a1 (minuscola a), sf. (rar. m
alfabeto, vocale pronunciata emettendo il fiato a labbra aperte e lasciando la lingua in
sì che veramente imagina questa figura: a, e, i, 0, u
e di queste tutte miglior suono rende la a, con ciò sia cosa che ella
arteria suona, si fa la lettera a, la quale però in tutte le
. buommattei, 23: questo carattere a, posto nella scrittura, non è altro
il primo elemento segnato con questo carattere a. nievo, 59: allora io
e col capo sulla carta arrotondava certi a e certi 0 che empievano mezza
e franca scrittura con la sciabolata attraverso l'a e l'effe. papini, 8-25
lista delle abbreviazioni latine che comincian con a! sinisgalli, 5-77: aveva così
di poliziano un'alta frequenza della vocale a. 2. figur. simbolo
z della fine). -essere all'a: essere al principio. dall'a
a: essere al principio. dall'a alla zeta (anticamente anche dall'» al
anche dall'» al fio, dall'a al ronne): dall'inizio alla fine
inizio alla fine. -non dire né a né ba: non aprir bocca.
volgar. [crusca]: io sono a e zeta, principio e fine,
, 2-46: i'ti racconterò dall'a al fio, / sì come so ordire
tutta la trama? vedi, dall'a insino alla z. varchi, v-50:
ancora, si può dire, all'a: pensa quel che voi direste, chi
, e voi dite che non sete a pena all'a. redi [crusca]
dite che non sete a pena all'a. redi [crusca]: dicami v
redi [crusca]: dicami v. a. s. che sa tutte le
. che sa tutte le cose dall'a sino al ronne, dicami se ho ragione
, 3-1-305: per mostrar certi che dall'a al ronne / hanno studiato e sanno
v'aiuti, bisogna dirmi tutto, dall'a fino alla zeta. borgese, 1-228
ritenere che la storia fosse inventata dall'a alla zeta. palazzeschi, 4-255:
guardavano partire come se avessero saputo dall'a alla z le ragioni del suo viaggio,
. idem, i-323: avevo capito dall'a alla z il discorso ch'era venuto
2-97: non mi riuscì di pronunziare né a né ba che lui aveva riavviato l'
filos. nella logica formale, la lettera a designa la proposizione universale assertiva. la
la proposizione universale assertiva. la formula a = a esprime il principio di identità,
universale assertiva. la formula a = a esprime il principio di identità, la
il principio di identità, la formula a = non a il principio di contraddizione.
identità, la formula a = non a il principio di contraddizione. b.
. croce, i-2-92: la somma logica a -f b, è il concetto minimo
minimo, che contiene gli altri due, a e b, il che prima si
del concetto »; il prodotto logico, a x b, indica il maggiore concetto
, indica il maggiore concetto contenuto in a e in b, e risponde a
a e in b, e risponde a ciò che prima si diceva « comprensione »
o quella di assorbimento, per cui a [a + 6) = a.
di assorbimento, per cui a [a + 6) = a. 4
cui a [a + 6) = a. 4. matem. simbolo generico
: [egli] è tutto matematico ed a + b; onde o studia chiuso
terribile logica: -io seguo lo stendardo a, che son certo essere quello della giustizia
sarei tirata addosso l'inimicizia della fazione a; gli altri, ch'io poteva
. cecchi, 1-74: il frammento a suggerisce subito varie considerazioni a riguardo.
il frammento a suggerisce subito varie considerazioni a riguardo. 5. mus.
nostra scala. 6. abbreviazioni: a. = altezza; al plur. a
a. = altezza; al plur. a a.; a. c.
. = altezza; al plur. a a.; a. c. =
al plur. a a.; a. c. = avanti cristo.
comandato che in nome di s. a. s. io le scriva chetamente,
de'modi di dire latini, s. a. s. avrà caro che vi si
, prep. diventa ad per eufonia davanti a parola incominciante per vocale omofona; davanti
parola incominciante per vocale omofona; davanti a parola incominciante per consonante scempia ne provoca
bembo, 2-92: la particella a, che ad eziandio si dice,
la consonante molte volte si raddoppia, a cui ella sta dinanzi: sì come
tale, che di serve al genitivo, a al dativo, e da all'ablativo
all'ablativo. cinonio, i-i: a nella declinazione de'nomi è segno del
onne tempo, / per le quale a le tue creature dai sustentamento. idem,
sustentamento. idem, 29: guai a quilli che morranno ne le peccata mortali.
guittone, 3-1: e averla tantosto a vostra dimanda resposto, non fusse impedito
nobile ambasceria al nobile imperadore federigo: a colui, che veramente fu specchio del mondo
pellegrino, e 'l pellegrino ne dea a te dieci, che tu li hai renduti
figliuolo fosse tratto l'uno occhio e a se medesimo l'altro. idem, 40
avversi [i tuoi maggiori] / a me e a miei primi e a mia
tuoi maggiori] / a me e a miei primi e a mia parte. idem
/ a me e a miei primi e a mia parte. idem, inf.,
d'un romor sorpresi, / similemente a colui che venire / sente il porco e
: per questo la scrittura condescende / a vostra facultate, e piedi e mano /
, e piedi e mano / attribuisce a dio. idem, par., 31-63
benigna letizia, in atto pio / quale a tenero padre si convene. cavalca,
cosa è che l'uomo sia soggetto a dio. passavanti, 11: e imperocché
, assai ringraziar dèi, / che fosti a tanto onor degnata allora: / da
al mio felice stato, / anzi a la speme. giovanni dalle celle, 2-23
vir- tudi. boccaccio, v-16: a me non è la forma di adone
o per forza, nell'animo entrare a lei con sollecitudine, come ella s'ingegna
sollecitudine, come ella s'ingegna d'entrare a me con la sua bellezza. idem
afaticando l'ingegno, porre la mano a la dolce fatica de la presente opera de
3: siano ancora cum tua gloria a la posterità del tempo commendate. ariosto,
». firenzuola, 713: ecco, a te: qui bisogna ordinare [il
che questo pensiero non predomina in voi a tutti gli altri, e se ne
277: al pio rito funébre, a quella viva / gara d'amor mirando,
1 (15): oh! suggerire a lei che sa di latino! leopardi
sono sconvenevoli a'religiosi più che chiedere a una signora: « quanti anni ha
1-27: quando la città fu congiunta a gli stati de la chiesa, anche quest'
salute corporale. -formula di saluto: a dio e addio. dante, purg
/ e dissi: « o corte, a dio ». così a gli amici
corte, a dio ». così a gli amici / boschi tornando, ho tratto
si sciolse; / e, sciolta a pena, senza dire -a dio -,
, senza dire -a dio -, / a fuggir cominciò com'una cerva. idem
cerva. idem, aminta, 1824: a dio, pastori; / piagge,
dio, pastori; / piagge, a dio; a dio, selve; e
; / piagge, a dio; a dio, selve; e fiumi, a
a dio, selve; e fiumi, a dio. 3. indica la
): il vescovo... disse a uno donzello: -vammi a quello frate
. disse a uno donzello: -vammi a quello frate, e dilli che volentieri li
e dilli che volentieri li accam- bierei a stomaco. -lo donzello andò e dissetile.
e lo frate rispose: -va'di'a messere che ben credo che mi accambierebbe
messere che ben credo che mi accambierebbe a stomaco, ma non a vescovado. dante
mi accambierebbe a stomaco, ma non a vescovado. dante, par.,
4. introduce il complemento di moto a luogo: verso, in direzione,
, 5-79: sì tosto come il vento a noi li piega, / mossi la
poi che 'ntorno erano sparti / s'accolsero a quel luogo. idem, purg.
idem, purg., 4-53: a seder ci ponemmo ivi ambedui / volti
seder ci ponemmo ivi ambedui / volti a levante. g. villani, 9-281:
9-281: il prenze... passò a chiarenza, e fuwi ricevuto come signore
chiarenza, e fuwi ricevuto come signore a grande onore. petrarca, 8-3:
, 8-3: la donna che colui ch'a te ne 'nvia, / spesso dal
, che il fummo si rivolse tutto a noi, e senza salire ad alto,
il dicevano, il mettevano in opera a lor potere, il giorno e la notte
potere, il giorno e la notte ora a quella taverna, ora a quell'altra
notte ora a quella taverna, ora a quell'altra andando. idem, dee.
donna, montata in su la torre ed a tramontana rivolta, cominciò. poliziano,
., 1-14: segue chi fugge, a chi la vuol s'asconde, /
alto il negromante batte tale, / ch'a tanta altezza a pena aquila sale.
tale, / ch'a tanta altezza a pena aquila sale. tasso, 11-25:
pagani fra tanto erano ascesi / là dove a i sette gelidi trioni / si volge
trioni / si volge, e piega a l'occidente il muro. bruno,
, come venessero ad appiccarsi, giunsero a la riva. salomoni, iii-469: sceso
goldoni, viii- 319: torniamo dunque a milano. manzoni, pr. sp.
di su le mura di milano che guardano a settentrione. [ediz. 1827 (
e trattato frodolentemente, se sarà venuto a palazzo prima d'essere stato davanti al suo
carducci, 590: lievi e bianche a la plaga occidentale / van le nubi.
