cogliere... che non sieno per acerbezza parte iniziale. -manoscritto, libro
vien via certa acidità, partendosi l'acerbezza. dossi, 14: coccoloni in
ciò tanto per disallargarci i denti dall'acerbezza di non so che frutta).
so come, il cuore, / hanno acerbezza e purità di foglia. 2
uscire di prigione, s'alzino con una acerbezza e con una rigorosità, che sforza
maestro alberto, 152: altri con penale acerbezza, ed altri con purgatoria clemenza riputo
la pace della casa sua eziandio con acerbezza se bisogna. caro, 12-1103: fermo
la pugna e de la morte / ogni acerbezza. serdonati, 6-300: quale acerbezza
acerbezza. serdonati, 6-300: quale acerbezza ci rimane, che io in questi
da quell'inasprito animo la mal conceputa acerbezza. = deriv. da acerbo.
crudeltà, sofferenza pungente (cfr. acerbezza). dante, conv.
volgarmente che archiloco... con l'acerbezza de'versi avesse ridutti la figliuola col
agrézza, sf. asprezza, acerbezza, acredine. lucano volgar.
come...: 4 se l'acerbezza di questo aspro dolore'; quell'«
quell'« aspro », o quella « acerbezza », credo che vi sia di
con la particella pronom. perdere l'acerbezza, maturarsi (un frutto).
ciò tanto per disallegarci i denti dall'acerbezza di non so che frutta).
/ e consenti che l'ira e l'acerbezza / così ti vinca? or come
10. ant. immaturità, acerbezza. palladio volgar., 4-24:
la servitù mia, e da l'acerbezza e da la ferità de l'accidente.
senza guastarle, che non sieno per acerbezza aspre né per maturezza magagnate: ma
giambullari, 399: vedendo questa tanto acerbezza e rigidità del re inverso quel putto,
incontrisi di frequente nell'animo loro molta acerbezza e volgarità d'opinioni e di sentimenti
senza guastarle, che non sieno per acerbezza aspre né per matu- rezza magagnate.
gli spiriti agri e d'una acuità e acerbezza si mordicante che, fino all'esserne
, viii-3-198: mostra qui l'autore quella acerbezza antica e nimichevole animo esser sempre perseverata
e parte per non rinovellare in lei l'acerbezza del suo. achillini, 1-167:
grandissimi, de'quali alcuno con penale acerbezza, altri con purgatoria clemenza reputo essere
primogenita -per l'eccellenza e per l'acerbezza -del dolor maggior di qualunque altro,
osmondo, il quale, vedendo questa tanto acerbezza e rigidità del re inverso quel putto
uscire di prigione, s'alzino con una acerbezza e con una rigorosità che sforza gli
parte per non rinovellare in lei l'acerbezza del suo. morgagni, 220
incontrisi di frequente nell'animo loro molta acerbezza e volgarità d'opinioni e di sentimenti.