quella sillaba va innanzi, quando l'accento si truova nella penultima sillaba. l
il basso segue la misura più estesa di accento maggiore in maggiore. le altre parti
misura più ristretta di qualunque in qualunque accento. 51. sm. ant
verso o di una poesia oppure l'accento tonico di una sillaba (la scansione
su una più o meno regolare cadenza di accento e sulle calcolate disposizioni delle parti (
: non c'e parola mai senz'accento, né periodo senza ritmo.
si rimescolò, a quell'accento. era come un'eco ritornante,
4. ling. ritrazione dell'accento: fenomeno fonetico che consiste nello spostamento
fenomeno fonetico che consiste nello spostamento dell'accento di una o più sedi vocaliche,
: la ragione di questa ritrazione d'accento non può esser dovuta che a quella
bolle 'bulbo', con ritrazione d'accento. rocambolescaménte, aw. in
latino o quechua? na un solo accento. / e dopo dove scende /
squillando / de la battaglia il sanguinoso accento. marino, 1-4-56: sono i
diceva un canto di dante con un accento stupendo, con un'intelligenza acutissima.
. ma si snaturò l'alfabeto e l'accento, si disfioro l'eleganza e la
pascoli, i-972: noto è quell'accento che i romanisti chiamano il secondario delraccentazione
piano rispetto a quello pateticoespressivo e l'accento cade sull'originalità e sull'individualità all'
. e. gadda, 15-51: l'accento non sarà sempre quello di chàlons o
o di siena, ma insomma è un accento più liberato e più puro d'una
ella riacquistò la parola, ma con accento ancor rotto dal terrore. borgese, 1-130
di dodici sillabe o di dieci con l'accento su l'ultima. minturno, 69
delfiultimo, causata dalla mancanza di un accento tonico e quindi d'una posa grave della
: il comandante, col suo schietto accento del quartiere di prè e con un cipiglio
dei dialetti del lazio settentrionale (un accento, una pronuncia). moretti,
, un po'cadenzata, con quell'accento marchigiano che non si sa bene se si
, di origine indeuropea, con spostamento d'accento (ma è sagoma in oudin,
progresso d'una vigoria e gravità d'accento serio e commosso. -che si
. figur. discorso (e anche l'accento con cui è pronunciato), ragionamento
della nostra patria », ripetè con accento commosso ». bacchelli, 1-i-160: «
. sinàpi (v. senape) con accento lat. rispetto a quello greco.
carcere,... mi narrava con accento di favola i suoi viaggi in vagone
o imprecava dicono imi tando il suo accento alterato, 'corpo! ''sangue! '
rivede », ripetè di rimando con eguale accento di sarcasmo e di sfida. «
all'oratore e gli diceva con il suo accento sardagnolo: « ma lei è dei
termine è dovuto alla pronuncia medievale con accento tonico sull'ultima sillaba. sataneggiare,
a mao sul piano economico che spostano l'accento
-caratteristico degli abitanti della savoia (l'accento). carducci, ii-n-122: ah
naso aguzzo, e che parla pietrasantino coll'accento savoiardo. -che sostiene l'
tutti i valori vocalici e consonantici (accento, timbro di voce, tono, sonorità
modello. capuana, 1-i-299: l'accento sbiaditamente veneziano dava un fascino deliziosissimo a
7: stupiva perché in genere l'accento romanesco suggerisce disordine e sbracaménto. u
completa uniforme di pompiere, con uno sbracato accento ligure. -incontenibile (un
accostò a federigo e gli disse con accento sbrigativo: « è il vostro turno
suoni aspri (una parlata, un accento). lomazzi, 304: del
me: non gli credere: attendi all'accento con cui pronunzieranno le parole di lode
piccina » disse un di coloro coll'accento forestiero. « noi siamo comandati e
citrì, frinfrì, frinfró, tutte coll'accento acuto. = da cangiante
12-66: le domande son proposte con l'accento di uno per il quale sia
salvini, v-i-2-6: quando l'accento toscano va oltre, si scamisce il
luoghi, e sul dittongo e sull'accento. 5. limitare, ridurre
stigliani, 19: misura esso accento nostro... nel tempo la
'o'breve latino quando porti l'accento, come l'* iè'è prodotto
latina, quando pur non sieno in accento, ci dànno sempre la vocale scempia (
! inutile rovello / per un mùsico accento! / i becchi senza presa accoglie il
/ sentir col suon fé il doloroso accento, / pria che schiarisse il ciel
nel loro schietto italiano, con quell'accento duro e ribattuto che dà forza uguale
intrecciar dure dolcezze. / quando schiude un accento / tremolante e soave, / quando
dire una frase cortese con un leggero accento spagnuolo. 4. vivido,
beethoven » disse elena, con un accento quasi religioso, arrestandosi esciogliendo il suo braccio
prato, avendo voglia d'offen-voglion segnar coll'accento, perché altrimenti potrebbono derlo della
leopardi, 22-148: soleva ogni lontano accento / del labbro tuo, ch'a me
voce del suo padrone col pretenzioso e nasale accento napoletano gli faceva parere la sua più
corona e del paese, di prorompere con accento scolpitamente baritonale nei seguenti termini.
