una cadenza. negri, 2-596: m'affacciavo talvolta alla bottega, di cui m'
, 103: quando alla mattina mi affacciavo al terrazzo della mia camera, su
fogazzaro, 4-78: verso le otto mi affacciavo dai tozzi baluardi medioevali...
pietà. derogando agli ordini ricevuti mi affacciavo ogni tanto alla finestra. 3.
. negri, 2-872: non m'affacciavo al terrazzo senza stare a guardarlo [il
; ma dalla stanza, quando m'affacciavo, era un sodo blocco argenteo di foglioline
articolo sulla jugoslavia dello scorso numero, affacciavo l'ipotesi di un eventuale orientamento della
polmoni. pratolini, 5-120: io mi affacciavo al finestrino della mia camera, ingoiavo
. p. petrocchi, 1-64: m'affacciavo sull'uscio di fuori, sulla strada