a, posto nella scrittura, non è altro che un segno, col quale s'
del tuo lavoro non ti so dire altro se non che mi piace; difetti d'
l'uno occhio e a se medesimo l'altro. idem, 40 (71)
fratello mio, io non ci veggio altro modo, se non che tu vada al
che pur da l'un a l'altro sole / e da l'una ombra a
le tue tende spieghi / dall'uno all'altro mar. idem, pr. sp
questa storia di fughe da un campo all'altro in cui è diviso il mondo,
quella solitudine / da un capo all'altro della strada. idem, 1-14: guarda
di sinistra al potere si mostrarono tutt'altro che solleciti a mantenere la promessa d'
2-68: ed io lavorerò allora all'altro / scopo pel quale vivo, di lasciare
che quella discussione fosse differita a un altro giorno. idem, 1052: agli
la vita com'è da un giorno all'altro dell'anno. -locuz.:
se tu non te ne avvedessi ad altro, sì te ne dei tu avvedere a
vuoisi lasciare tra l'un arbore e l'altro spazio di xl piei. poliziano,
: così portato è l'uno e l'altro a presso, / ma in differente
: allontanandosi anche talvolta l'uno dall'altro a misura che si sarebbero avanzati.
, inf., 19-113: e che altro è da voi all'idolatre, /
cosimo. né ti voglio dire altro, se non che dio guardi questa città
quella alcuna volta dall'un capo all'altro. idem, dee., 1 -inir
del primo errore, non saprei qual altro loro immaginato interesse gli rende non bene
cominciarono i cittadini accusare l'un l'altro. dante, vita nuova, 21 (
.., i'cominciai a abbacare altro che da burla. note al malmantile,
l'atto del percuotere con bacchio rami o altro; abbacchiare, del gettar giù,
carciofi, gli abbacchi meglio d'un altro. bartolini, 15-331: m'avvertì
di tutta la vita loro non fanno altro che conti, e non maneggiano né
in opera l'abbaco, e chi altro. rajberti, 2-96: un tale
s. antonino, 1-45: un altro è ignorante e tristo, e desidera esser
uscì all'aria aperta, ebbe un altro abbagliamento, sentì ronzarsi il sangue nelle
un colore con la trasparenza di un altro. vasari, 2-1-39: alcuni altri
fantasia, della speranza, che ad altro. quel che abbaglia la mente, le
d'un colore con la trasparenza d'un altro. vasari, i-405: altri poi
. si precipitarono l'uno dopo l'altro contro a tristano,... facendo
lo tira in ischiera; ne spinge un altro col muso; abbaia a un altro
altro col muso; abbaia a un altro che esce di fila in quel momento.
toccarla. sacchetti, 175-93: un altro avrebbe abbaiato tre mesi, e in su
un'abbadia si mansuefece; eccone un altro, che abbaia, perché l'osso,
iii-545: si udì nel contempo un altro crescere di grida e di risa come
lume a stanze, le quali per altro modo non lo possono avere, ed
allora, un occhio chiuso e un altro aperto... all'improvviso, faceva
al padrone pure abbaiucolando, avrei ben altro che tozzi. = deriv.
perché prenda aria, e, più che altro, quando si prevede che per qualche
facendolo appoggiare alternamente sull'uno e sull'altro spigolo, come si fa con i bambini
fame, pestilenza, tremuoti, e quant'altro la rabbia e il bisogno lor suggeriva
vane / pur t'abbandoni e cerchi altro soggiorno. alvaro, 9-382: sapevo che
caro ancora di sapere questo e quell'altro fatto di scienza o d'arte; ma
mestier dall'uno / cadavere e dall'altro, ed agli achivi / abbandonarli.
ingannato e tradito per abbandonarsi a un altro amante. idem, iv-1-280: si
tu non tomi a me? non altro, se non che troppo abbandonatamente t'
e dal prossimo, e non c'è altro da fare che sbadigliare. papini,
ii-49: tentai dunque d'alleviare in altro modo quei mali e istituii a un tempo
in camera, l'uno in quella dell'altro, quasi più non conoscendo la sua
braccio le sosteneva la testa, e l'altro pendea mollemente. idem, v-160:
e quando all'uno accenna, all'altro mena. / all'uno e all'altro
altro mena. / all'uno e all'altro sì gli occhi abbarbaglia, / che
abbarbaglia, / ma fa che ogn'altro senso attonito erra. boterò, i-351:
: la bellezza dell'uno e dell'altro sesso abbarbaglia gli occhi de'riguardanti.
le tue ricchezze, che non sono altro che piastre d'oro e d'argento,
liane, tra un palmizio e l'altro, s'appigliavano reti lucenti di finissima
t'abbaruffo; / aspetta pure un altro mio rabbuffo. tommaseo-rigutini, 1126:
, 1126: abbaruffare, il quale altro non è che un allungamento intensivo di
godere del viso, della figura dell'altro. pecchi, 4-149: e tutto inchini
gran nuvoli e fa piovere: ciò per altro succede quando egli finisce o abbassa.
nega / così nell'un come nell'altro passo. boccaccio, dee.,
i ministri, abbasso questo e quell'altro impiegato. collodi, 613: tutte le
anche 'abbasso il tale o il tal altro '. più italianamente giù; il qual
si badi che, abbassandoli troppo, l'altro piatto della bilancia non vada in aria
o contro il muro o in qualunque altro modo, checchessia; il secondo,
7-3: si come orgoglio e odio od altro vizio abbatte un regno, così il
sempre che ci abbattiamo l'uno nell'altro. c. gozzi, 4-4:
per due, l'uno convesso e l'altro concavo. idem, 199: donò
alla fine uno di loro si rende all'altro; e rendendosi, nasce,
passato da molti colpi, e l'altro leggermente ferito, si dicono essere usciti
aver gioia né gioco / de loco altro che quello / ch'ai core piace ed
ii-vi-7: questo [spirito] non è altro che uno frequente pensiero a questa nuova
ciò è accumulati l'un sopra all'altro. trinci, 1-375: l'altro
all'altro. trinci, 1-375: l'altro [grano], bene abbicato o
pratica dell'abbiccì, la porta a un altro dotto di quel calibro, il quale
solo delle vesti, ma d'ogni altro ornamento, come nastri, collane. collodi
appaiato; in coppia; unito con altro. gozzano, 600: come certe
1-1-356: io stabilii questa cosa sur un altro supposto, il qual mancando per questo
almeno il fiorentino, il senese, o altro, la qual cosa io non ho
cappuccini, e di dar loro ogn'altro aiuto che potesse bisognare. [ediz.
di regola e d'ammaestramento più d'ogni altro abbi- sognevole, presero [ecc.
prendere anche o la mente o qual altro luogo più piaciuto gli fosse? =
i domandanti o gli abbisognosi d'altro che di schietta e sublime gloria. carducci
abboccamenti. giusti, i-279: ogni altro abboccamento fra noi riescirebbe grave a te
di un vaso a quella d'un altro, e del porsi una cosa alla bocca
2-96: vino magro, duro, tutt'altro che abboccato, si sa, ma
animale freddo, che non esce per altro della tana che presentendo essere abbonato l'
lo viddi stracco, non gli dissi altro. vasari, iii-528: cominciarono molti
uno viaggio mostra all'uno e un altro all'altro. cino, ii-570: quelli
mostra all'uno e un altro all'altro. cino, ii-570: quelli sconsolati
l'abbondanza dell'umore più d'ogni altro metallo grave, eccettuandone toro. galileo,
ai quali o per appalto o per altro dovere spettava la cura dell'abbondanza,
inghilterra! abbonda di canaglia quanto ogn'altro paese; ma la gente buona v'
volte più in proporzione che non qualsiasi altro paese. parini, giorno, iii-337
legittima curiosità di scrittore, che non per altro). buzzati, 1-247: si
. caro, 16-93: un altro tuffo, infin che l'acqua scotta.
, 120: ne avrebbe voluto anco dell'altro, ma avendolo visto con quel po'
mattoni disposti di piatto l'uno sopra l'altro. accoltellatóre, agg. e sm
guisa / ch'opposti un contra l'altro affrico e bora / e garbino e
accomandato all'una parte, e l'altro all'altra di loro maggiori. =
per carta, scrittura, testimoni o altro modo, posto che quello accomandatore non
denaro od una quantità di merci ad un altro coll'incarico di convertirle, per vendita
da costui alfin s'accomiatava / sanz'altro dir, ché piangendo n'andava.
esso; se a mobile o ad altro oggetto, accomodatura, raccomodatura, rabberciamento
accomodazione. galileo, 4-1-234: l'altro modo di operare non richiede altra mutazione
quegli della compagnia accomodare l'uno l'altro di cosa alcuna. ariosto, v-73:
, 353: benché quelle bastonate per altro non mi avessero fatto uscir di passo
: i carri... non d'altro sono carichi che di botti e fanno
fortuna un bene o un male con un altro bene o con un altro male non
con un altro bene o con un altro male non accompagni. idem, 721:
acconciamente s'accompagnava con essa, che altro che la semplice vista vi bisognava a
di guido, che è in un altro ovato. 6. di motivi
carletti, 24: non si vede altro che cielo... e mare pieno
atto, un inserto, insomma qualcos'altro; v. g.: 'mi trasmetta
da porta a porta di bestiame o altro che accompagnassero, perché non rimanessero
spasimare, pensò che non ci era altro remedio che maritarla a uno che poi gliene
sono migliori e più degni che qualunque altro, per essere più giusti, più accomunati
udirli o a comporre, ancorché per altro assai acconciamente il potessero fare.
