alcamo, 4: per te non aio abento notte e dìa, / penzando pur
ne l'alma, che de sopra aio contate, / lo superbo, envidioso ed
fama mia s'affoma, / tal n'aio maledezone. vellutello [par.,
quasi per carità avvertire da sosibio, aio di britannico, che questi tanto ricchi
suo custode, suo nutricatore, suo aio, e suo padre stesso, se non
apparenza. alfieri, i-24: l'aio fattore, avvisato dai postiglioni, subito
. lambruschini, 1-44: introdotti dall'aio, dall'aia, dal servitore,.
: [filippo turati è stato] l'aio marxista di questa nostra italia. bartolini
si risveglia [la natura]: l'aio / di casa, ecco che pota
la tristanza. idem, 75-62: non aio cerchio [di botte] che sia
giacomo da lentini, v-84-19: foc'aio, no credo che mai se stingua
la più giente, / più ricco dono aio riceputo / d'altro amadore, più
inculcare a'loro figliuoli, sì dall'aio, sì dagli ammaestratori, quanto che dicessero
umiliato. iacopone, 1-12: non aio pagamento, tanto so annichilato; /
75-40: eo era morto, ed or aio vita, / e 'n questo la
. idem, 29-21: e1 mucciare aio fatto ad engegno, / per c'altri
. di arco), col sufi. aio. arcolàio2, sm. ant
test'è l'anvito ch'eo n'aio, che prò 'l nimico m'hai
latte asinino. casti, 8-109: dell'aio suo nell'asinina scuola / era occupata
voglio assidiare, e a le terre aio attendato. idem, 82-1: o amor
astutamente. lacopone, 22-21: aio una nora astuta, co la lengua for
voglio assidiare, e a le terre aio attendato. g. villani, 9-40:
idem, 5 7-7: longo tempo aio clamato, ancora non fui audito.
fare. iacopone, 1-14: non aio pagamento, tanto so annichilato; /
43-287: uno bagno molt j prezioso / aio ordenato, al mio parire, /
mal, ché so dannata. / aio mal ch'è enfenito, onne ben
cielo d'alcamo, 63: cercat'aio calabria, toscana e lombardia, /
il braccier de la dea, l'aio del putto. lippi, 4-36: cagion
una cornacchia. / è l'aio. vola su brentoli e mortelle, /
chiaroscuro. casti, 8-33: più facilmente aio moderno / forma legislator per vasto regno
parlamento, / metigame el dolore c'aio portato en core: / teneame lo più
-assol. iacopone, 9-17: avuto aio en usanza / ben vestir e ben
lor bastone. iacopone, 55-55: c'aio granne capetale, che me so uso
canestro. iacopone, 55-16: aio un canestraio appiso che dai surci non
figur. iacopone, 55-54: c'aio granne capetale, che me so uso
, 46-1: co l'occhi c'aio nel capo la luce del dì mediante /
/ e vi le man quigne l'aio, corno te comparai caro! meo
. / « facciol con descrezione, c'aio 'l corpo per fan- tone: /
giovanotti della città che stavano sotto l'aio, ci vedevamo ogni giorno, e si
giovanotti della città che stavano sotto l'aio, ci vedevamo ogni giorno, e
lo porrìa patire; / 10 celebr'aio debele, porrìa tosto 'mpazire: / fugi
mustrarme peccatore; / lo mio core aio al segnore, tenendo el capo umiliato.
iacopone, 3-9: lo celebr'aio debele, porrìa tosto 'mpa- zire.
ruota. iacopone, 75-61: non aio cerchio che sia tanto tusto, /
certo pere. iacopone, 22-14: aio una nora santa, de paradiso pianta;
. loco pone, 55-17: aio un canestrello appiso che dai surci non
chioccia, perché sileno, pedante ed aio di bacco, cuotere. si faceva
, ma solo conservativa. bettinelli, aio: prendete tutta l'ottava, e
a te non torno, sì t'aio trovato duro! lettera senese, v-202-116:
di partire sotto la condotta del suddetto aio inglese, uomo più che maturo, e
da con e dal lat. nutricius * aio, balio '. còno,
dolce, nova consonanza / facta l'aio per mastranza / et ore odite certanza /
giacomo da dentini, ii-54: foc'aio al cor non credo mai si stingua
parlamento, / metigame el dolore c'aio portato en core. 2.
v-64-5: tutte le cose secundu che aio decte et chi si contengu fra li soi
distretto / tanto coralemente: / foc'aio al cor non credo mai si stingua!