: oh al bel mar di trieste, a i poggi, a gli animi / volate
mar di trieste, a i poggi, a gli animi / volate co 'l nuovo
, 4-287: prima di tutto andò a prendere subito la nipote e l'accompagnò
iv-2-232: le due barche, giunte a un gomito del fiume, non si videro
saba, 155: infine mi rifugio a una taverna. govoni, 1-218: ed
sarebbe onore, che vostro legnaggio andasse a povertade. dante, inf., 9-36
ch'uom poggi. idem, 28-42: a l'alta impresa ca- ritade sprona.
ritade sprona. idem, 127-83: torna a la mente il loco / e 'l
e 'l primo dì ch'i'vidi a l'aura sparsi / i capei d'oro
tasso, 1-12: chiami i duci a consiglio, e i tardi mova / a
a consiglio, e i tardi mova / a l'alta impresa. dotti, iii-259
dotti, iii-259: tu il foro a tal follia mai non instiga. goldoni,
, 1-iii-76: principiavano ad accordarsi e a far sentire la prima voce di dolore e
d'ira contro il macinato, assurto a simbolo della miseria angariata. alvaro,
angariata. alvaro, 7-44: riandiamo a giorni e ore della nostra vita, ci
uso rimasto nel sintagma (1cadere) a terra. fioretti, xxi-945 (25
morì santamente e la sua anima andò a paradiso. redi, 16-vi-70: fra le
altre cose che ha spinto il mare a lido, sono alcune ghiande rosse.
ti priego che tu mi lasci tornare a lui. fioretti, xxi-970 (38)
lieto, e con grande fretta ritorna a frate elia. idem, xxi-976 (42
di contro. guittone, 3-18: a quelli dio s'ira forte, che peccando
biscione] per più riprese i castellani uscirono a loro per assalti. boccaccio, i-268
per fiera tempesta la nostra nave sdrucita percosse a certe piagge là in ponente. monti
sinisgalli, 8-45: se invece si elèva a una potenza aleph-zero un numero intero si
., 8-61: tutti gridavano: « a filippo argenti! ». g.
: le femmine..., fattesi a certe finestre, cominciarono a gridare:
, fattesi a certe finestre, cominciarono a gridare: al ladro, al ladro.
di ben venticinque fanti subitamente uscì addosso a costoro gridando: - alla morte! alla
al sasso, / al sasso, a la sinistra, a la sinistra, /
al sasso, a la sinistra, a la sinistra, / dicea gridando. manzoni
». -da... a. - anche al figur. guittone
corpo ad alma, e di senso a coscienzia, e giudicando e amando a
a coscienzia, e giudicando e amando a verità. dante, purg., 5-116
: tu m'hai di servo tratto a libertate. petrarca, 216-9: lasso,
lasso, che pur da l'un a l'altro sole / e da l'una
altro sole / e da l'una ombra a l'altra ho già 'l più corso
che ritrovar non spero / dal borea a l'austro o dal mar indo al mauro
): credesi che la marina da reggio a gaeta sia quasi la più dilettevole parte
si passò per lo petto da banda a banda. manzoni, 37: tu
zio, vennero pure, armati da capo a piedi, con grande accompagnamento di bravi
: piccoli ragni che salivano da un fiore a un alto ramo su per un filo
luogo di istituto supremo e sovrano, a manifestazione di debolezza, quasi di abdicazione.
è diviso il mondo, da oriente a occidente e viceversa. luzi, 65
celesti città, sabbia, da imperio / a servitù, da inedia ad opulenza,
inedia ad opulenza, / da grazia a venustà, da asprezza a calma.
/ da grazia a venustà, da asprezza a calma. 5. introduce il
nemici..., vernano uccidendo a destra ed a sinistra, sicché misero i
., vernano uccidendo a destra ed a sinistra, sicché misero i nemici a
a sinistra, sicché misero i nemici a destruzione. idem, 43 (75)
(75): un giucolare stava a questa tavola e non s'ardiva chiedere di
messer lancillotto si combattea un giorno, a una fontana, con uno cavaliere. idem
inf., 19-41: volgemmo e discendemmo a mano stanca / là giù nel fondo
inf., 34-13: altre sono a giacere; altre stanno erte. idem,
, ch'ebbe spazio / già di bere a forlì con men secchezza. g.
logorerà oggi in uno popolo di firenze a taverne, che non soleano logorare li
fazione, ov'era una donna vecchia a sedere. petrarca, 30-7: allor saranno
30-7: allor saranno i miei pensieri a riva / che foglia verde non si truovi
'l giorno, al caldo ed a la neve. boccaccio, dee.,
(107): trovandosi egli una volta a parigi in povero stato, sì come
cicilia col padre di lui, e poi a perugia dimorata era. idem, dee
mi credo che le suore sien tutte a dormire, se non noi. ariosto,
caro, 15-i-220: tiene di continuo a capo del letto il vostro ritratto.
augel notturno al sole / è nostra mente a i rai del primo vero. idem
corazza, / la spada al fianco ed a l'arcion la mazza. idem,
è nel meriggio il solar lampo, / a vista fu del poderoso campo. manzoni
non si trovan nel manoscritto, né a questo luogo né altrove. idem, pr
1 (13): domandò in fretta a se stesso, se, tra i bravi
ci fosse qualche uscita di strada, a destra o a sinistra. carducci,
qualche uscita di strada, a destra o a sinistra. carducci, 694: oh
verdeggiar di primavera! idem, 836: a pie'de i monti e de le
de i monti e de le querce a l'ombra. idem, 872: non
idem, 872: non crescono arbusti a quell'aure, / o dan frutti di
con antichi inni. idem, iv-1-870: a pie'del letto d'un moribondo.
questo era un posto di guardia, a un angolo delle mura. beltramelli,
delle mura. beltramelli, i-473: a mezzo il giardino videro una signora bionda
della terra. montale, 3-97: a quell'ombre i primi anni erano folti,
pur se abbandonati. pavese, 5-172: a canelli ne parlavano tutti. -figur
. giacomo da lentini, ii-65: a cor m'arde una doglia, /
com'om che ten lo foco / a lo suo seno ascuso. cielo d'alcamo
quante sono le schiàntora che m'ai mise a lo core! dante, purg.
dante, purg., 6-43: veramente a così alto sospetto / non ti fermar
in quella famosa congiuntura, far stare a dovere il marchese stanislao. bacchelli,
potere si mostrarono tutt'altro che solleciti a mantenere la promessa d'abolire il macinato
5-136: ma silvia non era ancora a questo punto. -presso.
o vergine beata, / nostra avvocata a dio sempre tu sia. compagni, 1-40
1-40: signori, e'sarà bene a fare rifermare più forte la porta a
a fare rifermare più forte la porta a s. brancazio. dante, inf.
ove rodano stagna, / sì com'a pola presso del carnaro /..
e trionfava, la sua oste fu sconfitta a ferrara. idem, 11-1: rotta
vive il bel desio / che t'infiammava a le tesaliche onde, /..
su per lo mugnone infino alla porta a san gallo il vennero lapidando. ariosto,
45-3: rotto [il re luigi] a santo albino, / e giunto al
suo nimico ne l'artiglio, / a restar senza capo fu vicino. caro
era darète un... / che a la tomba del famoso ettorre / in
compagni, 1-1: pisa è vicina a firenze a miglia xl, lucca a
, 1-1: pisa è vicina a firenze a miglia xl, lucca a miglia xl
a firenze a miglia xl, lucca a miglia xl, pistoia a miglia xx.
, lucca a miglia xl, pistoia a miglia xx. g. villani,
ancora a stabilire l'ufficio. palazzeschi, 4-146:
vite, per legarla ai pali 0 a spalliera. pascoli, 509: ma
nell'uso, chi prende, a certe condizioni, di fornire i materiali,
le opere, 1 mezzi necessari a un determinato lavoro... l'accollatario
l'accollatario è forzato dalla legge a compire il suo obbligo. pirandello,
7-1215: l'ingegnere che lo aveva aiutato a tirarsi su e che, accollatario
da manovale i fratelli eran riusciti a diventar accollatari. = deriv.
, sui buoi in quanto atti a portare il giogo. = deriv
cangiante, accollato; e un collare a collana di color pagonazzo. borgese,
palazzeschi, 3-266: gli abiti lunghi a coda, le facce sotto il velo
il creditore ha aderito all'accollo stipulato a suo favore. leggi di polizia, n
. linati, 8-69: narrava queste prodezze a un'accolta di signore che graziosamente sbigottivano
un collegio. moravia, ii-26: oltre a divertirsi a suo modo con questa accolta
moravia, ii-26: oltre a divertirsi a suo modo con questa accolta di candidi e
. in accòlta: tutti insieme; a schiera. monti, 16-294: questi
monti, 16-294: questi biasmi in accolta a me sovente / mormoraste, o guerrieri
sola voglia di gittar via, attendeva a murare stalle a'cocchieri, fare spettacoli
potrebbe dire irretiri, irretitum esse, a guisa degli accoltellanti e de'gladiatori.
portano il berretto sull'orecchio, e a sentir parlare in tal modo di sua moglie
con questa compagnia, dovette concedere per turno a tutti lo stesso onore.
capitano... ha sodisfatto pienissimamente ancora a costoro. tommaseo-rigutini, 3285: accoltellatore
se così piace, chi maneggia il coltello a ferire per proprie risse o ire o
, agg. ricevuto, fatto segno a buona o cattiva accoglienza; ospitato,
del color vestita / della bruna viola, a me si offerse / l'angelica tua
finestra mi riguardava sì pietosamente, quanto a la vista, che tutta la pietà
marino, 5-73: sotto questa fontana a chiome sciolte / su 'l bel fitto
di varie fanciulle in giro accolte / davanti a la mia clori un dì sedea.
tergo è avvolta. / l'onta a celar ch'è ne le guance accolta,
, / cozza in più rote, a l'arietar de l'onda. parini,
: stupita avrei / l'accolta folla a un lieto mio ritorno, / di
sf. ant. custodia (in seguito a un mandato), consegna, deposito
in acomanda, i quali de tenere a termine d'uno anno, a ragione di
de tenere a termine d'uno anno, a ragione di venticinque lb. il ciento
: costumano di rendare l'acomande che ricievono a colui che le fa. 2
]: questo amaretto di donnino isterie a valenza gran tempo in un'ac- comanda
guernirono il detto castello, imperocch'era a loro lega e accoman- dagione.
