lat. abies abiètis, con spostamento d'accento, lat. volgar. * abiéte
sapeva citare all'uopo col suo largo accento veneziano qualche frase di voltaire e di
, 4-13: la sua voce mutò d'accento come se un'improvvisa volontà di sangue
accènto). segnare nella scrittura l'accento sulle parole. manni, i-210:
sole lettere si va segnando comunemente con accento; da cui si rendono eccettuati,
-segàto -si rispondeva noi. -badate che v'accento il capo con un nocchino.
pronunciare le parole, facendone sentire l'accento; scandire. 3. mus.
. -eseguire un brano musicale secondo l'accento, il tono conveniente. =
tono conveniente. = deriv. da accento. accentato (part. pass,
, agg. segnato con l'accento; che porta l'accento (sillaba,
segnato con l'accento; che porta l'accento (sillaba, vocale, ecc.
commuovere genti. = deriv. da accento (cfr. incentivo).
determinata sillaba nel corpo della parola (accento tonico). boccaccio, viii-1-241
). boccaccio, viii-1-241: accento è il profferere, il quale
prononziazione di voce, et è accento acuto, grave e circonflesso; e veggiamo
. salviati, ii-1-269: per accento nel volgar nostro si reputa comunemente..
spezialmente. buommattei, 61: accento, comunemente preso, si dice
anche a lui quadra l'etimologia dello accento. perché la voce, posandosi
parole. carena, ii-121: chiamasi accento la posa stessa che si fa, più
. fornaciari, i-49: si dice accento o, per chiarezza, accento tonico quella
si dice accento o, per chiarezza, accento tonico quella posa o appoggiatura di voce
pronuncia sola, lascia sentire il suo accento. d'annunzio, iv-1-153: l'apparente
., causata dalla mancanza di un accento tonico e quindi d'una posa grave
efficace. panzini, iv-4: l'accento nelle parole italiane tende a cadere sulla
indicare la sillaba su cui cade l'accento tonico di una parola; oppure distingue
con cui vanno pronunciate certe vocali (accento acuto, grave, circonflesso).
, v-133: qualunque sillaba ha il suo accento, il quale, se l'innalza
,... il segno del detto accento, più per costume e per consenso
perché serve... per segnar l'accento, non si dovrebbe chiamare accento,
l'accento, non si dovrebbe chiamare accento, ma segnaccento o notaccento.
o notaccento... l'accento segna dove si deve far la posa.
posa. resta a veder dove quest'accento, cioè dove questo segno si mette
le parole che non si segnano con accento, che non son quelle che con accento
accento, che non son quelle che con accento si segnano. carena, ii-121:
si segnano. carena, ii-121: accento, è un segno formato con una
posa. fornaciari, i-57: l'accento in italiano, per regola generale,
introdotti gli accenti. il grave è un accento che va da sinistra a destra (
anche nelle stampe comuni a segnare l'accento acuto: perché, benché, ecc.
era tempo. per indicare solamente l'accento tonico tanto è usare il grave che
autorità dello stato potrebbe imporre l'uso dell'accento. soffici, ii-280: un paio
.. gli pendevano a mo'd'accento circonflesso sulla bocca tumida. -figur.
o meglio poetiche, che pongono l'accento sulla comunicazione responsabile anziché sull'espressione libertaria
piovene, 5-262: vorrei mettere l'accento sopra l'associazione amici della musica..
la dividono,... quali coll'accento aspro e ruvido l'arrugginiscono. parini
zazzerati donzelli è certa sede, / ove accento stranier misto al natio / molle susurra
carcere, ed a certe parole ed all'accento mi accorsi che erano gentiluomini e calabresi
l'ulirio, circostanza provata vera dall'accento, furono accolti cortesemente. carducci,
/ canora discendea, co 'l mesto accento / de la versilia che nel cuor
sta. verga, 2-67: quel gentile accento toscano che sembra una carezza della parola
iii-436: gravemente così parlai con simulato accento straniero. ungaretti, iv-26: sono
e del ritmo dell'aria il patrio accento / che non riudrò con te, /
ogni soffio. baldini, 5-113: l'accento è un po'meno ita
. alvaro, 9-515: il suo forte accento dialettale evocò poveri paesi, il pane
una lingua straniera o l'italiano con accento esotico. calvino, 1-455: gli
piaceva anche la sua voce, il suo accento largo (doveva essere un romagnolo,
ii-328: dissero i figli in doloroso accento: / madre, dov'è per noi
già [le parole] con quell'accento d'umile preghiera, con cui erano state
leopardi, 31-47: ma se un discorde accento / fere l'orecchio, in
carducci, 616: oh che divino accento / ha su'tuoi labbri amor!
l'ideale avevano in lui il medesimo accento. idem, v-1-586: l'accento della
accento. idem, v-1-586: l'accento della sua confessione umana pareva approfondirsi.
lui ed egli l'annunciava sempre con accento infallibile, con la sonorità delle voci non
pensiero. baldini, 4-117: dall'accento, si capiva che uno doveva parlare
senza enfasi alcuna, ma anche con un accento di fermezza da non lasciare dubbi.
ii-126: quella fronte oscurata, quell'accento vibrato non denotavano che paura, egoismo
sentire come qui la forza e l'accento del secolo passato. 6.
, 22-146: quando soleva ogni lontano accento / del labbro tuo, ch'a
il menomo incidente, un suono, un accento, mi costringeva alle lagrime. collodi
suon rendea; / dando un l'accento acuto, un altro il grave, /
: la fistula dà fuor l'usato accento, / più tosto strepitoso, che soave
squillando j de la battaglia il sanguinoso accento. 10. accento ecclesiastico:
il sanguinoso accento. 10. accento ecclesiastico: formule melodiche dell'antica chiesa
, agg. raro. che riguarda l'accento. 9 gigli [gherardini]:
è quella che dà il suo giusto accento alle sillabe, adesso allungandole, adesso abbreviandole
', e anche * pronunziare col dovuto accento '. tommaseo-rigutini, 1300: accentare
accentuarle. rigutini-cappuccini, 5: poiché l'accento è un inalzamento della voce sulla sillaba
), agg. segnato con l'accento; pronunciato fortemente. annotazioni sul
nel linguaggio musicale per dare il conveniente accento e espressione a una frase o a una
capo, come una monaca. accento, agg. accigliato. paolieri
. salviati, ii-1-270: scrivonlo [l'accento grave] ancora la maggior parte de'
sempre le stesse parole, con lo stesso accento, in un modo accorante. pirandello
dicevano ad ogni porta, con accorato accento: « bello, bello! ».
detto di parola, che ha l'accento sulla prima sillaba. = voce dotta
4 estremità 'e róvo? 4 accento '. acrotoràcici, sm.
acuti. 9. gramm. accento acuto: piccolo segno obliquo (da
parlava senza sorvegliarsi, e il suo accento ligure, ora a galla, gli
2-591: riudiva in quel linguaggio un accento e una cadenza ch'egli aveva dimenticato
dire ferirmi affissamele, e con un accento solo. = comp. di tf
sensibile, si fermasse ad osservare che l'accento cadendo sulla settima sillaba...
scappar di bocca qualche non ben terminato accento. magalotti, vi-160: l'occasione di
che, sì come abbiamo detto, è accento di dolore. e mettendo ora
sa tirare sino in fondo e dare accento artistico e proprio al quadro cominciato,
. alacre): con spostamento d'accento. cfr. isidoro, 10-6:
voci vecchie...; con l'accento d'uno o d'altro dialetto.
. passavanti, 229: quali coll'accento aspro e ruvido l'arrugginiscono [la
annunzio, iv-1-663: sentendosi da quell'accento indovinare e commiserare, egli sentì in
giorno, / quando soleva ogni lontano accento / del labbro tuo, ch'a me
tentando di dare alla sua voce un accento di passione appreso dal primo amoroso giovine
e da una lunga (con l'accento su quest'ultima), e
secondo che le forme verbali abbiano l'accento sulle desinenze o sulla radice: pres
dello stile, della sintassi, dell'accento). gioberti, iii-65: né
sviaov: l'ital. ha conservato l'accento greco, adottando altro suffisso (cfr
terzultimo. bembo, 2-137: l'accento [di ameriano]... sopra
più: se d'una, l'accento è su quella...; o
varchi, v-165: i latini ponevano l'accento acuto, il quale è quello che
mortale. 3. apostrofo, accento; segno matematico, in forma di
la voce appassionata diveniva imperativa in quell'accento sicuro. 3. vivamente interessato,
, che resta, sempre si sente l'accento, che rinforzando la voce, l'
. perciocché non si può far forza né accento acuto in due luoghi, e quando
italiane, e ariette in musica con l'accento francese, che alcuna volta farebbe ridere
deledda, ii-838: già nel solo accento di quella voce che s'era come
. passavanti, 229: quali coll'accento aspro e ruvido l'arruginiscono [la
: la lingua articolar non può l'accento, / che scoprir suol l'interno
all'orlo 7. ling. accento ascendente: elevazione gradel tappeto, che
angolo dell'attaccatura delle foglie allo posizione all'accento intensivo proprio del lastelo, o dei
tino e dell'italiano). v. accento, ojetti, ii-759: sai
: e non s'era inteso il doppio accento / del cucco: -un giorno
, se e'vi si mette l'accento circonflesso coll'aspirazione, suona un'altra
pienamente. passavanti, 229: quali coll'accento aspro e ruvido l'arruginiscono [la
assenso, concluse in quel suo spiccato accento napoletano: -quattro mesi si respira,
parlava senza sorvegliarsi, e il suo accento ligure, ora a galla, gli
abbia assuefatto punto l'orecchio al rozzo accento delle villanesche cantilene. giordani, ii-123
atonia, sf. ling. mancanza di accento (o tono).
, agg. gramm. che non ha accento tonico (vocale, sillaba,
rime con la cera, / ad ogni accento far gli equi- vocuzzi.
tentando di dare alla sua voce un accento di passione. 2. rifl.
bàbord, docum. nel 1483 (l'accento circonflesso riflette la forma basbord, per
'; ma anche, con l'accento balio, dal fr. bailli (cfr
-balle, disse una magra e sfiorita con accento sfiduciato, padroni ci saranno sempre.