/ « facciol con descrezione, c'aio 'l corpo per fantone: / tengolo
onne fama mia s'affoma, tal n'aio maledezone. compagni, 2-4: passò
/ e vi le man quigne l'aio, corno te comparai caro! / frate
. iacopone, 57-10: longo tempo aio clamato, ancora non fui audito;
: test'è l'anvito ch'eo n'aio, / che prò 'l nimico
la forza com en scrito trovato l'aio; / trailo a li filistei, et
per quant'aggio di gioia / tant'aio di mala noia, / la vita mia
essere tenuto per intrinseco vostro, per aio mio, per cucco di tutti i
ch'eo sirò dannato: nullo bene aio operato / e molto male ho cumulato ne
mustrarme peccatore; / lo mio core aio al segnore, tenendo el capo umiliato
lo porrìa patire; / lo celebr'aio debele, porrìa tosto 'mpazire: i
spermento, / e nullo piacimento t'aio voglia da dare. g. villani,
porrìa patire; / lo celebr'aio debele, porrìa tosto 'mpazire: / fugi
ed eo dèmone incarnato, / c'aio offeso 'l mio segnore, non so el
, / ca molta gente veduta aio, / sequitanno loro desiaio, / né
: s'eo travagliai cotante, / or aio riposanza; / ben aia disianza /
distendere. ritmo cassinese, v-32-18: aio nova dieta per fegura / che da
mi ca né amico né inimico non aio che me adiuti, tante sonno visso
parola. ritmo cassinese, xxxv-1-10: aio nova dieta per fe- gura, /
vassallaio, / simiglianza de deo c'aio, deturparla en va- netate. l
disvegliare / lo dolze rimembrare / ch'aio de lo sapore. g. villani,
d'alcamo, 5: per te non aio abento notte e dia, / penzando
d'alcamo, 4: per te non aio abbento notte e dia, / penzando
delettamento, / e nullo piacimento t'aio voglia da dare. bibbia volgar.,
62: don sereno ritornò subito prete e aio, cioè un uomo dimezzato.
in perfetta armonia, e che l'aio non più a me che ad essi
, subito noi tre giovanotti, lasciato l'aio riposarsi, cominciammo a correre quel rimanente
terminazione... in aro e in aio non è poi tanto disforme all'indole
abietto. iacopone, 17-34: aio paura che l'onore / non te traiesse
iacopone, 29-21: e1 mucciare aio fatto da engegno, / per c'
fa disvegliare / lo dolze rimembrare / ch'aio de lo sapore. miracoli della madonna
lo passaio / e lo dilettar che n'aio ce passò co sonniare. m.
di quaci non mi mossera, se non aio de lo frutto, / lo quale
fauchelefleur, elemosiniere della nostra famiglia ed aio di noi ragazzi. -persona
iacopone da todi, 22-22: aio una nora astuta -co la lengua forcuta
faccio neiente, / per tema ch'aio che non fosse errore / messo intra
iacopone, 57-8: longo tempo aio clamato, e ancora non fui audito
217: item a ser cambio not [aio] per esemplatura le carte che usa
sente, che percepisce ', dal aio ^ < 4vop. ai 4 sento,
, procreare. lacopone, 22-28: aio un figlio ordenato, che deo l'ha
braccia e gambe sotto gli occhi stessi dell'aio. di giacomo, i-429: una
62-36: « facciol con descrezione, c'aio 'l corpo per fantone: / tengolo
tua faz- zone / ed ogni parte aio, viso e cera. libro di sydrac
me fieri a scoperto: / c'aio dui scudi a collo e, s'eo
divina. ritmo cassinese, xxxv-1-10: aio nova dieta per fe- gura / che
, 42-23: qual è 'l vestire che aio, el qual me fa putegliosa?
