poeti siciliani). ahimè e aimè, esci. espressione di un sentimento
ahi). boccaccio, i-257: aimè, raffrena per dio il tuo volere.
). maestro alberto, 18: aimè! come la mente attuffata / nel
calma del porto. prati, ii-78: aimè! le piaghe, ond'era /
lusinghe mi fenno? prati, i-136: aimè! signor, da tenebre infinite /
fiducialmente il mio destino. soccorime; aimè, moro, ardo, me struggio!
decaduto. chiaro davanzali, xvii-224-32: aimè, fiorenza, che è rimembrare /
, e furon certi i danni. / aimè! le zolle del fiorente aprile /
.). cammelli, 298: aimè, ch'io sento già el secondo dardo
dipendenza. chiaro davanzali, xxv-33: aimè, fiorenza, che è rimembrare /
ramingo, in piagge estrane, / aimè! non lacrimato i dì chiudesti.
urbanità. chiaro davanzali, ii-334: aimè, fiorenza... / lassa,
secoli. sannazaro, iv-244: aimè! quando vedrem mai che la fede
). maestro alberto, 18: aimè! come la mente attuffata / nel
la dama..., / aimè, misera lei quando s'indìce / fiera
dolceze. maestro alberto, 15: aimè! lasso me! come indurata, /
deteriorato. figiovanni, 30: aimè! che ancora io furiosa rifeci le
provisione predicta. sannazaro, iv-244: aimè! quando vedrem mai che la fede,
lagrime non mentono, ché pur troppo, aimè, saran veraci, mala nuova mi
ch'è abergato. idem, 1-85-28: aimè donata una pace, / sempre con
meraviglia. b. pino, 1-32: aimè, mi sarà egli forsi caduto il
castellini, 74: non mi tirate, aimè che più di venti / volte m'
eterna condannazione. metastasi, 1-ii-48: aimè! qual su l'arene il vidi,
'palle, palle 'io raitava 'aimè oimè ': e appunto si appiccavano
avanti. vaccori gioia, lvi-532: aimè all'onde in me volte; / aimè
aimè all'onde in me volte; / aimè al turbin sonante; / aimè al
/ aimè al turbin sonante; / aimè al vento incostante / manco: né
al fondo senza alcun conforto / et aimè per un altro abandonato, / penando
l'influenza. monte, 1-vi-19: aimè taipino, che vit'è mio corso,
condizione peggiore. monte, 1-x-3: aimè lasso, perché a figura d'omo /
. g. prati, ii-95: aimè! d'odio rigurgita il petto / de'
speme a dirle. piccolomini, 8-236: aimè, ch'io mi sento rinverdir la
.). monte, 1-x-2: aimè lasso, perché a figura d'omo /
. g. roncaglia, 1-14: aimè ch'io temo non averlo morto!
'l cinabro. metastasio, 1-ii-48: aimè! qual su l'arene il vidi,
lamenti storici, iii-107: lassa, aimè, ché caravazo / così presto l'
quieto il mar, ma nulla, aimè! non valse / contra la rabbia di
. g. prati, ii-78: aimè! le piaghe, ond'era / tutta
stira e sbadiglia, data volta / aimè! al cervello, porge di se stesso
de la fava », rispoxe, « aimè meschina! » / e di quela i
tutti i nati / scorge il ritratto, aimè, degli sgraziati. = denom.
ti sradichin gli dei: / cotanto, aimè tapina, mi spaventi!
giustinian, 1-258: io son stanco, aimè meschino, / de chiamar tanto mercede
e 'ncendo tutta! monte, 1-vi-18: aimè taipino, che vit'è mio corso
personificazione. maestro alberto, 15: aimè! lasso me! come indurata, /