accorto / l'alta idea nell'abbozzo adombra e vela. foscolo, xv-472: ho
il duolo / di cristo in croce agonizzante adombra. marino, 7-101: quasi per
/ de'be'vostr'occhi il dolce lume adombra. idem, 38-7: orso,
d'un vel che due begli occhi adombra. crescenzi volgar., 4-17: alcune
che come un sol col suo splendor t'adombra. sannazaro, 2-65: ecco la
quando parte il sol, qui tosto adombra / notte, nube, caligine ed
/ che tutto intorno il ciel di polve adombra. barberini, iii-269: in quest'
il duolo / di cristo in croce agonizzante adombra. marino, 5-71: pendente costa
costa di scabrosa selce / gran parte adombra de l'aprica spiaggia. grosso, iii-378
: ivi a'più freddi tempi il suolo adombra / rara la neve, che si
le ginocchia e il fazzoletto nero che le adombra la fronte. viani, 19-286:
1-68: sul muro grafito / che adombra i sedili rari. sinisgalli, 3-93:
fico verde e bianco / precipite s'adombra. 2. figur. boccaccio
è il tenebroso velo che spesso ad altrui adombra con tanta oscurità gli occhi, che
ogni nostro piacer 'n un punto adombra. g. b. pucci, iii-217
hai quel volto, cui non sdegno adombra. battista, iii-392: già mi
lino dipinto, / adombrata beltà m'adombra il core, / sento da finta immago
sonno / e più soave le pupille adombra. dossi, 574: una luce raccolta
/ là dove armonizzando il ciel t'adombra, / quando ne l'aere aperto ti
tanto più bella il mio pensier l'adombra. tasso, 712: né lontananza oblio
pensier vaneggio, / che spesso ancor m'adombra / duci ed eroi ne l'ombra
speme, ch'ai mio pensier sovente adombra / il tuo gioir, la tua beata
oh come, amor, le tue fallacie adombra / il mio stato infelice. alfieri
ch'ella non è; e però adombra, e toma indietro. ser giovanni,
cavallo -se questo rizza l'orecchie e adombra a ogni oggetto non prima veduto!
maraviglia; / ma poi nume l'adombra, / nume che orror disgombra.
ferrini, -trice). che adombra; che simboleggia, raffigura (per abbozzo
adombratura, sf. disus. ombra, adombra mento. - anche al
di rami e 'n guisa il prato adombra / che per dar agli amori albergo ed
di cristo in croce, agonizzante adombra. segneri, iv-259: e però in
di rami e 'n guisa il prato adombra / che per dar agli amori albergo ed
di rami e 'n guisa il prato adombra / che per dar agli amori albergo
speme, ch'ai mio pensier sovente adombra / il tuo gioir, la tua
di vetro: permaloso, che si adombra per cosa da nulla. latini,
/ là dove armonizzando il ciel t'adombra, / quando nell'aere aperto ti
tesse di rami e 'n guisa il prato adombra / che per dar agli amori albergo
: là dove armonizzando il ciel t'adombra. p. segni, 1-78: nel
8-2-41: ma nelle cose quel saper s'adombra, / e quasi assera.
