con abbandonate redini riserbando le loro vendette a giusto tempo, il lasciarono fare. idem
59-44 (v-84): addosso dunque a briglie abbandonate / a queste genti perfide malnate
: addosso dunque a briglie abbandonate / a queste genti perfide malnate. carducci,
messaggero entra in milano / da porta nova a briglie abbandonate. io.
loro tutti i passi occupati, ne verrebbe a seguire che e'fossero tenuti e riputati
ritorni che i due finirono col mettersi a fare vera vita insieme. 2
trova ora ridotta infruttifera, i migliori poderi a poco a poco tutti alienati, e
ridotta infruttifera, i migliori poderi a poco a poco tutti alienati, e la parte
beltramelli, iii-181: il capo cadde a l'indietro e il corpo si afflosci
fiduciosa, assoluta, senza difese, a una persona, a un impulso, a
senza difese, a una persona, a un impulso, a un sentimento (
a una persona, a un impulso, a un sentimento (soprattutto alpamore).
. negri, 2-684: non tardai a comprendere in che consistesse il prodigio.
lui, ma come un'attenzione tesa a accoglier tutto; nessun abbandono, ma
fedeli, essa con abbandono s'accostò a me e mi porse le labbra. d'
! se non ci fossi io, a quest'ora saremmo due mendicanti. quasimodo,
di selvagge fere, / lasciati in abbandono a gente iniqua. tasso, 12-87:
si presenta. 8. avv. a suo abbandono: a suo capriccio.
8. avv. a suo abbandono: a suo capriccio. bencivenni, 4-109:
, 4-109: chi lascia andare l'acqua a suo abbandono, elli mette sovente cagione
. il legno rimane arenato o impossibilitato a navigare, 1'assicurato, provando debitamente
la dichiarazione di abbandono è stata portata a conoscenza dell'assicuratore, ovvero se la
stata giudizialmente riconosciuta, rassicurato ha diritto a percepire l'indennità per perdita totale.
avevano una cert'aria inebetita, simili a chi ha assistito a un troppo lungo
aria inebetita, simili a chi ha assistito a un troppo lungo spettacolo musicale o coreografico
, 8-498: la bambina era restata a bocca aperta davanti a certe grandi vetrine
bambina era restata a bocca aperta davanti a certe grandi vetrine abbarbaglianti. cicognani, 9-99
petrarca, 51-2: poco era ad appressarsi a gli occhi miei / la luce che
sì spesso e tanto / le piove a gli occhi e l'abbarbaglia il pianto.
parea / spuntar ne l'antro oscuro / a mezza notte l'alba, e lampeggiando
pianto. rajberti, 2-38: illuminazione a gas da abbarbagliare la vista agli orbi
alla illuminazione pubblica, ogni bottega fa a gara per abbarbagliarvi la vista con cento
. gioberti, ii-17: mira del continuo a colpire e abbarbagliare i lettori col nuovo
pascoli, 192: una vetrata / a mezzo il poggio razza ed abbarbaglia.
pirandello, 8-89: tutte le cose, a quella vampa di sole, abbarbagliavano.
] così, che mi addivenne come a colui che per così vedere abbarbaglia; sì
abbarbino in questo stato, e che comincino a gustare la dolcezza del dominare.
barbare (e barbire) 1 cominciare a mettere la barba ', deriv. da
marino, 7-246: chi può dir com'a gli olmi e com'ai salci /
terreno ove s'abbarbicano, in capo a qualche anno diventano sì folte esse radici
barbe. dossi, 311: rupi a crepacci... sulle quali s'abbarbicava
parini, 727: tutto cospirava a far che s'abbarbicasse ognora più in
. marino, 367: ecco la vite a l'olmo, / ecco l'edera
l'olmo, / ecco l'edera a l'orno abbarbicata. o. rucellai,
c. dati, vii-3-124: terribili a veder! gli eburnei piedi / de'giovani
e languire per non aver luogo da barbificare a sua posta. d'annunzio, iv-2-68
e le case abbarbicate su la pietraia a picco. moretti, 31-292: appare un
.. cespugli piatti, nerastri, che a distanza paiono grosse tarantole abbarbicate alla terra
. trinci, 1-254: si cominciarono a rompere e lavorare le terre subito
e abbarcato il grano, per seminarle a miglio, fagiuoli. tommaseo-rigutini, 2952:
di sassi, questi, abbarcati intorno intorno a guisa d'un muro a secco,
intorno intorno a guisa d'un muro a secco, servono d'un sufficiente riparo.
ammucchiare, il far covoni; disposizione a biche, a barche. =
far covoni; disposizione a biche, a barche. = deriv. da
o con armi o con ostacolo facile a vincere. d'annunzio, iv-2- 596
. villani, 8-55: chi era montato a cavallo trovava le rughe abbacate. idem
1-18: tu pensi tanto, gigi, a far risposta, / non so se
intensivo di arruffare, usasi popolarmente riferirlo a persona, e specialmente a donna,
popolarmente riferirlo a persona, e specialmente a donna, per scomporne le vesti e
, 10-890: sono imbufonchiate; / sta'a veder ch'elle s'enno abbaruffate.
co'padroni, si abbaruffano i servi a portare e a far portare le masserizie.
si abbaruffano i servi a portare e a far portare le masserizie. tommaseo-rigutini,
strillano, schiamazzano: tutti voce: buoni a menar le mani, però: ch'
, 326: quei suoi capelli, rasi a corona sul capo e abbaruffati come la
assettato: prov. sapiente, che insegna a non volere dell'altrui: cosa piena
letto d'arno. viani, 19-207: a tale annunzio fortunato i fu colto da
, 1-90: l'umiltà ci piega inoltre a guardare senza ribrezzo un qualche nostro abbassamento
qualche nostro abbassamento, e riesce persino a farcelo amare. d'azeglio, 1-217:
d'uri equazione: quando si riduce a un'altra equazione di grado minore
d'al tezza, portare a un livello inferiore; calare in
: abbassano loro lance e traggonsi a ferite, cioè lancilotto incontro a tristano,
a ferite, cioè lancilotto incontro a tristano, e dannosi due grandissimi
si morì. idem, i-127: appressandoti a lui pre stamente con forte
quadra si abbassa tutta la detta piastra a punto quanto ha da essere la
vecchi di queste stanze, perché a uno piano e'venissono [ecc.]
, 19-23: la man sinistra a la compagna accosta / e con ambo con
monti, 13-233: imbrio cadeo, / a frassino simil, che su la
s'abbassasse al tramontare, niente valse a polidamante. ariosto, 4-49: poggia
terreni si abbassavano, e, come a dire, s'insaccavano. foscolo,
la volta della sistina] tutta roma a vedere, ed il papa fu il primo
occhi, co la faccia trista comincia a mettersi in via. petrarca, 15-8:
soave indi favella. menzini, ii-193: a questo freddo marmo, a queste note
ii-193: a questo freddo marmo, a queste note, / deh, se non
tutto. palazzeschi, 4-213: davanti a una macchina in corsa gli occhi..
... abbassavano le palpebre quasi a riunirle, fino a produrre un'ombra fra
le palpebre quasi a riunirle, fino a produrre un'ombra fra le sopracciglia,
. comisso, 12-38: si metteva a fissare lo sguardo in quello dell'aquila
lo sguardo in quello dell'aquila fino a costringerla ad abbassare le palpebre. manzini
timorose. d'annunzio, iv-2-1265: a quando a quando il cantico s'abbassa
. d'annunzio, iv-2-1265: a quando a quando il cantico s'abbassa, trema
sì gentile, / ch'abbassa orgoglio a cui dona salute. iacopone, 65-100:
fazio vili... guidava la chiesa a suo modo, e abbassava chi non
per parere che sia potente e che a sua posta e'possa fare li uomini
, affissi senza la licenza, sono tolti a cura dell'autorità di pubblica sicurezza.
pensiero). caro, 4-500: a tai parole, / enea di giove al
del grado, / che si conviene a quei, che seggon posti / a
a quei, che seggon posti / a tener magistrato, / gli costrigne sedendo a
a tener magistrato, / gli costrigne sedendo a stare affissi / su 'l proprio trono
v.]: affisso, foglio scritto a mano o stam pato affisso
, acciocché i passanti siano costretti, a buono o malgrado, a leggere. d'
siano costretti, a buono o malgrado, a leggere. d'annunzio, iv-2-847:
tutti gli elementi di un edificio destinati a chiudere vani (cfr. infissi).
: affisso: uscio, finestra, armadio a muro, fermato alle pareti delle case
genericamente, ogni particella che si attacca a una parola, sia al principio {
.., come dammi cioè dà a me. cattaneo, i-1-227: perché gli
era affare che potesse stargli punto punto a mano ch'egli non lo pigliasse in
camere o appartamenti in affitto con mobili a più o meno tempo. beltramelli,
beltramelli, iii-1027: una affittacamere abituata a chiudere tutti gli occhi, pur che si
che faceva la sua apparizione sul corso a determinate ore del giorno. moravia,
quali forniscano abitualmente alloggio per mercede adibendo a tale scopo non oltre quattro camere ammobigliate
11 mattino il suo thè, visita a cavallo i suoi campi, ha un
critica artur young, nell'inverno va a caccia della volpe, fa insegnare la musica
beltramelli, iii-401: perché non andremmo noi a lavorare il nostro podere? scade giusto
, terreno, ecc.); dare a nolo (un bene strumentale in genere
è quanto dire, che chi dà a fitto i suoi poderi, gli manda in
e il quale dee ricavarne un vantaggio a spese e del luogo pio e del massaio
affittare da 'appigionare'e da 'dare a nolo '. si affitta un podere o
la 4 pigione '; e 'dare a nolo 'si dice di cose mobili
casa e simili, per 4 prenderla a pigione '. questa sguaiataggine l'ho
sopra la porta, con la dicitura a grossi caratteri neri: si affittano e si
appartamenti per brevi soggiorni e li affitta a un prezzo piuttosto modesto. cotnisso,
. moravia, vii-107: stavo già a letto nella portineria dello stabile, dove
l'avviso delle camere da affittare scritto a rozzi caratteri e le marche da bollo
. iacopone, 54-6: como segno a saitta, / tutto lo monno a
a saitta, / tutto lo monno a te affitta. = deriv. da
, agg. dato in affitto, a pigione. busone da gubbio, 1-63
le loro possessioni affittate per dieci anni a quelle persone che eglino si credevano bene
e quando gli affitta tori, sdegnosamente a lui rivolti, dissero che nominasse il mallevadore
discendono dal cielo i motori, e vanno a calettare nella parte anteriore del telaio.