7-103: possa l'accomandante supplire egli a detto registro da farsi servata forma. leggi
or, me- lisenda, accomando / a un bacio lo spirto che muor. idem
dio degli eserciti? -accomandare a dio: raccomandare a dio (formula
? -accomandare a dio: raccomandare a dio (formula di commiato: dire
(formula di commiato: dire addio a chi parte). boccaccio, i-92
onor ricevuto da lei, accomandandolo ella a dio, a genova se n'andò.
lei, accomandandolo ella a dio, a genova se n'andò. idem, dee
che voi disiderate il maggiore, ed a dio v'accomando. idem, dee.
(491): prima che io a dio v'accomandi, vi priego per quello
: onde licenzia prendo / per girmi a risanare in qualche parte, / e vi
parte, / e vi accomando a dio. d. bartoli, 4-1-339:
uni e degli altri, gli accomandarono a dio. 2. lasciare in
2. lasciare in custodia, dare a prestito, affidare, consegnare.
le saettie [l'ammiraglio] accomandò a uno da ca morosini. idem,
del gonfaloniere di giustizia, l'accomandò a messer nicolò de tolomei. idem,
medievale del commercio, 21: ricordanza che a dì xvm di settembre 1375 mandamo a
a dì xvm di settembre 1375 mandamo a perpignano e accomandamelo a piero che sta
settembre 1375 mandamo a perpignano e accomandamelo a piero che sta co nicolò pentolini e compagni
peso di quintali due libre trentotto e a lui diciemo a perpignano il vendesse.
due libre trentotto e a lui diciemo a perpignano il vendesse. 3.
data la corda a'masnadieri ch'erano a piè del muro, con una scala
su l'uno de'capi e accomandollo a uno de'merli. poliziano, st.
capo di quelle mie fasce e l'accomandai a un pezzo di tegola antica ch'era
antica ch'era murata nel ditto mastio: a caso questa usciva fuora appena quattro dita
non so onde fugire, / né a cui m'acomandare. malispini, 1-123:
, 2-189: quando t'accomandi pure a un santo, grande cosa è.
5-1: or va con dio e a dio t'acomanda / che ti può tutta
/ da la donzella e accoman- dossi a dio. baretti, i-47: egli.
amministrazione della società può essere conferita soltanto a soci accomandatari. ibidem, 218-2465:
. villani, 4-19: accomandato il regno a ruggeri suo figliuolo, prese per mare
federico or- delaffi] con la gente a lui accomandata si ricolse a lugo.
con la gente a lui accomandata si ricolse a lugo. stefani, 7-3: avieno
e di mercanzie, accomandate e vendute a credenza nello regno. alamanni, 6-1-120
con care assai parole oneste / accomandato a dio, si riman solo. 2
sostant. malispini, 1-349: andarono a oste a monte alcino, il qual
malispini, 1-349: andarono a oste a monte alcino, il qual era accomandato
titolo di una compagnia di persone dedite a opere spirituali, che era sotto la
lasciata adagio calare la macine, accomandata a questi legami, sino in su 'l piano
acqua, raggravi, serri e costringa a passar tutta per quel foro.
chi affidava sé o i suoi beni a una superiore podestà (chiesa, comune
novellino, 74 (207): disse a colui allora: « vieni, e
ed allora gli ristituì [gli scrigni] a speranza dell'altra maggiore accomandigia. g
da una categoria di soci (accomandanti) a uno o più accomandatari che li gestiscono
gestiscono. (mentrei soci accomandanti si limitano a fornire i mezzi alla società e concorrono
, 4-218: i banchieri scemarono fino a 4 o 5, e di questi i
, perchè lo custodisca e governi, a mezzo guadagno o perdita. 3
del corpo noi abiamo dati in acomandita a tommaso di giuliano di giovenco de'medici
una somma ad un navigante, non a titolo di prestito ma sì d'accomenda,
era gran pezzo di notte, e andammo a trovare un capitano portoghese. tasso,
che son scritti in corte / si vegnano a vedere la mia morte. masuccio,
con tal conclusione da lei accombiatatosi, a la sua stanza se ne tornòe. pulci
amicis, i-460: egli ci dà tutto a mezzo: un mezzo sguardo per la
s'erano, da esse accomiatatisi, a loro altri piaceri attesero. serdonati,
(accomìgnolo). ant. alzare a guisa di comignolo. = deriv
era sperto e maestro [nell'andare a falcone] in quel non poco che si
convien saperne, per accommettere il falcone a tempo e a convenevol distanza. =
per accommettere il falcone a tempo e a convenevol distanza. = comp. di
e bandi, 10-81-7: se in capo a tre anni, che avrà tenuto il
membri... sono molto acconci a quel numero ch'io vorrei. baldinucci,
allevati e custoditi, e finalmente condotti a competente accomodamento. idem, 2-6-374:
, 6: accomodamento, se riferito a edilìzio dirai restauro, riattamento, acconcime,
maggiore o minore importanza di esso; se a mobile o ad altro oggetto, accomodatura
differenza sorta, o che era prossima a sorgere. svevo, 5-108: vedeva oramai
elastico, sottoposto con una certa frequenza a una data sollecitazione variabile fra due limiti
che non destrussono... li accomodorno a templi della loro religione. cellini,
i-870: fecero di carta otto cappucci a uso di cittadini, e con la cera
prima uno gran vase di rame concavo a guisa di una balla, che abbia
2-74: l'animo è di sua natura a essa [bellezza] accomodato: massimamente
egli è spirito, e quasi specchio a dio prossimo. g. rucellai, xx1-
l'allegoria] accomodando le cose fatte a quelle che s'aveano a fare. galileo
le cose fatte a quelle che s'aveano a fare. galileo, 915:
delle cose, e non l'essenza a i nomi. magalotti, 9-1-159: io
., 24 (420): cominciò a trovarsi impicciata a dover raccontare una storia
(420): cominciò a trovarsi impicciata a dover raccontare una storia nella quale aveva
non si curava di far sapere, specialmente a un tal personaggio. trovò però il
acconce debitamente. fagiuoli, 3-2-112: a questo l'orivuolo borbottò... /
77: ma le più volte si fermava a dormire a san mauro, due miglia
ma le più volte si fermava a dormire a san mauro, due miglia discosto,
2-7: il padre gli accomodò la bisaccia a tracolla, puntandola nel mezzo con un
accomodato pel dì delle feste, col servirmene a fare una baldoria per cuocere una frittata
! se c'è, se lo arrivo a scoprire, e lo scopriremo se c'
rifl. e recipr.: venire a un accordo, stabilire un'intesa,
al malmantile, 728: buon sozio dichiamo a colui, che non guasta mai,
comincino ad accomodare, ad accordare, a pacificare coi fatti. collodi, 189
per cinque soldi? -fateli prima vedere a chi se ne intende...
, e di veder le cose ordinate a modo proprio, non è strano ch'ella
. disus. dare in prestito, concedere a comodo; affidare in custodia, provvedere
alessandria; e quelli prontamente e volentieri a chi gli voleva, accomodava. machiavelli,
giovanni cambi, che l'avevano sollecitato a venire, e lorenzo a questo effetto accomodatolo
avevano sollecitato a venire, e lorenzo a questo effetto accomodatolo di danari. bandello
d'accomodarmi d'uno dei tuoi veli, a ciò ch'io possa impiccarmi. cellini
mi accomodarono d'una serva che almeno a vederla dovea bastare di per sé a guardare
a vederla dovea bastare di per sé a guardare una casa contro i turchi e
: volea... tentar d'accomodarsi a i servigi del duca di ferrara.
uomo sì prudente che si sappi accomodare a questo. idem, 683: sei un
di coloro con chi parla, ed a questo accomodarassi. firenzuola, 353:
. g. gozzi, ii-174: avendo a fare con un pecoraio, seppe ingegnosamente
intelligenza. giordani, ii-38: ma già a questo mi sono accomodato; come bisogna
questo mi sono accomodato; come bisogna a tutto ciò che non ha rimedio.
- qualche cosa farò. io mi accomodo a tutto. 10. rifl. mettersi
tutto. 10. rifl. mettersi a proprio agio, mettersi a sedere;
rifl. mettersi a proprio agio, mettersi a sedere; sistemarsi; ritornare al proprio
, accomodàtevi, accòmodati): invito a entrare in casamente, adattabile, accomodante.
prenderò come una bambina e vi porterò a casa. idem, iii-845: e vorrete
, e con motti e facezie convenienti a lei ogni persona che le occorrerà. bandello
si accomoda facil propria, a far passare per primo, a far sedere
propria, a far passare per primo, a far sedere. redi, 16-iii-358
[i vermi] e si scorciavano a lor voglia, e si accomodavano, e
retto di quiete, moiono senza arrivare a spogliarsi. note al malmantile, 189:
l'accese, e vi s'accomodò a scaldarsi. arila, 11: si accomodi
suol dirsi per cortesia, invitando altrui a sedersi. questo modo diventa ridicolo se
accomodi. egli si accomodò di fronte a lei, e la sua persona parve seguire
misura per lui, i piedi bene poggiati a terra, la nuca aderente al velluto
mi vi accomodai, appoggiata la schiena a quel tronco cordiale. bocchelli, 1-iii-566:
pratolini, 2-187: la strada è a lungo deserta, e il sole vi si
d'alcuno de'sopradetti luoghi o beni a lui contigui, sia tenuto [ecc.
la mia esperienza non può giovare che a me. se vuoi servirtene, accòmodati
se vuoi servirtene, accòmodati, ma a tuo rischio. soffici, ii-136:
gli orari della giornata, starsene a letto, mangiar tardi, restar levata la
volesse fare per nulla; e il pagarglielo a giusto prezzo non m'accomoda, ché
, sull'uscio, per gridargli: « a cinque e vent'uno. v'accomoda
. non c'è turpitudine o dolore a cui non s'adatti. può anche essere
accomodadzio, agg. che si accomoda a ciò che più conviene; facilmente arrendevole
. non avete sentito che si accomodano a quello che mette loro più conto?
qui essere accomodatissime ragioni... a biasimare loro l'altre lascive voluptà. idem
216: sono ancora in noi acomodati a guadagnare quelli exercitii, ne'quali l'
le donne tali come sono, non a caso, ma accommodate al fine necessario
. firenzuola, 275: anzi, scelto a punto 11 tempo accomodato a far faccende
, scelto a punto 11 tempo accomodato a far faccende, se ne era uscito della
pur d'uno [motto] accomodatissimo a questo proposito. galileo, 4-2-40: è
4-2-40: è più accomodata la cera a conoscer le diversità dependenti da angoli più
essi] hanno già l'animo accomodato a sopportar la sventura. idem, iii-206:
, ii-512: veniva [il ciabattino] a riportare le scarpette accomodate, un paio
nell'altra. -iron. conciato a dovere, punito. manzoni, pr
646): anche costui è accomodato a dovere; ma l'è acqua! l'
porta ove grifon venia, / siede a sinistra un splendido castello, / che,
/ che, più forte e ch'a guerre atto sia, / di ricche stanze
, pronto. fagiuoli, 3-1-160: a tutto io sono accomodato, / il
accomodato, / il baule lo tengo a piè del letto. 7.
