che porto da molte sere; inutilmente, ahimè! 4. medie. disus
, / i più divini colori, e ahimè! sono / nulla; acquei vapori
sepolcro, là dove egli merita, ahimè, « lode grandissima per avere contraffatto
monti, x-2-7: « ecco la destra ahimè! che gli descrisse », /
affoca d'amore. idem, ii-814: ahimè, di bacche il frùtice s'affoca
quelle facce aggrappiate che sparivano, ahimè, troppo presto.
/ la man che il loro fato, ahimè, stringea. arici, 103:
adottata dai poeti siciliani). ahimè e aimè, esci. espressione di un
! poliziano, st., 2-29: ahimè, quanto era mutato da quello /
tutto gioioso! parini, xiii-6: ahimè, miseri legni / che cupidigia e
e ambizion sospinse. pellico, 179: ahimè! quante persone amatissime aveva io perduto
a farmi bello anch'io, ma ahimè che pur troppo m'accorgeva di non
lunge come un bel giardino fiorito. ahimè non cogliete quei fiori! non dispiccateli
stelo. d'annunzio, ii-948: ahimè, non ho se non il mio tormento
di sedici anni. troppo acerba, ahimè, per saper soffrire. papini, 20-xm
. tutta rammendi e rappezzi di luoghi ahimè troppo comuni. palazzeschi, 3-38: anche
fiamma dentro il cuore, bisogna, ahimè, morire. idem, 3-78:
macchine, la polvere, quanta polvere ahimè, specialmente negli occhi, quanta polvere
, 6-95: e in queste condizioni, ahimè, il tempo seguitò a correre.
seguitò a correre. montale, 1-39: ahimè, non mai due volte configura /
stirpe reale. firenzuola, 309: ahimè, che tu fusti troppo male allevato
di lui consisteva nell'alluminare (ahimè!, che bella parola sciupata!)
. idem, giorno, iv-79: ahimè, tolgalo il ciel, forse il tuo
questo amalgama di cui si è perduta ahimè! anche la meno esatta ricetta, ho
delle lettere. d'annunzio, ii-814: ahimè, la vigna è piena di languore
nato a vederla la notte seguente. ahimè! insensata pro messa che
ma ben inteso che si capiva, ahimè! che era una arciera. ojetti
a farmi bello anch'io; ma ahimè che pur troppo m'accorgeva di non
b. davanzali, i-28: diceva: ahimè che a druso suo padre, e
. cecchi, 1-1-401: quel landò, ahimè, mi ha messo / addosso quanti
bimbi. d'annunzio, ii-814: ahimè, di bacche il frùtice s'affoca.
con esse. verga, 1-318: ahimè! la mia mente era vuota,
della vostra amicizia. manzoni, 985: ahimè! anche di queste [lodi]
nel focolare. idem, 1-39: ahimè, non mai due volte configura /
. / che seccatura, che seccatura, ahimè! / eppoi viene la sera.
di resistenza. pascoli, 1001: ahimè! com'egli ha salde / le membra
e se apriva un poco gli occhi, ahimè, la bocca le si chiudeva.