lavoro affittisce. idem, 6-275: a poco a poco i caseggiati affittirono; l'
. idem, 6-275: a poco a poco i caseggiati affittirono; l'aspetto
allegagione d'un fondo specialmente rustico, a tempo determinato e per pattuita retribuzione in denaro
pezzo di terra in affitto, o a mezzeria. deledda, ii-487: aveva
dimostrata ormai insostenibile, fu necessario prepararci a lasciare la casa che abitavamo. baldini
all'uomo costui in luogo del carabiniere a offrire il contratto che l'uomo preferisca,
contratto che l'uomo preferisca, di affitto a canone se preferisce, oppure di mezzadria
gonfie di cornicioni, che fanno melanconia a guardarle. civinini, 1-243: quell'aria
2. compenso da versarsi per contratto a chi affitta. bellebuoni, 1-22
per pagare l'affitto in natura o a gocciole: due piccioni, un galletto,
non potevo spendere e non avrei trovato a meno. 3. ant.
quantità, per assicurar l'imprese, che a proporzionare il numero alla loro facoltà di
con altra legge, si dichiaravano censiti a coloro che ne erano affittuali, colla
mezzaioli ', ecc., 4 affittali a tempo, affittali perpetui ', ecc
locatario; ma come aggettivo potrebbe servire a qualche uso, ove accennisi alle condizioni
lat. mediev. affictalis, docum. a padova nel 1390 (cfr. affittuario
nessuna persona possa entrare in detti bagni a bagnarsi e bevere l'acqua né mettere
le cose, e tutte l'ha poste a ordine, e a ciascheuna cosa ha
tutte l'ha poste a ordine, e a ciascheuna cosa ha dato el suo affizio
d'un istesso spirito, avrebbono tutti parlato a un modo. d'annunzio, ii-805
agli antichi greci, che l'adeguarono a un sacro afflato. 3.
appunto di questo affliggente disinganno sarò giunto a procacciarvi... più durevole consolazione
dubito della purezza de'motivi che vi portano a offrire 1 vostri servigi in questa affliggente
egli ama; e gli affligge non a perdizione ma a salute. pellico, ii-103
e gli affligge non a perdizione ma a salute. pellico, ii-103: avessi
: avessi solo pensato a'congiunti ed a qualche altra diletta persona! la lor
volontà s'affligge tanto, / quanto a quel che gli è tolto avea fervore.
il libro, ma solamente l'esemplare toccato a me. 4. tr. ant
la meloria], perché giù appresso a quello furono in una battaglia navale afflitte
casa, 650: ma s'io sommetto a novo incarco l'alma / debile e
: per che faccio io questo, e a chi raduno, e inganno l'anima
,...; e come affriggitiva a perdere. 5. caterina da
dio, che non fece lo diavolo a lui quando l'afflisse. redi, 16-iv-49
punta del gomito, che fui necessitato a ritirar subito la mano. vallisneri, iii-502
/ della carcere sola oltre si avanzi / a quella che 'l giudizio e che 'l
ci rallegriam, che voi tornate / a consolar la vostra gente
. 4. torturato; sottoposto a tortura. - anche sm. dante
affrizióne, non ardì la mia lingua a isciogliere alcuna parola. fioretti, xxi-910
afflizioni non avrò più un fedele compagno a cui senza timore manifestarmi. alfieri,
scorre, che rifluisce. a. cocchi, 4-2-130: il quale [
l'affluenza dell'acque, si ridusse a grado più moderato la loro rapidità [dei
delle cedole col metallo] continua fino a che crescendo da una parte il giro del
in una città, in una piazza, a uno spettacolo, a un comizio,
una piazza, a uno spettacolo, a un comizio, a una festa, ecc
uno spettacolo, a un comizio, a una festa, ecc.).
-abbondanza di parole, facondia. a. cocchi, 5-2-45: chiunque è avvezzo
5-2-45: chiunque è avvezzo senza entusiasmo a ricercare nei dialoghi di platone i semi di
presso le cateratte. pirandello, 5-21: a ogni movimento il sangue gli affluiva con
ragguardevoli viaggiatori. arila, 16: a ffluire, per 'concorrere da ogni parte
, con la sua serietà, li teneva a distanza. piovene, 2-139: parlavo
del riso,... affluendo a vercelli, avrebbero raffinato l'arte.
afflusso del sangue ne'muscoli medesimi. a. cocchi, 8-107: il soverchio afflusso
affuòco, affòchi e affuochi). mettere a fuoco, dare alle fiamme; incendiare
). dato alle fiamme, messo a fuoco, incendiato, arso.
notte l'edificio, e usciti fuori a una ora, poseno l'oste de'romani
rosseggia l'orizzonte, / come affocato, a mare. d'annunzio, iv-2-1359:
era accostato al carbone affocato, cioè a frate simone, tutto diventò infiammato di
. idem, ii-230: il sole cade a piombo su le vie affocate.
cose, perché lo suo calore è simile a quello del fuoco; e questo è
machiavelli, 726: quanti grossi hai a dare al frate per entrare in santo
la fortuna in una medesima faccenda dà a li uomini diversi fini. grazzini,
l. salviati, 9-97: indugiando a patir quel male, cioè l'affogagione
. l. salviati, 9-97: indugiando a patir quel male, cioè l'affogagione
va da un palazzo decaduto, ridotto a fabbrica di cordami. affogare (ant
scoppian da'precordii, violenta / convulsione a lui deformi il volto, / e lo
s'aiutò anche con quella [mano] a imbacuccarla col tappeto, che quasi la
): si aiutò anche con quella a ravvolgerle quel drappo intorno alla faccia che
non parlassi più parola, ché guai a me; e poi aggiunse che mi affogherebbe
la sua] dama, per impegnarla a stare attaccata fedelmente alle sue istruzioni.
co 'l pugno di peccati onusto / calchi a terra quei capi, empio signor,
e per nuora d'agusto, affogata a cotal vecchio senza reda. segneri,
l'italia,... cominciò a valere propria spezie di servitù. soderini,
splendore dalla dorata cornice, che traendo a sé l'occhio come più vistosa,
[i] masnadieri armati uscirono addosso a messer marco, e sanza fedirlo il
che non debbo temere di dover andare a fondo. dotti, iii-255: questa
che tutte tore avviene / d'affogarsi a chi pone il piede in fallo. forteguerri
iii-287: chi non porgerebbe la mano a un misero che affoga, per trarlo
quegli uomini benemeriti che amministrano i soccorsi a chi è cavato da un fiume,.
possono forse esser tacciati d'incoraggir gli uomini a affogarsi. giusti, v-161: credi
99: quando dio volle il fondo ricominciò a salire; e me la cavai colla
era disceso in compagnia d'un altro a bagnarsi. appena messo il piede nell'
tuoi castelli in aria, ma credi a me, che quando tu crederrai essere a
a me, che quando tu crederrai essere a porto, allora tu affogherai. forteguerri
di scarpe dove i piedi ci stavano a veglia. -affogare nei guai,
comodità e nella quiete. -essere costretto a bere 0 ad affogare: trovarsi in
soffocare; sentirsi mancare il respiro (a causa del caldo, della sete,
dovesse smettere più e mi era rassegnato a morire affogato d'acqua o di noia
volendo proporre, siccome si conveniva a un principe sì grande, che facesse una
, che facesse una cappella di nuovo a posta. allegri, 4-289: la volta
redi, 16-ix-117: la sera però a cena sarà bene... pigliare due
: * quella casa io non la voglio a pigione, perché nell'estate è un
arila, 16: affogliare, messosi a viver di riffa, ha voluto anche
lo vedi, lettore, dove va a far capo chi nelle lingue procede all'
2. disus. fare ressa attorno a una persona; serrarla, stringerla da
per mancanza di sedie, altri giocavano a morra davanti alla locanda. 6
festa, quando tutto il popolo affollasi a quella mensa. casti, 2-68: ciascun
: ciascun s'affolla, e innanzi a orecchie tese, / per udir ciò ch'
famelici d'intorno / affollavansi i pesci a divorarlo. arici, 223: e
appuntellano i battenti. la gente comincia a affollarsi di fuori, a gridare: «
gente comincia a affollarsi di fuori, a gridare: « pane! pane!
gli orsi sono così rari e difficili a ritrovarsi, che quando ne appare uno
da la resa oscura / s'affollan polverosi a l'assemblea. verga, i-361:
dinanzi al portone di don piddu, a vedergli portar via gli armadi e i
si affollavano intorno offrendo i propri servigi a qualche grosso inglese impellicciato di orso bianco
del martire, / e bisogna ingegnarsi a men patire. metastasi, 1-3-150:
sia da fare che noi ci affolliamo a riferire grazie a coloro che non vogliono
fare che noi ci affolliamo a riferire grazie a coloro che non vogliono essere ringraziati.
io dico, io dico. -parlate a bell'agio, / non v'affollate.
, si dice che si affolla troppo a mangiare. = deriv. da folla
fece il corpo del suo padre a piè de'cavalli affollare e scalpitare.