, sf. ling. costante posizione dell'accento sulla terzultima o penultima sillaba (
(cioè, atono): rispetto all'accento tonico (e si dice di sillabe
specie pisana) si accorda con l'accento catal. e spagn. bàscula
è. salvini, 30-2-122: l'accento grave (il cui ufizio è bassare
che converrà, che si pianti un accento in testa a me, te,
, risuonava in esse a ogni modo tal accento di natura e di verità, che
come bec d'asne, perciò l'accento circonflesso). bedanatura, sf
= dal lat. epihania, con l'accento ritratto dalla forma classica epiphania: v
bellezza, bellezza mia! (con accento affettuoso e intimo; ma, a volte
le manette -si mormora da qualcuno in accento di viva soddisfazione - ma non ci
quantunque siano d'altra terminazione avente l'accento nella penultima, pur anche l'hanno intera
, un capriccio dell'andatura, un accento che dava al suo passo fluente e
bisdrùcciolo, agg. che ha l'accento tonico sulla quartultima sillaba. cattaneo
. cattaneo, i-1-270: dove l'accento non è segnato, s'intende che
, dando alla sua voce quell'accento ch'ella già per esperienza sapeva efficace
sulla bocca del petrarca, prende l'accento umile e accorato della preghiera cristiana.
volta m'era dato di sorprendere un accento bonariamente alterato sulla bocca del sereno
tutto, incontanente che sentì il primo accento d'essa, spiccata una cavriuoletta in
parla breve e basso, con un accento provinciale spiccato. palazzeschi, 6-398:
d-mano, d-ma. le sillabe avanti l'accento che non siano o prime di
-soggiunse dopo un breve silenzio, appoggiando l'accento in modo ironico sull'ultima parola.
toni alti la voce attingeva ad un accento selvaggio e più fondo, di una
dopo un breve silenzio, appoggiando l'accento in modo ironico sull'ultima parola.
7. figur. posarsi (l'accento). de sanctis, i-108:
forma del verso endecasillabo è quando l'accento, che cade naturalmente nella sesta,
sesta, si urta immediatamente in un altro accento, sì che la voce nell'atto
un quinario. pascoli, i-962: l'accento in tedesco cade sulla sillaba radicale mentre
le bocche cui tanto piace l'accento italo-gallico. per es.: * il
. e ciò aviene per cagion dell'accento, che rinforza la sillaba; il che
i miei passi: / se un lieve accento muovo al compagno, / ratto ti
òtiót; * voce '). l'accento sull'ultima nel verso dan
calore della passione, e il patetico dell'accento. foscolo, vii-208: al traduttore
/ canora discendea, co 'l mesto accento / de la versilia che nel cuor
. papini [accademia]: l'accento dell'amore maschio si muta nel cantabile
assuefatto punto punto l'orecchio al rozzo accento delle villanesche cantilene. vico, 365
, 1-300: incontanente che sentì il primo accento d'essa [sonata], spiccata
deve a un tratto sussultare al brusco accento di carcerieri che al suo proprio figlio
pronunzia una sola voce terminata con suave accento in un groppetto duplicato, con tal facilità
= deriv. da cattivol. per l'accento, cfr. tommaseo [s
alti fianchi,... l'accento d'oro, che esce estenuato e sonoro
le stesse parole, con lo stesso accento, in un modo accorante. e.
tassa. i col vaglio ogni suo accento, ogni suo metro / crivella,
ched davanti a vocale; anche senz'accento, che, specie nella grafìa antica)
: e si ricordi che l'accento, adottato dai moderni, non era segnato
kirm * verme '. l'accento della voce italiana dei primi testi
il chi va là. ci rispose con accento straniero, era un guardiano. pavese
suo linguaggio e nelle sue forinole quell'accento di misticismo e di vaporoso idealismo che
leggerlo... con tanto di accento acuto che pare un chicchirichì. faldella,
gente. nel plurale dicono * chifelli coll'accento sulla prima sillaba. soffici,
parla greco, naturalmente, con un accento un poco sibilante. 2.
cinabro / molle del labro / quando l'accento / sentii fluir, / sì acuto
del plesso. 4. gramm. accento circonflesso (o, semplice- mente,
, v-133: qualunque sillaba ha il suo accento, il quale, se l'innalza
; onde col circonflesso, che è accento di due tempi, si segna « servi
servi ». idem, 30-2-26: accento... non è altro che un
circonflessa. carena, 1-81: l'accento circonflesso sarebbe dunque un accento misto d'
: l'accento circonflesso sarebbe dunque un accento misto d'acuto e di grave, ed
collottola grassa, gli pendevano a mò d'accento circonflesso sulla bocca tumida, lasciando appena
voce). boccaccio, viii-1-241: accento è il profferere, il quale facciamo
. a circonflesso: a forma di accento circonflesso. ojetti, ii-622: nella
. 2. segnare mediante l'accento circonflesso. tommaseo [s. v
: circonflettere il dittongo, segnarlo con accento circonflesso. = voce dotta, dal
viene pronunciata da noi di solito con l'accento sulla prima sillaba. nessun'altra pronuncia
godeva particolarmente citare, col suo classico accento luganese, la strimpellata e la lirica.
182: osservo intanto... l'accento ingomma ed il tuono dell'espressione,
avevano tolto fin le ultime tracce dell'accento e delle maniere di donnafugata.
dei latini coesistevano, con l'accento della prima, che era melodico
in cui, come sapete, l'accento grammaticale coincide quasi sempre con l'accento
accento grammaticale coincide quasi sempre con l'accento ritmico. silone, 5-60: l'illuminazione
, agg. ant. e letter. accento collisivo: apostrofo. l
l. salinoti, 9-353: accento collisivo fu detto per segno della tolta
23. lo stile, l'accento inconfondibile di un artista, di uno
» esclamò benedetto con tal vigore di accento che il sottosegretario rimase immobile a braccio
e poi in plinio), con accento parossitono o proparossitono; altra forma,
, che ad ogni favilla d'impuro accento... in vasto inestinguibile incendio
« chissà, però » disse con accento comicissimo di diffidenza « che cosa tu
rendevano a quella roba melodrammatica il suo accento sincero, che nella lettura può
metrica dei comici aveva grande forza l'accento grammaticale. 9. sm.
'. per la formazione, cfr. accento. concentóre, sm. ant.
severa; oggi condanna colla parola, coll'accento che costringe il ribelle a gittare l'
il parlare acquistava potenza da'silenzii, dall'accento, dagli occhi, dalla luce,
chiusa * disse la paracci con l'accento di chi giura, la congiungeva al resto
92: cangiato è in tutto il consueto accento / e le rime d'amor alte
calvino, 1-307: ci considerava con l'accento di fastidio consuetudinario del maestro che non
volta rivela la sua ingenuità con un accento di maraviglia e d'indignazione. nievo
69: perché non corresponde alcuno accento / de la mia voce a l'
. * » comp. da contra e accento (v.). cfr. a
quegli, che di vederlo < contraccènto, accento secondario d'una parola composta, così
. controcassa. contraccènto, sm. accento secondario di una parola.
di 3. 2; spostamento dell'accento dai tempi forti a quelli deboli delle
, 69: perché non corresponde alcuno accento / de la mia voce a l'aria
pien teatro / tragedia innalza il doloroso accento, / volò l'impaziente ospite dotta
latente. serra, ii-293: l'accento commosso del vero si sente nei ricordi di
tassa. / col vaglio ogni suo accento, ogni suo metro / crivella, e
con maggiore o minore arte mette l'accento su alcuni lati dello spettacolo veduto,
3-1-142: non v'è parola, accento, né vi è cosa, / dove
. -verso dantesco: endecasillabo con l'accento sulla settima o nona sillaba.
. de sanctis, 11-183; l'accento del verso italiano, oltre alla sesta
dee far pausa più del soverchio sopra un accento, che si trova fuori dell'ordinaria
che trenta maniere di versi abbiamo dall'accento nostro, e non più né meno.
e. gadda, 7-126: l'accento sintattico enfatizzante riversato in chiusura di frase
tu tu che nasce pronunziando sonitu con l'accento energico sull'ultima. 3
, le altre due brevi (con accento proparossitono). p. f
quasi normale. -atona o con accento poco intenso (una sillaba).
le sillabe semilunghe sono quelle fornite d'accento secondario, che si può far sentire con
, e perciò basta soltanto mutare l'accento. spesso, anche parlando, formiamo
pronuncia storpia e deforma perché nel suo vero accento, che è il nostro, sembri
occhi aggrottati, quella fronte oscurata, quell'accento vibrato non denotavano che paura, egoismo
tu tu che nasce pronunziando sonitu con l'accento energico sull'ultima. c. e
è alle porte. donne dal forte accento meridionale, quasi greco, levantino,
. croce, ii-5-122: in ogni accento di poeta, in ogni creatura della sua
, 5-200: pronunziò quelle parole con accento così cupamente disperato che vi sentii l'
uso moderno). per l'accento sdrucciolo si è adottata la base latina;
ma la pronuncia più recente preferisce l'accento piano secondo il termine francese.