saba, 343: un cantuccio, / ahimè, lasciavo al desiderio, azzurro /
impero austro-ungarico. carducci, i-1113: ahimè, che lo scherzo mi si aggela
far schiavo. parini, xiv-83: ahimè, quale infelice / giogo era pronto
. f. frugoni, xxiv-911: ahimè, che pur troppo io vivo, ma
fatto riprodurre nei giornali l'esile e, ahimè, non ben chiomata immagine del giovine
, 49-25: i'vo lasso, ahimè, né so ben dove; / anzi
dimin. cialtroncèllo. carducci, iii-17-374 ahimè quale stregua! metti metti, leva
cobalto del cielo. valeri, 1-40: ahimè che sonno, che sonno vi
allegri, 44: non permetter, ahimè, giove, ch'io muoia / col
causa. chiaro davanzati, xxxv-1-415: ahimè, fiorenza,... /
condussonsi a onore. boiardo, 2-2-47: ahimè! baron, chi t'ha tradito
il genio. montale, 1-39: ahimè, non mai due volte configura / il
al concilio. campanella, i-246: ahimè! che, a tempo d'infelice stato
male, malissimo. carducci, i-1113: ahimè, che lo scherzo mi si aggela
corruccio 11 piè-rapido achille: / « ahimè, patroclo nato dal cielo,
parean giulive. algarotti, 2-388: ahimè, che quasi non volendo, a quello
sopra ipoteca). pascoli, i-169: ahimè, chi possiede i campi della terra
. pirandello, 5-190: così, ahimè, s'era ridotto uno dei più irresistibili
degni, / de'tuoi famosi ingegni / ahimè! l'arte non pose a questo
sia stanca. menzini, i-202: ahimè, che 'l sol dechina, / e
stare in allegria; / ma, ahimè, ch'io dubito / che in quel
quercia del tasso. la quercia, ahimè, non fa più ombra a nessuno,
orrido potete. carducci, iii-23-403: ahimè, i preti a roma, come nella
i denti. carducci, iii-19-73: ahimè, la verità non si affaccia oramai
. -disfatta a me!: ahimè! povero me! aretino, 8-354
animo). epicuro, 9: ahimè, che il duolo che l'alma ognora
, 190: vuole / sua madre. ahimè! che voglia, quella voglia /
a. degli alberti, ix-237: ahimè dolore! / pensando che un sì
vegno: / e poi m'accorgo, ahimè, che troppo errando / folle,
samminiato [petrarca], ii-15: ahimè! che nulla v'ha quaggiù che sia
nelle pubbliche raunanze. fogazzaro, 1-279: ahimè quanti zelanti cattolici, lettori d'infiniti
, di ludovico savioli, e chiude ahimè con un sonetto, per bocca,
con un sonetto, per bocca, ahimè ahimè, del padre bovi. pascoli,
un sonetto, per bocca, ahimè ahimè, del padre bovi. pascoli, i-725
mio essere avrebbe voluto operare non figurano ahimè le « parolacce ». espuntorio,
: questa tiritera, -simile, ahimè! a tante altre del nostro esteta e
papini, 6-266: è una donna, ahimè, sugli estremi confini della giovinezza.
di affari nei quali inserirsi da mediatore ahimè sospetto di faciloneria. cassola, 2-294:
, quasi tepida. landolfi, 7-213: ahimè, questo [il cielo] era
n'hai mostre / fallaci ciance, ahimè mio dolce amore, / perse son tutte
pascoli, 325: oh! gigi! ahimè che tremo ho fatto! cicognani,
nostra alleata sarebbe la farmacia. ma, ahimè! essa, ancora oggidì, non
dinunziògli la morte. goldoni, vii-1232: ahimè! qual fulmine mi ha colpito?
vita umana. montale, 1-39: ahimè, non mai due volte configura /
. savinio, 309: o cuore ahimè! quanto sei frollo ancora alla fierezza
al figur. stuparich, 5-149: ahimè, di quali filacci era intessuta la
le mie condizioni finanziarie non sono, ahimè, mutate. se spero di riacquistar la
delle mimi. sbarbaro, 4-12: ahimè! sono fioriti i mandorli tanto attesi
tornata nella gronda la rondine pellegrina. ahimè, la primavera è finita. ungaretti
parini, 427: ecco, ahimè!, seco il fulmine fischiando / balza
lui consisteva nell'« alluminare » (ahimè! che bella parola sciupata!)
di foggie. dossi, 541: ahimè! la uniformità, di giorno in giorno
istesso minatore. cesari, 1-5-1: ahimè! non rechiam di già in noi disposizioni
moravia, xii-78: il risultato, ahimè, era il particolare naturalismo fotografico,
fermezza. chiaro davanzali, xxv-30: ahimè, fiorenza, che è rimembrare /
franchigia. chiaro davanzali, xxv-30: ahimè, fiorenza, che è
che n'hai mostre / fallaci ciance, ahimè mio dolce amore, / perse son
soave e dolce speme / da me dunque ahimè è fuggita; / e al partir
infino a'nugoli? epicuro, 24: ahimè, ch'ovunque io vo'm'è
notizia sorprendente. goldoni, vii-1232: ahimè! qual fulmine mi ha colpito?
