affezione nervosa convulsiva. targioni pozzetti, 8-97 : apparenza di frenitide o di affezione comatosa
cappelluzza. g. villani, 8-97 : e non vi rimase ad ardere se
inclinatissime a la libidine. aretino, 8-97 : la castità donnesca è simile a
ed alle coste. a. cocchi, 8-97 : tramandano il loro contenuto liquido nelle
credea stare in sempiterno. aretino, 8-97 : la castità donnesca è simile a
circostante. g. villani, 8-97 : s'apprese il fuoco in roma ne'
fibre del cuore. a. cocchi, 8-97 : vengono [queste acque] portate
, o fa il contrario. pavese, 8-97 : malgrado questi mesi d'orrore,
l'erta la corriera. linati, 8-97 : cavalli, belli come centauri, venivan
e ai bisogni fondamentali. landolfi, 8-97 : era una specie di patto naturale con
meco due volte almeno. aretino, 8-97 : è chiaro che per due persone
. e al figur. aretino, 8-97 : la castità donnesca è simile a una
rispose una cameriera genovese. alvaro, 8-97 : si può immaginare quale fosse genova
grava i tabacchi forestieri. pea, 8-97 : non ho ordinato nulla che possa
tale la facevano gli antichi. mascheroni, 8-97 : ecco la pietra decima lucente,
spino nel sedere. e. cecchi, 8-97 : basterebbe che... qualcuno
di sorpresa. m. villani, 8-97 : balestrieri assai... vi mandarono
che innamora e piace. nievo, 8-97 : l'occhio vostro innamora.
animale o vegetale. piovene, 8-97 : a paimira vado in aereo per guadagnare
brillio febbrile dello sguardo. pirandello, 8-97 : gli occhi sbarrati gli andavano di
maggiore ingrediente è la raggia. cantini, 8-97 : il cuoio concio in pisa.
il talone, il calce. caro 8-97 : ci è la vena cava e la
nessuna importanza alle loro offese. calvino, 8-97 : dai rami del polipo fissato al
morbosa) di sguardo. pirandello, 8-97 : gli occhi sbarrati gli andavano di
contado, montagnoso e silvestre. piovene, 8-97 : a paimira vado in aereo per
paralitici o di mostri. idem, 8-97 : mostri vegetali aprono ventagli di foglie
/ qui non verrà. calvino, 8-97 : ogni essere natante che sguscia da
che par quasi negreggino. mascheroni, 8-97 : per burrasca torbido negreggia [il
di spiccar la villanella. arbasino, 8-97 : quando si decide a balzare in
simil. codice genetico. calvino, 8-97 : è cominciata la grande divisione all'interno
prova esser il mondo. pavese, 8-97 : malgrado questi mesi d'orrore,
tempo m'è stato concesso. caro, 8-97 : a me, poi che vincitor
una determinata persona. sciascia, 8-97 : si tornò al tema che il commendatore
. -uniforme. pasolini, 8-97 : interi romanzi non sono che interi liberi
letto altresì dormir teco. landolfi, 8-97 : era una specie di patto naturale
, grossolano, goffo. arbasino, 8-97 : lei all'inizio diventa subito dignitosa,
azione faticosa. g. villani, 8-97 : la detta chiesa fece ristorare e rifare
pista per san pedro. piovene, 8-97 : sotto è il deserto integrale,
-con sineddoche: polipaio. calvino, 8-97 : dai rami del polipo fissato al fondo
del loro valore. stefani, 8-97 : se rinvilivano [i denari del monte
del loro valore. stefani, 8-97 : se rinvilivano [i denari del monte
, mancata oggettivazione. pasolini, 8-97 : interi romanzi non sono che interi liberi
, dalle radici. a. cocchi, 8-97 : patenti orifizi delle sottili radici venose
rami d'un corallo. calvino, 8-97 : dai rami del polipo fissato al
, ristora almeno le forze. svevo, 8-97 : prima di abbandonarlo, volle rasserenare
canto con insistite fiorettature. barilli, 8-97 : o vaghe ricamatrici di inni sacri,
dalle ruote delle automobili. piovene, 8-97 : a paimira vado in aereo per
nostro paese ogni spezieria. stefani, 8-97 : se rinviliavano [i danari del
a un ribasso. stefani, 8-97 : se rinriliavano [i danari del monte
fisico. dante, purg., 8-97 : da quella parte onde non ha riparo
, nel mondo. calvino, 8-97 : ogni essere natante che sguscia da
un bel fiore rosato. lucini, 8-97 : or mai stan sulle rame i fiori
, dove batte il cuore. barilli, 8-97 : duecen- tocinquanta voci prorompono unanimi,
delle loro occhiate amorose. ghislanzoni, 8-97 : da quanto pare, la mia
ponevano la nave in salvo. verga, 8-97 : curvo sotto l'acquazzone, sfangando
dirupo. dante, par., 8-97 : lo ben che tutto il regno che
divino. g. f. loredano, 8-97 : meglio a fargli sconvogliere lo schidóne
g. f. loredano, 8-97 : meglio è fargli sconvogliere lo schi-
leoni, e. cecchi, 8-97 : basterebbe che quando, da argo o
sette). dante, inf, 8-97 : o caro duca mio, che più
, capo all'ingiù nella fonte. 8-97 : curvo sotto l'acquazzone, sfangando sulla
anche un insetto). calvino, 8-97 : ogni essere natante che sguscia da un
gnorina, ridendo nel commiato. sbarbaro, 8-97 : « signora oscelta aristocrazia. d'annunzio
guardare alla mia volta. arbasino, 8-97 : quando si decide a balzare in piedi
cenere. scia scia, 8-97 : « quel sorcio di sagrestia? »
sia cosa ben fatta? verga, 8-97 : mastro nunzio, vedendo smaniare a quel
smucciato sopra un ghiacciolo. pirandello, 8-97 : si buttava con le mani a terra
un lavoro impegnativo. pratolini, 8-97 : 1 due ultimi [immobili]
significa uterizia. g. verga, 8-97 : stava per affondare nella melma spumosa
o strascina il fato. verga, 8-97 : che volete lasciarvi anche la pelle?
all'altro alternamente disposti. verga, 8-97 : andava tentando l'acqua col piede
nome ed io sbandito? mascheroni, 8-97 : per borrasca torbido [il mare]
delle malattie per eredità. calvino, 8-97 : se gli ordini di riproduzione risultano
la geografia d'italia. pratolini, 8-97 : i due ultimi [immobili] avevano
non guastarla la minestra. piovene, 8-97 : l'unica costruzione nuova davanti a
facevano: pss pss. calvino, 8-97 : mostri vegetali aprono ventagli di foglie,
togliersi gli occhiali. imbriani, 8-97 : bada ch'io mi smaschero! se
anche con uso aggett. tomizza, 8-97 : lei, la pierina scannapolli, lo