vi sorge il bdelio, e frondeggiando adombra, / e lacrime odorate instilla e sparge
/ invano attende le belle / cui adombra una pergola di vigna / e i
/ siccome stella suol, che nulla adombra. fogazzaro, 2-161: due bende
il bosco, e '1 bosco il fiume adombra, / con bel cambio fra lor
mira bosco di barba, che mi adombra / l'immenso petto, e delle folte
de'be'vostr'occhi il dolce lume adombra. -lavorare a caldo: a
che si ripiega alquanto, / gli adombra il crin, di sottil paglia ordito
mi nunglia, / sì naturai m'adombra i lavoreo e lima, / essendo
che si ripiega alquanto, / gli adombra [al pescatore] il crin, di
fiero naso piega, / cani e cavalli adombra e fa restio; / per questo
cappellin contesto / di paglie il volto adombra, / che il caldo sole infesto /
sassetti, 136: senza questo che adombra l'intelletto, e fa che altri
mi nunglia, / sì naturai m'adombra i lavoreo e lima, / essendo
naso piega, / cani e cavalli adombra e fa restio; / per questo
marino, vii-165: questa favolosa gara adombra in gran parte la contesa del diavolo
cappelin contesto / di paglie il volto adombra, / che il caldo sole infesto
più antico e più autorevole della storia adombra questi due momenti nelle prime origini della
dove 'l sol più tardo a noi s'adombra, / un vento si diparte,
, / di lunghissime notti il nostro adombra, / e l'aria si raffredda
tant'alto va ch'il sole indi s'adombra, / e discolora i suoi celesti
/ discorda dentro, mentre fuor l'adombra, / tu movi, parolaro, e
tasso, 13-ii-316: e quinci e quindi adombra / l'orto e l'occaso,
/ s'ammanta intorno e le campagne adombra, / e la maggior là su luce
ma nelli luoghi ardentissimi e secchi si adombra più tosto, acciò che nel
abbellito / con qualche falsità, che adombra il vero / a chi suole spacciar
e lunatico artista... nei vecchi adombra spesso la famelica e spellacchiata malinconia di
/ sarò qual ciel cui fosca notte adombra. gemelli cateti, 1-iv-57: fastidito di
costa di scabrosa selce / gran parte adombra de l'aprica spiaggia. manzoni,
viso / appena un raggio ora s'adombra e sceme. fed. della valle,
naso piega, / cani e cavalli adombra e fa restio; / per questo
, 1-68: sul muro grafito / che adombra i sedili rari / l'arco del
evangelica, direi che questa favolosa gara adombra in gran parte la contesa del diavolo
cesarotti, ii-188: l'oscuro autunno adombra le montagne, / l'azzurra nebbia sul
ivi a'più freddi tempi il suolo adombra / rara la neve, che si
, 20-227: mentre i colpi il germano adombra e finge / con molti tempi,
ciocca a ciocca / scatta, ed adombra il viso tuo divin. -arrestare
gerg. persona irritabile, che si adombra facilmente e reagisce in modo brusco e
è facile all'ira, che si adombra per un nonnulla. nieri,
scende dal cielo ima virtù secreta / che adombra di dolcezza il terzo giro, /
, 1-68: sul muro graffito / che adombra i sedili rari / l'arco del
, 20-227: mentre i colpi il germano adombra e fìnge / con molti tempi,
di colorire; onde prima col disegno adombra l'opera e co'colori poscia l'illustra
un subito lo splendor delle stelle s'adombra,... annuncia tempesta di importanza
pensiero s'impuntò come un cavallo quando adombra. — puntare i piedi per
iii-638: questo tratto... adombra o piuttosto delinea l'incarnazione del verbo
, 7-351: la quale perplessità di forme adombra e richiama allo spirito l'incomprensibilità dell'
aria oscura, dove più indietro s'adombra la testa del padre dell'infermo.
indurata chioma / il volto spaventevole gli adombra. alfieri, 1-1238: oggi v'
quanto d'un vel che due begli occhi adombra. goldoni, xiii-574: miratei là
: quando parte il sol, qui tosto adombra / notte, nube, caligine ed
52: l'eterno dio questa donzella adombra; / la sua presenza il ciel commove
/ là dove armonizzando il ciel t'adombra, / quando ne l'aere aperto ti
ant. innombrante). letter. che adombra, che vela d'oscurità. -
che tutto intorno il ciel di polve adombra. barilli, ii-494: l'isola tutt'
valle / invano attende le belle / cui adombra una pergola di vigna / e i
iii-638: questo tratto... adombra o piuttosto delinea l'incamazione del verbo
color della mia faccia, / e l'adombra di peli irti e pungenti. f
nonostante il grande sviluppo capitalistico, adombra la giusta spiegazione. = deriv
amor mi 'nungla, / sì naturai m'adombra / in lavoreo e rima, /
mortai corpo. io credo che chi adombra con questa imagine di liberazione l'idea
mare, / bella il mio pensier l'adombra. boiardo, 1-123: dicesi ligure
però scrivo a voi quel che n'adombra / il mio intelletto picciol per chiarirmi,
se l'immagin, che 'l pensiero adombra, / anzi amor di sua man nel
, / tingi, sfuma, lumeggia, adombra, sbatti, / tutto lambisci col
ginocchia e il fazzoletto nero che le adombra la fronte, mette in bocca il cucchiaio
/ mentre di morto fango un omo adombra, / potéo dar vita al nobil magistero
del creduto periglio / la mente in parte adombra e turba il ciglio. bellori,
sotto 'l gran velo, onde la notte adombra / d'orrori 'l mondo tenebrosi e
/ onde sua luce al vero ancor s'adombra. baldi, 418: morì
sue tempia chiude / e barbarico pelo adombra il labbro, / e le fattezze
costa di scabrosa selce / gran parte adombra de l'aprica spiaggia. f.