.. il popolo colà concorso affollatamente a mirarlo, che non potendo più reggere
il capitan rinoceronte / con molta guardia a lui subordinata. cesarotti, i-61:
2-121: correan per l'ampio lido a parlamento / affollate le turbe. arici
ardenti e affollate, che le cagionavano a un tempo vergogna e sgomento.
di quel sistema, basti a fame sentire il nesso. [sostituito da
204: s'affoltavano gli spiriti intorno a dante, come la gente corre e
come la gente corre e ragunasi intorno a chi arreca novelle. nievo, 185:
e la sbirraglia cominciava ad affoltarsi e a provocarli con beffe ed insulti. panzini,
s'affoltavano. ojetti, 11-686: e a un tratto ammiri dalla marina piccola
s'awentoe. lippi, 9-8: se a mensa ognun di voi tanto s'affolta
tanto, padrone; contenetevi, disfogatevi a poco a poco. grazzini, 3-1 (
padrone; contenetevi, disfogatevi a poco a poco. grazzini, 3-1 (269)
cui alcuni certe cose, sapute anche troppo a memoria, non le sanno dire se
in fretta. carena, i-393: a fiottarsi, parlando di chi sta desinando,
= comp. di affoltato. a abitato (part. pass, di affoltare
all'altra, e veloci, che a fatica l'occhio di chi le novera
folto (v.). a abiti to (part. pass, di
, sm. l'affondare; l'andare a fondo. b. davanzali
. (affóndo). mandare, colare a fondo, a picco; sommergere,
. mandare, colare a fondo, a picco; sommergere, attuffare, sprofondare.
indico mar, che da natura / tragge a sé il ferro, e 'l fura
navi, affondate le minori, rotte a suon di scuri le incominciate,..
. d'annunzio, iv-1-339: andò a odorare i fiori di lilla bianchi che empivano
appena si trovavano soli egli si volgeva a lei, la stringeva con violenza, le
talora di colpo giù tra l'erba fiorita a primavera e affondare la faccia in quella
la particella pronom.). andare a fondo, colare a fondo, sommergersi;
). andare a fondo, colare a fondo, sommergersi; sprofondare, precipitare
, che noi non affondiamo, avracci a menare a porto di vita eterna.
noi non affondiamo, avracci a menare a porto di vita eterna. bibbia volgar
acqua, non affondano, ma giungono a riva o a porto. petrarca,
non affondano, ma giungono a riva o a porto. petrarca, 135-23: quel
/ condotta ov'affondar conven mia vita. a. pucci, ix-368: disio che
porto / de la vita mortai ch'a pena varca, / anzi sovente affonda,
. non volsero mai accostarsi alla caracca a pigliare detti portughesi, dubitando che con la
prontamente. un bastimento affonda, cola a fondo quando non si può colle trombe
ombre continuava sul cupo sciacquìo, interrotta a quando a quando da grandi fasci di
sul cupo sciacquìo, interrotta a quando a quando da grandi fasci di raggi che
addolorato smarrimento. viani, 4-11: a piedi, passavano traverso la boscaglia, pioveva
pioveva e si affondava nel fango fino a mezza gamba. manzini, 7
1-330: lo « slip », ridotto a uno straccetto informe, le era scivolato
altra gamba. forse stava ancora affondando a pochi palmi sotto di lei. 6
fa la felce, e vi affonda infino a mezza coscia! arici, 87
19-465: i soldati nei fossati affondavano a mezza gamba. tutto era ridotto poltiglia.
nella melma. quasimodo, 120: a te ignota è la terra / ove ogni
andato, caduto, precipitato, colato a fondo; sommerso. - anche al
potè scorgere le nostre fanciulle quale addossata a un ulivo quale stesa supina lungo il
ed è tutt'ora, affondata, a guisa d'un letto di fiume, tra
affóndo2, avv. ant. a fondo, in fondo, in profondità
canneti, divelta la terra due puntate a fosse, e si lasciano affondo, perciocché
perciocché gli occhi delle canne vengono sempre a galla. = comp. da
galla. = comp. da a e fondo. affóndo3, sm
marin. ormeggiare con due ancore disposte a forca (l'una distante dall'altra
3. rifl. figur. disporsi a forca. viani, 19-136: la
viani, 19-136: la mattina fu trovato a pezzi sulla via ferrata, le gambe
un campo rosso e la testa era a dissetarsi entro una fossa. =
), agg. marin. disposto a forca. viani, 19-434: i
: fatto con due ancore, disposte a forca. viani, 19-325: gli
afforcare; ormeggio con due ancore disposte a forca. = deriv. da afforcare2
una nave per impedire il loro avvolgimento a incrocio durante l'ormeggio. =
). disus. conferire indole straniera a costumi nazionali. l. salviati
quando l'imbarcazione sta ferma o procede a vela (cfr. fre
: aff omelia: comando che da vasi a bordo delle galere perché la ciurma legasse
la ciurma legasse il girone dei remi a basso, in modo che tutte le pale
balia, 5-32: il signor ruberto verrà a marradi per procurare l'affortificamento di que'
, per affortificare prestamente parigi: venne a posta per me a casa, e
parigi: venne a posta per me a casa, e menommi intorno a tutta la
me a casa, e menommi intorno a tutta la città di parigi: e
di maniera alti... affortifichisi a tomo largamente il luogo con pendii,
l'esercito, e con tutte le forze a melfi... sebbene affortificata
delle protezioni, e non badare tanto sottilmente a ciò che la moglie o i figlioli
spesa d'afforzaménto, erano gran sicurtà a tutto il mugello. livio volgar.
tradimento; / ed una delle porte a disserrato, / e dentro aveva grande afforzaménto
ladroni sia sicuro. bracciolini, 2-15-16: a suo poter si sforza / cercar suo
, i-171: la rocca afforzata alletta a sé chi la combatti, non impedisce chi
mazzini, ii-93: la letteratura limitata a pochi, non afforzata da pensiero comune
). ant. scavare fosse intorno a un campo (a scopo protettivo, per
scavare fosse intorno a un campo (a scopo protettivo, per lo scolo delle
calvino, 1-487: allungava lo sguardo a spiare ogni giorno l'affossare del terreno
21-80: in tal caso averemmo avuto a trovare il coperchio affossato in dentro. arici
ma orribilmente aperti nel nulla, fermi a una meta inane. 2. ant
piana superficie dell'epigastro appare nuda, a principiare dal- l'umbilico e insino all'
si manometteva uno schiavo, liberandolo o a prezzo di denaro o gratuitamente. b.
cosa è questo? o non fu impostata a tempo, o non affrancata. fil
era costretto a presentarsi all'ufficio postale a ciò destinato
era costretto a presentarsi all'ufficio postale a ciò destinato e consegnare la lettera pagando
aveva alcuni gravi inconvenienti... a tutti questi difetti hanno rimediato i franco-bolli
una lettera, che viene impostata, basta a dichiararla affrancata. =
reso libero, indipendente; che si sottrae a una soggezione. viviani,
: gran trofei / l'alme affrancate, a chi tal ben ne apporta, /
per la prima volta ed aveva innanzi a sé tutta quanta la faccia dell'universo aperta
decreto affrancatóre de'servi nelle russie dispiacque a parecchi padroni, e a certi servi
russie dispiacque a parecchi padroni, e a certi servi altresì. idem [s
, azione dell'affrancare, e spesa a ciò necessaria. lo dicono delle lettere;
mansueti la buona novella, mi ha mandato a curare quelli che hanno il cuore
quelli che hanno il cuore spezzato, a predicare l'affran cazione agli
lettera... era rimasta ferma a milano per mancanza d'affrancazione. boccardo
affrancazione. boccardo, i-40: non a tutte le ore sta aperto lo sportello
d'esser un pulcin fra la stoppa a dover metter le mani in un affare
gran potenza. fazio, ii-43: a un castel... / è un
! cicognani, 3-187: e non è a dire come codesto travaglio continuo affranga.
sacchetti, 49-83: e che ci hanno a fare l'aste, che t'affranga
. ariosto, 14-130: et a questo et a quello affrappa il manto
ariosto, 14-130: et a questo et a quello affrappa il manto, / come
nale, / or la vuol con macrobio a spada e cappa. = comp
di affrappare), agg. tagliato a pezzi; stracciato, lacerato.
lacerato. marcellino, 2-11: a chi non darà scandolo e materia di
di popoli primitivi, e, ridotto a forma simbolica, anche di giovani,
). rendere come fratelli; disporre a sentimenti di fratellanza. mazzini,
tali che bastano perché io m'avanzi a dirvi tanto. foscolo, v-77:
giditade, che affredda l'aere circa a noi. ariosto, cinque canti,
d'odio, altri affreddati di paura, a catuna parte grande sospetto entrò in roma
. 2. figur. tenere a freno, governare; moderare, reprimere
/ né d'italici acquisti / pensa a glorie, minori / del vasto animo tuo
di affrettare), agg. tenuto a freno. - anche al figur.
forestieri si mettono perfino in ginocchio dinanzi a quelle meraviglie. d'annunzio, iv-1-75:
verderame. = comp. da a e fresco (v.).
il moto de'corpi è affrettatole fino a un certo segno; e così l'opera
, l'operosità; accelerare, incitare a una maggiore sollecitudine; far fretta.
idem, 1-355: altri co'remi a terra / affrettano la prora. arici
alle costole de'cavalli, spingendoli, a frustate. [ediz. 1827 (592
alle coste de'cavalli, affrettandoli, a sferzate]. idem, pr. sp
. tasso, 1-16: tu i principi a consiglio ornai raguna, / tu al
a noi con l'alma venere / facile amor
. giamboni, 53: fa bisogno a bene guadagnare, che non s'affretti
grazia, 15: non t'affrettare a rispondere fin che non sie adimandato. simintendi
; il tuo cuore non si affretti a proferire alcuna cosa inanzi a iddio.
non si affretti a proferire alcuna cosa inanzi a iddio. petrarca, 50-6: la
. ariosto, 23-14: astolfo disse a lei che le volea / dar rabican,
via tanto s'intrica, / ch'a goccia a goccia fuore esce a fatica.
tanto s'intrica, / ch'a goccia a goccia fuore esce a fatica. bandello
/ ch'a goccia a goccia fuore esce a fatica. bandello, 1-15 (1-163
, furono dagli sbirri dei signori di notte a sal- vamano presi. della casa,
né troppo affrettarsi; che ciò conviene a palafreniere, e non a gentiluomo. baretti
ciò conviene a palafreniere, e non a gentiluomo. baretti, ii-62: chi a
a gentiluomo. baretti, ii-62: chi a toccar danari s'affretta in eseguire le
le commissioni, altrimenti fa le cose a suo agio. parini, giorno, iv-79
gravi per molto adipe dame; che a passi velocissimi s'affrettano / nel gran consesso
: verso gli occhi belli / d'amore a un tempo e di virtù raggianti,
in quel mezzo un vecchio gentiluomo veniva a bell'agio, e un damerino sveltissimo s'
agio, e un damerino sveltissimo s'affrettava a gran passi. idem, gr.