rimanergli in ciò morto in bocca un'accento di spirito, o tronca a mezzo
: così diss'ella, e sull'estremo accento / con quella canna sua cinta di
); affievolirsi, attenuarsi (un accento tonico). l. salviati,
come ognora si dileguano, che l'accento si porta innanzi, le dette vocali
in essi la penultima lunga, l'accento poteva cadere sulla terzultima anche quando la
dimesso. deledda, iii-428: il suo accento dimesso, quasi idiota, mi disarmava
. sublime. 10. ling. accento dinamico (o espiratorio o intensivo)
nella frase; a volte coincide con l'accento musicale (o cromatico o tonico,
tr. (disaccènto). togliere l'accento; eliminare o attenuare l'intensità tonica
disaccentare), agg. privato dell'accento, che non ha accento (tonico
privato dell'accento, che non ha accento (tonico o grafico);
o grafico); scritto o pronunciato senza accento. varchi, v-104: io stimo
disaccentate. buommattei, 58: se l'accento è l'anima della sillaba, ogni
sillaba, ogni sillaba dovrà aver l'accento: e non si potrà dire a
: in tutta la parola, con l'accento su la seconda [vocale],
entrar della voce, e con l'accento sopra niuna delle dette vocali, *
: profeta di sciagure, unqua un accento / non uscì di tua bocca a me
/ canora discendea, co 'l mesto accento / de la versilia che nel cuor mi
o meglio poetiche, che pongono l'accento sulla comunicazione responsabile anziché sull'espressione libertaria
balenava ogni tanto nelle sue parole, nell'accento, sopratutto nel modo di esporre,
, 31-47: ma sg un discorde accento / fere l'orecchio, in nulla /
/ e d'om che muta parlar per accento. giamboni, 4-304: disfidandosi poscia
le loro maniere, e disgrato l'accento, e non aveva freno la loro
egli ricorderebbe queste parole e il mio accento commosso, intende quanto mi fosse stato
banna capiva bene che cosa significava quell'accento, e il dubbio che la cucitrice
voci, ch'hanno sovra esse l'accento, come * sì, fu, però
babbo no! - gridò pinocchio con accento disperato. verga, 4-275: quando
c'era nelle parole di quel fanciullo un accento di passione così selvaggio e nello sguardo
queste ultime parole il sarcasmo scoppiò nell'accento vibrato, sibilante, nel sorriso amaro
onde vogliono essere pronunziate in lingua e accento toscano. cuoco, 1-85: le
/ dentro i cuori, e l'accento si disserra / ch'or severo comanda or
diverso nella pronuncia, nel tono, nell'accento. livio volgar., 4-503:
asprezza (di una lingua, di accento, di parole). tolomei,
. -differenza di pronuncia, di accento. l. salviati, ii-1-162:
... fino in una dissonanza d'accento tra'fraterni dialetti cercavano la barriera immortale
un suono, una voce, un accento ', anche 'cantare '.
, 6-99: pensavo, con indicibile accento / patetico, a questa mia povera vita
13-55: ella parlava stentando, con accento straniero, e le parole, adoperate
emanuele ii si stende ovunque suoni un accento di favella italiana, e nessun'arte di
roma! non aveva mai perso l'accento largo e pesante: le e e le
uo 'quando sul dittongo cade l'accento; 4 uo 'si scempia in 4
4 o 'quando nei derivati l'accento viene a cadere su altra sillaba..
b. croce, ii-5-122: in ogni accento di poeta, in ogni creatura della
portano sulla penultima e sull'ultima l'accento, fanno continua diversità di suono e
del caso; e questo non richiede accento: gli altri due portano alla stessa
.. la sua dizione, il suo accento, la sua voce ripetono l'antico
paste per felicina »: ma con un accento incredibile, docile, fatuo, rapidissimo
-documenti -disse [il custode] con accento strascicato. -documento contabile: qualsiasi
nella sua semplice cortesia; ma qualche accento della sua voce tradisce il suo turbamento
penétra / dentro i cuori, e l'accento si disserra / ch'or severo comanda
] 'dòpo '. lo spostamento d'accento, in proclisia, da dopò,
a cui la voce / di vernacolo accento anco risponde; / ma le giovani madri
parole, parole indifferenti, dette con accento pacato, evitando di guardarsi, parole
. croce, ii-5-122: in ogni accento di poeta, in ogni creatura della sua
tutte le donne del paese parlava con accento drammatico esagerando le sue espressioni di meraviglia
quella specie di freddezza, domandò con accento di dubbio. 2. accompagnato
comprension di più vocali sott'un medesimo accento. e fu detto da'greci misteriosamente
(che si suole indicare con l'accento acuto: é), quella che
larga o aperta (segnata con l'accento grave: è) \ il primo
, 163: si esprimeva con quell'accento che usa chiamar veridico, pur trovandosi
d'annunzio, iv-2-740: il suo accento singolare eccitava le bestie sensitive che l'ascoltavano
una suggestione che può anche avere un lieve accento 4. fis. effluvio elettrico
e ne regolano ogni moto e ogni accento. bocchelli, 9-376: sono gente
finestra, le gridai dietro, con accento carico d'odio e di minaccia: «
la sua frottola; e incominciò con accento contrito e rassegnato a dirla.
, secondo gli altri, che hanno l'accento grammaticale? de marchi, ii-485:
i-918: quelle due parole avevano l'accento melodico sulla prima... il poeta
(v. ematite). l'accento ossitono discende dalla pronunzia francese; cfr
che li aveva banditi parlavano con un accento che era insieme d'avversione fanatica e
sono come affisse, fa inchinare l'accento d'una sillaba all'altra, perciocché
* pa- trémque ', tirando l'accento dalla prima alla seconda sillaba. salvini
certo, grammaticalmente, ha il proprio accento (tranne, s'intende, le
forma del verso endecasillabo è quando l'accento, che cade naturalmente nella sesta,
, si urta immediatamente in un altro accento, sì che la voce nell'atto di
pronunziare energicamente quando energicamente si pronunziava l'accento (in parole, s'intende, in
non si pronunziò sempre, prima l'accento e poi l'arsi: ché ci fu
: ché ci fu tempo in cui l'accento era melodico e l'arsi energica,
energica, e tempo in cui l'accento era energico, e l'arsi nulla.
(la voce, il tono, l'accento). manzoni, 101: que'
2-180: continuò a voce bassa, con accento enfatico, come se recitasse la
. e. gadda, 7-126: l'accento sintattico enfatizzante riversato in chiusura di frase
si conservano intatte nelle sedi avanti l'accento principale sono enunziate con più vigore;
con più vigore; cioè con un accento secondario. alvaro, 9-302: ella
13-55: ella parlava stentando, con accento straniero, e le parole, adoperate
questi casi è così necessario adoperar l'accento, come il torre l'equivocazione dei
rime con la cera, / ad ogni accento far gli equi- vocuzzi. / aver
, pronunziate con voce alta e con accento eroico, fecero piangere tutti i burattini che
. da spreco * striscio '. l'accento italiano deriva dalla forma greca; cfr
natura. soldati, iii-81: parlava con accento fortemente genovese ma raffinato dalterre moscia.
sua stanza, -sciamò la signora coll'accento ispirato d'una martire; -alla sua
voce); stretto, acuto (un accento). tansillo, 193: i
individuo, un modo di dire, un accento, un uso, un oggetto
colla sua magnifica bocca e con un accento appena esotico che lo faceva sembrare ancora
comporta emissione del respiro. -ling. accento espiratorio: thè consiste in un rafforzamento
pascoli, i-923: dunque allora l'accento melodico primitivo aveva poca forza o troppa
, quando si era fuso con l'accento grammaticale posteriore, come in 'omnibus
mitte '(sulle cui iniziali è l'accento espira torio ed era l'accento
accento espira torio ed era l'accento melodico); poca, quando l'accento
accento melodico); poca, quando l'accento grammaticale cadeva su sillaba diversa da
diversa da quella che aveva l'accento primitivo, come in 'hominibus'; in cui
in cui la terzultima aveva l'accento espiratorio e la quartultima avrebbe dovuto
la quartultima avrebbe dovuto avere l'accento melodico. = deriv. da
o meglio poetiche, che pongono l'accento sulla comunicazione responsabile anziché sull'espressione libertaria
gran dire se non esclamano con quell'accento enfatico e senile dove ogni esse è
o meglio poetiche, che pongono l'accento sulla comunicazione responsabile anziché sull'espressione libertaria
altrove. bocchelli, i-444: l'accento, e quella convinzione strampalata, e
vede, una parola più franca, un accento sincero non offende mai la persona alla
. la forma etitesse secondo l'accento del fr. ant. etités.
,... evidenziando con drammatico accento di verità, in una assoluta coerenza
che vi metta una nota, un accento di vitalità sia pure fantastica e quasi extra-
all'intorno, ma non puote / un accento penetrar. carducci, 1007: sotto
! » con un viso e un accento che significavano come l'in- truse colpevole
tolomei, i-71: ov'è l'accento acuto, non è lecito in quel
... falliscono a metter l'accento circumflesso nell'ultima sillaba, ermù,
, grande lanterna '(lo spostamento d'accento forse per influsso del gr. <
con voce molle e accorata, in un accento falsamente napoletano, dal cantante che gonfia
del dottore... parlandole con quell'accento carezzevole e quel falso sorriso con cui
. raro. agire e parlare con accento invasato, esaltato, come per ispirazione
casi hanno dato al suo carattere un accento esasperato, frenetico, fanatico e se le
suona l'ora della scuola, con accento più efficace ora che si leva sull'orizzonte
per felicina »: ma con un accento incredibile, docile, fatuo, rapidissimo.
/ canora discendea, co 'l mesto accento / de la versilia. ungaretti
non può propriamente dirsi che l'accento sieda nella penultima. = voce
l'oceano: / ma se un discorde accento / fere l'orecchio, in nulla
piglia per la mano e vi dice con accento profetico: - « questo è un
semplice, essendo misurata e ordinata con accento. g. b. doni,
materne di melania, e si sentì nell'accento col quale disse al figlio che narenza
8-27: quando ella parlò col suo forte accento meridionale, mi si presentò viva agli
di sentire nelle mie parole come un accento filodrammatico. forse, in fondo, avevo
, non può propriamente dirsi che l'accento sieda nella penultima. idem, 5-iii-215
padre teodosio... con puro accento toscano e con una squisita perspicacia,
gran dire se non esclamano con quell'accento enfatico e senile dove ogni 'esse '
vole e lamentoso; che ha accento di pianto, supplichevole (un
, mesto; lamentosamente; con accento di pianto. tasso, 1-2-56
equicola, 146: udendosi con soave accento dolce concento di voce sonare, facile
di flessioni. pascoli, i-962: l'accento in tedesco cade sulla sillaba radicale mentre
ma è più facile talora trovare l'accento d'un verso ineffabile che flettere un
sei una matta » flettendo già l'accento alla genovese, senza accorgersene.
