schiere dell'uomini. m. villani, 8-68 : [le] ville di piccardia
lei seguir, s'aggira. idem, 8-68 : io 'l vidi; e non
ne infischiano dei pattini. linati, 8-68 : è tutto sangue e spavento. e
sentire. idem, inf., 8-68 : ornai, figliuolo, / s'appressa
, cantarono una canzona. tassoni, 8-68 : tutti in corte smontar su '
con un fil di voce. linati, 8-68 : è tutto sangue e spavento.
piante per fuggir le sferzate. linati, 8-68 : e lo salvini, 25-65:
pieno d'ardor bestiale. linati, 8-68 : da simil « ripieno » usciva
te, e con me. pavese, 8-68 : la legge morale serve a non
dignità di cavaliere. aretino, 8-68 : era sposa di un cavaliere spron d'
e pestello, e salsiccia. aretino, 8-68 : veniamo a una che si struggeva
eretici. dante, inf., 8-68 : ornai, figliuolo, / s'appressa
combattere parvero fratelli carnali. tassoni, 8-68 : era con lor tarquino collatino /
di marte aperiente. a. cocchi, 8-68 : anco trasportate queste acque altrove,
rallentato ventruccio. e. cecchi, 8-68 : rosolando nel sole, pini e
spesso de'bagni diletto. lippi, 8-68 : altro diletto che giuocar non provo:
il suo compiacimento alla nipote. alvaro, 8-68 : figuratevi... che l'
che possa non dispiacerti. landolfi, 8-68 : neppure sembra ella gradire che io mi
paura e senz'alcun dolore. pulci, 8-68 : prendi del campo; alla giostra
non confida che nella lingua. alfieri, 8-68 : donna hawi al mondo oltre la
né galanteria ai propri casi. pea, 8-68 : nel dire, prende fiasco,
drammi fossero tragedie. de roberto, 8-68 : il censore non aveva dunque di che
grandi groppe color di magnolia. linati, 8-68 : c'era un'aria di pioggia
-in senso osceno. aretino, 8-68 : si struggeva di farsi porre il fuso
una gabbia a vetri. alvaro, 8-68 : si mise a guardare il cielo
d'arme si corrispondono. pea, 8-68 : la vedo in un modo nuovo,
. ingiuriati gli avevano. tasso, 8-68 : il cielo io giuro, / il
. dante, par., 8-68 : la bella trinacria, che caliga /
o turchina piuttosto che bianca. landolfi, 8-68 : neppure sembra ella gradire che io
campo della vera filologia. landolfi, 8-68 : nullo è più grave delle nostre lunghe
scorre di nobil sangue. alfieri, 8-68 : ma questa io sfuggo, e m'
colore nero, cupo. linati, 8-68 : c'era un'aria di pioggia quel
falsità o l'inconcludenza. landolfi, 8-68 : nulla è più grave delle nostre
come api al miele. govoni, 8-68 : chiunque entrerà, / mano sacrilega
. disus. inefficienza. pavese, 8-68 : un triste o un malato lo dimentichiamo
crudelmente. m. villani, 8-68 : sentendosi per lo paese quanto inumanamente
. -di animali. govoni, 8-68 : bello vedere irrompere / nitrendo e
l'altro dell'istituta. redi, 8-68 : ha ottenuto dal serenissimo gran duca una
gl, e via dicendo. pirandello, 8-68 : la signorina dell'ufficio postale giura
in su la testa. lippi, 8-68 : datemi dunque un mazzo in sulla
-drogato, oppiato. mascheroni, 8-68 : ah non è questo il crudo /
i baffi sottili. e. cecchi, 8-68 : bambini in barchetta razzolano accosto alla
contendente. g. villani, 8-68 : chi era col vescovo e con messer
un dato gruppo sociale. pasolini, 8-68 : in una nuova fase della civiltà.