il maggiore freno delle tentazioni che neuno altro, e quello che meno lascia acconciare
tema del dir male, / non pur altro i'non vi guardo. / e'
persona, il quale non pensava d'altro che d'acconciarsi e di pulirsi. idem
pulirsi. idem, i-316: e l'altro attende fiso / sol aconciar suo'panni
lui piacque, acconciandosi ciascuno per offendere l'altro. idem, i-410: or ecco
. battoli, 40-ii-522: spirò senz'altro atto di moribondo, che chinarsi un po'
porci] prima l'uno e poi l'altro alle funi del pozzo, gli tirarono
e chi a cantare, e chi ad altro bene. idem, 2-2-5: la
non mi veggio...; l'altro è che, secondo il mio giudizio
sono fatti e fanno si ragionerà in altro luogo. idem, ii-239: presa
mi disse che non aveva mai mangiato altro che castagne de'suoi propri castagneti, acconce
. dicono: « io non posso altro che acquistare... ». e
acquistare... ». e l'altro dice: « muovi lite, acconcio
da uno stato di repubblica ad un altro, chiamando anche, quanto bisogno ne
le coste ad uno e domani all'altro. nievo, 76: allora voleva la
acognosce 1 'uno da l'altro? non quasi a altro che a la
da l'altro? non quasi a altro che a la faccia. — lat
, iii- 572: non è altro che un a conto per i lavori letterarii
donde accoppare, percuotere con bastone o altro nella coppa per uccidere; essendo colpo
l'accoppasse, non per gelosia od altro, ma semplicemente perché la odiava.
beve sopra..., un altro una lisca gli va di traverso e l'
tasso, 5-4-93: l'elocuzione altro non è che uno accoppiamento di parole
il trasferimento di energia dall'uno all'altro. 6. meccan. si
, / mentre che l'un coll'altro vero accoppio, / i'farò forse
issa '/ che l'un coll'altro fa, se ben s'accoppia / principio
cibo, al moto, / quale in altro animai pose natura. idem, 107
accordo. sguardo, un occhio con l'altro, e reciprocamente un raggio tassoni,
i parmeggiani / eran nemici visual con l'altro si riscontra, e lume con lume si
ov'ella nacque, / altri per altro affar travaglian tacque. d'annunzio,
la vittoria dell'uno e il piazzamento dell'altro al secondo posto. accoppiatóio
vii- 19: non ci è restato altro che la autorità che abbiamo noi accopiatori
trasmettere l'energia da un circuito all'altro per mezzo di accoppiamento. 4
, e che serve a trainare un altro veicolo (rimorchio, vagone, ecc
accoramento della umanità derelitta non potè esser altro che una pena proporzionata, dentro i
, veduto nell'imitazione o in qualunque altro modo nelle opere di genio..
, e trovare che anch'esso è un altro e non m'intende più. beltramelli
sempre la vanità. quello e non altro che gli scriveva accoratamente, timidamente suo
/ come l'un braccio e l'altro entri nel tergo; / m'accorcio e
vasari, ii-81: il simile fa l'altro [fanciullo], che acconcio per
39-i- 171: la sanità non essendo altro che una dolce temperie d'umori,
la quale [mente] non intendiamo esser altro che dirittura di ragione, perfezione dell'
, e accordare l'uno con l'altro, per diletto delle genti. castiglione,
non se ci accorda, ché voi altro vedire, / ca 'l suo stomaco se
sì gran varie- tate, / ch'altro mi fa voler sua potestate, / altro
altro mi fa voler sua potestate, / altro folle ragiona il suo valore, /
folle ragiona il suo valore, / altro sperando m'apporta dolzore, / altro
altro sperando m'apporta dolzore, / altro pianger mi fa spesse fiate; / e
uno canto usi ad obedire, dall'altro non avendo el principe vecchio, fame
a questi, e forse ad alcun altro di mezzo, le sue fibre si appiccano
di corde di oro, ed un altro di ottone, se saranno della medesima
cavalli. idem, 19-346: un altro... dalla cui nuca scendevano sui
passata rasente... era più che altro andata d'accordo con la mia giovinezza
... / ma voglio un altro patto, se ti piace: / che
chi a l'un guerrier chi a l'altro, come è usanza. / il
lo sprona, / il ritien più potente altro sospetto: / troncar le vie d'
in musica la modulazione da un tono all'altro è preparata dall'accordo di settima,
parteggiando viene? petrarca, 35-6: altro schermo non trovo che mi scampi /
: e indarno a preservar se stesso ed altro / dal gioco reo, la cui
lieti e graziosi l'uno e l'altro entrarono. accortinato2 (part.
, morte! ». / e l'altro, cui pareva tardar troppo, /
6-43: e l'uno e l'altro destrier s'accosciòe / e cadde in
dalle braccia dell'uno a quelle dell'altro. d'annunzio, iv-1-921: uomini e
comiglio, del greco o di qualunque altro vino morbido e accostante. salvini,
uscio dietro le spalle, mosse un altro passo avanti, e si fermò a capo
amico / al nostro nome, l'altro era empio e duro. boccaccio, dee
] or con uno, or con altro caporale s'accostavano, che li guidasse a
la quale l'un amico s'accosta all'altro, per supplire la manchevolezza sua colla
supplire la manchevolezza sua colla sufficienza dell'altro; la seconda origine è dalla natura
cepette la terza volta e generò un altro figliuolo, e disse: -ora
, detto tocca tore; e l'altro detto accostatore, per accostar le dette
: e accosta l'un mezzo all'altro in modo, che non rimanga infra loro
, 1-114: camminavamo uno accosto all'altro. tombari, 1-248: entrò in silenzio
uomo accostumato nelle cose, e un altro a cui le riescono affatto nuove
primavera, / l'un coniglio coll'altro s'accovaccia. forteguerri, 21-52:
caverne e si accovacciarono uno tocca l'altro come in capanna quando fuori scoppia la
filippo degli agazzari, 12: venne un altro baleno con un tuono sì orribile che
13 (226): lì non era altro che una, lasciatemi dire, accozzaglia
sillogismo col quale si contraddice, non è altro che un accozzamento di cose contrarie.
con un poco di quello e di quell'altro, figurando uomini, piante, fabbriche
una frulla. monti, iv-356: l'altro, per dio, non sa accozzar
ad accozzare l'un ferro con l'altro è bisogno grand'arte, e che si
del corpo. savonarola, iii-69: quello altro filosofo diceva che erano nel mondo di
., 21 (367): un altro, uscendo di casa, s'univa
ordine cronologico nel libro mastro, od altro registro intestato al corrispondente. accreditante
non parlano, e che non fanno altro che cacciarsi la lingua tra i denti.
di lettere di credenza, o d'altro segno, che ne faccia riconoscere il titolo
era allora nella città di firenze un altro orefice, chiamato maso finiguerra, accreditatissimo
dell'uno re e esaltata la pompa dell'altro. passavanti, 236: chi accresce
tramonta e muore, / ch'un altro sorge e pargoleggia in fasce. l.
io non fu'mai servo di voi per altro già che per vostra grandezza, onore
scitrice, che per troppa sottigliezza o per altro guastatrice di quella. salvini, 39-iii-75
il suo splendore, ragguarda l'uno l'altro fisamente, e accrespavano le ciglia,
sedile si erano accuccia ti uno su l'altro. alvaro, 9-440: si accucciava
viso in aria, qualche altro s'andò ad accucciolare sotto coperta.
materia, non era, né poteva essere altro che un accumulamento di cose la più
un lato il tutto, e lascia l'altro povero. marino, 10-102: e
,... nel dolore non cercare altro remedio che accumulazione di dolore. d'
ma non accade ch'io ne dica altro che bene; perché mi parve allora
uomini che ricevono servigio l'uno dall'altro, e hanno intrall'altro grande accusaménto
l'uno dall'altro, e hanno intrall'altro grande accusaménto; e dice l'uno
grande accusaménto; e dice l'uno all'altro: io t'ho fatto cotale servigio
uno di quegli frati si scandalezzò con un altro, - capi d'accusa:
moretti, i-418: capo d'accusa non altro che una bilan- fallacie e di
io son ben tenuto di ciò e d'altro davanti l'appostolico ». iacopone,
l'accusativo, che più che d'altro sembra lor propria del concetto dell'accusare,
e perciò quelli che appone contro l'altro è appellato accusatore e quelli che difende èe
di raffigurarmi la fisionomia letteraria del bonghi altro che in un busto di rubizzo sofista acerbamente
potendo né con timo né con l'altro modo levarmi da tanta amaritudine ed acerbità,
amaritudine ed acerbità, non vi restava altro rimedio e speranza che quello della morte
si lassasse di cucinare, e non mangiare altro che biscotto bagnato nell'acqua e
varchi, v-171: che vuole significare altro questa metafora, bagnato d'aceto italiano
graziani, 6-42: la gelosia da l'altro canto / l'agitò con la sferza
che si comunica da un corpo all'altro; ché questo è il loro achilie,
le quali per combinazione chimica con qualche altro principio, e special- mente coll'ossigeno
quelli che dicono non esser la fiamma altro che una somma fermentazione, che nasce
, un vasello di non so qual altro umore, prima fluido e corrente. targioni
un torrente o di un fiume in un altro corso d'acqua. targioni pozzetti
, ii-306: ché di lei sorge ogn'altro ben terreno, / come acqua viva
pietra lavorato e pulito, e un altro la può condùciare per una forma di terra
: fuggire un pericolo incappando in un altro maggiore (cfr. dalla padella nella
: cristiano d'acqua, e non d'altro, ti fenno. bruno, 547
d'acqua angelica / o con qualche altro spirito / quel poco d'irascibile /
di barro, e che non è altro che semplice acqua pura, in cui
magalotti, 1-72: non v'era altro che un poco di polvere di pastiglie
... si distingue da ogni altro: è delicato e fresco: è l'
ma debole, di là un altro odoretto. -locuz. figur.
