vedea, la quale, come in un'alcova, ricopriva il talamo nuziale. algarotti
ella se ne stava in una bella alcova, con le cortine del letto ben
, gli appartavano in una specie di alcova. verga, i-85: quell'alcova
di alcova. verga, i-85: quell'alcova profonda come un antro, tappezzata a
scura e triste, in fondo all'alcova immensa della quale ergevasi come un catafalco
, vedendola, si doveva immediatamente pensare all'alcova per cui ella era fatta. d'
dentro, in quella specie di piccola alcova tiepida dove le rose esalavano un profumo
le tende che pendevano dall'arco dell'alcova lasciavano intravedere il letto nel fondo.
. idem, iv-1-488: mi volsi all'alcova, discostai le cortine; vidi il
« sì, dietro, c'è un'alcova ». govoni, 2-108: come
con la volta di un grande arco d'alcova / con cortinaggi d'ombra vellutata.
scavano a gran colpi di becco un'alcova nella rupe. marotta, 1-36: suppongo
tempo: ma più come tavola che come alcova. vittorini, 1-45: vedo che
, oscuramente occupato dal pensiero della sua alcova. = dallo spagn. alcoba (
ma sia detto così per dire: nell'alcova ci stanno molti, e ci dormono
. praga, v-166: ripenserai l'alcova e il letticciolò / dei nostri lunghi
, oscuramente occupato dal pensiero della sua alcova. = voce dotta, lat
si slanciò nell'andito che era dietro l'alcova. giàcosa, 50: corre ad
; 4 rana '. un'alcova, dove quella di uno stanzino da attrice
battiture e i lividi, i segni dell'alcova. 2. figur. offesa,
.. andava a bere la morte nell'alcova della sua bella appena tornata dal ballo
mi vogliono sposare, visto che l'alcova è serrata a doppie chiavi. pensano che
vecchia carta notarile che parlava di un'alcova: l'alcova, il ricovero, dove
che parlava di un'alcova: l'alcova, il ricovero, dove dormiva la
mi vogliono sposare, visto che l'alcova è serrata a doppie chiavi. pensano che
, ella se ne stava in una bella alcova con le cortine del letto ben chiuse
uno studio profondo sulle miserie intime dell'alcova e del letto coniugale. imbriani,
ella se ne stava in una bella alcova con le cortine del letto ben chiuse
prova / l'ultimo amante disertò l'alcova. palazzeschi, 3-126: i grandi baffi
erotismo / d'un mazzo d'orchidee nell'alcova. ungaretti, iv-30: già m'
quella testa aveva il conio / dell'alcova di un demonio. d'annunzio, iii-i-
testa gialla sbucava da quella specie di alcova e si dibisciava come una tartaruga.
cardinale erano stati dischiusi, e nell'alcova scoperta il corpo sul letto, fra
prova l l'ultimo amante disertò l'alcova. sbarbaro, 5-139: dalla sua
, 7-137: in fondo aveva un'alcova aperta, col letto coperto di sete color
uno studio profondo sulle miserie intime dell'alcova. palazzeschi, 4-61: i maschi,
più cocente ispezionando con minuziosa severità l'alcova. 3. con lentezza,
magnifiche cravatte vivide, invadono la mia alcova. -bardato (un animale).
, con larghe stanze laterali e un'alcova ridotta tana di gatti, era abitato
con una venere allo specchio, e nell'alcova con una santa gesuitesca in marmo nero
foco. verga, 1-86: dietro quell'alcova..., quel trabocchetto che
il graticcio di rete del lettino, nell'alcova, fra le rosse enne ricamate,
magnifiche cravatte vivide, invadono la mia alcova. bernari, 5-128: -sì ho
, iii-310: c'erano i romanzetti d'alcova d'alcuni massimi nella illetteratura.
di lussuria (un letto, un'alcova). ciampoli, 119: tra
: ella se ne stava in una bella alcova con le cortine del letto ben chiuse
. andare a dormire in un'alcova. fogazzaro, 5-462: non
che per luisa la sola vista di quell'alcova fosse un tormento. ella gli
». = denom. da alcova (v.) col pref. in-con
degli alberi filtra la luce / di un'alcova. -per estens. che ha perso
. praga, 3-193: è un'alcova pulita e silenziosa, / è il
a sorseggiare delizie visive la villa o alcova schermeggia col ciuffo inselvaggito di un villoso
fiorami assai sbiaditi, e aveva un'alcova profonda. 5. figur.
straziati lari / mostrano al sole l'alcova e la fogna / senza pietà di
straziati lari / mostrano al sol l'alcova e la fogna / senza pietà di vel
: entro la cava nicchia di sfondata alcova addobata pure ad eccesso, s'alzava
a due posti. -letto ad alcova, a baldacchino, a cortinaggio;
la terra ridotta un'ombra vagante verso quell'alcova di cielo lunatico.
