d'arte e di poesia e si adoprò subito amorevolmente a favorirne lo sviluppo.
marino, 7-60: l'arco proprio adoprò d'archetto in vece, / e de
nuovo assoldata, tanto disse e si adoprò, che gl'indusse a ritornare indietro
del giornale] s'impicciolì; si adoprò una carta avoriata qualunque. avòrio (
nievo, 4-66: nostra mamma èva adoprò ella l'ago e la forbice per
anco la pietra; / l'arco proprio adoprò d'archetto in vece, f e
maggior calca de'nimici; e tanto adoprò, che giunse al dietro- guardo.
grandissimo applauso e con somma disinteressatezza si adoprò in miglioramento del clero. c
forsennato, mira / chi quell'arco adoprò, quelle saette. / v'è di
messer onesto bolognese. / ma inver sempre adoprò la forcellina. verga, 2-331:
, e massime negli scuri, dove adoprò fumo da stampatori, e nero di avorio
. sacchetti, 86-50: fra michele adoprò tutti gl'ingegni ad avere per moglie
aprir bocca. tarchetti, 6-ii-283: si adoprò... a rinfocare la conversazione
ma la ecclesiastica ancora, tanto d'adoprò e tanto fece, colle preghiere e colle
sua integrità basti far noto che si adoprò per quanto seppe a distogliere alcuni suoi
presto libero dalle catene, ma s'adoprò in modo che i ceppi e le
di palamede. guerrazzi, 36: si adoprò per quanto seppe a distogliere alcuni suoi
della trasmigrazione delle anime; e taluno adoprò questo epiteto e cadrebbe a tradurre il verso
, intendente di greco, non ci adoprò [nella traduzione] quanto poteva le
calzabigi, 95: invan vi s'adoprò col suo gentile / affettuoso garbo il
od arco / mai più non s'adoprò da man rapace. fantoni, i-224:
. c. dati, 170: adoprò una certa vernice la quale niuno seppe
conversazione. tarchetti, 6-ii-283: si adoprò a tenerci lieti e a rinfocare la
di primo lancio i legni, e s'adoprò più la sabla che il moschetto.
rendea la regia testa, / la corona adoprò ch'in = deriv.
siri, 167: quintio flaminio s'adoprò con tutti gli artifici imaginabili per terminare
ahi forsennato, mira / chi quell'arco adoprò, quelle saette. campailla, 1-2-37
quel vestitàccio antico, / ch'ella adoprò da capitan spavento. g. g.