/ per tempeste di mari / la rondinella a i cari / liti e al suo
due o tre, peraltro, si affrettavano a prepararsi sigarette con tabacco e cartine loro
purg., 10-87: ed elli a lei rispondere: « or aspetta / tanto
la quale non s'attentano di tornare a casa. panzini, ii-353: udì
: dal battito affrettato del cuore veniva a quella figura una tale vibrazione, che
. friggere le uova in tegame a guisa di frittelle. panciatichi,
. 2. figur. tagliare a pezzi. uccidere. g. m
! valentuomini, / che state voi a fare? il campo corse, /
incontro, incontrare; venire o trovarsi a faccia a faccia; mettersi di fronte
incontrare; venire o trovarsi a faccia a faccia; mettersi di fronte (e
ne prego. -oh! tien le mani a te, presuntuoso improntaccio, ch'i'
cala or monta, / queste acque a i fonti e quelle al mar converte,
uomini... somigliantissimi nel resto a que'due che cinque giorni prima avevano
-anche al figur.: combattere fronte a fronte, contrastare, disputare, discutere
: / smonta, e lega il cavallo a quel bel pino; / e subito
guardie, senza apparato, veniva così a trovare, ad affrontare una moltitudine irritata
le future cose, / tanto ch'a imaginar disdegno e tremo, / m'
in arme, / o mandar messi a cesare, o affrontare / a lancia
messi a cesare, o affrontare / a lancia e spada il barbarossa in campo?
non ne temere la difficoltà, venirla a trattare con sicurezza. affrontare vobbiezione dell'
. 5. tecn. mettere a fronte; far combaciare. salvini,
6. ant. mettere a confronto; paragonare. fazio, i-8-114
si chiude in vèr settentrione, / ch'a le palù meotide l'affronto, /
recipr. imbattersi; incontrarsi, trovarsi a faccia a faccia. dante, par
imbattersi; incontrarsi, trovarsi a faccia a faccia. dante, par.,
se mai t'affronti / con gente a cui diletti legger libri. s. bernardino
mia... troppa lieta s'afrontava a qualunque venia, et così a chi
afrontava a qualunque venia, et così a chi andava si porgeva, a tutti
et così a chi andava si porgeva, a tutti motteggiava. caro, 1-176:
porta, l'altra dall'ultima; ed a punto alla pila dell'acqua benedetta s'
fe'il caso tutto di perforamenti ripieno a simiglianza di voglia, potettero da'processi
capitani grandi hanno usati termini istraor- dinari a fermare gli animi d'uno esercito veterano quando
affrontano nell'uscire da due nuvole poste a rimpetto. tasso, 6-20: armati,
: dobbiamo adunque... investigare a rimedio, che sia agile di moto,
per penetrare e spingersi da per tutto a cercar rinimico. 9. rifl.
: ho caro che vi siate affrontato meco a vedere che le voci usate da me
di fronte, che sta di fronte, a faccia a faccia (detto di
sta di fronte, a faccia a faccia (detto di eserciti, di reparti
è usanza nelle terre di lombardia a raunarsi a combattere in sulla piazza, più
nelle terre di lombardia a raunarsi a combattere in sulla piazza, più dì stettono
ardirono [i saracini] di venire a battaglia affrontata co'cristiani; ma con aguati
le travi affrontate in su e puntate a scarpa, i cànapi tesi fra ganci e
chi è la ricca vesta, vengono a civettarvi i portieri. serdonati, 2-155
biringuccio [tommaseo]: così a ogni affrontatura delle sopradette spiagge fa una
cominciare l'affronto da santa margherita a montici. l. salviati, 9-353:
caro, 1-177: or vedete voi a vostra posta 1'affronto di sua santità
primo affrónto: in sulle prime, a primo aspetto, al primo abbordo.
mezzani ed i plebei quasi aspirano a questi gran nomi, e si tengono
, 1-199: questi è condotto a chiedermi scusa del fattomi affronto, senza che
silone, 5-17: tuttavia non riusciva a ingoiare l'affronto del falso sordomuto
.). è l'uomo a stare lungo lo fuoco, che non si
, 104 (144): egli cominciano a cantare e a ballare e a sonare
): egli cominciano a cantare e a ballare e a sonare, e gittano del
cominciano a cantare e a ballare e a sonare, e gittano del brodo per la
affumigata grotta /... tetro odore a l'aura esala. a. f
tetro odore a l'aura esala. a. f. doni, ii-23: però
veggendogli d'amor rapire il frutto / seno a seno congiunti e labro a labro,
/ seno a seno congiunti e labro a labro, / tosto a vulcano a riferire
congiunti e labro a labro, / tosto a vulcano a riferire il tutto / n'
labro a labro, / tosto a vulcano a riferire il tutto / n'andò ne
potrà v. r. ravvisarli similissimi a quell'oro falso, lavorato dalli alchimisti ne'
e sparare. pascoli, 882: scintillano a tratti i 2. archit.
i 2. archit. colonna a ffusata: « assottigliata dal terzo in
affuscamenti si partirono, e solo rimasi a pensare in quanta fortuna i'era vivuto.
scientifici, sperimentali). a. cocchi, 8-67: accresciuta la quantità
acuto, penetrante, che arriva diritto a segno. canigiani, 1-46: oh
ecco simone, che ne viene tutto affusolato a trovarmi. caro, 15-i-98: uno
/ ove tinse gli affusti trascinati / a braccia il primo sangue virginale. panzini,
posta sugli affusti, trascinata via a forza di braccia. palazzeschi,
. affuter) 'disporsi, appoggiarsi a un fusto '(docum. fin
(la lunghezza del corpo oscilla da 1 a 5 mm), forniti di lunghe
5 mm), forniti di lunghe antenne a parecchi articoli, sono per lo più
nel 1923. ha proprietà molto simili a quelle dello zirconio, e serve alla
quasi completa della voce, in seguito a lesioni delle corde vocali. magalotti,
liuto. gozzano, 481: a tito verri che molto ingenuamente, nei
portentosa suddetta lingua, faccia restare afoni a muti gli uomini. panzini, i-600
bassa, quasi afona, e, a tratti, addirittura spenta. palazzeschi,
echi remoti inviperiva pace / solo accordando a sfinitezze onde. baldini, 4-202: la
scudo, e quando uno medico donasse a uno cavaliere scritti li aphorismi d'ipocràs
basso batter l'ali! / chi dietro a iura, e chi ad aforismi /
215: ad aforismi, cioè a medicina; e dice aforismi, perché
= lo precedono], / chiusi ch'a pena il viso gli comprende. m
, mostrando d'esser guariti sieno tornati a ricadere e mòr- tisi, sperimentando contro
allo stomaco. io tosto mi accinsi a guarirla con due aforismi d'ippocrate. giacosa
'come diceva socrate! dove fosse andato a ripescare il socratico aforismo non lo so
forma di aforisma; sentenzioso. a. f. bertini, 2-154: ma
. aforisma). a fortiori, locuz. avverb. lat.
fortiori, locuz. avverb. lat. a maggior ragione. grazzini, 2-366:
. grazzini, 2-366: un argomento a forziori per più ampliarla e magnificarla.
. = lat. mediev. a fortiori (sott. ratione).
strade, / mi riporta di colpo a te e all'estate. bacchetti, 9-32
sm. ant. marin. antico naviglio a un solo ordine di remi, senza
5-11: in qualunque cosa si mettano a cuocere [i fruscoli dell'alloro],
857: un racconto di vasco de gama a un re affricano. panzini, i-164
india affricana dove le ondate della storia venivano a disfarsi nella morte. 2
africa. baldini, i-538: l'a picco delle tre cime del monte di
toscana mostra di preferire la geminazione fino a tutto l'ottocento. cfr. carducci
sinagon fuggire gli africanti, adirato contro a milon si volse, e milon contro
milon si volse, e milon contro a lui, e ferironsi delle lance. idem
affricante. = deriv. da a [f) frica. africino
del palustre tesin da talpe intatta / dietro a la rabbia punica discese / le
/ nera s'è propagato il fuoco a tutto / il navilio su l'àncore ed
cfr. isidoro, 13-11-9: « africus a propria regione vocatus; in africa enim
è detta affricogna, che non è dilettevole a manicare, e mirabilmente abbonda in su
di cui l'esterior somiglia in tutto / a capelluto fungo od afrodite.
panzini, iii-451: la lunga cantina a volta era immersa in una penombra fumida
di aceto, di foglie pestate e messe a fermentare. = lat. mediev.
epidemica che colpisce i bovini, dovuta a ulcerazione della bocca. d'annunzio
epidemia, il min contadino ne fece a sua volta una malattia. sinisgalli,
con le bottiglie / nascoste negli scialli a cercare aceto / per combattere l'afta.
attraverso al dorso e alle ali. vive a gruppi nel sud america; è facilmente
della famiglia gigliacee (agapanthus), a radici tuberose, con foglie radicali lineari
, con foglie radicali lineari, fiori a grappoli ombrelliformi di colore azzurro.
prataiolo, il gallinaccio. sono funghi a cappello, con gambo per lo più centrale
(usato in commercio come drastico: a grossi pezzi di forma irregolare, spugnosi
; la femmina è più rara, e a gustarla da principio è dolce, poi
, 602: bisognerà pensare anco a i lombrichi e a i topazi e
: bisognerà pensare anco a i lombrichi e a i topazi e all'agarico, che
la gragnuola e la neve. redi [a. pasta, 4]: agarico,
spugnitosi e coriacei, possono essere adoperati a far esca, ma la specie più
varietà amorfa e traslucida di quarzo, a strati concentrici, con zone interne di varie
in iscrittimi, / è nera, a vene bianche vergolate, / e par
bettola, 60: un mulino destinato a lavorare le agate che traggonsi intorno a trenta
a lavorare le agate che traggonsi intorno a trenta miglia discosto di là. zanella
. d'annunzio, iii-2-127: e beve a quando a quando un sorso dal calice
, iii-2-127: e beve a quando a quando un sorso dal calice d'àgata lentamente
: ognuna nel disegno della sua nicchia a verdiscuri e giallini, come di àgata e
fondo dell'altare è di alabastro agatato a onde o strati fitti ed orizzontali.
della famiglia composte, alta da 30 a 40 cm, con numerosi fiori celesti a
a 40 cm, con numerosi fiori celesti a margherita: si coltiva per ornamento,
margherita: si coltiva per ornamento, a cespugli. beltramelli, iii-759:
e pesanti (da 70 cm fino a due metri, e da 400 gr fino
metri, e da 400 gr fino a un chilo), colorate variamente e spesso
; è ornamentale, si dispone anche a siepi: attecchisce allo stato selvatico nelle regioni
smisurate si partiva fi sentiero che conduce a pompei. negri, 1-638: la
(per lo più l'acciaio, preparato a solchi o incastri). = arabo
agèmino). lavorare ad agemina, a intarsio. - anche al figur.
