] abbracciare l'illimitato e penetrare l'abisso; può avere dimensioni di eternità.
. borsi, 2-181: in quale abisso di abiezione siamo caduti! salvaci, signore
. che ha la sconfinata profondità dell'abisso. deledda, iii-964: la morte
3. tr. disus. gettare nell'abisso, far sprofondare. guittone, xxix-127
abissar grandissimo. = deriv. da abisso. abissato (part. pass,
sato, sprofondato: profondo come un abisso. viani, 13-295: l'
e disus. profondità senza confine, abisso. - anche al figur. bianco
in chiaritade di grande splendore. abisso, sm. profondità immensa, sconfinata
terra ha nel ventre, / che d'abisso li tira suso in alto. g
.. l'acqua chiara surgea d'abisso con grandi zampilli sopra più terreni.
le tenebre erano sopra la faccia dell'abisso, e lo spirito di dio era portato
chiuse sono incontinente tutte le fonti dell'abisso e le cataratte del cielo, e partite
., 2-1 io: come l'abisso non si può misurare né votare insino al
chiama omero baratro, con altri tartaro e abisso, dove tutti i fiumi corrono,
terrestre mole / del càos sepolta nell'abisso informe, / e sepolti con lei la
proda mi trovai / della valle d'abisso dolorosa. idem, purg., 1-46
, 1-46: son le leggi d'abisso così rotte? / o è mutato in
dal cielo, che aveva le chiavi dell'abisso e una catena grande nella mano sua
] fuor fabricati sopra tacque / d'abisso, e tinti ne l'eterno oblio
che io non so vedere come l'abisso non inghiotte l'universo, e spezialmente tutta
chiave, e ella aperse el pozzo dello abisso: e subito salse el fumo del
luna, / ed a sua posta l'abisso apre e serra, / e fa
con sì dolce nota / muove l'abisso e con l'ornata cetra? bembo,
avere / del cielo e de l'abisso in suo potere. bandello, 1-56 (
, 4-4: tosto gli dei d'abisso in varie torme / concorron d'ogn'in-
sciocchi argomenti, e dica alcun: -l'abisso / o 'l ciel m'attende,
pugna, / e lo spirto d'abisso si partìa, / vota stringendo la terribil
ugna. leopardi, 844: spiriti d'abisso... io vi scongiuro nel
e talvolta dubitai che la bestia dell'abisso avesse preso il posto di dio nel
: e non sai tu, che un abisso, veduto ancora dalla finestra di sicurissima
per le strade o piazze ad aspettare l'abisso estremo. manzoni, pr. sp
un inasprimento di dolore al pensiero dell'abisso che aveva messo tra quel tempo e
campanaro che possa sprofondare tanto giù nell'abisso, quanto sorge alto e sfacciato nell'
parapetto della strada, dando le spalle all'abisso selvoso che vi si sprofondava. linati
linati, 8-135: l'infinito cinereo abisso che sprofonda oltre quella stesa nevata.
librava [l'aquila] lenta sull'abisso vertiginoso. govoni, 2-63: una
/ come se fossi curvo su un abisso. 4. profondità di cui
o profondato mare, altura del tuo abisso / m'ha cercostritto a volerme annegare.
/ che con interna luce / da l'abisso de l'ombre al ciel t'adduce
sui cuscini godeva a sentirsi cullata sull'abisso, ad immergervisi quasi, tuffando la mano
, iii-160: quel silenzio sembrava un abisso e un agguato. ungaretti, viii-18:
fisso / sebbene, orribile da spoglio abisso, / non si conosca forma che da
, 1-73: lo scuro e lucido abisso di quell'acqua era specchio cieco che
di orrore o di perdizione); abisso morale. iacopone, 75-36: en
iacopone, 75-36: en sì grande abisso entrat'è mio core, / che
vorrebbe veder l'amata sua ne l'abisso d'ogni carnalità e miseria. idem,
2-40 (ii-45): cadendo ne l'abisso de la disperazione deliberò non voler più
marino, 6-174: di discordie concordi abisso eterno [l'amore], / paradiso
sepolto! metastasio, iii-41: che abisso di pene / lasciare il suo bene,
scagliarsi colla mente famelica e divoratrice nell'abisso degli enti che non esistono. manzoni,
., 9 (165): nell'abisso in cui gertrude era caduta, e
anni! quante altre erano cadute in un abisso di sciagure! leopardi, 23-35:
dove il tanto affaticar fu volto: / abisso orrido, immenso, / ov'ei
settembrini, 1-149: cademmo in un abisso di servitù e di miserie. de
. rischiarava momentaneamente tutto l'orrore dell'abisso in cui l'avevano gettata. d'
via della verità, l'avete gittata nell'abisso della menzogna e della sciagura. idem
amore e del loro essere cadeva nell'abisso del tempo, distrutto. panzini, ii-279
versi dell'infinito, sospeso sopra l'abisso dell'eterno mistero. pirandello, 7-401
braccia del marito, come in un abisso d'amore e di disperazione. idem
idem, iv-125: e allora l'abisso in cui giustamente il nostro segreto è
iv-245: ritirarsi ancora vorrebbe dire l'abisso, il buio, la rovina totale.
scavata è nella mia vita / come un abisso. bocchelli, 10-284: non può
bocchelli, 10-284: non può figurarsi che abisso d'iniquità sia in quell'uomo.
7-13: non potremo mai misurare l'abisso della necessità e della povertà.
ogni cosa, lasciandosi cadere nel nero abisso del sonno.
: ficca mo l'occhio per entro l'abisso / dell'ettemo consiglio, quanto puoi
: però che si s'innoltra nello abisso / dell'ettemo statuto quel che chiedi,
fragile natura non è possibile d'antivedere l'abisso ed eterno consiglio del predestino e prescienza
da siena, ii-24: oh fuoco, abisso di carità, perché non siamo separati
): egli aveva profondamente contemplato l'abisso della infinita luce divina. bisticci,
giudizi di dio... sono uno abisso grande, che non si può intendere
, 76: della divina infinità l'abisso / quasi per una nebbia contempliamo.
oh quanto profondamente mi debbo sottomettere all'abisso delli tuoi giudicii, imperocché mi trovo
perché i giudicii divini sono un profondissimo abisso. guarini, 225: così ti piace
e forse / così sta ne l'abisso / de l'immutabil previdenza eterna. papini
, 21-240: golfo d'amore, abisso di speranza / noi da te sola aspettiamo
: a ordinarle in roma, costano un abisso. 8. divario grandissimo,
] inasprimento di dolore al pensiero dell'abisso che aveva messo tra quel tempo e
sanctis, i-195: fattosi profondo l'abisso che in italia separa le classi infime dalla
anno e quello venturo c'era un abisso: l'ultimo anno di collegio. pirandello
collegio. pirandello, 5-58: che abisso ora tra lei e quella compagna di collegio
azienda nelle quotazioni borsistiche, corre un abisso. gramsci, 55: c'è tutta
di pensare che costituisce una specie di abisso tra noi. = lat.
da siena, 733: « abisso dicitur ab a, quod est sine,
guardo inchini, apresi il denso / abisso, e via non serba a te
proda mi trovai / della valle d'abisso dolorosa, / che truono accoglie d'infiniti
., 6-123: e'preparazion che nell'abisso / del tuo consiglio fai per alcun
un gelo ardente, / di discordie concordi abisso eterno. parini, giorno, i-923
, le vive adduce / ne l'imo abisso. tasso, aminta, 723:
in cui gli occhi sono come un abisso. cardarelli, 1-120: non eri
, od in terra, od in abisso, / in alto poggio, in valle
settembrini, ii-3-71: m'affacciai su quell'abisso, tenendomi ad un albero che quivi
mi pareva d'esser sospeso in un abisso sul quale, come l'antico mane
ed era sola, così china su l'abisso oscuro di quell'altra anima. beltramelli
sotto la chiglia le fonti dell'abisso, le cataratte dell'inferno, il
natura non è possibile d'antivedere l'abisso e eterno consiglio del predestino e prescienza
ha nel ventre, / che d'abisso li tira suso in alto. idem,
la incognoscibihtà deha maestà, per l'abisso e altura deha sua gloria. cino
sul parapetto di pietra verde, occhieggiando nell'abisso uno sciamar di ombre ammatassate come le
di lui non restava che un freddo abisso vacuo:... ogni speranza era
annabissare? = deriv. da abisso. annacquaménto, sm. l'
o profondato mare, altura del tuo abisso / m'ha cercoscritto a volerme annegare!
deserto. e dopo il deserto l'abisso. 3. dir. regime
, l'antimònio / che ingrandisce l'abisso de'suoi occhi. idem, iii-2-128:
di una frase, il dissidio e l'abisso incolmabile fra due interpretazioni filosofiche che stanno
lassù, appollaiata come un uccello d'abisso che spia giù sulla valle tacente.