. florida, ingl. flòrida, con accento sdrucciolo). floridaménte, avv.
. d'annunzio, iii-1-282: nell'accento con cui pronunzia le semplici parole egli pone
parole [di cristo] hanno lo stesso accento dell'ul- time: la sorgente dalla
-accento fonico: in grammatica, l'accento grafico che si usa per indicare il
chi parla una lingua non propria (accento, cadenza). fogazzaro, 5-379
e disse ad alta voce, con accento forestiero: « non c'è niente »
forma del verso endecasillabo è quando l'accento, che cade naturalmente nella sesta,
, si urta immediatamente in un altro accento, sì che la voce nell'atto
chiederci scusa: in verità mettevano l'accento sul fornimento più considerevole della scuola.
le sillabe semilunghe sono quelle fomite d'accento secondario, che si può far sentire con
pensa forte, e si spiega con accento. fogazzaro, 4-11: mi svegliai
curvata. soldati, iii-81: parlava con accento fortemente genovese ma raffinato dall'erre moscia
i canora discendea, co 'l mesto accento / de la versilia che nel cuor
forza passiva. -intensità, valore dell'accento tonico. d. bartoli, 25-51
è morta, / s'alcun suo tristo accento non vi mando / su per quest'
. con sguardo torvo, cupo; con accento sordo. 5. maffei,
, 7-358: parlava piano con accento più francese che pie montese
sapea maneggiar franco trasse alle volte qualche accento di verità seria. cicognani, 1-27:
1-80: nelle loro voci c'era un accento d'affetto, di fratellanza umana
la parola, la voce, l'accento). bar etti, 3-161:
di quattro sillabe, si notano con accento. salvini, v-429: lucrezio usò
e timida, forse appena vestita, dall'accento furiano. -balestra furlana:
che de'versi di amor aman l'accento, / stimando opra da ciechi i miei
.), con la conservazione dell'accento greco; cfr. fr. cassie.
senti! » esclamò lo zio con l'accento vibrato e con la faccia spanta del
gallica. bacchelli, 12-161: il suo accento gallico,... lo denuncerebbe
che a roma proveniva da fuori. l'accento originario si modificò in parossitono nella pronuncia
della sua mansueta bruttezza avevano un particolare accento di rassegnazione sotto l'ombrello del marito,
entro la notte, il gemitìo un accento / pone di gelo nel petto.
d'animo turbato, vivamente commosso; accento angosciato; sospiro; struggimento.
queste spiegazioni genealogiche vennero date con un accento frettoloso. -albero genealogico:
b. croce, iii-25-351: l'accento principale o il sentimento dominante e generatore
, géngiovo, gengevo, con l'accento parossitono; cfr. fr. ant.
. d'annunzio, iv-2-1117: quell'accento era sorto all'improwiso dal penetrale della
. montano, 339: lo spiccatissimo accento piemontese, il suo gestire inelegante e
. ant. posato, caduto (un accento). bembo, 2-137: l'
2-137: l'altra, lo avere l'accento, che sopra la 1 dell'antipenultima
di parole, parole indifferenti, dette con accento pacato, evitando di guardarsi, parole
lui. carducci, iii-24-384: ogni accento e sogghigno di poesia come cotesta del
fatto e ragion, tal ch'un accento, / un titolo d'un 'i
, 2-119: io qui non mancherò l'accento se non sopra la sillaba longa nella
. -posarsi, cadere (un accento tonico). bembo, 2-137:
). bembo, 2-137: l'accento... sopra la i dell'antipenultima
saffico. chiabrera, 562: se l'accento acuto siede sopra le sillabe pari,
il verbo dal nome giuoco, perché l'accento si muta e va oltre, non
uo della prima sillaba, e nell'accento dell'a nella seconda; nel qual caso
leopardi, 22-147: soleva ogni lontano accento / del labbro tuo, ch'a
gli uomini, e cercavano di aver l'accento più sincero. -in partic.
percepire il ritmo, è simile al nostro accento che è ritmico (i glottologi
uno stile, un vocabolo, un accento, un brano musicale). vasari
, iii-756: oh, il goffo accento bergamasco! pirandello, i-423: scusa
'l gorgheggiar soave e buono / l'accento e la parola al verso asconda. marino
allo scrivere (un segno, un accento, una forma). b
-accento, lettura grammaticale: rispettivamente l'accento tonico di ciascuna parola e la lettura
. pascoli, i-619: l'accento grammaticale coincide quasi sempre con l'accento
accento grammaticale coincide quasi sempre con l'accento ritmico. idem, i-907: possiamo affermare
accentate quella che deve avere anche l'accento ritmico. pirandello, 8-1115: ogni
certo, grammaticalmente, ha il proprio accento. = comp. di grammaticale
una voce, una pronuncia, un accento); melodioso, armonioso (un
a terra. -gravare con l'accento: accentare. d. bartoli,
: e così tronche si gravano coll'accento, non segnano coll'apostrofo. -gravare
14. gramm. e fonet. accento grave: nella scrittura dell'italiano,
v-133: qualunque sillaba ha il suo accento, il quale, se l'innalza,
abbassa grave. dolce, 2-161: l'accento grave è una linea che incomincia dal
lato. carena, 1-79: l'accento grave sarebbe quello che scende da sinistra
. tono forte, grave (di un accento ritmico). varchi, v-152
, gli diceva risolutamente, marcando bene l'accento terminale: « alla grazia d'angiò
dolce, armonioso (un idioma, un accento, una pronuncia). bonagiunta
pronuncia una sola voce terminata con soave accento in un grop- petto duplicato con tal
13-55: ella parlava stentando, con accento straniero, e le parole, adoperate
(un suono, una voce, un accento, una pronuncia). tommaseo
chissà da dove, un uomo dall'accento grossolano. -con uso avverb.
ma ancora nel sec. xix senza l'accento); ingl. icon (nel
edifizio, come la favella e l'accento sono la parola musicale identificata col canto
lat. metr. maggiore intensità di accento con cui, secondo i metricisti classici,
dello strophicus. -nella musica moderna: accento della battuta, tempo forte. panzini
4. ling. raro. accento intensivo. = voce dotta di uso
[voltaire] trova veramente un altro accento di superiore giustizia, morale ed artistica
specie di discorso, di accento, di passione. -che evoca
/ che 10 potessi formare un solo accento, / o scusa immaginar frivola o
/ son parole d'arcangeli, in accento / di prestar fibra ad erbe stanche,
bonsanti, 4-299: aveva assunto l'accento impermalito di chi si ritiene trascurata.
se un tuo non l'assecura amico accento, / anzi se del favor tuo non
che successe, impose / un nuovo accento di tristezza al canto. carducci,
perierunt »,... sotto all'accento imprecativo contiene ed esprime pure un omaggio
: -che importa! -sciamò rhoda di un accento impressivo. = deriv.
impresso nel suo delirio, che l'accento della mia voce era lo stesso con
, e, o ', senz'accento, son declinabili, e vanno a finir
. leopardi, 31-48: se un discorde accento / fere l'orecchio, in nulla
parla da sé, col suo universale accento umano che bisogna saper cogliere, e tutto
, impresso nel suo delirio, che l'accento della mia voce era lo stesso con
. cariteo, 394: con altro accento poi più grave alquanto / incessabili voci
11. gramm. ant. spostare un accento (da una sillaba a un'altra
sono come affisse, fa inchinare l'accento d'una sillaba all'altra, perciocché
dirà 'patrèmque ', tirando l'accento dalla prima alla seconda sillaba.
sillaba, in modo da richiedere l'accento circonflesso). minturno, 344:
minturno, 344: è [l'accento] accidente di voce, quando si
. gramm. ant. circonflesso (un accento); che reca l'accento circonflesso
un accento); che reca l'accento circonflesso (un vocabolo). miniarne
345: in quai sia lo inchinato [accento]... s'è lunga
lampo, / fremito di tempesta, accento d'ira, / tal non fu mai
parlava italiano senza inciampi, ma l'accento era leggermente straniero. -ant.
fulgida. bocchelli, 11-381: l'accento cadeva, incisivo, sull'urlo irrompente
encletiche, cioè inclinative, perché tirano l'accento a sé, e queste sono '
19. ling. cadenza di un accento. pirandello, 9-321: ora bisogna
il fenomeni della * inclinazione 'dell'accento, la sua tendenza a dominare sopra
umano pensiero io rivesto / di un accento che i cuori commova; / o malinconico
i-299: incontanente che sentì il primo accento d'essa [sonata], spiccata una
. /... lai ch'un accento, / un titolo d'un '
di colombina io lo sento, codesto accento indiano. soffici, v-5-31: ebbe un
b. croce, ii-9-247: l'accento che si è fatto disopra all'indifferenza
lento con ostentata bonomia, con l'accento di chi, pur rimproverando di una
serra, ii-214: quel suo rotto accento breve e quasi per cinismo indurato.
= variante di indurito (con spostamento dell'accento).
i suon rendea: / dando un l'accento acuto, un altro il grave,
. figur. indurirsi, inasprirsi (un accento, un tono di voce).
). bardi, 8-20: l'accento toscano s'infeltriva riferendo un linguaggio d'
pronunciate a due passi da me con accento di supplicazione più che di domanda mi
due modi, o con l'accento su l'antepenultima, come * leggere,
passar in fin ne tossa / ogni accento ogni nota ogni parola. -seguito dalla
; intonazione della voce; cadenza, accento, modulazione. a. cattaneo,
. disus. circonflesso (l'accento). tommaseo [s.
tommaseo [s. v.]: accento inflettente. inflèttere, tr.