arici, ii-259: non le disse, ahimè! che il fumido / di quel
senza una carezza, / poiché soffrite, ahimè, di stitichezza: / « amore
costui il galoppino di farmacia e, ahimè, n'era anche il simbolo. e
occhi di gelo teresa / si ai struggono ahimè. -essere in gelo: tenere
ci mostra lo spettacolo tanto anticipato, ahimè! d'un'umanità buona, felice,
e smarrita / -ahimè! -cridava - ahimè! mia vita è gità! della casa
potente stato. chiari davanzati, xxv-30: ahimè, fiorenza, che è rimembrare /
gravi mali presenti o futuri: ahi, ahimè. elegia giudeo-italiana, v-34-25: guai
ahi! '(vae me! 4 ahimè '; vae te! 'guai a
o progettati, perché il discorso, ahimè, sarebbe monotono. -stor.
per distinguerla da parole omografe (ahi, ahimè, ohimè). i digrammi eh
immè, esclam. ant. dial. ahimè. s. bernardino da siena
a mente! = variante senese di ahimè (v.). immeccànico,
in canto, troppo conclusiva e, ahimè, troppo fiduciosa della pace che proponevo
attraversa la laguna... ma ahimè nel canale ci impelaghiamo in una serie di
non cessa. crudeli, 1-79: ahimè, che larga vena / dall'impiagato busto
, son., 81-3: come comporti ahimè crudel natura / che una colomba sia
sua vita era incanalata su binari, ahimè, anche troppo tranquilli. 4
all'incanto. guerrazzi, 2-666: ahimè! dunque noi siamo quel povero cencio
cinerini. d'annunzio, ii-814: ahimè, di bacche il frùtice s'affoca,
incenerir le fronde. guerrazzi, 2-760: ahimè! ahimè? povera signora, ho
fronde. guerrazzi, 2-760: ahimè! ahimè? povera signora, ho paura che
dante, inf., 16-n: ahimè, che piaghe vidi ne'loro membri
increato figlio, / da mille strali, ahimè, cadrà trafitto. mazza, i-155
. borsi, 1-228: dunque, ahimè, per tuo rossore, / non
, 107: ov'è trebazio? ahimè, infelice augurio / questo m'apporta;
cattivo augurio. epicuro, io7: ahimè, infelice augurio / questo m'apporta;
. s. ferrari, 588: ahimè: come si gode a insanguinare / amor
senza me per mari insani: / ahimè, ch'el vento non ti offenda e
, e bianche. montale, 1-39: ahimè, non mai due volte configura /
interiorità insondabile. moravia, 15-88: ahimè, il cuore dell'uomo è insondabile;
a'casi presenti. carducci, iii-19-90: ahimè, di buone intenzioni non è lastricata
che in vero di queste due 'ahimè 'e 'ahi 'abbiamo sentito
... / che tu cedendo (ahimè) d'altra donzella / ai lusinghieri,
non scalpita alla porta; né, ahimè, il velivolo marino romba alla riva sul
. carducci, iii-16-211: troppo presto, ahimè!, dopo breve primavera s'involò
e lega. d'annunzio, i-149: ahimè, che cariddi t'involve, /
pure, / noiose figure; / ahimè! irruginire dovrò fra costor! svevo,
prendervi una nevralgia, che durerebbe, ahimè! almeno quindici giorni. moravia, ix-186
ebefrenica mozzicatrice di tappeti, e iugulatrice, ahimè! di uomini; e nella combutta
la man che il loro fato, ahimè, stringea! cesarotti, 1-viii-226: geme
popolare l'idillio dell'amor popolare. ahimè, fu un lampo! che se
come viver potrò senza ristoro? / ahimè, che languidezza! io manco, io
provar la « pazzia ». era, ahimè, la dolce ofelia a cui non
crude e fiere, / parea dicesse: ahimè, ch'io vengo manco. serdini
dalle inter. ah, ahi, ahimè). giacomo da lentini,
ragione. chiaro davanzali, 25-37: ahimè lasso, dov'è lo savere /
moravia, xii-78: il risultato, ahimè, era il particolare naturalismo fotografico,
rimanga colto. fantoni, i-54: ma ahimè! due volte l'onda non si
, 494: quale jattura, ahimè non poter recare lenimento alle sof
presepio colle pecore che ora passano: ahimè, una gran disgrazia per la fortezza
simpatico l'intromettente soccorritore... ahimè quale stregua! metti metti, leva leva
monti, x-4-678: qual lezzo, ahimè!, le guaste membra involve!