. berni, 120: raccontate l'abisso che s'aperse / poi che fumo levate
incavatura di due rupi in bilico sull'abisso. barilli, 2-185: quando fa
arca di dio, / sul tetro abisso poesia galleggi. nievo, 585: roma
il minar d'una torma di dannati nell'abisso sente più deh'immaginazione arrabbiata di qualche
, come se avessi a saltare nell'abisso dell'eternità, e armati poi di coraggio
sii stato per forza tirato dal profondo abisso. garzoni, 1-461: le falci,
avere / del cielo e de l'abisso in suo potere. guicciardini, i-32:
, muggire i monti, intonar l'abisso. -arte meccanica: la meccanica
terra ha nel ventre, / che d'abisso li tira suso in alto; /
stramazzando al suolo su l'orlo dell'abisso, perduta. idem, iv2- 1225
asterie / le inutili macerie del tuo abisso. tombari, 2-230: nel cerchio
argomenti, e dica alcun: -l'abisso / o 'l ciel m'attende, né
, molli e gustose come funghi dell'abisso. calvino, 1-13: sotto di lei
m'attira con la vertigine, come un abisso. un attimo di languore, di
fui parlatore: / en sì grande abisso entrat'è mio core, / che eo
o profondato mare, altura del tuo abisso / m'ha cercoscritto a volerme annegare!
détte la chiave / del cielo e dell'abisso e d'ogni cosa, / quel
che ogni fiamma s'incolonni / nell'abisso. ojetti, ii-70: il cielo era
avventarsi in avanti e rovinar capovolta nell'abisso che le vaneggiava a'piedi. carducci,
/ per entro i vani del capace abisso. 6. implicare, coinvolgere
irresoluto, a bada / del nullo abisso, e gli occhi intorno, pieni /
parapetto di pietra verde, occhieggiando nell'abisso uno sciamar di ombre ammatassate come le
, ad allargare una comoda balconata sull'abisso: e lì sopra edificavamo in fretta
balcon celeste, / non da l'abisso vien, ma vien dal cielo. idem
; / sta intento ed ascolta l'abisso / col fusto piegato a balestra.
profondità a precipizio e senza luce, abisso. - anche per estens. e
dante, quel dell'inferno, e abisso, non già precipizio. ma abisso
e abisso, non già precipizio. ma abisso più comune, e sta da sé
bagnoregio. 2. figur. abisso; smarrimento profondo dello spirito, dei
negri, 1-308: nera come un abisso, è muta, è sinistra la porta
il povero infermo pericolante su l'orlo dell'abisso. pa -battere le calcagna
, 8-75: ma tra noi è un abisso: ed io ho bello stringerti delirando
, 6-122: o è preparazion che nell'abisso / del tuo consiglio fai per alcun
e fi gitta reale e ideale nell'abisso della sua assoluta identità. verga,
dal balcon celeste, / non da l'abisso vien, ma vien dal cielo.
ingrandiva dinanzi come la bocca d'un abisso. carducci, 1057: gesù, gesù
piccoli bracaloni c'è di mezzo un abisso di ridicolo. pirandello, 6-260:
le fa indifferenti [le città] l'abisso del tempo, della razza,
piccoli bracaloni c'è di mezzo un abisso di ridicolo. dossi, 624: e
e bramine, ce le fa indifferenti l'abisso del tempo, della razza e della
... non mi cacciare qui in abisso. al quale rispose uarione e disse
, 8-5: una prova della presenza dell'abisso al nostro lato, e lo spavento
che ci tiene vivi e salvi sopra l'abisso. 8. dislivello che un
/ per ire al fondo dello scuro abisso; / tu, ch'ai principio movesti
dal balcon celeste, / non da l'abisso vien, ma vien dal cielo.
. berni, 120: raccontate l'abisso che s'aperse / poi che fùmo
colmo d'ogni speranza nel basso abisso d'ogni disperazione senza alcun ritegno
, 250: io voglio / cansar l'abisso che mi sento ai piedi. viani
un caos tenebroso a modo d'uno abisso d'acqua oscuro, il spirito di
, * baratro ', * abisso ', * spazio immenso e tenebroso anteriore
. giusti, ii-291: risorgendo dall'abisso nel quale ero caduto, ho luogo
lavori nell'arte moderna, cademmo in un abisso di servitù. de sanctis, ii-1-239
avventarsi in avanti e rovinar capovolta nell'abisso che le vaneggiava a'piedi. d'annunzio
del tartaro, / e riportò nell'abisso l'obliquo carro veloce. -figur
potria l'anime spente / e far l'abisso d'ogni noglia casso. sannazaro,
i-49: rotte sono ogni fonte dell'abisso grande, e le cataratte del cielo sono
dal balcon celeste, / non da l'abisso vien, ma vien dal cielo.
. alamanni, 7-i-218: da cieco abisso d'esto mondo infermo / chiamo a te
la chiave / del cielo e dell'abisso e d'ogni cosa, / quel dì
: però che sì s'innoltra nello abisso / dell'ettemo statuto quel che chiedi
han fatto divenir una chimera, / uno abisso confuso, un mar, ch'avanza
la chiave / del cielo e dell'abisso e d'ogni cosa, /..
lei senza merito alcuno, e sepellir nell'abisso i più degni d'esser esaltati.
ci mette in cido, e chi nell'abisso. b. davanzali, ii-285:
e colmo d'ogni speranza nel basso abisso d'ogni disperazione senza alcun ritegno cadere
ora il primo cerchio che cinghia l'abisso. = lat. * cingulàre,
profondato mare, altura del tuo abisso / m'ha cercostritto a volerme annegare!
e mi sentivo come / proteso su l'abisso dell'ignoto. sbarbaro, 1-195:
4-4: e lor [agli dèi d'abisso] s'aggira dietro immensa coda /
il citriuolo domestico. garzoni, ghia l'abisso. 1-665: che cosa fa a
incavo; cavità profonda, avvallamento, abisso. dante, inf., 9-16
di raccontar con qual consiglio / scese d'abisso a le profonde conche, / con
concepitore e ripieno, e partorisca un abisso a dismisura grande. concepizióne,
, 4-4: tosto gli dèi d'abisso in varie torme / concorron d'ogn'intorno
mar, de la terra e de l'abisso. d. battoli, 37-59
dirivati sono del colmo della ruota in abisso! bibbia volgar., v-499: mi
ardeva insino alla acqua e insino allo abisso; e intese ancora che questo voleva significare
, 420: come il vento conturba l'abisso, così il furore sopra tutti gli
, / e 'l ferace di mostri ondoso abisso? pindemonte, 229: chi un
azienda nelle quotazioni borsistiche, corre un abisso. palazzeschi, 4-8: corrono fra
/ nel primo cerchio, che l'abisso tigne. idem, par., 28-61
, 1-46: son le leggi d'abisso così rotte? / o è mutato in
alfine le stirpi privilegiate potranno valicar l'abisso che oggi sembra dividerle dal dominio ambito.
, 21-96: sì s'innoltra ne l'abisso / de l'eterno statuto quel che
sii stato per forza tirato dal profondo abisso. 2. marin. gancio di
/ per ire al fondo dello oscuro abisso; / tu, ch'ai principio movesti
quivi se stessa, e ramine d'abisso / crucii. marchetti, 4-140: in
suo grande rigoglio cadde del cielo nello abisso, e fu mutato di bellezza in rustichezza
destrezza e di fortuna si cavò da quell'abisso. verga, ii-39: era stato
conducono i nostri passi incoscienti. siamo nell'abisso, è vero, ma anche nell'
, è vero, ma anche nell'abisso camminiamo e le dande di dio ci
valle inferna? / son le leggi d'abisso così rotte? / o è mutato
della strada, dando le spalle all'abisso selvoso che vi si sprofondava sotto.
carla si affacciasse dal breve parapetto sull'abisso? 2. a ragion veduta
altrui, l'amore eterno / ruppe d'abisso le ferrate porte, / perché di
ben mancarli, / e 'nfine ne l'abisso gire al fondo, / chiamato essendo
roma democratizzata era divenuta essa pure un abisso, scrissi subito a quel ministro degli
sprofondato la terra, traendo seco nell'abisso i demolitori. collodi, 614: se
capei di rose, / ma con l'abisso in cor. -fare il demone
valli e gli argin forti / del cieco abisso e datogli di dente / porta gran
grandezza, si vedeva manifestamente in un abisso di inestricabile discordia condotto a somma depressione
de profundis clamavi 1 dal fondo dell'abisso ho invocato te, o signore ',
o crudo annello, crediamo veramente ne l'abisso fusti fabricato, per condurci derelicti in
dolcezza / disiabile e sola entro l'abisso / sparir del nulla eterno.
, muggire i monti, intonar l'abisso, proibir il sole, despiccar la
: il genere umano precipita verso l'abisso della monarchia unica e del possessore unico
si destàr 1'esistenze, e de l'abisso / romoreggiàr dal fondo / le scure
6-125: l'indistinto soltanto, l'abisso, o tenebra, può ridischiudere alla catena
te viene, e 'n quello eterno abisso, / l'hai stabilito e fisso /
là di fossa in fossa, mentre in abisso àio prefondato. medispini, 1-503:
ima certa infinità di malizia, ed un abisso di tanta deformità e di tanta diavoleria
giorno notte / féssi, e la notte abisso; e l'un da l'altro
l'anima si trova annegata in tanto abisso d'amore, quanto vede che dio ha
se 'l ciel cadesse / ne l'imo abisso. tasso, 8-6-720: intepidita il
pochi vi trafelarono, o caddero in qualche abisso, o dinoccaronsi. = comp
il quale... dirocciando per l'abisso fa acheronte, stige [ecc.
: l'unico modo di sfuggire all'abisso è di guardarlo e misurarlo e sondarlo
in se stesso, e vede, nell'abisso della sua coscienza, tutte le bestie
parea dolcezza / disiabile e sola entro l'abisso / sparir del nulla eterno, e
che marcón sentì l'improvviso disequilibrio verso l'abisso. 2. figur. disordine
bibbia volgar., x-555: miselo nell'abisso, e chiavollo, e signò sopra
mare con legami, minacciava le tenebre dell'abisso al cielo. benvenuto da imola volgar
di crudeltà solo ti vanti, / ed abisso di tenebre e di pianti / sei
di rose, / ma con l'abisso in cor. -rifl. collocarsi
distorto; / sta intento ed ascolta l'abisso / con fusto piegato a balestra.
ficca mo l'occhio per entro l'abisso / dell'ettemo consiglio, quanto puoi /
g. sacchetti, ix-1089: chi questo abisso vede, / se non lo mette
io rinsaldi l'oggi all'ieri labbra d'abisso, ferita divaricata dell'infinito? moravia
, 34-100: « prima ch'io dell'abisso mi divella, / maestro mio »
li suoi compagni si credevano essere in abisso per la diversità del luogo. =
], nullo, che non sia una abisso a cercare: e vor- rebesi di
la filosofia... come l'abisso aperto dal demonio per trarvi a perdizione
senza merito alcuno, e sepellir nell'abisso i più degni d'esser esaltati.
de l'orgoglioso flutto / veder l'abisso orribilmente aperto. metastasio, ii-299: in
oscura morte, / te trascinando nell'abisso, senia, / mi prende forte sì
certi rotoletti che cadevano cogli altri nell'abisso di venezia. d'annunzio, iii-1-897
sopra di sé uno re angiolo dell'abisso, che aveva nome ebraico * abbadon'
assorti o più propriamente ecclissati in quell'abisso di luce odorosa. cesarotti, ii-366:
p. verri, i-108: un abisso insomma di disordini e di calamità,
ponte, sul quale dee passare nell'abisso del muto infinito. 4.
