
la secchia colma di latte schiumoso. alvaro, 9-167: si poteva scoprire quest'animale
del bilancio ridotto in condizioni disastrose. alvaro, 7-228: molti dei comuni.
un binario dimenticato tra neve e ortica. alvaro, 12-77: l'erba aveva
quei suoi particolari / componenti biologici. alvaro, 7-254: le nazioni decli
di malattie contagiose o letali. alvaro, 7-62: un grammo di colture batteriche
). studioso di biologia. alvaro, 7-204: d'un colloquio con jean
bionde e strette rivolte intorno al capo. alvaro, 12-96: si accorse, standole
prigione, e se la cavò benissimo. alvaro, 9-156: seguitava a schernirla,
rilievi del seno e della bocca? alvaro, 7-183: al loro posto [delle
sostentamento, era grande e meritoria. alvaro, 9-106: ero divenuto bisbetico, pieno
nuvolo di polvere che fa sorridere. alvaro, 7-256: dal filo all'ago e
che nessuno ricorda come fosse. alvaro, 9-124: ho voluto arrivare
domestiche dalla sciatta moglie del portinaio. alvaro, 7-153: si è perduto quel
ghiacciaia di specchi del caffè! alvaro, 9-101: una fotografia grande e stam
schiumando e schizzando scintilla la corrente. alvaro, 4-101: la gelosa, la
piccoli mulini sono bloccate dal gelo. alvaro, 7-184: le immense automobili..
impressionismo, ma la modernità in blocco. alvaro, 7-252: è impressionante constatare come
non può escludere la rivoluzione francese. alvaro, 7-270: la stessa singola vita
e licheni / verdastri, bluastri. alvaro, 9-99: le finestre strette e
raffaello, e glielo mise in capo. alvaro, 7-292: ero abituato a vedere
sbavatura di lava incandescente e pigra. alvaro, 12-m: passò pel cielo..
occhio sereno e la bocca voluttuosa. alvaro, 9-1 zi: sorrideva con quella bocca
bot. bocca di leone. alvaro, 9-67: nelle grandi ricorrenze dell'anno
, ma ai piedi dell'oratore. alvaro, 7-137: più oltre, di là
rabbia ingoian la sabbia / boccheggiando. alvaro, 9-163: si sbattono [le
il boccio, solo del suo riserbo. alvaro, 9-87: io ti so dire
di cui non ricordavano neppure l'origine. alvaro, 10-143: era vestito con un
e bianchi ammassi di città lontane. alvaro, 12-109: come uno che si sveglia
il giudizio / finale non ci sarà. alvaro, 7-264: i greci moderni considerano
e quello filava ancora come un bolide. alvaro, 9-173 • la strada deserta del
per simil. proiettile di artiglieria. alvaro, 12-91: sicuro e veloce, un
ai piedi un tremolante tappeto arancione. alvaro, 9-65: la cordicella che gli legava
plenilunio fanno le bolle di sapone. alvaro, 7-32: un individuo vendeva un giorno
stesso a colpi di bomba atomica. alvaro, 7-158: l'esplosione d'una bomba
le deserte strade sconvolte dai bombardamenti. alvaro, 12-120: passavano in quella trebbiatura
i pantaloni, in impermeabile attillato. alvaro, 7-184: soltanto i baroni siciliani
che sia nel cospetto della divinità. alvaro, 10-51: arrivano qui stagionalmente i
venire confusamente da varie parti. alvaro, 9-41: quelli più vicini a
a trascorrere una giornata al mare *. alvaro, 12-92: passò poco dopo un
boreal vento, dal platano al prato. alvaro, 7-47: io vidi un tempo
borgata s'inerpica, pezzato di vigne. alvaro, 10-32: i trecentocinquantamila individui che
in tenuta borghese di buon diavolaccio. alvaro, 12-68: c'era tutto il patetico
magniloquenti da celebratore ufficiale di anniversari. alvaro, 7-19: è uno dei tanti,
vita economica e morale della patria. alvaro, 12-75: anche qui, lo stesso
coi suoi soprusi qualche grosso scompiglio. alvaro, 7-24: i genitori escono all'ora
fuso delle voci e delle musiche. alvaro, 7-283: coloro che nelle città sono
invece, il suo barattolo del grasso. alvaro, 12-68: qui c'erano le
pulizia e per aggiustare gli abiti. alvaro, 12-14: c'è il filo e
delle nazioni, aveva perso l'equilibrio. alvaro, 7-211: tutto è crudele ciò
alla macchia e spesso di notte. alvaro, 10-120: tutte le verduraie e fruttiven-
mano premuta sul borsellino di mamma. alvaro, 9-20: veramente, denaro ne
di « gigi er bullo ». alvaro, io-m: col cattivo tempo, si
molati cristalli, un roseo lume. alvaro, 10-151: le botteghe deserte in cui
e di là colle braghe in mano. alvaro, 9-65: la cordicella che gli
spezzare gli scioperi del bracciantato agricolo. alvaro, 10-95: in una città del sud
a mano piena e a braccio steso. alvaro, 9-86: non capivano neppure quando
al sor daniele: -pago domani. alvaro, 12-86: era geloso di tutto
-braccio di un'anfora: manico. alvaro, 9-175: ce n'erano [anfore
la brace della sua pipa nelle accensioni. alvaro, 12-101: uno fumava ostinatamente,
da strane frotte di creature misteriose. alvaro, 9-152: la sera sarebbe stata
i broccioni fra macchie e paduli. alvaro, 7-115: a questi si aggiungono gli
, tramenare o brancicare di questi. alvaro, 9-167: si poteva scoprire quest'animale
branchi di palombe che volteggiano all'orizzonte. alvaro, 9-163: al largo, branchi
buona gente che gli voleva bene. alvaro, 7-104: ho veduto, in un
arrenderla, che la breccia fosse aperta. alvaro, 12-97: poi colui parve distratto
soppalchi al limitare / discacciano il nemico. alvaro, 12-94: quelle siepi delle strade
battezzata « aspetta nu poco ». alvaro, 12-93: ma il generale che stava
sf. lucentezza, splendore. alvaro, 7-260: un indumento di lino era
della festa un faccino di malaugurio. alvaro, 9-112: diventano allegri e gentili
/ che à svegliato il mio sangue. alvaro, 9-77: ernesta...
