abbandona. caro, 3-18: piangendo abbandonai le rive e i porti / e i
d'annunzio, ii-22: io t'abbandonai, / o mia carne, t'abbandonai
abbandonai, / o mia carne, t'abbandonai / come un re imberbe abbandona /
.., ma io per questo non abbandonai d'amar te, ma continovo per
moravia, viii-123: e io mi abbandonai a questa mia nuova vena che immaginavo
facilmente comprensibile. svevo, 3-763: abbandonai poi gli argomenti più difficili che non
acqua. targioni pozzetti, 12-1-288: abbandonai questa strada, la quale seguita per
quel punto / che la verace via abbandonai. idem, inf., 15-57:
). papini, 8-69: li abbandonai... per altri compagni.
cabala, sarei rimasto ignorante come quando abbandonai la vanga. serao, i-1085:
l'inganno per qualche attimo, poi abbandonai il vano della porta scoprendo la mia
cute. alfieri, i-270: né abbandonai, da esperto carnefice, le molle
mia amica... mi abbandonai su un divano e mi parve di
da lui. alfieri, i-270: né abbandonai, da esperto carnefice, le molle
l'inganno per qualche attimo, poi abbandonai il vano della porta scoprendo la mia
coscienza; io... mi abbandonai dunque con piena sicurezza a quella corrente
distese. idem, x-5-71: paventoso abbandonai / la custode pretesta, ed ai
né poteva essere grata; adunque l'abbandonai agonizzante, e scelsi invece di lei
democrazia. foscolo, xiv-44: abbandonai la mia patria per vivere libero.
su quel punto / che la verace via abbandonai. cavalca, iii-40: tu abbondi
: non volli differire altrimenti, e abbandonai i compagni. fogazzaro, 5- 215
svogliato, divagato, pure non m'abbandonai interamente mai. tommaseo, i-334:
anni, mi esiliaste dalla casa, che abbandonai con amarissima desolazione, e venni trasportato
/ per passarlo con essa, / abbandonai la luce all'uom sì cara / con
romanzi. d'annunzio, v-1-262: perché abbandonai anche una volta il focolare di tutte
aria. piovene, 5-145: mi abbandonai alla grazia delle valli valdesi, una grazia
quel punto / che la verace via abbandonai. boccaccio, dee., 2
in qualche nuova passioncella, io m'abbandonai senza troppo ritegno al brio vorticoso di
di lui, cieco del tutto, mi abbandonai. fagiuoli, xii-55: questi è
nievo, 739: il giorno appresso abbandonai con dispiacere quelle incantevoli spiagge di napoli
dicesti? monti, x-5-71: paventoso abbandonai / la custode pretesta ed ai succinti /
era tanto pien di sonno ch'io abbandonai la verace via, e vennimi ad inviluppare
un re di trovarmi sulltsmo, mi abbandonai pienamente a questa idea. questa lingua
fallamonica, 151: tacendo allor m'abbandonai, / come fanciul che dorme in
il giorno della battaglia di pavia io abbandonai le insegne. di che ti dico che
eguali. targioni tozzetti, 12-1-288: abbandonai questa strada, la quale seguita per
peccai e tu mi perdonasti; io t'abbandonai, e non ne movesti lamento;
giuglaris, 3-55: giorno infelice in cui abbandonai me medesimo alla indiscreta discrezzione della sensualità
a le mie spalle / co'suoi palmeti abbandonai seiine. praga, 3-68: lo
, /... / dei tribunali abbandonai la via / bramoso di salvar l'
profonde valli. monti, x-5-71: paventoso abbandonai / la custode pretesta.
: una volta che... m'abbandonai, stuzzicato, a parlare dei licheni
quel punto / che la verace via abbandonai. caro, 12-iii-142: v. s
. de marchi, i-882: mi abbandonai alla santa poltroneria. bonsanti, 5-27
tratta da occulta forza, precipitosamente m'abbandonai ad amarvi. brusoni, 2-4:
erba; mi scrollai di dosso e abbandonai nell'altra erba aulente la mia spoglia
dopo un grido da disperata, m'abbandonai ad un artifizioso deliquio mortale. immagini
che la verace via abbandonai. petrarca, 73-83: solamente quel nodo
peccai e tu mi perdonasti; t'abbandonai, e non ne movesti lamento;
insieme. alfieri, 1-266: non abbandonai più quel mio poemetto ch'io
, forse amerò domani! / e abbandonai le mani e ribaciai le bocche.
passato più, senza ricordo, / m'abbandonai con lei. 5. quanto
quel punto / che la verace via abbandonai. idem, par., 31-45:
inghiottii male;... e mi abbandonai di proposito ad una specie di ubriacatura
, addolorato di mai più vederlo, l'abbandonai. g. p. maffei,
miei sproni lo insanguinavano; e gli abbandonai tutte le briglie sul collo, invocando
piutpiù, senza ricordo, / m'abbandonai con lei, nel folle actosto crederemmo
quel punto / che la verace via abbandonai. idem, par., 1-6:
ii-8-191: una sola volta in vita mi abbandonai all'entusiasmo e alla fede..
tomismo di vostra eccellenza, e mi abbandonai ad esser professore: cosa che mi
sommersi nell'erba; miscrollai di dosso e abbandonai nell'alta erba aulente la mia spoglia
. papim, x-1-36: dal giorno che abbandonai mentalmente il secolo non vi fu moto
dentro di me maddalena, quando la abbandonai, per poterla falsare nella mia immaginazione
a quel punto / che la verace via abbandonai. petrarca, 7-1: la gola
gli sopra la donna infame ruinoso mi abbandonai, sì che le si spagnuoli, e
passato più, senza ricordo, / m'abbandonai con lei, nel folle accordo,
5-100: una volta... m'abbandonai, stuzzicato, a parlare dei licheni.
, forse amerò domani! / e abbandonai le mani e ribaciai le bocche.
tarchetti, 6-ii- 335: mi abbandonai con furore alla passione del meditare e del
, 253: giunse altra gente: m'abbandonai al piacere di quell'apparato che,
mi conobbi possessore di un harem mi abbandonai totalmente a questo pensiero, e tentai
quel punto / che la verace via abbandonai. idem, par., 31-107:
e vedrete che non come discolo vi abbandonai; ma come voglioso di lodevoli fatiche,
. linati, xii-26: io m'abbandonai senza troppo ritegno al brio vorticoso di