cosa disusata e nova veder merlino far altro che mangiare. -io so ben far altro
altro che mangiare. -io so ben far altro ancora. -credolti troppo, ma
. -perché così? -vi faressi sentire d'altro che zibetto e acqua nanfa! bruno
radici,... e che null'altro bevessero che acqua panata, od acqua
un'acqua con le giuggiole e logrizia e altro, la quale si chiama comunemente acqua
buonarroti il giovane, 9-42: quell'altro ha medicato capopiede: / l'acqua
. firenzuola, 580: anzi non pare altro se non un ducato d'oro stato
corpo. ojetti, ii-799: un altro acquaiolo, in piedi, che alza pel
onde scorrono dall'uno piuttosto che dall'altro lato. dizionario militare [1847],
di porcellana, di metallo o di altro materiale, che si appende a capo
, attraversava la cavità dall'uno all'altro ciglio. deledda, ii-1025: sotto
fece al vescovo salamanca spagnuolo, et un altro ne feci al cardinale cibo: tutti
inchiostro. caro, 2-3-43: l'altro [disegno] schizzato d'acquerella, è
secondo me è il proprio, come che altro non siano gli acquerelli che acqua naturale
sì dolce a ber, ch'ogni altro amar si stima. negri, 2-699:
e ammazzare, non sentendo l'uno dell'altro, e poi gli faceva gittare negli
volontà [la ragione] non fa altro che appagarsi, quietarsi e sottomettersi alla
s'acqueta, e non se ne fa altro. foscolo, v-232: mi compiacqui
amaro e noia / la vita, altro mai nulla; e fango è il mondo
aspettare altri quarant'anni per trovarne un altro. negri, 2-971: vestaglie e
gli altri beni temporali, e l'altro secondo verità, siccome sono le virtù
che tu per adietro m'abbi campata all'altro fuoco, per ciò che, campando
per altro che per acquistare onore. castiglione, 254
volte tomo per fuggir un errore incorre nell'altro, e per voler acquistar laude acquista
adunque sbalorditi, incerti l'uno dell'altro, e ognun di sé. chi si
di prender con le sardelle gli storioni altro non era che con l'artificio di
e la valle che teneano i lucchesi; altro acquisto non vi fece di terra alcuna
. intermezzo musicale, declamatorio o d'altro genere, che si svolgeva nella roma
causa, con la quale non ci sia altro da fare che rassegnarsi. verga,
geometria essere il più potente strumento d'ogn'altro per acutir l'ingegno. cicognani,
, 1-600: io non pensavo ad altro che al non far rumore, e però
, anche il rimorso, non sono altro che gli aspetti più acuti della pietà
ironia. saba, 53: l'altro, che intentamente in lui l'acuto /
aguto intelletto mai non sa che si sia altro che pensare. landino, 403 [
punta, con contrarie volte l'un chell'altro, e fòrzali co'le mani.
fazio, iv-6-37: [un altro fiume] per lungo corso gran
adacqua, né se le fa intorno altro lavoro che tagliarla. albertazzi, 943:
finalmente, adaqua l'uno, adaqua l'altro, la pianta del loro amore cacciò
, 10-2 (410): ogn'altro uomo secondo la sua qualità per lo castello
sì che quasi e l'uno e l'altro è dinominato da terra. idem,
giamboni [crusca]: è un altro ornamento, che s'appella raddoppiamento,
maggiori, adastiavano molto l'uno l'altro. 0. rucellai, 1-iii-1-145: a
dilettanza, e sì l'un senso all'altro non porti invidia, e s'adastino
starebono con noi, adatterebonsi a qualche altro esercizio. tasso, 10-29: sgombra
debito; iscrivere nel conto di un altro al passivo. casaregi, 1-183:
non voglia donare l'uno e l'altro bene. crescenzi volgar., 11-34:
forno veniva così messo sottosopra, nessun altro della città era quieto e senza pericolo
75'questi insetti, che l'un l'altro inghiotte / se avvien ch'ambo una
malignità di animo grande, e non altro pensiero fuor quello dell'addentare a dritto ed
di un legno nell'intaccatura di un altro (cfr. addentellatura). tommaseo
serve a tener fermo un legno coll'altro: come si vede negli angoli degli sportelli
quali, se sono disposti un dopo l'altro sullo stesso lato del pezzo, fanno
tale da permettere il collegamento di un altro muro; dentello, appiglio, collegamento
/ seguitar si convien, se l'altro è stanco. g. morelli, 258
che, ponendosi l'uno incontro all'altro in distanza di poche braccia, vadano
capellano volgar., i-109: un altro cavaliere appiè che l'addestrava perché più soavemente
metallo o colore, sinistrato del tal altro. addestratóre, agg. e sm
sgherri, ora l'uno ora l'altro, le davan da fare ogni poco.
quest'anni a dietro, / senz'altro studio, e senza novi ingegni. boccaccio
più che triplicato di quello di qualsivoglia altro mio antecessore. goldoni, v-449:
-signor mio, io non so che addomandare altro che te. giov. cavalcanti,
356: l'uno addimandava sassi, l'altro porgeva 11 vangile. segneri, iii-3-210
nome di poeta, ma il filosofante per altro nome doveva addomandarsi. galileo, 1-226
volgar., 1-131: questo non è altro affare, che darli
montale, 2-71: tu non ricordi; altro tempo frastorna / la tua memoria;
addiritto è ben dell'uno e dell'altro, siccome ben giudicare è ben del giudice
2. completamente, affatto; senz'altro, assolutamente; perfino (e indica
medievale del commercio, 24: poi che altro di vostro non mi resta, comincierò
conti del venduto e per lo primo altro sicuro ve gli manderò [firenze,
, / e l'uno a l'altro n'additava poi. caro, 15-i-57:
si chiamassero per additarsi l'un l'altro il piccolo audace la somma delle proprietà dei
142: uno ne dirà male e un altro bene: questo perché addiviene? tasso
): l'uno è respinto, l'altro è accettato. se da somma si
e l'uno calif di- spuose l'altro, e feciono addizioni e correzioni alla legge
e adogati e listrati? non dimostrano altro che segno di divisioni. d.
posasse sulle proprie labbra, non fosse altro che per addolcire i dinieghi del capo
non fece in tempo a fuggire che l'altro con un balzo gl'infisse i denti
il pane, composto e mescolato con altro, s'è avuto in usanza.
come vedere scherzar monte cecero o qualcuno altro de'colli qui vicino a firenze:
a l'uno, meno prevaierai ne l'altro verso. 2. intr.
11-68: la mia mestizia era per altro tranquilla... voleva ciò dire
la cocaina. marotta, 6-134: domanda altro vino che subito l'addormenta sul tavolo
, 2 7- 123: null'altro in alcun tempo / sperar, se non
le spalle; mettersi addosso l'uno sull'altro; accalcarsi, affollarsi.
se non per insultarci atrocemente l'un l'altro, ed addossarci reciprocamente la colpa del
animali rampanti co'dossi l'uno verso l'altro rivolti: e così pure di
come, ci trovammo tutti uno addosso dell'altro senza peraltro far fuoco né adoperar delle
peraltro far fuoco né adoperar delle armi altro che i manichi. pànzini, ii-318
, l'uno ha invidia de l'altro e comincionsi a dare addosso l'uno a
comincionsi a dare addosso l'uno a l'altro. baretti, i-203: que'metri
ne'gravi cadenti, o in qualunque altro degli esempli addotti. manzoni, 58:
ne'gravi cadenti, o in qualunque altro degli esempi addotti, o in qualunque altro
altro degli esempi addotti, o in qualunque altro adducibile. adducitóre, agg. e
a bastanza. marino, i-212: altro argomento non voglio addurre che quella incontaminata
duco! caro, 2-3-156: ma dall'altro canto mi ci adduco mal volentieri.
segneri, i-242: la santità dell'intelletto altro al fine non è che la verità
felici anime le loro, se così nell'altro mondo s'ama come in questo!
diasi licenza al ver), l'altro virtudi / questo consiglio tuo non bene
mia consorte mai. / serbila ad altro acheo che al grand'atride / più
fa di mestieri che ne salga dell'altro per adeguatamente riempirli. cesarotti, i-105
suoi doveri '. né ad usare in altro modo questo verbo ti mova l'esempio
, la legge che aveva, se non altro, sentita annunziare in nome di lui
infimo della sua razza; e non altro era sorto in lui se non un senso
dello stato o di fare capo un altro, sotto la aderenzia di chi sperino più
mira la carità, non consiste in altro che nell'esatta osservanza di tutto ciò
esservi fraposta fra di loro aria o altro corpo fluido quale impedisca il vicendevole e
beltramelli, iii-756: non v'è altro luogo sulla terra dove la felicità adeschi
da piacenza volgar., 1-125: l'altro pannicolo ch'è adeso allo celebro
... enumerati uno accanto all'altro come adespoti. = voce dotta
so se cappino o che diavolo d'altro nome. campanella, i-1-130: i liquori
a. v. molt'anni sono con altro tendente a facilitar lo scarico d'arno
glandule adiacenti tra un corno e l'altro dell'utero. idem, 16-iv-125:
una piccola casa di quel borgo, che altro non era che adiacenze della villa.
in quell'adiacenza che le ha fatte quell'altro. = dal lat. adiacentia
e altri polittico, l'imo e l'altro per cagione del suo effetto, che
adietto al pagamento; il quale non significa altro, che chi deve riscuotere la rimessa
e crucciarsi contro di lui, non è altro che adirarlo più. albertano volgar.