non pò el musto: / non aio cerchio che sia tanto tusto, / che
frate. iacopone, 17-34: aio paura che l'onore / non te traiesse
di quaci non mi mossera, se non aio de 10 frutto, / lo quale
ho mo macenato, / e tanto aio deiunato e tu me ne stai mo
, 492: tu lo vide che colpa aio io, ma quisto ribaldo gerulo ha
giudicare, / inver di lor non aio dritta fede, / ché 'l core è
questa cosa adimpretare: / con teco m'aio a giungiere a peccare. capellano volgar
la segue piaccianteo, suo servo ed aio, / che in gola tutto quanto il
governale2, sm. ant. aio, precettore. francesco da barberino
, perché gli conducessero dinanzi il suo aio e governatore. -maggiordomo. -
così gracchia. pascoli, 171: un aio aveva questo reattino / nero, e
aveva questo reattino / nero, e l'aio era lì sempre a gracchiare, /
22-24: il serviva in ufficio d'aio un giovanni bilinski, giovane nobile e poscia
grande e bel giovine, e dell'aio / dalla tutela uscito era di poco
42-22: qual è 'l vestire che aio, el qual me fa putegliosa? /
, lamenti. iacopone, 22-23: aio una nora astuta, co la lengua
amico né ini mico non aio che me adiuti. = alter
è francia ed inghilterra, enfia mar aio gran terra: / nulla me se move
. iacopone, 9-19: frate avuto aio en usanza ben vestir e ben calzare
mia s'affoma, tal n'aio maledizione. * = troncamento di
.. passando da'rigori d'un aio alla illimitata licenza della vita militare.
cosa ad impretare: / con teco m'aio agiungere a peccare. guittone, 209-8
guardate quale impresa e che porfia / aio pigliata contra la natura: / amar 'na
è 'nnamarita, / amore, ch'aio odita. esopo volgar., 4-35:
, io era lo sprone perpetuo del nostro aio antico, che sempre lo instigava a
lacopone, 42-28: del monno c'aio 'l vestire, vegente voi, me
alfieri, i-61: m'ingegnai con un aio inglese cattolico,... a
degli albizzi, 1-71: detto lo t'aio, e chiosa non iscura / testo
elegia giudeo-italiana, xxxv-1-40: io aio uno 'nfanti, / ch'ed è
è francia ed inghilterra, enfra mar aio gran terra: / nulla me se
segni rifrena, lacopone, 70-40: aio lo corpo endomito con pessimo appetito:
iacopone, 29-19: e1 mucciare aio fatto ad engegno, / per c'
esser tenuto per intrinseco vostro, per aio mio, per cuoco di tutti i
anonimo, i- 630: gran disianza aio lungamente / di volere innalzar vostro valore
voglio trovare: / ch'eo l'aio odito contare ch'elio è de me 'nna-
. iacopone, lxxxiii-592: ch'l'aio facta la villania nascusamente / e molto
abiendo gioia interamente, / lasso, non aio in altro intendimento. tavola ritonda,
dal surìa, sole, f) aio <;, * soleil '. montale
esser tenuto per intrinseco vostro, per aio mio, per cucco di tutti i
/ de la mia disianza / corno l'aio perduta. = deriv
rascione; / lamentome che eo non ci aio offizio: / staraioce per zifra
. lalà, sm. ant. aio, maestro. p.
della valle, 1-ii-154: lalà, ovvero aio. idem, 2-ii- 104: lalà
: test'è l'anvito ch'eo n'aio, che prò 'l nimico m'hai
, 32: lo meo core eo l'aio lassato / a la dolze donna mia
. laudario urbinate, lxxxiii-592: aio peccato ne la gola, / nel
. iacopone, 22-15: aio una mora santa, de paradiso pianta
/ maiur dolor che morto da lor aio portato. tommaso di silvestro, 183-i
xxxv-i-40: quilla respundi k'« io aio uno 'nfanti, / ked è sì ienti
tutta stagione. iacopone, 22-21: aio una nora astuta, co la lengua forcuta
che, in confronto del suff. aio, indica un mestiere più nobile e raffinato
, nova consonanza, / facta l'aio per mastranza. latini, i-1737: non
: maiur dolor che morto da lor aio portato. chiaro davanzali, v-29:
lo passaio / e lo deiettar che n'aio ce passò co sonniare. n.
giacomo da lentini, 4: foco aio, non credo mai si stingua.