bibbia volgar., vi-398: lo tabernacolo adombra nel dì della state; è per
mi 'nungla, / sì naturai m'adombra / in lavoreo e rima, / essendo
, i-129: cortese il ciel questo n'adombra / veracis simo senso agli
nebbia e bruna, / che '1 sole adombra e spegne ogni sereno. berni,
, che 'l ver di nebbie adombra / volgi in foco celeste, e spegni
/ l'or di mia fè qualche menzogna adombra, / per paragone il vostro nero
opposta al sole / spesso il giorno adombra e vela. manzoni, fermo e lucia
, ii-299: di doglia un nuvolétto adombra / a brigida la fronte, e
gli altri obbietti a quello occulta e adombra, / se attento e fisso tienlo
sponda, / dov'oggi il mare adombra il monte e 'l piano / l'aquila
questo che in tela or la tua mano adombra? 11. agric. marza
ciel, che '1 ver di nebbie adombra / volgi in foco celeste e spegni
ombràbile, agg. che si adombra o si irrita facilmente; suscettibile,
di questi colori l'uno segue et adombra l'altro, perché il bianco è ombreggiato
ombrióso, agg. ant. che si adombra e imbiz zarrisce facilmente;
la gonna che il sostiene e che l'adombra, / dopo breve ondeggiar tosto col
che fonde e della stagione che muta si adombra non so quale ardita e prestigiosa concordanza
nuvoletta opposta al sole / spesso il giorno adombra e vela, / ma non cela
suo nuvola estiva, / ch'adombra e passa e più 'l calore
il tenebroso velo che spesso ad altrui adombra con tanta oscurità gli occhi che il
omero col condimento suavissimo del parlar poetico adombra quella macchia, sicché si gusta il
poesia, quel misticismo che l'adombra, queu'allegorismo che la involge
schietta / attorno attorno il vago sito adombra. -ampio, esteso (un movimento
.. ma la patria vigilanza s'adombra e bisbiglia; va in traccia dell'ambasciatore
uomo sfacciato non solo non vela o adombra il suo difetto, ma se ne pavoneggia
, 7-351: la quale perplessità di forme adombra e richiama allo spirito l'incomprensibilità dell'
color dalla mia faccia / e l'adombra di peli irti e pungenti. r.
valle / invano attende le belle / cui adombra una pergola di vigna / e i
iii-1-369: sotto il salce che pendulo l'adombra / alcun de'cari miei conduca amore
là dove il mincio ambo le rive adombra. -con sineddoche. cino
, 7-351: la quale perplessità di forme adombra e richiama allo spirito l'incomprensibilità dell'
: veggia il dolce arbuscel che bacco adombra, /... / veggia il
schietta / attorno attorno il vago sito adombra. bemi, 48-19 (iv-149):
mente adombra / architettrice de'pensieri sui. pascoli,
essi un vago e dolce seno / che adombra l'uno e l'altro bel poggétto
mondo? e qual fermezza ivi s'adombra / se le porpore son figlie del
quella pendice / qual sopra al fiume adombra il praticello: / di certo il mio
fonde e della stagione che muta, si adombra non so quale ardita e prestigiosa concordanza
i vati primitivi, la cui ispirazione divinatoria adombra tutto il corso della nazione a cui
color dalla mia faccia / e l'adombra di peli irti e pungenti. moravia,
la pura luce ed alma / nuvola adombra. mascheroni, 8-224: non ha
quanto d'un vel che due begli occhi adombra, / e par che dica:
d'un vel che due begli occhi adombra. s. bernardino da siena, 395
/ tanto più bella il mio pensier l'adombra. firenzuola, 01: quanto
e gli altri obbietti a quello occulta e adombra, / se attento e fisso tienlo
il fico verde e bianco / precipite s'adombra / sul limite del campo.
