, ii-810: pe'capegli repente l'abbrancò / la morte l'abbatté, pel
g. gozzi, i-148: abbrancò la mano del ladro e la tenne
scudo. nievo, 197: lo abbrancò pel vestito così furiosamente, che gliene
rimasti stritolati. fogazzaro, 2-306: abbrancò l'erba con le dita convulse, ne
: si gittò contro il cancello, abbrancò i ferri convulsa. idem, v-1-57:
, ii-810: pe'capegli repente l'abbrancò / la morte. negri, 1-485:
giovanni fu quello in somma che più abbrancò: pagolo n'andò di peggio che tutti
cavalli. cicognani, 3-166: s'abbrancò nel pugno i vestiti sul petto,
, iii-575: allora l'anatroccola infoiata abbrancò al collo [il giovane] e lo
iii-575: allora l'anatroc- cola infoiata abbrancò al collo [il giovane] e lo
, ii-810: pe'capegli repente l'abbrancò / la morte, l'abbatté,
810: pe'capegli repente l'abbrancò, / pe'suoi capegli come l'
forte, / pe'capegli repente l'abbrancò / la morte, rabbattè, pel calle
faccende, / altri due miei n'abbrancò, e con loro egli ruppe il digiuno
spiccò un salto sur una ripa, abbrancò un fusto della siepe che v'era
calandra, 337: massimo entrò, lo abbrancò e, per quanto ragghiasse, scalciasse
lo direi. bechi, 2-318: abbrancò con quella sua tenaglia ossuta quello scampolo
mostravano le scaturigini del sangue, lo abbrancò, lo trasse in aria.
: lo zio gerolamo... abbrancò sul desco una manciata di grissini..
tutte e due le braccia, vi s'abbrancò con uno sforzo così disperato che alla
, 337: massimo entrò, lo abbrancò, e per quanto rughiasse, scalciasse,