d'aletto l'empia face / tomi all'abisso, e dalla franca terra / scacci
: ficca mo l'occhio per entro l'abisso / de l'eterno consiglio, quanto
libra, s'equilibra, esplora / l'abisso cade lungo le pareti / vertiginose ad
la profonda differenza e il non valicabile abisso tra le due. baldini, 7-95:
oscurità, tenebre ', poi * l'abisso infernale, la voragine sotterranea '.
di liquido vetro ardenti fiumi / pingean l'abisso di terribil luce. stoppani, 343
vuol; che spesso viene / dall'abisso de'mali il nostro bene. luini,
intera sia espiato con millenni di esilio nell'abisso ma che vi sia, alla fine
/ si destàr resistenze, e de l'abisso / romoreggiàr dal fondo / le
cattaneo, iii-1-10: tutti sanno in quale abisso di mendicità giaccia l'italia, e
è una catena che si snoda dall'abisso del futuro, e si riaccoglie nella
andar, sì tetro / vapor d'abisso, che le menti offese / e traviolle
un pozzo, una voragine, un abisso, sull'orlo del quale vengano per modo
limite, eternale / ed imminente, nell'abisso cieco / del tempo e in sommo
dei cieli e nelle acque incommensurabili dell'abisso. settembrini, 84: l'idea di
dotain. -nel linguaggio biblico: abisso, voragine. bibbia volgar.,
me infino all'anima mia; lo abisso affondò me dintorno e coperse di pelago
fare capitale / del ciel: che nell'abisso avrai tua stanza, / dove
, nulla più rimane nel grande abisso da ridursi in macchine e in
però ben dice: « bocca di abisso », ché non lo empirebbe il mare
segnalò il termine sopra le faccie de l'abisso,... io allora era
gradini del pensiero, ci trasporta nell'abisso della verità. saba, 51
ben dicea il profeta: * l'abisso mandò fuori la voce sua dall'altezza
dall'altezza della fantasia sua allora porta l'abisso l'altezza della fantasia sua, quando
il ponte, sul quale dee passare nell'abisso del muto infinito. carducci, ii-2-260
spirito maligno e fantastico e nato ne l'abisso, che è tanto superbo e fiero
, ii-12: giunto a pena de l'abisso al varco / e fattovi d'aprir
io ho trascinato con me, nell'abisso dal quale io non potrò mai uscire,
aurea volgar., 746: paulo abisso di sapienza, stormento alte cose sonante
, istmo, foce di un fiume; abisso, voragine, cratere di un vulcano
cui voce il seno / si squarciò dell'abisso fecondato, / dove andar l'innocenza
tragitta i felli dah'infemo superiore all'abisso inferiore. -che conduce alla dannazione
rinsaldi l'oggi all'ieri labbra d'abisso, ferita divaricata dell'infinito?
lui, a tempo, sull'orlo dell'abisso. pavese, i-39: giusto si
l'occhio tuo nelle verità e nell'abisso della carità di dio. lorenzo de'me
, e gli cbstrinse / gemer d'abisso alle ferrate porte. 7.
del diavolo a tirare l'anima in abisso e in perdizione. albertano volgar.
producasi... nel centro di quest'abisso una gran calamita, e n'aliti
/ e il cielo una bocca d'abisso che fiata la morte. morante, 2-285
d'esser lui... salgono dall'abisso oscene fiatate, come il fortore d'
cui voce il seno / si squarciò dell'abisso fecondato, / dove andar l'innocenza
blasfeme, e che scavino davvero un abisso, ma non le ha trovate lei
una volta finirla con questo sgomento di abisso dappertutto a inghiottirci? -non
l'altra per appiattarsi nel gorgo e nell'abisso del mare, come più sotto si
quelle pressioni e in quei freddi d'abisso occorrono fisiologie di pesci meno superficiali.
: quivi se stessa e l'anime d'abisso / crudi. così commando e così
mente ho fisso, / che in un abisso entrando, si va nell'altro abisso
abisso entrando, si va nell'altro abisso. manzoni, pr. sp.,
: ficca mo l'occhio per entro l'abisso / de l'eterno consiglio, quanto
vetro ardenti fiumi, / pingean l'abisso di terribil luce. 4.
colano flut tuando in un abisso misterioso. -figur. passare,
, pei quali ve- desi in profondo abisso spumeggiare il diveria, mi si risvegliò
ucciderlo. chiabrera, 433: numi d'abisso,... / è ver ch'
tu celasti nella terra oscura; / l'abisso dove giace è troppo fondo / la
eran mutati; e, nell'abisso in cui gertrude era caduta [ecc.
le lagrime del fondo / de l'abisso del cor, che 'n sù le 'nvea
. pascoli, 348: l'abisso in cui lontan lontano / in fondo in
là di fossa in fossa, mentre in abisso àio prefondato. dante, conv
ii-246: vide uscire d'un pozzo d'abisso fumo come d'una grande fornace,
., x-516: aperse il pozzo dell'abisso; e ascendette il fumo del pozzo
sua dannata coorte, disparita già nell'abisso. = comp. di forsennato
, che spinto / mi credetti all'abisso mio e profondo. / d'ira
del terreno; avvallamento, voragine, abisso; caverna, crepaccio. leggenda aurea
avaro si precipita come cieco in ogni abisso e fossato di peccato. 8
, al fosso. 6. abisso, baratro, voragine. guittone,
un sentiero grande parte franato sopra l'abisso di un altro torrente. buzzati, 3-49
a drieto, pare che scendano in abisso. caro, 1-263: un'isoletta /
, l'antimònio / che ingrandisce l'abisso de'suoi occhi? 2. figur
scuole fulguree ed effimere che scavarono l'abisso tra noi e l'ottocento, è
mi fulmini, / e ne l'abisso mi trabocchi in prima / ch'io ti
i-420: mi ritrovai come sospeso su un abisso, le cui pareti 11 pallido raggio
terra ha nel ventre, / che d'abisso li tira suso in alto. boccaccio
distorto; / sta intento ed ascolta l'abisso / col fusto piegato a balestra.
trombone. 2. figur. abisso. viani, 19-666: che mal
tomaso, vale tanto a dire come abisso, ed ebbe in soprannome didimo, che
soperchio / del puzzo che 'l profondo abisso gitta. idem, inf., 30-99
orlo del burrone, e si affacciò nell'abisso, ghignando di terrore.
dolcezza / disiabile e sola entro l'abisso / sparir del nulla eterno. d'annunzio
che richiamate, se fusse nel profondo abisso, e dovesse essere nel giorno del
vostro cuore sia gioventude, perciò che l'abisso assai mostra di fuori quel ch'avete
, / allor trabocca in qualche strano abisso / ove sia d'ogn'intomo il duolo
spazio circoscritto. -anche: baratro, abisso. ugurgieri, 197: furo udite
i latrati / del feroce custode dell'abisso, / ed inchinare il tribunal temuto
/ per ire al fondo dello scuro abisso. ariosto, 17-1: il giusto
carla si affacciasse dal breve parapetto sull'abisso? 13. assaporare, gustare
balzarono [i due gatti] sovra l'abisso della bocca di pietra / con la
3. per estens. fondo, abisso (del mare; e anche il
i-49: rotte sono ogni fonte dell'abisso grande, e le cataratte del cielo sono
gabbia rettangolare da elefante, che gitta nell'abisso le sue proboscidi graticolate.
ii-246: vide uscire d'un pozzo d'abisso fumo come d'una grande fornace,
balcon celeste, / non da l'abisso vien, ma vien dal cielo. idem
ben mancarli, / e 'nfine ne l'abisso gire al fondo, / chiamato essendo
), sm. letter. gorgo; abisso del mare (e, anche,
, sm. letter. gorgo; abisso del mare (e, anche, il
. govoni, 8-108: meglio l'abisso, meglio il nulla e il vuoto /
concorre a darmi la nozione lampante dell'abisso che può correre fra due stirpi, e
può abbracciare l'illimitato e penetrare l'abisso. 2. che dura straordinariamente
sua colla persona del verbo, tanto abisso di grazia e de'doni dello spirito
allontanale / questo d'ogni mia gloria abisso immenso. a. guarini, lvi-303:
sé, chi ti trarrà da questo / abisso di
... immergono l'anima in un abisso di pensieri indeterminati. c. bini
lasse, / non valle tenebrosa, abisso o fiume, / procelle oscure
manifestando a noi il fuoco e l'abisso della inestimabile carità di dio, col lustro
caterina da siena, 49: tu, abisso di carità, pare che impazzi delle
iacopone [crusca]: entrasti entro l'abisso, / entrasti in tal profondo,
queste sette misure, segno è che nello abisso della sua divinità siano ancor implicitamente contenute
oceano alza le braccia, / geme l'abisso, e la notturna faccia / improfonda
impurezza si aprisse libero il ritorno all'abisso immenso della luce. 2.
tasso, 4-4: gli dei d'abisso in varie torme / concorron d'ogn'intorno
gettare, far precipitare, sommergere in un abisso; sprofondare; fare crollare, abbattere
). gettarsi, piombare in un abisso, sprofondare; andare a fondo.
a me. = denom. da abisso (v.) col pref. in-con
ci mostrano la terra sino al grande abisso formata d'un immenso ammasso di strati di
). bruno, 3-186: l'abisso è luce inaccessa, la tenebra è
vanità ed umbra di morte, ed abisso tenebroso e terra inane e sterile.
un inasprimento di dolore al pensiero dell'abisso che aveva messo tra quel tempo e questo
inavveduti nella propria cecità: in quall'abisso di tenebre sono sepolti? c.
sensibile, è la burrasca, è l'abisso delle malinconie, è il prisma incantato
, chi ti trarrà da questo / abisso di sciagure, ove t'immerse /
, rimiravano il cielo senza adocchiare l'abisso. settembrini [luciano], iii-2-384
/ in quel d'umane sorti ultimo abisso. 4. tr. porre al
ruota. leopardi, 844: spiriti d'abisso, 10 vi scongiuro nel nome di
dibatte avanti, immenso oceano, / abisso inacessibile! b. croce, i-3-34:
ancora giranti nell'aria, in un abisso incolmabile. govoni, 1147: bruciato
. la incognoscibilità della maestà per l'abisso e altura della sua gloria [di
. bini, 1-130: come murmure d'abisso nelle viscere umane freme rovente la passione
... nella mente umana un'abisso inesplebile, che è la infinita cupidità di
, misterioso. aleardi, 1-137: abisso inesplorato / senza termine è il core
e (subito, prima di scendere nell'abisso inferiore) ne dà la prova,
. -uscir dell'inferno, entrar nello abisso: andare di male in peggio.