di contro al sole,... ahimè, quale invidia mi viene di simile
? galileo, 3-4- 307: ahimè, e non mi accorgo del fuggire dell'
5-26: ei bevve!... ahimè, quale inaudito, orrendo / strazio
poi questa anima. groto, 1-17: ahimè, che a così fatta voce veggio
(troppo tardi!) dalla morte ahimè troppo vicina. -malizina, maliziina.
in due capi, ciascuno dei ahimè!). quali scende angolarmente ad
essi alla rivoluzione. carducci, iii-23-45: ahimè, quelle marsine, quelle croci,
: i romanzi a pena stagionati, ahimè un po'troppo presto e ahimè un po'
, ahimè un po'troppo presto e ahimè un po'troppo tutti, assomigliano ai
.. dalla melensa / abitudine, ahimè, del comun letto. d'annunzio,
della liberazione. idem, iii-18-82: ahimè, da allora in poi quanti nobili
sventure. contrasto giustinianeo, 26: ahimè, lasa topinela sventurata! oh meschinela
/ acciò l'amor io trovi, ahimè / or che farò, meschina me.
più sfrenati desideri. parabosco, 1-25: ahimè, quanto io mi ricordo di te
trionfatore in campo. canaldo, 41: ahimè, che pur la mina dev'ai
ci mostra 10 spettacolo tanto anticipato, ahimè! d'un'umanità buona, felice
tura s'incontrano. carducci, iii-7-279: ahimè come gran dolore fu all'imperator enrico
più volte. ariosto, 16-86: ahimè! signor, ahimè! replica molto
ariosto, 16-86: ahimè! signor, ahimè! replica molto, / prima ch'
maschera '. monelli, i-2: ahimè, oggi quei sottotenenti sono maggiori e colo-
toccare la perfezione della maturità e, ahimè, anche invecchiare e morirsene. vittorini,
bianchi, 4: morì basilio, ahimè, deh compatite / al picciolo tributo
giunti, / dan nella morte, ahimè! che via lor porta / ogni speranza
pallor ch'altrui di morte sembra, / ahimè ch'e'mi rimembra / eh'un
ebefrenica mozzicatrice di tappeti, e jugulatrice, ahimè! di uomini. = nome
di certi svitati contemporanei seconoi, ahimè, coabitanti, per dimenticare o negare che
moravia, xii-78: il risultato, ahimè, era il particolare naturalismo fotografico, leccato
/ acerbo fato? montale, 1-39: ahimè, non mai due volte configura /
mondo. carducci, iii-24-316: ahimè! ogni italiano, per quanto rivoluzionario,
preghiere, / dal mio giovine orgoglio / ahimè! troppo obliato / fra i sogni
olfatto. baruffaldi, iii-73: ahimè, 'l navilio, / in questo pelago
commendatore, anzi grand 'ufficiale, ma ahimè, poco alto a socco- rerlo.
malgrado. chiaro davanzati, 74-3: ahimè lasso dolente, che faraggio, /
materiale della donna. saba, 215: ahimè / l'omaggio solo è quello che
sopravanzarla per continuare l'azione ». ahimè, la metafora aveva preso la mano
crisostomo volgar., 51: ma che ahimè misero! che questo non è in
altri onesti / amici, che son oggi ahimè sì rari? solaro della margarita
si scordi. carducci, iii-14-182: ahimè, la poesia rusticale italiana è una
date alla povera gente? ahi! ahimè! ohi! ora, ora! »
strappare dalla mia vita, se non ahimè, dal mio cuore, la donna
. carducci, iii- 19-73: ahimè, la verità non si affaccia oramai su
o doti. imbriani, 2-6: ahimè! quasi sempre, veh! l'immaginazione
/ ritorna il vignaiuolo / gli tocca ahimè lasciare / il mestolo e il paiuolo
persone). guerrazzi, 30: ahimè! non moto, non palpito rispose
di ligustro. d'annunzio, ii-814: ahimè, già qualche canna ha la pannocchia
nere] appicci- candovela bagnata, ma ahimè, non riuscivo a nasconderle che parzialmente
come i cani. lanci, 46: ahimè misero, mi vanaglorio e mi pasco
niuno. p. fortini, ii-181: ahimè, sorella, non mi paté l'
, nel sogno e nel carisma delle ahimè rasentate ma non patite servizzie. piovene
iii-i- 1069: prima dello scrutinio, ahimè, subitamente si dileguò. e ci
provar la 'pazzia '. era, ahimè, la dolce ofelia a cui non
, ammaestrare. carducci, iii-19-90: ahimè, di buone intenzioni non è lastricata
guerrazzi, iii- 281: ma ahimè! questa strappata mi ha rovesciato dal
è lo stesso banale compiacimento per una ahimè irreparabile agevolezza pennellaia che lo trasporta.