parole, / riderem, se si adombra, / col capo all'ombra -e colle
può far quanto / lei, pur n'adombra or questa or quella parte.
naso piega, / cani e cavalli adombra e fa restio. bembo, iii-418:
amorose e delicate labra, / ch'adombra a pena intorno intorno e cinge / di
, / rigirandosi in sé la mente adombra / architettrice de'pensier sui.
amor mi mungla, / sì naturai m'adombra / in lavoreo e rima, /
che si ripiega alquanto, / gli adombra il crin, di sottil paglia ordito.
/ perché ogni virtù sua tuo luce adombra. l. strozzi, 1-269: non
e le piaggie, cui nebbia oscura adombra, / mentre che 'l tuo
questo che in tela or la tua mano adombra, / questo che prendi a rischiarar
un quadro da un po'di sfumamento che adombra li oggetti, secondo ch'e ^
amor de'gesuiti: l'allegoria, che adombra e impaccia tutte due le quartine con
poco erge e poco il natio suolo adombra, / un dì fia cedro sul
le piante abbarbicate sode e la terra adombra e tutto scurisce come per improvvisa notte
via / nel solenne suo dì bologna adombra / d'un prete sconsacrato a l'
1-68: sul muro f-afito / che adombra i sedili rari / l'arco del cielo
più bella il mio pensier l'adombra. boccaccio, vii-94: quel che
essi un vago e dolce seno / che adombra l'uno e l'altro bel poggetto
beltà che splende sempre, alfin s'adombra / al sazio senso. mazzini,
gli altri obbietti a quello occulta e adombra, / se attento e fisso tienlo
e, se 'l vago candor sì dolce adombra, / bramo la luce di cangiar
2. per estens. che si adombra o si spaventa facilmente (un cavallo
/ là dove armonizzando il ciel t'adombra, / quando ne l'aere aperto ti
un sopor tenace / le pupille gli adombra, e dorme e tace. monti,
affezione che (mercé vostra) mi portate adombra il giudizio vostro, non così interviene
/ e per soverchio di splendor s'adombra, / come d'aquila ei sia
l'alto monte sibillino, / che norcia adombra e le cui sante spalli / degne
. ant. che si spaventa, si adombra facilmente (un animale).
/ là dove armonizzando il ciel t'adombra, / quando nell'aere aperto ti solvesti
vedessi perché, il cavallo bianco s'adombra e comincia a staccare una carriera alla
, / costei ancor tra le chimere adombra. /... / io vado
la mente sì, ch'ogni sua luce adombra. -annebbiamento intellettuale dovuto ad alterazione
con quell'ultimo capitolo, con quello che adombra o che svela solo all'ultimo.
svelle, / ogni durezza che m'adombra. rime anonime napoletane del quattrocento,
: di questi colori l'uno segue et adombra l'altro, perché il bianco è
tanto più bella il mio pensier l'adombra. boccaccio, dee., 1-5
l'invasione dei leggendari tartari, adombra l'esistenza dell'uomo che si consuma in
, 5-120: torbida macchia al sole adombra / spazio considerabile di lume. graf,
tanto più bella il mio pensier l'adombra. leonardo, 2-417: e se
vantaggi. - anche assol. m'adombra / in lavoreo e rima, / esendo
/ invano attende le belle / cui adombra una pergola di vigna / e i grappoli
di regio valore / vindice sdegno non adombra i fregi. carducci, iii-4-229: onde