», mi diss'egli con un accento scolpito e meno umile che non sonassero le
dell'italia centrale. parlava con un accento scolpito che piaceva a stefano.
-fatto cadere in modo erroneo (un accento). p. fortini, 1-476
fuor dall'ispida barbaccia, con un accento inesorabile e fermo quanto questa sua lapidaria
vien l'uso di lui [l'accento] a bisogno in alcune parole chealtro vagliono
», rispose lucia, con un accento soave di scusa. di giacomo,
), agg. che ha l'accento sulla terzultima sillaba (una parola).
lenzoni, 132: lo accento acuto, posto più sopra una sillaba
più s'è voce sdrucciola, che l'accento abbia su la primiera sillaba, seguiti
zanotti, 1-7-6: se caderà l'accento nella penultima, la parola si chiamerà
ha 'soverchia', e supera e sposta l'accento, rendendo sdrucciolo il verso, che
degli sdruccioli lo ha fatto l'accento oltre la terza sillaba dal fine si allontana
: costituita da una parola con l'accento sulla terzultima sillaba. varchi, 3-209
. varchi, v-714: quando l'accento acuto non è né sopra l'ultima
hanno sempre nella loro innanzi penultima l'accento. chiabrera, 552: questi sono
14. gramm. e ling. accento secondario-, nelle padai giovani secondati dal
presidente manin. role polisillabiche, l'accento che cade sulla sillaba -appoggiato, spalleggiato in
pronome cne si affiggano, conservasi l'accento della prima voce, perdesi quello della
fonetico; sillaba su cui cade l'accento. giorgio bartoli, cxli-354: ma
, 62: la sedia di questo accento fu appresso a'latini su una delle tre
cui si indica convenzionalmente la sede dell'accento tonico sulla sillaba di una parola e
e il timbro di una vocale; accento grafico. buommattei, 62:
come si vede, per segnar l'accento, non si dovrebbe chiamare accento,
segnar l'accento, non si dovrebbe chiamare accento, ma segnaccento, o notaccento,
comp. dall'imp. di segnare1 e accento (v.). segnàcchio
qualcosa con l'uso di segni convenzionali (accento, tratto, sottolineatura, ecc.
hanno dittongo, si voglion segnar coll'accento, perché altrimenti potrebbono pronunziarsi col dittongo
parentesi, apici, virgoletta, apostrofo, accento, che servono a indicare i rapporti
19: da questo seguita che l'accento italiano nostro non è triplice, quale
pubblici pascoli, i-989: l'accento grave serve a indicare le silla'grongo'
. sillaba semilunga: sillaba fornita di accento secondario, su cui è possibile
sillabe semilunghe sono quelle fomite d'accento secondario, che si può far sentire con
agg. parola semipiana: che ha l'accento sulla penultima sillaba e termina con un
). ling. che riceve un accento secondario (una sillaba, una vocale)
pausa, con leggiera meraviglia, con accento semitragico). = comp. dal
m. -chi). che riceve l'accento sulla prima vocale dello iato finale.