/ anzi è più colmo ne l'infimo abisso, / ove, per pace aver
ima certa infinità di malizia ed un abisso di tanta deformità,...
mi trovai / de la valle d'abisso dolorosa / che truono accoglie d'infiniti
fondo, insondabile, irraggiungibile (un abisso). - anche al figur.
pene de l'inferno, / un abisso infinito di dolore. bruni, 341
cavalca, 6-1-426: si chiama abisso per la sua tenebrosità e informità.
. varano, 1-28: in un abisso incomprensibil misto / di retti rai,
che io non so vedere come l'abisso non inghiotte l'universo, e spezialmente
.. come sull'orlo di un abisso, ne paventai con incipiente terrore l'
, / ch'è delle glorie umane abisso e notte, / assorbe i nomi e
. fare sprofondare, sommergere (in un abisso, in una voragine, nel fango
ciel mi fulmini / e ne l'abisso mi trabocchi in prima / ch'io ti
sazia / di tante pene! apriti abisso... ingoiami. nievo, 466
/ ire a suo tempo nell'ingordo abisso. -che provoca la distruzione, la
ed essere poi nell'animo un negro abisso d'iniquità e di nequizia, un
un inasprimento di dolore al pensiero dell'abisso che aveva messo tra quel tempo e
/ però che sì s'innoltra nello abisso / dell'ettemo statuto quel che chiedi,
, ma irrompere dal profondo, insorgere dall'abisso, come il vòmito dei cratèri aperti
ogni fortezza ci stanca / in quell'abisso divino. s. bernardino da siena,
mio. alamanni, 7-i-218: dal cieco abisso d'esto mondo infermo / chiamo a
stato straniero c'è sempre stato un abisso, un crepaccio. 2.
vi-91: eziandio nell'interminato e profondo abisso delle proprietà matematiche... ci
pene de l'inferno, / un abisso infinito di dolore. tasso, 8-59:
piovene, 10-342: in questo favoloso abisso di monti... non si
avevano intorniato fino all'anima; l'abisso lo aveva aggirato. -di animali.
il fetore: proprio qui dove all'abisso, alla morte, al deforme infinito,
ereditarie e contenziose liti sono liberate dallo abisso della intrica- zione. beicari, 3-3-64
gl'intromise gli occhi come in un abisso di profonde cose sopranaturali, e glie ne
papi, 1-7: il cavo abisso / tutto rimbomba, e tutta l'
trovai / de la valle d'abisso dolorosa / che 'ntrono accoglie d'infiniti
pongono tra dio e l'uomo un abisso incommensurabile e invarcabile,...
anzi è più colmo ne l'infimo abisso, / ove, per pace aver,
le lagrime del fondo / de l'abisso del cor che 'n sù le 'nvea,
, certo le tenebre erano sopra l'abisso. alberti, i-197: si truovano ville
, 1-vii-132: e voi del cupo abisso / numi tremendi, che i spergiuri
, e dall'altra veggo manifestamente l'abisso delle tue malignità; or seguite il grande
, e si prepara a rovinar nell'abisso. garibaldi, 2-92: i miei compagni
, 3-ii- 93: furia di abisso, mi compari, cinta di fiamme ser-
era una felice pianura divenne issofatto un abisso del mare. bocchelli, 18-ii-689: metti
dallo stellifero cielo allo obscuro centro dello abisso fe'labare. parini, giorno,
: volle contemplare dal primo ponte l'abisso di quella scurissima lacca, entro cui precipita
.. / fu poi nebbia d'abisso, ombra d'averno. -col
, poarine, certe lor poppe d'abisso le ricolgono e sustentano con lacciuoli e
/ devasterà l'europa, e dall'abisso / verrà coi morbi pallidi / la
parte bassa di un luogo; fondo, abisso. dante, par., 33-22
monodia lamentosamente cantata su l'orlo dell'abisso. saba, 47: il compagno lamentosamente
gentile, 1-62: si riaprirà l'abisso tra l'individuo e l'universale, e
un pozzo, una voragine, un abisso, sull'orlo del quale vengano, per
del mondo che se ne schifa l'abisso, non che il cielo. giorgio dati
mia bilancia che pende nell'oscurità dell'abisso, bisogna che io la rialzi e
, 1-46: son le leggi d'abisso così rotte? / o è mutato in
; tutto lo spazio era un oscuro abisso. carducci, iii-12-45: non dubita forse
... densa e rimane nell'abisso, pendula, opalina, nell'ombra.
d'un'altra parte giù profondo fino all'abisso. 15. esaltare, elogiare
e poi farmi in un punto cadere nell'abisso delle disperazioni? g. p.
, 1-184: risalirà il leviatano dall'abisso, scenderà l'aquila dalla vetta: nello
/ de l'eterna prigion del cieco abisso. salvini, v-382: 4 lezzo '
[dalla morte eterna e dal profondo abisso] '. liberaménte (ant.
, od in terra, od in abisso, / in alto poggio, in valle
della mia bilancia che pende nell'oscurità dell'abisso, bisogna che io la rialzi e
. i corpi sono già ingoiati dall'abisso; ma le sei maschere umane respirano
ii-246: vide uscire d'un pozzo d'abisso fumo come d'una grande fornace,
e tentar pure di investigar questo immisurabile abisso di mia sapienza, ch'io non
del mondo che se ne schifa l'abisso, non che il cielo. pallavicino,
alghe asterie / le inutili macerie del tuo abisso. -carattere vergognoso o disonesto di un
. pascoli, 348: giù per l'abisso... lontan lontano / in
già spirito celeste, era caduto nell'abisso per aver voluto pareggiarsi a dio.
l'uom ne rasserena / da un abisso ombroso. s. maffei, 6-396:
fati / per le ragioni ascose nel abisso / ma star contenti a lumi vi son
nel suo più scuro e più profondo abisso. metastasio, 1-i-77: soffro costei /
i tuoi passi / dalle pesti di abisso. -dichiarare con dolcezza insinuante.
manifestando a noi il fuoco e l'abisso della inestimabile carità di dio, col lustro
su l'anima mia... un abisso, d'un tratto, s'è
alghe asterie / le inutili macerie del tuo abisso. -carcassa (di un animale
cor fanno smalti / possenti a rischiarar abisso e notti, / e torre l'
l'ali vuol mettere e tenta / l'abisso dei cieli, la fiera; /
eterno, nel profondo chiuda / del cieco abisso quella maladetta / anima, appresso al
sommo sapiente digradati / in fin l'abisso du lucifer fisse. dante, vita
m'attira con la vertigine, come un'abisso. -autentico, non falsificato.
cattaneo, vi-1-287: si frappose un tale abisso fra le antiche atrocità e la moderna
vituperio vituperoso che manda il lezzo in abisso non che in cielo. -fluido
e ricomincia fieramente a puzzare. salgono dall'abisso oscene fiatate, come il fortore d'
marina e quelli dell'esercito corra un abisso. i marinai son superiori agli altri
sciacqua / pendula in mezzo all'infinito abisso. e. cecchi, 7-84: la
luce al mondo, / tu l'abisso profondo / de la cagion che 'n tenebre
la ribellione si trascina; che l'abisso, scavato dal massacro, tra europei e
alla inorganica non appare visibile: un abisso sembra separare questi due mondi, la
un inasprimento di dolore al pensiero dell'abisso che aveva messo tra quel tempo e
una via disperata, tremenda: gettarti nell'abisso delle colpe, annegarti nel materialismo e
: il genere umano precipita verso l'abisso della monarchia unica e del possessore unico
... si butta barbaricamente nell'abisso dei cerebralismi e delle metafisicherie da strapazzo
intelligenza, 152: chiamò que'd'abisso strettamente; / tardando, fe'di
tasso, 14-498: mira che cieco abisso, e come il cielo / le belle
dalla quale poi caddero miseramente in un abisso di mali, onde vi fu bisogno
, da sedere / vi dia giù nell'abisso e, già defonti, / né
. varano, 1-28: in un abisso incomprepsibil misto / di retti rai,
misure mie, a gettarmi in un abisso di confusione. tarchetti, 6-i-268:
e i posteri / travolgi a ignoto abisso. bocchelli, 18-i-85:
la terrestre mole / del caòs sepolta nell'abisso informe. papi, 4-103: questa
/ per ire al fondo dello oscuro abisso. poliziano, 1-771: l'anima
i-169: il genere umano precipita verso l'abisso della monarchia unica e del possessore unico
lei senza merito alcuno e sepellir nell'abisso i più degni d'esser esaltati. alamanni
una monodia lamentosamente cantata su l'orlo dell'abisso. 3. cantilena,
empireo monte, / or quindi entro l'abisso gli deprimi. -persona dotata di
, lxxxviii-11-109: giò traripai in uno abisso scuro, / dal quale ogni chiarezza si
vituperio vituperoso che manda il lezzo in abisso non che in cielo. -mezzo
, 4-4: tosto gli dei d'abisso in varie torme / concorron d'o-
sono un morto, sono / dentro un abisso; ed odo, ivi sepolto,
è necessario a fare intendere in che abisso ella fosse caduta, e a motivare
una mucida, una verde alga d'abisso. 2. impregnato, stillante di
., 1-47: son le leggi d'abisso così rotte? / o è mutato
fui parlatore; / en sì granne abisso entrat'è meo core / che ià
far precipitare, sprofondare in un abisso. ottonelli, 114: nabissare
, sm. ant. e letter. abisso, profondità immensa, in partic.
ma irrompere dal profondo, insorgere dall'abisso, come il vomito dei crateri aperti
morte / sull'orlo spinge di nascoso abisso /... / è cura,
cercò, con incessante navigazione per l'abisso dell'infinito, una sua patria celeste
intorno a se stessa, e trascinata nell'abisso dal nebeli. = voce
dell'aria oscura, profonda e nebulosa d'abisso. monti, x-2-283: là dove
che gli arcangioli neri sieno scatenati fuori dell'abisso - un ottuagenario esorcista entrava nella mia
, non istanca mai di profondarsi nell'abisso della sua nichilitade. papini, vi-310
dei pipistrelli / senza precipitare in qualche abisso. 2. medie. diminuita
, già certo era assorta in uno abisso di profonda chiarezza, niente di manco è
nel placido specchio, profondo come un abisso, / tra luccichii d'argento improvvisi
varca / per ire al fondo dello oscuro abisso; / tu, ch'ai principio
'nvita, / non sa da questo abisso, ove è smarrita, / inviarsi al
sull'orizzonte; buio. a rischiarar abisso e notti. boccaccio, dee.,
larve, o schiere orride de l'abisso figliuole, o qualunque altra orribil gente
i-85: quando coi neri voli, abisso silente, ritorno notturno dai limiti.