. ant. collocato presso qualcuno, messo a servizio. strinati, 74:
dell'idèa di un'altra cosa simile a cui si riferisce quella. una profezia
un evento succede in qualche luogo o a qualche persona, simile a ciò che
qualche luogo o a qualche persona, simile a ciò che alcun tempo avanti succedette altrove
. così le parole d'isaia dette a quelli del suo proprio tempo si dicono
torta discesa, è una valle, / a fraude accomoda e a 'nganni d'
, / a fraude accomoda e a 'nganni d'arme. d'annunzio, ii-775
scontrò nella bara in cui portavano a sotterrare una poverella, senza quasi niuno
misero con bello accompagnamento si conducesse lieto a casa la donna. g. gozzi,
: vennero... armati da capo a piedi, con grande accompagnamento di bravi
2. quanto integra o perfeziona ciò a cui è unito, aggiunto.
pubblica sicurezza la persona che, invitata a comparire, non si è presentata nel
della forza pubblica, della persona invitata a comparire e non presentatasi nel tempo prescritto
: il vecchio scarlatti fu il primo a dar loro più di mossa e di
i musici cantano, in coro e a voci sole, una messa. bacchetti,
: suonare, per lui significava intromettere a guisa d'accompagnamento, nei suoni altrui,
fanno un rumore più o meno cupo, a seconda delle vuote e delle piene,
per una cotale accompagnatura si mette davanti a nome che si ponga nel minor numero
: la terza specie de'ripieni pare a me, che possa dirsi quel che da
persona, che quel d'agra- mante a brandimarte? salvini, 31-28: tutta v'
dante, purg., 6-114: vieni a vedere la tua roma che piagne,
firenze accompagnarono il corpo infino alla porta a san piero. petrarca, 28-33:
sergente / in tutti i suoi bisogni: a dio, brigata ». vasari,
del frumento. palazzeschi, 4-301: a tutte e due, ora, sorrideva di
padrona dell'albergo / dove abitavamo / a parigi. idem, i-35: chi mi
pagnavano i canti della compagnia, a mezza voce tutti assorti e trasportati nei
manifestazioni esteriori (atti, gesti) a un discorso, a un'azione, a
atti, gesti) a un discorso, a un'azione, a una recitazione;
a un discorso, a un'azione, a una recitazione; segnare il ritmo;
col gesto i pensieri che gli passavan a tumulto per la mente. pirandello,
ii-148: queste ragioni mossono il padre a mandarlo nella milizia, bene accompagnato d'uomini
., 5-8 (71): montato a cavallo e da'suoi molti amici accompagnato
de'cavalieri della nostra corte quelli che a te piace, sì che tu sia bene
fu adunque preso pagolo, e mandato a fiorenza accompagnato da luca d'antonio degli
del ballatoio. caro, 4-204: esce a la fine accompagnata intorno / da regio
essendo quella accompagnata al magnanimo, è a questo tutta contraria. baretti, ii-303
e nascosta, interviene e v'accompagna a ogni passo. moravia, ii-175: ogni
pavese, 40: questo fresco che sale a cercarmi le vene / è un risveglio
, in vece d'onoranza / fino a la porta con precordi e voti / gli
. magalotti, 20-170: piantato in quattro a mezzo al prato [il cane]
in cammino o in viaggio: unirsi a persona diretta verso la stessa meta.
, 4-7: voleva accompagnarlo con mie lettere a v. s. illustrissima.
, almeno che gli apostoli l'accompagnassero a vegghiare, e noi ferono. sacchetti,
due contadini, che spesso lo accompagnavano a fare delle sue mercanzie, si puosono di
io voglio che noi torniamo uno dì a lui, se forse iddio gli toccasse il
, se forse iddio gli toccasse il cuore a volere accompagnarsi con noi nel servizio di
o cattivi, si corre troppo pericolo a accompagnarsi con persone di simile sorte.
ove più di vital formò natura, / a le percosse le minaccie altere / accompagnando
minaccie altere / accompagnando e 'l danno a la paura. tesauro, 81:
altro che la semplice vista vi bisognava a chiarirsi di quello 'nganno. baldinucci, 2-6-420
alcun disdetto / quando natura mi chiese a colui / che volle, donne, accompagnarmi
/ che volle, donne, accompagnarmi a vui. m. villani, 4-27:
: giunto [l'imperatore] a udine... s'accompagnò il patriarca
arme. tasso, 19-6: movon concordi a la gran lite il passo: /
di lui, si come vecchi, a pian passo venendosene, insieme s'accompagnarono.
: il cielo m'ha fatto giungere a tempo ad accompagnarmi con questo signore che
pensier, che par che s'accompagni / a spettacol si grato, ognor con triste
di uno strumento; alternare voci basse a voci acute, in un canto,
in un canto, o parti cantate a parti recitate. -anche intr. con
ecc.) sono simmetricamente disposti intorno a essa. 5. mus. di
strumenti; anche di una voce strumentale a cui si accorda un'altra meno importante.
toscana, 10-43 t.: per aiutare a offendere quelli, da chi mai simili
il solista. ojetti, ii-105: a due passi dal pianoforte dell'accompagnatore egli
quale viene accompagnata la rimessa di titoli a una banca e che ne contiene la distinta
occasione di vilipenderlo (lo stile monodico) a questi nostri contrappuntisti, è la troppo
pareva che una corte intera fosse venuta a trovare un'altra corte, tanto era splendida
, rimpetto appunto, dipi- gnesse pure a fresco, per alludere agli esercizi dello spedale
le accompagnature che li stradieri facessero da porta a porta di bestiame o altro che accompagnassero
: quelli della quarta spezie, pare a me, che possan'appellarsi accompagnavèrbo, perch'
volgar., 798: naturai cosa è a l'omo ch'el sia animale accompagnevole
la presenterà. baldini, 4-58: a parigi gli accompagni all'ultima dimora,
, 1-42: tutti i contadini vestiti a festa per andare all'accompagno funebre.
fiore, 201-4: presti eran tutti a far senni e follia / per accompiermi
galantuomo, e che non dovreste, pare a me, avere nessuna sorta d'accomunanza
non ci era altro remedio che maritarla a uno che poi gliene acomu- nassi.
forte, assai forte, ma non a bastanza per me che avrei voluto sentirmi
2-214: babbo e mamma s'erano abituati a non... far dei progetti
all'altra da un fascino non dissimile a quello che ci aveva accomunati 11 primo
unisca e accomuni agli altri, si riduce a poche manie, a pochi scatti meccanici
, si riduce a poche manie, a pochi scatti meccanici dell'istinto.
, 8-84: [i caporali] cominciarono a tórre le case de'cittadini..
s'inchina e accomuna, e appareggia a quelli che son minori. settembrini, 1-341
alfieri, 1-692: allor parranno / a certa prova i vostri ampi tesori / malignamente
, e di grandissima facilità e acconcezza a digestire il cibo. 2.
diede [mario] ad uso e a far frutto e operazioni, non all'adorno
non all'adorno parlar greco, né a mundizie ovvero acconcezze cittadinesche. segneri,
orazione. settembrini, ii-1-147: attenderai a dare acconcezza ed ornamento alle tue opere
, e insieme le commette / acconciamente a costruir d'eccelso / palagio la muraglia
. colletta, 1-79: ridusse a castelli due monasteri collocati acconciamente alle ali
: che sì fatte emanazioni possano convenire a certi temperamenti d'ingegno e di animo
per famigliare, lui assai acconciamente ed a grado servendo. idem, dee.
(72): con lui si mise a giucare a scacchi; e anichino,
): con lui si mise a giucare a scacchi; e anichino, che di
si possa più acconciamente scrivere quello che a scrivere prendiamo. g. b. doni
niuna maniera s'inducono ad udirli o a comporre, ancorché per altro assai acconciamente
col comune di siena di voler far porto a talamone, recato l'acconciamento del porto
e della guardia che della loro parte era a fare,... si fermò.
acconciamento ha da essere, in quanto a me, di levare il mio nome.
matrone... con acconciamenti convenevoli a chi dee servir a vergini avanti a un
con acconciamenti convenevoli a chi dee servir a vergini avanti a un vescovo. leopardi,
a chi dee servir a vergini avanti a un vescovo. leopardi, ii-815:
quanto aconciamento avea nelli animi delli uomini a grandissime cose chi li potesse dirizzare e
[cioè vulcano], cominciò ad avere a noia anco i granelli.
via che traversa da casa i donati a casa i visdomini. ser giovanni,
. baretti, ii-162: un cannocchiale a filippo farò di portarlo, comeché sia
quale si acconcia l'animo dell'uditore a meglio udire. giamboni, 18:
63: adonqua ne convene / acconciare a ben voglia ed usanza. s. bernardo
volgar., 8-8: imperciò che a fermare le parole non potea acconciare la
quello che meno lascia acconciare il nemico a poter tentare l'uomo a peccare. m
il nemico a poter tentare l'uomo a peccare. m. villani, 4-32
le camere né fare molte cose che a così fatta festa si richieggono;
, acciò che la seguente mattina s'andasse a mon- torio. masuccio, 181:
più istretti, e di già cominciati a piovere un'acqua grossissima; per la
grossissima; per la qual cosa cominciato a sparare queste artiglierie, si fermò la
corchi. -sottoporre un materiale grezzo a un trattamento che lo renda utilizzabile.