: le interiezzioni dolorose... ahimè e ahi abbiamo sentito predicatori nostri..
. gadda, 7-10: non sono, ahimè, scrittore colombaccio. non cerco polli
comportare. chiaro davanzati, xxv-35: ahimè, fiorenza,... /.
pasqualigo, 1-15: tu pergiurar solevi, ahimè, che prima / privo di luce
al figur. parini, xv-84: ahimè, quale infelice / giogo era pronto
. giuliano de'medici, 85: ahimè, di là non si comprende /
stesso ancor beve l'ardore: / ahimè, nulla pietà sentite al cuore / d'
: davanti a palazzo vecchio permanevano, ahimè, la copia del david, il gruppo
. dante, inf., 16-10: ahimè, che piaghe vidi ne'lor membri
: parecchie piaghe finanziarie sono saldate (ahimè, quante altre ne restano).
. pascoli, 397: c'era, ahimè! tanto piagnucolìo / di madri,
inetto. fogazzaro, 1-416: ahimè, come negoziatore io sono al di
. moretti, ii-428: ma, ahimè, quali raffinate pietanze dovevano passare inosservate
s'alloggia. benivieni, xxx-7-12: ahimè, quante pruine e quanti ghiacci,
delle madri che rese / furono, ahimè, per opera / di piombo e di
il putto nelle braccia della nutrice è, ahimè!, un herakliskos piscione.
fare. chiaro davanzati, 74-5: ahimè lasso dolente, che faraggio, / madonna
fico. parini, giorno, i-168: ahimè, che fatto / quel salutar licore
cosmorama. d'annunzio, 1-476: ahimè, noi più non vedremo, a
... / da quella donna, ahimè! son qui diviso. f.
; antiquato. carducci, iii-14-310: ahimè, la dottrina di monsignore si rovesciò
degni, / de'tuoi famosi ingegni / ahimè! l'arte non pose a questo
, 167: sanza accorgermi punto, ahimè lasso, / che benché el nome
comportamento. chiaro davanzati, xxv-34: ahimè, fiorenza, che è rimembrare /
la smuove; la sua opinione, ahimè, ha trapelato nei giornali. bianciardi,
cacciare il solito sospiro: sentiva, ahimè, lo stesso peso di irma sopra
faria postema. parabosco, 2-6: ahimè, degg'io morire con questa postemma
, il cui potere storico e, ahimè, concreto, era coinciso col potere
rene precinte. menzini, 5-118: ahimè, che importa far de'sacrifizi /
precipitando entro la stanza, gridò: ahimè, son io così tradito, e ad
f s. ferrari, 583: ahimè la poesia è durata poco. / vi
l'anime. parini, i-xvi-82: ahimè quale infelice / giogo era pronto a
nestore e dolente / prorompe atride: ahimè, tu pur? lo credo? /
di toscana. bar etti, 6-375: ahimè, ch'egli toscaneggia quel suo dialetto
dio. musso, 17: ahimè, iddio è adirato teco perché l'hai
debole. p. fortini, ii-481: ahimè, mi faranno male quelli pungenti ossi
, iii-1-1069: prima dello scrutinio, ahimè, subitamente si dileguò. e ci accorgemmo
decideva le battaglie; mentre ora, ahimè, « la guerra è divenuta brutta,
del mio paese; e vorrei, ahimè, possedere per essa a dovizia le
.). poliziano, 6-389: ahimè, deh perché tanto / quel volto a
tormenti ucciso. carducci, iii-19-385: ahimè! indegna lettura alla gioventù italiana i
iv-2-1220: avevo per la sua mina, ahimè, le stesse pupille implacabili che avrebbero
mare,... si coglievano, ahimè, le raffinerie di società americane con
barbarie e pedanteria minacciano di soffocare, ahimè per man dei giovani, l'italia,
io non posso usare frèisi strette, ahimè!... pure, basta un
i tempi lontani, rammemorammo i compagni ahimè! la più parte perduti. gozzano
sfilacciata, tutta rammendi e rappezzi di luoghi ahimè troppo comuni. e. cecchi,
si sarieno dette. parabosco, 3-8: ahimè potrò io mai raffrenar l'ira /