, pestilenza, tremuoti, e quant'altro la rabbia e il bisogno lor suggeriva
sentono proprio ira l'un contro l'altro. amanti adirati è un po'più
un po'più che corrucciati, per altro. moravia, i-142: la udì
che nel suo animo non possa farsi adito altro sentimento che l'amore. b.
intelli- genzia con questo e con quell'altro tiranno e dice: -adiuta me e
o funzionario pubblico) che assiste un altro in determinati compiti. di giacomo,
de luca, 1-9-2-18: non essendo altro l'adizione [della eredità],
in maniera, che non si vedeva altro che la sola adnata bianca. =
) che si sviluppa aderendo a un altro (come le lamelle dei funghi quando
osteriola su un lato dello stradone e senz'altro v'entrai. viani, 4-48:
, /... / né altro impedimento, 'ond'io mi lagni, /
una cosa, la quale stima tutto altro ch'ella non è; e però
insieme, perché l'un per l'altro meglio si difende »; e vellutello
bembo, 1-28: non ho quasi adoperato altro... che la memoria d'
28-131: quinci letè; così dall'altro lato / eunoè si chiama, e
dal tribunale di dio, benché per altro temesse tanto quei giudizi di lui,
ditegli che vi dispiace sopra di ogni altro male, di averlo offeso, contravvenendo tante
da certaldo, 3: non adorare altro iddio che 'l nostro signore iesu cristo.
, e non cerca, non adora altro che squisiti desinari. nievo,
pazza, passando da un ballerino all'altro, tirandosi dietro uno sciame di adoratori,
affettato ossequio e desiderio, e sovente ben altro da riverenza. carducci, ii-8-132:
sì bella da sé, che niun altro adornamento gli bisogna né giova. dante,
contrario vanno vestite e non portano scoperto altro che la gamba con il piede scalzo,
orientai tutta rosata, / e l'altro ciel di bel sereno adomo. idem,
puote / avesse il ciel d'un altro sole adomo. petrarca, 119-82: beato
volare ingenti tesori da un angolo all'altro d'europa. d'annunzio, iv-2-417
fine. panzini, ii-210: un altro imperatore,... costantino, adottò
... costantino, adottò un altro sistema: inquadrò gli indisciplinati nello stato.
2-24: hae la legge trovato un altro padre per coloro, che non possono aver
, del qual invidia prende / l'altro, che spesso si nasconde e fugge
. petrarca, 264-74: ma quell'altro voler di ch'i'son pieno / quanti
? sassetti, 163: ma quell'altro pensiero, di che io son pieno,
non ho voluto mai essere altro che vostro vero amico, non adulandovi
, i-74: l'artefice, non per altro che per piacere a chi lo condusse
, ii-18: quelle poche pagine non sono altro che una tessitura di sciocchezze, d'
ogni troppo si versa. non è altro il troppo che il desiderare, e colla
, 2-153: il vero amore non è altro che un certo sforzo di volare a
giudeo; e gridando l'uno con l'altro, questo adulterato maledisse lo nome di
contraffarne le qualità ed a farlo credere altro da quello che è. 2
come quella che per denari con qualunque altro uomo stata trovata fosse. sacchetti,
alla quale è preposto pluto, nulla è altro che adunaménto di ricchezze. marsilio ficino
, diversamente oblique, piegano verso l'altro: certe sono distese, certe quasi
uncino. petrarca, 166-8: altro pianeta / conven ch'i'segua,
cino, iv-225 (103-37): altro già che tu, morte,..
adunque sbalorditi, incerti l'uno dell'altro. lambruschini, 1-79: l'educatore
il mondo mosso; / verrà un altro spiritello adusto, / e con industria salteragli
, ii-vi-9: li raggi non sono altro che uno lume che viene dal principio
in vece di passar da un corpo all'altro, volerebbe subito alla sua sfera.
, come si passasse da uno a l'altro di cento aerei salotti. papini,
più peso, plumbeo, e l'altro sempre più aereo. 5.
volanti (aeromobili) son dette senz'altro gli aerei, allontanandosi sempre di più
lo spul'aria (e di qualunque altro fluido gassoso), moso confine dei
e l'aeromele, quale non vuol dire altro che mele dell'aria, sieno una
vino a fluire da un vaso nell'altro, secondo i principi ordinari d'aerometria
) o tra un apparecchio e l'altro durante il volo (come il rifornimento
uno per la visione a distanza, l'altro per la visione prossima).
l'uno si ottiene per aferesi dell'altro (come amare-mare).
d'uno andando contro l'afeta dell'altro, fanno nemicizia, e allora è
: se tu sei bello non ti resta altro mezzo per non essere odiosissimo agli uomini
.]: s'affaccendano l'un l'altro per cose da nulla gli uomini di
recipr. tose. corrispondersi l'un l'altro, stare l'uno di fronte all'
, stare l'uno di fronte all'altro (con simmetria). tommaseo [
s'hanno a ponere l'uno discosto dall'altro, che s'affaccino per tutti i
tu? -per lo affasgianare de l'altro, che mentre tutto ricamato di garofani
da vivere, l'un dì appresso l'altro già tornata in fame, strignea toste
tutte queste arti non avete voi trovate per altro che per saziare la gola, la
piaghe, / l'un sopra l'altro cade. 3. figur.
parte, / non è stata mia vita altro ch'affanno. fazio, i-1-1:
dolenti oltre misura, lasciando ogni altro affare, corsero in quella parte
ella nacque, / altri per altro affar travaglian tacque. algarotti, 3-135:
affidati gli affari a coloro i quali altro non aveano che l'entusiasmo.
concerne le relazioni tra l'uno e l'altro stato. ministro degli affari esteri,
, mi pare che non resti da far altro. panzini, iii-180: [quell'
in francia. nieri, 250: l'altro giorno si fece affari della botte grossa
, 1651: fare i suoi affari non altro significa che attendere agli affari propri senza
due amanti che un giorno o l'altro possano ridersi sul naso. nieri, 292
: quanto alla democrazia, è un altro affare. deledda, ii-523: l'affare
dispetto, contrarietà. -è un altro affare: volendo indicare che si tratta
ministeri e con la reggia, e dall'altro scende sino a'più bassi strati,
è sopportatore di ogni fatica quanto alcun altro affaticante uomo. alfieri, 4-15:
vidi che l'uno ha invidia dell'altro. petrarca, 81-8: poi volò
affaticò di provare ch'egli non sia altro che sostanza. baretti, ii-203: mi
se n'entrarono nel castello senza fare altro assalto. boccaccio, i-474: qui
l'uno compagno nelle guerre, e l'altro affaticatissimo in roma, avevano avuto di
che sol di fulvia ti ricorderesti. d'altro no, in modo affatturato sei!
niuna immaginabile ragione impiegato o distorto in altro uso. ma... affermano
della talèa nel pecorino / sterco o d'altro animale avvolger tutto / o in intriso
cavalieri: / l'un verso l'altro forte speronava. imbriani, 2-74:
colli occhi lagrimanti e piangenti, senza altro affazzonamelo rivenne al suo primo marito.
affé, affé, che vi vorrei far altro che speziale [ecc.].
afferma, non poter nascere, non che altro, le cicale, senza intervento degli
provenienza adduce egli di sua sentenzia, altro che la sua semplice affermativa? targioni
tacita azione ed esperienza interiore è nient'altro dunque che un'affermazione con la quale si
1-545: come l'uno ha tirato dall'altro la pecunia, così sieno di là
che lo sconosciuto l'aveva afferrato dall'altro lato per impadronirsene. viani, 19-352
la mano gli aferra, / l'altro chiovo sì spontaro. cantari, 205:
denota il primo appendersi; dove l'altro un attaccarsi più forte. l'afferrare
altrui, e ripetere il detto di un altro alla maniera e gusto del medesimo.
, iv-180 (46-59): ch'altro già non affetto / che veder lei che
pur anch'esso appaga, o se non altro, affetta in qualche modo l'anima
scianca, / sdruce l'epa a quell'altro, e gliel'affetta. forteguerri,
ora un pezzo di coda, or altro pezzo. collodi, 308: sarete tutti
posto più d'un lato che da l'altro, colui che lo tiene se ne
. va dato il bando senz'altro. = deriv. da affettare1.
, partecipante de l'uno e de l'altro. castiglione, 429: talor più
subita forza / la letizia, che l'altro affetto estinse. idem, pr.
ci potesse essere o non essere di quell'altro che dietro ad essi s'introduce così
mio affetto / libero fu da ogn'altro disire. passavanti, 64: il cuor
pericolo di vita per non aver essa altro male che un me- scuglio d'ipocondria
, 1-80: se nell'uno e nell'altro membro dell'equazione vi sarà lo stesso
, guardandosi nel viso, l'un l'altro gittare sospiri accesi di gran disio.
di affettuosità amichevole, ga- sparina senz'altro. palazzeschi, 4-192: l'irruenza e
scoppiare dalla felicità, avrebbe fatto ben altro per essi. baldini, 4-12:
cagnetti bastardi, uno color sciampagna, l'altro una matassa di pelo arruffato marrone,
certe governanti che passano da un bambino all'altro e non fanno a tempo ad affezionarsi
già debbono lasciarlo e ricominciare con un altro. 3. intr. avere predilezione
uno verso i buoni studi, l'altro verso gli affezionati vostri..
