= voce dotta, lat. acuère 4 aguzzare acuità, sf. acutezza, sottigliezza
). rendere acuto, appuntito; aguzzare. - anche al figur.
su la cote. 2. aguzzare, appuntire. g. cavalcanti,
4. tr. affilare, aguzzare, appuntire. petrarca, 151-8:
nuovo auzzaménto per potere affilare. aguzzare (ant. auzzare), tr.
passi perduto,... in aguzzare gli spuntati ferri e in risar
era il mio sommo gusto... aguzzare / il dardo ad una cote,
siamo andati tanto oltre volendola raffinare e aguzzare [la spada], che siamo presso
. note al malmantile, 328: aguzzare le macine del mulino vuol dire metterla
dicesi, auzzata. -figur. aguzzare il mulino: prepararsi a mangiare ingordamente
simili parole dee loro signore dire per aguzzare li cuori de'cittadini. petrarca, 360-36
quanto potei per lo lume gli occhi aguzzare tanto li pinsi avanti, infino a
, ferma, palpitante, scrutandola per aguzzare l'appetito. 5. fis
aguzzato (part. pass, di aguzzare), agg. (ant.
sf. il rendere acuto, l'aguzzare; punta. tedaldi, 1-11
nel pane. = deriv. da aguzzare. aguzzétto e aguzzétta (anche
fare la punta, rendere aguzzo, aguzzare. giov. cavalcanti, 355:
il volto: rivolgere lo sguardo, aguzzare la vista; adocchiare, fissare con
le doti intellettuali); acuire, aguzzare la mente, renderla più pronta e
di ragazzi pieni di brio... aguzzare quell'ingegno del quale sovrabbondano alle piccole
è un dio cerusico oculista / per aguzzare a'cancellier la vista. pananti,
asciugava sulla penna. -assottigliare, aguzzare il cervello: acuire, stimolare l'
libererò... dal fastidio di aguzzare gli occhi per leggermi. d'azeglio,
estens. aprire (gli occhi); aguzzare (la vista). fazio
fare le capocchie, un altro di aguzzare le punte, e così via dicendo,
ginocchi. -guardare da lontano; aguzzare la vista nel tentativo di vedere o
e in quei limiti. -allungare, aguzzare, appuntire. marinella, 1-22:
conoscendo il pel nel vovo, cominciò ad aguzzare i suoi ferri, e, accostatosi
locuz. adoperare tutti i suoi ferruzzi, aguzzare i suoi ferruzzi, cavar fuori i
); tener fisso, fissare, aguzzare (gli occhi, lo sguardo).
'l comune; o serviva a temperare ed aguzzare gli altri odori; o v'
in modo inadeguato più acuto, aguzzare, appuntire. -al figur.:
? gli è primieramente quando, per troppo aguzzare 10 sguardo, e incontentabilmente affissarlo,
) 4. rendere accorto, aguzzare l'ingegno, scaltrire. goldoni,
note al malmantile, 4-22: 4 aguzzare la macine del mulino 'vuol dire
. pass, di inspicàre * aguzzare '(virgilio). inspillare,
: adesso [o penna] che puoi aguzzare liberamente le tue sottili linguette d'acciaio
il pel nel uovo, cominciò ad aguzzare i suoi ferri e, accostatosi a certi
reti e in rimpennare saette e in aguzzare gli spuntati ferri e in risarcire gli
a mangiare ingordamente (v. anche aguzzare, n. 3).
per affilarne le scanalature (v. anche aguzzare, n. 3)
-aguzzare gli occhi', v. aguzzare, n. 4. -aguzzare,
a disegnare si conducevano il paggio per aguzzare il lapis, portandosi con pompa d'
a disegnare si conducevano il paggio per aguzzare il lapis. c. gozzi,
: nessuno... ha mai voluto aguzzare a'suoi dì la penna contro la
, quanto potei per lo lume gli occhi aguzzare tanto li pinsi avanti, infino a
a disegnare si conducevano il paggio per aguzzare il lapis, portandosi con pompa d'
gli occhi, che era costretto ad aguzzare perché era un po'presbite. -da
è tenera pria; e può'la aguzzare con coltellino, ch'ella e tenera e
qualcosa di ardente e di pugnace sembra aguzzare il suo viso misterioso, quasi che
fisso, intento o in espressioni quali aguzzare, fissare, figgere le pupille).
naso per l'in su, ad aguzzare le pupille. palazzeschi, i-m: ho
, 63: i savori trovati per aguzzare tappetato del mangiare abbiano di quindi bando
far dui gran coltelli e di modo aguzzare che radevano, dei quali uno ne diede
), tr. ant. appuntire, aguzzare. testi spellani, 1-1-78: il
con valore intens., e da aguzzare (v.). rahatlokùm,
reti, in rimpennare saette, in aguzzare li spuntati ferri e in risarcire li faticati
da tommaso barlacchi. 2. aguzzare, rendere più tagliente. cellini,
reti, in rimpennare saette, in aguzzare li spuntati ferri e in risarcire li faticati
. qualcosa di ardente e di pugnace sembra aguzzare il suo viso misterioso, quasi che
far dui gran coltelli e di modo aguzzare che radevano, dei quali uno ne diede
? -e un po'di salato per aguzzare l'appetito. ghislanzoni, 16-104: entrò
8. intr. fissare lo sguardo, aguzzare la vista. pea, 3-58:
empietà 2. ant. aguzzare la vista. burchiello, 112:
col naso per l'in su, ad aguzzare le pupille. = comp
un imperiale castrapensieri, adesso che puoi aguzzare liberamente le tue sottili linguette d'acciaio e
9. rivolgere lo sguardo, aguzzare l'udito. boccaccio, vi-240:
storto'con sovrapposizione di aguzzare [la vista] -, secondo altri
; ma serve a svegliare la diligenza ed aguzzare ben gli occhi al lettore. marinetti
occhi svelati. -per estens. aguzzare la vista; disporre l'intelletto a
163: si affretta a temprare, ad aguzzare, a ripulire, a correggere gli
agli amorevoli sentimenti. 10. aguzzare una penna d'oca o una matita,
lo stomaco e la bocca, per aguzzare l'appetito. g. averani, 51
espressioni essere tutt'occhi, tutforecchie-. aguzzare lo sguardo, tendere le orecchie).