). chi lavora ad agemina, a intarsio. = deriv. da
sf. lavorazione artistica ad agemina, a intarsio. = deriv. da ageminare
2. sm. chi è delegato a svolgere una determinata attività (in nome
i reattivi, in politica gl'impiegati a qualunque titolo sono agenti del governo e
e il socialismo, e perseguiterà chiunque continuerà a pensare con la propria testa come un
delle tasse, quel ferruzzo che serve a togliere perfino il midollo dall'osso buco.
la sincerità, hanno indotto i legislatori a considerare una tale professione, al par di
io scriverrei una lettera al vostro agente a roma, che la leggesse al papa.
agenti governativi italiani in inghilterra perché vegliassero a proteggere quei meschini, raddolcirebbero a ogni
vegliassero a proteggere quei meschini, raddolcirebbero a ogni modo la loro sorte. panzini
panzini, iii-794: abbiamo agenti diplomatici a pietroburgo? codice di procedura penale, 356
1-147: gli agenti salivano senza riuscire a cambiare il suono lugubre dei propri passi,
di polizia incaricato di compiere indagini intorno a un fatto delittuoso. anche: agente
: chi, fingendosi complice, partecipa a un delitto compiuto da altri, o
quell'agente dell'ordine il quale eccita a bella posta per far condannare. esistono
e. cecchi, 6-37: badava a ripetere ch'egli era un vero scioperante,
. -agente segreto: chi appartiene a un'organizzazione spionistica; informatore segreto.
anima mia conoscea la sua disposizione atta a ricevere l'atto di questa donna,
ne le pazienti cose, recano quelle a loro similitudine tanto quanto possibili sono a
quelle a loro similitudine tanto quanto possibili sono a venire. idem, conv.,
l'altro dallo agente che lo conduce a fare el ferro tondo o quadro, ma
che è il fine che muove l'agente a fare, di tutte la materiale è
maniera procede da quel che è visto a quel che vede, si mette in
come procedente da l'oggetto, viene a comprendere de la divinità [= qualcosa
divino] l'intelletto nostro o altro inferiore a quella. sarpi, i-332: essa
che le forme essenziali e accidentali escano a luce dal seno della materia, e
ad baio. intelligenza, 9: a lo sprendor di sua ricca bontate / ciascuna
/ mi dona canoscienza / di servire a chiacenza / quella che più m'agienza
guittone, 3-22: credo che piacesse a lui di poner vo'tra noi per fare
servizio. bontempelli, 6-215: riuscì a sbarcare tranquillamente a nuova york ove abbastanza
, 6-215: riuscì a sbarcare tranquillamente a nuova york ove abbastanza presto trovò da
viaggio, interessò agenzie di investigazione, decisa a portare a compimento il suo proposito.
agenzie di investigazione, decisa a portare a compimento il suo proposito. codice penale,
composte; cespugliosa, con ricca fioritura a corimbi globosi (azzurri o bianchi)
e purga la matrice, e maggiormente a quelle donne che vi seggono sopra.
nome ripristinato da linneo (nel 1737) a indicare che è pianta perenne.
rende immateriali le cose materiali e le dona a conoscere all'intelletto passivo...
un agevolamento, l'altra un mezzo diretto a unità di lingua in italia, quando
. bembo, 1-264: accingetevi dunque a l'alta impresa: / io v'agevolerò
/ in quella solitudine secreta / in sino a tanto almen fame soggiorno / ch'agevoli
ritorno. ciro di pers iii-519: a questi ei preparò gli empirei seggi,
ei preparò gli empirei seggi, / a questi agevolò gli aspri sentieri. foscolo,
di ferrer, s'eran tanto ingegnati a preparare e a mantener come una corsìa
s'eran tanto ingegnati a preparare e a mantener come una corsìa nel mezzo della
patria, che con irresistibile autorità imposero a socrate di restare in carcere sul punto che
la fuga. 2. aiutare a superare una difficoltà; assistere con qualche
verrà il momento che essi ci agevoleranno a riprodurre, arricchita, nel nostro spirito
bembo, 7-3-160: si dovea comandare a ciascuno, per dove colui avesse a
a ciascuno, per dove colui avesse a passare, che lo agevolassero di cavalli
. g. morelli, 267: dimostri a tutto il populo tu se'gravato e
, sf. facilitazione; favore inteso a sgravare un onere pecuniario, una prestazione
(superi, agevolissimo). facile (a farsi, a compiersi a praticarsi)
). facile (a farsi, a compiersi a praticarsi); esente da difficoltà
facile (a farsi, a compiersi a praticarsi); esente da difficoltà;
l'uomo ricco, perché non ha a fare altro, che a spregiare le ricchezze
perché non ha a fare altro, che a spregiare le ricchezze. compagni, 1-22
, 1-22: i giovani è più agevole a ingannare che i vecchi. fra giordano
t'armar tutto in fretta: / a poco a poco agevol'arme prendi. dante
tutto in fretta: / a poco a poco agevol'arme prendi. dante, conv
la bontade di questa canzone fosse malagevole a sentire... e la bellezza fosse
... e la bellezza fosse agevole a vedere, parvemi mestiero a la canzone
fosse agevole a vedere, parvemi mestiero a la canzone che per li altri si
per li altri si ponesse più mente a la bellezza che a la bontade. idem
si ponesse più mente a la bellezza che a la bontade. idem, purg.
molto sottile d'acqua, e agevole a passare a quegli da piè, non che
d'acqua, e agevole a passare a quegli da piè, non che a quegli
passare a quegli da piè, non che a quegli da cavallo. albertano volgar.
primi patti così santi, così agevoli a sostenere, dati dalla natura alle sue genti
gran tempo passate sono troppo più agevoli a riprendere che ad emendare. idem, dee
ragionato n'avete, che mena altrui a vita attema. paolo da certaldo, 81
che l'uomo non guadagna è più agevole a spendere che quello che guadagna con sua
. di quelle letture che sono agevoli a intendere. ser giovanni, i-97: rispose
giudice: « questa quistione è agevole a di terminare ». giovanni da samminiato
idem, i-211: egli è più agevole a seguitare gli altri, che comprendere perfettamente
i-369: tutte le cose sono agevoli a quegli che amono le virtù. bembo,
pesano poco, ed avvolte sono agevoli a trasportarsi. 0. rucellai, i-373:
se ne spaccia in maniera molto agevole a comprendersi da ogn'uno. foscolo, v-33
e disumano / strazio d'offese membra a te non chiede / l'agevol pesca
più, sembra talvolta divenuto agevole tutt'a un tratto. idem, pr. sp
era cosa troppo agevole e troppo naturale a chiunque sia trovato in colpa, e tema
manifestamente corrotta, e deriva da un'altra a cui la nostra s'avvicina molto più
facilis, quod fieri potest, onde viene a dir quasi lo stesso, come infatti
, anche perché non aveva mai avuto a disposizione grosse somme. 2. pronto
volgar., vi-29: non essere agevole a crucciarti; imperoché l'ira sta nel
e fue agevole e di piccolo animo a parlare. esopo volgar., 1-60:
lo lasciò andare per tutta la casa a sua consolazione. salvini, 23-439: né
domestichezza. collodi, 515: a sentirsi lodare dalle sorelle si ammansì un poco
, ii-291: il mio pensiero volerà a questa strada ventilata e a questa agevole folla
pensiero volerà a questa strada ventilata e a questa agevole folla con l'illusione che
sentimento, fanno grande agevolezza stando ferme a colui che disegna. galileo, 549
d'un centinaio di pagine che pon ordine a tante materie cosi disparate; ma i
, iv-2-256: i mezzi per condurre a termine l'impresa erano molti ed agevoli
grecia... non solo comunicò a tutte le lingue sin dai primi tempi gran
un vocabolo. carducci, i-778: a quella sua nutrizione romanzesca e alla polpa
nelle cose vane, or fossi voi a loro equali alle cose utili e necessarie
! idem, i-403: agevolmente si dà a credere la cosa desiderata a colui che
si dà a credere la cosa desiderata a colui che la disidera. idem,
e però agevolmente della vita temporale passano a vita eterna. idem, xxi-978 (
agevolmente apprenda di fare dèi sapere che a te convien temperare ed ordinare i tuoi
soliman venne, e trasse / agevolmente a sé gli arabi avari, / ladroni
zappatore, un contadino si avvezza agevolmente a marciare, a patir caldo e gelo,
contadino si avvezza agevolmente a marciare, a patir caldo e gelo, alle fatiche e
loro titolare 15, 20 e sino a 30 mila lire... se tanto
primo cognome che erano caduti in mente a lui o alla cuoca. panzini,
. faldella, iv-153: non vedendola a comparire si ag- gaiò a piangere,
non vedendola a comparire si ag- gaiò a piangere, a strillare come le venisse un
comparire si ag- gaiò a piangere, a strillare come le venisse un assalto di
'. aggallare, intr. venire a galla, salire alla superficie; affiorare
un'acqua canta; aggallare d'un balzo a quel greppo. c. e
. = deriv. da galla (a galla). aggallato, sm
in là, come un aggallato in mezzo a un lago? targioni tozzetti, 11-2-66
gancio o maglia regolabile con un tenditore a vite). 3. milit.
lungo spago le vesti di due fedeli inginocchiati a una certa distanza l'uno dall'altro
e agganciandosi con la gamba sulla scala a corda sbrogliava la vela. tombari,
pressione della celluloide sul gonfiore lo costringeva a tener il capo chino.
ma una insolente guardata di colei bastò a dissuaderla, « povera signora *, dall'
. figur. entrare in rapporti, venire a contatto. alvaro, 9-391: il
con le code ai palmizi riarsi, giocare a palla con le noci dei cocchi.