accorrevano agli spettacoli delle esecuzioni capitali. alvaro, 9-134: il pubblico aspetterà che
la superficie di lastre e pellicole. alvaro, 7-146: così i bambini poveri diventano
/ a brontolare contro la tempesta. alvaro, 12-94: la commissione di requisizione aveva
/ di mamma bruciacchiate al focolare. alvaro, 4-129: all'ora del ballo ella
, piena di sassi e di tumuli. alvaro, 1-63: l'alba portò un
riprendere più le loro cupole di foglia. alvaro, 1-108: a destra un groviglio
e la rosea bruma è vanita. alvaro, 1-108: il mare era la pianura
l'improvvisazione del soldato di fanteria. alvaro, 1-59: sotto il sole dell'alba
. per estens. e simil. alvaro, 10-206: vi erano graziose donne in
barella già bruna di sangue altrui. alvaro, 1-70: più discosto, una vigna
alla grand'aria e alla polvere vera. alvaro, i-m: passò pel cielo.
e sgarberia di modi. alvaro, 7-73: e naturalmente la provincia esagera
e illusione di forza che forza vera. alvaro, 4-135: 11 truccatore era un
. scabro al tatto, ruvido. alvaro, 4-35: non parlo delle sue labbra
folto brusio del visibilio d'insetti estivi. alvaro, 4-221: c'era non si
coi colori della sontuosa brutalità ovidiana. alvaro, 4-118: gli oggetti, i libri
da una usciva uno zufolo di raganella. alvaro % 1-96: era...
bucherellata / di melodiosi grilli malinconici. alvaro, 9-10: tra poco l'ombra
/ sibila, mugge come cento buoi. alvaro, 9-178: buoi tardi e cavalli
e ci adunammo nell'immenso cortile. alvaro, 12-59: sotto il sole dell'alba
diventare rosso prima ancora di dirla. alvaro, 7-103: i ragazzi, per esempio
sf. raro. bugnato. alvaro. 9-152: di fronte, il sole
scavata alla peggio nel cuore del monte. alvaro, 9-13: ridevano i potamesi,
si incastrò tra rupi e cespugli. alvaro, 9-65: per le scale era buio
nuda pelle, con escrescenze coralline. alvaro, 7-109: un ostensorio di argento dorato
più solenni furono lavorati al bulino. alvaro, 12-9: gli pareva di udire
, affibbiate bullonata sul tagliamare della paranza. alvaro, 12-104: con coreggie bullettate parimente
-buona- sèra! -ah, bonaséra! alvaro, 9-291: mi era parso più
annaffiava il selciato davanti alla soglia. alvaro, 2-134: ella cominciava a parlare
buoni che quelli che ne son ricchi. alvaro, 9-181: quel giorno era contento
e a liberarlo da ogni fastidio. alvaro, 9-457: gli abitanti del villaggio non
boni, ragazzi! per chimi prendete? alvaro, 2-19: si mise a tossire
fanciullo / umide ancora di baci. alvaro, 1-122: stava sdraiato sulla terra
se anche non ne avessero voglia. alvaro, 1-101: no, no,
può arrivare anche chi le abbia barlacce. alvaro, 1-117: qui se ne trova
dei passanti ad ascoltare i cantastorie. alvaro, 9-413: doveva essere di buona
un fiasco ammezzato di vino bono. alvaro, 2-66: volevo uscire con lui
una buona donna: come ingiuria. alvaro, 2-38: dov'eri, disgraziata?
prelevamento, o il versa alvaro, 4-203: « qui stiamo buono »
vi restava finché v'era luce. alvaro, 12-103: levando gli occhi,
e tu me lo vuoi guastare. alvaro, 12-119: il vino versato nel bicchiere
spregio: * maleducato, grossolano'. alvaro, 10-133: anche a roma vi
burocrazia e sostenuto da un loro esercito. alvaro, 7-220: nell'italia meridionale la
fa parte della pantomima del venditore. alvaro, 4-53: aveva buscato una serie
aquila in gabbia su una pertica. alvaro, 1-55: vedeva... il
una parola buona, di pace. alvaro, 1-24: su un mobile,
postale e mi misi ad aspettare. alvaro, 1-90: l'individuo grasso, lo
come, mi trovavo in tasca? alvaro, 7-254: a furia di buttare retoricamente
son contati i giorni alla sua baldoria. alvaro, 4-166: certi alberi non governati
sul mercato, mettere in vendita. alvaro, 7-77: già le industrie buttavano sul
ima barbabietola e la rosicavo terrosa. alvaro, 4-125: i più piccoli si buttavano
buttasse un'occhiata addosso alla velia. alvaro, 4-26: una domestica molto giovane
naso, enfiandogli le guancie butterate. alvaro, 4-90: cantavano dai loro visi butterati
novissimi edili, compresi i vaticani. alvaro, 10-133: anche a roma vi è
appena. -per simil. alvaro, 9-190: è quell'aria rarefatta e
intr. inviare un cablogramma. alvaro, 9-462: tu me lo hai da
nemici della scienza e della cultura. alvaro, 9-183: l'indiano è armato
e forconi a un cane rinselvatichito. alvaro, 9-162: facevamo la posta ai polipai
dar la caccia a que'monelli. alvaro, 9-323: questi ragazzi hanno conosciuto
casa mia, se io non voglio. alvaro, 9-23: prese il frustino d'
stizza che mi cacciavano da tergo. alvaro, 9-320: le città cadevano in polvere
son più tranquilla, sto meglio. alvaro, 9-471: si cacciò di corsa
di cercare se non abbia trovato. alvaro, 7-125: può accadere...
