[acido]). acme, sf. fase culminante di uno sviluppo
più acuto. panzini, iv-6: acme, voce usata nel linguaggio medico per
impegnava una battaglia che era come l'acme grandiosa di tutta la festa. pavese,
fine è avvistata quasi sempre come un'acme sentimentale, una lieta o lusingante
cfr. fr. acmé, ingl. acme (docum. fin dal 1570).
= voce dotta, deriv. da acme. acmóne, sm. ant
s'impegnava una battaglia che era come l'acme gaudiosa di tutta la festa. bartolini
, nondimeno a cesare della cosa d'acme damigella, e del trattato contra salome
: potenziavano il proprio orgasmo fino all'acme dello spasimo, romanzando il fattaccio di
manifestano le loro intenzioni, portano all'acme i loro contrasti e i loro sentimenti.
condizione di estremo sviluppo; culmine, acme. gramsci, 4-80: il movimento
, di vigoroso sviluppo; culmine, acme. castelvetro, 3-35: le lingue
detto parabola ascendente) e, raggiunto l'acme, successivamente tende o si crede tendere
.. spingendole in disordine verso un acme parossistico. -che sfiora la follia
6. figur. andare intensificandosi fino all'acme (un sentimento, una passione)
figur. letter. ant. culmine, acme, colmo. buonarroti il giovane,
meglio, i clericali -hanno segnato l'acme della prostituzione morale, oltrepassando persino i
(v. psiche2) e (acme (a 'divinazione '.
, 5-i-838: si trovava ad un tal acme di esaurimento e di sensibilità che il
raggiungimento supremo, culmine, vertice, acme. anonimo, i-517: vomine alegrando
. grado massimo; culmine, colmo, acme; grandezza massima. lacopone,
. fenoglio, 5-i-398: l'acme... era contenuto nelle foto dei
. quantità massima; grado più elevato, acme. aretino, 10-18: anche il
tra le due cifre avverse raggiunge la sua acme di emozione, si fa definitivo,
sviluppo, momento di massimo splendore; acme. v. terraroli, 1-8
. µ. l (v. acme). r aconfessionale, agg.