, v-16: potete voi mai dir altro, se non che l'anima agisce secondo
presso al compagno, l'uno all'altro pande / girando e mormorando, l'
basile], ii-47: noi non desideriamo altro segno dell'affezione tua se non che
suoi teoremi, l'uno più ammirabile dell'altro, io considero e dico: di
queste cose, che finalmente non sono altro che pure affezioni della quantità, parte io
]: gli ho presentati l'uno all'altro, e cominciato a affiatarli. idem
conobbero che l'uno aveva bisogno dell'altro '; 'prima d'imprendere cosa in
, per estens., con qualsiasi altro tipo di fermaglio). novellino,
chi viene questa parola di rimprovero od altro accenno, costui se l'approprii secondo
supporre che, forse, non aveva altro nome se non quello affibbiatole da me
vesta purpurea. idem, 152: l'altro abbia una faretra delle donne di pantasilea
odio o di invidia o di malinconia o altro simile geno [= genere] di
sole acciò ch'aprisse / emulo a l'altro fiacchezza. al picciol mondo il giorno
una mica di pane, beve quell'altro e v'affigge all'orlo una frisetta di
i v'ho ben afigurata, / ch'altro parete ch'encarnata. tavola ritonda,
sorriso. verga, i-288: non vedeva altro che quegli occhi appannati del figliuolo e
un'ostia, più significative di qualunque altro lineamento. idem, iv-2-105: la
in distanza di due palmi uno dall'altro. affilatóio, sm. strumento
essa pendono, distanti l'un dall'altro due o tre palmi; onde quel legare
insieme e di dipendenza. da usare per altro con parsimonia. rigatini-cappuccini, 8:
, studente, più che ad ogni altro. settembrini, 1-61: dovere di tutti
me scola l'uno coll'altro. targioni tozzetti, 1-24: nelle terre
dei coniugi, egli è affine dell'altro coniuge. 2. simile; congenere
re. ariosto, 44-9: a fare altro non resta /... /
vincolo tra un coniuge e i parenti dell'altro coniuge. 2. figur. conformità
relazione che avvicina un tono a un altro. 9. teol. affinità spirituale
i-362: non odono... altro suono se non quello affiochito, appena percettibile
e così ora l'una, ora l'altro. [sostituito da] manzoni,
te le luci affiso, / ahi ch'altro non vegg'io che 'l proprio
in paradiso / vede l'un l'altro; in tal guisa s'aperse / quel
intenta ad una operazione, di ogni altro oggetto si scorda. campanella, i-37:
nolo '. si affitta un podere o altro terreno da cui si ricava un frutto
dice * appigionare 'delle case o altro stabile, di cui si gode l'
sotto speciali condizioni il suo fondo ad un altro, trasferendogli il diritto di goderne,
che abitavamo. baldini, 4-72: altro commercio vivo è quello dell'affitto delle
dissi per ira al fin de l'altro canto. firenzuola, 280: e cominciandosi
infamia. idem, ii-711: un altro grave inconveniente, che nasce dall'imporre
moto; e l'uno e l'altro afflosciscono in modo che 'l vigor delle membra
. corso d'acqua che sbocca in un altro più grande. viani, 14-446
afflusso (siasi o per siccità o per altro), cessi il corso fuori dello
: secondo aristotile, baleno non è altro che il vapore, che per lo calore
sì radi, che dall'uno all'altro avea parecchie braccia; ora v'erano sì
stretti che l'affogava l'un l'altro. crescenzi volgar., 1-4:
, offuscare (un colore con un altro più intenso o più scuro).
di loro cavalli, l'uno sopra l'altro s'affollavano, e faceano affogare e
. era disceso in compagnia d'un altro a bagnarsi. appena messo il piede
-1 stanza, casa, o altro ricetto, sono un affogatoio (anco senza
di loro cavalli, l'uno sopra l'altro s'affollavano, e faceano affogare e
/ sì lasciò trapassar l'un l'altro, per lo pignere che faceano. tommaseo
, fitto, compatto; l'uno sull'altro. -anche al figur. magalotti
, / e col cavai d'ogni altro pregio e cima, / intorno volta,
, e nell'affondarla, se non altro, col peso delle sue merci.
nella pelle da lavorarsi, o in altro corpo, l'arnese di vetro o
, l'arnese di vetro o d'altro, o per essere adoperato con poca
o i loro campi affossando, niuno altro guemi- mento per soddisfacimento della natura portavano
stanchi, di lungi l'uno dall'altro due aste di lancia, si fermarono.
ii-125: i gabinetti diffidano l'uno dell'altro, i popoli s'affidano ciecamente,
quante ne son fra l'uno e l'altro polo / fra quanto il sol riscalda
, presuntuoso improntaccio, ch'i'ho altro che fare:... bella orrevolezza
vedeva, / laonde or questo or quell'altro affrontava. cellini, 2-92 (460
s'affronti / l'un con l'altro voler, l'amor non dura. caro
legni], gli accosta l'uno all'altro, gli connette e gli lega sì
affrontati senza soprastare l'uno l'altro. g. villani, 10-193:
salviati, 9-353: collisione, in altro senso, che di percotimento, e d'
oscurato: oggetto di vetro o di altro materiale (lenti da occhiali in particolare
che egli giudicò non potesse star bene altro che al ditino più... affusolato
ch'è de la natura de l'altro di mezzo dì, ed ha nome affrico
ch'è de la natura de l'altro di mezzo dì, ed ha nome affrico
/ ch'un d'altezza prevai, l'altro di moto. d'annunzio, iii-2-274
al cancello, rinvemiciato ieri l'altro, agavi nel sole. montale, 1-99
(d'oro o d'argento) in altro metallo (per lo più l'acciaio
e dove è lo amore non bisogna altro maestro. vellutello [purg.,
inviati da principe o da repubblica ad altro governo per affari politici, ordinarii o straor-
, iv-246: 10 ti dissi l'altro dì che uno instrumento ha dua virtù:
che ha virtù della durezza e l'altro dallo agente che lo conduce a fare
del divino] l'intelletto nostro o altro inferiore a quella. sarpi, i-332
age, ha trovato che ci sia un altro intelletto agente che rende immateriali le cose
e l'altro siano astratti e immortali e differiscano solo che
solo che l'uno age e l'altro paté, e sono un solo in tutti
vi agevolerà la noia, dove l'altro raggraverebbe. 4. disus.
ricco, perché non ha a fare altro, che a spregiare le ricchezze.
dove l'uno è molto agevole, l'altro è malagevole sommamente. idem, dee
che sia, / di me non avrebb'altro che 'l peccato. guido delle
ài bisogno, in piato o in altro tuo fatto, de l'amistà d'alcuno
né sorriso, né dolore, né altro sentimento aggallava dall'anima. sbarbaro,
a una certa distanza l'uno dall'altro. viani, 14-317: sulla groppa
panzini, iii-636: adesso che è venuto altro progresso col motore, si sta aggiungendo
progresso col motore, si sta aggiungendo altro braccio di ponte che la agganci [
per la terra urlando or uno or l'altro: -un cavurre padrino 1
s'aggavigni tra l'uno e l'altro granello. idem, ii-228: e nelle
lavori quadri o tondi, intagli o altro; e di qualunque altra parte che nello
de'quali [infiniti] dipende dall'altro, e ambi da un verbo,
, l'uno in cima, l'altro in piè della colonna, chiamati aggetti,
rispondo: / quando l'un l'altro spessamente agghiada. sacchetti, iv-
col cuore agghiadito da un anno all'altro. agghiado, sm. disus
è in quell'istante più ricercato dell'altro metallo, dicesi che l'oro gode
aggiogati, unendo poi l'un paio all'altro per mezzo delle zerle. papini,
altra data; differire; prorogare ad altro giorno. baretti, ii-233:
mondo. idem, 41-10: un altro [vento] da traverso il legno aggira
vita / e m'aggirasti d'uno in altro errore, / d'un male in
errore, / d'un male in altro e d'uno in altro affanno.
un male in altro e d'uno in altro affanno. 4. milit.
completamente. nel passare dall'una all'altro e nel ripassare dal secondo alla prima,
e maggiore offerente all'asta o ad altro pubblico mercato, viene dichiarato proprietario della
, inf., 11-62: per l'altro modo quel- l'amor s'oblia
che intorno a ciò facea, non era altro che aggiùgnere legne al fuoco o olio
come sia il re dal vedere un altro offiziale, e perché avemo i moti
quando madama ha parlato non c'è altro da aggiungere. piovene, 5-639:
non il troppo scrivere si potesse convertire in altro,... non dubitar punto
l'ombra dell'uno non aggiunga l'altro. alberti, 358: quella sì
vuoi dare di questo pozzo o d'un altro; se di questo, tu non
vi aggiungono. cellini, 508: nessuno altro uomo ancora non l'ha aggiunto.
coordinative che collegano un termine con un altro ponendolo in rilievo. ^ buommattei,
cioè arte fattiva, o in alcun altro simil modo. buommattei, 102:
: aggiunto in buona lingua non significa altro che 4 epiteto '. leopardi, i-1500
non viene [l'eleganza] da altro se non da un parlare ritirato..
aggiustamento tra l'un popolo e l'altro. galileo, 1-1-266: l'uno
quando acconciare ha senso più affine all'altro [aggiustare], e vale raccomodare cosa
. salvini, 10-1-6: e l'altro di più gli dà [ad amore]
sinistra le sta presso, sicché nessun altro c'è in mezzo. landino, 434
c. mei, 184: l'altro è più mite, più sostanziale e più
adoperar dalle flussioni, / catarri o da altro mal, che s'internò.