e i campisanti la loro flora. alvaro, 7-266: v'era stato un solo
chiuso nelle mura dell'antico castello. alvaro, 9-498: era una vecchia città,
nella parola, / nel canto. alvaro, 9-320: era quella una voce con
cantilena da cantastorie finiva d'addormentarli. alvaro, 9-191: si scrivono le frasi
rullavano in cadenza, senza riposo. alvaro, 9-59: noi ci ponemmo a
silenzio è caduto su noi, gravemente. alvaro, 9-269: quel silenzio era caduto
chiesa di roma, / per confondere in alvaro, 9-177: così muoiono le civiltà;
artigiani] facevano merenda in crocchio. alvaro, 9-10: tra poco l'ombra
doveva essere il giorno dello stipendio. alvaro, 7-89: ed è notevole che questo
sotto le grinfie degli altri eredi. alvaro, 9-371: egli sapeva attraverso quali insidie
ci son caduta peggio dell'altre. alvaro, 9-158: « io come mi vedete
in rovina la trattenne a venezia. alvaro, 9-320: le città cadevano
dappoco: ecco tutta l'istoria. alvaro, 7-50: messe di fronte la madre
a quel modo da trenta secoli. alvaro, 9-175: ai pescatori dei pescherecci.
cui liliana lo aveva gentilmente sforzato. alvaro, 7-32: esistono cucinette complete per
animato illuminato, caldo, fumoso. alvaro, 9-94: la sola cosa nuova
, intorno, gridavano e bevevano. alvaro, 9-143: rastelli non è più
-anche: caffè notturno. alvaro, 7-134: ma guardate le ragazze d'
delle onde color caffè e latte. alvaro, 9-171: tornando con gli occhi al
suo caffelatte / giù manda. alvaro, 9-71: tutto qui gli appariva più
notti d'agosto / profumate di timo! alvaro, 9-166: venne fuori un calabrone
dalla vostra piarda? ». alvaro, 9-175: da una incrinatura co
il viso un velo bianco fittissimo. alvaro, 9-100: mi rifugiai nello studio del
/ le secche nuvolette delle vescie. alvaro, 2-18: ora poggiava sul tappetino
sempre conosciuto padron 'ntoni per galantuomo. alvaro, 9-101: una fotografia grande e
dei calcinacci e dei pezzi d'intonaco. alvaro, 9-288: dal balcone si vedeva
le petraie / come ossami calcinati. alvaro, 9-13: più in là,
ragazzini lo punzecchiavano con i bastoni. alvaro, 9-125: ella cavava dalla sua grande
in brocca nel tirar d'arco. alvaro, 7-226: non è sempre saggio chi
dà... dico bene? alvaro, 2-61: calcolo che verso i tren-
concezione intrinsecamente contraria alle credenze trascendenti. alvaro, 7-72: non era certo un
così la sua costituzione ai carabinieri. alvaro, 7-81: l'arte di farsi amare
davanti alle caldaie del vetro fuso. alvaro, 2-7: sugli spiazzi le caldaie
in un caldaio, un cavolo. alvaro, 9-163: era bravo a prendere
un respiro umido, di malato. alvaro, 9-19: era mezzogiorno. l'ora
sfumava lievemente nel seno e sul ventre. alvaro, 4-25: il cielo si vedeva
spazio non esiste più per me. alvaro, 9-189: venivano avanti donne e ragazze
la doretta -massime quando ho caldo. alvaro, 9-136: aveva una voce grave da
sgrovigliarsi e sorgere da giacigli improvvisati. alvaro, 9-207: l'altro giorno trovai
l'acqua nel calice, e tofferiva. alvaro, 9-70: quello che faceva sempre
che divulga un'attesa del creato. alvaro, 9-77: com'era bello prima!
piedoni, e venere è rovinata. alvaro, 7-89: la preoccupazione della donna
avversa al nulla, in breve salma. alvaro, 7-151: molta della calma antica
/ giungeva un canto flebile e selvaggio. alvaro, 7-175: il giappone, cento
del sole ventava il calore raccolto. alvaro, 9-208: il calore del treno scaldato
dei suoi visitatori inginocchiati in semicerchio. alvaro, 9-507: sotto la minuscola calotta di
me che avevo le prime calugini. alvaro, 2-163: la prima calùgine della
solo scarpe di capretto, morbidissime. alvaro, 9-213: quell'uomo si faceva
i silenziosi piedi calzati di panno. alvaro, 9-449: posava in terra il
essere giunto alla maggiore età. alvaro, 9-187: si sa come succede a
a riscuotere alla banca e a cambiare. alvaro, 7-300: le dissi che non
. non è vero, luché? alvaro, 9-99: questa mancanza di mistero,
/ in cambio di qualche mica. alvaro, 7-82: da questo punto ha origine
derrate fra il monte e il piano. alvaro, 9-12: basta far vedere a
quali ero stato recluta sei anni prima. alvaro, 7-89: poiché la moda fa
sopra la lunetta della porta maggiore. alvaro, 9-73: i suoi capelli castani
equilibrando vassoi di tè e marmellata. alvaro, 9-94: qui si radunavano..