2. per estens. dare un particolare accento, una particolare inflessione alla voce;
. disus. segnare una parola con l'accento circonflesso. tommaseo [s.
stato in francia, infore- stierò l'accento italiano in modo insopportabile. —
, iv-377: come parla egli? che accento ha? serba del napolitano, o
egli, ripetendolo infuriato, inghiozzò con accento sull'ò, balzando sull'impiantito di
pronunciò l'ultima parola con un indefinibile accento, misto d'invidia e d'ingordigia
sillaba. salvini, 30-2-122: l'accento grave (il cui ufizio è bassare
deve a un tratto sussultare al brusco accento di carcerieri che al suo proprio figlio parlano
la nostra lingua, ma il lieve accento esotico, insanabile, dava una
di gorgia, ma qualche poco d'accento chia- nino o aretino.
persecutori... nel più schietto accento toscano. -per simil. e
però ella aveva profferito le parole con un accento così indispettito che lui non se ne
biscegliese ', un cafone a cui l'accento grottesco del suo dialetto conferiva una insospettata
si conservano intatte nelle sedi avanti l'accento principale sono enun- ziate con più vigore
ziate con più vigore; cioè con un accento secondario. 4. immune da
'motu proprio 'intedescato, preponendo l'accento, e si faceva chiamare bòtter.
si articolano i fonemi. -intensità d'accento: l'energia articolatoria maggiore e,
sonora risultante, nelle quali consiste l'accento. pascoli, i-987: * i
si fa strada una maggiore intensità dell'accento radicale, specialmente nel discorso affettivo.
poderoso in ogni gesto e in ogni accento. ha quella voce calda intensa che dà
scrive. pirandello, 9-315: l'accento tonico, essendo un'espressione dello spirito.
oda pronunziare correntemente senza quella intenzion d'accento e quel cader di pause e quell'
/ de le mie fauci allor resta ogni accento. alfieri, iii-1-27: l'ambizione
, come alla durezza di voce, accento e pronunzia. varchi, 22-95: tu
nell'orazione, anzi quelle diversità di accento, delle quali sono le interpunzioni i
. v.]: azioni interrogatorie. accento inter rogatorio, direbbesi in
s. v.]: leggere con accento d'interrogazione. il punto che lo
dell'appennino pistoiese, che parlava con accento marcatamente emiliano. -in relazione con
lascia scappar di bocca qualche non ben terminato accento ed interrottamente fra'denti ne favella.
oda pronunziare correntemente senza quella intenzion d'accento e quel cader di pause e quell'uguaglianza
intervalli,... con un accento pieno di tristezza. bigiaretti, 8-20:
piovene, 7-219: posto così l'accento sulla 'negrità * di otello,
in un più grave e più canoro accento, / cantando quello intrepido ardimento /
intrusione letteraria, raggiungendo solo il suo accento penetrante per la gagliardia del colore e
antonio le crede, ha un tale accento di sincerità e di orgoglio offeso,
6-75: non un amore, non un accento, non un momento ad invispire,
invòlucro '. si pronunzi con l'accento sulla penultima, e dicasi 'involùcro '
v.]: in greco, coll'accento sopra, vai io; sotto 10
all'interno di ima parola, dell'accento, di un fonema, di una
iii-8-36: l'endecasillabo sdrucciolo che ha l'accento acuto in su la quarta deriva.
ispira allo scettico e irridente luciano un accento non privo di malinconia. -sostant
d'annunzio, iv-2-968: egli aveva un accento caldo e pieno che dissimulava il tremito
, lo stile, la pronuncia, l'accento); che è scritto o tradotto
soggiunse a un tratto, con un accento di lacerante angoscia: -tullio, tullio
: la voce di giovannino con un accento che era lacerazione: -col tempo.
multi perierunt '; che sotto all'accento imprecativo contiene ed esprime pure un omaggio
conforma al tono grave e languente, all'accento lontanante e sprofondante, della chiusa.
largirmi qualche consiglio, prendeva un sensibile accento di stima per se stesso e di compatimento
l'altro di sei sillabe, con l'accento tutti e due sull'ultima.
chiamano ora * phrenèsis 'con l'accento circamflesso in sulla penultima. caro,
che si legge, e con l'accento aiutando altri a intendere. -leggere
la sua curiosità: è egli un accento dell'ire legittimiste o delle repubblicane?
lettere si replicavano secondo il bisogno ed accento de'canti, ora maiuscole per l'ordine
non avete parola nessuna che fornisca coll'accento acuto, se non per levamento della
dolce, insinuante, conciliante, di accento levigato e quasi straniero, poiché battista
le esprime con toccante e levitante accento e immagine. g. raimondi,
tra i porti mediterranei. -cadenza, accento, modo di pronunciare le parole che
nell'abbigliamento, nel moto, nell'accento è indizio di feminile animo voluttuoso.
. jovine, 2-138: parlavano con accento duro, con inflessioni larghe, sguaiate
avv. secondo il dialetto e l'accento lombardo. castelvetro, 10-xi-259:
, 18-67: -chi sarà? -all'accento mi è parso lombardo, direi anzi
giorno, / quando soleva ogni lontano accento / dal labbro tuo, ch'a me
gruppo etnico particolare; inflessione regionale; accento, cadenza. dante, inf.
o per contrario con lunghezza d'accento quel che con brevità si dee proferire
e brieve, ciascuna delle quali ha accento, cioè misura. regolette della nuova
allora, se v'è sopra l'accento acuto, la sillaba è lunga nelle vocali
nelle parole si abbia a mettere l'accento acuto. pascoli, 2-xxx: la lingua
, / e le nereidi far luttuoso accento. monti, 22-37: splendidissim'astro,
ogni fatto e ragion, tal ch'un accento, / un titolo d'un 4i
, iii-22-308: le polemiche avevano spesso accento assai acre e sarcastico, rivolte..
v.), con retrazione dell'accento. macomettano, agg. ant.
in oltre può essere aggiunto di 'accento, accidente, figura, intervallo,
il magnanimo riprese, / e l'accento suonò più che mortale. /
alcuni che non si metta segno di accento; ma ciò darebbe luogo ad equivoco
parla una lingua con improprietà o con accento rozzo e dialettale. - anche sostant
amicis, xii-72: all'udire il suo accento vercellese, pensai che fosse uno di
... che i manoscritti d'alcun accento non son segnati? g. gozzi
una parola, una sillaba, un accento 'o 'una frase musicale '
, 2-119: io qui non marcherò l'accento se non sopra la sillaba longa nella
boscaiolo dell'appennino pistoiese, che parlava con accento marcatamente emiliano. -in modo
. arlia, 334: « giulio con accento marcato, fece sentire che voleva andar
dire, nel primo esempio, 'con accento distinto, chiaro, scolpito ',
cortesi, con la dolcezza del suo marcato accento veneto. beltramelli, i-661: mostardo
ispalla. moretti, ii-433: quell'accento marchigiano che non si sa bene se
sulla spalla e gli diceva, con un accento romanesco la cui volgarità risaltava proprio per
sua fama. milton, con quell'accento strambo che dava qualcosa -unire a
: 'mattéria ': con l'accento sulla seconda sillaba, per 'mattezza
antico tristéria, brutéria. questo spostamento d'accento può essere stato provocato da -erium oppure
provocato da -erium oppure dall'oscillazione dell'accento in -ia (commèdia, comedìa) »
settenario, in cui la posizione dell'accento quasi senza limite ti dà le più
simpatia di devoto ai comuni ideali, con accento di poeta, il nencioni.
(v.); la ritrazione dell'accento è tipicamente toscana. meffesì,
bassi, il collo torto e l'accento melato e contrito. tarchetti, 6-ii-
pronunzia il richiegga, e segnando l'accento sopra l'ultima sillaba, se cotal
al massimo sei) retti da un accento principale; colon (v. colon2
ostante la nostra tendenza a poggiar più sull'accento della seconda parte e menomare l'intensità
insieme omogeneo, senza menomarne il particolare accento. 8. rendere sempre meno
mentire i modi, il linguaggio, l'accento. -in relazione con una prop
ha tempo lungo o breve, ha accento acuto o grave (né voglio qui ragionar
, chi sappia cercarlo, trova l'accento e il colorito della gran lingua italiana
noti, newero, tu avverti il mesto accento, il non so che di vacuo
/ canora discendea, co 'l mesto accento / de la versilia che nel cuor
metatonìa, sf. ling. spostamento dell'accento dinamico e musicale da un fonema a
metatonica: sillaba radicale che riceve l'accento in alcune parole derivate ed è atona
da cui l'altra deriva, hanno l'accento. così sono metatoniche (le metto
.. come possa diventar compromettente un accento che risuoni in quell'umida intimità dove
e querula, acuta e stridente; accento strascicante e flebile; piagnucolio. -
plur. microbi, per erronea ritrazione di accento. £ microbiologìa, sf. branca
, i-201: la voce e l'accento di gabriele d'annunzio... è
supplichevole, promiscuo e arreso mimetismo, l'accento milanese, malamente scimmiottato, aveva sostituito
ispirati alla lirica provenzale, con un accento più raccolto, meditativo,, stilizzato e
analogia 'spirito ') ad indicare l'accento tonico di una parola, metodo non
quell'uomo dabbene, e nel suo accento appariva come il rammarico di lodevoli intenzioni
comprension di più vocali sott'un medesimo accento. e fu detto da'greci misteriosamente
li quali hanno nell'ultima sillaba l'accento; parte 'sdruccioli ', li versi
sono tutti di dodici sillabe e con l'accento nella terza innanzi all'ultima; parte
speso nel pronunziare il vocabolo: l'accento riguarda l'intensione della voce, lo spirito
suono dal petto alla bocca: l'accento dalla bocca alle labbra; la misura dalle
: allo spirto l'origine; all'accento il battito; alla misura la durata
buona parola per consolarla, troverò l'accento fraterno per mitigare 11 suo dolore,
qual piuma al vento, / muta d'accento / e di pensiero. carducci,
materiale rotabile. 31. fonet. accento mobile: quello che, nella flessione
carducci, iii-5-229: al corpo dell'accento mobile, pur una volta t'ho
buonaventuri, iii-313: perciò [l'accento] fu detto rettore e moderatore della
semplicità dei motivi, la modestia dell'accento, la stessa uniformità dei richiami e degli
, al solo modulare d'un soavissimo accento, al fascino di un incantevole sguardo,
, sf. mutamento di tono, d'accento, di intensità, per lo più
estens.: intonazione, inflessione, accento. cavalca, 9-85: voce
antichi. pascoli, i-915: l'antico accento latino, che cadeva sulle sillabe iniziali
. per dirgliene una su questo passaggio dell'accento da melodico a ritmico, da modulazione
in un più grave e più canoro accento. algarotti, 1-ix-260: gl'inni d'
e non s'era inteso il doppio accento / del cucco: -un giorno molle
, 63: niun monosillabo si segna con accento da chi scrive sensatamente, benché molti
e con ottonari che non han sempre l'accento su la terza. idem, iii-18-369
sillabica; ma l'aspirazione e l'accento variava con delicatezza o con forza i
era molto necessario intendere e pronunciare l'accento e l'aspirazione, quando vi è
più di due lettere si segna con accento, perché suona il medesimo a esservi
è un errore molto comune di porre l'accento ai monosillabi, come 're,
da * molti buoni scrittori anche senza accento; 'né 'particella negativa; '
per lo più or si scrivono senza accento. carducci, ii-10-128: i monosillabi gravi
voce montata di due toni e coll'accento più inglese domanda al fruttivendolo: «
? -gli rispondo io con un accento che probabilmente doveva essere montato, perché
8-107: una monumentale signora dall'intollerabile accento milanese... ostentava vistosi ori al
maschia dolcezza / tenne il mio tòsco accento, / io non voglio i tuoi
, i-300: incontanente che sentì il primo accento d'essa [sonata], spiccata
un non so che di non discaro accento, / che, in soave garrir
, 131: -certo, non ho l'accento delle annunciatrici. - perché vuole mortificarsi
in una posa imponente, e con accento mosaico, gridò: -scopritevi o popoli.