della terminazione in 'a'i nomi che l'accento ab moravia, ix-133:
, 2-266: parlava italiano con un puro accento veneto, sibilando gli 'esse', semplificando
-proprio di tale dialetto (l'accento). sacchi, 3-2-62: il
e nella toscana medesima altro è l'accento fiorentino, altro il sanese o il
il pisano. cinelli, 1-136: l'accento del conte era più esageratamente senese di
sue parole, tutte sonanti del suo accento, animate dalla sua anima e formanti
sentenza era netta, ronunziata con l'accento di un dolore virile. pirandello,
, il quale, si non servasse accento o numero, ogni cosa sarìa prosa.
pascoli, i-912: come il nostro accento permette d'allungare la vocale su cui
, ma la sua superficie voci di accento sessantottardo. r. pinzi [« panorama
sentito la stessa cosa: un primo accento di dolore e delusione.
ecc. buommattei, 62: l'accento nella nostra lingua è comportato fino alla
serie:... moralistico, accento particolare e particolaristico (1939),
): verso costituito da sette sillabe con accento fisso sulla sesta sillaba e uno o
potentissimo settenario, in cui la posizione dell'accento quasi senza limite ti dà le più
. cassola, 2-31: parlava con accento settentrionale, ma non riuscivo a capire
tommaseo, 19-88: ammezzò con l'accento francese le parole... e buttandovi
. region. parlare tedesco o con accento tedesco. baruffaldi, i-44: venga
: soltanto una sottigliezza atta asfibrar d'ogni accento efficace l'espressione potrebbe interpretare che abbian
teletonata] l'aveva fatta con l'accento romano...; ora, chissà
ora, chissà perché, sfoderava un accento quasi del nord. -assol.
, a sfumature, con un certo accento che aquilino non avrebbe saputo ben definire
» annunziò con una sfumatura di tristezza nell'accento. deledda, v-864: una certa
un'umile dignità ferma e coraggiosa d'accento e di parola, che...
ogni altracosa mi sgomenta il tono, l'accento della tua voce. -confondere,
e gentile / sgrupparsi a un solo accento per movere un cor vile.
, i-141: detta in quello sguaiato accento napoletano che è di per se stesso
parla greco, naturalmente, con un accento un poco sibilante. monelli, 2-189
2-189: riconobbi con tenerezza il noto accento grasso e sibilante quando cominciò a parlare
in parte parodia di un più nordico accento; lo spagnolo diventa un italiano da far-
diacritico, simile per la forma a un accento circonflesso, usato dai lapicidi romani (
con una tale sicurezza, un tale accento di assoluta sincerità che era impossibile non
« è la busacca » disse zebrino con accento sicuro. -con uso avverb
repellenza. 8. fonol. accento significativo o libero: accento la cui
. fonol. accento significativo o libero: accento la cui posizione nella parola non è
che imprigionasse in ogni virgola, in ogni accento, una bellezza assai più potente del
pronunziate ad un fiato e sotto un accento solo. regolette della nuova poesia toscana
allora, se v'è sopra l'accento acuto, la sillaba è lunga nelle
che otto versi di séguito abbiano l'accento su la medesima sillaba. d'annunzio,
mai non sento / altra sillaba, altro accento. quasimodo, 5-39: la pioggia
bianchi o neri / si formò sillaba o accento: / quel che ai greci era
stabilito in base al numero e all'accento delle sillabe. tommaseo, 3-i-164:
sillabico e che il tempo e l'accento dovevano sulle prime andare pienamente d'accordo
i-966: allo stesso modo è l'accento secondario sulle iniziali, sia che abbia
storia. 3. mus. accento ritmico in contraddizione con lo sviluppo metrico
sinfoniale: un errore d'entrata, un accento falso o smodato, una nota trascurata
nella vasca. 9. accento patetico di un canto, di un'esecuzione
, diviene motivo, battuta di forte accento e di spicco singolare nel sintagma della
su una particolare parola del contesto; accento di frase. b. croce,
. / canora discendea, co 'l mesto accento / de la versilia che nel cuor
spostamento, per esigenze ritmiche, dell'accento tonico di una parola sulla sillaba precedente
nelle solite considerazioni politiche senza trovare un accento di vera satira: la forma è
. oriani, x-5-5: l'accento di quelle desolate parole era troppo smancerato
borgese, 6-99: pensavo, con indicibile accento / patetico, a questa mia povera
. -stretto, acuto (un accento, una pronuncia). salvini,
mare tutto -rendere meno avvertibile un accento metrico o un'intonazione retorica.
ultima, se qua non smorziamo un accento, là non lo carichiamo.