cancelleria che dovemmo pagare e tenere. alvaro, 9-133: il direttore aveva lasciata
quanti le stavano attorno a soccorrerla? alvaro, 7-133: i camerini sono aperti;
càmice dava di piglio alla tavolozza. alvaro, 9-361: il dentista in quel
/ in roma già da certe camiciare. alvaro, 9-461: voleva che io andassi
città lo si distingue dalla camminata. alvaro, 9-58: essi camminavano smarriti;
seguitando, ti porterebbe al precipizio. alvaro, 7-101: tutti i secoli maturi
loro cammino e divulgavano sul loro conto. alvaro, 7-269: le donne farneticano quando
paese dalle altre ville e dalle case. alvaro, 9-195: le madri di campagna
l'ampia pianura portandoti nel suo cuore. alvaro, 9-456: ragazzo, coglieva le
tanto! fu ripiantato più volte. alvaro, 2-60: io sono risparmiatore,
inclinate a puntare su qualsiasi miracolismo. alvaro, 7-170: l'ingegno italiano,
la tranquilla casa campestre dello zio. alvaro, 7-99: nella pubblicità e nel film
tipo, sai, dell'uomo fatale. alvaro, 9-110: in uno spaccio di
, per dubbia onestà o moralità. alvaro, 2-51: questo paese è pieno di
di non sentirne mai più discorrere. alvaro, 9-334: la gente tornava dai campi
può parere pretesa alcun poco esagerata. alvaro, 7-257: aveva cominciato le sue
quasi di fanciullo / marmo antico. alvaro, 9-127: questo fu il tempo della
. aspettavano fuori l'uscio della scrittrice. alvaro, 9-222: gli stessi personaggi in
, non avrebber mancato di piccante. alvaro, 2-88: una giovane coi capelli castani
di bagasce, ricattatore e ladro. alvaro, 9-39: « io so »
canapina e un candeliere di ottone. alvaro, 4-76: cecilia ne sapeva parecchie
/ del lago dov'era la città. alvaro, 7-27: lavoriamo,..
marginali. -per simil. alvaro, 9-165: ecco le stagioni, le
in sé, svaria d'un soffio. alvaro, 4-57: doveva aver creduto,
fuori vigilavano distesi in altezzosa tranquillità. alvaro, 9-334: il suo cane gli sarebbe
l'albero che fornisce la canfora. alvaro, 9-67: ancora oggi, quando vedo
sentire come il mormorio d'una fontana. alvaro, 9-167: le api, più
per le strade larghe e diritte. alvaro, 7-240: il tempo è sereno,
utili pomidori si pompeggiavano nel loro rosso. alvaro, 9-520: aveva fatto riattare alla
nelle gambe la canna dell'agrimensore. alvaro, 9-13: siccome si fermano davanti alla
un gran tumulto di fronde inondate. alvaro, 7-194: vi cominciarono a lavorare
/ con gran finezza 'l zucchero. alvaro, 7-80: non si potrebbe leggere in
spuntare irte innumerevoli come lance saracene. alvaro, 2-195: infilammo a piedi poi la
maglie, ecc.). alvaro, 9-68: ella era pur libera e
eco in un'atmosfera d'ovatta. alvaro, 9-55: lontano, molto lontano,
la sua miccia / e il cartoccio. alvaro, 9-10: qua e là su
quel carico e minacciava d'affondare. alvaro, 9-493: chi cantava era un piccolo
. sm. figur. leziosaggine. alvaro, 7-216: è l'incanto della liguria
invasa / tu con preghiere esprimi. alvaro, 9-55: i soldati discorrevano a
del lago dov'era la città. alvaro, 9-136: allora cominciarono le parole
costumi, i tuoi canti ieratici. alvaro, 7-144: alla discoteca di stato si
in cui si scambiano i posti. alvaro, 7-25: i nostri spassi..