vada l'alma al fin giù nell'abisso. 29. spregiato, negletto
profondissimi valloni, si affonda fino all'abisso. -mangiare nugoli: prestare
degno di potere nel pelago dello infinito abisso notare. l. salviati, 23-i-24:
, 1-47: son le leggi d'abisso così rotte? / o è mutato in
il tanto affaticar fu volto: / abisso orrido, immenso, / ov'ei precipitando
, i-346: il poeta disteso sull'abisso, / col mento chiuso tra le palme
] fuor fabbricati sopra tacque / d'abisso, e tinti ne l'eterno oblio
parapetto di pietra verde, occhieggiando nell'abisso uno sciamar di ombre ammatassate come le
ficca mo l'occhio per entro l'abisso / de l'etterno consiglio. boccaccio,
di luce, al morto e gelido abisso che non vedrà mai raggio di sole
otto de terminazioni divine (abisso e silenzio, mente e verità
1-24: egli era l'ombra infinita nell'abisso e ancora l'acqua et il sottile
pene de l'inferno, / un abisso infinito di dolore. brusoni, 2-201:
... / fu poi nebbia d'abisso, ombra d'averno. giuglaris,
che l'uom ne rasserena / da un abisso ombroso. 10. che usa
d'essere in cielo, or ne l'abisso. niccolini, ii-487: nati appena
come un pozzo, una voragine, un abisso, sull'orlo del quale vengano per
, come una figura emersa dall'interno / abisso del tuo dolore. fenoglio, 1-97
campo della lubricità, cade finalmente nell'abisso deh'impudicizia e vi sepellisce con la
lo zanichelli che si vede piombar nell'abisso fa veramente pietà. capirai che ora vede
versi / levarsi al ciel dal più profondo abisso / e spaziar negli ampi orbi superni
e i posteri / travolgi a ignoto abisso. pascoli, i-361: l'orbe si
la coscienza- / i miei occhi vedono l'abisso interno, / odono, le mie
ch'era una felice pianura divenne issofatto un abisso del mare; e, forse,
, in quella sua bella spinta, l'abisso in forma di fiordi -erano passate le
dall'onda di caligine / travolta, nell'abisso orfano annega / la virginea rapita ai
voi e la voce popolare vi esiste un abisso, l'organico borbonico vi separa,
locuz. -all'orlo, sull'orlo dell'abisso, del precipizio: in una situazione
corpo sociale all'orlo sempre di un abisso e le idee più care ai società,
con sì dolce nota / muove l'abisso e con l'ornata cetra? alamanni,
: dirupato, scosceso, orrido (un abisso). dante, inf.,
e scoppiata, lasciò vedere un infinito abisso nelle sue orribili spaccature. botta,
/ del puzzo che 'l profondo abisso gitta. crescenzi volgar., 4-47:
i-131: non sai tu che un abisso, veduto ancora dalla finestra di sicurissima
ricomincia fieramente a puzzare. salgono dall'abisso oscene fiatate, come il fortore d'un
coll'eterna luce l'oscurità di questo abisso cambiasti. f. m. bonini,
del giappone e non vedono in quale abisso d'inerzia e di viltà piomberebbe tutto il
un sacco di vermi, e tu l'abisso di tutte le perfezioni, in un
l'erinni spietata; / torni ovante all'abisso. m. rossetti, 7-21:
dei cipressi, a dieci metri dall'abisso, e cominciarono il gioco del '
e dalle spine, sommerso in un abisso di pene, per quell'onore che
fra quanto tempo il palombaro ridiscenderà nell'abisso per trovare la sirena che non trovò mai
battista, vi-3-224: non solo dell'abisso ondoso, / ma dell'arida mole
in cielo od in terra od in abisso, / in alto poggio, in valle
pipistrello, sta, erto sopra l'abisso, il bianco cigno profetico.
fui parlatore: / en sì grande abisso entrat'è mio core, / che
ivi l'altezza è profondità, l'abisso è luce inaccessa, la tenebra è chiarezza
maffei, 10-i-143: ecco in qual abisso secondo questo padre sia precipitato di perdizione
ci siamo noi, o signore, nell'abisso nelle miserie; e quel ch'è
me infino all'anima mia; lo abisso affondò me dintorno, coperse di pelago
sì è a pensare il profondo e l'abisso delle cose divine, perocché è sì
divine, perocché è sì grande l'abisso e 'l pelago di ciò che non
: o incendio d'amore, o abisso di pietà, o pelago di clemenza,
, / tomba di orrore, / abisso funebre / di spente aurore / lieto
po'dopo aver pencolato con angoscia sull'abisso della mia rovina. pratolini, 8-409
-pendice infernale: l'abisso dell'inferno. f. scarlatti
margine della pendice che si avvedono dell'abisso, e scorgono le batterie coperte lungo
vizio] è sì rapido e l'abisso è sì attraente che non vi ha
basso... densa e rimane nell'abisso, pendula, opalina, nell'ombra
consideratore, el qual considerando penetra nello abisso di dio. savonarola, 7-ii-354:
secreti della mente umana, ma penetra nell'abisso e vola sopra il cielo e ricerca
pene de l'inferno, / un abisso infinito di dolore. b. davanzali,
: egli si vide allora spalancato un abisso... come un ragno a cui
vizio] è sì rapido e l'abisso è sì attraente che non vi ha chi
lor con la sonora tromba, / l'abisso, il mar, la terra e
mio dolce signore, che cascherete nello abisso di qualche perdizione. foscolo, v-183:
aveva el ciel tutto nimico; / l'abisso, el mundo e poi costei perduta
possedere l'ingenua sapienza platonica e il sacro abisso della cabala sincera. parini, giorno
a foco / e quanto este in abisso perfondato. 2. intr. sprofondare
2. sm. profondità, abisso. cielo d'alcamo, 120:
povero infermo pericolante su l'orlo dell'abisso. 2. per estens.
... scorge nel peccato un abisso di pemiziosità velenosa che non ha fondo
corda, mi trovai sospeso perpendicolarmente sopra l'abisso. soldati, xi-16: un salice
consideratore, el qual considerando penetra nello abisso di dio et in tucte queste operazioni
sotto a'miei piedi s'aprì quell'abisso terribile di sventure a cui m'accostava
e bilancia. fiamma, 146: l'abisso della colpa chiama l'abisso miseria,
: l'abisso della colpa chiama l'abisso miseria, secondo quella sentenza: abyssus abyssum
orrendi mostri si sprofondino / nel cupo abisso: le ceraste tremino, / turba
più vista crudeltà nel vano / di quell'abisso, perché infranta e pesta / laggiù
... non vedono in quale abisso d'inerzia e di viltà piomberebbe tutto
che rispondeva sull'orlo d'un profondissimo abisso. palazzeschi, 1-33: in un pianèllo
terra. -scavarsi l'abisso sotto i piedi: essere causa della
, si farà sempre più grande l'abisso che si scavano sotto i piedi,
siepe e si piegava in arco sopra l'abisso. tozzi, v-15: alle nove
/ come se fossi curvo su un abisso. ungaretti, ii-118: nasce una notte
con sì dolce nota / muove l'abisso e con l'ornata cetra? / lo
ai fastigi della roccia, in riva all'abisso. = deriv. da pino1,
vetro ardenti fiumi, / pingean l'abisso di terribil luce. praga, 3-127:
del macigno che piomba giù a picco nell'abisso e là in fondo si spappolerà ma
lo zanichelli che si vede piombar nell'abisso fa veramente pietà. -venire a
piomba, / urla, silenzio, l'abisso, la tomba. -scomparire.
suo fin piomba. -piombare nell'abisso, nelvinfemo, nella palude, nel
noi il piede per non piombare nell'abisso o nella palude? pea, 1-235
la gran piova / de'reietti all'abisso. y gran quantità, numero
la francia..., nonostante l'abisso in cui parve, nel * 51
, 34-102: prima ch'io de l'abisso mi divella, / maestro mio,
alle più ardite antìtesi, hawi tale abisso tra il cinismo di cesarina e la
doi in uno, che medesimamente è abisso e tenebra, chiarezza e luce,
sanctis, 11-287: qui è l'abisso che separa i poeti coloristi da'poeti
? fra l'uno e l'altro abisso vi era come un sottilissimo e acutissimo ponticciuolo
ghigna un ponticello di tronchi attraversava un abisso profondissimo. -piccolo ponte che serviva
si ragiona, / e ne l'abisso, perché qui fra noi / quel che
e tentar pure di investigar questo immisurabile abisso di mia sapienza ch'io non rivelo
ii-246: vide uscire d'un pozzo d'abisso fumo come d'una grande fornace,
come un pozzo, una voragine, un abisso, sull'orlo del quale vengano per
di tutti quattro in brieve giù nell'abisso. -per estens. ciò che costituisce
dal dolore infinito, / solitudine dell'abisso, / occhio aperto e fisso /
sotto a'miei piedi s'apri quell'abisso terribile di sventure a cui m'accostava
virtù e dal lume della verità nell'abisso della falsità. nardi, i-12: più
che precipita cogliendo un fiore su l'abisso dell'aniene. d'annunzio, iv-1-1025
ancora giranti nell'aria, in un abisso incolmabile. -con riferimento alla biblica
l'anima e poi la dimerge infino nell'abisso. -minato da gravi mali (
virtù e dal lume della verità nell'abisso della falsità. campanella, i-412: i
lo zanichelli che si vede piombar nell'abisso fa veramente pietà. bartolini, 20-55
lei senza merito alcuno e sepellir nell'abisso i più degni d'esser esaltati.