bei versi. moretti, i-47: ahimè, questo carcano; non potevano sottopormi una
mi brillò sul ciglio: / ma, ahimè, potè restarvi un'ora sola,
, i-223: invano i saggi, ahimè! sì rari in terra / gridan che
, nel sogno e nel carisma delle ahimè rasentate ma non patite servizzie. rasènte1
tregua / goder, che troppo ahimè ratta dilegua. 15. che
1-275: se non che ratti, ahimè, volano gli anni! -che
-obiettivamente. carducci, ii-n-201: ahimè, l'anima mia è stanca di
. dante, infi, 16-n: ahimè, che piaghe vidi ne'lor membri,
tuo mantello / tinto di sangue, ahimè? / venite, furie insane,
, ora, che n'era partita (ahimè per sempre?) colei che l'
un senso nuovo di cose... ahimè, si ricasca subito nell'uniformità degli
intellettuale. b. croce, ii-1-153: ahimè! bisogna nconsacrare questo nome 'estetica',
concittadini, medonato / corso mortale, ahimè!!... / lasciateci in
sue grazie. parini, 256: ahimè! cotesti auguri / a me sembrano,
anche sostant. pascoli, 693: ahimè, ch'udii la voce / delle cornacchie
moravia, xii-78: il risultato, ahimè, era il particolare naturalismo fotografico,
dimorare. dante, inf, 16-12: ahimè, che piaghe vidi ne'lor membri
la giovinezza, se non aveva, ahimè più le volate speranze e i labili sogni
è lo stesso banale compiacimento per una ahimè irreparabile agevolezza pennellala che lo trasporta.
la giovinezza, se non aveva, ahimè! più le volate speranze e i labili
segnoria. chiaro davanzati, xxv-34: ahimè, fiorenza,... 7
entro la stanza, gridò: « ahimè, son io così tradito ». brusoni
nulla più fosse a desiderare., ahimè, nulla più che maggior numero di scolari
lontana immagine di gioventù passata invano, ahimè. = comp. dal pref.
m'aspetta [alla rondine], ahimè, che una risciacquata della genitrice. me
ritardo, nel sogno e nel carisma delle ahimè rasentate ma non patite servizzie.
del schmuter. crudeli, 2-75: ahimè, che il sacra manto / rosseggia
), e senza, pur troppo ahimè, vin di frascati. = deriv
passato). montano, 1-160: ahimè, la è pure una sinistra faccenda
volto vizzo e i sospiri della scampata ahimè brutalizzazione ma non rubalizio degli ori.
provano / due anime congiunte, quali, ahimè, / furo un tempo le nostre
modo inawertibile. montano, 1-160: ahimè, la è pure una sinistra faccenda
del macchion cupo: / ma vidi, ahimè, sopragiugner di là / un famelico
tovaglie, dipinti sulle porcellane e, ahimè, riprodotti in plastica. 2
e nelle aule regali. l'innalzarsi ahimè! fu grave assai più del cadere
del fratello. menzini, 5-118: ahimè, che importa far de'sacrifizzi, /
tepido si spande. crudeli, 2-75: ahimè, che larga vena / dall'impiagato
, 1-56: che dè far iulio? ahimè, che pur desidera / seguir sua
della famiglia. graf, 5-088: ahimè, la vita è una cosa / troppo
). agostini, 60: ahimè, chi dubita che queste mie infruttuose
da me vista, / la morte, ahimè! ti galoppava dietro. d'annunzio
il consiglio fu savio; ma, ahimè, non ebbe altro effetto che affrettar la
apiccato. imbriani, 6-196: « ahimè! » rispuose il bagascione « amico,
basso con quali sbattimenti di voce, ahimè), contralto e tenore si scambiano
ristoppi e calefati; / siamo, ahimè, siamo annegati: / incagliamo nelle
. c. arrighi, 2-45: ma ahimè! le mie domande suggestive provocarono troppo
uno scampo. montale, 1-39: ahimè, non mai due volte configura / il
prefissato). faldella, 13-232: ahimè! scattano le due ore che il colera