, e si rammucchiano l'uno contro l'altro...; l'altro indica
contro l'altro...; l'altro indica una specie di evoluzione de'fanti
ma quel, che di lui più ch'altro mi aggrada, è che conosce et
sapore. beccaria, i-383: le ricchezze altro non sono che l'abbondanza delle cose
gradire ha e questo senso e l'altro senso neutro, d'essere grato e di
] si farebbe, lasciando che l'altro credesse, se gli piaceva, esser questo
che lo farebbe, lasciando che l'altro credesse, se gli aggradiva, esser
caro, 2-1-121: non posso scriver altro, perché ho le mani tanto aggranchiate
per insegnargli a mettere un passo dietro l'altro. aggrancire, tr. ant
b. de'rossi, 2-54: l'altro diavolo aggrancì l'altra anima con le
cose, io non veggo che altro si possa nella cometa inferire dal suo poco
l'ancora ch'aggrappa / o scoglio o altro che nel mare è chiuso. s
ciato l'uno con l'altro. 2. rifl. avviticchiarsi
loro procacciò d'abbattere l'uno l'altro per ogni via e modo che potesse
, che, occupato in esso, altro che rimirare la terra non fai?
trascurare, né lasciare di medicare l'altro. d'annunzio, ii-282: ma
padre. idem, 7: l'altro dì vedendosi aggravare, rimandò per lo sopradetto
, o vado, o seggio, / altro già mai non cheggio. boccaccio,
[i capperi] a conservare in un altro vaso di terra invetriato, e tutto
: infelici noi veramente che non conoscemo altro senso che quello ottuso degli animali e
: quando un corpo opera su di un altro, in modo da distruggerne la coesione
: bene e male non vogliono dire altro che un aggregato di piaceri e di dispiaceri
continuato e fluido, quel che non è altro, che un'aggregazione di granella di
uno per li capilli bianchi, l'altro per la pelle della carne aggreppata. idem
a uno stato da parte di un altro stato. -patto di non aggressióne:
lettera del negus giovanni, scrisse fra l'altro: « il mio esercito,
sono più simili alle piante e dall'altro agli animali, riducendosi insino ad una certa
concrezione tartarosa. fiori, mascheroni e altro, tutto aggrottescato, cioè spro =
. redi, 16-iii-233: passa [l'altro] sotto e son pronti a
li buttava [i vermi] uno sull'altro diverparti della testa, è uscito poi
i-2-42: il concetto empirico non è altro se non un concetto di cose,
, iii-3-320: si riscaldano l'uno l'altro, come le serpi aggruppate insieme.
che si agguagli e pareggi con l'altro. settembrini, ii-3-80: il luogo
però toglie all'uno e dà all'altro infino a tanto ch'elli sono agguagliati.
l'uno sia compagno e non servo dell'altro. leopardi, 3-175: sceso il
un secolo, né io ne conosco altro in europa che gli s'agguagli se non
: / ben, cui quaggiù non debbe altro agguagliarsi. manzoni, 5: flora
vengano loro agguagliataménte l'un mese con l'altro. o. rucellai, 2-6-4-275:
e dentro in questo cerchio n'hae un altro, e chiamasi il centro saliente,
scale. papini, 20-533: un altro soldato... agguanta la mano che
astuta /... come ad altro intenda, / dissimula ed intanto / de
parte assaliti, non v'ebbe resistenza altro che del fuggire. r. degli albizzi
il fittaiuolo con questo garzone ed un altro mettesi in agguato: uccidono e rubano
è una cordicella fatta di seta o d'altro, che serve per affibbiare le vesti
. pulci, 14-48: e l'altro fa coll'aghiron giù 'l tomo. lorenzo
in dispregianza, / e ciò più ch'altro far, par che lor agi.
. fiore, 177-12: e quando un altro vien, gli faccia segno / ched
della terra e lo confida a qualche altro più povero. alfieri, i-9: io
è la prudenza, la quale non è altro che una vera ragione e una retta
ariosto, 33-79: l'uno e l'altro d'accordo il ferro trasse, /
e angustiati, e vedono ciò che un altro potrebbe fare per levarli d'impiccio,
compiva cinquantanove anni e non aveva fatto altro che l'agitatore. alvaro, 14-178
puzzo. cennini, 106: è un altro mordente, il quale si fa per
una cipolla sola o bulbo, e l'altro fa spicchi come gli agli ordinari.
canto, e i figliuoli della sorella dall'altro. idem, 1-27: non si
un popolo ha in comune con un altro. lanzi, 1-2-5: in questi
bibbia volgar., ix-465: nell'altro giorno joanne vide iesù, ch'egli
. e, in prima, nient'altro che il buio stesso; e si ha
e con un foro (cruna) all'altro capo, per farvi passare il filo
il fabbricante pone qualche centinaio, o altro determinato numero d'aghi. - aghi
29: illibra, cioè fa pari all'altro punto, come fa l'ago della
essendo che l'ago d'essa non è altro che un sottile filo di seta,
alterazione che si faccia nell'uno o nell'altro peso, la linguetta o l'ago
mai vergogna / e tosto agogna / ad altro. alvaro, 9-441: nella
sciupa e che non agogna ad altro che a sciuparsi, a corrompersi, vivere
quale alcuna dimostra veg- gendo ad alcuno altro mangiare alcun cosa; quantunque s'usi
/ si fa un'altra mischia, un altro agone. monti, 7-211: arbitra
a poco rinasceva, quasi con un altro corpo e con un altro spirito. idem
quasi con un altro corpo e con un altro spirito. idem, iv-1-574: e
di legno, d'avorio o di altro, in cui si tengono gli aghi per
un certo tratto entrano l'uno nell'altro, con battente. foscolo, v-136
modo di cesari antichi, e dall'altro una aguglia: e era grosso, e
, iv-28: l'uno giorno all'altro dopo traevano con isperanza sollecita li suoi
tende, ai mobili imbottiti e ad altro... forse l'uso finirà
figliuoli de'profeti, non fece loro apparecchiare altro che erbe agresti. boccaccio, v-93
monte / furo invitati, e ogni altro agreste nume. parini, i-12: queste
tanto vecchia e antica, che quando nessun altro pregio si raccogliesse in quella, la
bachi da seta da un capo all'altro, osservando i modi degli animali e
fi scarabei, le formiche, e ogn'altro insetto, per picciolo e vile ch'
che fossero agrissimi difensori l'uno dell'altro, si mosse a favorirlo. bandello,
grandi cose morte, onde non sorge mai altro che fili d'erba, germi di
morte / e farotti assaggiar d'un altro agrume. della casa, 614: è
aveva l'aguglia imperiale e tutto l'altro resto era il campo cilestro a gigli d'
animo del signor cangiato e ad un altro rivolto. idem, 2-37 (ii-4)
occupavasi di far le testine, un altro d'aguzzar le punte. d'annunzio,
12-53: e impugna l'una e l'altro il ferro acuto, / ed aguzza
tardità. crescenzio, 1-94: aguzzino altro non è che il guardiano; così chiamano
più tristi; / lo dì e l'altro stemmo tutti muti; / ahi dura
ohi, e gli passa rasente senza fare altro rumore di quel che possa fare un
un pollo tórre la spica di becco all'altro, così cavano costoro i ragionamenti di
7-439: l'aia aveva torno torno un altro fossato, e l'aia era colma
, la forma di aiace e qualunque altro è più bello a riguardare: e
ma ora dell'uno, ora dell'altro in più luoghi. 2.
circa 80 anni. è tutt'altro che un * albero di paradiso ',
, 1-446: là più che in ogni altro luogo aiolato e inghiaiato del giardino alla
beltramelli, i-45: altra sosta, altro tentativo di lavoro. aveva ripreso l'
pratici che si azzannano l'un l'altro su questa terrestre aiuola. 3.
pensare d'aiutare con orazioni e con altro bene l'anima sua, se forse per
che nel colpirsi dicea l'uno all'altro: / « aiutati da questo, can
forze. alla nostra salute non manca altro che l'operar de'ferri aiutati dalle nostre
potere... ferrara che può far altro che essergli aiutrice? = lat.
e lo verno più freddo ch'un altro. novellino, 38 (68):
. idem, 320: deh! che altro è rimaso a noi che possiamo chiamare
spazi lasciati voti intra l'uno e l'altro [dei solchi]. idem,
minore cagione di piangere; e che altro aiutorio abbiamo noi, che il dimenticarle
.; ma l'uno e l'altro aizoo perch'è sempre verde, da alcuni
muovere assalto, o aizzare l'uno l'altro... si partirono del campo
bestie 0 uomini l'un coll'altro, non provocandosi a ira, o a
la rota da uno lato e un altro da l'altro. dante, inf.
da uno lato e un altro da l'altro. dante, inf., 5-40:
sotto / a poco a poco un altro a lui uscio. / lo mio maestro
spiccata (in un senso o nell'altro). slataper, 1-74: tutti
anch'essi l'un dopo l'altro, gli ultimi rattenendo la folla con l'
, i-90: si udivano gemiti dell'altro mondo, e scrosci di risa da
istessa sustanza che la stiria: anzi non altro che una o più stirie unite in
, e non temono né quello né altro potente che le abbino intorno »
più a forma di ghianda) sull'altro; i cordoncini ricamati e colorati costituivano
di filo, di seta, o d'altro, che vi è come tessuto a
sassi posti per alari, / sopra un altro sedendo, i pie'distese. note
per vantaggiarsi aspetta, / che quell'altro sia 'l primo / a tra * si
, o mezzolani, o d'ogni altro panno di colore da soldi 24 la
giallo, con vino albatico ovvero con altro molto rosso, ovvero con lavatura di
le grida. tombari, 2-196: un altro giorno trovarono un albatros gigante con un'
palazzeschi, i-298: da un albergùccio all'altro, da una stanzetta all'altra.
chiamato legno di vita, e dell'altro chiamato legno di scienza di bene e di
improvvisa a bordo in sostituzione di un altro avariato o abbattuto. dante,
un tornio. di albicocche e non faceva altro che canticchiare... e gli
questo è ferrigno nel lavorare, l'altro è più agevole... piantato
e così discordanti, né sorte né altro li potea accordare; onde, per
albore / giva predando ora uno or altro fiore. ariosto, 23-8: dopo
., ii-xiv-7: la galassia non è altro che moltitudine di stelle fisse in quella
continuo un liquido giallognolo e con l'altro occhio cieco e bianco per un'albùgine.
dalla parte dinanzi è dipoi posto quell'altro umore, il quale per essere molto
dovevamo pur sapere, un giorno o l'altro, quale vita ella aveva condotta prima
due volare / e l'un l'altro seguir per li albuscelli. boccaccio,
, 14: i sali alcalici, che altro non sono che terre porose,.
quello della chimica: non le mancava altro, che d'ottenerlo. leopardi, i-973
di un fattore oggettivo e di un altro soggettivo, conforme alla fantastica alchimia che
ne porta pena in questo o nell'altro mondo. alchimiato (part. pass
le camere loro una boccia, o altro vaso pieno d'un licore over di
mondo non aver veramente scritto mai d'altro che del modo di far toro. campanella
del conte... non era altro che il prodotto di una combinazione chimica:
de l'una setta, / l'altro de l'altra, uscir coi libri in
perfetta / scritta di cristo; e l'altro è l'alcorano. carletti, 91
musulmane nel maometto di voltaire non sono altro che pitture delle idee de'seguaci dell'
del camminetto da un lato, e dall'altro una trave massiccia che attraversava la camera
a me: e poi, che alcuno altro facesse il fracasso di pestare i piedi
, la storia d'europa avrebbe preso altro viaggio. palazzeschi, 1-242: incontrai
la lingua sì lenta, / ch'un altro no la senta / sanza la sua
l'ha dato, / e merzé d'altro lato / di me vi rechi alcuna
(222): quivi era un altro de'maliscalchi del re,...