, terminava nel caratteristico dispositivo di aggancio a molla (della maglia dell'orologio)
averci i suoi agganci, riesce sempre a fare quel che vuole. =
. disus. garbare, piacere; andare a genio. fu. ugolini,
, cioè 1 mi garbano, mi vanno a genio '. = deriv.
. disus. garbato, aggraziato, a modo. soderini, i-218:
la più sollevata, e che soprastia a tutte l'altre; e delle uguali la
pigliano le fila di tal erba et a filo a filo s'intreccia e s'incavicchia
fila di tal erba et a filo a filo s'intreccia e s'incavicchia fra gli
bagno. firenzuola, 242: laonde tirate a me le gambe, e agavignate le
villani, 6-2: alla fine s'aggecchiro a tanto i fiorentini, che mandarono pregando
tose. che accudisce alla meno peggio a cose di poco conto; che lavoricchia
il mare... benché non a qualunque rigor di freddo bastevole ad aggelar
dolce. arici, 23: spesso cade a vii fine ogni lavoro; / o
idem, 131: nella tarda / notte a gran'falde tacita discende / sovra i
allora l'interno della « casa » aggelava a vederlo: stiva petrosa sudante diaccio.
si rizza, sopra 11 quale a similitudine di muro e luoghi da guardare,
tali moderne aggestioni sono quelle che, a memoria d'uomini, hanno ampliato alquanto
il barone si è messo un taittino a coda di rondine che gli fa aggettare
[s. v.]: non a tutti è dato aggettivare con garbo un
, né la norma dell'analogia serve a chi non abbia quella dell'uso vivente
ogni genere e d'ogni colore rovesciati a torrenti dai moderni reggipenne » (pellizzari)
gli attributi essenziali o accidentali del sostantivo a cui si riferisce (cfr. anche adiettivo
l'aggettivo col sostantivo, giunse balbettando a uno scuro passo. varchi, ii-1-65:
si è usato di por gli aggettivi a maniera d'avverbi, non variandoli avanti
maniera d'avverbi, non variandoli avanti a voci di qualunque genere o numero siano
da una parti- cella copulativa: come a dire, « glorioso amorosissimo » monarca
cavour, xi-23: io lo inviterò a leggerequell'orazione nell'originale inglese, e
. son tanti che non si sa a quale tener dietro. ojetti, ii-179:
leonardo, 3-449: il muro sia fatto a scarpa, cioè che ogni due braccia
nelle muraglie. algarotti, 3-307: a sì fatto inconveniente trovar potrebbesi più compensi
della finestra, col viso ancora rivolto a lei. c. e. gadda,
(aggherótto). arald. tagliare a gheroni, a spicchio (negli stemmi,
. arald. tagliare a gheroni, a spicchio (negli stemmi, nelle armi
, agg. arald. fatto a gheroni, a spicchi. g
agg. arald. fatto a gheroni, a spicchi. g. villani,
la muta campagna ode e rimbomba / a quei sinistri ed agghiaccianti scoppi. palazzeschi,
per andare in ancona si doveva cambiare a faenza. idem, 4-240: l'una
; far diventare troppo freddo, ridurre a ghiaccio. -anche al figur.: raggelare
saldo. soderini, iii-132: ponghinsi a ridosso gli arbori grandi verso quel vento
, / correr su 'l ren le villanelle a stuolo / con lunghi strisci e sdrucciolar
misto, / il sangue e i cori a i circostanti agghiaccia. idem, 8-6-429
un damasco bianco ti agghiaccia di tema a carezzarlo appena, o ti fa diventar
tanto amore ella sofferisse che egli allato a lei si coricasse tanto che alquanto riscaldar
più s'inselva: / il sangue a tutte drento al cor s'agghiaccia.
. machiavelli, 759: stando esposto a uno vento che il più delle volte a
a uno vento che il più delle volte a mezzo dì si leva di in su
sperienza ragion vuole che dia qualche pensiero a que'moderni, che danno il vanto dell'
io cangio, e stato; / e a seconda ch'io 'l veggo,
o dolce, o irato, / temo a vicenda o spero, agghiaccio od ardo
colpa. idem, iv-2-383: incominciò a battere i denti, come faceva certe
ii-491: mi si agghiacciavano i nervi come a sentire il ferro stridere su un sasso
3-261: si levava un mormorio simile a quello del mare, e che si agghiacciava
2-48: mi sentivo agghiacciare di fronte a tanta ingiustizia, a un così orribile
sentivo agghiacciare di fronte a tanta ingiustizia, a un così orribile sopruso. 3
xxi-909 (8): noi giugneremo a santa maria degli angeli, così bagnati
amor, filava insieme / ricche spoglie a le membra e lacci ai cori. magalotti
bianche pecore... s'era divertita a contare le stelle. = variante
che da tepedo (m'agghiado / a raccontarlo) due serpenti immani / venir
, su li agghiaiati, dove s'imbianca a maraviglia. agghindaménto, sm.
pulci, 2-112: e per far forza a montar certo corno / agghindò in alto
donne di monte,... agghindate a festa, salgono come capre per queste
pianto e gettandosi per la terra singhiozzò a dirotto pianto ragliando come un ciuco.
con inerzia, con abbandono; stendersi a terra. - anche al figur.
vi s'aggiaccava, stipandole, riluttante a muoversi per timore di capitare in un
aggiàcchio, sm. disus. rete gettata a tondo dal pescatore. =
ai persiani aggiaccia / i cor di quanti a rimirar vi sono. =
enganna, esforza, non ce guard'a mal parire: / con guai l'omo
aggiardinare, tr. piantare, coltivare a giardino.
sarebbe * ridurre una parte di terreno a uso e coltura di giardino non comune,
. parte di un pascolo (assegnato a un branco). lastri, 1-3-82
, 1-3-82: l'aggina ossia parte che a ciascun branco viene assegnata. =
o in bologna, messer otto abbia a pagare i cambi e gli aggi a sue
abbia a pagare i cambi e gli aggi a sue spese. varchi, iv-350:
tanto accreditati sopra degli altri, fatti a loro imitazione in diversi paesi, che
il sovrappiù di valore di una moneta a paragone di un'altra. così,
nozione. 2. ammin. premio a percentuale sulle somme raccolte per conto di
idem, 8-76: rendè l'anima a dio in aggio di più di ot-
di maggio, / e durò 'nsino a quattro dì d'agosto, / milledugenset-
collo crinito. deledda, ii-243: rientrò a casa e aggiogò i buoi. beltramelli
libero, cioè, sieno i pali aggiogati a cinque a cinque, con un tramezzo
, sieno i pali aggiogati a cinque a cinque, con un tramezzo dopo ogni giogo
passare lontano una coppia di buoi aggiogati a un aratro. viani, 14-198: posta
, gli die'l'abbrivo e poi cominciò a girare anche lui intorno all'ordigno,
condannata [l'italia] dalla provvidenza a giacere senza nome e missione propria aggiogata a
a giacere senza nome e missione propria aggiogata a nazioni più giovani e rigogliose di vita
sonnolenza quasi morbosa, con gravezza simile a quella che fa a mangiare pane aggiogliato
con gravezza simile a quella che fa a mangiare pane aggiogliato, cioè misto col loglio
: e non pur quel che s'apre a noi di fore, / le rive
, / per gran desio de'be'luoghi a lor tolti, / danno a me
luoghi a lor tolti, / danno a me pianto. sannazaro, 7-115: quando
me pianto. sannazaro, 7-115: quando a mortali aggiorna il sole, / a
a mortali aggiorna il sole, / a me si oscura in tenebrosa sera. ariosto
948: vada sicura ornai la damma a 'l fonte, / corran senza timor
e non sì tosto aggiorna, / che a rimpiattarsi entro il covil ritorna. [
363): e finalmente, già vicino a giorno,... s'addormentò
giocosa, 37: gente che giunge a notte, si rimpiatta sui fienili e
2. tr. illuminare, rischiarare a giorno. bembo, 1-219: sorgi
bembo, 1-219: sorgi da tonde avanti a l'usat'ora / dimane, o
dimane, o sole, e ratto a noi ritorna: ch'io possa il sol
cor s'acqueti e 'l sonno a me ritorni, / prima che febo ornai
quattro dì che il ministero ha fatto a forza aggiornare il parlamento per sei settimane,
in armonia con i tempi nuovi; tenere a giorno (i conti, le spese
deriva dal più falso modo 4 essere a giorno '. moravia, i-121: era
sm. speculazione illecita e fraudolenta rivolta a produrre e sfruttare il rialzo o il
non si manifestava se non da quando a quando in alcune eminenti circo
, i salti, i rovescioni riescono piacevoli a chi li vede, e salutarissimi a
a chi li vede, e salutarissimi a chi li fa. 2.
dei nemici dai toni aspri rimbalzarono libere, a scatti, in contrasto con l'ansito
, inf., 6-112: noi aggirammo a tondo quella strada, / parlando più
. idem, 19-35: qual lupo predatore a l'aer bruno / le chiuse mandre
spingendomi e quando trascinandomi, m'aiutava a procedere tra i grandi alberi, a
a procedere tra i grandi alberi, a varcare o aggirare monticelli sassosi e viluppi
tratte al fondo, / come piacque a colei [la fortuna] ch'aggira il
53: fanno tanto aggirare il cervello a chi troppo generalmente s'ingolfa nel vasto
girare lo schieramento del nemico per sorprenderlo a tergo. panzini, i-745: cicerone
da solo aveva aggirato la posizione e prima a bombe a mano e poi col semplice
aveva aggirato la posizione e prima a bombe a mano e poi col semplice pugnale li
e poi col semplice pugnale li aveva affrontati a uno a uno. 5
semplice pugnale li aveva affrontati a uno a uno. 5. intr.