in alcuna scelleranza. collenuccio, 1-194: ahimè, che cosa è questa! quanto
di ghiaccio! crudeli, 2-75: ahimè, figlia d'amore, / sagro-
la vecchiezza! guglielminetti, 2-56: ahimè, l'oblio / scende su me
paraule. ovidio volgar., 6-293: ahimè, quante volte si dice ch'ella
mio figliuolo... già sonno, ahimè, un- dece anni che da me
niente, scambiò (e fu, ahimè!, precursore) la parola col
il pomo, eccolo, scivola, ahimè / non ricordava. d'annunzio, v-i-
indegno, / ove mi scorgi! (ahimè!) qual fia il mio stato
pregio alcuno. crudeli, 2-75: ahimè, che larga vena / dall'impiagato busto
de'meschini. graf, 5-80: ahimè che angoscia andare alla ventura / su questo
, come tutti i francesi, storpiava ahimè! i più bei nomi e scorticava la
superbo. moretti, fl-255: fu, ahimè, in questo salone ch'ioconobbi per la
intellettuali. carducci, iii-25-237: ahimè! come seguitano a perseguitarmi i feroci
sereno... maprima dello scrutinio, ahimè, subitamente si dileguò. -nomina di
poscia dello spirito e del senso, ahimè che vita, ahimè che morte sarìa
e del senso, ahimè che vita, ahimè che morte sarìa stata questa mia!
dei secoli xiv e xv, 72: ahimè, pisa, sei la sega / che
l'aratro ne aveva segnati i confini (ahimè! non ancora raggiunti!),
continuamente cercando. carducci, ii-21-144: ahimè, la vita è breve e tutta
(ahimè), due altre signorine che partiranno lunedì
faccin che mi fa perdere il senno, ahimè senza capelli!,...
forze. moretti, ii-255: fu, ahimè, in questosalone ch'io conobbi per la
pranzo. d'annunzio, 8-116: « ahimè! » sospirò il poeta sentimentale.
per anni e anni, anche, ahimè, per sempre, lo stillicidio della morte
per anni e anni, anche, ahimè per sempre, lo stillicidio della morte.
sesquipedale agghindata e spropositata de'conventuali (ahimè) boccaccevoli. thovez, 1-16: in
hanno / il colore del tasso, ahimè, si sfanno. calvino 1-449: i
, tutta rammendi e rappezzi di luoghi ahimè troppo comuni. savinio, 12-81:
quello di bonagiunta da lucca, ahimè!) m'ha pungolato a una tale
di vitalità. montale, 1-39: ahimè, non mai due volte configura / iltempo
a bere. salvini, 33-237: ahimè, non toma il bel costume antico,
persona). moretti, i-370: ahimè, cadute le prime curiosità, si doveva
, / come te vò tu, ahimè, smentire! -trascurare una norma di
delle dottrine socialistiche. carducci, iii-19-90: ahimè, di buo ne intenzioni
afflitto. chiaro davanzati, xxv-33: ahimè, fiorenza, che è rimembrare /
d'amore [tasso], 222: ahimè! speravo aiuto e mi è sopravenuto
, iii-1-232: la voluttà di un bacio ahimè che presta / fugge da 'l labro
sua. d'annunzio, 8-116: « ahimè! » sospirò il poeta sentimentale.
una vita sospirosa. graf, 5-1051: ahimè! la voce che viene / dal
metonimia. chiaro davanzati, xxv-33: ahimè, fiorenza, che è rimembrare /
la perfezione della maturità, e, ahimè, anche invecchiare e morirsene, perché
in un ottimo sommario; ma il testo ahimè, ci disillude. pasolini, 17-100
gusto di coloro che vo1- 749: ahimè! ch'i'mi consumo e vengo meno
, con voce fioca disse: « ahimè in qual periglio, sventurato, mi ritrovo
baruffaldi, i-175: quand'ecco, ahimè, ipogastro / speculator = dal lat.
assempli ciascun uomo? musso, 17: ahimè, iddio è adirato teco, perché
? prima mi vorrei spiritar io: ahimè, che dite voi? 10.
della verità. menzini, 5-158: ahimè! qual gelo / d'ignoranza ti spranga
i colleghi di lui, e anche (ahimè!) le colleghe di lei.