, ad alcuni aceto, ad alcuno altro sterco o feccia di vino. castiglione
malaparte, n-157: se ne vanno all'altro mondo, nell'al di là,
di pagargli censo, o di far altro loro servigio. idem, 2-1-174:
, « decadenti », e come altro sono stati denominati gli artisti dell'arte per
disse benissimo uno scrittore, non sono altro che segni dei segni vocali? leopardi
e da costui alfin s'accomiatava / sanz'altro dir, ché piangendo n'andava.
: quinci un araldo, e quindi un altro accorse / per dipartirli, e li
: / e più tepido verno in altro lido / cerchi sul nilo, e 'n
di que'venti, che l'uno l'altro urtando la vengon minacciando con monti d'
piaggia, e d'uno in altro monte, / cantando vo nel più gelato
cupa avvampa e fuma, / da l'altro in larghe falde / di condensati algori
, avv. latin. altrimenti; in altro tempo. cellini, 4-564:
: àlias, avv. latino, in altro tempo, ma nell'uso odierno vi
, avv. di tempo in: * altro momento, diverso da ora; in
espressione alias vices, da alius 'altro 'e vicem * vicenda ').
che può provare la sua presenza in un altro luogo nel preciso momento in cui è
colui che colto in fallo non trova altro alibi che ritorcere polemicamente le accuse.
lat. alibi * altrove, in un altro luogo'(composto da alius 'altro,
iv-39: la prego che mi mandi un altro pezzo di alicorno, e mi avvisi
farètra, /... / in altro seno, ove il diletto allaga,
catuno vendente, ower pegnorante, ower per altro modo alienante tale cavallo, palafreno o
, eziandio sono dilettati più che qualunque altro, da ogni non travagliosa alienazione di
. nato altrove, proveniente d'altro paese, d'altra nazione;
] con la mente con dio in nell'altro mondo, e qua col corpo come
, l'uno proprio, e l'altro alieno. segneri, i-299: le [
. da alius * altri, un altro '). alièutica, sf
appiccato alle vesti e non sa far altro che alimentare le fiamme e chiamarsi la
nei sospiri de'loro amanti sfortunati non altro alimentano che una perfida compiacenza. leopardi
alimentari della pesca conservati in scatola o altro recipiente... dovranno essere accompagnati
arici, 15: ma null'altro alimento e di più fresco / succo fecondo
258: non giuocare a zara né ad altro giuoco di dadi: fa de'giuochi
sugli oggetti e da un pensiero all'altro, senza capacità di fissarsi.
. parini, giorno, iv-334: l'altro piove da gli occhi atro vapore;
di quelli che dicono non esser la fiamma altro che una somma fermentazione, che nasce
, imperciocché non intendendo essi per fermentazione altro che un velocissimo moto intestino delle particole
spaccia. lastri, 1-3-102: l'altro pastore è detto accostatore, per accostar
berni, v-3-41: quando tu senti un altro che ti lodi, / non fare
che si allacciano da un olmo all'altro. bocchelli, 1-iii-561: giovani e ragazze
mediante un laccio, o cordoncino o altro che dissimile, si cerca ravvicinare due
l'uso dell'allacciatura, che per altro nome è detta brachiere. buonarroti il giovane
il ringorgo fra l'uno e l'altro era già così risentito, che minacciava
parlare etiam cogli amici... da altro canto el fare che gli amici si
principio... non sono state altro che un falso allarme per tenerla un pochette
fatto credere al governo non esser ciò altro che voci di allarmisti. arila,
34 (597): e che altro potè fare, se non posar sul letto
., 9-6 (375): l'altro [figliuolo] era un fanciul piccolino
). unire uno stato a un altro con patto reciproco. -al rifl. e
militari inglesi e americane non avevano trovato altro rimedio, se non quello di proibire
: questi idii... non esser altro che fabbri... di nostri
per portare d'uno paese in un altro;... e però qui
modo dello allegare dell'uno e dell'altro. leonardo, 2-147: allega una
della natura de l'uno e de l'altro, cioè in quanto ella è intellettiva
in contrario. idem, iii-39: né altro posso allegare a mia scusa che la
come l'aloè già allegato in un altro proposito, di colore verde chiaro dentro e
li mali superano le forze delli rimedi, altro non si può fare se non alleggerirli
8-2: si può in cambio d'un altro esser offeso, / 0 dar in
, sotto le quali è ascoso altro senso, che quello, il qual esse
dall'intelletto. manzoni, 424: un altro argomento de'classicisti era, che
, la divina commedia è una visione dell'altro mondo allegorica... l'altro
altro mondo allegorica... l'altro mondo è allegoria e immagine di questo
, iii-17-13: l'allegoria non è altro, per chi non ne perda di vista
questo debba significare quello, e quello quell'altro. idem, iii-17-20: nella poesia
': comp. da òtxxo? 4 altro 'e àyopeuto 4 dico, parlo,
l'uno pel quadro della calunnia, l'altro del genio degli ateniesi. g.
e perciò ponte sul quale non si passava altro che in immaginazione. idem, iii-17-21
in nuova sintesi. ed è un altro sofisma, che il senso allegorico aggiunga
el sio, / non t'arman altro che 'l rio, non hai donne t'
proverbio, che uno semina e l'altro miete, ma mieta chi voglia,
vesevo, / la qual nul- l'altro allegra arbor né fiore, / tuoi cespi
tant'allegrezza. petrarca, 35-7: altro schermo non trovo che mi scampi /
che se la disputavano dall'uno all'altro per allegrezza e affettuosità. manzini, 10-14
. grazzini, 4-24: e quell'altro ancora non arà l'allegrezza: perciocché
di lì a poco, sente un altro scampanìo più vicino, anche quello a
anche quello a festa; poi un altro. -che allegria c'è? cos'hanno
paura; e l'allegria non avea fatto altro che stimolare vieppiù il suo appetito.
lungo stento un popolo allenato; / l'altro la pigra ciurma avea carnosa, /
che cade / quivi ben ratta dall'altro girone. 10. intr.
gr. dcxxo- da ttxkoc, 4 altro, diverso ') e da £pyeta,
un modo, e chi in un altro. pananti, i-29: uno alesso
i-29: uno alesso la vuole, un altro arrosto, / e s'io do
corsini, 2-634: ben considerato ogni altro interesse, valutava questo per il maggiore
infinite sollecitudini, alle quali né speranza né altro diletto può porgere conforto o alleviare la
ii-49: tentai dunque d'alleviare in altro modo quei mali e istituii a un tempo
tutto. comisso, 12-160: l'altro stava allibito in ascolto. allibo
di età. pellico, ii-156: l'altro era un giovane chirurgo, allievo della
come tonde, l'uno formicaio seguitava l'altro. berni, 63: italia
sulla carta. vittorini, 1-63: un altro mi allinea ai piedi un'intera serie
alistarà de bianco e de nero e d'altro, come lo nichilo, carcedonio,
, 1-74: guai a colui che d'altro non s'allista, / che d'
, / che di chiarezza l'un l'altro s'allista. = deriv.
i nostri soldati si sogliono appiccicare uno coll'altro. 2. letter. allòbrogo
ingegno, / pari all'italo nome, altro ch'un solo, / solo di
, comp. dal gr. &xxoc * altro 'e xapnòq 'flutto '.
, dal gr. ócxxo <; 'altro 'e xp&p. a -are?
, comp. dal gr. ttxkoq * altro 'e x&wv, x&ovó <
e. gadda, 2-123: un altro biancovestito, quasi sul limitare della stanza,
è quello pe 'l quale non si riconosce altro padrone, né altro superiore,
si riconosce altro padrone, né altro superiore, che dio. idem, 1-1-45
comp. dal gr. &xxo? 'altro 'e 8ó ^ a 'opinione '
dal gr. < £aao <; 4 altro 'e cpavfo * visibile,
vita, e maggior sentimento che niun altro animale: per essere di tutti i viventi
qui anche quell'odore di caserma dall'altro ufficio, che l'odore delle sigarette
: non ne allogava egli delle fanciulle altro che ne'monisteri di conosciuta osservanza.
detto colui, il quale ad un altro per prezzo l'uso della sua cosa concede
vescovo d'arezzo, non potendo sotto altro titolo che d'allogagione a fitto,
francesi] senza perdita d'uomini o altro danno, in otto alloggiamenti, alle
o almeno equivoche, con le quali altro non s'intende, che cerco una casa
comp. da # xxo <; * altro * e yx&xxoc * lingua ').
= voce dotta, gr. &xxos 'altro 'e xaxfa 'loquela '.
dotta, gr. &xxo <; * altro 'e òvopia -axo <; 'nome
baldini, 4-91: l'imo e l'altro piegano certamente sotto 11 pensiero, non
.. riesce a maraviglia in un altro. [ediz. 1827 (328)
o in un modo, o nell'altro, sempre seneca non si allontanasse dalla verità
'(comp. da ìxxkoc, 'altro 'e rcdc&ot; 'sofferenza,
testa ora da un lato et ora dall'altro, come a ebro che tracolla.