lo deggio. iacopone, 16-2: aio mal ch'è enfenito, onne ben sì
comp. da malie] 1 e inventar aio (v.). malióso
mala reccheza, c'a sto monno aio avuta, / so visso en tanta alteza
, / per le malvasie femene l'aio en rime trovato. dante, lvii-8:
tu che sai poetar, servimi d'aio / e tienimi per le maniche del saio
per tanti anni, come dire? l'aio marxista di questa nostra italia. bocchelli
. ne è massaio e il mass'aio quivi può molto. tommasino de'bianchi
consumo. ritmo cassinese, xxxv-1-10: aio * nova dieta 'per fegura,
/ di quaci non si mosera -se no aio de lo frutto, / lo quale
. magalotti, 23-176: è quest'aio », quella parte di me che non
intensivo. iacopone, 22-29: aio un figlio ordenato... / con
iacopone, 1-28-1: coll'occhi c'aio nel capo, la luce del dì
illustre suo protettore, a compagno ed aio di questi due viaggiatori nel giro che
. iacopone, 29-20: el mucciare aio fatto da engegno, / per c'
, 90-156: tutte le cose, qual'aio create, / e sì so'fatte
sì spesso parturire / lo fillo per kui aio tanta ardura. idem, lxxxiii-501
la mala reccheza c'a sto monno aio avuta, / so visso en tanta alteza
visso en tanta alteza, l'alma n'aio perduta: / la mala sopercheza,
una pace, / sempre con teco aio festa; / vita menanno celesta, /
, / po'ch'eo non t'aio a rebello, / ca 'l tuo desplacer
: di ciò ch'è mestiere, aio /... senno e sofrenza;
è aprovato, / nulla scusanza n'aio; / pregote, deo beato, /
t'ho menacciato / e gloria t'aio empromessa, se a me te vói'retornare
francescani). iacopone, 1-88-33: aio pagura che ll'onore / non te
. chiaro davanzali, xi-25: tant'aio minespreso feramente, / ch'io '
a bere di essere stato scelto per aio del figliuolo del re di prussia,
con la zigola cruda, / faxoi, aio e alesa fava, / paniza freda
bastavi, / tenerte granne non n'aio possanza. fabruzzo de'lambertazzi, lxv-1-12:
f, metigame el dolore / c'aio portato en core. giovanni delle celle,
la mala recchezza / c'a 'sto mondo aio, so'visso en tanta altezza.
donna. iacopone, 1-57-46: aio una nor'astuta / co la lengua
mei pene ormai, / ch'io t'aio amata tanto, e tu lo sai
pò bastare / a lo mormoramento c'aio voluto fare. g. villani
meve stesso è nato, / che non aio nullo lato -che non ami. guittone
so'morto e decetto, / c'aio offeso al signore. laude cortonesi,
pò el mosto, / non n'aio cerchio che sia tanto tosto, / che
iacopone, 1-28-5: coll'occhi c'aio nel capo veio 'l divin sacramento;
fa mustramento / a l'occhi mei c'aio drento, en mente razionata. chiaro
tal compagnia so'mucciato. / mucciar l'aio fatto ad engegno, / perch'altri
core risponde con tormento: / non ci aio ecca, nanti fue l'amore.
lavare. iacopone, 1-57-30: aio una nora santa, / de paradiso
mitol. nell'antica religione romana, aio delle acque (soprattutto delle acque dolci
la vindemia bromio / e il capripede aio l'ovile e il pabulo / e diana
per quant'agio di gioia / tant'aio di mala noia. tommaso di sasso,
questi. lacopone, 1-57-41: aio una nor'astuta / co la lengua
, nova consonanza, / facta l'aio per mastranza. dante, purg.,
gesù], suo nutricatóre, suo aio. -allevatore di animali.
