quante sono le cose alle quali l'accosti. 4. rifl. farsi
comandante del porto, nel regolare gli accosti delle navi e dei galleggianti, deve
addosso all'altro, ma più o meno accosti, ed irregolarmente incorporati insieme, quasi
: se pure ad alcuno [t'accosti], poco con lui puoi sostenere,
, 759: se tu mi ti accosti, barba da ugnere aringhe,..
: dicea rinaldo: -ignun non mi s'accosti, / ché gli parrà che le
a male ch'io di nuovo l'accosti? baretti, i-44: non m'importa
di pena un assetato, che vi accosti le labbra. pananti, i-237: a
crescenzi volgar., 9-63: gli s'accosti [ai buoi da domare] il
nell'animo d'ogni femmina a cui t'accosti, sì fatto secreto era paragonabile almeno
, che al troncone ower pedale s'accosti la tagliatura del rampollo. sassetti, 397
, 21-50: fatta buia la stanza s'accosti una candeletta accesa alla lente. parini
che l'unghia non calchi, né s'accosti al luogo magagnato. ariosto, 12-1
quando in casa sale, / non s'accosti al caldano né al cammino. carena
arlotto, 85: se te gli accosti vedrai che pute di lezzo come uno carnaio
rosso e nero: chi troppo s'accosti, non riesce più a leggerlo, /
attaccarsi ad ogni cosa, che loro si accosti, nella quale, per pochi che
/ fa che in su il mar s'accosti: -in uno bolle, / l'
tommaseo, 1-140: lo prega le si accosti al letto, / e,
fatai conocchia, / che non s'accosti il ferro al bruno stame / se prima
a me è paruto che più si accosti al conveniente e al vero il dire
mano. bocchelli, 1-i-41: se ti accosti ai sacramenti, dopo che abbi accettato
cioè il toscano dialetto, per quanto si accosti più degli altri all'illustre e comune
è meglio disposto, a quello s'accosti. onde in prima consideri a che debbia
quale perde ogni dignità non appena s'accosti il vivandiere. palazzeschi, 3-19: tra
). magalotti, 21-37: s'accosti per di fuori del suddetto vaso una
il gallicanismo, io... mi accosti a certe esagerazioni professate da parecchi fautori
. algarotti, 1-286: enea si accosti a lei, perché almeno si esplori se
ii-246: avvenga ch'io non mi accosti alla gloria, né al grado di
per mia fé, se tu te accosti in qua, io te darò diece ferrite
crini sparsi; e tale a me s'accosti. de sanctis, petr., 22
animo d'ogni femmina a cui t'accosti,... era paragonabile almeno alla
/ dalla sua polve, e gli s'accosti. -colare a fondo: colare
nel popoloso foro della città, e accosti a lui il tozzo, sdegnosamente gittatogli
chi ha il dente ghiaccinolo non s'accosti ». -giglio ghiacciolo: varietà
ii-246: avvenga ch'io non mi accosti alla gloria né al grado di cotante
morir di pena un assetato, che vi accosti le labbra. manzoni, pr.
1-xxxiv-166: incauta lodoletta a che t'accosti? -sostant. tasso, 14-58
fanno che la indole dei vetturini si accosti a quella dei bardotti: la stizza
e'possa con la sua faccia si accosti il più che può a'lati delle altre
.]: se un conduttore inducente s'accosti a un corpo isolato, questo si
. caviceo, 1-4: ora t'accosti a coteste infanciulleze, quale repugnano a
fanno che la indole dei vetturini si accosti a quella dei bardotti, la stizza,
riuscì a un'invenzione che vagamente s'accosti a questa realtà. 3.
o scarica lacerante; se invece gli si accosti una punta metallica, il conduttore si
, grida l'angel, non s'accosti alcuno / profan, che il loco a
: chi è di dio mi s'accosti e ciascuno si cinga la spada. bibbia
a'capricci; ma si discenda e si accosti a'particoportanza preponderante alla logica. -anche
., 9-63: allora gli s'accosti [ai vitelli] il bifolco con dolci
. saba, 212: lusinghiera t'accosti, e già t'invola / delizioso timore
il male, e per aiuto ti accosti alla iniquità e, sotto coperta di carità
reno, deve guardare bene a cui l'accosti dal lato le alpi. -essere
somiglianza di lucido smalto, che si accosti al citrino. questa pietra è di
. it., i-12: quando ti accosti a quella poesia che dante chiama «
ubbidendo alla maggior forza, non si accosti al perpendicolo nel tuffarsi dentro dell'acqua.