in giro, come veg- giamo fare a l'acqua quando gittatovi una pietra fa cerchio
, ché sempre si aggira e pensa a qualche cosa e non può pur fare
in pace. idem, iii-318: tornate a me, che arete pace; non
ovunque or miri, / par che dinanzi a gli occhi miei s'aggiri. idem
scherzi e t'aggiri, / fai a l'ombre un monile / co'tuoi lucidi
grande pesce che gli abbia, occorrendo, a diffendere dal- l'altri pesci più grossi
iii-424: anima o tu, ch'a un fragil viso adorno / un'ombra di
girasole. lippi, 2-23: amadigi a distorlo, tutto un giorno / s'
de'ricchi, che non giova se non a darmi il capogiro, e a scomporre
non a darmi il capogiro, e a scomporre quella po'di stoichezza che tengo
il rimbombo de'tuoni aggiravasi da monti a monti lungo e terribile. cuoco, 1-115
inganno? o un'aura lirica / intorno a me s'aggira? idem, 102
e il furore la soffocano. sembra che a traverso il suo torace possente si scorga
parve che la barca si aggirasse intorno a se stessa come il pernio di una
aperto o aggirarmi per le sue stradette a saliscendi. soffici, ii-143: l'idea
ladri s'erano aggirati per la casa a un passo da chi vi vegliava.
la mattina e tutto il pomeriggio fino a sera. fracchia, 810: fu
fracchia, 810: fu vista aggirarsi a lungo, sempre appoggiata al braccio di
stuparich, 2-360: non poteva abituarsi a saperlo per le strade solo, non accompagnato
. figur. darsi da fare; rivolgersi a lungo (con la mente, con
carletti, 158: si compra tutto a vilissimi prezzi, et ancora l'argento
, detto di discorso o simile intorno a un dato argomento, per 'trattare
pronom. detto di una quantità: a indicare una misura approssimativa (ascendere,
più di trenta miglia intorno aggira, / a passo lento fa muovere ad agio.
avolti insieme se li acconciano in giro a torno al capo et nel fine d'essi
vi attraversano un ponteruolo d'argento, a fine che non si svolga l'aggiro
tommaseo [s. v.]: a quell'annunzio rimase aggiucchito. aggiudicante (
.]: la presunzione, aggiudicante a sé quello che non le appartiene,
far eseguire, dirige un pubblico invito a tutti i cittadini disposti a comprare quell'
un pubblico invito a tutti i cittadini disposti a comprare quell'oggetto o a compiere l'
cittadini disposti a comprare quell'oggetto o a compiere l'opera divisata. a giorno
oggetto o a compiere l'opera divisata. a giorno fisso presentansi i concorrenti, fanno
possesso, ecc.) in seguito a giudizio o lodo (anche per concorso
: le case di firenze s'aiudicarono a boccaccio e a la giovanna. beccaria,
di firenze s'aiudicarono a boccaccio e a la giovanna. beccaria, i-1-457: potrebbe
il diritto dell'aggiudicazione (in seguito a giudizio, a una gara, a
dell'aggiudicazione (in seguito a giudizio, a una gara, a un'asta pubblica
a giudizio, a una gara, a un'asta pubblica: in quanto ha fatto
non è pagato, si procede immediatamente a nuovo incanto, a spese e sotto
si procede immediatamente a nuovo incanto, a spese e sotto la responsabilità dell'aggiudicatario
dir. che aggiudica, che è preposto a fare l'aggiudicazione. aggiudicazióne
aggiudicare; assegnazione, conferimento in seguito a sentenza o lodo (nelle gare di
male aggiugnente allo esilio; o l'esilio a quella, riputiate più grave.
). mettere in più, unire a una quantità data; accrescere, aumentare
, 1-62: e di subito parve giorno a giorno / essere aggiunto. bibbia
che ogni cosa, che intorno a ciò facea, non era altro che
120): acciò che quello che a me di far pare conosciate, e per
per consequente aggiu- gnere e menomar possiate a vostro piacere, con poche parole ve
infinita più che il peccato tuo, farà a te grande misericordia, e sopra essa
: all'oro niente bisogna aggiùgnere, a fare che paia bello ma basta separarne
è offuscato. machiavelli, 630: a questi mali questo ancora mi si agiugne
venuta, gli ingegni loro si misero a speculare più alto, essendo facile a una
a speculare più alto, essendo facile a una invenzione trovata, aggiugner sempre qualcosa
, i quai non lunge / erano sparsi a ragu- narsi invita: / lettere a
a ragu- narsi invita: / lettere a lettere e messi a messi aggiunge.
invita: / lettere a lettere e messi a messi aggiunge. idem, 13-8:
aggiugneremo la capellatura medesima di quattro dita a un cerchio che avesso due dita di
il re. marino, 7-106: a l'opra naturai cultrice mano / con innesti
che poi da'moderni sono state accresciute a gran numero. algarotti. 3-10:
l'arsenale sarebbono stati assai meglio collocati a revel, che a petroburgo e a
assai meglio collocati a revel, che a petroburgo e a cronstat... aggiungi
a revel, che a petroburgo e a cronstat... aggiungi che le navi
.. aggiungi che le navi fabbricandosi a petroburgo, conviene dipoi condurle giù a
a petroburgo, conviene dipoi condurle giù a cronstat; e ciò non può farsi che
ed ha poi resi del tutto inutili a molti italiani e ad ogni straniero que'
disutili. monti, iv-272: e a me soprattutto sarà dolce cosa il poter ag-
matrimonio gliela aggiugnerei; ma che è a pensare che egli sia innamorato d'una romana
ti conosca ». ma ella diceva a ulisse: « oh quanto è in questo
palme, con esse alzò gli occhi a dio. tasso, 8-5-1076: con questa
3. rifl. unirsi (a una quantità data); far seguito
quantità data); far seguito (a un discorso, a una dimostrazione);
far seguito (a un discorso, a una dimostrazione); congiungersi, essere
a'buoni sempre s'aggiunge, e a cui sarà stata congiunta, non fa buoni
nello,... se ne tornarono a casa. idem, dee.,
potendo infermò. alberti, 22: a chi m'è congiunto di sangue et chi
ora vedete, / di cui gran fama a voi, ma incerta giunge. /
: / e duolo in me deluso a duol s'aggiunge. di grazia, 1-88
grazia, 1-88: ci resta ora a dimostrare le soluzioni degli argomenti del sig
non appariscono. gravina, 456: a queste doti naturali della nostra lingua..
la fame, aggiunse con la bocca a questa vitalba per rodegarla. fra giordano,
: non è da agguagliare la nostra fede a quella degli apostoli: non potremmo aggiugnere
degli apostoli: non potremmo aggiugnere noi a tanta fede. dante, conv.
, iv-xn-19: lo buono camminatore giugne a termine e a posa; lo erroneo mai
lo buono camminatore giugne a termine e a posa; lo erroneo mai non l'aggiugne
era aggiunto, / pensando meco: — a chi fu quest'intorno! idem,
belli e leggiadri giovani, quantunque il maggiore a diciotto anni non aggiugnesse. idem,
189-27: e'mi sarà molto malagevole a potere aggiugnere a cinquecento fiorini. cantari
mi sarà molto malagevole a potere aggiugnere a cinquecento fiorini. cantari, 28:
che e'non poss ede, né aggiugne a quell'effetto e fine, il quale
, 288: i romani non aggiugnevano a sei mila [cavagli], con
430: gli uomini sono più lenti a pigliare quello che possono avere, che non
quello che possono avere, che non sono a desiderare quello che non possono aggiugnere.
pistoiese, i quali tutti non aggiunsono a dieci canzoni. bembo, 1-157:
, né ad alcun si toglie il potere a quel diletto aggiugnere, a che egli
il potere a quel diletto aggiugnere, a che egli amando s'invia. michelangelo,
99: con la esperienza si aggiugne a molte cose, alle quali è impossibile
, 884: il tuo valor ch'a freno / tenne i nemici e fe'sì
t'affretti e pur da me lontano / a par del mio pensier leggiadra voli:
, i-509: e chi finalmente aggiugnerà a capire, se non se per incerte
buti [par., 6-1]: a far alcuno aggiungiménto alle parole dette di
: sopravviene satanasso aggiu- gnitore di schemi a tanti tormenti. boccaccio, v-178:
senza rammaricarvi della cor- pulenzia, aggiugnitrice a quella di gravità veneranda. aggiunta,
, essendo verità non può convenientemente adattarsi a variazioni arbitrarie, e ad aggiunte fantastiche
si fa l'aggiunta di un'ala a un palazzo, non la giunta.
ii-8-182: quando tu scrivi o parli a me e di me risparmia al mio nome
e trafitta, in piè dirizzata, cominciò a guardare se vicin di sé o vedesse
2. industr. cucire insieme, a macchina, le parti della tomaia di
inosservata adattandosi, fino dall'adolescenza, a una vita grigia di operaia presso una
quanto queste aggiungono alcuna cosa di più a quel ch'è detto.
nome aggiuntivo, cioè che d'accostarsi a un sustantivo ha bisogno, siccome poetica arte
che significa alcuno accidente nel sustantivo, a cui s'accosta. idem, 102:
l'anima santa / non sentì poi ch'a star seco fur giunte. fazio,
con bel modo / gli domandò s'aggiunto a moglie fosse. tasso, aminta,
al e stelle, / aggiunto il foco a le svenate strozze, / arde agli
: il treno che va da nord a sud entra allora in una grande stazione dove
alla quale lo diamo, così s'aggiugne a quella per dinotare qualche sua proprietà.
che potessero servire in qualche maniera, a distinguerli e a determinarli. idem,
servire in qualche maniera, a distinguerli e a determinarli. idem, pr. sp
l'adiettivo non accenna la qualità della persona a cui si aggiunge? ergo, aggiunto
aggiunto sta bene per qualità ». a sì stringente argomento non si risponde, e
tasso, i-70: lasciando luogo a le mutazioni e a le ag
i-70: lasciando luogo a le mutazioni e a le ag giunzioni. campanella
bandello, 2-26 (i-928): ma a me non par così gran cosa che
, scema qualche porzione del diritto competente a ciascuno d'essi. de marchi,
mai più tardi del san martino, vale a dire non mai dopo la riscossione degli
bianca e piana incontro al vetro concavo. a chiliini, iii-173: entra per nera
questa [ciambella di cristallo] aggiustammo a tocca e non tocca con le sue estremità
., 24 (420): cominciò a trovarsi impicciata a dover raccontare una storia
420): cominciò a trovarsi impicciata a dover raccontare una storia nella quale aveva
si curava di far sapere, specialmente a un tal personaggio. trovò però il verso
sputò. bontempelli, 8-48: poi scivolò a terra, si scosse, s'aggiustò
4-111: rimase fermo come una bambola a lasciarsi aggiustare prima, quindi ammirare.