.. non potei per allora rispondere altro. machiavelli, 8: però vollono
comp. dal gr. dtxxot; * altro 'e da 'ritmo '
popolo li volevan fare, elli non voleva altro onore che di portare corona d'alloro
dxxo-, da sxkoc, 4 altro, diverso ') e dal gr.
comp. da # xao <; 4 altro 'e rpóttoc 4 il volgere '
bernardino da siena, 94: io ho altro diletto che io non aveva allotta.
narrò: quella repente / con un altro l'assale. cesarotti, i-145: l'
, / ch'allumi questo e quell'altro emispero, / principio d'ogni cosa
luce, / che riluce / sovr'ogne altro splendore, / già consuma / me
piuma / sprezza la terra e chiede altro sentiero, / l'ardor del buono
o sali, o allumi, o d'altro che sia, composte sono e nodrite
pulito, allora non s'ha a far altro che imbottarlo. d'annunzio,
medievale del commercio, 27: se altro non potete, togliete un poco d'
ed è piùe da conciare che da altro. = voce tecnica, dal
arlotto, 128: io non sento altro, quando vo per la via, che
... s'allunga con infondervi altro aceto a discrezione. magalotti, 20-236
. del papa, 3-102: l'altro [de'loro muscoli] non solo contrariamente
giacigli neltintemo della capanna, ma l'altro non volle entrare e si allungò fuori
ha dato, / e merzé d'altro lato / di me vi rechi alcuna rimembranza
un passaggio breve da un giocatore all'altro. = lat. volg.
, 140: credemo al testimonio de altro, ancora che sapi amo che 'l
non mostrò mai di fòre / nascosto altro colore, / che l'alma sconsolata
che son partito di costà non ho fatto altro che mestare e almanaccare con te.
colla poesia, non ho messo insieme altro che una cinquantina di componimenti. collodi
guarito. -faremo questo. faremo quest'altro. -ma ella rimaneva zitta e guardava
albero, mentre un uomo spara su un altro uomo. jovine, 3-96: in
, che l'uno possa entrar nell'altro un palmo almanco. s. bernardino da
). serao, i-39: che altro avrebbe ella mai fatto, se non
. per lo meno, se non altro; al minimo, alla meno peggio.
giorno, i-1039: e voi, dell'altro secolo feroci / ed ispid'avi,
plinio], i-1778: e'cci un altro aglio, che nasce da se
antipestilenziale e balsamico; quale non è altro che un rettificatissimo spirito di vino con
codesta dottrina... è un altro aspetto della rivendicazione che il vico compì delle
al toro che nuotava, tutto l'altro mare era ancora nero. cicognani,
li membri delle grand'alpe l'uno dall'altro. idem, 2-574: ancora si
fuor che di foglie al vento, altro frastuono. viani, 14-38: vi stazionavano
fresco piacere o di contemplazione o d'altro, ricevuto in luoghi alpestri e solitari
; con l'accento d'uno o d'altro dialetto. voci alpestri, voci marine
è manifesto che nobilitade umana non sia altro che seme di felicitade. g. villani
2-344: lo sprendore del sole o altro luminoso resta alquanto nell'occhio dopo la
che aveano attraversato un legno sopra un altro legno, e ciascheduno stava dal suo capo
e gittava giù l'uno e l'altro uffizio. nievo, 52: un'altalena
che quando l'uno sorge, l'altro sommerge. marotta, 5-63: gruppetti
se l'uno capo si china, l'altro in alto si leva. dizionario militare
marmi. idem, iv-2-1292: tal altro [palagio] ondeggiava immerso fino alla
; / l'un ferir suona a l'altro, e ancor non resta.
messa. iacopone, 44-17: l'altro pan è el sacramento, ne l'altare
scopriremo un altare e coprirremone / un altro. magalotti, 9-1-140: mettendola [
= lat. altèràre, da altir 'altro, diverso '. alterataménte, avv
natura, che muta un colore in altro, e una cosa in altra. dante
esser ci puote, e non d'altro, cagione. ottimo, ii-386 [purg
, 21-43]: alterazione non è altro che mutazione per soprav- vegnente accidente:
inalterabile, perché nella luna o in altro corpo celeste non si veggono le alterazioni
287: questo anacronismo, e l'altro..., sono le due sole
massonica simpatia, l'uno considera nell'altro queste alterazioni e menomazioni, vere o presunte
alter 'l'uno dei due, l'altro 'nel senso dell'interlocutore o avversario
come se l'uno volesse sopraffar l'altro, alternativamente, senza riuscirvi. silone,
. lat. che vuol dire un altro me stesso, a indicare la persona
* l'uno dei due, l'altro 'ed ego * io '.
filos. proprietà e condizione di essere altro (in opposizione al concetto di identità)
, quel che si muove sempre è altro ed altro. gentile, 3-260: per
che si muove sempre è altro ed altro. gentile, 3-260: per quanto sia
modellata come astratto di alter 4 l'altro dei due ', sul termine greco
'(astratto di firepo? 4 l'altro dei due '). alternaménte,
ciclo sporofito), ne segue un altro che termina con le cellule sessuali { ciclo
(ora l'uno e ora l'altro). alamanni, 5-2-330: che
: la sua vita non le parve altro che una lunga alternativa di lavoro e
turno; ora l'uno ora l'altro; alternamente. fra giordano
, e che, non avendo altro che fare, andava alternativamente sollevando
e tenendoli uno con una mano, l'altro coll'altra, /...
sensi, ora nell'imo e ora nell'altro, assiduamente. serristori, corte.
sustanza che la stiria: anzi non altro che uno o * più stirie unite in
regolari; che precede e segue (un altro oggetto, un'altra disposizione) con
/ le alterne infedeltà che un cor dall'altro / potrieno un giorno separar per sempre
/ volano impazienti; un petto all'altro / già premonsi abbracciando; alto le
... riprendevano uno dietro l'altro quel moto alterno e ondulato, che
lat. alternus 4 l'imo dopo l'altro, vicendevole, reciproco * (deiiv
agg. e pron. alter 4 l'altro di due '). altèro
l'un verginia rosa, / l'altro animata neve e avorio schietto; / cangiato
/ ch'un d'altezza prevai, l'altro di moto. bruno, 400:
ella [la geometria] non servisse ad altro che a misurar distanze ed altezze,
in linea retta l'uno dietro l'altro. 10. locuz. -all'
altezzosi. passavanti, 186: uno altro rimedio efficacissimo si truova contra all'altezzosa
quella alcuna volta dall'un capo all'altro. idem, i-486: la tua doglia
gorghi. parini, xiii-17: credeva altro d'immani / mostri oleosi preda far nell'
le inglesi d'alta sfera, sarebbe un altro negozio. manzoni, pr. sp
6-179: volavano alto... altro che se volavano alto! volavano altissimi.
alto con somme lode levarlo, come un altro si converrìa che il facesse, a
innanzi ed intorno a me non vedeva altro che mare e cielo. nieri,
fretta, senz'aspettarsi l'uno con l'altro, dalla parte don- d'eran
., 2-8 (220): senza altro consiglio prendere, pose i suoi figliuoli
. volgar. altérum et sic ('altro -così '); fr. ant.
antiquata. altrettale (ant. altro tale), agg. uguale, simile
. 2. ant. tal altro, un certo altro (in correlazione
. ant. tal altro, un certo altro (in correlazione con cotale).
. indef. sing. invar. un altro uomo, un altro individuo, altra
invar. un altro uomo, un altro individuo, altra persona; alcun altro;
un altro individuo, altra persona; alcun altro; qualcuno, taluno (a volte
2. non altri che: nessun altro se non, nes- sun'altra persona
il giorno precedente a ieri, l'altro ieri, ier l'altro, avant'ieri
ieri, l'altro ieri, ier l'altro, avant'ieri; l'altro giorno
l'altro, avant'ieri; l'altro giorno. - anche sostant.
/ grossi e maturi si lasciò l'altro ieri. tasso, aminta, 760:
altraménti), avv. diversamente, in altro o diverso modo (non altrimenti che
: e impugna l'ima e l'altro il ferro acuto, / ed aguzza l'
un modo... in un altro... dante, conv.
(cfr. parimenti). altro, agg. indef. e sm.
con l'art. indefinito: un altro, o con pronomi o aggettivi indefiniti
con pronomi o aggettivi indefiniti: alcun altro, ciascun altro, ogni altro,
aggettivi indefiniti: alcun altro, ciascun altro, ogni altro, ecc.;
alcun altro, ciascun altro, ogni altro, ecc.; con l'art.
dare un'indicazione più specifica: l'altro, gli altri, ecc.,
la lingua sì lenta, / ch'un altro no la senta / sanza la sua
dante, inf., 28-64: un altro, che forata avea la gola,
più tristi; / lo dì e l'altro stemmo tutti muti; / ahi dura
che puote / avesse il ciel d'un altro sole adorno. idem, par.
: con altra voce ornai, con altro vello / ritornerò poeta, ed in sul
dàlie, / tal ch'ad ogni altro fa voltar le spalle, / e mi
a coloro,... che senza altro comandamento del re non dovessero più avanti
/ dissi per ira al fin de l'altro canto. idem, 40-68: tutto
/ stette solingo, e così l'altro giorno. castiglione, 103: non solamente
cavallo, e girne errante / un altro là senza rettor si mira. marino,
/ venni a specchiarmi, e fatto / altro da quel ch'io m'era,
perdono, / e sollevarti oltr'ogni altro mortale / con prieghi e scuse a
/ con prieghi e scuse a niun altro concesse. cuoco, 1-21: se mai
e guarda un'altra altura / e un altro mare. 2. diverso,
allusiva, specie nelle espressioni: ben altro, ben altri, ecc.,
: altr'amor, altre fiondi et altro lume, / altro salir al ciel per
altre fiondi et altro lume, / altro salir al ciel per altri poggi / cerco
: erano d'altra virtù, d'altro giudizio, d'altra potenza. ariosto,
la stessa calamità, era qui un altro patire, per dir così, un altro
altro patire, per dir così, un altro languire, un altro lamentarsi, un