. ed appresso, ingessatala ed acconciatala a modo suo, cominciò a pensare quello che
ed acconciatala a modo suo, cominciò a pensare quello che vi si potesse dipignere
, acconcia la gru, la mise a fuoco e con sollecitudine a cuocerla cominciò.
la mise a fuoco e con sollecitudine a cuocerla cominciò. crescenzi volgar.,
pulci, 19-77: e cominciò assettarsi a cucinare. / morgante intanto del fuoco facea
abbacinato, poi lo fece passar dentro a vederla. chiabrera, 4-2-413: porsi
: acconcioronlo alla guisa de'signori, e a verona fu portato. francesco da barberino
): e messosi indosso un pilliccion nero a rivescio, in quello s'acconciò in
il tuo padre m'acconci per mandarmiti a te, però che dimandata me gli
le loro fanciulle, le me- nono a mostra e acconcianle là che paiano ninfe.
machiavelli, 681: ho imposto a mogliama che chiami [la] moglie di
leopardi, 22-161: o nerina, a radunanze, a feste / tu non ti
: o nerina, a radunanze, a feste / tu non ti acconci più,
36-4: anema, che desideri de gire a la gran corte, / adornate ed
235: dama, lasciate far la scusa a noi: / le spade accon-
in modo, che non vi avessino più a pensare. machiavelli, 313: io
che io abbia acconcia e vinta una giornata a mio modo. idem, 625:
. villani, 5-24: messer malatesta andò a pisa all'im- peradore, perché 1'
pane, ed essi vollon pur darti a questa bella gioia. esopo volgar.,
e se niuno fusse che volesse stare a cucire, o a barbieri o a calzolaio
fusse che volesse stare a cucire, o a barbieri o a calzolaio...
stare a cucire, o a barbieri o a calzolaio... o ad
.. o ad ogni arte a che fossino disposti, troveretele loro, ed
disposti, troveretele loro, ed acconciategli a bottega. vasari, ii-241: mentre che
l'ora di desinare, si pongono a sedere insieme santo francesco e santa chiara.
più parole ciascuno si trasse adietro quanto a lui piacque, acconciandosi ciascuno per offendere l'
, i-410: or ecco io m'acconcio a dormire, e attendo nelle mie braccia
27-13: addomando... / ch'a umiltà s'acconci il tu'volere.
pulci, 19-88: e borbottando s'acconcia a dormire. ariosto, 43-71: di'
/ ché volentieri io mi t'acconcio a udire. d. battoli, 40-ii-522:
,... che parve un acconciarsi a dormire. baretti, i-132: avrei
chi viaggia non s'acconcia troppo volentieri a scrivere. 16. rifl.
adattarsi, rassegnarsi, sottomettersi. indursi a credere, capacitarsi. angiolieri, 88-1
nel mondo figure: chi savio è, a tutti si sa acconciare. m.
(de'sanesi], e acconciavansi bene a lasciar trovare modo a'fiorentini d'avere
ho pensato di molte volte da me a me,... ma io non
i sanesi di montalcino... a tal accordo non si sapevano acconciare.
baretti, ii-205: il mondo non va a modo di nessuno, e bisogna sapersi
di nessuno, e bisogna sapersi acconciare a quello che dio vuole senza mormorare.
, 3-682: rinunziai... a disporre a mio piacere del mio tempo
3-682: rinunziai... a disporre a mio piacere del mio tempo e m'
: non ebbi il coraggio di ribellarmi a tale capriccio e mi ci acconciai conciarsi
5-646: s'era acconciata in silenzio a quella pena. idem, 5-686: non
i-426: da solo, si acconciava a discutere e ad aver torto. popini
servire e per non morire dovetti acconciarmi a quei mali costumi e fondare la mia
: tutti... s'erano acconciati a guardarla come un gioiello dietro una vetrina
per trattato del legato di lombardia si levò a romore; gridando pace, e cacciarne
vetturale perché nel mio sterzo mi conducessero a loro comodo, e a mio salvamento a
mi conducessero a loro comodo, e a mio salvamento a torino per la savoia.
a loro comodo, e a mio salvamento a torino per la savoia. -ant
cantari, 297: acònciati con dio a tuo mestieri, / e ti confessa inanzi
servente. grazzini, 2-56: venutosene a firenze si acconciò per cherico di sagrestia in
botta, 4-914: giafferri ricoverossi anch'egli a livorno, poi si acconciò ai servigi
tacciono buono pagamento, e tutto aconciano a vostro conto come ne gli ò
le scendeva per le spalle fin quasi a terra un gran velo di crespo, nero
quel momento e mi avessero scoperto acconciato a quel modo! rivedevo la mia immagine
.. me la rubò e vendella a un acconciatore di scarpe. 3
altissime [le chiome], poiché a stazio parevano un pulpito. serao, i-700
d'adornarvi del capo; non si conviene a tutte una medesima figura e acconciatura.
. cecchi [tommaseo]: intorno a codesto tuo capo ci vuole ogni volta
è un certo cotale da lasciarne il pensiero a lei, anzi da starsi come e'
giamboni, 109: l'anima è acconcia a pigliare tutto ciò che trova di diletto
con una bella favella, e bene acconcio a queste cose, piglioe questa fede,
, piglioe questa fede, e cominciolla a predicare. tesoro volgar., 6-19
lo 'ngegno suo: chi è acconcio a leggere, e chi a cantare, e
è acconcio a leggere, e chi a cantare, e chi ad altro bene.
4-10: lo mondo non è oggi acconcio a voler più tosto la savia che la
questo stante, gente d'arme acconcia a far male percossono alla strada, e
voi sapete che la gente è più acconcia a credere il male che il bene.
per la quale si fa più acconcia a fruttificare. cantari, 24: quando ella
elli n'era acconcio / d'andare a quello stormo senza fallo, / si gli
machiavelli, 881: mi sono acconcio a non desiderare più cosa alcuna con passione.
una pianura, con ridotti / acconci a ritirarsi, ed opportuni / a spingersi
acconci a ritirarsi, ed opportuni / a spingersi o dal destro o dal sinistro /
che di me niun pensier si dèa infino a tanto che ella possa con suo acconcio
elleno danno l'un cento più sconcio a una casa quando ne hanno a uscire,
più sconcio a una casa quando ne hanno a uscire, che acconcio, quando elle
altre [cagioni] ce ne sono oltr'a quella: sì come racconcio, l'
tornare, cadere in acconcio: tornare a vantaggio, venire a proposito. ariosto
acconcio: tornare a vantaggio, venire a proposito. ariosto, iv-7: verrà
proposito. ariosto, iv-7: verrà a suo acconcio e tomarà la giovane,
o no, ridare i medesimi avvertimenti a un fanciullo, il quale cade abitualmente in
in suo potere. -in acconcio; a vantaggio: a proposito. con comodo
. -in acconcio; a vantaggio: a proposito. con comodo.
si allentava l'acconciatura, finché non incominciava a svolgersi da sé, rotolando alcune ciocche
altrui, che... in mezzo a quei... trippai, fabbro-ferrai
... come si trovano però a disagio oggidì in quella acconciatura artificiosa, esse
., ii-168: essi avevano circa a trecento balisti e circa a quaranta ordigni
essi avevano circa a trecento balisti e circa a quaranta ordigni da gettar pietre, mediante
, allora tu puoi stare più così a la dimestica. 3. salsa,
2-2: tra tutte le cose acconce a commovere gli umani animi, che liberi
d'essere... sì acconcia a descrivere rivoluzioni politiche. d'annunzio,
. d'annunzio, iv-2-1339: seguitavano a remare piano, anch'essi attentissimi,
, vedendo che gli uomini erano acconci a ragionare, usò di parlare a loro per
acconci a ragionare, usò di parlare a loro per recarli a divina conoscenza.
, usò di parlare a loro per recarli a divina conoscenza. francesco da barberino,
grande, e guasta e male acconcia a potersi difendere. boccaccio, i-453: e
/ che i marinari vostri troveranno / acconcia a navigar, come vi vanno. soderini
scemi / ebre pur sempre e sempre a bere acconce. botta, 4-994: aveva
, liquidato. grazzini, 4-165: a quest'otta la cosa debbe essere mezza
trattamento di ciascuna cosa, convenevolemente aconcio a quella cosa... e dice convenevolemente
cosa... e dice convenevolemente aconcio a quella cosa, perciò che conviene al
meco in breve tempo senza aver più a studiare ricongiungerti, e venire valoroso giovane.
altri apparecchiati / di ogni arnesi acconci a camminare. bembo, e acconci
lungo investigamento, per mio avviso, a questa materia è richiesto; e forse altri
caro, 15-iii-27: sendomi ridotto tanto presso a casa, mi sono stato ancora laggiù
. sacchetti, 174-146: ciascuno si mette a domandare quello che non dee, e
della casa e della bottega, accomodatissimi a poter servire,... subito messi
servire,... subito messi mano a far tre modelli. v. borghini
i suoi uomini e portarne anche partita a casa, se n'andò con dio.