», rispose lucia, con un accento soave di scusa. molineri, 1-71:
/ canora discendea, co 'l mesto accento / de la versilia che nel cuor mi
: ricordo ancora... con quale accento unagiovane donna ebraica,... venuta
voce bassa, in ginocchio con un accento profondo di passione, volendo soggiogarla senza
malati »! scriveva al figlio con quell'accento giulivo e solenne che aveva nel parlare
a un liberalismo radicaleggiante e con qualche accento di solidarismo. = deriv. da
bellebuoni, 1-42: 'sommità'senza l'accento sull'ultima vale qui 'somma, totale'
-cadere su una sillaba (l'accento). sacchi, 3-23-114: che
prima e nell'ultima sempre suoni l'accento. 9. essere vivo nella
tetra, triste, sopranaturale, con un accento che una mente umana non può imaginare
l'intensità, l'intonazione, l'accento, la pausa; svolgono una funzione
per la nostra lingua: e cioè l'accento, l'intonazione, la durata,
. cadere su una sillaba successiva (un accento). tesauro, 2-130: nelle
tasteggi su, di rado esce un accento armonioso. baldini, 9-216: di poesie
dire di essere la cameriera? l'accento straniero di grazia non era sospettabile?
sm. nella teorica musicale futurista, accento di durata diminuita della metà o di un
. = comp. da sotto1 e accento (v.). sottoacetato
tacére 'gettare', con cambio dell'accento per attrazione del suffisso -ictus.
lagrima poi dal ciglio, non un accento poi dal labbro ti cadano a lamentar
infima alterazione di massa sillabica e d'accento... permette di spaccare il verso
ad alta voce, col suo forte accento spaesato, libero, che non si
di stregoneria. -scomparsa di un accento intensivo. pascoli, i-923: è
i-923: è naturale che, tornando quell'accento primitivo a valere e tornando alla sua
valere e tornando alla sua prima natura di accento melodico e non intensivo, cessino anche
. marino, 1-7-25: ogni semplice accento era parola / che parlando di venere
: spegnere..., con l'accento sull'a, per bacco! e
le quali sempre nella penultima hanno l'accento. sì come questa avere si vede:
un pezzo di epopea dell'avvenire: ogni accento e sogghivita, si alzano di dietro
, non curvo (una linea, un accento). lenzoni, 131: negli
damo una ragazza di siena affermava con accento spiccato: « ei mi scriveva più riposato
egli le disse addio, commosso dall'accento suo stesso. borgese, 1-163:
è così », disse pietro bemardone con accento spicciante dal più chiuso e più profondo
che io non parlava, riprese con accento più spiccio: « io spero che mi
amicis, xii-450: io sentii nel suo accento una vampata di gelosia otelliana, che
terra francese... e quando l'accento francese mi spirò intorno all'anima,
seconda lettera. piccolomini, iv-68: quell'accento che denota o tuono o spirito.
tempo speso nel pronunziare il vocabolo, l'accento riguarda l'intensione della voce, lo
meglio ancora tener testa alle ragazzine dall'accento malizioso che ho incontrate al compleanno delle
. tr. figur. emettere parole con accento acuto e stridulo (e introduce il
nuova poesia toscana, 429: quando l'accento è su la prima, allor seguita
spolverino di tela e il più schietto accento toscano, è tutto occupato del prezzo del
(un verso) o che ha l'accento sulla penultima sillaba (una parola)
31: trenta maniere di versi abbiamo dall'accento nostro e non più né meno.
