uno da ca morosini. idem, 9-28: con allegrezza e festa si dierono l'
i disideri alla signoria. tasso, 9-28 : ed eccitati dal pa
lente all'alzana. idem, 9-28 : passano lenti i tozzi barconi all'alzana
umor le pecchie apriche. leopardi, 9-28 : a me non ride / l'aprico
toccare le assicelle della diligenza. bocchelli, 9-28 : apre un trespolo, e sopra
= lat. bacchus (plinio, 9-28 ). bùccola, sf. bot
parea fioco. idem, inf., 9-28 : quell'è 'l più basso loco e
miei maggiori udirne questo. cavalca, 9-28 : or questo basti l'aver detto
par che temi. ariosto, 9-28 : un ferro bugio, lungo da dua
piede che 'l calzaio. iacopone, 9-28 : frate, or pensa le presciune:
.). i. neri, 9-28 : e con torti occhi e rabbuffata faccia
dov'egli sta a casa. berni, 9-28 (i-240): quanti colpi gli
alto. idem, par., 9-28 : si leva un colle, e non
alle epidemie, all'antropofagia. gramsci, 9-28 : le condizioni create dalla guerra.
specialmente nelle nuove provincie. cicognani, 9-28 : venne proprio a portarmi la decisione
angolo / e dimenticata. alvaro, 9-28 : era un mobile come ne esistono negli
peote da diporto. boc chelli, 9-28 : pare una barca da diporto e da
tacito sbadiglia. carducci, ii. 9-28 : avevi un abito di delicatissime tinte fra
provatissimi eletti. m. villani, 9-28 : ottanta barbute degli aretini e con fanti
sopra. 5. bernardo volgar., 9-28 : ripetendo parole di salute, cesserassi
a mio modo il signore. cicognani, 9-28 : allora 10 ero in uno stato
nemici cotanti. m. villani, 9-28 : ottanta barbute degli aretini e con
essere protettori del vero. pallavicino, 9-28 : la morale impossibilità d'esseme cavato
l'archibugio stesso. ariosto, 9-28 : porta alcun'arme che l'antica gente
di un candidato. boterò, 9-28 : chi vuole escludere gitta le ballotta nel
volontà). buonarroti il giovane, 9-28 : cuor non inerte alla virtù s'
fuoco liquefatto nasca. giulio strozzi, 9-28 : sorgeva e cristallina e fresca /
fatto obbrobrioso e vile. alfieri, 9-28 : le cittadine infamie e le villane /
sue virtù sarien perdute. alfieri, 9-28 : le cittadine infamie e le villane /
, che suggerisce. montale, 9-28 : la maison rouge e il barman tuo
. infierire, incrudelire. tasso, 9-28 : andianne ove quell'empio / veggiam ne'
poter fare nella piccola ruota. lippi, 9-28 : in sette luoghi è già fatta
tra di lor s'irascono. forteguerri, 9-28 : s'a ventura ode rompersi una
. c. e. gadda, 9-28 : il frugare in una scatola di legno
. c. e. gadda, 9-28 : il frugare in una scatola di legno
leccornia, squisitezza. nomi, 9-28 : il mandaro all'osteria. / il
vista. dante, par., 9-28 : in quella parte de la terra prava
sudiciume, sporcizia. iacopone, 9-28 : en tal fame s'ò trovati,
colonnello. buonarroti il giovane, 9-28 : or fia vostr'opra, cittadini
tuttu quantu sì lo dava. iacopone, 9-28 : en tal fame s'ò trovati
molto soffrì nel glorioso acquisto. tassoni, 9-28 : pur mostrava a le sembianze sue
tabacco. c. e. gadda, 9-28 : chiodi di scarpe da montagna frusti
il puzzo al naso. sacchetti, 9-28 : mo vi nasca il vermocan,
a questo, una minchioneria. nomi, 9-28 : il padrone... /
in difetto d'opinioni religiose. baldini, 9-28 : è pur notevole il fatto che
g. brancati [plinio], 9-28 : molle son lo calamaro, la
di sé o svenuto. cicognani, 9-28 : allora io ero in uno stato di
quelli che essi nominavano. boterò, 9-28 : è necessario che alcuni elettori restino
nulla detto. d. bartoli, 9-28 . -3-84: ahi ingordissima avarizia!