tando e guardando in terra ogni momento. alvaro, 9-462: aveva paura di essere
ancora come ai tempi di omero. alvaro, 7-240: il tempo è sereno
sconquasso, si contenta di canzonarlo. alvaro, 9-221: uno, molle, con
di aumentare il dazio sul vino. alvaro, 7-78: se il nostro tempo è
. 4. cantante. alvaro, 9-453: « io vivo di canto
dove aveva raggiunto il grado di sergente. alvaro, 7-156: si pensi all'immenso
medico che alla teoria scientifica astratta. alvaro, 9-188: era stato lui a
lentischi. la scelse per atterrarsi. alvaro, 9-428: avevano messo sù, già
azzurro, ravvivati di fiocchi fiammanti. alvaro, 7-302: le mie compagne di quegli
capezzoli gli ureteri della tartaruga marina. alvaro, 2-91: 1 [grappoli]
che egli raccoglie nei notturni giacigli. alvaro, 9-498: era un brav'uomo,
curo e sto sempre male ». alvaro, 7-105: ho ormai un'esperienza
possiamo concludere associati degli ottimi affari. alvaro, 9-161: avevamo presa una barca da
forse qualche vecchia pretesa sulla zitella. alvaro, 9-341: capitanava il saccheggio un mio
anche ai bianchi, uomini e donne. alvaro, 9-175: ai pescatori dei pescherecci
caffè ed allo zucchero di barbabietola. alvaro, 9-185: si apre poi un altro
, quattro mesi e cinque giorni. alvaro, 7-71: era depositato per lui un
, / senza capo né coda. alvaro, 9-9: quando ero ragazzo dicevo bugie
, un capolavoro di matematiche pure. alvaro, 7-126: il terzo grado del lettore
cerei sinistri odori / escon dalla cappella. alvaro, 9-69: tutta la cappella era
volge lento la testa a guardarmi. alvaro, 9-130: la nostra ragazza,
quel loro berrettino piatto senza visiera. alvaro, 2-7: vanno in giro coi
altro male, / ogni altra vita. alvaro, 9-259: le capre sono buone
xxiv-1029: s'appressavano [i romanzi] alvaro, 9-262: il capretto sembrava giocasse,
« d'una sensibilità straordinaria ». alvaro, 9-344: è una ragazza molto robusta
impazza ai più leggeri capricci della luce. alvaro, 7-214: c'è tutto della
. sì, proprio, col rosolio! alvaro, 9-37: raso) disposto
/ con uno sguardo di sopravvissuta. alvaro, 9-192: i caratteri vergati sulla
fatalità naturale, cioè di catastrofe. alvaro, 7-146: fra le stranezze dell'
la civiltà moderna ci ha avvezzi. alvaro, 9-99: consumammo il pasto che il
bruciato che lo aveva messo in sospetto. alvaro, 9-64: i primi pesi di
un carbone acceso. ardono veramente. alvaro, 9-360: aveva gli occhi come due
guardia carceraria: carceriere, secondino. alvaro, 9-202: è gente brava. il
scissioni di sinistra o di destra. alvaro, 2-72: pareva che avrebbe piovuto
coltivino le attitudini artistiche dei galeotti. alvaro, 9-219: quando entrammo nel carcere,
un lontano rauco stridere di chiavistelli? alvaro, 7-258: poiché erano diffidenti preferivano
altra; e così per molti chilometri. alvaro, 9-170: era l'ora
squallore e la più nuda indigenza. alvaro, 7-no: era forse una stessa
si ritirasse e destinate a vivere sempre. alvaro, 2-16: il ragazzo con un
, che immobile socchiudeva gli occhi. alvaro, 9-482: e nel fondo del suo
sognavano il viso poggiato alla palma. alvaro, 9-64: pensavamo che, un tempo
fatemi tacere quella linguaccia là ». alvaro, 9-487: la prova che aveva dato
di rimbalzo cioè superficie di riflessione. alvaro, 7-157: il fatto è che anche
. ritorno: carico l'avvocato. alvaro, 9-265: una donna incinta che
degli attrezzi meglio di un asino. alvaro, 9-208: stava affacciato al finestrino
/ di ramaglia e di strame. alvaro, 9-207: l'altro giorno trovai un
cose moribonde carco... ». alvaro, 7-222: la stampa..
evangelica e morì ottantenne e poverissimo. alvaro, 7-93: da quando il vangelo
gli economisti avversano la carità legale. alvaro, 7-268: il nostro tempo fa a
macilente / le risplendeva un carminio spettrale. alvaro, 9-182: ella è già tutta
nutriscono di latte e di farina. alvaro, 9-370: gli occhi di lei
quante malattie ti offre l'ospedale. alvaro, 9-493: arrivavano carichi di carne
esperienza di un'anima in formazione. alvaro, 9-188: cesarino aveva scoperto d'essere
/ a cingere il carnefice squarquoio. alvaro, 9-90: poiché io ero il solo
bisogna bene che l'erbivoro muoia. alvaro, 7-245: accostandolo mi aveva fatto impressione
ventre suol essere composto il muscolo. alvaro, 9-145: mentre tutti erano nel salotto
ghermiva tutti e quattro gli elementi. alvaro, 9-115: è una mattinata cattiva.
sulla bambina che continuava ad urlare! alvaro, 7-258: per molti anni ho
e brutte, e care un occhio. alvaro, 9-215: c'era l'atmosfera
convolta e rispariva nei gorghi avidi. alvaro, 9-84: gli uomini appestati da
belle carezze, e belle carole attorno. alvaro, 9-330: lei sa trovare una
aprirsi un varco tra la vegetazione intrecciata. alvaro, 8-89: nella descrizione del medico
/ a casa tante robe forestiere. alvaro, 2-54: le donne che una volta
lei sopra, aggrappata al collo. alvaro, 9-53: vidi venire avanti carponi dal
a tutte quante le virtù del mondo. alvaro, 9-480: « quella volta »
e null'altro in fede mia. alvaro, 9-408: il fruttivendolo del carrettino.