102: ci siam sentiti preda dell'abisso di follia di una natura schiava di
natura non è possibile d'antivedere l'abisso e eterno consiglio del predestino e prescienza
là di fossa in fossa, mentre in abisso àio prefondato. -intr.
x. sm. profondità, abisso. monte, 1-99-6: chi senza
infernale porta e da il mezzo dello abisso libera noi con le tue sante preghe.
alle zuffe degli angeli et all'abisso pregnante. -gonfio di pioggia, carico
cielo / e tra 'volumi dell'oscuro abisso / i fulmini prepari. saba,
altrove? / o è preparazion che nelf abisso / del tuo consiglio fai per alcun
furie e le più atroci / custodie dell'abisso. g. b. casaregi,
e tutto lume diverrà egli bensì di un abisso di confusione e di tenebre, un
presente, / e chiamò que'd'abisso strettamente. crescenzi volgar., 2-22:
/ incontro a cui non prevarran d'abisso / le nere porte, te pietosa
/ che al mondo e ne lo abisso ancor risplende, / alto valor, ch'
alto k'el cel n'è da l'abisso, / per esro lì tutore tormentao
intrare / nel primo cerchio che l'abisso cigne. 26. che è
lo spalancarsi per l'umanità, dell'abisso. g. vattimo, 13-9: solo
separa gli uomini dalla donna, l'abisso profondo di incompatibilità, e questo era
. bruno, 3-865: nel profondo abisso del sopramondano ed ensofico universo...
che sono in cielo in terra e nell'abisso si potessino ridurre? -domanda
, è la burrasca, è l'abisso delle malinconie, è il prisma incantato che
ii-246: vide uscire d'un pozzo d'abisso fumo come d'una grande fornace per
/ un'arcana procella, un negro abisso / fu il cor a'elora.
che succedonsi e s'avviano / all'abisso della morte. de amicis, xii-397:
mi trovai / de la valle d'abisso dolorosa / che 'ntrono accoglie d'infiniti
oliva, 392: non si oppugnano dall'abisso le prodigalità di buoi scannati anche a
il tenia trafisso, / o furia dell'abisso / contraria a me gli sopravenne adosso
solo questo sapere per profondarmi in un abisso d'affanni? pratesi, 5-159: chi
o mia cara paimira, in quale abisso / spaventoso d'orrori il tuo periglio,
severa profondò la meschina in un nuovo abisso di mali. nicolini, 4-382: egli
avendo già la mente loro profondata nell'abisso dell'umilità e friggendo le lagrime degli
: fu [lucifero] profondato in abisso d'inferno e in eterno dannato.
profundato mare, / altura del to abisso / m'à cercoscretto a volerme anegare!
intelletto..., profondato nell'abisso infinito delle divine perfezioni, con stupore
ciò ricercava. -con metonimia: abisso marino. piccolomini, 3-15: certa
boccaccio, viii-1-125: chiamalo ancora 'abisso ',... il qual
profondo deli'acque sì passò via. l'abisso diede la voce sua e la profondità
della segreta / profondità, riso d'abisso, 7 lasciva sorella dell'aria,
mi trovai / de la valle d'abisso dolorosa / che 'ntomo accoglie d'infiniti
soperchio / del puzzo che 'l profondo abisso gitta, / ci raccostammo, in metro
diffendi / dal gran nimico e dal profundo abisso. pazzi de'medici, 59:
e scoppiata, lasciò vedere un infinito abisso nelle sue orribili spaccature. stampa periodica
abissa e profonda, perocché, come l'abisso non si può misurare ne votare insino
gradini del pensiero, ci trasporta nell'abisso della verità. -imperscrutabile (il
35. parte inferiore di un abisso, di una cavità, di un
è de celo fine in profundo d'abisso. pulci, 8-11: de'miracoli disse
e largo della sfera. abisso. -in partic.: l'inferno
al demonio. fiamma, 146: l'abisso della colpa chiama l'abisso miseria,
: l'abisso della colpa chiama l'abisso miseria, secondo quella sentenza: }
alle smisurate misericordie di dio e all'abisso e profondo della sua bontà disciolsono e
l'uomo passare non possa lo inestimabile abisso della purità contrastandogli i bollori de'pensieri,
., 11- 118: caggiamo in abisso ed in profondo d'ogni male. la
. mazza, iv-m: il nero abisso / vomita fuor la sua proenie ignota
, sii stato per forza tirato dal profondo abisso. b. fioretti, 2-5-119:
coglioni, amiamo gli abissi. piccolo abisso in verità, quello che il pelo della
maligno e fantastico e nato ne l'abisso, che è tanto superbo e fiero
luci. -emergere (da un abisso oscuro, dal nulla). pascoli
fango del mondo che se ne schifa l'abisso, non che il cielo. nannini
agghiacci e i posteri / travolgi a ignoto abisso. -corruzione politica.
soperchio / del puzzo che 'l profondo abisso gitta, / ci raccostammo, in
i-8-206: per lo gran puzzo che l'abisso gitta / traggonsi dietro ad una pietra
che tu legarai, andarà legato nell'abisso. poliziano, orfeo, 221: posa
: ficca mo l'occhio per entro l'abisso / de l'eterno consiglio, quanto
dominando le schiene / dirupate e l'abisso, / redentor crocifisso, / quassù,
gelento e de fogo ardente in l'abisso d'inferno. venuti, lxxxviii-ii-674:
esca. pascoli, 841: vide l'abisso con racchiusi i venti, / le
dell'aria oscura, profonda e nebulosa d'abisso. -cogliere, rilevare al semplice
, / sprezzando sull'orlo d'un abisso, / si ferman [le streghe]
assuefarsi al tristo fiato che gitta l'abisso, si raccosta... dietro la
e sovrano / con diecimila quel diavol d'abisso / e sopra de'cristian con forza
..., tutto era un abisso d'oscurità, una perpetua notte d'errori
umanità mutamenti tanto profondi da scavare un abisso fra i docili schiavi del passato
empireo monte, / or quindi entro l'abisso gli deprimi, / deh, che
, 2-102: ci siam sentiti preda dell'abisso di follia di una natura schiava di
tua sedia i cherubini e raguardi l'abisso, tu se'lume veridico che illumini.
come si ragiona, / e ne l'abisso,... / ritogli a
che sia / della malvagità nel cupo abisso, / tutte le umane e le
onnipotenza in rapirlo ad un tratto dall'abisso dede sventure all'apice maggiore deda grandezza
dall'onda di caligine / travolta, nell'abisso orfano annega / la virginea rapita ai
e cava e tira dal profundo dell'abisso le anime e rassegnale ai loro corpi.
affinché tu possa gettar l'arco sull'abisso, incolume e salvo. intanto tu costruisci
. i ponti di neve sospesi sull'abisso, passati carponi, coi nervi rattratti
divenga concepitore e ripieno e partorisca un abisso a dismisura grande... che in
il sol... / nell'alto abisso traboccò del- l'onde.
e vinta, affondò in uno scuro abisso d'incoscienza, mentre il corpo continuava a
maffiei, 7-25: vidi sorger l'abisso e de la rea / sua rabbia armarsi
anime dei reprobi e le sospingono nell'abisso, dove alcuni peccatori sono impiccati ed
era restata nel sangue precipitandola in quell'abisso. -continuare a essere percepibile.
e penso che questa si disperga nell'abisso o veramente in uno punto si ristringa
. mi si scava nella coppa retinica un abisso oceanico, non so che gorgo d'
. varano, 1-28: in un abisso incomprensibil misto / dì retti rai, d'
tempo è una catena che si snoda dall'abisso del futuro e si riaccoglie nella voragine
ero al timone a un tratto sentii l'abisso travolgermi nel profondo, con un colpo
del collo e del capo ridava all'abisso i capelli, significando la indomita alterezza
contro, sarebber capaci di sondare questo abisso. ribaltatóre, sm. congegno
adagio te mani della sorella, quasi un abisso si scavasse fra di loro. borgese
fati / per le ragioni ascose nel abisso, / ma star contenti a lumi vi
riprendendosi con uno sforzo sul ciglio dell'abisso in cui la disperazione stava precipitandolo,
, parze che. lle fontane dello abisso fussino aperte per vomacare acqua. alberti
perpetuo circolo oscuro, dove, colmato un abisso, un altro se ne spalanca.
, nascendo la prima volta dall'informe abisso del caos, mandò foriera la ridente
, 6-125: l'indistinto soltanto, l'abisso, o tenebra, può ridischiudere alla
gl'infidi, i traditori in questo abisso / han tutti i lor ridotti e le
mani. -per estens. cavità, abisso della terra. d. bartoli,
in circa, si esce a veder l'abisso pericoloso chiamato cariddi, ch'è un
follia. chiari, i-144: un abisso di confusione, di melanconia e di
giù dal cratere o sparivano inghiottiti dall'abisso. poi, dopo il gran crollo,
). cesari, 1-2-9: oh abisso di inveterata malizia, che...
essere in cielo, or ne l'abisso. = femm. sostant.
, 2-102: ci siam sentiti preda dell'abisso di follia di una natura schiava
, 18: lasso! la sieda d'abisso è rimutata / e posta l'à
si speculava questa verità che in quello abisso si rinfrescavano i misteri della santa chiesa
di raccontar con qual consiglio / scese d'abisso ale profonde conche, / con quai
che crederesti aprirsi le fonti del cieco abisso. 9. andare sottosopra (
: la terra s'apre sì, l'abisso ha fame / grandissima di voi:
tasso, 4-4: tosto gli dei d'abisso in varie torme / concorron d'ogn'
tenebre profonde / del cupo e cieco abisso, abbandonando / le lor sedi natie tutte
ei si volga o slanci / trova un abisso o vi ripiomba, assorto / già
duoimi che questo addio debba ripiombarvi nell'abisso delle vostre pene; e sa il cielo
che li avvitava in fondo a un abisso, che li riprillava su a
somma è stato concesso di esplorare questo abisso e risalire poi alla superficie. molti
: lo zanichelli che si vede piombar nell'abisso fa veramente pietà. capirai che ora
asterie / le inutili macerie del tuo abisso. -incerto, precario, imprevedibile
per mille anni. e misselo nell'abisso e chiuse e suggellò sopra lui,
, 13-iii-181: io sento in lontano / abisso profonde / scrosciar le tue onde,
lo sguardo ha esplorato il fondo dell'abisso e s'è risollevato a scoprire le nuove
/ che al mondo e ne lo abisso ancor risplende, / alto valor che
: la terra s'apre sì, l'abisso ha fame / grandissima di voi:
/ anzi è più colmo ne l'infimo abisso, / ove, per pace aver
un vertiginoso, un orrendo e risucchiante abisso. risucchiare, tr. {
, ove è la proda della valle di abisso dolorosa. a. f.
qualche ordine. la perfezzione è un abisso; è un mar, che non ha
una rivista giudiziaria, che sprofondi nell'abisso tutti i predestinati del mondo.