. giacomelli, i-228: calliroe portò a statira tutti gli abbigliamenti e l'acconcio reale
alberi e d'altri viticci tessuti insieme a maniere di stuoie, e poi rinforzate
emanuelli, 1-104: era troppo infervorata a parlarmi per poter capire con quale ripugnanza
intr. (accondiscéndo). acconsentire a un desiderio, a una preghiera;
). acconsentire a un desiderio, a una preghiera; esaudire; indursi a
a una preghiera; esaudire; indursi a fare qualcosa (e implica un atteggiamento
alle proposizioni di tradurre o qui o a bologna i miei due libri in inglese
alle richieste degli amici, andando oggi a rodere le coste ad uno e domani
. marin. ant. chiatta da carico a fondo piatto, senza alberi, usata
en officio papato / non s'acconfé a lo stato essere en tal desire. alberti
. acconigliorato, agg. accovacciato a guisa di coniglio. viani,
s. bernardino da siena, 824: a che s'acognosce 1 'uno
uno da l'altro? non quasi a altro che a la faccia. —
l'altro? non quasi a altro che a la faccia. — lat. adcognoscere
ma guarda che non fòssi acconsentente / a nessun, se non se per la moneta
libro, e meco medesimo ho cominciato a pensare della immortalità degli animi, tutto
2. ant. cedimento (di fronte a una pressione, alla violenza).
dante, 64-6: e quand'è giunta a piè di quella torre / che s'
con dolci parole raumiliandolo, lo 'ncominciò a lusingare ed a pregare dolcemente che gli
raumiliandolo, lo 'ncominciò a lusingare ed a pregare dolcemente che gli dovesse piacere di
, elli si pensaro d'acconsentire spontaneamente a quello, che loro conveniva accordare.
dì lo pregassono.... disse a loro. paoli, iii-191: or
un batter d'occhio. bisogna andare a chiamarla, compare mommu... il
su in alto. 2. cedere a una pressione (a un dolore, a
2. cedere a una pressione (a un dolore, a una tentazione,
a una pressione (a un dolore, a una tentazione, ad argomentazioni insistenti,
una tentazione, ad argomentazioni insistenti, a domande, a preghiere); lasciarsi
ad argomentazioni insistenti, a domande, a preghiere); lasciarsi convincere. boccaccio
il contrario. idem, 611: a che quel signore non voleva acconsentire,
guerra addosso da non la potere spegnere a sua posta. cellini, 2-59 (
. intr. di cose: cedere gradualmente a una forza esterna. giuseppe flavio
. percotendo le mura sanza intermissione, a poco a poco le scommettevano. finalmente
le mura sanza intermissione, a poco a poco le scommettevano. finalmente cominciando già
francia appellandolo traditore, per non averlo a ricompensare, o acconsentirgli la contea di
voleste acconsentire, / pria che lassarla a voi combatter voglio. 7. locuz
chi fosse stato acconsen- ziente con lei a velenare il fanciullo. accontaménto,
. idem, 159-5: l'accontanza a color che son avari / si par ch'
color che son avari / si par ch'a dio e al mondo dispiaccia.
contatto, far conoscere (una persona a un'altra). giamboni, 183
dissi: pregoti che m'insegni andare a queste virtue, e che mi accompagni con
alle virtudi, né che io t'acconti a loro. guittone, 186: e
fr. ant. acointier i quali a loro volta derivano dal lat. volgar.
mandando... lettere in firenze a certi suoi accontati amici. pirandello,
, 7-1223: il giovane medico prese a esporre... le teorie più
, contento. bàretti, i-123: a me importerebbe un fico di mille lire
il capo. idem, 189: voleva a tutta forza che la mandasse giù un
giù un boccone; ma la non volle a nessun patto, e si accontentò d'
: cercandosi nell'accoppiamento o accénto1 { a cónto), sm. parte di una
tempo stabilito per il saldo, oppure a parziale rimborso. -in accénto:
572: non è altro che un a conto per i lavori letterarii che 10
degli affari, sovente i creditori rinunziano a questi loro diritti, ed accettano acconti
cattivo pagatore. idem, 3-118: tornavano a parlare di dare degli acconti, perché
. papini, 27-666: io davo a loro un caldo acconto di estasi, davo
loro un caldo acconto di estasi, davo a loro la più agognata beatitudine. palazzeschi
4-262: venivano [i creditori] a cercarlo lì..., ricevuti dalle
metamorfosi faustiana. = dalla locuz. a conto. accénto2, sm. ant
nostro fratello suo grande acconto e dimestico a napoli. = dal lat. tardo
alcuna cosa, perché non si acconviene a noi. bembo, 1-121: alle
80: il rosso... a nissuna carnagione s'acconviene. = comp
poco mancò non fossi accoppato e fatto a pezzi dall'irritabile genia dei verseggianti.
accoppato, se ella non li riduceva a più discreti sentimenti facendo loro accettare una
che avrebbero accoppato un bue, sino a quando gli amici riuscirono a separarli,
bue, sino a quando gli amici riuscirono a separarli, a furia di busse e
quando gli amici riuscirono a separarli, a furia di busse e di pedate. idem
cui picchiavano alla porta, si misero a gridare come se venissero ad accopparle.
accopparmi. de roberto, 143: a rischio di farsi accoppare come untore.
pirandello, 7-969: mi son divertita a fargli cadere in testa una pigna bella
è di 57 anni, io vi esorto a non fare sì laido accoppiamento. cadetti
parte d'esse donne riescono molto belle. a. cocchi, 6-64: il vostro
mediante la quale si uniscono, affiancandole a giunte pari e corrispondenti, due o
questo nome i collegamenti di elementi meccanici a coppie per renderli solidali o per formare
vincolato, uno sforzo di trazione superiore a quello consentito da una sola coppia di
). mettere in coppia, disporre a due a due; unire insieme (due
mettere in coppia, disporre a due a due; unire insieme (due persone,
quell'altre, ne caverà le risposte verissime a tutti 1 dubbi. buommattei, 14
sopra le mani e rivolse il pensiero a dio. 2. figur.
sermon prisco, / che, paventosamente a dirlo ardisco, / in fin a
paventosamente a dirlo ardisco, / in fin a roma n'udirai lo scoppio. della
nostro trattato. tasso, 19-59: a dimande, a risposte astute e pronte /
tasso, 19-59: a dimande, a risposte astute e pronte / accoppia baldanzosa
eccelsa e gloriosa donna / ch'accoppia a regio scettro animo regio. idem, i-45
ha ottime e grandi notizie, ed a queste ha accoppiato un desiderio ed una
al suo signore / se non v'accoppia a ben oprar la mano. baretti,
la potenza dell'ingegno italiano nell'accoppiare a tanta facoltà d'invenzione una temperanza così
più accurati. i simili sono destinati a incontrarsi. 6. locuz.
/ se gli uni e gli altri insieme a un tempo unia. accoraménto, sm.
significando l'ora che gli accoppiati bovi sogliono a la fatica usata ritornare. ariosto,
di movimento, che può essere conservata a lungo dalla disciplina. ma l'età e
: era uomo di molta dottrina accoppiata a costumi umanissimi. idem, ii-211: in
, ii-211: in caso toccasse loro a suo tempo di spatriarsi, poche cose gioveranno
spatriarsi, poche cose gioveranno loro tanto a farsi strada nel mondo quanto un po'di
accoppiatóio » sm. guinzaglio che serve a tenere in coppia i cani da caccia
stradali e ferroviari, e che serve a trainare un altro veicolo (rimorchio, vagone
accoppiatore serve, dopo l'agganciamento, a collegare fra loro e alla locomotiva le
sì accorando. peecc., e a trasmettere i comandi a tutto il convoglio.
., e a trasmettere i comandi a tutto il convoglio. trarca, 85-4:
per la costruzione di cavi elettrici a coppie. 2. tess.
tenerezza, un accoramento tale che durò fatica a tener le lacrime. idem, pr
, 6-585: io mi vedevo costretto a riconoscere con sgomento, con accoramento infinito
un modo accorante. pirandello, 7-75: a un tratto, un assiolo, da
ancora / di quel che credi ch'a me satisfaccia; / ch'i'non potrei
5-57: fora / di vita uscimmo a dio pacificati, / che del disio di
: con l'estremo dolore, che a poco a poco mi va accorando,
l'estremo dolore, che a poco a poco mi va accorando, mi accordo
l'accora / qual tu forse mirando a te non credi. tommaseo, 1-388
popoli suggetti, non avesse / mosso palermo a gridar: 'mora, mora!
taggine ': segno esteriore di dolore atto a commuovere l'altrui cuore. non comune
atterrita... lucia si rivolse a colui che tiene in mano il cuore degli
] sollevavano [i loro bimbi] a baciare quelle istoriate porte di bronzo,
quel gemito lungo e accorato di invocazione a maria. valeri, 1-59: ascolta
l'aveva capita, stando in mezzo a quelle donne, dai loro discorsi semplici
preghiere. alvaro, 9-456: si mise a can tare con una bella
. stilo assai acuminato, che serve a colpire nel cuore gli animali, e in
tela. della casa, 586: oltre a ciò bisogna avere risguardo al tempo,
accorciargli il pendolo, e adesso va a capello. baretti, i-119: i
idem, ii-319: tirate dunque innanzi a lavorare come una bestia ed accorciatevi la
ridurre. vàllisneri, i-188: muovono a loro voglia l'ovidutto, 1'accorciano
, 5-203: forse impoverirà la sagrestia / a seppellir costui? o fia che accorci
più; dalla palude sorse la nebbia a velare i vasti orizzonti. bontempelli,
fare si che un'impresa venga condotta a termine in un periodo di tempo minore
accorciatóio, agg. che serve a rendere più breve, ad accorciare.
f. galiani, 1-276: a me pare esservi una via accorciatoia,
cattaneo, ii-3-240: l'accorciatoio di bregenz a lindau può interessare solo i paesi i
essere falso che, l'incivilimento continuando a progredire, il vangelo non sia più accordabile
opinioni che paiono contrarie e sono accordabilissime a chi sappia, o, per meglio
, 7-3: virtù è del tutto accordante a ragione. gregorio ix volgar.,
sopra d'esso diamante vi avevo accomodato a sedere il dio padre in un certo bel
accordar le parti / che 'l furor litterato a guerra mena. capellano volgar.,
volgar., i-77: non sia pronto a fare liti o zuffe, ma,
marsilio e stordilano, / con pochi dentro a mal sicura sbarra / sono assediati dal
giamboni, 2-3: c'insegna la musica a fare voci di canti in cetere,
dà due, tal che amendue vanno a ferire unitamente in ima sì, e nell'
numero delle percosse la metà s'accordano a battere unitamente. marino, 7-73:
battere unitamente. marino, 7-73: a le festive danze / dolci i canti
e pensare poco varrebbero senza accordare le parole a sua materia. dante, purg.