della madre; balio. -anche: aio, educatore; tutore. bibbia
: il prete a battistin fé intanto l'aio / ed i doveri coniugai gli espose
eo sirò dannato: / nullo bene aio operato. compagni, 2-31: niente
. anonimo, i-630: gran disianza aio lungamente / di volere innalzar vostro valore
peccato. lacopone, 1-12: non aio pagamento, tanto so annichilato; /
lacopone, 1-7-48: degestione guastase, non aio ancor paidito. fasciculo di medicina volgare
la mala reccheza, c'a sto monno aio avuta, / so visso en tanta
en tanta alteza, l'alma n'aio perduta: / la mala sopercheza,
opinione. lacopone, 1-53-33: aio un canestraio appiso, / che da
delle sue tante facezie, un aio sono insipide, altre due son vecchie o
mio stato non convene, / poi che aio persa la felicitate: / passerò el
. dante, par., 2-38: aio era corpo, e qui non si
risponde con tormento: / non ci aio pecca, nanti fue l'amore. giamboni
adimpre- tare: / con teco m'aio a giungiere a peccare. dante, inf
. iacopone, 4-6: ma si aio la pena redutta 'n mio talento,
, ii-2-272: porta ai piedi un aio di scarpe di panno; in capo una
cadute l'ale, / e dato t'aio la bolta sottana. -mettere penna
feste a bolontate. { per te non aio abbènto notte e dia, / penzando
dolce, nova consonanza, / facta l'aio per mastranza. bondie dietaiuti, xxxv-1-388
giacomo da lentini, 4: foco aio, non credo mai si stingua;
faccio neiente, / per tema c'aio che non fosse re'errore / messo
tutto perdenza. iacopone, 1-89-22: aio perduto el core e senno tutto, /
1-3-56: eo li [al prossimo] aio tolto l'avere e la vita,
gesù. lacopone, 1-73-45: fatt'aio '1 peregrinai / per téne crudele et
amaro / et vi'le man'quigne l'aio / e corno te comparai caro!
, i ravani, le cepolle, l'aio, il petrosemolo. -scusa del petrosemolo
fino all'estremità della nave, dandogli per aio quel pezzo di corda.
destribuire; / ch'eo non ci aio che fare: ella ha lo possedire,
, virtuosa. iacopone, 22-13: aio una nora santa, de paradiso pianta;
9-12: ben imbevuto di sentimenti tali l'aio d'un principe, se saprà imprimerli
de lo mio core tristo facto n'aio sentina / e. mmolendin ke màcena onne
fato: / per le malvasie femene l'aio en rime trovato, / quele qe
. elegia giudeo-italiana, xxxv-i-40: io aio uno 'nfanti / ked è sì ienti ed
l'ale, / e dato t'aio la botta sottana; / dunque, se
: guardate quale impresa e che porfia / aio pigliata contra la natura: / amar
disvegliare / lo dolze rimembrare / ch'aio de lo sapore: / farò canzon di
: di ciò ch'è mestiere, aio /... senno e sofrenza;
, sirò dannato, / tanto peccato aio facto! / si. nne fosse predecato
si è quello di vedersi tolti d'attomo aio, maestri e direttori. l.
42-281: uno bagno molto prezioso / aio ordenato, al mio parire, / che
cristiana. iacopone, 1-14: non aio pagamento, tanto so annichilato; /
confortato, / ca per voi l'aio e per voi penso avire / tosto poma
prima 'e da un tema * ag-di aio 1 dico, affermo '.
egregio poeta qui a punto muove quell'aio d antigone, mentre le dà conteza
sentenze. lupis, 3-146: l'aio, nel vedersi contradetto, si accanisce vie
egregio poeta qui a punto muove quell'aio d'antigone, mentre le dà conteza delle
m'è provato, nulla scusanza n'aio; / pregote, deo beato, che
quattrocento, 137: questa lectera eo v'aio scripta però che eo sono omo provato
un poco di carta e un edam aio per inviare quattro righe ad un suo
deo tavemaro, / ch'eo non aio altro tesaro a pagar lo mio scottone.
sì mi parla incontra / quella ch'aio servita ad ogne punto. gallo da pisa
. giacomo da lentini, 4: foco aio, non credo mai si stingua;
. / « qual è 'l vestire che aio, / el qual me fa puteglio-
puttanità d'esse; e messer domened- aio si sta con loro il di e la
d \ alcamo, 84: non aio de lo frutto, / lo quale stao
v-24-9: io son quel queben non aio, / ni iamai non l'averò.
tu che sai poetar, servimi d'aio / e tienimi per le maniche del saio
/ lo qual iecta tal raio / unde aio ioie et tormento / et sento guerra
, 535: in chisto tiempo aio serbute dudice riale, sei ri e sei
). pascoli, 171: un aio aveva questo reattino / nero, e l'
aveva questo reattino / nero, e l'aio era lì sempre a gracchiare.
