di acclamare), agg. che acclama, che applaude. soffici,
(femm. -trice). che acclama, che esalta. l.
, 5-2-373: ben tosto ravvedutisi i popoli acclama tori di si rea femmina,.
la plebe è sempre / briaca e acclama chi le dà più rosso / spettacolo
corona. grafi 5-704: oggi t'acclama [la plebe]; / ti lapida
col terrore e con la forza vuole ed acclama il re popolare. 7
, che applaude. -anche: che acclama o che festeggia con gesti e con voci
giornali pubblichi / editor benemerito / ti acclama ogni preterito. -con allusione a denominazioni
o ammiratore di modesta levatura, che acclama per adulazione. papini, iv-594:
dagli alti rami. -che acclama ad alta voce o accoglie con ovazioni
più ascolto ad alcuno. -che acclama, per lo più in un luogo pubblico
, 11-134: sbircio il dottor iseo che acclama ogni qualvolta sottolineo le attrattive di una
, 11-134: sbircio il dottor iseo che acclama ogniqualvolta sottolineo le attrattive di una località salvaguardata
città, in una folla che ci acclama e ci adora. -con riferimento
; l'onda fumiga intorno, il popolo acclama e applaude. comisso, v-301: