1-134: in questa terra di gazzera fu abbacinato sansone, e quindi levò le porti
è. ben detto per traslazione essere abbacinato dalla gloria, che manda uno splendor
meno. svevo, 4-965: fui dapprima abbacinato da quella realtà in cui mi parve
da bacino (v.). abbacinato (part. pass, di abbacinare)
dato, / che me fa gire co abbacinato, / c'ha li belli occhi
confidenti [aveva] presa baldanza dell'abbacinato popolo per lo tagliamento fatto de'consiglieri
16-iii-117: ancor io ne'tempi addietro, abbacinato dall'inesperienza, ho talvolta creduto di
, che non ha naturalmente quello splendore abbacinato, che voi vedete. vasari,
acceso offende il disegno; e lo abbacinato, morto, abbagliato, e troppo dolce
: assettò la finestra che facesse lume abbacinato. galileo, 1-1-154: appare il
lume [di saturno] languido ed abbacinato, e senza niuna irradiazione. magalotti,
delle stelle / a noi ne venga abbacinato e morto [ecc.]. manzoni
..., e un disteso azzurro abbacinato che compendiava al suo ricordo l'italia
ed assettò la finestra che facesse lume abbacinato, poi lo fece passar dentro a
allucinare), agg. abbagliato, abbacinato; colpito nella vista da intenso bagliore
alito della sera sulla fronte d'un abbacinato. bastonatóre, agg. e sm
suoi occhi chiari, ne rimase quasi abbacinato. linati, 30-20: col sacco in
hanno sempre intrigato, scusate il francesismo, abbacinato, dirottato. 4. intr
il vino sarà netto e sincero; se abbacinato e scuro e appiccaticcio, sarà il
occhi imbambolati come quelli di un gufo abbacinato dal lume di un frugnolo.
più ad ingannare. -stordito, abbacinato. barilli, i-184: il primo
addormentato. -accecato, abbagliato, abbacinato (l'occhio). pavese,
lume [di saturno] languido ed abbacinato e senza niuna irradiazione. idem,
intisichire onde apprestarvelo. -abbagliato, abbacinato. brusoni, 9-490: liberati dal
, 483: l'occhio sbattuto e abbacinato di margherita lampeggiò d'una gioia speranzosa.
ed assettò la finestra che facesse lume abbacinato; poi lo fece passare dentro a vederla
dato, / che me fa gire co abbacinato, / c'ha li belli occhi
i suoi raggi. -abbagliato, abbacinato. ghirardacci, 3-34: quei che
, la mimesi, l'intelligibile implicato, abbacinato, il sensibile. b. spaventa
la luce, chi scorgerebbe in te così abbacinato la sostanza fievole e profonda del rosso
canto, senza che il pollaiolo, abbacinato dal gran sole di fuori, potesse
con nettezza di contorni crudele sullo sfondo abbacinato dal sole implacabile di un altro emisfero
città del popolo, che serviva prono, abbacinato da tanto splendore. bacchelli, 14-105
cantù, 483: l'occhio sbattuto e abbacinato di marherita lampeggiò d'una gioia speranzosa
il decameron, 73: dicesi il sole abbacinato quando, cinto intorno e quasi velato
: ma lì fuori è il chiarore abbacinato del cortile di fattoria sforzesca: lo strido
? vera? - stette / lui abbacinato dal tripudio visibile / invisibile presente in
internate di stanze straniere, poi dallo stradale abbacinato si slunga sul prato verdebianco di luna