. ppogame refrigerare / l'angustia k'aio nel mio core. dominici, 1-192:
iacofione, 1-7-49: degestione guastase, non aio ancor paidito; / escursa m'è
ad impretare: / con teco m'aio agiungere a peccare. intelligenza, 52:
le molte peccata: / de risistenza non aio valore. fra giordano, 3-179:
forte e una brancata de reste d'aio e una brancata de paia de tormento.
avanti ne'nomi, che finiscono in 'aio ', in 'oio ',
ubertiello, manuca bene, ca te aio fatto doi voite revaglio questa notte »
donato una pace, sempre con teco aio festa; / vita meno celesta, puoi
meno celesta, puoi ch'eo non t'aio a rebello. -essere a
fantasia). iacopone, 70-41: aio lo corpo endomito con pessimo appetito:
mala reccheza, c'a sto munno aio avuta, / visso en tanta alteza,
en tanta alteza, l'alma n'aio perduta. monte, i-ix-73: tesoro chi
despregati, / e mo no. ll'aio ben regercati / per fame vera confessione
del quattrocento, 136: reverendissime pater, aio re- civuto vostra lectera. boiardo,
di cristo. lacofione, 1-13-13: non aio pagamento, tanto so'annichilato; /
calvino, 5-49: il riconoscimento d'un aio imperscrutabile agli uomini, terribile.
iacopone, 1-7-50: degestione guastase, non aio ancor paidito; / escursa m'è
onne fama mia s'affoma, tal n'aio male- dezione. idem, 79-27:
elo meta pur la stremitae de lo so aio in l'aigua e me- tamela su
/ per quant'agio di gioia / tant'aio di mala noia. elegia giudeo-italiana,
fa disvegliare / lo dolze rimembrare / ch'aio de lo sapore. dante, par
lxiv-113: le forze e lo intelletto aio perduto, / la trista vita me rencresce
passione, / ma per li mei peccati aio seccato el core, / ma tu
de essere appeso. moneta faiza fatta non aio, né dego portare mitra. se
.). iacopone, 22-16: aio una nora santa, de paradiso pianta;
ripreso que tale excelente libro non li aio potuto fare quillo omamentu lo quale si
lo mio ambas- satore ben me l'aio a memoria. = denom.
di servo o l'economo o l'aio, traforatosi nel celliere, sguazza allegramente.
1- 4: la terza cascione ène che aio respietto alla magnifi- cenzia de questa novitate
paganino da serazano, 123: io non aio rispetto -de la morte, / e
xxxv-i-40: quilla respundi k'« io aio uno 'nfanti, / ked è sì ienti
a quel cuore ristretto e meschino del suo aio. cagna, 2-56: le suore
tenendomi in dispetto, / ch'io non aio rispetto -de la morte, / e
de stare nascoso e retratto, / aio se fazza matto, / che 'l patto
dal gr. 'po) [j. aio <;, originariamente 'romano', passato
/ respuse a la iustizia: « io aio gran paura / ke io prisu non
di tal loco mi sposi. / aio sì grande gioco / sperando aver mer-
] che sai poetar, servimi d'aio / e tiemmi per le maniche del saio
, 1-3-283: uno bagno multo prezioso / aio ordenato, a lo meo parere,
li mei doctrini, le quale te aio date per toa salveze. della casa
lo currieri disse: « questa verga aio portata pubicamente per le selve, per
visitare, sacciate che nella mea gamma ritta aio una sanice ». ibidem, 1-56
navoni e carotte e radicchi e cepolle et aio et alcune altre radici di utile,
del prossimo. iaccypone, 22-13: aio una nora santa, de paradiso pianta.
, mondare. iaccrpone, 22-15: aio una nora santa, de paradiso pianta;
tavemaro, / ch'eo non aio altro tesare a pagar lo mio scottone.
: feci per lei certe cosette persì t'aio scritto, / ché te ce scrisse l'
volontà. iacopone, 56-16: c'aio dui scudi al collo - e, s'
tomo a. ccasa mia / ov'aio avuta tua compagnia, / non te.