. 12. gioc. spostamento dell'accento: gioco di parole per cui da
di diverso significato cambiando la posizione dell'accento tonico. -in enigmistica: indovinello la
nell'individuazione di una parola il cui accento è stato modificato rispetto a un vocabolo
primo (anche nell'espressione spostamento d'accento). c. l. musatti
fini espressivi, la caduta di un accento. tommaseo [s. v.
s. v.]: spostare un accento, dicendo per esempio umile per ùmile
spostava sì audacemente ogni pausa ed ogni accento, che in cotali brutte sue stonature
-determinare un avanzamento o una ritrazione dell'accento (una legge fonetica). 8
uale quell'arte di ricerca sposta il suo accento sull'interesse ell'idealizzazione. fenoglio
ma trovi anche spot per illuminazione d'accento, lampade da tavolo, palafoniere specifiche per
e più che dalle sue parole dal suo accento sprizzava quel pungente sarcasmo che solo gli
al tono grave e languente, all'accento lontanante e sprofondante della chiusa.
caro governo non vuole nella stampa un accento che sproni generosità -eccitare, spingere
squillando / de la battaglia il sanguinoso accento. 9. per estens.
parole di molte sillabe che hanno l'accento massimamente nella penultima. cebà, i-76
). lenzoni, 132: lo accento acuto, posto più sopra una sillaba
ix: questa fantasiosa composizione porta l'accento sulle più belle prerogative del pasini,
. carducci, iii-23-306: ha un accento d'orrore dinanzi al suicidio che allunga
sgraziato. -accento stilistico-, l'accento dominante in una frase o in un
», disse d'un tratto con accento di autorità stizzosa il vecchio che chiamavano giacomo
spostava sì audacemente ogni pausa ed ogni accento che in cotali brutte sue stonature, ogni
straniero], mio caro, l'accento oratorio, e a ogni parola dà il
, e a ogni parola dà il suo accento grammaticale, spesso anche storpiandone il tempo
i-920: persistendo nella prima quel primitivo accento melodico, la parola non resta mai
si fa strada una maggiore intensità dell'accento radicale, specialmente nel discorso affettivo.
il vergognoso un bellissimo linguaggio senza quasi accento, ma di cadenza e suono quasi perfetti
fin il modo vocale del dimandare, l'accento umano di chi interroga e implora,
princìpi generali. -pronunciato con l'accento tipico di un ambito ristretto di parlanti
parole dette fra i denti e con accento stretto e nasale. fenoglio,
borgese, 6-99: pensavo, con indicibile accento / patetico, a questa mia povera
... pareva, strillente e senz'accento, sdrucciolare inavvertita fuori dell'anima.
marchesa colombi, 23: dissi coll'accento strisciante della noia: « mamma,
, con uno strugs'mento immenso nell'accento e nel viso. pirandello, 8-809:
de amicis, xii-451: sentii nel suo accento una vampata di gelosia otelliana che abbracciava
mi studiavo di dare al mio discorso un accento freddo e distaccato. 12.
che sobillante. bartolini, 15-357: l'accento è gutturale: suasivo come quello delle
avevano tolto fin le ultime traccie dell'accento e delle maniere di donnafugata. bernari
gli astanti a ripetere l'istoria coll'accento di una indegnazione sulfurea. g.
, l'opera di kieuholz trova il suo accento più personale. = comp
... pontmartin ha un profondo accento di verità. ojetti, ii-229:
che si sforza di essere misurata di accento, ma è piena di pianto e
con supplicazione. bersezio, 3-335: nell'accento, la poverina, per la
pronunciate a due passi da me con accento di supplicazione più che di domanda mi
soffrì quando le tornò in mente l'accento caloroso, l'accento supplichevole di tancredi
tornò in mente l'accento caloroso, l'accento supplichevole di tancredi mentre pregava lo zio
del primo novecento... un accento di tipo intemazionale, privo di carattere.
suo svizzerismo espresso con un così virulento accento milanese. = deriv. da svizzero
è fra l'altro smorzato il primo accento) della sommessità, della tacitazione,
tutte le sillabe accentuate, cioè d'accento acuto, tutte parimente le areb- be
atti,... diede in un accento di esclamazione. idem, 18-i-1139:
tasteggia su, di rado esce un accento armonioso. cagna, 3-210: la
e alle corde mal temprate / roco accento / accoppierò. tempratóre, agg
nell'abbigliamento, nel moto, nell'accento è indizio di feminile animo voluttuoso.
vulgare, perdere 'r', quando l'accento aguto si riposa sopra po'. castelvetro,
, la sillaba su cui cadeva l'accento principale della parola quando la penultima era
in essi la penultima lunga, l'accento poteva cadere sulla terzultima anche quando la
la sillaba su cui non cade l'accento. patrizi, i-270: il qual
l'avere o non l'avere l'accento? carducci, iii-20-140: la stanza andava
o che ne è tipico (l'accento). gozzano, i-1021: il
, con asprezza, mettendo nella voce un accento teutonico che di solito gli riusciva di
: angiolina sospira l'ultima esclamazione coll'accento del più vivo cordoglio; ma la
2-496: quanti poi che ovunque trovano l'accento grave o l'apostrofo sopra vocale lo
fatto e ragion, tal ch'un accento, / un titolo d'un 'i'non
cilicio. s. 4. ling. accento tonale, accento musicale.