2. iron. conciare male, ridurre a mal partito. [sostituito da]
d'interessi, 1'aggiustar le cose a sodisfazione degl'interessati. d. bartoli
aggiustare il modo da pigliarsi per andare a fare una corsa fino a san marino.
per andare a fare una corsa fino a san marino. foscolo, v-416:
non aggiustavano le ferite, come quelli a pie'fermo in ripa. varchi, 18-2-171
: aggiustan l'oste, e vanno a spron battuti / dove si sale all'
cor col cibo, /... a lui parlando / proruppe in questi alati
e me, che non ne uscirete a buon termine. tommaseo, 1-238: differenza
arme da tiro, in modo che vada a colpir giustamente nel segno indicato. si
. si raccomanda di aggiustare la mira a mezz'uomo, perché il colpo rialza sempre
: voi avete gustato il dolce, e a me toccherà provare l'amaro. basta
dicono due che hanno cosa da prendere a fare insieme, ma nell'atto non
sarebbe meglio svegliarlo e dirgli che vada a letto?... ma no,
è in mezzo. landino, 434: a maria le si aiusta, id est
mano sinistra gli andò alla spalla destra a dare una aggiustata alla correggia del fucile.
acconcio, esattamente, con precisione; a proposito. galileo, 569:
stessa le interroga zioni dirette a lui, e sapeva rispondervi o divertirle così
daci. idem, i-142: si giungerebbe a conoscere esatta mente quel che
, 137: si diede dunque a fischiare non so qual arietta, con quanta
: teneva dietro con grandissima premura a cotali novelle, e al
piaghe. galileo, 2-2-166: avendo a quella affisso un telescopio, aggiustato in modo
collodi, 324: appena il fanciullo cominciò a spiccicar parola, disse delle cose molto
grido. 2. ipp. addestrato a un'andatura lenta, solenne e aggraziata
termine di maneggio, l'andatura artificiale a cui si addestra il cavallo, la
domenica d'ogni mese la madre veniva a trovarla, tutta aggiustata nei poveri panni
sono il bilancio perfetto di quanto riviene a ciascun corpo o truppa per la sua
agglòbo). ridurre o raccogliere a forma di globo; conglobare; aggomitolare.
composto, e ad ogni giorno agglomera intorno a sé nuovi elementi. linati,
di conigli / minor caterva / intorno a lui [il re] s'agglomera.
ad esempio, d'un motore, davanti a un aggiu3. sm. tecn.
, è una lezione che può fare invidia a maestri materie adesive). e a
a maestri materie adesive). e a pedagoghi. tommaseo [s
affollamento. nica, -si adattava a fare l'uomo di fatica, e l'
8: la morte s'era decisa a disertare per un certo tempo = deriv
di le grandi agglomerazioni di uomini, e a ritirarsi in
c. mei, 184: è nota a chicchessia la qualità agglutinante del sangue dolce
ai tessuti organici (permette di tenere a contatto 1 labbri d'una ferita)
/ le pietre e i sassi. a. cocchi, 8-75: si uniscono
aggobbiate, agg. ant. foggiato a gobbia (in forma di canale
e gagliardo... fatto a guisa d'uno scarpello alquanto aggobbiato.
pigiava l'uva / nella colma bigoncia a gambe nude. 2. intr
internò. lami, 1-2: farebbe meglio a guardare ed aggobbire su'libri.
dino taceva, s'aggobbiva, e continuava a bassa voce. = deriv.
sorella o mia madre che piomba a svegliarmi, calzoni e scarpe afferrati a casaccio
piomba a svegliarmi, calzoni e scarpe afferrati a casaccio, corsa aggobbita attraverso la
, io: sull'intrisa ramaglia, a stilla a stilla, / s'aggócciola brillando
: sull'intrisa ramaglia, a stilla a stilla, / s'aggócciola brillando la rugiada
tradisce l'uomo che la sera accanto a lei fa progetti. c. e.
ridurre il filo in gomitolo; avvolgere a forma di gomitolo. allegri,
attorce e s'avviticchia e da se stesso a terra s'aggomitola. rajberti,
piedi, mi cucciai e mi aggomitolai a pregarla come un musulmano...
testa fra le braccia. ha imparato a difendersi incantucciata ove le pareti fanno angolo;
fanti leggieri, o dei bersaglieri soliti a combattere spicciolati, colla quale, essendo
di aggomitolare), agg. avvolto a gomitolo; raggomitolato, rannicchiato.
innanzi al foro del loro uscire, a modo di grappol d'uve l'una appiccicata
terra, va [la serpe] a mangiare del finocchio. cantini, 1-9-102:
cantini, 1-9-102: or- dinorno che a nessuno artefice, e sottoposto alla detta
aggomitolare; l'av volgersi a gomitolo. aggottaménto, sm.
. l'aggottare; opera destinata a prosciugare l'acqua in uno scavo
in uno scavo (mediante secchie a mano, dette anche gottazze,
: esor tavano li portughesi a fare diligenzia che la caracca non
diligenzia che la caracca non andasse a fondo, con il continuo aggottare l'acqua
e sui bastimenti da remo colle gottazze a mano. settembrini, ii-1-296: dovresti
l'operazione delle aggottature che si fa a mano, supposto un numero sufficiente d'uomini
grata. cino, iv-181: i'vegno a dimorar con vui, / e prego
aggrada me disgrada, / ed èmmi a noia e 'n dispiacere il mondo. idem
/ ché mal si segue ciò ch'a gli occhi agrada. idem, 105-8:
e ritrosa. fazio, iii-23-53: se a voi piace la mia [compagnia]
211): signor mio, se a voi aggrada, voi potete ad una ora
voi aggrada, voi potete ad una ora a voi fare grandissimo onore, e a
a voi fare grandissimo onore, e a me... grande utile senza
sua donna. idem, 8-131: a quanti error gli amanti orbi non guatano!
del morir la vita spezzano; / tanto a ciascun
di me gli aggrada, / ch'a me sol giova adoperar la spada.
tigre certo esser devi, / poi ch'a la tigre sola / l'armonia non
o alla vostra pace, son pronto a sagrificarmi in qualunque modo vi aggrada.
e chi dubita, che più non sia a le umane menti aggradevole una fontana,
marmi? folengo, i-71: cominciasi a danzare a son de'pifferi / con
folengo, i-71: cominciasi a danzare a son de'pifferi / con un cornetto
laudevoli costumi. soderini, i-546: a mangiare non è punto aggradevole, ma
al piacere aggradevole che rendono le selve a spaziarvi, con la vista loro..
leopardi, i-119: si ab- bandonan a quello stesso studio che adoprano nella conversazione
19: aggradevole... riferirlo a luogo nel significato di * ameno,
aggradevole alla piccina... porgeva a lei... materia di riso.
/ pure n'attende [il tasso] a maturar possenti / e raddolcir l'amate
acerbe: / onde il lor succo a l'api schife aggrade. sarpi, ii-61
: faccia aggradire i miei saluti affettuosi a tutti i suoi. tommaseo [s
offenderebbero. carducci, ii-8-261: ella a ogni modo mi perdoni, se può,
marito aggradiva, così quivi varii diletti a prendere si cominciarono. idem, dee.
ire e la spada / dovresti riserbar a miglior uso; / che tu sfidi però
soggiunse appresso: -or cosa aggiungo a queste / fatte da me, ch'a
a queste / fatte da me, ch'a me non meno aggrada. baldinucci,
di trarlo [lo zucchero] dalle canne a forza di fuoco e di bollitura,
per paura sono loro aggranchiate le mani a divellerlo. caro, 2-2-232: o questi
non fanno aggranchiar le mani di freddo a quelli che vi scrivono di qua?
prese quella delle due stradette che conduceva a casa sua, mettendo innanzi a stento
conduceva a casa sua, mettendo innanzi a stento una gamba dopo l'altra, che
lo conduceva per la mano per insegnargli a mettere un passo dietro l'altro.
volponi vecchi maliziosi, che si mettono a ruzzare colla lepre, per poi aggrancirla.
cresca sempre, e inforti, / e a vigore conforti / vostro valore.
ma non è necessario che co'fatti corrisponda a le parole, dette per aggrandiménto poetico
aggrandire, o l'animo dell'uditore a misericordia recare. guittone, ii-225: e
una città, perché la gente sforzata a star in un luogo è quasi seme sparso
religione ed estinguer l'eresie che incominciassero a nascere. idem, ii-123: della riforma
o di francia che da te, e a quello si umilierà per aggrandir li nepoti
e te sprezzerà come non più buono a fargli bene. d. bartoli,
l'intelletto. campanella, 2-287: a molti fu persuaso che gli cresceva il
toma colui che va giuso / talora a solver l'ancora ch'aggrappa / o scoglio
e tre fiate si sforzò d'aggrapparsi a la scala, ma non gli venne
teneri. carletti, 203: appresso a un albero sopra il quale si vanno aggrappando
d'alpi sì erte, che non dico a cavallo, ma non si potean montare
non si potean montare altrimenti che aggrappandosi a mani e piedi in terra. redi
10 scorreva teco queste campagne aggrappandomi or a questo or a quell'arbuscello di frutta
queste campagne aggrappandomi or a questo or a quell'arbuscello di frutta. nievo, 238
mani alla portiera quasi mi sentissi vicino a morte. d'annunzio, iv-2-1178: in