con una tale sicurezza, un tale accento di assoluta sincerità che era impossibile non
. mus. mutamento di tono, d'accento, di intensità che si opera nell'
per orchestra. -tono, accento, intonazione della voce. tasso
di quelle idee e diè loro un accento vibrato e concitato. carducci, iii-4-221:
. proporzione. 10. ling. accento musicale: quello (contrappomedie],
piuma al vento, / muta d'accento / e di pensier. saba, 57
in chiari. -che ha l'accento sull'ultima sillaba, tronco (una
, li quali hanno nell'ultima sillaba l'accento. -per estens. sgradevole, sordo
. pirandello, 5-283: parlava con accento nasale. c. e. gadda
efficacia di togliere alla parola il suo accento naturale, la sua 'anima '
, per non turbare il loro nattivo accento, si fa breve la detta sillaba
481: si udì allora un accento nuovo, che non pareva
donde uscì, lasciando in essa un accento, un raggio, un palpito nuovo
di ricercatezza, di leziosaggine (l'accento, la cadenza di una parlata).
concedesse che quattro sillabe dovessero d'uno accento contentarsi, che non era una sillaba
e tre miglia lontano, adattandola in accento ebreo agli ebrei, in francese ai francesi
suoi quartieri demarcati persino da differenze d'accento, dove trova una felicità neghittosa.
saltimbanco... posto così l'accento sulla 'negrità 'di otello, bisognava
per me nettareo, / per me beato accento. ber chef, 333:
dalla mancanza di genere grammaticale e dall'accento musicale. r. biasutti, iii-391
superflui, nel battere senza affettazione l'accento oratorio, nel superare inosservabilmente le difficoltà
i-402: -sì, -ella proseguì, con accento di nostalgia, -da giovani si andava
lui, donde la naturalezza del suo accento, la facilità del suo discorso, e
notaccènto, sm. segno grafico dell'accento; segnaccento. buommattei,
buommattei, 62: perché dalla mutazion dell'accento nasce assai volte la mutazion del significato
come si vede, per segnar l'accento, non si dovrebbe chiamare accento,
l'accento, non si dovrebbe chiamare accento, ma 'segnaccento 'o 'notaccènto
l'uso ha ottenuto ch'ella si chiami accento nella stessa maniera che il ritratto o
comp. dall'imp. di notare1 e accento (v.). notaao,
leopardi, 31-48: se un discorde accento / fere l'orecchio, in nulla
nuocendo]; nei casi fuori d'accento, è preferibile la forma -o-a -uoaus
(che si suole indicare con l'accento acuto: ó), quella che
o aperta (segnata con l'accento grave: d); il primo
ha al di sopra un obelo o sia accento. a. martini, i-8-191:
lagrima poi al ciglio, non un accento poi dal labbro ti cadano a lamentar
i-415: ogni sua parola e il suo accento straniero colpivano grixenda al cuore.
una sola e che basti loro un'accento. la prima serve alla pronunzia altresì
pomposa. sacchi, 3-2-62: l'accento oltramontano dallo italiano è molto dissimile.
mulieris multi perierunt ', che sotto all'accento imprecativo contiene ed esprime pure un omaggio
il tipo lig. (con accento ritratto e concrezione delfart.) liivegu,
due parole si contenta, senza dell'accento curarsi, talché ella sotto di sé come
, grecismo polisillabo che ha conservato l'accento originario in contrasto con la norma latina
/ non mi debbio partir dal proprio accento. -fuori d'onesto: esageratamente
cicconardi parlava in napoletano con un forte accento berlinese -era quello il suo modo di
, nevvero, tu avverti il mesto accento, il non so che di vacuo e
leopardi, 31-48: se un discorde accento / fere l'orecchio, in nulla /
ma che ha, in lui, un accento di scherno. 13.
la parola, che sono tempo, accento e fiato o vero aspirazione.
, i-201: la voce e l'accento di gabriele d'annunzio... è
). gramm. che ha accento proprio (una parola: e si contrappone
[le atone prima e dopo l'accento principale] tendano ad eclissarsi, ma
atone sì prima e sì dopo l'accento principale non siano totalmente oscurate.
'ossitonare 'il far sentire l'accento tonico sulla finale d'una parola.
. nel gréco antico, che ha l'accento acuto sulla vocale dell'ultima sillaba (
in altre lingue, che ha l'accento sull'ultima sillaba; tronco. tramater
e di quella parola che ha l'accento acuto. 2. caratterizzato dall'
, * acuto 'e tóvo£ 'accento '. ossitossina, sf.
gentiluomo ottocento col colletto duro e l'accento piemontese: non ammette lo scherzo.
: ma non quello cantilenato con l'accento sempre sulla terza e sulla settima.
, al solo modulare d'un soavissimo accento, al fascino di un incantevole sguardo,
non era riuscito a correggere mai il suo accento dialettale, e spesso la sua eleganza
nella toscana non si sente parlar con accento né poco né punto. delfico, ii-
. rosa, 74: sull'estremo accento / con quella canna sua cinta di
), attraverso la pronuncia ingl. con accento sulla sillaba iniziale. panamarèe
i termini dial. con ritrazione d'accento e, in partic., la forma
compone quasi una voce e ne svanisce l'accento. ranieri, 1-i-327: questi [
facchino che gli rispondeva invece con un accento paradisiaco. 5. caratterizzato da
-recitato. gianelli, i-io: l'accento è di tre sorta: grammatico,
patetico. il musico deve aver riguardo all'accento grammatico, specialmente nel recitativo, il
su la necessità della rottura, con un accento pieno di tristezza. montale, 2-24
di parlare, considerato sia per l'accento, l'inflessione, la pronuncia,
quanto si voglia prolissa, hanno l'accento grave, fuora che quella sola una
questo o quel significato a seconda dell'accento con cui si pronunzia (anche mentalmente
e cioè di leggere (con l'accento che le si confaccia) una sola parola
sistemi fonetici), che ha l'accento acuto sulla vocale della penultima sillaba (
: un 'tulerunt ', con l'accento, ma pu ramente melodico
sm. e f. parola con l'accento sulla penultima sillaba. tramater [
: 'parossitono ': vocabolo che ha l'accento nella penultima. tali sono tutti quelli
potranno mai soprabbondare delle sillabe prive d'accento, se non nello estremo. galluppi
di balestrieri, forse per strapparle qualche accento un po'più personale e più partecipe.
disaccentate, cioè tali che si sostengono dall'accento della voce a cui s'accostano.
/ non mi debbio partir dal proprio accento. bembo, iii-83: senza pietà e
sonetti e le canzoni del petrarca con passabile accento. borsieri, 68: per
: per dirgliene una su questo passaggio dell'accento da melodico a ritmico, da modulazione
doppio mare comprende, / ove l'accento sonar s'intende, / che il mondo
e del ritmo dell'aria il patrio accento / che non riudro con te,
onomat.), con retrazione dell'accento dovuta all'influsso della coniugazione di pattinare
spostava sì audacemente ogni pausa ed ogni accento che, in cotali brutte sue stonature,
pausa nella lettura (un tipo di accento ricorrente nella puntazione masoretica del testo biblico
/ se un tuo non l'assecura amico accento, / anzi se del favor tuo
il vergognoso un bellissimo linguaggio senza quasi accento, ma di cadenza e suono quasi
e penne e rime e ciascun nostro accento? b. pulci, lxxxvlii-n-
del petrarca], impose / un nuovo accento di tristezza al canto.
posto. bembo, 2-137: l'accento, che sopra la i deir antipenultima
all'ultima (e se riceve l'accento, la parola è piana).
regola l'accentazione delle parole (l'accento cade su tale sillaba se è lunga,
trisillabe... o elleno hanno l'accento acuto nell'ultima sillaba o nella penultima
di regola dovrebbe sciogliersi quando l'accento cade su un'altra sillaba: indie,
. pronunciare una sillaba facendovi cadere l'accento. pascoli, i-911: queste sillabe
, 'pri ', che hanno l'accento grammaticale. -pronunciare una parola
percotendo. -intr. cadere jl'accento). sacchi, 2-9-40: nella
e leva sopra se stesso, e l'accento sopra la cascata, che a quello
l'opera. 16. caduta dell'accento su una vocale tonica. pascoli,
i glottologi sembrano ora consentire che l'accento grammaticale latino fosse espiratorio-energico, fosse,
bocche degli uomini la differenza tra l'accento aguto e 'l ripiegato, avendo noi ancora
un non so che di non discaro accento, / che, in soave garrir
pezzo udito quella sera, lo stesso accento atletico e superbo e sempre il bizzarro
lingua greca antica, che ha l'accento circonflesso sull'ultima sillaba (una parola
greca, di quelle parole che hanno l'accento circonflesso sull'ultima sillaba.
passivo di 7teptentaci; 'segno con l'accento circonflesso', comp. da 7t£pt 'intorno'
lat. tardo perispomenon 'parola con l'accento circonflesso sull'ultima sillaba'.