, purg., 17-61: or accordiamo a tanto invito 11 piede: / procacciam
co'principii. pulci, 24-152: tutto a luogo e tempo ti fia detto:
signor mio, son questi / debiti premii a chi t'adora e cole? castiglione
, elli si pensarono d'acconsentire spontaneamente a quello che loro conveniva accordare. alamanni
detto da voi che quanto avessimo chiesto a nostra salvezza, ci si sarebbe accordato
è pieno zeppo di matti capricci, ma a far una narrazione semplice della mia vita
o vivo o morto giugurta, sarebbe a lui in contraccambio accordata dal senato la
quale era molto di grossa forma e piccola a comparazione di sì fatta cittade. idem
, perché il re non si provvedesse contro a loro, tenea trattato d'accordarsi al
idem, 53-87: rade volte adiven ch'a l'alte imprese / fortuna ingiuriosa non
fu accordato, / ciascuno insieme cominciò a parlare. marsilio ficino, 2-131:
ii-47: quando tutti gli uomini s'accordano a dire una cosa, convien credere che
, 53-87: rade volte adiven ch'a l'alte imprese / fortuna ingiuriosa non contrasti
fortuna ingiuriosa non contrasti, / ch'a gli animosi fatti mal s'accorda. idem
. / rendeno un alto suon, ch'a quel s'accorda / con che i
parole. tasso, 7-122: la pioggia a i gridi a i venti a i
, 7-122: la pioggia a i gridi a i venti a i tuon s'accorda
la pioggia a i gridi a i venti a i tuon s'accorda / d'orribile
accordano. bar etti, i-135: a casa mia non posso vivere perché il carattere
, 76: tu piangevi in segreto; a volte ai canti / t'accordavi dell'
: e brievemente, tutti pareva che a questo s'accordassero, che le donne lasciate
portava debitamente alla grata amistà di tito, a divenir romano s'accordò. pulci,
idem, 28-27: battez- zossi drento a san dionigi, / ed accordossi alla fede
e riprendono e disputano e inri- trosiscono a spada tratta, ed a niuna sentenza s'
inri- trosiscono a spada tratta, ed a niuna sentenza s'accordano, se non
: fu loro detto ch'egli era presso a due dì, ch'egli avea accordato
in una lettera dittata debbono essere messe a dritto, sicché s'accordi il nome
l'aggettivo col sustantivo, giunse balbettando a uno scuro passo. caporali, 1-156:
malispini, 1-84: i fiesolani uscirono fuora a parte a parte, e li fiorentini
1-84: i fiesolani uscirono fuora a parte a parte, e li fiorentini accordatamente sì
40-ii-515: aspirando accordatamente col gran cancelliere a constituire il re capo della chiesa gallicana
il re capo della chiesa gallicana, a guisa d'inghilterra. 2. figur
, come anella, che gli orlano e a questi, e forse ad alcun altro
tutti e tre se ne vengono accordati a santo francesco. b. davanzati, ii-441
, e da tutte le genti fu assunto a sì alto uficio per legge accordata.
. caro, 2-3-201: le dirò che a me non finisce di soddisfare [l'
mancano strumenti, / sempre bene accordati a suonar male. d'annunzio, iv-1-753
un prodigio tanto / poche trombe accordate a un pueril canto. 3.
, 1-789: il solo / qui rimanerti a te si toglie: in breve /
accordato l'oste, se ne venne a firenze. 5. gramm.
repubblica fiorentina... mandò ambasciadori a cesare,... a'quali fu
. non ha comunemente il senso affine a conciliatore, se non forse per celia o
. doni, 1-354: si potrebbe applicare a questi instrumenti una terza maniera d'accordatura
, 119: per gli strumenti a corda e a fiato adoprasi accordatura,
119: per gli strumenti a corda e a fiato adoprasi accordatura, segnatamente intendendo l'
andarsene in accordature, per non venire a capo di nulla. = deriv.
) tr. (accordèllo). avvolgere a mo'di corda.
accordellare), agg. avvolto a guisa di corda. viani,
giovannino esce e va in un'altra stanza a discorrere. (tutto accordellinato, si
comisso, 7-16: erano più facili a servire, non avevano iniziative estrose,
= dal fr. accordéon, derivato a sua volta dal nome del tedesco akkordion
accordo, ma esso è necessario e comune a tutte le lingue antiche e moderne.
: e dio... perdonerà forse a uno sventurato artista che risvegliò qualche volta
40-iii-513: tutti in accordo si congiurarono a fare ogni lor possibile sforzo. viani
'l conte di cosmoforte... a dì 8 di maggio, per la grazia
poi che ebbe molto mangiato, / disse a quell'oste: « a dormir ce
/ disse a quell'oste: « a dormir ce n'andremo; / e domattina
, com'io sono usato / sempre a camino, insieme conteremo, / e d'
tra lor contrari, star là d'accordo a punire un istesso reo. magalotti,
[il re di francia] incominciò a cercare trattato d'accordo per mano del
l'accordo che 'l valente ettor andasse a richiedere gli amici. m. villani,
ii-1-318: allora mandare valerio ed orazio a richiamare la plebe con tali con- venenze
plebe con tali con- venenze, quali a loro paresse, e a fare l'accordo
venenze, quali a loro paresse, e a fare l'accordo. pulci, 3-
i vandali, ora con i franchi a fare accordi. idem, 388:
, ed il papa di nuovo ricorse a pipino. idem, 560: ferrando ricorse
, fece accordo con gismondo malatesti. a riosto, 30-26: il resto di quel
dagli amici in dar ricordo, / chi a l'un guerrier chi a l'altro,
, / chi a l'un guerrier chi a l'altro, come è usanza.
la pugna ingordo, / s'affretta a gara d'occupar la stanza. tasso,
tasso, 1-88: s'un timor a incrudelir lo sprona, / il ritien più
se più questi, o s'altri a lui simile, / a la sua patria
o s'altri a lui simile, / a la sua patria, a la sua fede
simile, / a la sua patria, a la sua fede infido, / motto
non accordo, si richiamava, lasciate fare a lui, alla lettera dello stipulato.
e le ciarle e le risa si mescevano a qualche accordo che le dita..
accordo che le dita... cercavano a caso su i tasti. idem,
aggiustata misura. linati, 8-47: a volte il verde caldo del clivo lo
moti armonici di eguali centro e periodo a ogni istante presentano un'assoluta identità di
scorgere, discernere, avvedersi; venire a conoscenza, acquistare coscienza, apprendere.
che costei / per giovanezza mi conduca a morte; / ché non s'accorge
voi che noi siam vermi / nati a formar l'angelica farfalla, / che vola
/ per la novella età. cecco d'a scoli, 2484: di lui s'
mio piacer partita ti sii, parendo a me aver di te quella consolazione che io
e vagheggiava, / rivolse gli occhi a caso e si fu accorta / ch'io
/ che non è mai l'istessa a la veduta. redi, 16-iv-149: sempre
più respirare. alvaro, 9-333: a volte non ci accorgiamo di vivere se non
le credeva), la più dicevole a lei fosse una accorgevole reticenza. =
e lo umano accorgimento soperchia, occultamente a noi molte volte procede. idem, par
: puote vostro accorgimento / ben penetrare a questa veri- tate. m. villani
2-55: [la volontà di dio] a coloro ch'aveano preso la terra.
contadino di francia mi si fa inanzi a volere che io lo descriva in suo
sottile accorgimento, il quale usò contro a uno maestro. tasso, 3-62: quegli
o franco. idem, 4-23: donna a cui di beltà le prime lodi /
frodi / ch'usi o femina o maga a lei son note. idem, 19-76
i modi. magalotti, 20-178: a rovescio di tutti gli altri animali,
a'moribondi. carducci, 113: a fronte urlavano, / accorrenti, irrompenti,
teucri. idem, 999: il re a cavallo discendeva con tra / il sol
con tra / il sol cadente: / a gli accorrenti cavalieri in mezzo, /
di muoversi e di fiatare, stavano a guardare tenendosi a distanza. accórrete,
e di fiatare, stavano a guardare tenendosi a distanza. accórrete, intr. (
s'occide, tanto l'è flagellato. a riosto, 4-70: le sono dui
4-70: le sono dui col ferro nudo a canto, / per farle far l'
magalotti, 9-2-260: essendo ella accorsa a sorreggerla, secondo il consueto; state
sgambettava fuori incontro alla ragazzaglia che accorreva a quell'ora sul piazzale del castello.
[il verbo essere] manchi, accorre a sostituirvelo. leopardi, 32-167: e
. leopardi, 32-167: e indarno a preservar se stesso ed altro / dal
da traversso et dal lato, / tutt'a meve diciessono: accorri esto malnato!
l'uscir di strada, per accorrere a chi pericola. 3. ant
, capitare. compagni, 2-28: a parte bianca e ghibellina accorsone molte orribili
parte discordavano i confini, e oltre a questa inconvenienza ve n'accorrevano molte altre
volgar., ii-1-306: la balia incomincia a gridare: accorr'uomo, soccorrete,
addietro, comincia [il contadino] a fuggire per la detta vigna, fracassando e
diero ospiti vari e gente accorsa / a svilupparli de'vestiri acquosi. botta, 5-365
. che in brevissimo tempo fu condotta a perfezione la prima parallela. 2
di muoversi e di fiatare, stavano a guardare tenendosi a distanza.
e di fiatare, stavano a guardare tenendosi a distanza. accortaménte, avv
/ ditemei voi, se vi ritorna a mente, / e fate che 'l nome
la accortezza, con cui avrebbe parlato a lolò: « dormi, caro, non
, non genti accorte / veggio, a cui mi lamenti del mio male:
lamenti del mio male: / se a costei non ne cale, / non spero
m'è duro ». / ed elli a me, come persona accorta: /
ne condussono tra gli ortali dentro e a piè delle mura oltre a trecento cavalieri
ortali dentro e a piè delle mura oltre a trecento cavalieri e dugento pedoni. idem
alamanni, 5-6-445: or l'accorta formica a ratto corso / con lunga schiera
ratto corso / con lunga schiera a ritrovar l'albergo / intende. b.