davanzali, ii-59: nel mare i vascelli accosti e volti a terra stavano pronti minacciando
] tanto di garbo insieme ch'ella s'accosti... a'grandi più tosto
profondamente in ogni uomo, che si accosti all'opera d'arte e senta tremare
pulci, 11-12: ignun non mi s'accosti, / che gli farla che le
scoppiando una scintilla sul vicino che se gli accosti. se da quel corpo invece si
, ii-239: l'ambra, se vi accosti il fuoco, arde come facellina,
estingue e manca / nuova materia oleaginosa accosti, / sorge improvisa più vivace fiamma
ii-239: l'ambra, se vi accosti il fuoco, arde come facel- lina
: ciascuno a cristo quanto può s'accosti, / pregandol che ci dia lume ed
civiltà l'oriente, se non s'accosti alla meglio intesa unità. 5
: il santo legno adunque a voi s'accosti, / mentre con esso in man
della commedia tavernaia o d'osteria non s'accosti o alla mimica oscenità, molte regole
simili altri edifizi di legno non s'accosti o per salir sopra le mura o per
a'capricci, ma si discenda e si accosti a'particolari. p. verri,
altro maligno movimento d'animo vi s'accosti. guarini, 1-62: il pastorfido
guarini, 69: se troppo t'accosti e troppo il tenti [amorei,
... che non vi si accosti mai né brinata né nebbia né bruchi né
entrata, né anche mi pare vi si accosti a un pezzo. g. correr
e pelliciati / quando te gli accosti appresso / pare un avel d'amorbati.
leggere, tu via via a me t'accosti, / pieghi su me con ciglia
da opere di difesa foranea, da accosti numerosi e accessibili, da tutti 1
l'autorità sua, par che si accosti a quella opinione, dando per esempio della
abbagda ogni vista creata che se le accosti. bruno, 3-285: la potestà
inopia d'erudizione e di forze taluno s'accosti a decidere e sentenziare? chiari,
al contrario, che l'austria si accosti alla francia e all'inghilterra e prenda
fammi degno ch'io con debita divozione m'accosti al tuo altissimo sacramento.
in mano, e che non vi si accosti mai né brinate né nebbia né bruchi
e identità de l'infinito non più ti accosti con essere uomo che formica, una
stile, / vien ch'io l'accosti in fra le dita ai fiuti, /
da siena, 1-86: quanto più t'accosti a lui [dio] tanto più
che il rame bianco dei chinesi si accosti molto per la composizione all'argentone.
assiderato e rattratto dalla superstiziosa pedanteria ti accosti alla lettura di persio, non toccare
voglio che v. s. s'accosti al padre don pietro di san luigi.
sé una persona; impedire che si accosti un animale. c. gozzi,
: mi comanda che a lei non s'accosti / uomo veruno e che io da
martello, 6-ii-133: pur gesù mi s'accosti: bench'io noi miri, amore
la medesima terra stritolata, acciò si accosti, s'unisca e abbracci i medesimi
ghirardi, 106: voglio che tu t'accosti a quella casa che tu vedi dipinta
, 12-16: mi sembra che si accosti il momento in cui tutte le opinioni
sente / ch'i'cheto a lui m'accosti in tempo scuro, /...
: quando un ferro rovente a caso si accosti alle mie membra, risento un dolor
cuore assiderato e rattratto dalla superstiziosa pedanteriati accosti alla lettura di persio, non toccar persio
ubbidendo alla maggior forza, non si accosti al perpendicolo nel tuffarsi dentro dell'acqua
quale perde ogni dignità non appena s'accosti il vivandiere. tombari, 4-76: non
animo d'ogni femmina a cui t'accosti, sì fatto secreto era paragonabile almeno
, il qualnon permette che a te si accosti con libertà chiunque vuole: altrimenti il
delle voci, la cui significanza s'accosti a 'bisogno', e pigliam questa appunto
il timone in modo che la nave accosti dal lato sinistro., 'sinistra
de'tagli sia sinuosetta, che non s'accosti al muro; ché, fregandovi o
tagli sia smussata, che non s'accosti al muro. 6. milit
di cristo, i-14-3: se tu t'accosti più alla tua ragione e industria che
perché cresciuti uno sull'altro o troppo accosti. -applicato in corrispondenza di un
cxxi-iii-651: respiro, con te! tu accosti bene 'fede e programmi'alla tendenza vociarda
notte che la distrazione del giardiniere lo accosti senza serrare. tecchi, viii-34:
, i-347: state attenta che non si accosti ai vostri bambini alcuno che abbia commercio
si troverà alcun serio appaltatore che si accosti agl'incanti. = deriv.
un succio, / lascialo ch'e's'accosti, / ma quella leccornia fa che
crescimbeni... par che si accosti a quella opinione, dando per esempio della
commedia tavemaia o d'osteria non s'accosti o alla mimica oscenità, molte regole
, secondo a che vocale s'accosti. manzoni, vi-1-389: in italiano,
il dimestico compagno biancuccio e vermigliotto s'accosti al tuo lato. -vezzegg. vermigliòccio
cxxi-iii-651: respiro, con te! tu accosti bene 'fede e programmi'alla tendenza vociarda