, 31-25: fino a tanto che l'accento non va oltre quelita', che è
da un turco? - nel più schietto accento toscano. -che insegue tenacemente un
differenti voci verbali o nella declinazione (l'accento). pascoli, i-920: persistendo
i-920: persistendo nella prima quel primitivo accento melodico, la parola non resta mai sformata
di balestrieri; forse per strapparle qualche accento un po'più personale e più partecipe.
tutti uomini, -concludeva filosoficamente, con accento persuasivo, uomini voi e noi,
. politi, 1-497: pestìo, coll'accento nell!: pestamento frequente. spolverini
: il veneziano è molle e ha l'accento del pettegolezzo. vuol essere cantato sugli
una mano sul petto e disse con accento drammatico: « creda, signor commissario.
circostanza. -piacere, -rispose lei con accento straniero; e ritirò in fretta la mano
l'opposizione si solve per cambiamento d'accento e ancora di spirito, riponendo lo spirito
piacevole in luogo dell'aspro e l'accento aguto in luogo del piegato.
braccia aperte, gli disse con quell'accento sussultorio che è particolare ai piagnucoloni,
. 6. ant. con l'accento sulla penultima sillaba. stigliani, 1-31
: trenta maniere di versi abbiamo dall'accento nostro..., dieci delle quali
addormentava. 10. che ha l'accento sulla penultima sillaba (una parola)
31: trenta maniere di versi abbiamo dall'accento nostro..., dieci delle
zanotti, 1-7-6: se caderà l'accento nella penultima, la parola si chiamerà piana
. nieri, 3-147: 'picini': coll'accento sul secondo 'i'e non sul primo
nella prima e neb'ultima sempre suoni l'accento. nievo, 582: credo
doppia non venga fuori, non avessero accento, cioè non fosser voci le quali per
si mutano. -circonflesso (l'accento). castelvetro, 8-2-300: l'
). castelvetro, 8-2-300: l'accento piegato che era in où si muta
che era in où si muta in accento acuto in ou. piegatóio, agg
, chi sappia cercarlo, trova l'accento e il colorito della gran lingua italiana
, iv-1-481: si udì allora un accento nuovo, che non pareva escire dalla stessa
xiv) e abr. pìlatre, con accento greco conservato (e, quindi,
alfabeto latino, che ha forma di accento circonflesso capovolto e che indica la palatalità
aretina. socchi, 3-2-62: l'accento oltramontano dallo italiano è molto dissimile,
, e nella toscana medesima altro è l'accento fiorentino, altro il sanese o il
, la signora artemisia, con tale accento di verità da farci sospettare d'essere
sua immortalità. il pittoresco è l'accento umano, la nota umana. il pittoresco
, 5-94: basta udire un lusinghiero accento / che pizzichi all'orecchie, oltre non
: il veneziano è molle e ha l'accento del pettegolezzo. vuol essere cantato sugli
fr. platine e con ritrazione d'accento dovuta, secondo alcuni (cfr.
mi si attaccava al braccio e, con accento da bambina che vuol essere accontentata,
con alcun segno... indicando coll'accento quel pocolino di più tempo che si
è poderoso in ogni gesto e in ogni accento. ha quella voce calda intensa che
tutte uniformemente pigliano regola dalla collocazione dell'accento e che per esso il tempo vi
giacitura. - anche: collocazione dell'accento principale o della parola-chiave di un verso
sull'ottava, non pur deh'accento, ma e del senso,..
su la necessità della rottura, con un accento pieno di tristezza. saba, 84
'ma poi? 'l'ostessina ebbe un accento di sincera tristezza. graf, 5-918
che sono come affìsse fa inchinare l'accento d'una sillaba a l'altra,
e dipoi dirà 'patrémque', tirando l'accento da la prima a la seconda sillaba.
toni alti la voce attingeva ad un accento selvaggio e più fondo, di una tristezza
àxa|a05 'camera'; la var., con accento sdrucciolo, è registr. dal d
traboccare. -intenso (un accento). bembo, iii-162: sono
vergognoso un bellissimo linguaggio, senza quasi accento, ma di cadenza e suono quasi
parole] che il portano [l'accento] nella antipenultima [sillaba], come
de'sentimenti. stigliani, 41: l'accento è... quella sillaba dove
e di fermate. 6. accento tonico. mintumo, 361: -qual
alla sesta. buommattei, 61: accento comunemente preso si dice una certa posa
nostro. carena, 1-78: chiamasi accento la posa stessa che si fa, più
], causata dalla mancanza di un accento tonico e quindi d'una posa grave della
2-36: è quel segno 'accento] che nella scrittura si pone per avviso
-essere collocato; cadere (l'accento). piccolomini, 10-279: nella
delle cui sillabe non si posa l'accento. -avere sede stabile.
bartoli, 31-18: il tomelo [l'accento] ora offenderebbe l'occhio assuefatto a
sdrucciolevoli. -fare cadere il proprio accento principale (un verso).
di molte sillabe e che hanno l'accento massimamente nella penultima. panigarola, 3-i-64
di variare le rime e tratto tratto qualche accento, qualche posatura qui e là.
passar in fin ne tossa / ogni accento ogni nota ogni parola; / e
se ella era breve, rimandavasi l'accento indietro alla terza. b. croce
parte della parola che viene dopo l'accento. pascoli, i-968: ora queste
potentissimo settenario, in cui la posizione dell'accento quasi senza limite ti dà le più
dittongo, nel quale la trasposizion dell'accento ha la medesima forza è 1''ie'
, 6-99: pensavo, con indicibile accento / patetico, a questa mia povera vita
disse che tre parole precipitose, senza accento e senza nessun moto del viso: -bello
tarchetti, 6-i-431: mi disse con accento vivace e precipitoso: - immaginate.
in altra forma, allora si muta l'accento. rosmini, vii-48: la cognizione
carducci, iii-8-21: il predominio dell'accento per la quantità è proprio di tutte le
38. cadere su una sillaba (l'accento tonico). d. bartoli,
d. bartoli, 31-60: l'accento dee... premer l'ultima sillaba
. carducci, iii-17-435: pare un accento prenunziatóre della scuola romantica. =
). -preposizione impropria: fornita di accento proprio, non ammette la forma articolata
: perché è contro la regola dell'accento mobile: regola propugnata sempre dai migliori
. fo- net. che precede l'accento (una vocale, una sillaba).
: che è situato immediatamente prima dell'accento. ascoli [in « archivio glottologico
in faccia, imperterrito, con pretto accento siciliano. soldati, i-181: « jai
gent... » e il suo accento era parigino pretto; la sua voce
pronome che si affiggano, conservasi l'accento della prima voce, perdesi quello della
breve, quella che è priva d'accento. bicchierai, 14: priva è pur
tre acuti bigravi et avvertite come lo accento in su la settima dimostra la battuta
(enclisi), perdono il loro accento (si veda in it. andià-
': voce ellenica che non ha accento proprio ma si appoggia sulla parola seguente,
proclitiche, si pronunziano, naturalmente, senz'accento. pirandello, 8-1115: parlando una
straniera, se non ne possiedi l'accento oratorio, tu non puoi quasi tirar fiato
certo, grammaticalmente, ha il proprio accento (tranne, s'intende, le enclitiche
nel proferirsi. sacchi, 3-3-63: l'accento... ha due spezie,
due spezie, e potrà l'uno chiamarsi accento di 'rinforzo 'e l'altro
però ella aveva profferito le parole con un accento così indispettito che lui non se
1-141: profeta di sciagure, unqua un accento / non uscì di tua bocca a
: la vecchietta passò di colpo dall'accento dell'illuminata e della profetante a un
» ella aveva detto, con un accento singolare che avrebbe potuto essere profetico.
nei tronchi degli alberi con un lieve accento turchino. -coperto da una fitta vegetazione
canteo, 66: a questo ultimo accento / le menti de li divi,
... si udì allora un accento nuovo, che non pareva escire dalla
, con una volubilità mirabile, quell'accento ingenuo si mutò in una progressione di
stato un movimento di energia progressivo nell'accento grammaticale e regressivo nell'arsi. moravia,
quanto si voglia prolissa, hanno l'accento grave, fuora che quella sola una
sono oggi nel mondo, tutti formano l'accento o prolungando la voce o rinforzandola.
la detta sillaba prolungasse mutando luogo all'accento e dalla prima alla seconda trasportandolo.
pronome che si affiggano, conservasi l'accento della prima voce, perdesi quello della
nuova lingua che non mutare il suo accento e la sua pronuncia. carducci,
suoni di una parlata; cadenza, accento, inflessione. bandello, 1-9 (
due. altri vogliono scriverlo con l'accento grave 'vò '. il che parimente
se non una sillaba, non cade accento grave, il quale da noi non si
quando sono due vocali, che senza accento si farebbon legger per due sillabe,
di quantità in tempo, altre d'accento in suono: di quantità, quelle
unità dalla quale si parta; d'accento, quelle nelle quali le sillabe prese per
un gruppo di parlanti; cadenza, accento, inflessione. bettinelli, 1-ii-181:
vede dover intendersi la pronunziazione e l'accento. -caratteristica fonetica di un vocabolo
ziazion del parlare ordinato consiste non solo nell accento e nel gesto,
, agg. gramm. che ha l'accento sulla terzultima sillaba (una parola greca
, aggiunto di quelle parole che hanno l'accento sulla terz'ultima sillaba. carducci,
un 'tùlerunt ', con l'accento, ma puramente melodico, sulla prima
della grammatica greca, che ha l'accento circonflesso sulla penultima sillaba (una parola
, aggiunto di quelle parole che hanno l'accento circonflesso sulla penultima sillaba. p.