mirra e negli oleandri perché destinata all'alcova del padiscià. 2. figur
sangue di re nelle vene - nell'alcova di quel marrano, cui per caso era
. quaglino, lxxvi-150: da l'alcova, chiusa in broccati di porpora,
affettuoso, proprio anche del linguaggio d'alcova, rivolto da una donna al proprio
chiamava « i miei mici » dall'alcova passavano al talamo. 3.
nella mirra e negli oleandri perché destinata all'alcova del padiscià. -l'albero da
). monti, 5-5: in alcova dorata e in lini avvolta / d'olanda
adatti a sorseggiare delizie visive la villa o alcova schermeggia col ciuffo inselvaggito di un villoso
1-508: aspetta l'amante presso l'alcova di pizzi, e con lei scambierà
era abbandonata nella complice solitudine di quell'alcova montata su quattro ruote. moravia,
generazione, anche posto che i romanzi d'alcova sian fatto muliebre. -affidato
camera quadra da letto con una piccola alcova... come è dolce la luna
parzialmente, in fondo, la ricca alcova dove soffre la gestante. pancrazi, 1-13
/ non più m'attira ne l'alcova infida. -come epiteto ingiurioso di
/ non più m'attira ne l'alcova infida. / e anch'ella simigliava oscuramente
erotismo / d'un mazzo d'orchidee nell'alcova. g. raimondi, 3-in:
-con sineddoche: il talamo, l'alcova (anche nell'espressione padiglione coniugale)
mirra e negli oleandri perché destinata all'alcova del padiscià. = dal persiano pàdishàh
, 2-160: 'palchetto ': specie di alcova in alto di una stanza, ossia
, 2-160: 'palcùccio ': specie di alcova in alto di una stanza, ossia
e i lividi, i segni dell'alcova. = voce dotta, lat.
: entro la cava nicchia di sfondata alcova, addobata pure ad eccesso, s'alzava
che per luisa la sola vista di quell'alcova fosse un tormento. pratesi, 5-214
: appartamento privato; stanza nuziale; alcova. calmela, 72: né
, vi-393: la stanza ha un'alcova, un gran letto molle, con tre
di baldacchino da trono o cortinaggio d'alcova, scolpito in pietra con pizzi e sboffi
: la macchina era come una placida alcova sotto alla pioggia e la donna credendo
tettoia rude come nell'ombra d'un'alcova molle, visibile a traverso i fili
: laura adani prorompe scoposissima da un'alcova di damasco rosso e sembra un leone;
, anche posto che i romanzi d'alcova sian fatto muliebre. fogazzaro, 1-677
una posa o una espressione che nell'alcova avrebbe fatto fremere un amante. bechi
nuova / storia di sangue e d'alcova / in miriadi di pose. -in
a fiorami assai sbiaditi, e aveva un'alcova profonda. savarese, 45: le
, / l'ultimo amante disertò l'alcova. bacchelli, 2-75: 025 era istruito
riposava nel suo letto, dentro l'alcova. era giorno chiaro. bocchelli, 1-ii-290
casti, ii-8-100: quadra è l'alcova ov'è il gran letto in fondo
magalotti, 26- 173: l'alcova... è adomata di pilastri di
salotto da ricevere e nascondere in quell'alcova oscura e disabitata. deledda, v-637
stizza. ero ridicolo con quel pigiama d'alcova in quella cella di convento. presi
nuova / storia di sangue e d'alcova / in miriadi di pose.
galanti, nelle avventure di corte e di alcova. govoni, 1222: aveva inizio
a sorseggiare delizie visive la villa o alcova schermeggia col ciuffo inselvaggito di un villoso
, 26-172: egli è camera e alcova, ma alcova intorniata di sgabelletti e di
egli è camera e alcova, ma alcova intorniata di sgabelletti e di seggiole senza
, sulla branda celata dietro una specie d'alcova che aveva una tenda a fiorami aprentesi
. scherz. che indaga maliziosamente segreti di alcova. carducci, iii-27-357: che importa
i quali essa chiamava 'i miei mici'dall'alcova passavano al talamo. -con
sveglia. bartolini, 18-169: l'alcova è di velo di tarlatana stracciata. il
, ella se ne stava in una bella alcova con le cortine del etto ben chiuse
, dolce come un vino; l'alcova si profondava in un'ombra piena di
come un odore di polveroso teatro, di alcova equivoca. = deriv.
. stanza usata per incontri amorosi; alcova. comisso, 17-194: questi venerii
degli alberi filtra la luce / di un'alcova. -volta celeste, del cielo
paradiso. fogazzaro, 5-411: entrò nell'alcova, s'inginocchiò, abbracciò il tettuccio
. oriani, x-18-190: fuori dell'alcova a mano dritta biancheggiava un armadio di
praz, 3-326: sulla sofa-table dinanzi all'alcova, un mobile regency di legno di
e altre malignità legate non solo all'alcova ma soprattutto al lavoro. =