si trovi nell'appetito. boterò, 8-68 : un prencipe, che vuole la sua
tre anni. g. villani, 8-68 : que'che governavano la città si
salti pien di spavento. govoni, 8-68 : bello vedere irrompere / nitrendo e
, camera. g. villani, 8-68 : voleva si rivedessono le ragioni del
navoni, spezie di rape. nomi, 8-68 : fora gran vergogna che priapo /
altrui beni. dante, purg., 8-68 : per quel singu- lar grado,
lamentandosi oimè! oimè! tasso, 8-68 : che spettacolo, oimè, crudele e
pelato di categoria superiore. pirandello, 8-68 : oh, un pezzo d'omone sanguigno
sviluppa un fenomeno socio-culturale. pasolini, 8-68 : non sono le lotte di classe e
paghe per il lesso. verga, 8-68 : divertitevi! tanto, la paga vi
s'esce fuor tumultuariamente. forteguerri, 8-68 : miriamo la battaglia e il serra-serra
fare quel reliquiere. d'annunzio, 8-68 : io vengo per parte di * lui
non nella paternità naturale. ghislanzoni, 8-68 : gingillino si appropria la paternità di
scuola degli economisti. d'annunzio, 8-68 : ella è forte ed io sono un
strani e variati suoni. tassoni, 8-68 : tutti in corte smontar su 'l palatino
luogo verde tranquillo. e. cecchi, 8-68 : arrampicati in cima a una scala
in certe proprietà essenziali. tesauro, 8-68 : chiamo... proprietà specifica quella
, ecco che morendo canta. mascheroni, 8-68 : non lo punge [il lupo
conseguenza afflittiva. g. villani, 8-68 : alla fine racquetaro il romore,.
in quel suo brutto riso. svevo, 8-68 : lo guardai raggrinzando la mia faccia
chiese di dio. nomi, 8-68 : fora gran vergogna che priapo / nostro
razzolavano lì attorno. e. cecchi, 8-68 : bambini in barchetta razzolano accosto alla
di un fatto culturale. pasolini, 8-68 : le nuove lingue delle 'élites'culturali
indietro, ma si rompe. algarotti, 8-68 : in questo caso senza magia alcuna
al sole. e. cecchi, 8-68 : rosolando nel sole, pini e ginepri
macchina ferma, color sabbia. piovene, 8-68 : i monti color sabbia, variegati
e sbandeggiate la carità. boterò, 8-68 : un prencipe, che vuole la sua
scalpitavano impazienti nel cortile. gavoni, 8-68 : bello vedere irrompere / nitrendo e
antico e pratico schermitore. svevo, 8-68 : vidi in piedi l'alberi che,
con foglie di vite. volponi, 8-68 : bevve alla bottiglia a fondo, con
serra serra cacciarne li franzesi. forteguerri, 8-68 : miriamo la battaglia e il serra
- anche asso! d'azeglio, 8-68 : scendevo alla stalla, mettevo la bardella
appesi nel mio studio. palazzeschi, 8-68 : lungo la sala oblunga, / appesi
vetro soffiato. e. cecchi, 8-68 : salamina, egina e una quantità d'
disco. -sostant calvino, 8-68 : dicevo così per dire, come succede
col culto del sole. piovene, 8-68 : le colonne superstiti del tempo sovrastante
incivile. g. f loredano, 8-68 : se costei, che è nata fra
tivo per genere e specie. tesauro, 8-68 : chiamo poi proprietà specifica quella che
vita da vivere. barilli, 8-68 : là dentro verdi s'è fatto,
ferro tra i denti. govoni, 8-68 : bello vedere irrompere / nitrendo e scalpitando
divieti stilistici e linguistici. pasolini, 8-68 : in una nuova fase della civiltà
sempre stranieri finché dominarono. pirandello, 8-68 : forse nessuno in quel paesello avrebbe
destina il ciel sventura strana. campailla, 8-68 : pensa adam che, da quell'
un abbaglio. della porta, 8-68 : forse son quelli occhiali che fanno stravedere
, e chirurgie dozzinali. piovene, 8-68 : le colonne superstiti del tempio sovrastante di
laudario di santa maria della scala, 8-68 : ché pieno fia -lo nome del mare
re agli esercizi della danza. pavese, 8-68 : nessuno mai si absargia pavonazza e
traghettamento. s. cattaneo, 8-68 : questo traghetto ogni giorno ed ogni notte
le sue motivazioni). ghislanzoni, 8-68 : gingillino sorride, abbassa gli occhi,
gherminelle e traveggole tutte. della porta, 8-68 : non potrebbe essere che quel forfante
dalle foglie colla macina ritta. alvaro, 8-68 : si arrotolava una sigaretta da un
= deriv. da tristanza. 8-68 : -sono dolente d'aver evocato un triste
altro da aggiungere. d'annunzio, 8-68 : ella è forte ed io sono un
piombo, vestita d'oro. boterò, 8-68 : le mura vestite di marmi pellegrini
è depravata o virago. pea, 8-68 : me la fanno apparire meno virago.