luce tanto grande e profonda, che abbagliava gli occhi di coloro che riguardare la
. viani, 14-252: il deschetto abbagliava d'oro come un piccolo altare.
mole? viani, 14-252: il deschetto abbagliava d'oro come un piccolo altare;
. allegri, 193: sì m'abbagliava amor soavemente / ch'io feci (
viani, 14-252: il deschetto abbagliava d'oro come un piccolo altare
vago si vedeva / che gli occhi m'abbagliava in ogni lato. molza, 1-294
luce tanto grande e profonda, che abbagliava gli occhi di coloro, che guardare
chi fiso quelli guardava, così s'abbagliava come fa chi fiso vuol mirar l'ardente
, 7-73: la facciata della villa abbagliava nella sua bianchezza, finestre innumerevoli,
pea, 5-100: questa bella ragazza mi abbagliava: solenne, luminosa di viola sul
in un suo gelo l'altiera s'abbagliava, / ma le seguiva gli occhi
apparso quasi innaturalmente, con una luce che abbagliava, con un calore acre, sulla
inoperosa e consumatrice di se medesima non abbagliava più. tommaseo [s. v
tornasi di lampedusa, 177: abbagliava le ragazze con i baffetti biondi
, 3-99: qualche cosa di candido abbagliava di sole, in giardino: la ninfa
atta di tante pagliuzze d'argento, e abbagliava. d'annunzio, iv-2-895: i
si era sciolta dalle vesti e lo abbagliava collo splendore protervo e profondo del corpo
stordiva con le fragorose parole, l'abbagliava con le vistose parate, la falsificava
de'beati ravvolti di fiamma che lo abbagliava, non ha ricordato le mani. palazzeschi
, con felice fecondità verbale e s'abbagliava lui stesso ne'suoi lumi.
nascosto, di maniera che non pure n'abbagliava la vista, ma si sbalordivano gli
apparso quasi innaturalmente, con una luce che abbagliava, con un calore acre, sulla
di sillabe, una demenza di ribellione le abbagliava la vista. montale, 3-146:
caffè d'europa... e che abbagliava per dorature, specchi, frastagli.