arrivare i pompieri a tutta carriera. alvaro, 9-58: di gran carriera,
altri volle per lui e più tardi. alvaro, 7-175: amministrazione, scuola,
/ che conduce un angelo terreno. alvaro, 9-208: si vedevano operai che sterravano
campidoglio il carro trionfale di cesare. alvaro, 9-272: è una mancanza di
bocche rosa mordevano il freno spumeggiando. alvaro, 9-9: lungo questa strada polverosa e
portare a passeggio i bambini. alvaro, 7-105: si sono fabbricate, per
uscire che la punta del naso. alvaro, 9-390: un'ombra d'uomo che
perché è roba che mangiano i cavalli. alvaro, 7-189: la punizione era che
in viaggi per mezza l'europa. alvaro, 9-296: anche le biblioteche odorano qualche
così la carta era presto veduta. alvaro, 2-207: il bordello si fermava a
di stabilirne con certezza l'identità. alvaro, 7-237: fingevano di non conoscersi
italiano ha da più secoli lette. alvaro, 9-115: quando arrivò fra le sue
babbo aveva inchiodato nella nostra camera. alvaro, 7-231: vi sono associazioni di
fichi secchi o altri frutti. alvaro, 7-236: io la ascoltavo nei suoi
carta monetata, e insomma i tempi. alvaro, 2-33: tornò poco dopo
, dentro un vecchio giornale. alvaro, 9-25: c'erano le prime ciliege
scorta lì su una sedia a libriccino. alvaro, 9-443: egli aprì la sua
sarebbe stato impossibile trovarlo più adatto. alvaro, 9-487: a questo punto del
invisibili / nella confusione dell'alba. alvaro, 7-208: un tavolo con una
della nostra casa. ti basta? alvaro, 7-23: nella vecchia civiltà familiare,
via via, la descrizione del mobile. alvaro, 9-402: il cameriere arrivava troppo
per tutto il tempo della mia dimora. alvaro, 7-262: l'industria ci ha
imitarne i modi, il comportamento. alvaro, 7-114: perché, che cosa resta
spigo e di lavanda dei paesetti toscani. alvaro, 7-33: i bambini e le
le mosche su la carta col miele. alvaro, 2-76: lei era orfana,
che aderisce perfettamente al capo. alvaro, 9-359: un cappello grigio tortora a
(in questo caso il cacio). alvaro, 7-224: i ragazzi e gli
/ dentro strette lunghissime di specchi. alvaro, 2-166: sedette su un muricciolo davanti
è nato l'uomo e la volontà. alvaro, 9-191: è sicuro che ogni
, ma su chi ne patisce. alvaro, 7-50: ultimamente è capitato un
sacerdotali, era proprio un caso raro. alvaro, 7-266: v'era stato un
approdato per incanto nel regno dei miti? alvaro, 2-70: caspita come sono questi
come la cassa d'un violino. alvaro, 9-413: come la vibrazione d'
, così popolari, erano guastate. alvaro, 9-334: la città era dominata da
che gli informatissimi chiamavano clericale. alvaro, 7-176: già allora sentivamo gli uomini
orecchie, la coda e la criniera. alvaro, 2- 171: si era
sue mura assomigliano alle rocce delle montagne. alvaro, 7-28: un vecchio castello con
castello del cielo, come un arcolaio. alvaro, 7-135: i drappi e le
nell'ebbra ebbrezza mi libro della dimenticanza. alvaro, 7-46: gli arcobaleni che spiegano
cui il male si dilettava coglierla. alvaro, 9-325: era ubbriaco da non reggersi
i forzieri dei sogni e dei piaceri. alvaro, 7-23: l'origine di molti
di scrollarsi di dosso il fardello. alvaro, 7-175: la famiglia, che
come passione condivisa e ancora operante. alvaro, 7-157: è raro che vi
cinque atti, e sia verseggiata. alvaro, 7-145: nella tragedia quasi mai la
cortigiane, di congiure di palazzo. alvaro, 7-120: fino a ieri, alcune
classe, tra categorie e categorie. alvaro, 7-87: bisogna però ricordare che
', risposta chiara, soddisfacente. alvaro, 9-112: a un tratto ella
offersi alle catene e ai ceppi. alvaro, ^ -225: la popolazione diffidente,
qualche volta anco socrate si desta. alvaro, 2-16: una donna si pettinava
, brutto, da crederlo sudicio. alvaro, 7-196: le due soreùe avevano raggiunto
che ho commesse contro di te. alvaro, 9-156: forse quel fatto che le
bagni, e trentasei nelle case centrali. alvaro, 7-256: ci pareva un segno
delle bianche e spacciando oppio e cocaina. alvaro, 9-396: pensavo che forse potevo
sopra una cattiva materassa di paglia. alvaro, 7-268: la tecnica buona è
dice tra noi, una cattiva figura? alvaro, 9-141: se tu ti metti
il cuore più grande del mare. alvaro, 9-115: è una mattinata cattiva.
garbare ai molti è cattivo segno. alvaro, 7-265: alla vecchia sensualità italiana
stipite, succhiando il pomo del bastoncino. alvaro, 9-105: quando ero di cattivo
e colle cattive tentava di calmarla. alvaro, 2-125: allora il padre le
questo il cattolicismo ci ha equilibrati. alvaro, 7-108: il cattolicismo francese.
restava chiusa in petto, senza sfogo. alvaro, 9-219: sul tavolo del direttore
di coraggio e di dominato dolore. alvaro, 9-303: sedette, sollevando la veste
sedersi su un cavallo da corsa. alvaro, 9-84: questo villaggio era famoso pei
si tiene a cavalcioni sul manubrio. alvaro, 9-463: era un somarino nero,
a mantenere la vittoria di dio. alvaro, 7-58: l'attitudine più comune
che non sa quel che si dica. alvaro, 7-92: nei libri antichi si
s'avvince al cerchio dei presagi. alvaro, 7-202: egli dice che se
, / non sembra un lenzuolo? alvaro, 9-125: ella cavava dalla sua grande
volentieri il cor che la berretta. alvaro, 9-221: sedettero, a un
, e fare il gallo in paese. alvaro, 7-72: mi accorsi poco dopo
, lasciando scoperta la polpa viva. alvaro, 9-312: seduta sul sacco,
calura via anelando sprimaccia la vita. alvaro, 9-392: la fotografia rappresentava una
nostri guardiani e strizzavano l'occhio. alvaro, 7-212: sono le aguzzine del mondo
/ della lor giovinezza, o centenaria! alvaro, 9-198: le ricorrenze delle feste
adulazione, di piaggeria). alvaro, 7-122: il passato regime fu l'
, disseccata e gialla dal lungo celibato. alvaro, 9-353: è zitella, ha
/ trovando già prese le celle. alvaro, 9-167: si poteva immaginare l'ape
scatole di cioccolatini incartate in cellofane. alvaro, 9-312: la superficie di cèllofàn che
scusa, ci vuol poca / intelligenza. alvaro, 7-43: vi sono giorni tediosi
peso in tutto e per tutto. alvaro, 9-116: del resto, anche il
che valga a conglutinar gli animi. alvaro, 7-283: che il cemento della
come crassa / cenere ai vènti. alvaro, 7-281: a volte, dovendo uscire
adesso per opera delle cenobitiche mani. alvaro, 7-113: se l'arte diventa
/ d'ogni primaverile fuoco e voglia. alvaro, 9-155: la sera, all'
animatore della cospirazione mondiale e perpetua. alvaro, 9-299: raccontava attentamente,.