è provato, / nulla scusanza n'aio; / pregote, deo beato, /
giacomo da lentini, 4: foco aio, non credo mai si stingua; /
to). iacopone, 56-15: aio dui scudi a collo,...
, nova consonanza, / facta l'aio per mastranza; / et ore odite certanza
pegno guadagnato: / lo sonar che aio enteso, da mio organo è fugato;
a tua fazone / ed ogni parte aio, viso e riera; / e segio
lassato / e a quello ch'eo t'aio ensegnato / non ài voluto sguardare.
giacomo da lentini, 4: foco aio, non credo mai si stin- gua
, / perché di me nonn. aio sengnoraggio. / ond'io son tristode la
parte. iacopone, 56-15: aio dui scudi a collo -e, s'eo
. anonimo, i-630: gran disianza aio lungamente / di volere innalzar vostro valore
delle colonne volgar., i-128: piu aio a doglia et giov. cavalcanti
passaio / e lo deiettar che n'aio / ce passò co sonniare. dante,
della sofferenza. anonimo, i-511: aio gran talento -che 'l vostro amor m'aco-
onne fama mia s'affoma, -tal n'aio maledezone. lamenti dei secoli xiv e
pegno guadagnato: / lo sonar che aio enteso da mio organo è fugato ».
, ratto. iacopone, 55-16: aio un canestrello appiso / che dai surci
-como surgo, levome, che non aio dormito? dante, inf, 10-52:
. m. savonarola, 13: l'aio usar se può ed è contra el
tenendomi in dispetto, / ch'eo non aio rispetto -de la morte. / e
, xxxv-1-372: voi, che non aio e siete meo sostegno, / [amore
sonti cadute l'ale; e dato t'aio la bolta sottana ».
l'ale, / e dato t'aio la botta sottana; / dunque, se
la mala recchezza, -c'a sto monno aio mo,... e
visso en tanta alteza, -l'alma n'aio perduta: / la tello,
a quel cuore ristretto e meschino del suo aio. 2. figur. aggravio di
cielo d'alcamo, xxxv-i-180: cercat'aio calabria, toscana e lombardia, /
è chiamato ora spadiceo, ora aio, era badio e balio, con diversi
, che è questo, / che t'aio mo en tanta piacenza? / e
se contene, en sento trobato l'aio, / e de quel sacramento tosto se
g. ariosto, 1-iv-720: o aio, quando più copia / son per aver
, 93-46: figlio, che m'aio anvito, figlio, paté e manto!
: il prete a battistin fé intanto l'aio / ed i doveri coniugai gli espose
: di quaci non mi mosera -se no aio de lo frutto, / lo quale
giacomo da lentini, 4: foco aio, non credo mai si stingua.
esecutiva. iacopone, 1-13: non aio pagamento, tanto so annichilato; /
rovinosa. ovo e tri cuo d'aio; da poi che la va a strusiare
valore di allontanamento o elo d'aio diede a suo figliuolo. = comp.
talento. iacopone, 4-5: si aio la pena redutta 'n mio talento, /
/ spiritu santo -fie 'n tuo don aio ». -a questo fine.
cielo d'alcamo, xxxv-i-181: dato t'aio la bolta sottana. /
laude de lo signore / eo ditto t'aio questo tenore. / se vói'salire
. cecon tormento: / non ci aio pecca, nanti fue l'amore.
delettamento, / e nullo piacimento t'aio voglia de dare. ricciardo da cortona
loro collegio di praga un padre alessandro aio scocese, già bandito da parigi; questo
! / perché di me nonn. aio sengnoraggio. / ond'io son tristo
: di quaci non mi mosera -se no aio de lo frutto, / lo quale
peccata: / de risisten- za non aio valore. dante, conv., ili
vita mia; / da ogi innanzi sulo aio pensato / menar mia varca senza compagnia
laio, / simiglianza de deo c'aio, deturparla en vanetate. ulloa [
lacopone, 46-4: co l'occhi c'aio nel capo -veio 'l divin sacramento;
a natura pare: / così porìa avenir aio son volglioso. -violento (la
rascione; / lamentome che eo non ci aio of- fizio; / staraioce per zifra
. = deriv. da botteg [aio]. na bottèllo, sm.