: 1 romanzi a pena stagionati, ahimè un po'troppo presto e ahimè un
, ahimè un po'troppo presto e ahimè un po'troppo tutti, assomigliano ai
la statura di federigo scrittore non era ahimè paragonabile a quella di federigo uomo.
, 1-56: che dè far iulio? ahimè, ch'è pur desidera / seguir
per insufficienza di età non potei, ahimè, trovarmi tra i catoncelli stercorari che
d'avere amato. cicognam, 13-346: ahimè, ella non sentiva che una sterilità
barca. fantoni, i-54: ma ahimè! due volte tonda non si varca,
mio essere avrebbe voluto operare non figurano ahimè le 'parolacce': i modi -e gli
per anni e anni, anche, ahimè, per sempre, lo stillicidio della morte
, come tutti i francesi, storpiava ahimè! i più bei nomi e scorticava la
. palazzeschi, 4-166: remo, ahimè, amava quella meccanica che esercitava con
virtù. borsi, 171: ahimè, signore, che forse le virtù di
un po'struzzo. pasolini, 20-162: ahimè, lei lo sa, noi viviamo
anelli sopra un tavoliere collocati: « ahimè! » disse, « mio caro zio
: davanti a palazzo vecchio permanevano, ahimè la copia del david, il gruppo
cassieri, 18: si coglievano, ahimè, le raffinerie di società americane con
il tuo mantello / tinto di sangue, ahimè? cassola, 2-254: aveva.
a quale speziente sma egli ricorso? ahimè, ch'egli toscaneggia quel suo dialetto
pasquinate romane, 463: martorio, ahimè, son sotto qui traposto / e
brillò sul ciglio: / ma, ahimè, potè restarvi un'ora sola, /
], iii-3-362: ahi, ahi, ahimè, misero, ahimè! / come
, ahi, ahimè, misero, ahimè! / come il dolore mi trivella il
la man che il loro fato, ahimè, stringea! d'annunzio, iv-2-194:
le loro pretensioni. lucini, 11-263: ahimè, in patria vi sono dei marrani
/ pura amicizia. pascoli, 5-93: ahimè qual turba di pensier mi stringe!
], 12: -ohimè! uhimè! ahimè! -tu pur piangi, magagna!
gobetti, 1-i-115: di maturo, ahimè, c'era essenzialmente uno stato d'
madre della patria. parabosco, 4-40: ahimè usate dunque così gran tradimento a chi
volto vizzo, e i sospiri della scampata ahimè bruta- lizzazione ma non rubalizio degli ori
sene via. guerrazzi, 2-760. ahimè! ahimè? povera signora, ho
via. guerrazzi, 2-760. ahimè! ahimè? povera signora, ho paura che
col quale volevo mettermi d'accordo, ahimè, di persona per il varo d'un
dante, inf., 16-io: ahimè, che piaghe vidi ne'lor membri,
mio essere avrebbe voluto operare non figurano ahimè le 'parolacce': i modi e gli
nella persona di ramon, troppo giovane, ahimè! che la vessavessare).
, negarsi. poliziano, 1-742: ahimè, deh perché tanto / quel volto a
en posseder. beolco, 49: ahimè, pastor, che questo non bisogna;
):, esclamazione di rammarico; ahimè!, povero me! ser giovanni
... vuole / sua madre. ahimè! che voglia, quella voglia /
11-257: in triboli d'affanno / ahimè si volgeranno / gli allegri fior che gli
! de amicis, xii-53: ma ahimè, che bruschi voltafaccia ci fa la fortuna
balia di quegli zaccari, destinati, ahimè, a fare una fine chissà quanto indegna
si lascia intendere e fa sproloqui zingareschi (ahimè tire- sia!).
d'amore si rispondeva con la rivoltella. ahimè! ahinoi! = comp. da
23-1281: la vera cattiva influenza, ahimè involontaria: quando vogliono soprattutto inconsciamente '
« garga » aumenta l'offerta ed ahimè anche il consumo. www. ildue.
repubblica », 9-xii-1992], 27: ahimè alla base c'èun palese miscasting:
, 32: se i politicinonfossero, ahimè, diffusamente assuefatti al portaborsismo, non si
il motto dei segnalibri: pax. ahimè, avere almeno quella! segretariéssa
altri tecnici amministrativi ad una riunione ove ahimè ero presente anch'io. r spleen