il soave / olio di buti. alvaro, 9-408: andava rivoltando tra le
o minor caldo della stagione. alvaro, 9-405: la aiutò anche a
non sapeva nemmeno lei cosa dovesse essere. alvaro, 7-75: ha qualche cosa di
larve guerriere / cercar la pugna. alvaro, 7-26: come la generazione dei
qualità che adoriamo e disprezziamo nell'amante. alvaro, 9-152: la casa dove abitava
sé qualche pensiero estraneo agli affari. alvaro, 7-31: la nuova generazione parla
quel buio di riconoscere il suo vicino. alvaro, 7-293 mi ricordo che, per
fra il largo cerchio dei sugheri. alvaro, 9-171: d'un tratto, mi
tra le braccia piegate a cerchio. alvaro, 9-171: tornando con gli occhi al
spago, dalle terraglie alle droghe. alvaro, 9-474: erano andati a mietere il
messa su a furia di rettorica. alvaro, 7-165: è un'inversione del senso
mano, camminava nervoso per la riva. alvaro, 7-88: l'abito da sera
dire di cerimonia coll'argomento medesimo. alvaro, 7-108: è dunque bene che una
immagine ufficiale e spesso retorica. alvaro, 7-88: le sete, ormai,
sicuro dietro i ripari dell'etichetta. alvaro, 7-89: si può notare come le
faceva lacrimare il cero consunto. alvaro, 2-8: la folla si snodava lungo
il mare un senso vago di prostrazione. alvaro, 9-104: noi, da soli
come in certe figure della storia sacra. alvaro, 9-100: certi sorrisi femminili si
clavigeri con certi bastonacci di libra. alvaro, 7-293: mi ricordo che,
lindura che sa abbellire fin la miseria. alvaro, 9-85: sollevò il fazzoletto che
eccesso, per orientarvisi dentro e sopportarli! alvaro, 7-69: una vicenda che nella
vanni e venne a terra a piombo. alvaro, 9-163: era bravo a prendere
pensier tumulti e il van desio. alvaro, 7-302: le mie compagne di
.. tu sai la tua via. alvaro, 7-124: qualunque libro o foglio
. ma così vuol dio ». alvaro, 9-200: quando a finestre chiuse
, che gli informatissimi chiamavano clericale. alvaro, 7-283: che il cemento della vita
delicata, al pensiero dei solitari. alvaro, 9-22: la montagna si presentava davanti
una chiusura ermetica che lo tenti. alvaro, 9-185: gli uomini hanno un
vecchie suole s'affanna a rifar nuove. alvaro, 9-201: « la signora demà
ciao pronunciato in cima alle labbra. alvaro, 9-456: alla fine della serata
compiva il lavoro con ordine diligente. alvaro, 9-139: i primi anni che lavoravamo
/ rotola rotola, precipita giù. alvaro, 2-95: la rabbia delle cicale assalì
non era più nemmeno un uomo. alvaro, 7 * * 241: uno può
berretto da ciclista piegato sull'orecchio. alvaro, 9-57: niente altro, se non
della vittoria interiore su la viltà. alvaro, 7-230: tutto è come veduto dall'
in flutti amari e veementi. alvaro, 7-47: agli albori della
di miserie carca / l'umana stirpe. alvaro, 2-71: glielo aveva detto tante
giro vanno ladri, o banditi alvaro, 9-65: andavo avanti con una lanterna
quasi cercassi una consistenza fuori di te. alvaro, 9-57: del resto, che
muore / al lontano cerchio del cielo. alvaro, 9-25: le case si levavano
-figur. stato di grazia. alvaro, 7-121: come tutti i paesi caduti
, a tremare sopra misericorde sguardo. alvaro, 9-166: scoccarono i papaveri col
e volge lento la testa a guardarmi. alvaro, 2-11: valicata l'altura,
teste de're e de'santi. alvaro, 9-21: vedevo la strada,
vivere in me tutta la stirpe. alvaro, 9-22: si cacciò in un folto
delle compagne estinte nel verno addietro? alvaro, 7-277: oggi la letteratura è un
croce quelle due treccioline di paglia. alvaro, 9-170: era un formichino da nulla
ciborio, le cassiere staccano i biglietti. alvaro, 7-150: il cinema ha dato
: 'cinematografare'. riprodurre col cinematografo. alvaro, 7-274: da qualche astro lontano
campagne ed ebber l'ultima gloria. alvaro, 7-146: così nelle immagini fotografiche
cinematografo; industriale cinematografico. alvaro, 7-275: un cinematografista promette di fornirci
i nomi dei film del cinematografo. alvaro, 9-513: lo spettacolo doveva consistere
e il cavaliere in tabarro rosso. alvaro, 7-150: l'umanità d'oggi,
figur. esibizionismo volgare, pacchiano. alvaro, 7-150: tutto per alcuni anni è
il sudicio e non per farlo sparire. alvaro, 7-290: eri ancora una ragazza
e ci condurrà disperati alla morte. alvaro, 7-152: mi sembra ora che un
/ sbocciate lievi da leggere nuvole. alvaro, 7-111: il colmo dell'audacia
in un'evocazione). alvaro, 7-150: a ogni modo oggi ogni
, bellica e pneumatica a un tempo. alvaro, 7-245: già la scienza cominciava
sobrio e alquanto distaccato il referto. alvaro, 7-20: la cronaca riporta delitti
è affogato qui quel povero giovane? alvaro, 7-158: sollecitato dalla cronaca,
alcune case popolari in corso vercelli. alvaro, 7-163: nel fondo, a
merulana », gridavano li strilloni. alvaro, 7-145: il cronista che riferisce
trare': riscontrare con il cronometro. alvaro, 9-384: di impiegato
riva / disertando la crosta malsicura. alvaro, 9-219: l'inchiostro del calamaio
dei mezzilitri piombati...). alvaro, 9-149: il garzone del panettiere
sangue quando si rompevano le croste. alvaro, 9-84: quasi tutti, poi,
i suoi flutti al tuo ritorno. alvaro, 9-98: il mare appariva improvviso
ciurme inasprite dalle fatiche della navigazione. alvaro, 7-186: la esaltazione della madre
sì, ella esagerasse un po'troppo. alvaro, 9-370: a volte la giovinezza
gente anche rideva, ma senza crudeltà. alvaro, 7-82: quelli, nella civiltà
della sorte, ecc.). alvaro, 9-163: scoprimmo così l'immensa crudeltà
e ad ima elocuzione più corretta. alvaro, 7-56: mi domanda...
