. (aoppiato). disus. alloppiato; preparato con l'oppio.
indietro, / ché quel ber m'ha alloppiato. note al malmantile, 115:
che tracolla. tommaseo-rigutini, 3205: alloppiato, vinto sì fortemente dal sonno come
, con concrezione dell'articolo. alloppiato (part. pass, di alloppiare)
giovanni, 32: un fiasco di vino alloppiato da far dormire. andrea da barberino
grasso legnaiuolo, x-999: il grasso, alloppiato dal beveraggio, dormì tutta quella notte
d'argento pareva, li porse l'alloppiato vino. montecuccoli, 2-26: ma
ma il keminì, dalle sue vane speranze alloppiato, non s'attenne al consiglio.
uno stupido, il diciamo esser come alloppiato. alfieri, i-149: era tuttavia sommo
intelletto. tommaseo- rigutini, 3205: alloppiato, vinto sì fortemente dal sonno come
camerino, le porse un bicchiere di alloppiato vino et ella fattasi una suppa,
oncia riacquistando il mio già sì lungamente alloppiato intelletto. monti, iii-90: e
. straparola, 1-4: li porse l'alloppiato vino. ma il mercatante malizioso e
e che fumo il cervel t'ave alloppiato. baretti, 2-230: vi vuol altro
, i-25 (i-317): avendo alloppiato quattro utri d'ottimo e soavissimo vino
e delicato; ma intorpidito com'è e alloppiato dall'ignoranza, neppur sa d'avere
manetti, 2-26: el grasso, alloppiato del beveraggio, dormì tutta quella notte
, 1-25 (i-317): avendo alloppiato quattro utri d'ottimo e soavissimo vino