. soffici, ii-13: io stesso mi accorgevo per più segni che la faccenda non
mi pareva di andare avanti e non mi accorgevo invece di andare indietro perché la vita
e anche senz'aprire gli occhi m'accorgevo che si passavano, su ponti variamente
, dopo l'ultimo tentativo, mi accorgevo dalla sua faccia raggiante che il lurchi
, poteva anche darsi; ma mi accorgevo che per loro ero soltanto un chiacchierone.
ai miei proponimenti e non me ne accorgevo. d'annunzio, v-2-30: avendo.
, iii-56: qualche anno fa mi accorgevo a volte con dolore che la mia
, iii-56: qualche anno fa mi accorgevo a volte con dolore che la mìa
per una pagina o due e poi mi accorgevo di aver ammucchiato una quantità di frasi
, iii-56: qualche anno fa mi accorgevo a volte con dolore che la mia mente
facesse baccano. palazzeschi, 3-9: m'accorgevo altresì, in tale comunione, come
fiorita, un somarello modesto, m'accorgevo del romore poetico solo perché ad un
mostra di dormire; ma io mi accorgevo che vegliava e che il suo cuore
con il pittore. ma io mi accorgevo ben presto che, per quanto si sforzassero
, 5-240: per la prima volta m'accorgevo dell'età di maddalena. nel suo
cecchi, 2-35: andando attorno, m'accorgevo che l'impressione di solitudine proveniva soltanto
. civinini, 7-36: io m'accorgevo alle volte, nelle nostre conversazioni,
mente e mi riapplicavo allo studio, mi accorgevo che qualcuno, cioè il demone,
mi aveva colto sulle labbra, mi accorgevo che era del tutto senza senso e
d'annunzio, rv-1-589: quando m'accorgevo che ella dormiva, dal suo respiro
daniello, 118: io non mi accorgevo del ruotare che io faceva, se non
dello studio paterno)... m'accorgevo del faticoso sforzo ch'ella faceva per
solo una dozzina: eppure me ne accorgevo bell'e da solo che le mie
se stessa. bernari, 8-205: mi accorgevo che... questo rifiutofaceva parte del
rifare solo una dozzina: eppure me ne accorgevo bell'e da solo che le mie
ferd. martini, 5-55: m'accorgevo che la mia erudizione lo soggiogava. fogazzaro
. vasari, 4-ii-480: non mi accorgevo che questo errore mi straginava a quella
voce. arbasino, 1-319: accorgevo appena che la callas ormai entrata spiegava
moretti, ii-270: non m'accorgevo che i gradi della scala erae di
guatava storto. banti, n-77: mi accorgevo bene che i miei compagni mi guardavano
arbasino, 3-27: non me ne accorgevo... ce ne ho messo del
gelava nel collo e anche le mani mi accorgevo che tremavano di un albare malessere.