volontà, quanto il crudo comando? alvaro, 9-355: ella racconta certe cose in
/ per frangere tergo di toro. alvaro, 9-257: rise a questo punto,
del volto di una persona). alvaro, 9-45: levai gli occhi su di
meta: attingerla / posson essi. alvaro, 9-203: tutto in questa stanza
su cui si fonda il cubismo. alvaro, 7-106: ho veduto una mostra singolare
sillabe stavano muti dominatori del luogo. alvaro, 9-107: se io facessi lo stesso
della tazza con la mia lingua. alvaro, 2-7: intorno alla caldaia, ficcano
della botte. -foro pozzo. alvaro, 9-94: qui si radunavano..
in lunule ima trentacinquina di piatti. alvaro, 2-112: le pastore e le
polenta si cocevano su la graticola. alvaro, 9-99: le pareti del locale erano
, due impettiti manichini di vimini. alvaro, 9-411: la donna della casa
tua solo era immagine / di sepoltura. alvaro, 2- 9: vagiscono sull'
troppo nelle promesse dei salmi,, alvaro, 7-267: ci culliamo ancora nella retorica
breve con cui il discorso ricomincia. alvaro, 7-253: non fu soltanto il bisogno
egli apparisce più avvilito e sconsacrato. alvaro, 7-195: il culmine della giornata
divenuto lo scopo della vita loro. alvaro, 7-108: è un quesito che suggerisce
mai davanti all'aitar maggiore senza inchinarsi. alvaro, 7-109: varrebbe la pena di
viaggi, di economia e scienza agraria. alvaro, 7-60: le ricerche furono guidate
si trattava di accrescere la mia coltura. alvaro, 7-61: e le cose sacrificate
po'secco, macchinale, burocratico. alvaro, 7-266: quando si dice cultura
l'elevato grado culturale della società maradagalese. alvaro, 7-120: sono tempi, i
cultura; sul piano della cultura. alvaro, 7-266: abbiamo già veduto volta a
vergogna, l'umiliazione). alvaro, 9-425: erano scene umilianti, ci
uso e consumo del turista borghese. alvaro, 7-290: t'avevo veduta in una
fece, con la bocca a cuore. alvaro, 9-129: una ragazza, travestita
nessuno ha il mio cuore, no! alvaro, 7-242: hanno l'aria di
di come sia questa bisogna passata. alvaro, 9-187: entrò una donna.
della chiesa, e della compagnia. alvaro, 9-105: quando ero di cattivo
che si trovavano conformi alle milanesi. alvaro, 7-124: qualunque libro o foglio
entrambi li amava ed avevane cura. alvaro, 9-375: ha molta cura del suo
ma gitti su sassi e sterpaie. alvaro, 9-45: pensavo pure di non aver
guardare alla scuola con una certa sufficienza. alvaro, 9-88: ci incontrammo nei sotterranei
, sui medici, sulle monache. alvaro, 9-1 io: la signora ascoltava curiosa
acacia sa profilarsi come un chimerico fumo. alvaro, 9-170: ecco che la formica
via mostra che a la curia mena. alvaro, 7-252: lo stesso fatto che
e non ammettono reclute alla conversazione. alvaro, 7-257: le donne sono,
pose / sol nell'alme generose. alvaro, 7-13: la donna, quella
vittorie su quel petto rigonfio. alvaro, 9-494: le vele del cutter pendevano
baffi orizzontali e gli occhi sgranati. alvaro, 11-72: cercava evidentemente le parole,
« dovrò prendere la montagna ». alvaro, 2-9: a primavera salgono da loro
fossero stati a pensione da me. alvaro, 14-41: i piccoli teatri da noi
piaceva di cavalcare da fermo in sogno. alvaro, 14-215: da giovinetto sarei stato
; 'leggete daccapo', 'nuovamente'. alvaro, 7-53: il nostro tempo porta
orecchie con i dadi di ovatta. alvaro, 8-318: cominciarono i carri, le
, i dadi delle case disperdute. alvaro, 8-85: questi vecchi...
del generale pastrufacio, in dagherrotipo. alvaro, 10-213: s'incanta della prima