, 1-i-1418: pareva di volare sull'abisso e per l'abisso, il rullio del
di volare sull'abisso e per l'abisso, il rullio del treno si traduceva in
nazionali prevalgano e salvino il paese dall'abisso.
per tormentarmi... furia di abisso mi comparì, cinta di fiamme serpeggiadrici,
attira, un fulcro di gorgo, all'abisso. / ruotano e fiori e tombe
vista crudeltà nel vano / di quell'abisso. idem, iv-80: ciascuna [formica
sbarbaro, 1-46: rotolammo nel soffice abisso del sonno! 9. letter
certi rotoletti che cadevano cogli altri nell'abisso di venezia. verdinois, 288:
dirivati sono del colmo della ruota inn. abisso! e quanti, quanti sono gli
., 1-46: son le leggi d'abisso così rotte? / o è poesie musicali
taraffe del cielo e rotti e'fonti delr abisso. p. cattaneo, 6-4:
un fiume che mi pareva che andasse nell'abisso. daniello, 37: quando
sensazione vertiginosa di piombare rovescio in un abisso. -appoggiato in posizione prona (
e da lontan si scorge / il vuoto abisso della gran rovina. g. de
anno, si farà sempre più grande l'abisso che si scavano sotto i piedi,
... ragghiando come uno spirito d'abisso. calandra, 337: massimo entrò
orrende, ruginose porte / vedrò l'abisso, e l'implacabil morte / usar suo
impetra, e carreggiabile è la faccia dell'abisso: ad un soffio tuo tacque ruggono
impallidita e china? / indovinò l'abisso e la ruina? / vide nel cor
orizzonte si sgretolava, minando in un abisso di fuoco. -con riferimento a
ed ora al profondo de l'abisso ne fa tornare. lamenti storici,
con sì dolce nota / muove l'abisso e con l'ornata cetra? / io
suo grande rigoglio cadde del cielo nello abisso e fu mutato di bellezza in rustichezza.
sento così lontana da me come se un abisso ci separasse. depositario del diritto
. mascheroni, 8-311: dell'igneo abisso, che nasconde il nume, /
pregna cu salso, / esperta del tacito abisso. = lat. sagèna,
]: il progressivo aumento dell''abisso sociale'tra operai e capitalisti è anche
alle più ardite antitesi, avvi tale abisso tra il cinismo di cesarina e la poe-
la terra tucte le fontane de l'abisso e forano abperte le catarate. pagliaresi,
corri? là nel fondo / è l'abisso difeso da un muricciuolo. / la
il mezzo on- d'egli varca questo abisso. massaia, iii-145: temeva..
asterie / le inutili macerie del tuo abisso. 7. chiudere o sbatacchiare
valicando, all'orlo / d'un abisso mi spingo. zendrini, iii-
per fame un giuoco ad ingannare l'abisso e a dar scaccomatto al peccato.
doglia scalcitrato / e 'ncatenato nell'abisso eterno. = comp. dal
scalino o, dirò meglio, l'abisso della misericordia: essere i soldati gregari
gli eterei campi, / sdegna l'abisso scandagliar, lo salta. pecchio, 221
oliva, 393: non si oppugnano dall'abisso le prodigalità di buoi scannati anche a
mi risolvo a non entrare in sì profondo abisso. 3. sgabello, predella
: né prima vi scappò di bocca l'abisso, la terra e il cielo,
l'aprimento de'cieli, la sconfitta dell'abisso, lo scatenamento del limbo, la
... insieme all'italiano scava l'abisso all'impero d'austria. brancati,
scavava il gorgozzule. -scavare un abisso fra qualcuno: determinare una profonda divergenza
voi e il paese c'è un abisso. / è la vostra banalità che lo
che lo scava. -scavarsi un abisso sotto i piedi: nuocere a se
, si farà sempre più grande l'abisso che si scavano sotto i piedi,
, sarà colpa loro. -scavarsi un abisso fra qualcuno: prodursi una profonda divergenza
le mani della sorella, quasi un abisso si scavasse fra di loro. gobetti
si scavava tra sud e nord un abisso sempre più profondo e si evitava
). mazzini, 39-188: l'abisso tra il papato e il mondo è
condussero la francia all'orlo d'un nuovo abisso assai più terribile dello scavato dalla lunga
scavata è nella mia vita / come un abisso. y cavato dal suolo nel
storico], benché non credesse né abisso né cielo, conobbe nondimeno lo scempio accaduto
, s'equilibra, esplora / l'abisso. -immergersi maggiormente nell'acqua nuotando
, le parve di precipitare in un abisso. malerba, 1-24: si faceva questo
le idee si schiarirono, compresi in quale abisso ero caduto per l'infamia di quell'
del mondo che se ne schifa l'abisso, non che il cielo. s.
del macigno che piomba giù a picco nell'abisso e là in fondo si spappolerà ma
, sul tripudio verde, / puro l'abisso ceralo del cielo. montale, 2-15
remo taciti, / mentre un vermiglio abisso si spalanca. viani, 19-53: una
scientifiche. vittorini, 7-94: l'abisso tra le due culture si allarga: la
son con esso parlasson di quell'abisso / ne direbbon scialenguando. -mancare
quello che tu legarai, andarà legato nell'abisso. b. giambullari, 7-71:
, da quella / profondità dell'infinito abisso, / dove niuno mai vide orma
6-123: o è preparazion che ne l'abisso / del tuo consiglio fai per alcun
., 21-96: sì s'innoltra nello abisso / dell'etterno statuto quel che
rimasta indietro, divisa da un tale abisso, da presentarsi in effetti come irreale
un vertiginoso, un orrendo e risucchiante abisso. -con riferimento a un veicolo
464: già la mente si scombuiava nell'abisso del nulla e dell'oblio, dove
sconfitto, / con la disperazione dell'abisso / che chiama e vuol l'abisso.
dell'abisso / che chiama e vuol l'abisso. 2. per estens.
mondo et a la gente / a l'abisso, a la terra, agli animali
secreti della mente umana, ma penetra nell'abisso e vola diletto e piacere dell'
enti / è un pelago, un abisso, una voragine. = comp
arriva, e tutto scuopre il grande abisso dei mali. capuana, 11-146: questo
? un pauroso / di sozzi mostri abisso. -come epiteto di atena,
apriva nuovamente nei pensieri di diacono l'abisso della scrocconeria, e i signori e le
, 1-236: questo tragico risveglio da un abisso difollia ha scrostate le anime dalle basse idolatrie
caqb de celo fine in profundo d'abisso. -l'olimpo (o altro
segnalò il termine sopra le faccie de l'abisso, quando pose il sito al mare
;... e miselo nell'abisso e chiavollo e signò sopra di lui,
, ella mi tragga / fuor dell'abisso a la serena luce. / vivan le
orizzonte e vedeva anche dietro in un abisso d'aria semioscura e arrossata.
ungaretti, 9-55: scendi dopo all'abisso, nei cui seni / le anime
antro, caverna. -in partic.: abisso infernale. giamboni, 10-42:
giacosa, 66: all'occhio esercitato un abisso di cento metri non fa più senso
, perché immergono l'anima in un abisso di pensieri indeterminati. de sanctis,
/ daran nome i mortai, d'abisso i numi. tommaseo, 3-i-320: questa
.]: 'senzafóndo': profondità, abisso del mare dove il piombino non tocca.
e penso che questa si disperga nell'abisso o veramente in uno punto si ristringa.
4. il mare, l'abisso marino, in quanto inghiotte navi e
è sepolta e condannata nel profondo dell'abisso, vana cosa e pagar i legati
f. frugoni, 3-ii-93: furia di abisso mi comparì cintadi fiamme serpeggiadrici, avvolta di
alfieri, 1-1229: possente re del tenebroso abisso /... / dacché tu
immensa incomprensibile maestà d'iddio da un abisso infinito di luce invisibile circondata sé in se
suol con impeto sgorgarono / del magno abisso i sotterranei fonti. carducci, iii-25-214:
sono sfiatate, le tue grandezze abbattute all'abisso. -che non riesce più
, 1-436: il contenuto dei giornali d'abisso si partìa /... / bestemmiando
mi si scava nella coppa retinica un abisso oceanico, non so che gorgo d'oceano
« 0 profondato mare, altura del tuo abisso / m'ha cercoscritto a volerme annegare
monte così alto quanto era profondo l'abisso. idem, ii-776: dalla foresta l'
dette, soggiunse che il commercio è un abisso, sull'orlo del quale non bisogna
, 4-4: tosto gli dèi d'abisso in varie torme / concorron d'ogn'intorno
tempo è una catena che si snoda dall'abisso del futuro, e si riaccoglie nella
inquietudini e le aspirazioni che mascherano l'abisso e minacciano l'ordine sociale, non sia
di satisfare solamente allo obbligo che io ho abisso / dell'etterno statuto quel che chiedi,
,... rotolammo nel soffice abisso del sonno! -temperato, mite
26-74: davvero ero giunto sull'orlo dell'abisso, e senza più un soldo,
da affetti. buzzati, i-104: che abisso ormai separava quel ragazzetto sciocco e spaurito
che la guida, volendovi profondar ne l'abisso, v'ha sollevato al cielo.
in essa vi ho aperto quasi un abisso sollevatore di quell'immenso diluvio, non posso
posso dire di avervi però aperto l'abisso grande. 4. figur.
cristo crucifisso, / lo cor era en abisso veder tale specchiato. buccio di ranallo
.. le sta bene di precipitar nell'abisso e nelle fauci di colui che al
che trovava, strigliando il fondo dell'abisso, spazzandolo, sommovendolo, tirando su
con quell'occhio sonnolento che vela un abisso di astuzia e di cupidigia.
