duol, il qual par che m'accuori. ariosto, 45-58: ben certo
stracci gli occhi, ti disperi, t'accuori. leopardi, iii-610: fino da
la rottura delli malatesta? non te accuori ca nelle paravole soie missore galeotto è
gli occhi, ti disperi, t'accuori. foscolo, xvii-134: si lasciò allora