. 4. ling. accento tonale, accento musicale. maria maddalena de'
, iii-339: ve dell'accento musicale o tonale o 'tono'non è la
). ling. nella lingua ad accento musicale, unità minima di intonazione.
sillabe d'un enunciato, dall'ultimo accento forte alla fine. = deriv.
2. ling. che riguarda l'accento o il tono di una parola.
di una parola. -in partic. accento tonico: v. accento, n.
-in partic. accento tonico: v. accento, n. 1. - sillaba
vocale tonica: quella su cui cade l'accento principale. pascoli, i-972: 'venìrà'
articolato, di una voce. -anche: accento tonico di una parola.
liburnio, 100: eziandio l'accento nomasi tono, ma è latino vocabolo
2-47: il tuono, altrimenti chiamato accento, è acuto, grave e circunflesso.
), 482]: nel caso dell'accento musicale o tonale o 'tono'non è
modello toscano; pronunciare una parola con accento toscano. chiabrera, 577: la
, 6-47: contaminando per me il suo accento partenopeo con un piemontese nostalgico di giovinezza
, nuca, collo'(con conservazione dell'accento gr.). tràccia1
traditore), talora con spostamento di accento; in conformità con l'esito metaplasmatico
antico pescate nel vocabolario e premuriate con accento transatlantico. 3. che è nativo
vulgare, perdere 'r', quando l'accento aguto si riposa sopra l''0'.
/ e d'om che muta parlar per accento: / non trae per senno al
disse con voce un po'trascinante e con accento indifferente: « buon giorno, signora
lat. tarentum) venne taranto coll'accento sulla prima: da naùjiaxxov (lat
al parlar dubbio; al non conforme accento /, parvegli a prima vista un forestiero
/ canora discendea, co 'l mesto accento / de la versilia che nel cuor mi
efficacia, cercando di coprire il suo accento regionale. -in composizione con altri
. redi, 17-152: 'trispiggio'coll'accento sulla penultima. il tri- spiggere.
: da questo seguita, che l'accento italiano nostro non è tnplice, quale era
, agg. ling. che ha l'accento tonico sulla quintultima sillaba (una parola
e letterario, 289: adoperò l'accento grave sulle parole tronche, semitronche sdrucciole
, regola in base alla quale l'accento tonico non può cadere più indietro della
segue la regola del trisillabismo (l'accento tonico). pascoli, i-918:
pascoli, i-918: ecco: l'accento, diremo, trisillabistico dei latini rifugge
, o però o elleno hanno l'accento acuto nell'ultima sillaba o nella penultima o
quando poi su le sillabe dispari fermasi l'accento acuto, allora riescono i versi a
sincope o troncamento; che ha l'accento sulla sillaba finale (una parola).
.): parola che ha l'accento sulla sillaba finale o che ha subito un
a sé una moltitudine ostile. ha l'accento e il gesto della sfida, il
13. alterare una pronuncia o un accento. trissino, i-xv: avvegnaché la
per non turbare il loro nat- tivo accento, si fa breve la detta sillaba,
[dicembre 1972], 28: l'accento è stato posto dagli organizzatori sul momento
inesperto il musico? o impercettibile l'accento? / finita l'armonia e la
quarta fa ufficio di posa e d'accento. gigli, 2-15: il c ha
, oggi in dabili che ripeterà con diverso accento ma con eguale intrepi- pieno sfacelo,
quelle [parole] che ci fanno l'accento sentire sopra l'ultima loro sillaba,
, un po'cadenzata, con quell'accento marchigiano che non si sa bene se si
, oltre l'un- denario con l'accento sulla penultima, sono quelli di dieci.