] fuor fabbricati sopra tacque / d'abisso. boccaccio, dee., 2-3 (
al terzo cielo, ma nel profondo abisso del sopramondano ed ensofico universo. giovannini
il quale, immerso e profondato nell'abisso infinito delle divine perfezioni, con stupore
uno stretto passaggio, di rasentare un abisso. codice della strada, 106: è
pò più zamai quello demonio ligao in abisso asalire ni com- datere contra alcuno santo
soperchio / del puzzo che 'l profondo abisso gitta, / ci raccostammo, in dietro
lo investe, come se davvero un abisso lo seppellisca vivo. saba, i-218:
giù pel caosse alfine / dentro l'abisso. 3. deformità fisica.
alnncontinenza delle macedoni lussureggianti. -spalancare l'abisso: provocare un gravissimo danno culturale o
e la terra ed ha spalancato un abisso nella cui profondità non arriva nessuno sguardo
, e spalancarti sempre più profondo l'abisso. -far sorgere con immediatezza e forza
saette, e che si spalanchi l'abisso. misasi, 2-183: si interruppe
tratto gli si fosse spalancato innanzi un abisso. graf 5-509: come un'oscura,
il suo bagno, nel tuo famoso abisso. un giorno, dunque, quel poverino
del macigno che piomba giù a picco nell'abisso e là in fondo si spappolerà
non cessare di cercare col cuore l'abisso del fuoco eternale... e lo
ali dell'ontologia cristiana penetra nel profondo dell'abisso, poggia al cielo, e.
iacopone, 61-54: lo cor era en abisso veder tale specchiato. 2. per
so come non s'apre un dì l'abisso / o qualche speco già, come
., el qual considerando penetra nello abisso di dio et in tucte queste operazioni specula
buie pene / empiendo le spilunche dell'abisso. casti, ii-6-95: la discordia
tenebre profonde / del cupo e cieco abisso, abbandonando / le lor sedi natie tutte
v. spendolare]: rupe spendolata sull'abisso. spenducchiare, tr. (spendùcchio
estinguere -protendendomi a guardare, dall'abisso di quell'attimo, l'eternità di
dentro di lui non restava che un freddo abisso vacuo... ogni speranza era
si spenzola come sull'orlo di un abisso. 5. intr. ricadere
le locuste avevano re un angelo d'abisso, il cui nome in ebraico abaddon
di lui ed era precipitata in un abisso come la pietra che si stacca dalla cima
e si piegava in arco sopra l'abisso. montale, 5-22: la scaglia d'
era una felice pianura divenne issofatto un abisso del mare; e, forse, in
in quella sua bella spinta, l'abisso in forma di fiordi... arrivò
le tenebre erano sopra la faccia dell'abisso e lo spirito di dio era portato sopra
.. rugghiando come uno spirito d'abisso che vuota stringa la terribile ugna. graf
. calarsi in un pozzo, in un abisso, in un baratro, nel sottosuolo
pre, l'uno quasi sprofondato nell'abisso del mistero, nella tedomane, nante
giù dal cratere o sparivano inghiottiti dall'abisso. -figur. schiantarsi per il dolore
i-152: appena mio padre mi confessò l'abisso in cui era caduto per la sua
clemenza walewska. sinisgalli, 3-78: l'abisso s'increspa, donato / batte i
capitale / del ciel, ché nell'abisso avrai tua stanza, / dove divanterai
remore sia semplicemente figurato il divario, l'abisso, tra pigrizia e attività, tra
, 21-95: sì s'innoltre ne lo abisso / de l'etterno statuto quel che
. per simil. e al figur. abisso di immoralità. f. pona,
pianeta è il baratro, e l'abisso, ove giace l'acqua stigia. fantoni
guanti, poteva venir precipitata in quell'abisso insieme alla più stomachevole cantoniera.
: nell'ulcerti accostamenti che presuppongono un abisso di storture tima notte del cinquantesimo secondo anno
presente, / e chiamò que'd'abisso strettamente. zanobi da strata [s.
pene / empiendo le spelonche de l'abisso, / e ne le forze sue
coll'eterna luce l'oscurità di questo abisso cambiasti. baretti, 6-366: oh signori
mondo dei vivi (in contrapposizione all'abisso dell'inferno). dante, inf
avvede di procedere sull'orlo di un abisso. -in, su, in su
empireo monte, / or quindi entro l'abisso gli deprimi. 6. levare
. questa regione, accesosi nel profondo abisso della terra summarina il volcano, sollevasse
somma è stato concesso di esplorare questo abisso e risalire poi alla superficie. molti
nel mondo (anche in contrapposizione all'abisso infernale). dante, infi,
da lontan si scorge / il vuoto abisso della gran rovina. 11.
del collo e del capo ridava all'abisso i capelli, significando la indomita alterezza
tradizione mitologica greca e romana, profondo abisso, cinto da mura invalicabili, in
di tutti quattri in brieve giù nell'abisso. = nome d'azione da tasteggiare
un arco in rovina per traversare l'abisso orribile che si stende al di sotto
a securo passegfia / le tenebre d'abisso. g. b. casaregi, 234
; tutto il resto è per me un abisso ai tenebre. -frase, parola
, e vada in perdizione / colaggiù nell'abisso tenebroso. parini, 464: olà
nell'immensità del suo lume, nell'abisso della sua gloria, proibì a qualunque terreno
anni pacificamente tirannizzava e mandava sotterra nell'abisso dell'inferno tanti milioni di anime,
capitale / del ciel, ché nell'abisso avrai tua stanza, / dove diventerai tizzo
spie, tormentatori, carnefici: un abisso d'iniquità. -con riferimento ai demoni
riva / noi tutti aspetta il gondolier d'abisso. parini, 700: 1 tuoi
nostri scrittori l'arte galoppa verso l'abisso, simile alla 'troika folle'di gogol.
.. la bilancia trabocca fin giù all'abisso del cattivo gusto. 7
e che trabocco di peccato, io sono abisso di perdizione. giraldi cinzio, iii-6-93
il sol... / nell'alto abisso traboccò dell'onde. -con
la fa traboccare senza possibile scampo nell'abisso. 18. indursi precipitosamente a
: la trabocca... nell'alto abisso del peccato mortale. bacchetti, 2-xi-367
fin dentro alla tomba lo precipitarono nell'abisso. = comp. dal lai trans
, però che nell'uomo lascivo l'abisso delli desideri carnali sì paffogano e tranghiottiscono
, traripansi come da scoscesi dirupi nell'abisso più profondo de'vizi. -diffondersi
, 34-102: « prima ch'io dell'abisso mi divella, / maestro mio,
vita per lei, e verso l'abisso ove io la trascino ella mi segue riluttante
sono trasformati [i santi] nell'abisso della divina chiarezza e gustano il verbo
vizio] è sì rapido e l'abisso è sì attraente, che non vi ha
momento precipitato dall'apice delle speranze all'abisso della disgrazia. 4. locuz
violette, s'avventura sull'orlo d'un abisso in fondo a cui rugge un fiume
che la guida volendovi profondar ne l'abisso v'ha sollevato al cielo. loredano,
, per pozzi infiniti che trivellan l'abisso; ma si sale. alvaro, 8-100
proda mi trovai / de la valle d'abisso dolorosa / che 'ntrono accoglie d'infiniti
mi trovai / de la valle d'abisso dolorosa / che truono accoglie d'infiniti guai
immenso, /... inferno abisso / precipitollo, turbinollo, e lui [
alto -k'el cel n'è da l'abisso, / per esro lì tutore -tormentao
satana] / per trovar la compagna dell'abisso, / e si racconta el continuo
naturali. vittorini, 7-94: l'abisso tra le due culture si allarga -la
m'assorbisse nella fauce sua / l'abisso reo, m'usurpereboe a torto,
è la profonda differenza e il non valicabile abisso tra le due. moravia, 15-185
trave, sì che io passi sopra l'abisso e non affoghi nel vuoto?
anco a traverso il buio e doloroso abisso, onde il dispotismo d'ogni tempo
arme per le muraglie, che parea l'abisso. 8. vanto, orgoglio
giaceva impediva solo che tutto non fosse abisso colà. 15. locuz.
confermassero la presenza delle terribili divinità d'abisso che a delfo, insieme al pitone
ha nel ventre, / che d'abisso li tira suso in alto. leonardo,
proda mi trovai / de la valle d'abisso dolorosa. lapidario estense, 142:
terra ha nel ventre, / che d'abisso li tira suso in alto. boccaccio
una dottrina che apre all'occhio meditativo l'abisso vertigi- nante e costernante del più profondo
a enormi scaglioni si smarrivano in un abisso di cui non si poteva discemere il fon
ma irrompere dal profondo, insorgere dall'abisso, come il vomito dei crateri aperti
della felicità e m'aveva precipitato in un abisso di miseria? pea, 7-16:
le furie indusse / a vomitar d'abisso empi vapori: / né soffrendo che in
battista, vi-1-114: di fiamme alate abisso edace / tragittai senza tema, e
, s'avventura sull'orlo d'un abisso in fondo a cui rugge un fiume vorace
voracità2, sf. ant. abisso, voragine. boccaccio, 1-i-458:
o dall'azione erosiva dell'acqua; abisso, orrido. giamboni, 4-139
e che trabocco di peccato io sono abisso di perdizione, voragine e lacciuolo dell'
12. senso del nulla; baratro, abisso morale; profondo smarrimento spirituale.
, iv-12-1: l'acqua chiara suigea d'abisso con grandi sampilli sopra più terreni.
, erto o anche che corre lungo un abisso (una strada).
lucidamente abissose. = deriv. da abisso.
è, e ci sarà sempre, un abisso. = comp. dal gr
: io gli dissi che in italia l'abisso tra il barismo e il mondo delle
bresciani, 4-i-34: mal misurava però l'abisso della perfidia che fremea tenebrosa nelle intime
prati, 3-91: nel tenebroso / corallifero abisso. corallìgeno, agg. disus
fossero i ponti i ponti gettati sull'abisso che divideva un giudizio attendibile dai suoi
il mondo, nell'attesa di perdermi nell'abisso senza fondo della divinità silenziosa e deserta
dell'infinito che si apriva come un vertiginoso abisso azzurro. r labbruto, agg.
ri-raccontare questa storia senza spingerla verso l'abisso della parodia, del travolgimento grottesco, del
, diventa un 'mantram'sacro, un abisso di significazioni misteriose. mantrugiatore,
vedi, o l'attrito deve aprire un abisso insuperabile o s'ha da scordar compiutamente
dalla serbia, il paese che in questo abisso di responsabilità e di colpe lo è