d'un vocabolo greco che ha l'accento circonflesso sull'antipenultima sillaba. = voce
sul linguaggio. soprattutto si mette l'accento sulla necessità che il catechismo raggiunga le
pensante. misasi, 3-165: l ^ accento del giovane era troppo risoluto perché si
un nonnulla, una parola o un accento di lui a far prorompere tira della
quasi d'una definizione che fa battere l'accento sul punto giusto. pasolini, 9-339
nelle parole si abbia a mettere l'accento acuto. parini, 868: seguirà alla
. tommaseo, ii-21: la potenza dell'accento ci spiega la prosodia delle lingue antiche
sorride, condanna e sogghigna, / accento sonoro e composto dall'anima mia,
carducci, iii-8-21: dalla natura dell'accento latino si deduce che al canto dovesse
ai conti e financo, aggiungeva con accento di trista apprensione, financo del- l'
. bacchetti, 2-xxv-352: l'accento piano e fintamente pacato ed urbano di
meraviglieremo più molto se con quella voce e accento onde [il pascoli] suol punteggiare
poeta d'ogni minuzia, insin crun accento, d'un puntocoma. manni, i-
quadrisdrùcciolo, agg. che ha l'accento tonico sulla sestultima sillaba (una parola
, più che dalle parole, dall'accento tragico e accorato di lei, che
bassamento di voce, da noi detto accento, quanto del tempo o lungo o breve
greca e letterariamente la latina: di accento è l'italiana e le altre che dalla
sapeva brillare adoperando con rara perizia l'accento e le frasi di non so quante lingue
oggi nel mondo, tutti formano l'accento o prolungando la voce o rinforzandola.
forma del verso endecasillabo è quando l'accento, che cade naturalmente nella sesta,
, si urta immediatamente in un altro accento, si che la voce nell'atto di
ultimo, causata dalla mancanza di un accento tonico e quindi d'una posa grave
. soldati, 2-146: l'inconsueto accento bastava a ralle grare tutta
mi raccertasse seco, diede in un accento di esclamazione. -ricevere qualcuno al suo
intenta in ogni parola e a ogni accento di quella poesia...,
o intere o raccorciate, forniscono coll'accento acuto. de notari, 9: sette
partite? », gli disse poi con accento raddolcito. cassola, 4-170: smettila
. sacchi, 3-5-67: odo quello [accento] di rinforzo in 'colonna,
nell'altre simili, dove dopo l'accento la consonante si raddoppia. 13.
si fa strada una maggiore intensità dell'accento radicale, spacialmente nel discorso affettivo:
frase raccolta e ne sbaglia anche l'accento. lei ascolta solo il radiocronista sportivo
nome, al solo modulare d'un soavissimo accento, al fascino di un incantevole sguardo
regione in base alla parlata o all'accento. b. davanzati, ii-423:
, un po'cadenzata, con quell'accento marchigiano che non si sa bene se si
importa se reca o no il segno d'accento grafico): noi pronunziano insomma '
, ma a tutti s'impose l'accento di passione raggelata nel suo proprio eccesso e
6-250: la sentenza sembrava assumere un accento minaccioso e imminente. una voce se la
poi su le sillabe dispari fermasi l'accento acuto, allora riescono i versi a ragione
/ e le semplici lingue al dolce accento / snodin del vero. in lor sereni
si alzò e prese a enumerare con accento di grave rammarico i meriti dell'estinto.
suono. tommaseo, 18-ii-987: l'accento grave denota la contrazione per via di
signore -, rispose, con l'accento d'una saggezza rassegnata e toccante. -ho
una popolana rotonda di forme e d'accento, rassettandosi nelle dita gli anelli dopo
, 3-204: -documenti - disse con accento strascicato. scrutò a lungo la mia carta
tutto, incontanente che sentì il primo accento d'essa, spiccata una cavrioletta in
ridotti al minimo, a vantaggio dell'accento naturale e della prosodia poetica o prosastica
senza dubbio una recitazione conveniente perché quell'accento fosse a posto. -il
/ manda sull'orbe spento / un redentor accento / di gloria e libertà. oriani
il caso stesso. -legge dell'accento. castelvetro, io-xi-307: è cosa
e specialmente posto sotto il reggimento dell'accento aguto. -origine di una parola
di nascita di una persona (l'accento). g. morselli, 5-253
e efficacia, cercando di coprire il suo accento regionale (era di braunau, nella
maggior parte degli studiosi ha messo l'accento sulla clas sificazione degli odori
dànno [i tibetani] il medesimo accento e la medesima modificazione a ciascuna delle
riteneano dell'antico etrusco se non l'accento. balbo, 1-66: nell'interno del
perché non esce dalla loro bocca un solo accento che parta dall'anima: è un
l'accento e il colorito della gran lingua italiana popolare
la mancanza di pudore nel modo e nell'accento della sorella riagitava il suo più torbido
ordinaria statura della sua persona, e l'accento cade sul movimento in cui l'uomo
e rialzato... concorrono coll'accento dell'aria nel movimento rialzato che in
di corsica] voi riascolterete lo stesso accento, meravigliandovi che nessuna eco sia rimasta
il pensiero religioso francese ha ancora qualche accento profondo e libero, si deve a
nel loro schietto italiano, con quell'accento duro e ribattuto che dà forza uguale
riboboli. -per simil. tono, accento, squillo di uno strumento musicale.
parola, che sono tempo, accento e fiato o vero aspirazione, e veggiamo
insomma, persistendo nella prima quel primitivo accento melodico, la parola non resta mai sformata
alvaro, 12-110: passò pel cielo l'accento di un vento che susciti in una
: paesano! segnorina! -gridò imitando l'accento degli americani. il barbiere ridacchiò.
in cronache sociali, 730]: l'accento che essa pone sull'ob- biettivo di
mancanza di pudore nel modo e nell'accento della sorella riagitava il suo più torbido
il pensiero religioso francese ha ancora qualche accento profondo e libero, si deve a quella
serba tra linea e linea quel mio accento impetuoso che talvolta pareva operare su voi
e specialmente posto sotto il reggimento dell'accento aguto. salvini [manuzzi]: noi
un verso con urto tra arsi e accento grammaticale che un altro con accordo. e
numerose varianti, secondo il tipo di accento (rima tronca o maschile, in
tronca o maschile, in cui l'accento cade sull'ultima vocale; rima piana
; rima piana o femminile, quando l'accento cade sulla penultima; rima sdrucciola o
rima sdrucciola o dattilica, con l'accento sulla terzultima; rima bisdrucciola o iperdattilica
; rima bisdrucciola o iperdattilica, con accento sulla quartultima, molto rara, impiegata
quella sillaba va innanzi, quando l'accento si truova nella penultima sillaba » fiamma
e penne e rime e ciscun nostro accento? sannazaro, iv-22: porgete orecchie
indietro i capelli. -ritrarre un accento. sacchi, 3-13-79: nelle voci
», ripetè di rimando con eguale accento di sarcasmo e di sfida. « forse
occupati 1 luoghi sta alle ragazzine dall'accento malizioso che ho incontrate più comodi al difendersi
fuor dall'ispida barbaccia, con un accento inesorabile e fermo quanto questa sua lapidaria
imbriani, 10-191: allora prese quel suo accento fra il persuasivo ed il rimbrottoso,
poi occasione per avanzare, sebbene con accento molto rimessivo, una proposta arrischiata.
intensifica. socchi, 3-3-63: l'accento... ha due spezie, e
spezie, e potrà l'uno chiamarsi accento di 'rinforzo'e l'altro di 'produzione',
come un., comico, con accento cavallerescamente riparatore -.. è semplicemente
ripercuote le voci, da altri detto accento e grazia. g. b. mancini
nei tronchi degli alberi con un lieve accento turchino. -per simil. effondersi
misteriosa del sangue si rimescolò, a quell'accento. era come un'eco ritornante,
stessa parola. stigliani, 41: l'accento e (come s'è tant'altre
ripie gataménte, aw. ant. con accento circonflesso. castelvetro, 8-1-539: quarta
differenza di vocali: per diversità d'accento. vocali accentate agutamente: ultima,
che una. 2. con accento molto aperto. stigliani, 23:
. 4. circonflesso (l'accento); molto aperto (una pronuncia
sono differenti tra sé per cagione d'accento aguto e grave e ripiegato. sacchi,
. pronuncia larga e aperta, corrispondente all'accento circonflesso. castelvetro, 8-1-537:
che si sia più o meno agutezza d'accento, più o meno gravità, più
simil. cadere su una vocale (l'accento tonico o ritmico). bembo
in vulgare, perdere 'r', quando l'accento aguto si riposa sopra lno \ minturno
di restar calmo. ma, a quell'accento così sprezzante, mi infiammai mio malgrado
nome così amputato, pronunziato con l'accento esplosivo sull'o terminale, riquadrò subito il
tre acuti bigravi et avvertite come lo accento in su la settima dimostra la battuta
schema metrico di un verso (un accento). piccolomini, 10-279: nella
fida scorta vi son, l'amico accento / vi risollevi il cor! misasi,
lettera, lo capirebbe subito dal mio accento, se si persuadesse ad accordarmi alcuni
e del ritmo dell'aria il patrio accento / che non riudrò con te, /
, se non il loro segreto, l'accento, la vibrazione, la profondità del
umano pensiero io rivesto / di un accento che i cuori commova; / o
rivivificarla [la poesia], darle nuovo accento, nuova forma, sì che fosse
letto e pareva che ad ogni flebile accento le uscisse l'anima dalle labbra mese
. ling. caratterizzato dalla caduta dell'accento sul prefisso o sul suffisso anziché sulla
dei serbi che nelle forme rizotoniche hanno l'accento xonico. = voce dotta,