romana potensia non per ragione né per accento di convento universale fu acquistata, ma per
untuosamente il maggiordomo, anche lui con accento straniero. -con i capelli abbondantemente impomatati
urbano, tuttavia la sua voce ebbe qualche accento imperioso. pavese, 8-213: tipologia
or priore, non giudicandolo inglese dall'accento, si prese li rtà
/ e alle corde mal temprate / roco accento / accoppierò. batacchi, 2-219:
, 10-141: col vaglio ogni suo accento, ogni suo metro / crivella, e
, e variarsi qualche vocabolo o qualche accento, deve esser cagione che italiano non si
era la voce, la pronunzia e l'accento di una 'vasciarola', di una
aveva letto la prosa di giorgio con accento vibrato,... ebbe una leggiera
venezievole a me par di riconoscere questo accento melodico di cui si parla come d'un
venezievolménte, avv. letter. con intenso accento dialettale veneziano. carducci, iii-14-70
fanatico ammiratore di quella città gridava con accento di rimprovero: « come! non
piuma al vento, / muta d'accento / e di pensiero. bartolini,
, xii-72: all'audire il suo accento vercellese, pensai che fosse uno di quei
la prima volta un accento di apprensione. ridevano un po'verde.
vestono la parola, che sono tempo, accento e fiato, o vero aspirazione.
serrate. 4. figur. accento accorato, fremito nel tono di voce
assuefatto punto punto l'orecchio al rozzo accento delle villanesche cantilene. monti, xii-6-361
! » esclamò lo zio con l'accento vibrato e con la faccia spanta del
sarà prodotto dalla straordinaria vita, dall'accento tanto veritiero delle tue novelle. sinisgalli
occhiate dei gesti del l'accento dei sorrisi aveva tante parole come quello di
semiaperto. -vocale atona: priva di accento. - vocale tonica: v.
iv-1-481: con una volubilità mirabile, quell'accento ingenuo si mutò in una progressione di
disupplichevole, promiscuo e arreso mimetismo, l'accento mola- nese, malamente scimmiottato, aveva
... diede quella risposta con tale accento che un tare il trabocchetto tesogli da
iv-1-481: con una volubilità mirabile, quell'accento ingenuo si mutò in una progressione di
una zucca » risponde. il suo accento è desolato: desolato e virile come il
» disse la donna con uno strano accento di scusa « e ho preparato un po'
agg. metr. che si basa sull'accento. g. de robertis
, disse il conte riprendendo il suo accento calmo e perciò dolce ed ammaliante.
che gli toccò sul braccio / con accento lombardo. = comp. dall'imp
2. fonet. che, come l'accento italiano, permette di distinguere e contrapporre
tra loro (come per esempio l'accento delle parole canto e cantò composte degli
partic. riferimento alla parlata, all'accento, alla cadenza); garganico.
bianche, una delle quali parla con l'accento gemitante di campobasso. gemmoderivato
(1978), che mette l'accento sulle complesse relazioni tra generazioni e individui
. culicchia, 1-107: un nonnetto dall'accento straniero mi domandò se avessimo da qualche
inglesi nei mesi passati hanno messo l'accento sulla competizione con l'altra grande formazione
fra le file dei passeggeri con un accento posto sulla seconda parola, quasi a magicamente
momento la voce del giovane interpretasse con accento meno ostile ma più doloroso l'indimenticato
inindicabile il più importante di tutti – l'accento della passione. = comp
: laconferenzadipechino... pose l'accento su due parole chiave: empowerment (indica
arte d'avanguardia, sanguineti ha posto l'accento sul tema adorniano della 'museificazione'dei fatti
di tipo neokeynesiano, e porrei l'accento sul 'neo', che si compone di obiettivi
loro punto di cecità, quando vociano con accento di commiserazione dinanzi alla guerra presente.
aveva portato da laggiù oltre a un vago accento castigliano il ricordo della carne argentina.
che contrastano col suo parlare privo d'accento. pasquènse, agg. che è
della loro equipollenza)... l'accento serve di base essenziale al ritmo.
tuosiprofferirel'orribileparolacommercio! rispose il florenza con accento semitragico. r semitropicale, agg.
la voce, 234]: quel sincero accento e tremito naturalistico, breve, vacillante
7-ix-1990], 32: quindi sposta l'accento, subito, sulla notorietà, sulla