ogni dì novi inimici. boterò, 9-28 : se a quel numero non aggiunge,
massiccia di tela rossa. bacchétti, 9-28 : d'allegria rimane una nota sola
casa di guisa. alfieri, 9-28 : il contadin, che d'ogni stato
e di bitume ripiene. ariosto, 9-28 : un ferro bugio, lungo da due
un cuore umano. gualdo priorato, 9-28 : la ritiratezza è madre della riverenza e
a lavorare di lana. aretino, 9-28 : buona pezza del giorno consumarono in
integra. c. e. gadda, 9-28 : il frugare in una scatola di
proprio per la circostanza. alvaro, 9-28 : c'è un film che fa piangere
g. brancati (plinio], 9-28 : a la seccia et al calamaro son
tre mesi tutte le pratiche. silone, 9-28 : il terzo giorno fui 'prelevato'nella
trovammo. domenichi [plinio], 9-28 : morbidi [fra i pesci] sono
oramai sicuramente di conoscerlo. grazzini, 9-28 : lo guardava com'una fanciulla in
a rivelare qualcosa. boccaccio, 9-28 : perciocché la fama è servatrice delle
..: catturare. silone, 9-28 : il terzo giorno fui 'prelevato '
con molte altre cerimonie. boterò, 9-28 : poscia che tutti li magistrati sono stati
e imperizia delle lettere. pallavicino, 9-28 : mi applicai di proposito a troncare
con garbo. m. villani, 9-28 : si partì di firenze con l'esercito
sue amiche gelose. de roberto, 9-28 : sparita la fiducia, cominciò una vita
. giustificazione, discolpa. boccaccio, 9-28 : né dubito, se avessi avuto a
e silenzioso. cavalca, 9-28 : a bene orare si richiede necessariamente
dove scorre l'acqua. bocchelli, 9-28 : gli uomini di bordo calano un immenso
conquistati. m. villani, 9-28 : appresso si vedea il comune fornito di
espressivo o stilistico. d'annunzio, 9-28 : 'terra vergine'era un volume di novelle
. è giusta o ingiusta. boterò, 9-28 : alcuni regaz- zeti vanno per la
, perche non faresti niente. leonardo, 9-28 : il mascio si debe in prima
elle sono vogliolose e caparbie. grazzini, 9-28 : lo guardava com'una fanciulla in
rimettere i frutti non digeriti. barilli, 9-28 : io non racconto questo sogno senza
dell'arruolato. g. bufalino, 9-28 : in cambio, nel nome di sua
zelo, da virtù. serdonati, 9-28 : il re giovanni era da occulte fiaccole
continuo la persona amata. boterò, 9-28 : il nome di quel gentiluomo che si
per la sua santità. grazzini, 9-28 : ebbe nella sua fanciullezza per guardia
parliamo, ragioniamo ». pratolini, 9-28 : era lo stesso soldato che aveva
). dante, purg., 9-28 : poi mi parea che, poi rotata
silenziosi eppure continuamente sorridenti. pavese, 9-28 : dal buio gmio chiamò, guardando
passamezo, il saltarello. lalli, 9-28 : a l'ora, a l'ora
ferri. c. e. gadda, 9-28 : pezzi di cordoncino isolato o anche
scancellando i languidi profili. capuana, 9-28 : il matrimonio scancella ben più che
con tre scherzosi albàtri affaticati. sinisgalli, 9-28 : rivolterò le dolci pietre e tu
, deteriorato. crescenzi volgar., 9-28 : nel dosso del cavallo si fa un'
modo da farlo perire. bacchetti, 9-28 : il rastrello ha un manico a guisa
g. brancati [plinio], 9-28 : molle son lo calamaro, la secermo
che anemia e clorosi. pavese, 9-28 : poggiando le mani all'indietro, diede
che conserva nel tempo. boccaccio, 9-28 : perciocché la fama è servatrice delle
valore scherz.). boccaccio, 9-28 : chi di acquistar fama o guardar l'
9-27-tit.: la sesqui-plebe. idem, 9-28 : d'ogni città voi la più
sei sesteri. buonarroti il giovane, 9-28 : sei son l'insegne e sei voi
, doloroso o deprecabile. tecchi, 9-28 : fu su quella scala tornando con la
in modo poco convinto. banti, 9-28 : la sua pietà disdegnosa per la vecchia
forma ufficiale. g. villani, 9-28 : 1 fiorentini furono promettitori e mallevadori
la querela del violoncello. pavese, 9-28 : doro non gli badò e fece un
, in fede mia! » montale, 9-28 : ma tu dicesti solo / « prendi
). dante, par., 9-28 : si leva un colle, e non
p villio consolo macedonia. boterò, 9-28 : li secretali le cedole de'magistrati,
qualcuno in una votazione. boterò, 9-28 : quello ottiene il magistrato che con maggior
cosa, in ogni senso. pasolini, 9-28 : con strofette di settenari (metro
(1863-1938). d'annunzio, 9-28 : io publicai sùbito due nuovi libri,
, a pena della testa. boccaccio, 9-28 : oltre a ciò avete la vostra
questa invenzione. e. cecchi, 9-28 : qui mi permetto di dilungarmi un
mentalità dei toscani. linati, 9-28 : in quel convitto lo aveva relegato la
pianto il dolce riso. boccaccio, 9-28 : perciocché la fama è ser- vatrice
. con uso tr. iacopone, 9-28 : frate, or pensa le presciune:
lo sa ognuno. l. salviati, 9-28 : vera adunque fu la chiosa dell'accademia
ragion veduta. buonarroti il giovane, 9-28 : ha titol proprio e 'nsegna / si-
volti a stare in pace. grazzini, 9-28 : perciò che i giovani erano più