impazzò. boccalini, i-148: con acerbissime parole accusarono il mauro...
vita ci mostri della tua deità fierissime e acerbissime pruove. carducci, 366: sentir
cosa, e seco tutte le mie acerbissime passioni disfogherò. molza, 1-398:
sole ben piene, e a morti acerbissime gli conducono o d'eterno dolore gli
ed arenella, che incessantemente gli dava acerbissime punture e tormenti. 2
sole ben piene, o a morti acerbissime gli conducono o d'eterno dolore gli
., 4-25: togli l'uve acerbissime, e pesta e priemi e poni
a nudrir doglie, dispetti, / acerbissime angosce, ire, lamenti, / a
trovava incatenato in un letto da piaghe acerbissime. monti, ii-443: dei due
gli aveano date, scoppiò in querele acerbissime. infoscatóre (infuscatóre),
lido, fingeva un grandissimo sdegno con acerbissime parole lamentandosi del sangue francese sparso e
de l'amor mio e le pene acerbissime che di continovo per voi soffro. tasso
ci mostri della tua deità fierissime e acerbissime pruove. 28. che affligge
dove acerbe conosco le percosse in altri, acerbissime le mie comprendo. panigarola, 4-221
perseveriamo più di uno mese in queste acerbissime miserie. di costanzo, 1-292: perseverando
da fare è. togli l'uve acerbissime e pesta e priemi e poni in
a le pugliesi piagge / rinfacci l'acerbissime rapine. / vite a popoli intieri miete
queste parole mi sono tutte coltellate e acerbissime punte. d. bartoli, 44-44
-invettiva. mazzini, 1-15: acerbissime... furono, noi neghiamo,
quivi, riempiutagli tutta la carne di acerbissime piaghe, lo lasciò nel letamaio così
dove acerbe conosco le percosse in altri, acerbissime le mie comprendo. d. bartoli
donne che le tengono ristrette e fanno acerbissime vendette sopra chi dà loro sospizione.
quivi, riempiutagli tutta la carne di acerbissime piaghe, lo lasciò nel letamaio così
tenete costà giù di sotto, castigando con acerbissime pene i rei. cesari, i-144
sorpresa da una febbre violenta con interne doglie acerbissime. codice dei podestà e sindaci del
, che acerbe si stavano fitte nelle membra acerbissime, erano sterpate dal ferro. c
i-190): a ciò che le acerbissime mie pene, i gravi miei martiri e