/ d'amoroso digiun, non sazi a pieno, / e fortuna lasciar ch'è
/ che voi m'avete fatti, a me chiedete / lagrimando perdono / con modi
vario ingegno / al finger pronto, a l'ingannare accorto. idem, 14-49:
ministri e cento / che accorti e pronti a servir gli osti fòro. idem,
l'ombra co'silenzi amici / rappella a i furti lor gli amanti accorti, /
la ragion, che con accorto ingegno / a nessun crede e vuol da tutti il
e con industre errore / prende accorta a fregiar drappo sì vago, / l'
e 'l lavor sì ben comparte / ch'a natura fa scorno, invidia a l'
ch'a natura fa scorno, invidia a l'arte. redi, 16-iv-81: che
notte. monti, 17-38: t'esorto a ritrarti, e pria che qualche /
, 295: se toccasse all'accorto! a tutti voi / io leggo in cor
accorti, le imperfezioni che non sfuggirebbero a mente riposata. palazzeschi, 4-307:
che si è avveduto, che è a conoscenza, che sa. dante,
volete voi? * / cominciò elli a dire: « ov'è la scorta?
», / rispuose il mio maestro a lui, « pur dianzi / ne disse
, / ch'è stata sempre accorta a farmi noia, / e contra gli occhi
mio stato fussi accorta, / a me si volse in sì novo colore.
/ ch'è presso ormai: siami a rincontro, e quale / ella è nel
, e quale / ella è nel cielo a sé mi tiri e chiame. boccaccio
accorto: avvertire, informare, portare a conoscenza, rendere cosciente.
perdonando, fora / di vita uscimmo a dio pacificati. petrarca, n-8: ma
convien tue voglie accorte / aver in esser a tutti altri grato. idem, 13
altri grato. idem, 13: a uno accorto ballare ch'ella volse fare ballando
st., 1-52: quinci il tornare a mia magione è accorto. idem,
, 1-242: si accosciava sul suolo accanto a lei. dossi, 206:
i-385: accosciata su la tavola, a simiglianza di un'enorme rana, [
accosciò sgomento e tu ora (atroce a dirsi) lo raccogli per combattere guerre,
mi facevano trottolare dalle braccia dell'uno a quelle dell'altro. d'annunzio,
un punto. paolieri, 2-107: e a me, acco sciato sull'
sotto il ventre; e così, a poco a poco, lentissimamente accosciate,
ventre; e così, a poco a poco, lentissimamente accosciate, sembrano trovare
in trasparenza, accosciati, anzi affondati a metà nella terra, enormi buoi che
terra, enormi buoi che ruminando volgevano a lei il muso. -figur.
,... non sono bastanti a capacitarcene le ipotesi di enormi vulcani accesisi,
accostamenti volgari, senza che io abbia a rimproverare a me stesso qualche cosa che mi
, senza che io abbia a rimproverare a me stesso qualche cosa che mi umilii
.. che questi accostamenti di ragazze a uomini maturi si concludono con un matrimonio
o maestra in quanto siano diritti e a questi accostanti. bencivenni, 5-32: congiunta
vi vernano, i quali erano accostanti a ciò. 4. favorevole, invitante
, o quartilla, / acqua pura a stilla a stilla. / pria ch'io
quartilla, / acqua pura a stilla a stilla. / pria ch'io bagni la
beltramelli, iii-1181: c'è, a venezia, un angolo più accostante fra
croce [basile], ii-127: cominciarono a discutere se dovessero giocare a segamattone,
: cominciarono a discutere se dovessero giocare a segamattone, a capo o croce,
discutere se dovessero giocare a segamattone, a capo o croce,...
.. ai castellucci, ad accostapalla, a coppia e solo, al tocco,
). avvicinare, appressare, porre a contatto. - anche al figur.
, 10-4 (424): postolesi a giacere allato, il suo viso a quello
postolesi a giacere allato, il suo viso a quello della donna accostò, e più
voi costume... porgere altrui a fiutare alcuna cosa puzzolente, come alcuni
, 13-51: già già la fatai nave a l'erme arene / la prora accosta
idem, 19-23: la man sinistra a la compagna accosta / e con ambo
accostava al bel candido collo, / a le guance vermiglie, e de'colori /
, con... forza la trae a sé, e l'una accosta,
i battenti e scorrere il paletto, tornò a rannicchiarsi nel suo cantuccio. collodi,
riuscì ad accostare gli sportelli, che a dire il vero non avevano più né ganci
né serratura. ojetti, ii-275: a una bambina vestita di rosa e di verde
seria seria ogni tanto accosta la guancia a quella mano, chiudendo gli occhi,
un altro passo avanti, e si fermò a capo basso. moretti, i-515:
un incarico organizzare quegli incontri, telefonare a questo e a quello perché intervenissero alle
quegli incontri, telefonare a questo e a quello perché intervenissero alle riunioni. ciò mi
, / compiaciuto del modo che tiene a braccetto / la compagna. gli piace
da certaldo, 257: ricchezza mal composta a povertà l'accosta. seneca volgar.
16-45: la bollitura del suo fiore, a mettervi dell'agro di limone, dà
barberino, 65: tutte s'acostano a lei confortare. dante, inf.,
. petrarca, i-2-11: m'accostai a lor, ché l'un spirito amico /
cella ad ascoltare. idem, i-182: a niuna cosa rispondea fiorio; anzi a
a niuna cosa rispondea fiorio; anzi a suo potere, col viso in altra
fiorio da loro si scostava, tanto più a lui amorosamente s'accostavano. idem,
in terra, non desse che fare a ciascuno che più presso gli stava. cantari
26): l'angelo s'accosta a lui, e toccando gli saldò perfettamente
, xxi-994 (49): si pose a sede e accostandosi a uno faggio.
: si pose a sede e accostandosi a uno faggio. alberti, 237: si
abracciati. machiavelli, 690: acostianci a lei per intendere la cosa. bembo
46-128: ruggier cerca il pagan tenere a bada / lungi da sé, né di
poi s'accosta, / quasi mirando, a la scoscesa costa. idem, 11-24
ben è ragion... / ch'a le mura pugnando anch'io m'accoste
: / e come nave in guerra a nave suole, / tenta d'unirsi a
a nave suole, / tenta d'unirsi a la muraglia opposta. idem, 19-77
idem, 19-77: or qui s'accosta a una donzella, in guisa / che
leggiadra donzella, la quale, mossa a compassione dell'anima, pian piano accostandosi
quale si rammaricasse di non essere ammesso a qualche festa, non avendo chiesto d'
vedono da rovezzano fin sopra alla badia a settimo, i quali vanno di mole diminuendo
diminuendo più e più, quanto più a quella s'accostano, non sieno stati creati
, soggiunse, « ma tocca ai preti a trattar male co'poveri? ».
, tra ospiti e prigionieri, s'accostò a diecimila. idem, pr. sp
si accostò, lentamente, spandendo davanti a sé la sua ombra tremante. cicognani,
, 6-101: ogni tanto s'accosta a qualcuno e biàscica qualche cosa. sinisgalli,
dubitando, che noi non ci accostiamo a loro. idem, 3-36: trovando
per la quale potemo contemplare, e accostarci a lui per simiglianza in virtudi, in
, s'accostò col sire della guardia, a cui manifestò il suo pensiero. idem
altro caporale s'accostavano, che li guidasse a guerreggiare e sconciare il reame di francia
nella quale erano quasi tutti quelli che a loro per cammino s'erano accostati per compagnia
, corrispondendo accostarsi, ed accostandosi tirarlo a se medesimo. cicerone volgar., 3-77
dal detto re federigo, s'accostò a lui e diventò ribello della chiesa e
4-1: tu t'accosterai alli buoni ed a quelli che vivono bene, se tu
il direttore ha da accostarsi man mano a ciaschedun alunno e convivere un poco
il naso fino, / ciascun di questi a lussuria s'accosta. idem, 1779
s'accosta. idem, 1779: accostati a virtù che il bene aspetta. cavalca
temendo che il popolo, che ci stava a udire, non s'accostasse al suo
gregorio magno volgar., 3-18: a me è sommo bene accostarmi a dio.
3-18: a me è sommo bene accostarmi a dio. boccaccio, i-325: tanto
s'accosta. idem, iv-163: a me non è niuna cosa che le
certaldo, 35: se non t'accosterai a le virtudi da giovane, non ti
: con tutto il cuore s'accostarono a dio per vera contemplazione. idem,
: -ora in verità s'accosterà a me lo marito mio, perciò ch'
, più accostare noi si lasciava infino a tanto che ella non conosceva se conceputo
come sbandata, per salvarsi, e venne a prodare nel- l'isoletta di sicocco.
. d'annunzio, iii-2-31: e arranca a questa parte. sta / per accostare
...: « accosta sempre a diritta. quanto? ». un uomo
che suol battersi in un giorno, vengono a lucrare, detratte le spese di due
quanto più se'presso e più accostato a questi poli, più se'costante e meno
: lo re tenendo messer ugo accostato a lui, e il braccio in collo
collo per guarentirlo, nullo gli ardia a porre mano addosso. m.
e alla muraglia della fortezza, attendeva a fare la mina. soffici, ii-219:
2-708: l'uscio di strada, a due battenti, che la sera si
battenti, che la sera si chiudeva a catenaccio, e di giorno veniva accostato.